Il vetro di Altino alle origini di Venezia

Ateneo Veneto e Comitato Vetri di Laguna
CORSO DI  ARCHEOLOGIA 2020
Vetro e Archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia
Lezione inaugurale
Il vetro di Altino alle origini di Venezia
Relatrice: Margherita Tirelli
Il Corso di Archeologia promosso dall’Ateneo Veneto quest’anno è stato realizzato in collaborazione col Comitato Vetri di Laguna, sotto il coordinamento di Margherita Tirelli.
Argomento del corso è il vetro antico, da Altino a Venezia: nell’arco di sei lezioni saranno illustrati e approfonditi i diversi aspetti del vetro romano nella X Regio Venetia et Histria e saranno ricercati i riflessi che ebbe nella vetreria muranese a partire dal Rinascimento fino ai giorni nostri.
Il primo incontro verte su Altino, la città romana progenitrice di Venezia. La ricerca archeologica, condotta nell’ultimo cinquantennio, ha restituito infatti una straordinaria quantità di manufatti vitrei, la cui datazione si inquadra tra I e IV secolo d.C., provenienti per la maggior parte dalla vastissima necropoli, ma anche dall’area della città antica.

Mappatura dei suoni per conoscere i luoghi

Ateneo Veneto, Ordine Architetti PPC Venezia, Collegio Ingegneri Venezia, rivista Trasporti&Cultura
INFRASTRUTTURE E SPAZI URBANI FRA TECNICA E CULTURA
Ciclo di incontri a cura di Laura Facchinelli e Michelangelo Savino
Mappatura dei suoni per conoscere i luoghi
Relatori: Paolo Zavagna,
curatore del progetto “Venicesounmap”
Nicola Di Croce, ricercatore e sound artist
Qual è la relazione tra suono e spazi urbani? Una riflessione sulla dimensione sonora della città oggi è quanto mai necessaria, dato l’effetto rilevante che le diverse sonorità hanno sulla nostra quotidianità. Fin dalle prime teorizzazioni sul paesaggio sonoro – parliamo del Canada della seconda metà degli anni Sessanta – la mappatura dei suoni si proponeva di capire quale fosse l’impatto del suono sul territorio: questioni di inquinamento acustico incominciavano a determinare i primi interventi da parte della popolazione e della politica sull’uso (o sull’abuso) di potenziali fonti di inquinamento acustico nel territorio. Oggi, grazie soprattutto alle potenzialità della rete, le mappe sonore possono riflettere un singolo campo disciplinare (l’ornitologia, ad esempio) oppure documentare lo sviluppo di una città attraverso i suoi ‘suoni’ (si veda il caso di “Bruxelles Nous Appartien”) oppure, come nel caso di “Venicesoundmap”, fornire da una lato un documento sonoro della città di Venezia e dall’altro materiale utile per successive elaborazioni ‘artistiche’ (composizioni, installazioni, ambientazioni sonore…).
Attraverso il caso di Venezia l’incontro si propone di capire come una mappa sonora possa orientarci all’interno di una città e restituirci un ambiente in continuo mutamento.

Senza respiro. Una storia vera

Presentazione del volume
Senza respiro. Una storia vera
di Clizia Nalin Benedettelli (Roma, Gruppo Albatros Il Filo 2020)
Michela Vanon Alliata e Marta Anselmi conversano con l’autrice

Si lasciano mai definitivamente le case dell’infanzia? Sono i fari nella nebbia che illuminano il nostro cammino. Troppo presto ci rendiamo conto che la vita non ci regala nulla, anzi, ogni cosa va conquistata, combattuta, le difficoltà spesso sono insormontabili. Eppure, se in mano ci torna un oggetto, un ricordo di quel tempo che fu, la mente ci riporta indietro nel passato, a quando eravamo bambini, e subito la pace entra nel cuore.
In “Senza respiro” Clizia Nalin Benedettelli racconta frammenti autobiografici con un coraggio straordinario, che mette a nudo le sue fragilità, le sue paure. Più volte si è trovata a cadere, ma con una forza da leonessa si è rialzata offrendo alla vita il suo sorriso migliore. Con fede e speranza oggi l’autrice affronta il percorso della malattia, cercando di trovare il lato positivo che in ogni cosa esiste. Il suo amore per la vita e per la sua famiglia rendono il testo una testimonianza toccante: è un messaggio d’amore, come solo chi ha sofferto molto sa donare.

L’albero dalle foglie sparse. Antologia 2005-2012

Presentazione del volume
L’albero dalle foglie sparse. Antologia 2005-2012
di Lidia Are Caverni (Cosenza, Edizioni Alimena Orizzonti Meridionali 2020)
Tiziana Agostini dialoga con l’autrice

L’antologia di poesie che viene presentata in questa occasione è il trentaseiesimo libro pubblicato dall’autrice, il ventesimo di Poesia.
Lidia Are Caverni ha iniziato a scrivere fin dai tempi delle scuole medie e questa passione non l’ha mai abbandonata lungo tutto il suo percorso di vita. E’ stata insegnante elementare ma ha comunque continuato a scrivere e a pubblicare i suoi racconti e le sue poesie, fino a oggi. Ha ottenuto numerosi premi e ha collaborato a varie riviste tra cui “I viaggi di Erodoto” della Casa editrice B. Mondadori, per la quale ha realizzato schede di antropologia, storie delle donne e studi sul linguaggio.

Sotto il segno del Mose. Venezia 1966 – 2020

Presentazione del volume
Sotto il segno del Mose. Venezia 1966 – 2020
a cura di Giovanni Benzoni e Salvatore Scaglione (Venezia, La Toletta edizioni 2020)
Giorgio Leandro e Tiziano Scarpa conversano con i curatori.

L’evento sarà registrato integralmente e caricato sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto.

Questo libro vuole essere un supporto alla memoria civile. I curatori ricostruiscono genesi e storia del Mose, un’opera dalla funzione ancora incerta ma dal sicuro sperpero di denaro pubblico, certificato anche dalle inchieste della Magistratura. Il sistema di dighe mobili è stato progettato, realizzato e controllato dal Consorzio Venezia Nuova col proposito di difendere Venezia dalle acque alte, ma gli uomini del Consorzio hanno ignorato, per oltre vent’anni, i consolidati principi e le storiche prassi che per secoli avevano improntato gli interventi di Venezia per governare la sua laguna.
Alla realizzazione del volume hanno collaborato: Stefano Boato, Maurizio Calligaro, Armando Danella, Cesare De Piccoli, Cristiano Gasparetto, Carlo Giacomini, Giorgio Leandro, Franco Migliorini, Alberto Pellegrinotti, Leopoldo Pietragnoli, Maurizio Reberschak, Marco Rugen, Antonio Rusconi, Giuseppe Tattara, Carlo Urbani, Alberto Vitucci.

