Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo

In occasione del Semestre di Presidenza italiano del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Inaugurazione della mostra
Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio Europeo

L’esposizione è visitabile in Sala Lettura dell’Ateneo Veneto dal 7 al 21 febbraio 2022
Apertura dal lunedì al venerdì (sabato e domenica esclusi)
Orario: 10.30 –  17.30
Ingresso libero

All’inaugurazione sono presenti:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Valeria Biagiotti, Task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, MAECI Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza>
Stefano Dominioni, Executive Secretary of the Council of Europe Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes and Director of the European Institute of Cultural Routes
Luisella Pavan-Woolfe, Direttrice Sede italiana del Consiglio d’Europa

L’esposizione guida il visitatore attraverso i 29 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa con membri di rete italiani, su un totale dei 45 certificati dal Consiglio d’Europa fino al 2021.

Ogni pannello racconta un Itinerario: i titoli su sfondo rosso si riferiscono agli 8 Itinerari Culturali che hanno la propria sede associativa in Italia, mentre quelli su sfondo blu raccontano i 21 percorsi europei che attraversano l’Italia pur avendo altrove la loro sede istituzionale.
Ogni pannello contiene una cartina che riporta tutti i Paesi che fanno parte dell’Itinerario, oltre ad un codice QR che rimanda alla pagina web del sito del programma del Consiglio d’Europa.

Vetro romano come fonte di ispirazione per il Rinascimento

Ateneo Veneto e Comitato Vetri di Laguna
CORSO DI  ARCHEOLOGIA 2020
(recupero delle ultime lezioni)
Vetro e Archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia
Direttrice Margherita Tirelli

Vetro romano come fonte di ispirazione per il Rinascimento
Relatrice: Rosa Barovier Mentasti

Riprende, dopo una lunga pausa dettata dall’emergenza sanitaria, il Corso di Archeologia interrotto nell’ottobre del 2020.
Le ultime tre lezioni in programma vengono ora recuperate nei tre martedì di febbraio 2022.
Scopo del corso è stato quello di illustrare e approfondire i diversi aspetti del vetro romano nella X Regio Venetia et Histria e di ricercarne i riflessi nella vetraria muranese fino ai giorni nostri.
Le ultime tre conferenze approfondiscono proprio le relazioni tra il vetro romano, fonte indiscussa di ispirazione per l’arte muranese, dapprima con la produzione rinascimentale e in seguito con quella ottocentesca, per concludersi con la produzione moderna e contemporanea, tuttora debitrice alla tipologia, ai modelli e alle decorazioni del vetro romano.

Il Voto, la Storia, il Progetto

Ateneo Veneto, Comitato per il Tempio Votivo del Lido di Venezia
Il Voto, la Storia, il Progetto.
Presentazione del Comitato per il Tempio Votivo del Lido di Venezia

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione del Comitato a cura di Silvio Fuso
Interventi di Giovanna Ravetta, Presidente del Comitato per il Tempio Votivo
Riccardo Domenichini, Paola Tiozzo Netti

Il Comitato per il Tempio Votivo del Lido di Venezia si è costituito il 25 marzo 2021 con la volontà di voler recuperare e riportare adeguato rilievo al Tempio Votivo, monumento di grande importanza, progettato dall’architetto Giuseppe Torres, dal valore profondamente simbolico e di rinascita, innalzato a seguito del voto solenne fatto dal Patriarca La Fontaine nel 1916.
Con la propria attività il Comitato vuole promuovere la conoscenza dell’opera ai fini del suo recupero sia formale che funzionale – in quanto testimonianza di importante rilievo dei primi decenni del Novecento – attraverso eventi culturali, conferenze, visite guidate, percorsi tematici che ne evidenzino i rapporti sia con il territorio che con la città. Si vogliono realizzare anche pubblicazioni editoriali e l’utilizzo di tecniche immersive al fine di valorizzare il significato e la storia del tempio Votivo, nonché promuovere la realizzazione di progetti di recupero delle opere d’ arte esistenti all’interno della Cripta-Ossario, un luogo sacro della memoria nazionale e internazionale, dove riposano i caduti per la Patria delle due guerre mondiali.

(Nella foto: G. Torres, “Angelo della Carità”, finestre a bassorilievo in alabastro egiziano, Sacrario del Tempio Votivo Lido di Venezia. Foto di Luca Nicolò Vascon con Matteo De Fina e Chiara Masiero Sgrinzatto).

Il futuro della laguna di Venezia: oltre trent’anni di studi, ricerche, esperimenti e opere

Ateneo Veneto, Collegio degli Ingegneri di Venezia, Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Associazione Idrotecnica Italiana Sezione Veneta
Conferenza
Il futuro della laguna di Venezia: oltre trent’anni di studi, ricerche, esperimenti e opere

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Mariano Carraro, Presidente Ordine Ingegneri Città Metropolitana Venezia
Sandro Boato, Presidente Collegio Ingegneri Venezia
Vincenzo Bixio, Presidente Associazione Idrotecnica Italiana  – Sezione Veneta

Interventi:
– Il ruolo dei modelli fisici nello studio delle paratoie del MoSE
Attilio Adami, Università di Padova, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento ICEA
– L’importanza degli studi e delle ricerche per la progettazione delle opere di difesa del centro storico e di salvaguardia della laguna
Hermes Redi, Generale Manager HMR S.r.l., già direttore generale Consorzio Venezia Nuova
– Le prove sui modelli fisici nello studio delle paratoie del MoSE
Maurizio Pozzato, già Direttore del Centro sperimentali modelli idraulici di Voltabarozzo (PD)

Vincenzo Bixio, Conclusioni

Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945, fosse comuni, foibe, mare

Ateneo Veneto, A.N.V.G.D. Venezia, Comune di Venezia
Giorno del Ricordo 2022
Presentazione del volume
Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945, fosse comune, foibe, mare
di Rosanna Turcinovich Giuricin Rossana Poletti (Torino, Oltre Edizioni 2020)

Saluto di Alessandro Cuk, Presidente A.N.V.G.D. Venezia
Edoardo Pittalis conversa con le autrici
Modera Silvia Zanlorenzi, A.N.V.G.D. Venezia

Il volume raccoglie, ordina e commenta i documenti, gli scritti, le relazioni e le note che ha lasciato Maria Pasquinelli, la donna che nel 1947 uccise con tre colpi di pistola il generale inglese Robert De Winton, rappresentante del governo alleato a Pola. Pasquinelli – scomparsa nel 2013 – dopo aver accettato di farsi intervistare dalla giornalista Rosanna Turcinovich Giuricin, le aveva dato mandato di parlare per lei, di continuare a far conoscere una vicenda interrotta dalla storia e dalla sentenza che l’aveva condannata prima a morte e poi all’ergastolo.

Rosanna Turcinovich Giuricin, giornalista e scrittrice di Rovigno, ha appena vinto il premio Tomizza 2021. Per decenni alla “Voce del Popolo di Fiume”, dirige ora alcune riviste e il bimestrale “La Voce di Fiume”, una delle migliori espressioni su carta del mondo dell’esodo.
Rossana Poletti, nata a Trieste da famiglia originaria di Isola d’Istria, ha sempre sentito fortemente le proprie origini. Dal 2005 è giornalista free lance de “La voce del Popolo” di Fiume, per la quale redige prevalentemente articoli su argomenti culturali, di critica teatrale e musicale, di cronaca e politica. Dalla fine degli anni Settanta ha svolto anche attività politica.

La scoperta continua – Power and Prestige

Ateneo Veneto, Fondazione Giancarlo Ligabue

Conferenza
La scoperta continua
POWER & PRESTIGE. Simboli del comando in Oceania

Interventi di:
Inti Ligabue, Presidente Fondazione Giancarlo Ligabue
Alex Bernand, co-curatore della mostra

Incontro di presentazione e di approfondimento dell’esposizione in corso fino al 13 marzo 2022 a Palazzo Franchetti, a Venezia.

