La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I

Presentazione del volume
La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I
a cura di Piervaleriano Angelini, Nicola Navone, Letizia Tedeschi (Mendrisio Academy Press, 2008)
In ricordo di Sandro Bettagno
Relatori: Ileana Chiappini di Sorio, Anna Maria Matteucci, Paolo Puppa, Giandomenico Romanelli
Saranno presenti i curatori

I saggi raccolti nel volume sono, per la maggior parte, frutto di quanto fu presentato durante il Convegno Internazionale di Studi La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, organizzato dall’Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Il simposio, articolato in due sessioni, si era svolto ad Ascona, presso il Centro seminariale di Monte Verità, e all’Isola di San Giorgio, a Venezia, nell’ambito in un progetto di ricerca quadriennale relativo alla diffusione della cultura architettonica italiana nella Russia neoclassica. Se è vero che il Settecento segna l’inclusione della Russia nel “tempo europeo” ovvero, come scrive nel libro Vittorio Strada, “nel ritmo di quella modernità che nell’Europa occidentale aveva trovato la sua origine”, è nel campo delle arti e soprattutto dell’architettura che tale processo si manifesta con singolare evidenza. Nel periodo storico che corre tra l’ascesa al trono di Caterina II (1762) e la morte di suo nipote, lo zar Alessandro I (1825), si consuma, infatti, la piena affermazione di quel linguaggio neoclassico che, nell’architettura russa, conoscerà una declinazione affatto originale. Un’affermazione alla quale la cultura architettonica italiana offrì un contributo rilevante, che la presente raccolta di saggi intende indagare.

 

Portali a Venezia. Funzioni, forme, materiali nelle opere di aspetto romanico e gotico

Ateneo Veneto e Insula Spa
Presentazione del volume
Portali a Venezia. Funzioni, forme, materiali nelle opere di aspetto romanico e gotico
di Guido Rossi e Gianna Sitran (Verona, Ateneo Veneto e Cierre Edizioni, 2008)
Introducono: Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto
e Giampaolo Sprocati, Presidente di Insula Spa
Relatori: Michela Agazzi, Renata Codello, Giandomenico Romanelli
Saranno presenti gli autori

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto
Ciclo di incontri VITA DI GIORNALE
Il processo in prima pagina. Tra privacy e diritto di cronaca
Relatori: Giuseppe Pietrobelli (“Il Gazzettino”),
Raffaele Cesarano (Agenzia giornalistica ANSA)
Ivano Tolettini (“Il Giornale di Vicenza”)

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo
Ciclo di incontri Questioni di Filosofia Contemporanea
Bioetica. Si può rifiutare una cura medica?
Relatore: Gianfranco Vazzoler

La medicina negli ultimi sessanta anni ha compiuto enormi progressi, consentendo di debellare fenomeni morbosi che nel passato avrebbero inesorabilmente condotto alla morte. In molti casi, però, la vittoria della medicina sulla malattia è risultata solo parziale, perché molte patologie, anziché essere sconfitte vengono semplicemente cronicizzate, con il risultato che non si vive senza malattia, ma si vive più a lungo in condizione di malattia. Non sempre infatti le funzioni vitali compromesse possono essere ripristinate,a volte esse vengono vicariate dalla tecnologia e dalla farmacologia. Questa condizione ha condotto a porre nuove domande. Non ci si chiede più solo “che cosa possiamo fare tramite la medicina”, ma anche “che cosa può fare la medicina oggi di noi?”
Oppure: “quale deve essere il limite delle cure mediche?”

FAI Delegazione di Venezia

FAI Delegazione di Venezia
Ciclo di lezioni sulla musica del ‘900
Il jazz tra evento e documento sonoro: Duke Ellington, Lennie Tristano, Miles Davis
Relatore: Veniero Rizzardi

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo
Ciclo di incontri Questioni di Filosofia Contemporanea
La natura, l’uomo, la donna, il linguaggio
Relatore: Mario Ruggenini

L’uomo è l’essere della parola. In questa lezione viene trattato il tema del linguaggio, della parola come responsabilità e libertà. Parola della finitezza, dell’enigma: essere al mondo: esistere; generare nella bellezza (Platone), generare nel bisogno (Aristotele), generare nella libertà. Nascere e morire. La seconda questione è quella dell’essere con altri in altro : il mondo del significare, il colloquio del mondo, per poi trattare la pluralità del vero: la parola e la violenza. E infine “dire la verità”: la verità del finito.