Giovanni Benzoni, insegnante; ha partecipato all’amministrazione comunale di Venezia nelle giunte di sinistra. È stato presidente della Casa dell’ospitalità per diciannove anni e per tre anni dell’Accademia di Belle Arti.
Salvatore Scaglione, insegnante, giornalista pubblicista. Ha scritto Palermo, Italia (Roma 1994), e Dossier referendum Venezia-Mestre (Venezia 1979). Con Emilio Rosini ha condotto la trasmissione radiofonica «Il naso di Pinocchio». Insieme hanno scritto Dossier Comune. Interviste sulla Giunta a Venezia (Venezia 1980). Autore con Gianfranco Bettin e Paolo Cacciari d Venezia derubata. Idee e fatti di un ventennio 1973-1993 (Roma 1993).

Giorgio Nonveiller e il pensiero visivo tra intuizione, ragione e passione

Ateneo Veneto con il patrocinio di Accademia di Belle Arti di Venezia, Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, Finnegans Percorsi Culturali
GIORGIO NONVEILLER E IL PENSIERO VISIVO TRA INTUIZIONE, RAGIONE E PASSIONE
Giornata di studio dedicata a Giorgio Nonveiller a dieci anni dalla scomparsa
Saluto di Giuseppe La Bruna, Direttore Accademia di Belle Arti Venezia
Tavola rotonda:
Claudio Ambrosini, Riccardo Caldura, Luigi Caramia, Nicola Cisternino, Marco Dallari, Alessandro Di Chiara, Alberto Folin, Pino Goisis, Donatella Nonveiller, Paola Poggi, Luigi Rossi, Nico Stringa, Giovanni Ravenna
Modera Luigi Viola
– a seguire
CONCERTO di giovani pianisti organizzato da Agimus Venezia
Musiche di Claudio Ambrosini, Nicola Cisternino, D. Coppola (prima assoluta), Tan Dun, Bojan Glavina, György Ligeti, Letizia Michielon, Tristan Murail, Sergej Rachmaninov, Maurice Ravel, Lepo Sumera
Pianoforte: L. Bortoluzzi, A. Feltrin, E. Fetahovic, M. Glavinic, S. Gubian, E. Pasqualin, B. Targa, Y. Zhang

Giorgio Nonveiller, docente di pedagogia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, è scomparso l’8 dicembre del 2009. Questa giornata di studio vuole essere un omaggio di amici, colleghi e studiosi alla sua poliedricità di docente, le cui ricerche, pubblicazioni e opere artistiche sono sempre afferite ai più diversi ambiti disciplinari inerenti le arti visive.

L’eredità immateriale. Carriera di un esorcista nel Piemonte del Seicento

Presentazione del volume
L’eredità immateriale. Carriera di un esorcista nel Piemonte del Seicento
di Giovanni Levi (Milano, Il Saggiatore 2020)
Paola Lanaro, Giovanni Favero, Andrea Caracausi conversano con l’autore

Giovan Battista Chiesa è un prete, un guaritore, un esorcista, un imbonitore. Il suo sandalo batte instancabile le sperdute campagne piemontesi di fine Seicento promettendo a tutti, contro le disposizioni del vescovo, la salvezza dell’anima e del corpo dall’influsso del demonio. Il bilancio di Giovan Battista Chiesa è impressionante: fino a oltre cinquecento guarigioni in meno di due mesi; troppe perché il Santo Uffizio non se ne accorga e non lo metta sotto processo, imponendogli, dopo un complicato iter giudiziario con testimoni analfabeti e stravaganti documentazioni, di cessare la sua attività di sacerdote taumaturgo.
Attraverso gli atti dei processi e altre fonti secondarie, lo storico Giovanni Levi – già professore di Storia moderna nelle università di Torino, Viterbo e Venezia – penetra in questa vicenda e ne ricava un quadro dettagliato della società contadina sotto l’Ancien Régim
e. Il libro è un classico della storiografia contemporanea, un’opera che rovescia la prospettiva da cui siamo soliti guardare al nostro passato, permettendoci di osservare il grande quadro attraverso la lente di un microscopio e mettere così a fuoco le esistenze di quei soggetti solitamente dimenticati dalle cronache ufficiali.

“Aspettando la Regata 2020”

“ASPETTANDO LA REGATA 2020”
Visita guidata dell’Ateneo Veneto per scoprire storia, arte e soci illustri legati alla Regata Storica.

POSTI GIA’ ESAURITI

L’Ateneo Veneto riapre finalmente le porte di Campo San Fantin per rendere omaggio alla Regata Storica e ai personaggi illustri che hanno legato il nome dell’istituto alla più tradizionale delle feste del remo, a cominciare da Antonio Fradeletto (Segretario Accademico dell’Ateneo Veneto nel 1886) e il sindaco Riccardo Selvatico (Socio dal 1882), per arrivare fino a Giuseppe Volpi di Misurata (Socio dell’Ateneo dal 1931), vero innovatore dell’organizzazione della Regata Storica in epoca moderna.
La visita storico-artistica all’Ateneo Veneto é guidata dal socio Giorgio Crovato, che ripercorrerà anche la storia della Scuola Grande di San Fantin, oggi sede dell’Ateneo Veneto, e delle opere d’arte in essa conservate, affiancato in questo da Marina Niero.

Ricordiamo che, nel rispetto delle nuove normative e delle disposizioni sanitarie anti-covid,  è necessario che, oltre ad indossare la mascherina per tutta la durata delle visita, i partecipanti mantengano la distanza di sicurezza dalle altre persone presenti all’interno delle sale e siano provvisti di un documento di identità per la registrazione all’ingresso.

Restituire Caporetto. La corsa verso Trento e Trieste

Con il tredicesimo video “Restitute Caporetto. La corsa verso Trento e Trieste”, online da giovedì 20 agosto 2020 (https://youtu.be/SidxJtMqa8Q), si conclude la pubblicazione sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto dell’intero ciclo di conferenze che il professor Mario Isnenghi ha tenuto tra il 2014 e il 2018 in Aula Magna, in occasione del Centenario della Grande Guerra.
“BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra” è iniziato con una prolusione nel novembre 2014 e si è esteso poi per tutto l’arco temporale 2015-2018 ricalcando anno per anno il periodo 1914-1918: in totale tredici conferenze ora disponibili su YouTube grazie alle registrazioni-video realizzate con la collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.

Il ciclo di lezioni “Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra” è diventato anche un volume dal medesimo titolo, pubblicato da Salerno Editrice, che sará presentato all’Ateneo Veneto giovedì 15 ottobre 2020 alla presenza dell’autore, Mario Isnenghi, con Paolo Coltro e Alfiero Boschiero.