A pochi giorni dall’annuncio dei sorprendenti risultati di un test al radiocarbonio, che retrodata di due secoli un bastone del potere proveniente dalle isole Fiji esposto alla mostra “Power and Prestige. Simboli del comando in Oceania”, in corso a Venezia, Inti Ligabue racconta al pubblico dell’Ateneo Veneto i recenti studi, le singolari scoperte e le prossime ricerche che accompagnano questo evento unico.
La mostra “Power & Prestige” mette assieme 126 pezzi  (alcuni anche della collezione Ligabue) prestati da collezionisti e musei di mezzo mondo per illustrare funzioni, simbologia e storia dei bastoni del comando dell’Oceania, manufatti di straordinario valore simbolico ed artistico che arrivarono in Europa con le prime spedizioni marittime del XVIII e XIX secolo.
Dopo la permanenza a Venezia, l’esposizione sarà trasferita nella sede del Quai Branly di Parigi, museo di arte primitiva tra i più importanti al mondo, che è co-produttore dell’esposizione.

Darwin day

Darwin day 2022

Ateneo Veneto, UAAR circolo di Venezia, Università degli Studi di Padova

Giornata di divulgazione scientifica
DARWIN DAY 2022 – XIV edizione
L’evoluzione dei codici: dalle triplette del DNA, ai codici binari della scienza dei computer, alla giurisprudenza che ne analizza i confini

ZOOM webinar – per partecipare cliccare il link   unipd.link/dibio/darwinday2022

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Piero Benedetti Università di Padova e CNR Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia Roma
Franco Ferrari, Ateneo Veneto

Interventi
Adriano Vlad, University of Oxford Inventor and Software Engineer, Vodafone Group
“Dal linguaggio naturale a quello dei computer – l’evoluzione dell’interazione uomo-macchina”

Graziano Martello, Università di Padova e Armenise-Harvard Pluripotent Stem cell laboratory
“Ricostruire il programma delle cellule staminali”

Alvio Renzini, Astronomical Observatory of Padova
“Dai pochi ai molti dati: l’esempio della ricerca astronomica”

Chiara Angiolini, Università di Siena
“Big data: organizzazione della conoscenza, organizzazione delle relazioni”

Il revival archeologico nel vetro del XIX secolo

Ateneo Veneto e Comitato Vetri di Laguna
CORSO DI  ARCHEOLOGIA 2020
(recupero ultime lezioni)
Vetro e Archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia

Il revival archeologico nel vetro del XIX secolo
Relatrice: Cristina Tonini

I manufatti archeologici appassionarono i vetrai veneziani che, a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, iniziarono a riprodurre gli originali del mondo antico. Vetri preromani, forme classiche in vetro colorato e in avventurina, oggetti di vetro mosaico e rari vetri “cammeo” dominarono la produzione della Salviati dr. Antonio e della Compagnia Venezia-Murano, in cui si distinsero i vetrai Giuseppe Barovier e Vincenzo Moretti.

Atmosfere stellari. Omaggio a Cecilia Helena Payne-Gaposchkin

Inner Wheel Club di Venezia

Conferenza
Omaggio a Cecilia Helena Payne-Gaposchkin
“Atmosfere stellari” – Di cosa sono fatte le Stelle?

Introduce Daniella Ginella Busato, Presidente Inner Wheel Club Venezia
Relatore Massimo Della Valle, Direttore di Ricerca – Istituto Nazionale di Astrofisica; Osservatorio Astronomico di Capodimonte di Napoli

Prima donna a conseguire il dottorato in astronomia all’Università di Harvard nel 1925, prima donna a dirigere un dipartimento ad Harvard dal 1956, a soli 25 anni Cecilia Helena Payne-Gaposchkin fu autrice di uno studio che rivoluzionò la conoscenza dell’Universo; scoperta che però le fu negata, per lo scetticismo di colleghi più famosi e convinti delle loro certezze.
L‘astrofisica anglo-statunitense (1900-1979) è stata un esempio di puro amore per la scienza, di dedizione, di resilienza e di passione.

Massimo Della Valle, laureato in Astronomia presso l’Università di Padova. E’ attualmente dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ed è stato direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli. È socio della Società Astronomica Italiana, dell’Unione Astronomica Internazionale e dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia. Cavaliere della Repubblica nel 2013, nel 2018 è stato insignito dall’Università degli studi di Brescia del premio Brescia per la Ricerca Scientifica. L’Unione Astronomica Internazionale gli ha dedicato l’asteroide 325455 “Della Valle”. È stato uno dei primi collaboratori di Saul Perlmutter, Premio Nobel per la Fisica nel 2011.

Alla ricerca della Venezia Orientale

GUARDA IL VIDEO

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari, Venezia 1600, Associazione Guide Turistiche Venezia, Guide Venezia per un Turismo Sostenibile
Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di Caterina Carpinato, Aldo Ferrari, Paolo Lucca, Sabrina Rastelli, Stefano Croce

‘Alla ricerca della Venezia orientale’ si svolge nell’ambito delle iniziative per ‘Venezia 1600′ grazie alla disponibilità di alcuni docenti dell’Università Ca’ Foscari (Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea), in collaborazione con l’Ateneo Veneto, l’Associazione Guide Turistiche Venezia e le Guide per un Turismo Sostenibile.
In linea con gli obiettivi della Terza missione definiti nel Piano Strategico dell’ateneo per il 2021-26, l’incontro intende aprire un dialogo fra istituzioni, coinvolgendo in maniera attiva la comunità cafoscarina e la cittadinanza sulla conoscenza e la fruizione consapevole e sostenibile dei beni culturali veneziani.

CULTURAL ROUTES OF THE COUNCIL OF EUROPE CROSSING ITALY: A EUROPEAN HERITAGE

Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali (APE)

Convegno
CULTURAL ROUTES OF THE COUNCIL OF EUROPE CROSSING ITALY: A EUROPEAN HERITAGE

Saluti istituzionali
Intervengono: Julien Vuilleumier, Gabriella Battaini-Dragoni, Jean-Claude Kugener, Roberta Alberotanza, Pierluigi Sacco, Giuliana De Francesco, Maguelonne Dejeant-Pons, Stefano Dominioni, Luisella Pavan-Woolfe.

OZNA. Il terrore del popolo. Storia della polizia politica di Tito

A.N.V.G.D. Venezia, Comune di Venezia
Giorno del Ricordo 2022
Presentazione del volume
OZNA. Il terrore del popolo. Storia della polizia politica di Tito
di William Klinger (Trieste, Luglio Editore 2015)

Saluto di Alessandro Cuk, Presidente A.N.V.G.D. Venezia
Interventi di Paolo Sardos Albertini, Lega Nazionale e Toni Capuozzo, giornalista
Modera Silvia Zanlorenzi, A.N.V.G.D. Venezia

Josip Broz non è stato un ideologo e neppure un trascinatore di folle. Il suo ruolo è stato tutto assorbito dalla dimensione del rivoluzionario, meglio del “cospiratore rivoluzionario” che – con gli strumenti che gli sono propri, quelli del terrore – conquista prima il partito, poi il paese. Lo scrittore William Klinger ha ricostruito tale percorso e ha messo a fuoco quanto, in tale modus operandi di Tito, sia stato determinante il ruolo del suo apparato repressivo.
Nella “Conclusione”  del volume l’autore scrive: “Forte dell’apparato repressivo che fa perno sull’OZNA Tito è l’unico leader comunista europeo che non solo ha compiuto la liberazione e la rivoluzione comunista facendo affidamento sulle proprie forze, ma è anche l’unico a disporre di un apparato di terrore completamente indipendente da Mosca.”