VITA DI GIORNALE

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto
Incontro iniziale del ciclo
VITA DI GIORNALE
coordinato da Maria Teresa Secondi Mongiello
Chi comanda in redazione. Direttori a confronto
Relatori: Roberto Papetti (“Il Gazzettino”),
Paolo Possamai (“La Nuova di Venezia e Mestre”)
Ugo Savoia (“Corriere del Veneto”)

Ateneo Veneto, ACIF, Delegazione culturale dell’Ambasciata di Francia

Ateneo Veneto, ACIF, Delegazione culturale dell’Ambasciata di Francia,
École française de Rome
In occasione della mostra ROMA E I BARBARI  di Palazzo Grassi

Incontro-dibattito con Yann Rivière e Umberto Roberto (coordinatori scientifici)
e Sauro Gelichi (autore di un saggio nel catalogo della mostra)

In occasione della mostra Roma e i barbari in corso a Palazzo Grassi, Ateneo Veneto organizza questo convegno nato dalla fruttuosa collaborazione con Alliance Française, la Delegazione culturale dell’Ambasciata di Francia ed École française de Rome. Yann Rivière e Umberto Roberto – coordinatori scientifici della mostra – affronteranno alcuni aspetti della secolare relazione tra le varie popolazioni del Mediterraneo unite per lungo tempo sotto il dominio di Roma, e le popolazioni barbariche direttamente a contatto con il mondo romano. A Sauro Gelichi – autore di un saggio nel catalogo della mostra – toccherà invece l’analisi delle trasformazioni del territorio e della società prodotte dall’incontro/scontro tra romani e barbari a partire dal V secolo d.C., prendendo come spazio di riferimento proprio l’ambito lagunare, e in particolare le dinamiche che portarono alla nascita di Venezia. E’ previsto anche un intermezzo a cura della scrittrice Dominique Muller, che leggerà il suo testo Le bar barbare esquisse d’un barbazar, scritto per l’istallazione realizzata a Palazzo Grassi Café.

Ateneo Veneto e 40XVenezia

Ateneo Veneto e 40XVenezia
La neo-costituita Agenzia Venezia Marketing & Eventi
Incontro pubblico
Intervengono: Mauro Pizzigati (Presidente della società),
Carlo Pagan (Consigliere),
Renato Morandina (Consigliere),
Modera: Maurizio Crovato

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo

Ateneo Veneto e Associazione Culturale Casadelluomo
Primo incontro del ciclo Questioni di Filosofia Contemporanea
La filosofia del linguaggio: relazione mente-corpo
Relatore: Luigi Perissinotto

Prima lezione di un ciclo che Ateneo Veneto e Associazione culturale Casadelluomo hanno voluto dedicare alla filosofia contemporanea. Il seminario del prof. Luigi Perissinotto, docente di Filosofia del linguaggio e della comunicazione all’Università Ca’ Foscari di Venezia, tratta della relazione corpo-mente, così come viene affrontata nell’ambito della filosofia del linguaggio. Il problema mente-corpo è al centro del dibattito contemporaneo e coinvolge sia la filosofia che le scienze cognitive. L’incontro si propone di illustrare il problema e di discutere alcuni tentativi di risolverlo o di dissolverlo.

Ateneo Veneto, CAI sezione di Venezia, Istituto Ladino Micurà de Rü

Ateneo Veneto, CAI sezione di Venezia, Istituto Ladino Micurà de Rü
Presentazione del volume
Momenti di vita. Passato narrato, presente vissuto nelle valli ladino-dolomitiche di Marco Forni
(San Martino in Badia, edizioni Istituto Ladino Micurà de Rü, 2007)
Intervengono Michele Gottardi, Giulio Gidoni, Leander Moroder
Relatrice: Ulrike Kindl
Sarà presente l’autore