Sul ‘fronte interno’ e al Piave

“Dentro la guerra esterna contro lo straniero, si combatte nel 1915/18 una guerra interna per il dominio del Paese. Un governo di ristrettissima elite ha scatenato una guerra dai grandi numeri”.  Lo storico Mario Isnenghi affronta il tema della propaganda bellica e dei mezzi con cui “sedurre le masse” nella penultima lezione del ciclo “Bellum in terris”, dal titolo “Sul ‘fronte interno’ e al Piave“.
Da giovedì 13 agosto 2020 la conferenza è disponibile sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto (
https://youtu.be/UmaVIQ9nsAA).
L’iniziativa “Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo di 13 lezioni è ora a disposizione del pubblico sul nostro canale YouTube, anche grazie alla collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.

Resistere, resistere, resistere

“Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra”: il ciclo pluriennale per il centenario della Grande Guerra ideato da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, è arrivato ad occuparsi dell’ultimo anno del conflitto, il 1918. Lo storico Mario Isnenghi nel 2018 ha tenuto nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto le ultime 3 lezioni dell’iniziativa che si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Siamo arrivati a riproporre nel nostro canale YouTube la undicesima tappa del lungo cammino: “Resistere, resistere, resistere” (https://youtu.be/nr7PjbvRK4w) è il titolo dell’incontro.
L’Italia, dopo Caporetto, è sembrata a molti una nazione imbelle, il che ha impedito per molto tempo di vedere la successiva “caporetto”, quella degli austriaci, segnata dalla vittoria italiana di Vittorio Veneto. Il professor Isnenghi spiega le ragioni per cui l’Italia invece arrivò a un tale successo.
Il ciclo pluriennale “Bellum in terris” si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Italo Rondinella all’Ateneo Veneto

Abiti, scarpe, documenti, biberon, salvagenti…. oggetti fotografati così come si trovavano, lungo un tratto di costa turca e poi raccolti per formare, insieme alle immagini, il corpus di “Shipwreck crime”, la mostra personale del fotografo-filmmaker Italo Rondinella allestita fino al 19 luglio 2020 ai Magazzini del Sale a Venezia.
L’esposizione – patrocinata da Ateneo Veneto, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia e Università Ca’ Foscari (Dip. di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea) – ha avuto il suo finissage mercoledì 15 luglio all’Ateneo Veneto, riaperto per l’occasione, seppure a capienza ridotta a causa delle restrizioni anti-Covid.
Nel corso della serata il fotografo Italo Rondinella ha conversato con Caterina Carpinato e Leo Schubert, Console Onorario di Svizzera a Venezia, intorno ai temi della mostra ma anche sulla singolare esperienza vissuta dall’artista, bloccato a Venezia durante il lockdown.

Il video della serata è disponibile da lunedì 27 luglio sul nostro canale YouTube (https://youtu.be/q4SW62Cpl3w), corredato da immagini della mostra.

Caporetto. L’immaginario scatenato

“Bellum in Terris. Mandare, andare, essere in guerra”: il ciclo dedicato al centenario della Grande Guerra di Mario Isnenghi è arrivata al capitolo Caporetto (https://youtu.be/3KjVrXHvstU).
La fine di ottobre e i primi di novembre del 1917 sono segnati dalla rovinosa sconfitta subita dagli italiani, dopodichè la guerra si assesterà lungo il Piave. 
Caporetto non è la prima battaglia persa, ce ne sono state delle altre, ma dopo Caporetto l’immaginario collettivo si scatena e rende proverbiale una località che diventa metafora di una enorme crisi.
A Caporetto sono centinaia di migliaia di prigionieri, centinaia  di migliaia anche gli sbandati, uomini che gettano le armi e fuggono dal campo di battaglia. I reparti si disgregano, il generale Cadorna getta la colpa della sconfitta sui soldati. L’immagine che la storia ci consegna è quella di una totale disfatta nata dal rifiuto della guerra intrinseco nell’animo dei più.

L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918. Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo comprende 13 lezioni, caricate ogni giovedì sul nostro canale YouTube.

Dire di no. Disertori, folli, ammutinati. E processati.

Nel secondo appuntamento dedicato al 1917 del ciclo pluriennale “Bellum in terris”, Mario Isnenghi si sofferma ad analizzare lo stato d’animo dei soldati e dei civili. La guerra sta proseguendo da tre anni e inizia a serpeggiare il dissenso: il 1917 è l’anno della stanchezza su tutti i fronti e fra tutte le truppe, non solo italiane. Ma anche tra i civili è mutato il sentimento nei confronti del conflitto mondiale, si anela alla pace, al ritorno degli uomini dal fronte. Ai più interessano le dinamiche esistenziali, sempre meno le dinamiche politiche. Le modalità di fuga dei soldati dalla guerra vanno dalla diserzione (il ritorno a casa), all’ammutinamento, all’automutilazione (sono incredibilmente numerosi i soldati che decidono di spararsi a una mano o a un piede per mettersi autonomamente fuori combattimento).
La nuova lezione “Dire di no. Disertori, folli, ammutinati. E processati” è disponibile sul nostro Canale YouTube da giovedì 23 luglio 2020 (https://youtu.be/aSnqjS-iVhk).

L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918. Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo di 13 lezioni viene messo a disposizione del pubblico sul nostro canale YouTube con cadenza settimanale, anche grazie alla collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.

Controcanti riservati. Lettere e diari di militari e di civili

Per il primo incontro sul 1917 di “Bellum in terris” il professor Mario Isnenghi si concentra sui diari dei soldati e dei civili. La Prima Guerra Mondiale si è rivelata una guerra lunga, snervante, che coinvolge tutti, al fronte e a casa. Rispetto alle guerre combattute nell’Ottocento, ora c’è la coscrizione obbligatoria: quasi sei milioni di mobilitati nella sola Italia. E allora ecco il fenomeno delle lettere, il bisogno di comunicare era tanto da far dimenticare che una buona parte del Paese era analfabeta. Ci sono miliardi di lettere dal fronte, molti taccuini e diari di singoli soldati al fronte che tentano in questo modo di salvare la propria individualità, di mettere in salvo il proprio Io.
Da giovedì 16 luglio 2020 è online sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto, la settima lezione del ciclo pluriennale “Bellum in Terris” dal titolo Controcanti riservati. Lettere e diari di militari e di civili” (https://youtu.be/N8CdTAJFkOs).