Echi del Carnevale di Venezia nella storia e nel mondo

Ateneo Veneto, Carnevale di Venezia 2022, Vela S.p.a.

Presentazione del volume
Echi del Carnevale di Venezia nella storia e nel mondo
di Alessandro Norsa (Verona, Karyon editrice 2021)

Saluto di Filippo Maria Carinci, VicePresidente Ateneo Veneto

Piero Rosa Salva conversa con l’autore

Tra le pieghe delle manifestazioni tradizionali, che conosciamo col nome unico di Carnevale, si celano riti arcaici, la cui nascita si colloca nella linea del tempo in cui terminano i dati storici e iniziano le interpretazioni.
Alle origini si trovano cerimonie di incontro spirituale con le anime dei trapassati e con le divinità, per la protezione della comunità o per la propiziazione delle attività di caccia e agricole. In questa logica le maschere, le danze e gli altri elementi costitutivi della festa carnevalesca sono un condensato di elementi rituali che hanno cambiato logiche celebrative nel corso del tempo. Alcuni degli aspetti primitivi, confusi con le maschere della commedia dell’Arte ed altre molto più recenti, sono presenti nella grande kermesse del Carnevale di Venezia.

Escursioni archeologiche dei vetrai del XX secolo

Ateneo Veneto e Comitato Vetri di Laguna
CORSO DI  ARCHEOLOGIA 2020
(recupero ultime lezioni)
Vetro e Archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia

Escursioni archeologiche dei vetrai del XX secolo
Relatrice: Rosa Chiesa

La murrina rappresenta, oggi anche a livello internazionale, un fascino intramontabile perché unisce il senso della tradizione alla fantasia, alla vivacità e alla libertà di creazione.
Partendo dagli anni ’40 circa del Novecento, si ripercorre brevemente la storia dell’affermazione artistica delle murrine nei manufatti in vetro di Murano per mostrare come la versatilità del vetro murrino si adatti a molteplici e svariate interpretazioni. Attraverso la rassegna di alcuni pezzi iconici creati da aziende italiane e firmate da celebri protagonisti come Paolo Venini, Alfredo Barbini, Vittorio Ferro – solo a titolo d’esempio – si utilizzerà il lavoro del maestro Lino Tagliapietra come trait d’union con la ricca produzione contemporanea di artisti internazionali.

Omaggio a Maria di Borgogna

Inner Wheel Club di Venezia
Conferenza
Omaggio a MARIA DI BORGOGNA
Il Grande Privilegio

Introduce Daniela Ginella Busato – Presidente Inner Wheel Club di Venezia
Relatrice Maria Grazia Le Clair Baio – Storica dell’arte

Ambita ereditiera dei suoi tempi, Maria di Borgogna (1457-1482), divenne personaggio essenziale nella storia della costituzione dell’Europa. Affronterà gli Stati Generali, in subbuglio, dimostrando, con il suo coraggio e la sua determinazione, di essere la degna erede della Casata di Borgogna.

Maria Grazia Le Clair Baio, laureata in Lettere e Storia dell’Arte all’Università di Reims in Francia è stata professore indipendente di lingua italiana in collaborazione con il Consolato di Metz per l’Associazione italiana Azzurra di Saint Dizier Francia, Traduttore giurato presso la Corte d’Appello di Digione – Francia Responsabile delle relazioni con il pubblico e la stampa, della organizzazione di manifestazioni culturali e del Festival della Musica Classica Francese, e conferenziera per il Castello rinascimentale del Grand Jardin de Joinville nell’Alta Marna, in Francia.

“Su Wagner e altri scritti di teatro musicale” di Francesco Orlando

Ateneo Veneto, Associazione Sigismondo Malatesta
Incontri Malatestiani – Teatro

Presentazione del volume
Francesco Orlando. Su Wagner e altri scritti di teatro musicale
a cura di Francesco Fiorentino Luca Zoppelli, postfazione di Luciano Pellegrini (Pisa, Pacini Editore 2020)
Saluto di:
Filippo Maria Carinci, Paolo Amalfitano
Presiede e introduce Riccardo Held, poeta e traduttore
Interventi di: Paolo FurlaniGianni Iotti, Francesco FiorentinoLuca Zoppelli

Anche su Zoom – clicca qui
ID riunione: 844 9460 0089
Passcode: 091147

Il volume presentato in questa occasione raccoglie tutti gli scritti di Orlando dedicati al teatro musicale (sette sull’Anello del Nibelungo, più altri cinque su Mozart, Bizet, Debussy, Strauss e il topos operistico della festa corale), molti dei quali apparsi in pubblicazioni di difficile reperibilità. Nonostante i profondi rivolgimenti metodologici conosciuti dalla ricerca drammaturgico-musicale negli ultimi decenni, sono testi che mantengono intatto il loro valore ermeneutico e vanno considerati fra le tappe obbligate di ogni futuro percorso di ricerca critica nel campo del teatro in musica.
Francesco Orlando, teorico letterario fra i massimi del suo tempo, fu per sette anni docente di Letteratura francese a Ca’ Foscari prima di concludere il suo percorso accademico a Pisa. Coltivava una grande passione per il teatro musicale, passione sostenuta da competenze storiche e tecniche di prim’ordine. Il teatro musicale si trovava al centro della sua riflessione sulla natura e sui meccanismi delle forme dell’immaginario, e il suo interesse andava innanzitutto all’opera di Richard Wagner, nella quale si ritrovano, potenziati, molti dei motivi che ispiravano le sue ricerche di teorico e comparatista.

Da Weimar a Hiroshima 1920-2020. Il tramonto dell’Occidente

Presentazione del volume
Da Weimar a Hiroshima 1920-2020. Il tramonto dell’Occidente
di Augusto Forti (Roma, Armando Editore 2021)

Michele Gottardi Lorenzo Enriques conversano con l’autore

C’è un filo sottile che lega “Weimar” a Hiroshima. È il filo conduttore della ricerca scientifica, quello che faustianamente può produrre bene o male a seconda dell’uso che noi facciamo dei risultati delle scoperte scientifiche. La Repubblica di Weimar, nata dal disastro della “grande guerra”, la ricordiamo con le lenti appannate del tempo, come i lontani “roaring Twenties”. Momento di grandi artisti, pensatori, esperimenti sociali e grandi scienziati, compreso Einstein. Ma anche di turbolenze politiche, movimenti sindacali e grandi masse di disoccupati. È il tempo per Osvald Spengler, Thomas Mann e altri scrittori di riflettere sulla decadenza dell’”Occidente” che andrà incontro ai fascismi neri e rossi e a una guerra catastrofica peggiore della prima guerra mondiale. Viene allora da chiedersi se la cultura possa essere un antidoto al male e la risposta dell’autore è no. Durante gli anni ruggenti di “Weimar” infatti non c’è solo Marlene Dietrich ne “L’angelo azzurro”, ma ci sono, ai seminari di Gottinga, in Germania, nel ’26 e ’27, fra gli altri fisici, Fermi e Oppenheimer, che ritroveremo alla fine degli anni ’30 in America, e che saranno i realizzatori della bomba atomica.

UN CARNEVALE LUNGO 1600 ANNI

Ateneo Veneto, Carnevale di Venezia 2022, Vela S.p.a.