Il libro di Marco Forni narra episodi di vita quotidiana nelle valli ladine delle Dolomiti e le avvisaglie di un mutamento antropologico che giunge fino ai giorni nostri. È un viaggio nella memoria, corredato da 300 fotografie in bianco-nero e a colori, che però non si trasforma in un’operazione nostalgica. Schegge di memoria si restituiscono a noi in maniera inaspettata. L’uomo moderno associa questi luoghi al tempo libero, alle vacanze, alla distrazione. Eppure con un piccolo sforzo di memoria ci si rende conto che non sempre è stato così. La montagna ha costituito per lungo tempo una sorta di tabù invalicabile. Il mito, le leggende hanno abitato e animato questi luoghi forieri di suggestioni inesplicabili.
Accompagna la presentazione il Quartetto classico della Val Gardena che propone Suoni dalle montagne riecheggiano sull’acqua: musica barocca, classica e contemporanea.
Marco Forni è nato nel 1961 e vive con la famiglia a Selva Gardena. Di mestiere si occupa di parole: dette, raccontate, scritte e ascoltate; parole dimenticate o entrate nell’uso. Dal 1991 lavora nell’Istituto Ladino “Micurà de Rü”. Ha scritto saggi di carattere sociolinguistico, storico-etnografico e lessicografico. È autore del dizionario: Wörterbuch Deutsch – Grödner-Ladinisch. Vocabuler Tudësch – Ladin de Gherdëina (2002). È stato cofondatore e redattore della rivista plurilingue di letteratura e arte Tras – forum culturel.

Presentazione del volume Il pensiero musicale del Novecento

Presentazione del volume
Il pensiero musicale del Novecento di Enrico Fubini (Pisa, edizioni ETS, 2007)
Relatori: Letizia Michielon, Daniele Goldoni, Giovanni Morelli
Sarà presente l’autore

C’è un filo conduttore che accomuna i saggi che compongono questo nuovo volume di Enrico Fubini: alla luce dei più recenti sviluppi della musica appare più chiaro come nel Novecento vi sia stata una grande molteplicità di esperienze musicali valide. Nei decenni passati si è peccato di un’indubbia sopravvalutazione di alcune correnti dell’avanguardia darmstadtiana e si è forse sottolineato con troppa forza l’importanza delle correnti disgregatrici del linguaggio tradizionale. Oggi invece assistiamo alla presa d’atto che nelle arti e nella musica non c’è solo progresso e regresso, che la storia non è un fiume che scorre sempre verso il futuro annullando continuamente il passato. La storia forse è qualcosa di più articolato, che procede senza necessariamente lasciare dietro di sé vinti o vincitori.
Enrico Fubini, insegna Storia della musica all’Università di Torino. I suoi interessi di studio si sono diretti soprattutto verso la storia dell’estetica e del pensiero musicale.

Presentazione del volume La panchina dei poeti

Presentazione del volume
La panchina dei poeti di Giulio Ghirardi (Roma, Gangemi editore, 2008)
Relatori: Assunta Cuozzo ed Edoardo Pittalis
Letture di Giulio Nerici e Camilla Nicolai
Sarà presente l’autore

Il nuovo libro di Giulio Ghirardi è il primo nucleo di un trittico che vedrà presto la completa pubblicazione. Si tratta di racconti brevi e sequenze di dialoghi e colloqui con intermezzi fotografici curati da Elzbieta e Maria V. Ghirardi che in parte attingono all’archivio fotografico di Geppino Ghirardi, prozio dell’autore. La scrittura è memoria. La memoria è scrittura: è la bobina interiore che salva le voci dal rischio di scomparire. Il rischio accomuna gli autori attenti come quelli distratti. Giulio Ghirardi, senza collocarsi in una precisa categoria, si impegna a difendere dall’oblio la cara panchina, la Panchina dei poeti, luogo d’amore, di illusioni e di malintesi. L’illusione di dialogare è la cerniera che unisce le situazioni narrative dell’intera raccolta.

INCONTRI PER LA CITTA’ Produrre arte, produrre artisti

INCONTRI PER LA CITTA’
Produrre arte, produrre artisti
Incontro-dibattito con Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto,
Paolo Baratta, Presidente della Biennale,
Carlo Magnani, Rettore dello IUAV,
Franco Miracco, Regione del Veneto
Carlo Montanaro, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Antonio Paruzzolo, Presidente del Conservatorio “Benedetto Marcello”