L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918. Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Finissage “Shipwreck crime” di Italo Rondinella

L’Ateneo Veneto torna ad aprire le porte al pubblico dopo l’emergenza Covid-19, con un evento “in presenza” organizzato nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
L’occasione viene dal finissage della mostra “Shipwreck crime” di Italo Rondinella, allestita fino al 19 luglio 2020 ai Magazzini del Sale con il patrocinio di Ateneo Veneto, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari (Dip. di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea), e col supporto della Reale Società Canottieri Bucintoro 1882.
Mercoledì 15 luglio 2020 (Sala Tommaseo, ore 18.00), Italo Rondinella dialogherà con Caterina Carpinato e con Leo Schubert ,
Console Onorario di Svizzera a Venezia, sulle tematiche attorno a cui ruota il progetto in mostra. La conversazione si sposterà poi sulla singolare esperienza vissuta dell’autore stesso durante i recenti mesi di confinamento vissuti a Venezia e nella laguna a causa del lockdown. Verranno anche proiettati due video-reportage, realizzati da Italo Rondinella per la TV Pubblica Svizzera: “La laguna di Venezia ai tempi del Covid19” e “Venezia riparte”.

Per partecipare all’evento é necessario prenotare inviando una mail a info@ateneoveneto.org, data la limitata disponibilità di posti a sedere, in ragione delle prescritte regole di distanziamento.
L’ingresso sarà garantito solo fino a esaurimento dei posti disponibili.
I presenti dovranno indossare la mascherina.

La mia vita: intervista a Wladimiro Dorigo

Il nuovo video caricato sul canale YouTube di Ateneo Veneto (https://youtu.be/pPRmNLaXBds) delinea la figura di uno dei personaggi più significativi del secondo Novecento.
La mia vita. Intervista a Wladimiro Dorigo” (dur. 1h 36′), realizzato da Pierandrea Gagliardi, vuole far conoscere la vita e la figura di questo intellettuale rigoroso, protagonista della vita politica negli anni 60/70, profondamente legato a Venezia, attraverso una lunga intervista raccolta nel giugno del 2006, pochi giorni prima della sua morte. Consapevole di essere al termine della propria esistenza, Dorigo, con lucidità e senza rimpianti, racconta i fatti più significativi della propria vita, visti sempre in una prospettiva sociale e politica.
Dall’intervista emerge una vita ricca di esperienze diverse, a cominciare dalle sue origini povere, agli anni della guerra; dal fascismo, alla Resistenza; fino alla politica italiana negli anni della ricostruzione, alla lotta per la laicità dello Stato, alla fondazione della rivista politico culturale Questitalia, al Sessantotto vissuto nelle istituzioni culturali, alle battaglie sui problemi fondamentali di Venezia. Fino agli ultimi anni: il suo lavoro di ricercatore e storico all’Università, i tanti progetti iniziati che non riuscirà a concludere.
L’intervista a Wladimiro Dorigo é introdotta dall’amico e collega Mario Isnenghi.
La produzione del documentario, realizzato da Controcampo Produzioni, è stata possibile anche grazie ad un contributo della Regione Veneto ed al patrocinio dell’Università Cà Foscari di Venezia.

Fra tradotte e trincee: la condizione militare

La vita militare tra doveri e paure. La famigerata trincea, simbolo della Prima Guerra Mondiale. E poi loro, le tradotte, i treni adibiti al trasporto militare. Gli ufficiali superiori hanno diritto di prendere convogli normali. Per gli altri è proibito. È un reato. Piccoli mondi a parte. Differenze sociali che non cesseranno nemmeno sul campo di battaglia.
Da giovedì 9 luglio, sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto (https://youtu.be/PdYk4fjitT8), è disponibile la conferenza del professor Mario Isnenghi:“Fra tradotte e trincee: la condizione militare”, sesta lezione del ciclo pluriennale “Bellum in Terris. Mandare, andare, essere in guerra” che Isnenghi ha tenuto nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto in occasione del centenario della Grande Guerra.
L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918. Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo comprende 13 lezioni, caricate ogni giovedì sul nostro canale YouTube.

IN LAUDE CORONAVIRUS

“IN LAUDE CORONAVIRUS” è un video che prende il nome dalla antologia poetica che lo ha ispirato.
Cinque poeti hanno trovato nello scrivere versi quel filo sottile che li ha uniti in un momento particolarissimo della loro vita, l’esplosione inattesa della pandemia.
Di fronte all’emergenza Covid-19 l’uomo ha dovuto fare i conti col senso della morte. Nel corso delle difficili settimane del lockdown Giorgio Bolla, assieme a Marco Marangoni, Vasco Mirandola, Plinio Perilli e Giacomo Vit, ha creato questa antologia poetica per dichiarare il senso intimo e il rapporto con la paura della fine fisica evocati da questo evento inaspettato. Con le straordinarie illustrazioni di Rosario Morra, dall’antologia di poesie è nato questo video, creato appositamente per il canale YouTube dell’Ateneo Veneto  https://youtu.be/BhlE4vd5hd0.

Messi sulla difensiva. La Strafexpedition

Nel 1916 il conflitto mondiale è una realtà oggettiva anche per l’Italia, un grande fatto collettivo con quasi 6 milioni di persone mobilitate, una chiamata alle armi e al coinvolgimento di militari e civili, uomini e donne, assolutamente senza precedenti. Come reagiscono le persone e le istituzioni, al fronte e nel Paese? 
I tre incontri che lo storico Mario Isnenghi tenne all’Ateneo Veneto nel 2016 per il ciclo pluriennale “BELLUM IN TERRIS. Mandare, andare, essere in guerra” affrontano da diverse angolature proprio queste grandi domande. Intanto la guerra si rivela tutt’altro che breve, e non è nemmeno quell’offensiva vittoriosa che si era prevista. Anzi, la Strafexpedition – nota anche come ‘spedizione punitiva’ contro l’Italia che ha ‘tradito’ la Triplice Alleanza – fa sfiorare la catastrofe. E a metà del 1916, oltre che contro l’ Austria-Ungheria, l’Italia entra in guerra anche contro la Germania.
Da giovedì 2 luglio, sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto,
è disponibile la conferenza del professor Isnenghi:“Messi sulla difensiva. La Strafexpedition”.