UN CARNEVALE LUNGO 1600 ANNI

Conferenza animata di Alberto Toso Fei

Una panoramica della storia più curiosa – nota e meno nota – dedicata a Venezia e ai suoi leggendari 1600 anni. Venezia raccontata attraverso i suoi numeri che, scostata la cortina di bellezza abbacinante, raccontano di una civiltà inimmaginabile nella storia del mondo, incluso il suo carnevale, il più antico del mondo, che ancora si festeggia. La città ha poi dei primati in moltissimi ambiti, a volte inaspettati, ma soprattutto fu terreno di innovazione e sperimentazione. Fu il luogo dove osare.

Alberto Toso Fei, veneziano dal 1351, discende da una antica famiglia di vetrai di Murano. È giornalista, scrittore e saggista tradotto in più lingue. I suoi libri sulla storia segreta e leggendaria di Venezia, nati dal recupero della tradizione orale, sono diventati performance teatrali, opere d’arte, installazioni, cacce al tesoro, percorsi turistici. Come una macchina del tempo vivente, con i suoi storytelling, dà vita a recital, conferenze-spettacolo, TEDx, iniziative, eventi on line e sui social. Protagonista della vita culturale a Venezia è un punto di riferimento per la sua storia.

VENEZIA 1600 ANNI DI PAROLE, NOTE, IMMAGINI

Ateneo Veneto, Carnevale di Venezia 2022, Vela S.p.a., Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto

VENEZIA 1600 ANNI DI PAROLE, NOTE, IMMAGINI

Conduce Paolo Balboni
Letture di Giovanni Moi e Alessandra Prati
Canta Fabio Caon; musica Mattia Balboni

Un percorso di 16 secoli attraverso testi, musica e canzoni, animato dai partecipanti della Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto.
Una serata nell’ambito delle iniziative culturali del Carnevale di Venezia con testi e musiche da Cassiodoro a Dante, dai poeti propagandistici rinascimentali a Shakespeare, Byron, De Musset, Nietzsche, D’Annunzio, Valeri, Stefani…

PASSIONI VIZI VIRTU’ … IERI COME OGGI

Ateneo Veneto, AcquaAltaTeatro, Carnevale di Venezia, Vela s.p.a.

Carnevale di Venezia 2022
Passioni vizi virtù…ieri come oggi

Spettacolo teatrale in sette scene della Compagnia amatoriale AcquaAlta Teatro
Elaborazione ed adattamento di testi goldoniani

Regia di Roberto Dupré
Con Marina Marcon, Anna Cocco, Antonella Perona, Carla Manfroni, Sandro Perissinotto, Stefania Munari, Roberto Dupré, Rosa Piccoli, Alberto Viale Barbieri, Luisella Trevisan

La Compagnia teatrale Amatoriale AQUAALTA nasce nel 2012 dal desiderio di continuare a fare teatro dopo l’esperienza intrapresa con la storica compagnia teatrale di Paolo Trevisi da cui provengono alcuni attori. Diverse commedie sono state rappresentate in teatri locali e spazi regionali dai vari componenti della compagnia; da “Sior Todero Brontolon” ai “Rusteghi”, dalla “Vedova infatuata” ai “Recini da festa”, da “Il malato immaginario” a “Le Morbinose”.
Nel 2014 la Compagnia è stata invitata dall’Ambasciata italiana a Istanbul nell’ambito del Carnevale internazionale il cui tema era “La cultura italiana nel ‘700” rappresentando nello storico Palazzo Venezia – già sede cinquecentesca dell’Ambasciata Veneziana – la pièce “A cena con Goldoni”.

Venezia 1797 e 1848

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Corso di Storia Veneta 2022
Storie di Venezia. Guerre, battaglie, rivoluzioni: 1204, 1509, 1571, 1797, 1848
Lezione conclusiva

Venezia 1797 e  1848
Relatore: Michele Gottardi (Ateneo Veneto)

L’intervento prescinde dalla narrazione luttuosa e nostalgica della caduta della Serenissima, mostrando invece in che modo le classi dirigenti pre-unitarie si rapportarono col mito o col fardello della repubblica marciana, in che modo il peso dell’ex-Dominante abbia influenzato anche le sorti dei moti del 1848 e perché, infine, Venezia, e il Veneto, ebbero un ruolo marginale nella formazione delle classi di governo dopo l’Unità d’Italia.

Michele Gottardi, storico di formazione, autore di monografie e studi sull’Ottocento, ha successivamente approfondito lo studio del cinema come “fonte e agente di storia”; è stato Segretario Accademico e Presidente dell’Ateneo Veneto (2001-2013) ed è attualmente il direttore della rivista dell’istituto.

Microcosmi e Paesaggi. Geonarrazioni a Nordest

Presentazione del volume
Microcosmi e Paesaggi. Geonarrazioni a Nordest
di Carlo Rubini (Portogruaro, ediciclo editore 2021)

Saluto di Filippo Maria Carinci, Vice Presidente Ateneo Veneto
Alberto Fiorin, viaggiatore in bicicletta, conversa con l’autore

Il geografo Carlo Rubini riflette sull’identità del paesaggio ambientale, culturale e sociale a Nordest camminando per le sue terre e lasciando vagare lo sguardo e il pensiero. Ne nasce una narrazione dei diversi paesaggi del Nordest italiano, a partire da situazioni geografiche e ambientali di luoghi rappresentativi (litorale, collina, pedemontana, area delle risorgive…), affrontate con diversi approcci. Quello dell’esperienza personale e della memoria, e quello della descrizione geografica e dell’itineranza a piedi. Microcosmi e paesaggi compone così un mosaico di immagini che testimoniano come, al di là delle apparenze e delle contraddizioni, il Nordest possieda una grande ricchezza ambientale e paesaggistica.
Carlo Rubini è nato a Venezia, dove risiede. Dal 1976 al 2016 è stato docente di geografia negli istituti superiori di Venezia, maturando una vasta esperienza, soprattutto applicata all’Italia e al Veneto, che ha espresso nella collaborazione con quotidiani e settimanali. Ha pubblicato guide escursionistiche (nel Cadore, nell’Alpago e Cansiglio, nell’Alto Trevigiano) e un saggio-guida sulla Venezia del ’900 (La grande Venezia nel Secolo Breve). È stato fondatore nel 1998 della sezione Triveneto di Trekking Italia.

Attualità della poesia di Emily Dickinson

Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto

Poesie nella Giornata della Donna
Attualità della poesia di Emily Dickinson
a cura di Cristiana Moldi Ravenna

Nella giornata della Festa della Donna i partecipanti della Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto danno vita a un happening poetico costituito esclusivamente dalla lettura di poesie di Emily Dickinson scelte a piacere.
Un omaggio al talento di una delle più grandi, se non la più grande, autrice di poesia, testimone tuttavia della condizione femminile cui erano (e a volte sono ancora oggi) soggette le donne, pur di grande merito e bravura.

Breve storia di Venezia. Un grande viaggio nell’avvincente storia della Serenissima

Presentazione del volume
Breve storia di Venezia. Un grande viaggio nell’avvincente storia della Serenissima
di Luca Colferai (Roma, Newton Compton 2021)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Michele Gottardi conversa con l’autore

Quando si parla di Venezia, è sempre difficile scindere la realtà dal mito. Questa città è infatti circondata da una sorta di alone leggendario, alimentato nel corso di secoli di dominio marittimo, culturale ed economico. Il libro di Colferai scinde la storia della Serenissima dalla fama mitica che la accompagna: è la narrazione della città, delle donne e degli uomini che vi hanno vissuto (e alcuni che ancora vi vivono). Dalle origini romane all’inizio della supremazia sui mari, dalla Repubblica all’annessione al Regno d’Italia, fino alla fine del Novecento. Di ogni particolare periodo vengono presentate anche le evoluzioni sociali, culturali e urbanistiche, oltre a una carrellata dei personaggi più famosi e importanti. In un certo senso è una storia che l’autore non ha voluto finire, in modo da lasciare un senso di futuro.