Produrre arte/produrre artisti è il titolo volutamente provocatorio che l’Ateneo Veneto ha scelto per questo Incontro per la città. Venezia può essere qualcosa di diverso dalla vetrina internazionale che è ormai diventata e che rischia di diventare una vetrina di supermarket? Nella sua lunga storia, la città ha avuto momenti gloriosi di creazione artistica, resi possibili da botteghe artigiane che costituivano un vero terreno di cultura per grandi artisti o da grandi artisti che potevano creare i loro studi-bottega a Venezia. Oggi, con Biennale, Ca’ Foscari, IUAV, Accademia e Conservatorio, Venezia potrebbe ricostruire un tessuto produttivo in campo artistico, anche attraendo artisti. Produrre artisti su ordinazione non è possibile ma senza un tale tessuto è certo che non “nasceranno” grandi artisti: produrre arte – esattamente come produrre grandi risultati traendoli dalla ricerca pura – è possibile solo se si creano le condizioni perché il pensiero possa diventare creativo. Il progetto del Politecnico delle arti può cercare di realizzare questo tramatura di base per la produzione di arte? Cosa implica per la città puntare su questa prospettiva? Che idea di città dobbiamo avere per investire su questa idea di produzione? Ne parleranno i responsabili delle istituzioni veneziane implicate: Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto, Paolo Baratta, Presidente della Biennale, Carlo Magnani, Rettore dello IUAV, Franco Miracco, Regione del Veneto, Carlo Montanaro, Direttore dell’Accademia di Belle Arti e Antonio Paruzzolo, Presidente del Conservatorio “Benedetto Marcello”.

Cellule staminali adulte: il futuro della medicina rigenerativa

Ateneo Veneto e Fidapa Venezia
Conferenza sul tema Cellule staminali adulte: il futuro della medicina rigenerativa
Relatore: Gianfranco Bottazzo (Ospedale “Bambin Gesù”di Roma)
Moderatore: Luciano Lombardi

Le cellule staminali stanno lasciando i laboratori per raggiungere il paziente. Ma il futuro sta nelle staminali adulte, non in quelle embrionali. Sono loro infatti ad aprire la strada per la cura di gravi malattie, tra cui la leucemia e alcune patologie degli occhi. La Lectio magistralis che il professor Gianfranco Bottazzo tiene all’Ateneo Veneto fa il punto della situazione su questa branca della “nuova scienza”, affrontando problemj etici e normativi; ma soprattutto costituisce una sorta di viaggio nel futuro per vedere lo stato della ricerca, le applicazioni pratiche e i progressi apportati nella cura delle varie malattie.
Gianfranco Bottazzo – veneziano DOC – è immunologo e ricercatore. Ha svolto la sua carriera accademica a Londra e attualmente è Direttore Scientifico dell’Ospedale “Bambin Gesù” di Roma.
Luciano Lombardi è giornalista scientifico, già conduttore della trasmissione televisiva Check Up. Recentemente gli è stato conferito il premio alla carriera per la miglior divulgazione scientifica degli ultimi trent’anni

XVI Giornata FAI di Primavera

Ateneo Veneto e FAI Regionale Veneto
XVI Giornata FAI di Primavera
Conferenza sul tema
Il complesso di S. Giovanni Evangelista a Venezia e la chiesa di S. Caterina a Chioggia
Relatori: Manuela Morresi, don Giuliano Marangon, Monica Pregnolato

L’Italia repubblicana vista da fuori 1945-2000

Ateneo Veneto e Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea
L’Italia repubblicana vista da fuori 1945-2000
Tavola rotonda sul volume curato da Stuart Woolf (Bologna, Il Mulino, 2007)
Intervengono Emilio Franzina e Mario Isnenghi
Sarà presente il curatore

E’ tipico degli italiani pensare che una volta attraversate le Alpi tutto funzioni meglio, che quanto a modernità, civiltà e cultura politica si debbano prendere a modello i paesi dell’Europa del nord o gli Stati Uniti. Lo stereotipo può avere certo un fondo di verità, ma non può essere oggetto di studio. A partire da questa considerazione, è nata l’idea di affidare a un gruppo qualificato di osservatori stranieri un’indagine sulla storia d’Italia nella seconda metà del ventesimo secolo. Gli autori sono storici, scienziati politici e antropologi. I temi trattati sono gli avvenimenti politici, i processi di modernizzazione, i mutamenti dei valori e delle identità, il Mezzogiorno, l’economia e la società.
Stuart Woolf è stato docente a Cambridge, Reading, Essex, all’Istituto Universita-rio Europeo e all’Università Ca’ Foscari di Venezia. E’ tra i più noti studiosi di storia contemporanea italiana ed europea. Si è occupato in particolare del Risorgimento, del fascismo e della transizione alla democrazia.