L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918. Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo comprende 13 lezioni caricate ogni giovedì sul nostro canale YouTube.
Venite a scoprire tutti i contenuti: 
https://www.youtube.com/channel/UCwMadr5bP7l18eDJiU6u59Q?view_as=subscriber

“LAGUNA” e “BLUD’ACQUA” di Michele Sambin

Il ciclo “STORYTELLING – Racconti veneziani”, che prosegue a distanza sul nostro Canale YouTube, propone questa settimana due nuovi racconti per immagini di Venezia, di natura sperimentale, nati dal clima generato nei primi anni Settanta da Giuseppe Mazzariol con l’Università Internazionale dell’Arte.
Si tratta di due mediometraggi realizzati da Michele Sambin, regista, musicista e pittore che da anni conduce una personalissima ricerca sul rapporto suono-immagine.
LAGUNA (durata 30′, Super 8, colore, sonoro magnetico) è stato girato nel 1971 e analizza l’ambiente lagunare mettendo in evidenza proprio tre diverse modalità di rapporto tra immagine e suono. La prima, oggettiva: ovvero, il suono è naturale. La seconda, emotiva: la musica esprime emozioni suggerite dalle immagini. La terza, utopica: la musica è il motore delle azioni creative che un gruppo di ragazzi compie nell’ambiente, nel tentativo di modificarne il destino.
Il secondo video, BLUD’ACQUA (durata 25′, 16 mm, colore, sonoro magnetico) è stato realizzato da Michele Sambin nel 1972 sempre nell’ambito degli studi dell’Università Internazionale dell’Arte. Pittura, immagini reali e musica seguono uno sviluppo parallelo nel corso del film. Il tema trattato è quello delle relazioni che hanno (o potrebbero avere) luogo in una città come Venezia. L’aspetto pittorico propone uno sviluppo cromatico della narrazione: se all’inizio il quadro pittorico si presenta totalmente nero, nel corso dell’opera appare sempre più colorato, fino a raggiungere relazioni cromatiche esasperate che sfociano nel bianco come somma di tutti i colori. Lo stesso criterio di sviluppo è adottato per le immagini reali che descrivono le relazioni tra gli esseri umani che abitano questa particolare città. Dalla totale assenza di scambio tra individui si passa ai rapporti obbligati che la città induce, fino alla necessità di creare nuove relazioni.
La musica (eseguita al termine del montaggio) è la traduzione sonora dello sviluppo proposto dalle immagini. Il free jazz conclusivo ci propone una visione di Venezia lontana dagli stereotipi.

Il modello sanitario della Serenissima ai tempi della peste

Corsi e ricorsi storici. L’attuale pandemia da Coronavirus che ha coinvolto l’intero pianeta ci fa riflettere su quello che era il monito della Serenissima in materia di sanità: “Guardarsi da chi non si guarda”.
La Repubblica di Venezia, dinanzi alle numerose epidemie che colpirono l’Occidente, organizzò delle risposte politiche per difendere la collettività minacciata nella sua integrità e sopravvivenza. Il modello dell’organizzazione sanitaria della Serenissima costituì un riferimento internazionale per l’afficacia con cui dal 1630 Venezia evitò le pandemie monitorando i focolai internazionali di contagio attraverso spie e osservatori diplomatici per prevenire la peste sospendendo i rapporti con i paesi infetti.
Nelli Elena Vanzan Marchini, docente di Storia della Sanità, ne parla in una lezione dal titolo “Il modello sanitario della Serenissima ai tempi della peste” che da lunedì 22 giugno 2020 è disponibile nel canale YouTube dell’Ateneo Veneto grazie alla collaborazione con dell’Università degli Studi di Padova.

Le due capitali: Udine e Roma

Il ciclo “BELLUM IN TERRIS. Mandare, andare, essere in guerra” è arrivato ad affrontare il 1916, secondo anno di guerra per l’Italia.
In questa nuova lezione caricata sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto, lo storico Mario Isnenghi parla de “Le due capitali: Udine e Roma”.
Il grande tema di chi comanda in guerra viene affrontato anche attraverso i carteggi dei generali e dei governanti. Nel 1916 in Italia c’è una capitale politica, Roma, ma c’è anche una capitale militare, la sede del Comando supremo, che prima è a Udine e poi sarà a Caporetto e a Padova. Un dualismo tra potere politico e militare che crea non pochi problemi.
“Le due capitali: Udine e Roma” è la prima lezione tenuta dal professor Isnenghi nel 2016 all’Ateneo Veneto, dedicata all’anno 1916 della Grande Guerra.
L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo di 13 lezioni viene messo a disposizione del pubblico sul nostro canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCwMadr5bP7l18eDJiU6u59Q, con cadenza settimanale, anche grazie alla collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.

“Nach Lubiana e Vienna”

“Nach Lubiana e Vienna”, in direzione di Lubiana e Vienna.
Arriva sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto il terzo capitolo della narrazione della Grande Guerra per il ciclo “BELLUM IN TERRIS. Mandare, andare, essere in guerra”.

Siamo nel 1915 e iniziano le prime fasi del conflitto. Ora l’Italia è in guerra, non si tratta più di discutere. I giochi sono fatti. Il Regno d’Italia ha fatto la sua scelta. Lo storico Mario Isnenghi ci accompagna dentro la Prima Guerra Mondiale.
“Nach Lubiana e Vienna” è la terza lezione tenuta dal professor Isnenghi nel 2015 all’Ateneo Veneto dedicate all’anno 1915 del conflitto mondiale.
L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intero ciclo di 13 lezioni verrà messo a disposizione del pubblico sul nostro canale YouTube con cadenza settimanaleanche grazie alla collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.

Fra volontà, disciplina e dissidenza

“Fra volontà, disciplina e dissidenza”, è la seconda lezione dedicata agli eventi del 1915 del ciclo “BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra”.
Lo storico Mario Isnenghi affronta ancora il tema di quei dieci mesi, tra il 1914 e il 1915, in cui l’Italia discute e si interroga intorno all’opportunità di entrare in guerra. Siamo insomma ancora tra il mandare e l’andare, non siamo ancora nell'”essere in guerra”.
Il video della lezione è ora disponibile al pubblico sul nostro canale YouTube e, con cadenza settimanale, lo saranno anche tutte le altre conferenze del ciclo tenuto dal professor Isnenghi all’Ateneo Veneto in occasione del centenario della Grande Guerra.
Il progetto di “BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra” è stato realizzato da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, e ha coperto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le bandiere del sì e del no all’entrata in guerra

“Bellum in terris” il ciclo di conferenze di Mario Isnenghi per il centenario della Grande Guerra, entra nel vivo.
Con la lezione “Le bandiere del sì e del no all’entrata in guerra”, Isnenghi apre la serie delle tre lezioni tenute nel 2015 all’Ateneo Veneto dedicate all’anno 1915 del conflitto mondiale.
L’iniziativa “Bellum in terris”, ideata da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, si è estesa per tutto l’arco temporale 2014-2018, ricalcando anno per anno il periodo bellico 1914-1918.
Il ciclo pluriennale si è avvalso del Patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’intero ciclo di 13 lezioni verrà messo a disposizione del pubblico sul nostro canale YouTube con cadenza settimanale.