Luca Colferai è nato Venezia, dove vive e lavora. Giornalista, scrittore, editore, direttore responsabile della rivista in rete «Il Ridotto di Venezia» e art director editoriale. È Gran Priore dell’associazione culturale Compagnia de Calza «I Antichi», la più antica associazione del Carnevale di Venezia, per cui ha organizzato, diretto e interpretato feste e spettacoli a Venezia e in altre città d’Europa e del mondo.

Territori tra diversità e omologazione

Ateneo Veneto, Dipartimento ICEA (Ingegneria Civile Edile Ambientale) Università di Padova, rivista “Trasporti & Cultura”
Ciclo di incontri
TRASPORTI E TERRITORI
Territori fra diversità e omologazione
Coordina:
Giovanni Giacomello, Dipartimento Ingegneria Civile Edile Ambientale, Università di Padova
Territorio italiano, differenze e antidoti all’omologazione
Alberto Ferlenga,  Università Iuav di Venezia
Diversità, omologazione, identità dei territori: il contributo della rivista Trasporti & Cultura
Laura Facchinelli, direttrice della rivista
Marco Falsetti, Università di Roma La Sapienza e co-curatore del numero
Architetture lungo le autostrade
Luigi Siviero, Università di Padova
Pianificazione urbana e modificazione nella Cina di oggi
Giusi Ciotoli, architetto, co-curatrice del numero

E’ possibile seguire l’incontro anche online collegandosi al link di Zoom
https://unipd.zoom.us/j/82458153830?pwd=N2lVaVB5MnBKTDdoY09MbUFaYXRKUT09
ID riunione: 824 5815 3830
Passcode: 822552

L’identità di un territorio è espressione e specchio dell’identità di un popolo. Troppo spesso – all’insegna del progresso e in una diffusa indifferenza – si cancellano testimonianze paesaggistiche, architettoniche, culturali sedimentate per secoli, per inserire costruzioni utili, ripetitive, “omologate”.
O comunque si rinuncia all’impegno nella formazione e nella progettazione, perdendo la capacità di “sognare” e quindi di creare forme che possano interpretare, con nuovi materiali e tecnologie innovative, un presente all’altezza della storia del proprio Paese.

Prima di Venezia e la prima Venezia

Ateneo Veneto, Venezia 1600
CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia
Diretto da Margherita Tirelli

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Lezione inaugurale
Prima di Venezia: Altino, porto internazionale in laguna
Relatrice: Margherita Tirelli (già direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Altino; Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto)

Venezia a ritroso nei secoli: com’era alle origini la città di cui celebriamo i mitici 1600 anni? E cos’era Venezia prima di Venezia?
Sono solo alcune delle domande a cui vuole dare risposta il nuovo Corso di Archeologia 2022 dell’Ateneo Veneto, articolato in sette conferenze, che si inserisce nel ricco palinsesto delle celebrazioni per i 1600 anni della Serenissima.
Il ciclo di incontri – che hanno inizio il 15 marzo e si succederanno con cadenza settimanale ogni martedì fino al 26 aprile – si propone di focalizzare il contesto lagunare precedente la nascita di Venezia per addentrarsi successivamente nelle diverse problematiche che riguardano i primi secoli di vita della città e il significativo reimpiego dei materiali antichi nei suoi diversi monumenti.
Il primo incontro del Corso, tenuto dalla direttrice Margherita Tirelli, è incentrato su Altino, la città madre di Venezia, e focalizza alcune importanti peculiarità dell’insediamento preromano e romano, uno dei più importanti porti commerciali dell’Adriatico dall’età del Ferro fino all’età tardoantica.
La fine di Altino fu all’origine del processo storico che portò alla nascita di Venezia. Verranno analizzate la planimetria della città in relazione alle notizie trasmesse dagli scrittori antichi, le dinamiche della navigazione e i diversi aspetti del commercio e i riflessi della sua sopravvivenza nel tessuto urbanistico veneziano.

Mario Marinoni: pensiero, opere e modernità

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Ordine degli Avvocati di Venezia, Venezia 1600
Conferenza in memoria a cent’anni dalla morte
MARIO MARINONI: pensiero, opere e modernità

Saluti di
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Federica Santinon, Presidente Ordine degli Avvocati di Venezia
Paola Mar, Assessore Comune di Venezia

Introduce Giuliano Tessier
Relatori: Gaetano Guzzardi, Pietro Lando

Molto amata nei primi anni del Ventesimo secolo, quella di Mario Marinoni è una personalità estremamente affascinante: mantovano di nascita e veneziano per scelta, nella sua breve vita (1885-1922) ha saputo distinguersi per il fine intelletto orientato accademicamente alla dimensione giuridica, per le idee spiccatamente moderne della sua ricerca e della sua politica e per le attività di impegno civile e sociale nel territorio veneziano.
La conferenza all’Ateneo Veneto intende dare voce e memoria a Mario Marinoni a cento anni dalla sua scomparsa.
Due saranno le prospettive di osservazione: quella storica e sociale e quella accademica e giuridica. Il tutto “tessuto” dall’idea e dalla memoria, anche familiare, dell’avvocato Giuliano Tessier, che custodisce parte dell’archivio di Mario Marinoni.

Il clima che cambia, letto nel ghiaccio

Incontro pubblico
IL CLIMA CHE CAMBIA, LETTO SUL GHIACCIO

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Modera e coordina il giornalista Adriano Favaro
Lo scienziato Carlo Barbante, di ritorno dalla recente spedizione italiana in Antartide e autore del volume Scritto nel ghiaccio (Bologna, Il Mulino 2022),
dialoga con il naturalista, divulgatore e scrittore Michele Zanetti sulle problematiche dei cambiamenti climatici.

Destinazione Antartide, a più di 3.000 metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri dalla costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Il professor Carlo Barbante ha appena concluso un viaggio straordinario nella memoria del nostro pianeta e del suo clima. Nel suo bagaglio, oltre a molto materiale logistico, c’erano strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio e contenitori per i campioni per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo.
Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire non solo un archivio eccezionale dei fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta – gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili – ma anche trovare una guida preziosa per interpretare i fenomeni in atto e prepararci a quelli del futuro.
Degli esiti della sua missione e delle reazioni innescate dai cambiamenti climatici Carlo Barbante, che è direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR e insegna nell’Università Ca’ Foscari Venezia, parlerà con Michele Zanetti, naturalista, scrittore e divulgatore, che da anni si occupa di ambiente e di clima, con particolare riferimento alla pianura veneta orientale.
Un’occasione speciale per affrontare la questione climatica anche in relazione alla Laguna e alla città di Venezia.

Salotto Musicale Veneziano

Archivio Musicale Guido Alberto Fano, Fondazione Omizzolo Peruzzi, Fondazione Archivio Vittorio Cini

Ciclo di concerti
SALOTTO MUSICALE VENEZIANO

Luca Giovannini violoncello
Leonora Armellini pianoforte

Programma:
Franz Schubert, Sonata in la minore D 821 ”Arpeggione”
Guido Alberto Fano, Due pezzi per violoncello e pianoforte
Ottorino Respighi, Adagio con variazioni
Dmitri Shostakovic,  Sonata  in re minore

Biglietti (€ 7,00) acquistabili in loco mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo
Ingresso gratuito per i Soci dell’Ateneo Veneto e per i Soci dell’Archivio Musicale Guido Alberto Fano

Era primavera d’amaranto

Presentazione del volume
Era primavera d’amaranto
di Valentina Pasquon (San Cesario di Lecce, Piero Manni 2021)

Introduce lo scrittore e traduttore Andrea Breda Minello
L’autrice conversa con Jessy Simonini, ricercatore e insegnante di letteratura francese presso l’Università di Nantes

L’occhio attento di una bambina, poi tormentata adolescente, registra contraddizioni, debolezze e difficoltà di una famiglia veneta tra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento.
Dalle campagne alle nuove periferie, dalle valli da pesca in abbandono ai territori fulcro dell’industrializzazione del Nord-Est, la storia familiare si dipana da un trasloco all’altro in una società che si trasforma spasmodicamente. Muovendosi sul palcoscenico esistenziale dei parenti, l’ultima di sei figli si fa testimone delle loro illusioni e battaglie mentre cerca di liberarsi dalla forza gravitazionale degli affetti.