L’oreficeria veneziana nell’assistenza. Le collezioni dell’IRE

Lezione conclusiva del Corso di Storia dell’Oreficeria
L’oreficeria veneziana nell’assistenza. Le collezioni dell’IRE
Relatrice: Silvia Lunardon

A Venezia le istituzioni caritative e assistenziali – dalla loro fondazione, al loro sviluppo medioevale e al loro moltiplicarsi soprattutto nel Cinquecento e Settecento – hanno avuto delle valenze sociali importantissime essendo luoghi di recupero umano, di istruzione e di formazione professionale. Luoghi in cui la produzione artistica di oreficerie è stata intensa ma in economia, con particolari risvolti.
Silvia Lunardon è stata la conservatrice ed è studiosa delle collezioni d’arte dell’IRE, Istituzioni di Ricovero e di Educazione di Venezia.

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia
Teologia, spiritualità e cultura nella Divina Commedia
L’Amore nella Comoedia dantesca: da sentimento privato a strumento di salvezza
Relatrice: Ylenia Venzo

Nella lezione conclusiva dedicata all’universo dantesco è ancora l’Amore ad essere protagonista assoluto. Attraverso la sua personale esperienza, Dante mostra agli uomini la via per raggiungere la libertà partendo dalla condizione di schiavitù in cui si trovano.
Ylenia Venzo parla dell’Amore da sentimento privato a strumento di salvezza e dell’evoluzione che si riscontra del concetto di Amore dalla Vita Nova alla Comoedia.
Sono presi a paradigma l’Amore filiale/familiare nell’incontro con Cacciaguida (Pd XV-XVII); il ritorno e il ruolo di Beatrice (Pg XXX-XXXI, passim).

Incontri per la città

Incontri per la città
L’Arsenale e la città
Dibattito coordinato da Antonio Paruzzolo
Intervengono Alberto Cecchetto e Lamberto Biondini

Il nuovo incontro per la città organizzato dall’Ateneo Veneto ha al centro della discussione l’Arsenale. L’ingegner Antonio Paruzzolo assieme all’architetto Alberto Cecchetto e all’ingegner Lamberto Biondini propongono alla cittadinanza una riflessione sui rapporti che già esistono e su quelli che possono essere instaurati tra questa storica area produttiva e la città stessa. L’obiettivo è quello di analizzare quali possano essere, in chiave urbanistica e socio-economica, le prospettive di sviluppo per l’Arsenale e per Venezia.

Toccare e sentire. I segni del corpo tra semeiotica medica e estetica filosofica

Ateneo Veneto e Cura Curae
Conferenza sul tema
Toccare e sentire. I segni del corpo tra semeiotica medica e estetica filosofica
Relatori: Cesare Scandellari, Giangiorgio Pasqualotto, Roberta Guarnieri

Una delle condizioni per comprendere l’uomo è la disponibilità a toccarlo. Cercarlo nel suo corpo e trovarlo prezioso nella sua bellezza e fragilità è esperienza quotidiana dell’artista e del medico e di ogni uomo che dopo l’incontro sappia rendere sacra anche la distanza. Di questi temi discuteranno i tre relatori invitati da Cura Curae all’Ateneo Veneto.
Cesare Scandellari è direttore del dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Padova
Giangiorrgio Pasqualotto  insegna estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova
Roberta Guarnieri è psichiatra e psicanalista

Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera
Relatrice: Irene Favaretto

Seconda lezione del mini-ciclo realizzato dall’Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani per investigare e illustrare il rapporto speciale che gli artisti veneti ebbero con l’arte greca e romana, in particolar modo tra XV e XVI secolo. Fondamentali per questo approccio furono le tante opere d’arte classica che si trovavano nelle collezioni di antichità venete, andate poi in gran parte perdute, ma che per alcuni secoli furono a disposizione di artisti quali Mantegna, i Bellini, i Lombardo, e sopra a tutti Tiziano: tutti artisti che ne seppero trarre ispirazione per la loro arte, ciascuno secondo la propria diversa sensibilità e il proprio grado di cultura umanistica.