SHIPWRECK CRIME

Sabato 30 maggio 2020 apre ai Magazzini del Sale la mostra “Shipwreck Crime”, del fotografo Italo Rondinella.
L’Ateneo Veneto ha voluto dare il proprio patrocinio a questa esposizione, assieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia e Università Ca’ Foscari.
La mostra è costituita da 44 fotografie e dai 44 rispettivi oggetti fotografati, appartenuti alle centinaia di persone che hanno tentato di attraversare il breve tratto di mare che separa la costa turca dall’isola greca di Lesbo, nella speranza di raggiungere il territorio europeo. Molti di loro non ce l’hanno fatta. Abiti, scarpe, biberon, salvagenti e molto altro, sono stati fotografati da Italo Rondinella così come sono stati rinvenuti sulla riva e successivamente raccolti per formare, insieme alle immagini, il corpus di questa mostra che vuole restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui sono appartenuti.
“Schipwreck Crime”  è stata allestita negli antichi Magazzini del Sale, messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882: al loro interno l’autore ha incluso il sonoro – appositamente registrato dal vivo – della spiaggia turca frequentata normalmente dai bagnanti, dove gli oggetti sono stati ritrovati.
In linea con le misure di sicurezza adottate negli spazi espositivi per la protezione contro il coronavirus, l’ingresso sarà contingentato e con mascherina obbligatoria.
Orari da martedì a sabato: h. 10 – 18 / domenica: h. 10 – 13 | chiuso il lunedì
Visite guidate con l’artista su prenotazione telefonando al numero +39 3282026139
Ingresso gratuito.

BELLUM IN TERRIS. Mandare, andare,essere in guerra

“Centenario della Grande Guerra. Politiche della memoria, educazione civica o storia?”
Lectio magistralis di Mario Isnenghi

Inizia la messa online sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto dell’intero ciclo di conferenze che il professor Mario Isnenghi ha tenuto tra il 2014 e il 2018 in Aula Magna in occasione del Centenario della Grande Guerra.
“BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra” è iniziato con una prolusione nel novembre 2014 e si è esteso poi per tutto l’arco temporale 2015-2018 ricalcando anno per anno il periodo 1914-1918: in totale tredici conferenze che ora vogliamo proporre al pubblico via YouTube, settimana dopo settimana, grazie alle registrazioni-video delle conferenze realizzate con la collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.
Le lezioni verranno pubblicate su YouTube con cadenza settimanale fino alla fine di agosto 2020.
Il ciclo “Bellum in terris”, ideato da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, col patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

DIARIO DEL VIRUS

Il #raccontacidite scritto da Paolo Puppa durante il lockdown è diventato un video.
“Non rinuncio a te per un pipistrello – Diario del Virus” è un monologo ancora inedito che il professore ha scritto nel pieno dell’emergenza Covid-19 e che ha inviato all’Ateneo Veneto nell’ambito dell’iniziativa #raccontacidite.
Ora quel testo (la versione integrale è nel sito dell’Ateneo, nella sezione #RACCONTACIDITE) è diventato un video, interpretato da Paolo Puppa in esclusiva per l’Ateneo Veneto.
Protagonista del monologo è proprio il nuovo mostro che si è abbattuto su di noi, il Virus, che racconta, in una sorta di diario grottesco, le varie fasi della quarantena cui la pandemia ci ha costretto.
Un testo fuori dagli schemi, a volte irriverente, che porta il “nemico” sulla scena per esorcizzarlo.
Paolo Puppa, già ordinario di storia dello spettacolo all’Università di Venezia e direttore del dipartimento delle arti, ha alle spalle volumi su Pirandello, Fo, Rosso di San Secondo, Ibsen, D’Annunzio, Goldoni. Come commediografo ha all’attivo molti copioni pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero, tra cui il recentissimo Altre scene. Copioni del terzo millennio. Nel 2006 ha ottenuto il premio come autore dall’Associazione critici di teatro per Parole di Giuda da lui stesso interpretato.

L’Erberia di Rialto – I Farinanti

“Storytelling – Racconti veneziani”:
– L’Erberia di Rialto, documentario di 9 minuti (2010) di Pierandrea Gagliardi
I farinanti,
documentario di 9 minuti (2015) di Pierandrea Gagliardi
Il regista Pierandrea Gagliardi ci regala altri due spaccati di una città che non c’è più. Sono due brevi documentari girati a Venezia che raccontano di due realtà lavorative tipiche che sono andate scomparendo. La prima è quella dell’Erberia di Rialto (dove oggi si concentra la movida giovanile), che prima ospitava sotto gli archi i depositi del mercato all’ingrosso della frutta e verdura della città. Il mercato all’ingrosso dell’Erberia di Rialto ha chiuso nel 1997 per essere trasferito fuori dal centro storico di Venezia.
Gianni Trolese interpreta un vecchio bracciante, la voce narrante è quella di Gigi Ballarin.
L’altro documentario racconta la giornata di lavoro dei “farinanti”, che trasportano la farina dal Tronchetto ai vari forni di Venezia e delle isole dell’estuario. Un lavoro particolare, a cominciare da come si deve caricare la barca da trasporto in maniera tale da poter navigare per i rii cittadini sia con l’alta che con la bassa marea; e poi il trasporto dalla riva fino alla consegna al forno con i carretti carichi di sacchi che poi vengono consegnati a spalla. La voce narrante, in questo secondo documentario è quella di Alberto Garbisa, uno dei capi dei “farinanti” veneziani.
Pierandrea Gagliardi ha studiato filosofia e regia cinematografica, poi si è formato lavorando al laboratorio “Ipotesi Cinema” diretto da Ermanno Olmi. Ha realizzato diversi documentari che sono stati premiati nei festival del cinema indipendente. Lavora come regista nel campo del documentario, del film industriale e di comunicazione d’impresa.

Venire, a Venezia

Continua il dialogo a distanza tra l’Ateneo Veneto e il pubblico in questo periodo di chiusura forzata dell’istituto.
Un nuovo filmato che ha sempre per protagonista Venezia vi aspetta sul nostro canale YouTube a partire  da giovedì 14 maggio 2020. 
Tratto dalla raccolta “Venire, a Venezia” di Paolo Puppa, edito da Bompiani nel 2002, quello che vi proponiamo questa volta è il monologo “Stefano il geometra”, interpretato dallo stesso Puppa, professore performer, commediografo, socio dell’Ateneo Veneto.
Nel suo ansioso soliloquio, il geometra protagonista sproloquia e insieme confessa a un intervistatore – venuto dagli Stati Uniti a girare in laguna un corto sul tema dell’acqua alta – le fonti della sua ansia.
Questo, come altri monologhi della serie, è stato portato in scena per la prima volta nel 2004, a Venezia, al Teatro Goldoni, e poi riproposto in giro per il mondo, affidato anche ad interpreti famosi.
Tradotti in inglese e in francese, nel 2013 i monologhi  hanno ottenuto il premio “Veneto dell’anno”  andando in scena a Johannesburg, Sud Africa,  in una comunità italiana.
Spesso – come in questo caso – li porta alla ribalta l’autore stesso, Paolo Puppa.
Questa versione di “Venire, a Venezia” che vi proponiamo, risale al 2017, andata in scena nell’ambito di una  giornata organizzata dall’Associazione “ P.E.R. Venezia consapevole”.