Valentina Pasquon è nata e vive a Venezia. In parallelo alla sua attività di insegnante ha organizzato incontri letterari e laboratori di scrittura creativa. Ha scritto raccolte in poesia e prosa di cui ha pubblicato brani su varie riviste, tra cui “l’immaginazione”. “Era primavera d’amaranto” è il suo primo romanzo.

Oltre la leggenda. Il 421 d.C. nella Venetia

Ateneo Veneto, Venezia 1600
CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia

Oltre la leggenda. Il 421 d.C. nella Venetia
Relatori: Giovannella Cresci, Università Ca’ Foscari Venezia
Lorenzo Calvelli, Università Ca’ Foscari Venezia

Venezia oltre la leggenda, oltre la fatidica data del 25 marzo 421 d.C. La seconda lezione del Corso di Archeologia è diretta in primo luogo ad isolare i dati costitutivi della leggenda delle origini romane di Venezia, per comprendere le modalità della sua “costruzione”:
Giovannella Cresci e Lorenzo Calvelli richiameranno poi le coordinate storiche generali del 421 d.C., un anno ‘anonimo’ per la macro-storia romana; infine verrà illustrata la situazione della Venetia tra IV e V sec. d.C., per come emerge dalle fonti letterarie e dalle evidenze documentarie.

“Curare le vittime e rivendicare i diritti. Una persona alla volta”

Ateneo Veneto, Emergency ONG Onlus
Incontro pubblico
“Curare le vittime e rivendicare i diritti. Una persona alla volta”

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce Mara Rumiz, Emergency, Responsabile Progetti Venezia

Simonetta Gola, direttrice della comunicazione di Emergency e curatrice del libro di Gino Strada “Una persona alla volta” (Milano, Feltrinelli 2022), discute con i giornalisti e scrittori Chiara Valerio Nico Piro, e con l’attore e drammaturgo Andrea Pennacchi.

“Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia”: era lapidario Gino Strada nei confronti della guerra, lui che ha dedicato la vita intera a curare le vittime e a rivendicare i diritti delle donne e degli uomini. Dalle sale operatorie in Afghanistan a quelle del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan, Gino Strada (1948 – 2021), chirurgo e fondatore di Emergency, ci ha insegnato che l’unica medicina possibile è quella che si fonda sull’uguaglianza e sull’umanità.
Persona dopo persona, diritto dopo diritto.
L’incontro organizzato dall’Ateneo Veneto e da Emergency prende le mosse dal libro di Strada “Una persona alla volta”, uscito postumo, per riflettere sugli orrori e sull’assurdità della guerra, sull’urgenza della sua abolizione e sul diritto universale alla cura.

Quale turismo post pandemia?

Convegno
Venezia: quale turismo post pandemia?

ore 10.00 Introduce e coordina Franco Migliorini
Interventi di Antonio Paolo Russo, Guido Stompff, Aina Pedret
ore 14.00 Modera e conclude Giovanni Andrea Martini
Interventi di Laura Fregolent, Roberta Bartoloni, Claudio Scarpa, Emiliano Biraku, Manfredo Manfroi, Carla Toffolo, Giacomo Menegus

Nell’ultimo biennio la pandemia del Covid 19 ha prodotto un crollo generalizzato delle attività legate al turismo, che si è ripercosso con intensità diverse nei vari comparti del settore. Tra le realtà che hanno maggiormente subito il contraccolpo figurano sicuramente le città d’arte, una delle maggiori attrattive nazionali. La crescita dei fenomeni delle affittanze brevi e del turismo mordi e fuggi, nel giro di pochi anni, ha contribuito a cambiare i volti delle città storiche, stravolgendone il tessuto residenziale e le attività commerciali.
A Venezia il fenomeno ha assunto caratteri estremi per il fatto che è un’isola: questo impone di ragionare seriamente sul futuro di una città che potrebbe veder sparire la sua identità.
Il convegno si propone di avviare una seria riflessione sul futuro di un diverso sviluppo dell’economia turistica. Sono previste due sessioni: la prima sarà dedicata allo scenario europeo del turismo urbano, con i casi di Amsterdam e Barcellona. La seconda, invece, prevede riflessioni e proposte locali che prendono concretamente in esame l’opportunità di una ripartenza diversa dal più recente passato.
Ci sarà inoltre un collegamento video con il registra Andrea Segre.

Why are we still looking for nazi-looted art in Italy?

Conferenza

Why are we still looking for Nazi-looted art in Italy?
The importance of provenance research and negotiated solutions

Conferenza organizzata da Katharina Hüls-Valenti Pierre Valentin
In lingua inglese con traduzione simultanea in italiano

Per il programma dettagliato, iscrizioni e informazioni consultare il sito looted art conference venice (cargo.site)

“Ingegnosi artificij”. Trecento anni di storia della scienza e della tecnica e dell’innovazione (1474 – 1788)

Presentazione del volume
“Ingegnosi artificij”. Serenissima Repubblica di Venezia. Trecento anni di storia della scienza, della tecnica e dell’innovazione (1474-1788). 
di Roberto Berveglieri (Sommacampagna, Cierre edizioni 2020)

Saluto di
Filippo Maria Carinci, Vice Presidente Ateneo Veneto
Stefania Piersanti, Direttrice Archivio di Stato di Venezia

Introduce Giovanni Levi, docente di Storia moderna alle Università di Torino, Viterbo e Cà Foscari di Venezia, dove ora ricopre il ruolo di professore emerito

Interventi di
Alessandra Schiavon, (già archivista presso l’Archivio di Stato di Venezia e la Soprintendenza archivistica per il Veneto, docente di diplomatica negli Archivi di Venezia e di Mantova) sul tema delle fonti documentarie utilizzate
Antonio Rusconi, (ingegnere idraulico, già direttore dell’Ufficio Idrografico del Magistrato alle Acque e del Servizio Idrografico e Mareografico nazionale; componente della Commissione di Salvaguardia di Venezia) sul tema delle principali invenzioni in materia di idraulica lagunare
Adriana Albini (collaboratrice scientifica presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e docente di Patologia Generale nel Dipartimento Medicina e Chirurgia dell’Università Milano Bicocca – Monza) sul tema dei brevetti in campo medico-farmacologico.

Conclusioni dell’autore Roberto Berveglieri (Università di Bologna e di Fiesole), saggista e consulente scientifico negli ambiti di ricerca pertinenti alla storia della tecnica, dell’innovazione, dei brevetti, con conferenze e seminari nelle principali Università europee e americane, fondatore e presidente del Centro Studi internazionali Michea, a Brescia.

Il volume illustra l’indagine storica, pluridecennale, condotta in particolare su due tra i fondi documentari più rilevanti conservati all’Archivio di Stato di Venezia: il Consiglio dei Pregadi, o Senato, e i Cinque savi alla mercanzia e Deputati al commercio.
La ricerca ha consentito di individuare gli oltre duemila “brevetti agricoli-industriali concessi dalla Repubblica di Venezia”, le cosiddette patenti, come vengono chiamate nel linguaggio giuridico veneziano, rilasciate nell’arco di oltre tre secoli: a partire dalla più antica, dell’anno 1474, che pone Venezia all’avanguardia in questo settore in Europa.