Lezione conclusiva del Corso di Storia Veneta

Lezione conclusiva del Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
I gruppi dirigenti dall’Unità alla II guerra mondiale
Relatore: Mario Isnenghi

La lezione si occupa dei gruppi dirigenti venutisi a creare in Venezia dall’unità d’Italia alla Seconda Guerra mondiale. Si parte dall’eredità lasciata dal passato – dalla Serenissima e dai moti rivoluzionari del 1848-’49, valutandone il peso come risorsa o come impedimento – alla costruzione della democrazia futura. Si passano poi in rassegna il precoce “centro-sinistra” del Sindaco Selvatico e il precoce “centro-destra” del Sindaco Grimani, il nazionalismo “venezianista” di D’Annunzio e Foscari e il fascismo adriatico di Marsich e Giuriati.
La lezione si conclude poi sui temi della realizzazione di Marghera e sull’idea di città di Giuseppe Volpi

Corso di Storia dell’Oreficeria

Corso di Storia dell’Oreficeria
Oreficerie e argenti della Scuola Dalmata
Relatori: Letizia Caselli, un rappresentante della Comunità Dalmata

La comunità dalmata di Venezia ottenne l’autorizzazione a costituire la propria confraternita con la scuola, in virtù del decreto del Consiglio dei Dieci del 19 maggio 1451. Oltre ai teleri realizzati da Vittore Carpaccio tra il 1502 e il 1507, che costituiscono il nucleo artistico più celebre, vi è una piccola ma importantissima collezione di arredi sacri, tra cui la magnifica croce trecentesca dei Santi Giorgio e Trifone in cristallo di rocca.
Letizia Caselli, curatrice del corso di Storia dell’oreficeria dell’Ateneo Veneto, è studiosa di oreficeria veneziana e direttore della rivista Patrimonio di oreficeria adriatica.

 

Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi “Giorgio Sacerdoti”
Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia
Le fonti dello psichico. Nodi e snodi in psicoanalisi. A partire dal pensiero di Agostino Racalbuto
Relatori: Patrizio Campanile, Giovanna Giaconia, Giuseppe Pellizzari, Mario Magrini, Fausta Ferraro, Cristina Esposito, Giuseppe Di Chiara.
(Partecipazione solo per iscrizione)

Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi “Giorgio Sacerdoti”
Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia
Le fonti dello psichico. Nodi e snodi in psicoanalisi. A partire dal pensiero di Agostino Racalbuto
Relatori: Antonio Alberto Semi, Marco La Scala, Guglielmina Sartori, Stefano Bolognini, Enrico Mangini, M. Vittoria Costantini, Antonio Di Benedetto, Paola Golinelli, Amalia Giuffrida, Celestina Pezzola, Francesco Conrotto, Franca Munari.

(Partecipazione solo per iscrizione)

L’Ospedale della Pietà: oreficeria e arredi sacri

Corso di Storia dell’Oreficeria
L’Ospedale della Pietà: oreficeria e arredi sacri
Relatore: Maria Agnese Chiari Moretto Wiel

L’Istituto degli Esposti di Venezia, ora Istituto Provinciale per l’Infanzia «Santa Maria della Pietà», aveva una fiorente attività musicale che vedeva cantare e suonare le Figlie di Choro sotto la direzione di maestri come Francesco Gasparini, Antonio Vivaldi, Giovanni Porta, Nicola Porpora e Gaetano Latilla. La collezione meno nota di arredi e tessuti, tra cui la sezione di oreficeria, non ancora esposta, costituisce un inedito repertorio di argenti ancora in fase di studio.
Maria Agnese Chiari Moretto Wiel è docente di Storia dell’Arte Veneta presso la sede veneziana della Wake Forest University di Winston Salem, N.C. e titolare dell’insegnamento di Storia del disegno, dell’incisione e della grafica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
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Ateneo Veneto, Istituti di Ricovero e di Educazione di Venezia

Ateneo Veneto, Istituti di Ricovero e di Educazione di Venezia IRE, Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’
6^ Giornata di studio sulla malattia di Alzheimer
La depressione nella persona anziana
Apertura dei lavori: Antonio Alberto Semi, Giovanna Cecconi, Silvio Garattini
Chairman: Silvio Garattini
Relatori: Alberto Spagnoli, Claudio Staedler, Michele Tomamichel, Ugo Lucca, Antonio Guaita, Roberto Doria, Angelo Barbato

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia
Teologia, spiritualità e cultura nella Divina Commedia
La teologia dell’Amore nella Comoedia dantesca
Relatore: Massimo Mazzuco