Bach, la musica e l’ordine metafisico del cosmo

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus, Fondazione Archivio Vittorio Cini
SINERGIE. Incontri di musica e filosofia
Johann Sebastian Bach: la musica e l’ordine metafisico del cosmo

Vincenzina Ottomano (Università Ca’ Foscari Venezia) conversa con Lucio Cortella (Università Ca’ Foscari Venezia)

Andrea Turini, pianoforte, esegue Variazioni Goldberg BWV 988 di Johann Sebastian Bach.

La musica in Bach non è espressione della soggettività, del sentimento, della volontà. La musica manifesta l’ordine oggettivo del mondo e il mondo è un ordine meccanico e matematico.
In questo senso essa pensa musicalmente ciò che i metafisici moderni pensano filosoficamente: il mondo come un immenso orologio e Dio come il suo supremo orologiaio.
In Bach la musica intende esplorare l’infinito ventaglio delle possibilità del reale di cui il mondo fisico non è che realizzazione parziale. Ma queste possibilità sono tutte razionali, calcolabili, giustificabili.
Lucio Cortella è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, vice-direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni culturali e presidente della Società Italiana di Teoria Critica. Studioso di Hegel e del pensiero filosofico contemporaneo, si è occupato in particolare di teoria critica, dialettica, ermeneutica, filosofia pratica, teoria del riconoscimento. Autore di oltre un centinaio di pubblicazioni e diversi volumi, ha scritto tre monografie su Hegel: Dopo il sapere assoluto (1995), Autocritica del moderno (2002), L’etica della democrazia (2011) ora disponibile anche in traduzione inglese (The Ethics of Democracy, 2015). Il suo ultimo libro, La filosofia contemporanea. Dal paradigma soggettivista a quello linguistico, è uscito presso Laterza nel 2020.
Vincenzina Ottomano ha studiato Musicologia presso l’Università di Pavia/Cremona e Friburgo (Svizzera). Ha conseguito il dottorato di ricerca in Musicologia presso l’Università di Berna sulla ricezione dell’opera russa in Francia e in Italia. Tra le sue pubblicazioni Claudio Abbado alla Scala (con A. I. De Benedictis; Rizzoli, 2008), il volume Luciano Berio. Interviste e colloqui (Einaudi, 2017) e diversi articoli sull’opera del XIX secolo e sul Teatro musicale del XX e XXI secolo. Nel 2019 il suo progetto sul processo compositivo di Falstaff ha vinto il Premio Internazionale “Giuseppe Verdi” del Rotary Club di Parma. Già docente presso l’Istituto di Musicologia dell’Università di Berna, a partire da ottobre 2021 ricopre il ruolo di ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Beethoven. L’origine della potenza

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus, Fondazione Archivio Vittorio Cini
SINERGIE. Incontri di musica e filosofia 2021

Beethoven. L’origine della potenza
Introduce Letizia Michielon, Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
Relatore: Alberto Porceddu Cilione, Università di Verona

Programma musicale
Ludwig van Beethoven, dalla Sonata per pianoforte op. 78
Adagio cantabile – Allegro moderato (primo movimento)
Emma Brumai, pianoforte
Ludwig van Beethoven, dalla Sonata per pianoforte op. 2 n. 3
Allegro con brio (primo movimento)
Yun Zhang, pianoforte

Che nella storia della musica, vi sia un “prima di Beethoven” e un “dopo Beethoven”, è un dato di fatto indiscutibile.
Sono molte le ragioni per le quali la musica di Beethoven costituisce una soglia non aggirabile, ragioni che riguardano la forma, il suono, l’orchestrazione, le proporzioni, il linguaggio, i codici espressivi.
E’ possibile che anche l’inedito uso da parte di Beethoven della dinamica costituisca un’assoluta novità nel panorama musicale.
Un viaggio all’interno della concezione della dinamica in Beethoven ci aiuterà a comprendere come mai, ancora oggi, guardiamo a Beethoven come all’inizio della nostra “modernità” musicale.

Pier Alberto Porceddu Cilione è ricercatore in Estetica all’Università di Verona e insegna Problemi espressivi del contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Verona.
Tra i suoi principali interessi di ricerca l’Estetica, la Filosofia dell’arte, la Filosofia della musica e la Teoria della traduzione. Si è occupato di temi legati alla Morfologia e alla Filosofia della cultura. Suoi contributi sono stati pubblicati in riviste scientifiche nazionali e internazionali.

Il mercato di Venezia

Ateneo Veneto, P.E.R. Venezia consapevole
Teatro di cittadinanza
Il mercato di Venezia
drammaturgia di Paolo Puppa e Maggie Rose
con Luca Bagnoli, Luca Colferai, Alberto Madricardo, Paolo Puppa, Adriana Tosi, Cristina Valentini, Guia Varotto
Foto di Augusto Mazzon
Montaggio di Giulio Nardocci
Regia di Paolo Puppa

Lo spettacolo Il mercato di Venezia, prodotto dall’Associazione P.E.R Venezia consapevole, costituisce una drammaturgia di gruppo, in quanto quasi tutti gli a solo sono resi dagli stessi autori, nell’unità di concepimento e di esecuzione.  Si tratta di dieci brevi monologhi relativi al tema della casa a Venezia, fonte spesso di ansia e non più luogo protettivo.
Casa da acquistare, casa da cui si subisce lo sfratto, casa intorno a cui esplodono rumori di giorno e di notte, casa magari antica, tratta dal “Mercante di Venezia” shakespeariano, all’inizio del montaggio. A parlare sono cittadini, del presente e del passato, creando una mappatura della città. E magari prende la parola pure un antico masegno decaduto e spostato rispetto a nobili collocazioni.
Lo spettacolo è disponibile sul Canale YouTube dell’Ateneo Veneto.

Chiusura del 209° Anno Accademico

Chiusura del 209° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto

Lectio magistralis di
ANTONIO SCURATI
“Mussolini fascista e populista”

A seguire:
– inaugurazione della targa commemorativa in ricordo dei Soci che furono ingiustamente espulsi dall’Ateneo Veneto a seguito delle leggi razziali del 1938 emanate dal regime fascista.
– proclamazione ufficiale dei nuovi Soci dell’Ateneo Veneto eletti nel 2019.