Gli “anni di piombo” a Venezia

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Ateneo Veneto, Ordine dei Giornalisti del Veneto

GLI ANNI DI PIOMBO A VENEZIA
Il terrorismo brigatista e i testimoni di oggi

Interventi di:
Carlo Nordio, ex magistrato
Cesare Taliercio, figlio dell’ingegnere Giuseppe Taliercio
Barbara Gori, (da remoto), figlia di Sergio Gori
Teresa Friggione (da remoto), moglie del vicequestore Alfredo Albanese
Adriano Favaro, giornalista, autore del libro “Cronache di piombo. Il terrorismo nel Veneto raccontato dai testimoni di oggi” (ed. nuovadimensione 2021)

Modera Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Una quarantina di anni fa la comunità veneziana viene tragicamente segnata dai colpi del terrorismo brigatista. In 18 mesi – dal gennaio 1980 al luglio 1981 – a Mestre vengono uccisi due dirigenti industriali e un vicequestore della Digos: Sergio Gori, Giuseppe Taliercio e Alfredo Albanese.
In questo incontro organizzato con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, si è voluto dare voce ai parenti delle vittime e ai protagonisti testimoni di quel tempo.
Lo spunto viene dal libro scritto da Adriano Favaro “Cronache di piombo. Il terrorismo nel Veneto raccontato dai testimoni di oggi” (ed. nuovadimensione 2021) che ha scelto proprio la prospettiva delle vittime e dei loro familiari (che finora erano in parte rimasti silenziosi) per raccontare cosa è stato il terrorismo nel veneziano. Sullo sfondo però si delinea lo scenario internazionale del Medio Oriente, del lodo Moro, della produzione industriale di Porto Marghera legata ai conflitti per le materie prime e la guerra fredda; e altri enigmi che ancora oggi percorrono il nostro Paese.
Adriano Favaro è stato capocronista, inviato speciale e caporedattore per Cultura e Nordest del quotidiano Il Gazzettino, giornale con il quale attualmente collabora.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. E’ necessario super green pass e mascherina FFP2
L’incontro è accreditato come corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto.

S. Pietro di Castello: lo scavo archeologico del primo scalo veneziano

Ateneo Veneto, Venezia 1600
CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia

S. Pietro di Castello: lo scavo archeologico del primo scalo veneziano
Relatore: Marco Bortoletto, archeologo

Gli scavi condotti a San Pietro di Castello tra la fine degli anni 80 e gli inizi del decennio successivo hanno restituito una delle prime forme di colonizzazione del territorio cittadino. Si tratta di un abitato di epoca altomedievale, probabilmente legato al controllo della vicina entrata marittima alla laguna, sul quale in epoca successiva sarebbe poi sorto il vescovato cittadino. Questi scavi costituiscono, assieme a quelli di San Lorenzo di Castello, uno dei primi esempi di moderna indagine archeologica effettuati in città, che hanno dato il via ad una ininterrotta serie di indagini compiute su tutto il territorio urbano ed i cui risultati continuano ancora oggi ad arricchire la storia di Venezia.

Tutta un’altra storia. La Grande Guerra raccontata dalle donne e dai bambini

Consiglio d’Europa- Ufficio di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Europe Direct Venezia Veneto, Marcianum Press

Presentazione del volume
Tutta un’altra storia. la grande guerra raccontata dalle donne e dai bambini
di Raffaella Calgaro (Venezia, Marcianum Press 2022)

Luisella Pavan Woolfe, Ermelinda Damiano, Laura Donà, Eugenia Sainz conversano con l’autrice

La guerra non è un affare solo militare. Sradica e annulla comunità. Priva dei diritti elementari interi popoli coinvolgendoli in un dramma senza fine. Case distrutte, famiglie smembrate, fughe improvvise. È questa la tragedia umana che attraversa le genti quando la Grande Guerra entra nelle case, devastando i legami familiari e imponendo un allontanamento forzato. Donne, vecchi e bambini, catapultati in prima linea, diventano protagonisti inermi e silenziosi di una fuga dalla violenza alla ricerca della pace. Senza una meta, senza cibo, senza vestiti.
Le profughe fuggono dal loro microcosmo, viaggiano in tutte le regioni d’Italia, soffrono, perdono i figli. Il mondo femminile acquisisce un potere decisionale mai avuto prima; l’angelo del focolare scompare per lasciare posto a una donna che ha nelle proprie mani il destino della famiglia. E i bambini, in un tempo che non comprende, né lascia spazio all’infanzia, diventano all’improvviso adulti. La guerra ridefinisce regole e valori, cancella l’identità della gente che abita a ridosso del conflitto.
La memoria di questo popolo, semplice e umile, dà finalmente respiro a una narrazione storica accantonata o chiusa nel cassetto per troppo tempo.

Ingresso su prenotazione scrivendo a: segreteria.venezia@coe.int

Le Madri della Costituzione

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Incontro pubblico
LE MADRI DELLA COSTITUZIONE
Chi erano le 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Modera il giornalista Alessandro Baschieri 

Eliana Di Caro, giornalista, autrice del libro Le madri della Costituzione (Milano, Sole24Ore 2021)
conversa con
Sabino Cassese (da remoto), professore emerito della Scuola Normale Superiore e giudice emerito della Corte Costituzionale
e con
Sara Muzio, nipote di Teresa Mattei, la più giovane delle “costituenti”

L’attrice Ottavia Piccolo recita “La Costituzione è mia sorella”

Il 2 giugno del 1946 gli italiani scelsero la Repubblica. La scelsero anche le italiane, che andarono per la prima volta a votare in quelle storiche elezioni in cui si elessero anche i deputati dell’Assemblea Costituente, a cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova Carta Costituzionale.
Tra i 556 parlamentari che scrissero la Costituzione Italiana c’erano 21 donne: una novità assoluta. Il loro ruolo nella Costituente fu decisivo nel riconoscere i principi che sanciscono la parità nell’ambito della famiglia e del lavoro, e più in generale nel fare in modo che la società di questo Paese si aprisse alla modernità.
Le vite di queste 21 donne – tra la Resistenza, l’attivismo politico, le lotte sindacali, l’impegno nella scuola – parlano da sole: differenti per generazione, estrazione sociale, formazione, professione, ideologia, le “madri costituenti” contribuirono a rendere più democratica la Costituzione della nuova Italia. Spesso dovettero far fronte ai pregiudizi persistenti anche nei loro stessi colleghi. Le loro vite, pubbliche e private, sono state straordinarie, e per questo bisogna conoscerle.

130 anni sul Confine orientale. La Lega Nazionale e l’attivismo culturale

Incontro – Dibattito
130 anni sul Confine orientale. La Lega Nazionale e l’attivismo culturale

Si confrontano sul tema
Paolo Sardos Albertini,  Presidente della Lega Nazionale
Giuseppe Parlato, Presidente Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice

Modera Silvia Zanlorenzi, ANVDG Venezia

Le più antiche strutture urbanistiche di Venezia dalla ricerca archeologica

Ateneo Veneto, Venezia 1600
CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia

Le più antiche strutture urbanistiche di Venezia dalla ricerca archeologica
Relatori:
Luigi Fozzati, già Soprintendente Beni archeologici Friuli Venezia Giulia
Marco Bortoletto, archeologo

Quali sono i modi e i metodi che hanno portato l’attuale città di Venezia a trasformarsi da spazio naturale a luogo artificiale per eccellenza? Quando questo meccanismo è iniziato? Quali sono le metodologie che sono state applicate? Perché qui e non altrove?
Negli ultimi anni l’archeologia ha cercato di dare il suo contributo alle molte domande che studiosi e persone comuni si pongono sulle origini dell’insediamento cittadino. Purtroppo, molti di questi quesiti rimangono ancora aperti mentre altri cominciano solo ora, grazie soprattutto alla ricerca archeologica, a trovare le prime soluzioni.