Per conoscere veramente ciò che Dante si proponeva nello scrivere il suo poema bisogna entrare nel mondo dell’uomo dell’alto medioevo, comprenderne la cultura, le conoscenze scientifiche e teologiche. In tal modo si evidenzierà che il fine, per Dante, nello scrivere la Divina Commedia non è prettamente letterario. Il suo vuole essere un poema didattico, che mostri agli uomini la via per raggiungere la libertà partendo dalla condizione di schiavitù in cui si trovano. E’ la traduzione poetica di un travaglio spirituale che lo stesso Dante ha vissuto.
In particolare il tema dell’Amore; coniugato in tutti i suoi aspetti (amore-passione, amor filiale, amore come relazione e conoscenza fino all’amore come realizzazione e come traguardo spirituale) si presta a mostrare questo cammino di liberazione.
In questa lezione il professor Massimo Mazzuco si occupa della teologia dell’Amore nella Comoedia dantesca: Amore come passione (Inf. V, 103); Amore come relazione e conoscenza (Pg XVII, 91-2); Amore come traguardo e realizzazione (Pd XXX, 100-2)

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei
L’Artista veneto tra il 1400 e il 1500 e l’antichità classica
Relatrice: Irene Favaretto

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Munumenti Veneziani hanno realizzato due incontri per investigare e illustrare il rapporto speciale che gli artisti veneti ebbero con l’arte greca e romana, in particolar modo tra XV e XVI secolo. Fondamentali per questo approccio furono le tante opere d’arte classica che si trovavano nelle collezioni di antichità venete, andate poi in gran parte perdute, ma che per alcuni secoli furono a disposizione di artisti quali Mantegna, i Bellini, i Lombardo, e sopra a tutti Tiziano: tutti artisti che ne seppero trarre ispirazione per la loro arte, ciascuno secondo la propria diversa sensibilità e il proprio grado di cultura umanistica.
Si inizia con la conferenza di giovedì 28 febbraio, che inquadra la tematica nel panorama dell’epoca, per poi andare sullo specifico il 13 marzo prossimo con la conferenza su Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera.

 

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto
Primo incontro del ciclo IN PUNTA DI PENNA. L’informazione raccontata dai protagonisti
Incontro con DANIEL PENNAC
Raccontare il reale: giornalismo e scrittura

Daniel Pennac torna ospite dell’Ateneo Veneto per affrontare un tema assai interessante: Raccontare il reale: giornalismo e scrittura. Autore di numerosi romanzi e saggi, Daniel Pennac – che ha insegnato per anni materie letterarie in un liceo di Parigi – ha dimostrato molto presto una spiccata passione per la scrittura dedicando ad essa, e specularmente alla lettura, volumi tradotti in altri paesi. Creatore della figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, e della sua colorita famiglia, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti: nel 2002 il Grinzane Cavour, nel 2005 la Legion d’Onore per le arti e la letteratura e nel 2007 il Premio Renaudot, fondato nel 1926 a Parigi da giornalisti e critici letterari. In questi giorni Pennac è in Italia per presentare il suo ultimo libro Diario di scuola (Feltrinelli, 2008).
Lo scrittore sarà presentato al pubblico da Beppe Gioia, responsabile della Redazione Rai del Veneto e consigliere dell’Ordine regionale dei giornalisti del Veneto. All’incontro parteciperanno il Presidente dell’Ateneo Veneto, Antonio Alberto Semi, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, e l’Assessora alla Produzione Culturale del Comune di Venezia, Luana Zanella.

 

La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
Il comune di Venezia nel Lombardo Veneto: uomini e problemi
Relatore: Eurigio Tonetti

Con la caduta della Repubblica aristocratica la città di Venezia vede svanire il proprio ruolo di capitale. La lezione analizza i nuovi assetti amministrativi che vennero a determinare la nascita del Comune, dove i ceti possidenti cittadini, in netta prevalenza ex-patrizi, continuarono ad esercitare il potere locale, sia pure entro schemi rigidamente formalizzati e sotto l’asfissiante tutela del Governo austriaco. In questa cornice un’attenzione particolare va alle dinamiche per le nomine alle cariche civiche e alle difficoltà di un bilancio municipale costretto a limitare la pressione fiscale e, contemporaneamente, ad affrontare spese colossali per le opere pubbliche.

Corso di Storia dell’Oreficeria

Corso di Storia dell’Oreficeria
Gli “aquiloni” presenti a Venezia
Relatore: Ettore Merkel

L’oreficeria sacra, nella sua multiforme produzione e nel suo rapporto trasversale con le arti, dialoga con i luoghi per i quali è pensata (chiese, basiliche, cattedrali, scuole), con gli oggetti che la contengono (custodie, scrigni), ma anche con gli oggetti con cui entra in un rapporto complementare. Gli “aquiloni” sono i leggii che sorreggono i grandi libri liturgici, documentati a Venezia, ma di cui ad oggi sopravvive un solo prezioso esemplare. Ettore Merkel è storico dell’arte della Soprintendenza di Venezia e Laguna e studioso di arte veneziana.