GUARDA IL VIDEO

Il controllo dei focolai interni, dell’immigrazione e della mendicità

REGISTRATO – CANALE YOUTUBE ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Consiglio regionale del Veneto, C.I.S.O. Veneto
CORSO DI STORIA DELLA SANITÀ 2020
Le misure della Repubblica di Venezia contro le pandemie
Il controllo dei focolai interni, dell’immigrazione e della mendicità
Relatrice: Nelli-Elena Vanzan Marchini

La terza lezione del Corso di Storia della Sanità 2020 tocca un argomento davvero particolare relativo alle misure messe in atto dalla Repubblica contro le pandemie. Oltre alla politica internazionale di prevenzione infatti, fu attuata anche una politica interna di controllo del territorio per individuare malati e morti di peste e contenere i focolai interni al loro iniziale manifestarsi.
Per far questo il Magistrato alla Sanità si avvalse dei piovani delle numerose chiese veneziane. Essi costituivano il capillare riferimento territoriale della popolazione nei momenti chiave della vita, celebrando battesimi, funerali, matrimoni e festività. Nessun altro meglio del piovano poteva dunque essere utilizzato come un operatore sanitario in grado di raccogliere e registrare i dati epidemiologici e anagrafici dei propri parrocchiani.

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EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

Ateneo Veneto, CeSPI – Centro Studi Politica Internazionale
Presentazione dell’Annuario CeSPI 2019
L’Europa nel secolo veloce. L’Unione a confronto con il resto del mondo
a cura di Marco Piantini (2020)
Interventi di Gianpaolo Scarante, Piero Fassino, Renzo Guolo
Coordina Nicola Pellicani

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia, Ambassade du Canada en Italie, Délégation du Quebéc a Rome, Consolato Onorario di Francia a Venezia
VENISE POUR LA FRANCOPHONIE
II edizione – 18/28 marzo 2020 
– Ore 15.00
KUESSIPAN
Proiezione del film di Myriam Verreault (2019, durata “117) tratto dal romanzo di Naomi Fontaine sulla comunitá autoctona Innu del Québec.
Sottotitoli in italiano.

– Ore 16.00
Conversazione letteraria tra Maya Cousineau-Mollen, scrittrice quebecchese, dialoga con Myriam Vien, lettrice di scambio, Università di Bologna.

In lingua francese con traduzione consecutiva.
– Ore 18.00  Conferenza/spettacolo

Les mots de la francophonie
Bernard Cerquiligni, linguista, e Jacques Jouet, poeta dell’Oulipo, interagiscono con le parole del mondo francofono.

(In lingua francese con traduzione proiettata)

Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra

Ateneo Veneto, Iveser
Presentazione del volume
Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra
di Mario Isnenghi (Roma, Salerno Editrice 2019)
Paolo Coltro e Alfiero Boschiero conversano con l’autore

La prima guerra mondiale tra oralità e scrittura. In occasione del centenario della Grande Guerra lo storico Mario Isnenghi tenne all’Ateneo Veneto un ciclo di conferenze dal titolo “Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra” . Ora quelle conferenze sono diventate anche un libro, dallo stesso titolo, che racconta l’Italia dal 1914 al 1919. Il dibattito sull’opportunità di entrare o meno nel conflitto, le voci di quelli che partirono e di quelli che tornarono, le lettere dal fronte, il fango delle trince, fino alla disfatta di Caporetto e agli scontri vittoriosi sul Piave. In questa sintesi originale Isnenghi intreccia fatti e sentimenti, luoghi e persone, così come aveva già fatto nel corso degli incontri tenuti tra il 2014 e il 2018 all’Ateneo Veneto, oggi tutti disponibili sul nostro canale Youtube.

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

FAI sezione di Venezia
Presentazione delle Giornate FAI di Primavera
XXVIII edizione – 21 e 22 marzo 2020
interventi di:
Francesca Barbini – Delegazione FAI di Venezia; Elisabetta Patrizi – FAI Giovani Venezia; Carlo Greco – Presidente della sezione regionale della Corte dei Conti di Venezia; Marcello Ortiz Neri – Comandante della Scuola Navale Militare “Franesco Morosini”; Marco Nicolè – Direttore del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello; Agata Brusegan – Direttrice IRE
Presenti gli studenti del Liceo Classico Marco Polo, dell’Istituto Gritti e gli Allievi della Scuola Navale Militare Francesco Morosini.

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

Ateneo Veneto, Federazione Naz. Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO)
Emergenza Coronavirus: antichi timori e razionalità della conoscenza
Introducono: Gianpaolo Scarante, Presidente Ateneo Veneto
Giovanni Leoni, presidente OMCeO Venezia, vicepresidente FNOMCeO
Interventi di Giorgio Palù, professore di Microbiologia e Virologia, Università di Padova
Corrado Fischer, direttore operativo Gruppo SAVE
Luca Gino Sbrogiò, direttore del Dipartimento di prevenzione Ulss 3 Serenissima
Nelli Elena Vanzan Marchini, storica della sanità, Università di Vercelli e Padova

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

Ateneo Veneto, Consiglio d’Europa – Ufficio di venezia
Presentazione volume
Paesaggi industriali e patrimonio Unesco
di Massimo Preite (Grosseto, C&P Adver Effigi 2018)
Saluto di Luisella Pavan Woolfe
Franco Mancuso
conversa con l’autore

San Rocco e l’informazione sanitaria di massa – REGISTRATA

Ateneo Veneto, Consiglio regionale del Veneto, C.I.S.O. Veneto
CORSO DI STORIA DELLA SANITÀ 2020
San Rocco e l’informazione sanitaria di massa
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini
La Serenissima nel 1423 inventò il primo lazzaretto della storia, un ospedale di Stato ad alto isolamento per i casi di peste manifestatisi in città e nelle navi in arrivo. Nel 1468 istituì un secondo lazzaretto per i guariti che dovevano trascorrere un periodo di contumacia prima di rientrare nella città dei sani. Il Magistrato alla Sanità, istituito nel 1486, divenne un modello per la prevenzione delle epidemie. Esso monitorò la scena internazionale per rilevare i paesi infetti attraverso informatori e spie, allo scopo di sospendere con essi ogni rapporto fino alla scomparsa del pericolo. San Rocco divenne l’icona della propaganda sanitaria che invitava gli appestati a isolarsi nei lazzaretti per non nuocere al prossimo. Si organizzò una articolata burocrazia per tracciare gli spostamenti di viaggiatori e convogli, sottoponendo  sospetti e contagiati a periodi di contumacia determinati dal loro grado di pericolosità.

Da lunedì 2 novembre 2020 sul Canale YouTube di AteneoVeneto
VIDEO – San Rocco e l’informazione sanitaria di massa

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

EVENTO SOSPESO – Rinviato a data da destinarsi

Ateneo Veneto, Ordine Architetti PPC Venezia, rivista Trasporti&Cultura
INFRASTRUTTURE E SPAZI URBANI FRA TECNICA E CULTURA
I ponti, fra tecnica e rappresentazione pittorica
a cura di Laura Facchinelli
Enzo Siviero
conversa con la curatrice