Venezia e il suo Stato da mar

Ateneo Veneto, Società Dalmata di Storia Patria – Roma, Archivio di Stato di Zara, Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Scuola Grande di San Marco, Regione del Veneto

X Convegno internazionale
Venezia e il suo Stato da Mar
Incroci di sguardi. Lo stato da mar nello sguardo degli altri / gli altri nello sguardo dello Stato da mar

Saluto di
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Luigi Zanin, Dir. Cooperazione Internazionale, Regione Veneto

Presiede Rita Tolomeo
Interventi di:
Bruno Crevato – Selvaggi, Lia De Luca, Salvatore Ciriacono, Carlo Cetteo Cipriani, Katerina Korrè, Toni Veneri, Lidia Cotovanu, Giovanna Paolin

VENEZIA. Una storia di mare e di terra

Presentazione del volume
VENEZIA. Una storia di mare e di terra
di Alessandro Marzo Magno (Roma -Bari, Laterza editori 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Michele Gottardi conversa con l’autore

Alessandro Marzo Magno ci accompagna in una avvincente passeggiata lungo i secoli per ricostruire la storia che ha portato alcune isolette della laguna adriatica a dominare per secoli mezzo Mediterraneo, e non solo.
Ogni capitolo si apre con un reportage che racconta come oggi si presenti un luogo simbolo della Serenissima. L’autore ci guida in alcuni dei centri più importanti dello Stato da Mar: Famagosta, Cipro, dove nel 1571 è stato scuoiato vivo Marcantonio Bragadin; Heraklion, Creta, assediata per 22 anni dagli ottomani; Zara, la città dalmata che nel 1204 i crociati conquistano per pagarsi un passaggio in nave verso Costantinopoli. Lo Stato da Terra è raccontato, tra gli altri luoghi, dal Pizzo dei Tre Signori, la montagna che per tre secoli ha segnato il confine tra Venezia, Milano e la Svizzera; dall’Università di Padova; da Palmanova, fortezza ma anche città ideale del rinascimento. Quattro capitoli sono anche dedicati alla storia  della città dopo la caduta della Repubblica, la Venezia dell’Ottocento, la nascita della città industriale, e arriva fino all’oggi, con lo spopolamento che rischia di farla scomparire.

Alessandro Marzo Magno, veneziano di nascita e milanese per lavoro, si è laureato in Storia all’Università di Venezia Ca’ Foscari. Giornalista, dopo essere stato per quasi dieci anni responsabile degli esteri del settimanale “Diario”, dirige il semestrale “Ligabue Magazine” e collabora con le pagine culturali del “Gazzettino”. Ha pubblicato libri di argomento storico, tra i quali “L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo” (Garzanti 2012). Per Laterza è autore di “La splendida. Venezia 1499-1509” (2019) e “L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo” (2020).

Alle origini del reimpiego di scultura antica a Venezia: il contesto marciano

Ateneo Veneto, Venezia 1600

CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia

Alle origini del reimpiego di scultura antica a Venezia: il contesto marciano
Relatore: Luigi Sperti (Università Ca’ Foscari, Venezia)

L’area marciana è oggetto del nuovo appuntamento del Corso di Archeologia. Con il professor Sperti verrà analizzato proprio il reiterato impiego che si è fatto di scultura antica nei monumenti dell’area di San Marco.

Preludio al Ghetto di Venezia. Gli ebrei sotto i dogi (1250 – 1516)

Presentazione del volume
Preludio al Ghetto di Venezia. Gli ebrei sotto i dogi (1250-1516)
di Renata Segre (Venezia, edizioni Ca’ Foscari 2021)

Saluto di Antonella Magareggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Introduce Mario Infelise (Università Ca’ Foscari)
Benjamin Arbel (Università di Tel-Aviv) e Michele Gottardi (Ateneo Veneto) conversano con l’autrice

Una storia della presenza ebraica a Venezia e nella Serenissima Repubblica prima dell’istituzione del Ghetto di Venezia non era ancora mai stata scritta, in assenza di un’indagine nelle fonti documentarie degli archivi e delle biblioteche. Il libro di Renata Segre, frutto di una ventennale ricerca sistematica, intende smentire il mito di uno stanziamento degli ebrei a Venezia solo dal 1516.
L’ambito documentario copre quasi trecento anni (tra metà del Duecento e secondo decennio del Cinquecento), ossia dalle prime sicure presenze di ebrei al loro definitivo insediamento nell’area urbana denominata Ghetto (nuovo), in un periodo particolarmente travagliato della storia veneziana. In questo quadro storico, un rilievo speciale va riconosciuto a Mestre, che, a ridosso del XV secolo, assurse a capitale dell’ebraismo veneto: non solo vi operavano i banchi di prestito feneratizio, ma vi trovarono sede l’unica sinagoga ufficiale, l’ostello e il cimitero. Purtroppo nessuna di queste testimonianze si è preservata, e la stessa memoria di quella comunità si è presto cancellata. Una vicenda molto simile si è prodotta a Treviso, primario centro ashkenazita, scomparso a fine Quattrocento, a differenza di Padova, sola tra le maggiori e più antiche comunità ebraiche a superare i secoli, senza mai poter contendere il primato al Ghetto di Venezia.

Renata Segre, storica dell’ebraismo tra Duecento e Settecento, ha studiato in particolare il Piemonte sabaudo, la Lombardia e lo Stato Pontificio; in Europa, la Francia e la Svizzera medievali. Per oltre un trentennio ha diretto la ricerca e l’edizione delle fonti raccolte dal prof. Shlomo Simonsohn. In occasione del cinquantenario delle leggi antiebraiche e della Shoah, ha curato la mostra “Gli Ebrei a Venezia. 1938-1945. Una comunità tra persecuzione e rinascita” e il relativo catalogo.

Venezia ricorda: la memoria del passato nei mosaici di San Marco

Corso di Archeologia 2022

Ateneo Veneto, Venezia 1600
CORSO DI ARCHEOLOGIA 2022
Prima di Venezia e la prima Venezia

Venezia ricorda: la memoria del passato nei mosaici di San Marco
Relatrice: Irene Favaretto (già Università degli Studi di Padova)

I mosaici di San Marco conservano ancora tracce del mondo pagano, che fanno da sfondo a vicende bibliche o pongono in risalto la vittoria del Cristianesimo sugli idoli pagani.
Le immagini assumono così un interesse specifico per la vivacità con cui i particolari del passato vengono rappresentati, segno che ancora quel mondo non era stato del tutto dimenticato, anzi, attraverso resoconti di viaggiatori o leggende tramandate di secolo in secolo, sono ancora ben presenti al tempo in cui la fabbrica e la decorazione della basilica venivano completate.

Daniel Richter / Limbo

Ateneo Veneto, Curator for Artists – Berlin

DANIEL RICHTER / LIMBO

Mostra di Daniel Richter a cura di Eva Meyer-Hermann

22 aprile – 25 settembre 2022
Dal mercoledì alla domenica (chiuso lunedì e martedì)
Orario 10 – 18
Ingresso gratuito

Una serie di nuove grandi tele a olio di Daniel Richter viene esposta nel complesso storico della Scuola di San Fantin di Venezia, oggi Ateneo Veneto, ed entra in dialogo con l’architettura e i cicli pittorici custoditi nell’edificio.
Questo corpus di opere realizzate ad hoc dall’artista tedesco sarà accompagnato da disegni a inchiostro, opere su carta e libri dall’archivio dell’artista