Presentazione del libro Oltre il giardino.

Presentazione del libro
Oltre il giardino. Riflessioni tra il cinema e la realtà di Michele Gottardi (Venezia, Cafoscarina editrice, 2007)
Relatori: Irene Bignardi, Fabrizio Borin, Roberto Ellero
Sarà presente l’autore

Il libro nasce come un sussidio didattico per gli studenti che si avvicinano per la prima volta alle discipline cinematografiche, nei corsi universitari, ma è anche uno studio autonomo che cerca di fare il punto su alcune questioni e temi, proponendo una serie di contributi a quanti utilizzano il cinema come strumento di conoscenza, come i docenti della scuola; un itinerario che lo stesso autore ha condiviso e percorso, in una ormai ventennale oscillazione tra ricerca storica e critica cinematografica. Il titolo rende omaggio al crepuscolare film di Hal Ashby e al grande ruolo di Peter Sellers e insieme invita gli studenti ad andar oltre i piccoli e grandi schermi dell’esistenza, davanti ai quali si pongono in posizioni spesso passive.
Michele Gottardi è autore di saggi, percorsi e video didattici sul tema del cinema fonte e agente di storia. Insegna discipline cinematografiche nel corso di laurea di Tecniche artistiche e dello spettacolo all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è il Segretario Accademico dell’Ateneo Veneto.
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La società veneziana(secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana(secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
Crisi e dissoluzione di un gruppo dirigente: il patriziato alla fine dell’Antico regime
Relatore: Renzo Derosas

Nella Repubblica di Venezia tutte le magistrature, cariche o funzioni politico-istituzionali erano riservate ai membri del Maggior Consiglio. Il corretto funzionamento dello stato richiedeva dunque che vi fossero patrizi in numero sufficiente, dotati delle necessarie competenze, provvisti di risorse finanziarie che potevano essere anche ingenti, e disposti a impegnarsi nella vita politica e amministrativa nei più diversi livelli. Tali condizioni – demografiche, economiche, culturali – vennero rapidamente meno nel corso del ‘700, lasciando intendere che la Repubblica sarebbe stata destinata a una rapida implosione anche se non fosse stata liquidata dalle armate napoleoniche. Venezia aveva perso la sua classe dirigente, e la drammatica dissoluzione dal punto di vista economico-sociale del patriziato dopo il 1797 non fece che sancire un processo iniziato diversi decenni prima.

Lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Oreficeria

Lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Oreficeria
curato da Letizia Caselli
Oreficeria cerimoniale ebraica delle Sinagoghe veneziane
Relatori: Rav Elia Richetti, Letizia Caselli

L’eccezionale lezione inagurale del corso intende affrontare per la prima volta in modo interdisciplinare il rapporto cultuale, simbolico e storico-artistico tra due gruppi di arredi: gli oggetti sinagogali e gli oggetti di culto domestico nel loro aspetto specifico e taluni nella loro duplice valenza.
Elia Richetti è rabbino capo della Comunità ebraica di Venezia, Letizia Caselli studiosa di oreficeria veneziana e direttore della rivista Patrimonio di oreficeria adriatica

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia
Teologia, spiritualità e cultura nella Divina Commedia
La Comoedia dantesca come itinerario di liberazione spirituale
Relatore: Massimo Mazzuco

E’ l’Amore il nucleo centrale del ciclo di incontri che l’Ateneo Veneto, in collaborazione con il gruppo di Venezia del Meic, dedica alla Divina Commedia dantesca. Già da anni il Movimento ecclesiale di impegno culturale – che istituzionalmente è dedito allo studio dei temi religiosi in rapporto alla contemporaneità – organizza dei seminari di riflessione sugli aspetti teologici della Divina Commedia e in particolare sul tema dell’Amore come valore fondante di tutta l’opera dantesca. Questa scelta parte dalla considerazione del fatto che per la sensibilità moderna la Comoedia risulta comunque di straordinaria attualità, per il contributo che può apportare attraverso un’analisi scientificamente rigorosa e culturalmente laica. L’universalità del messaggio poetico dell’opera dantesca sarà dunque un altro degli aspetti considerati nell’arco degli incontri.