Incontro di studio

Ateneo Veneto, Regione del Veneto
Incontro di studio
Gennaro Favai 1879-1958 cinquant’ anni dopo
Relatori: Giuseppina Dal Canton, Nico Stringa, Giovanni Soccol

I progetti per Venezia

Corso di Storia Veneta
I progetti per Venezia
La difesa della laguna. Istituzioni, progetti, opere
Relatore: Salvatore Ciriacono
La terza lezione del Corso di Storia Veneta intende illustrare i principali interventi che vennero assunti in difesa della laguna, a partire dai primi decenni del Cinquecento per terminare in quella che è stata l’opera conclusiva ed emblematica di una politica ambientale della Repubblica, vale a dire la costruzione dei “murazzi”.
La deviazione dei fiumi dal bacino lagunare è una pagina sin troppo nota di quella scienza delle acque, nella quale Venezia si è contraddistinta. Ciò nonostante la Repubblica ha saputo seguire e persino adottare (il che non può apparire che positivo) quelle innovazioni che potevano giungere da altre aree europee, sicuramente più dinamiche, nel corso del XVII e XVIII, nel contesto internazionale. Un confronto con la Repubblica delle sette province unite risulta persino spontaneo oltre che doveroso.

La Paura di Riccardo Held

Presentazione del libro di poesie
La Paura di Riccardo Held (Milano, Scheiwiller, 2008)
Introduce Marinella Colummi Camerino.
Relatori: Alfonso Berardinelli, Cesare De Michelis.
Sarà presente l’Autore

Teologia. Spiritualità e cultura nella Divina commedia

Ateneo Veneto, Gruppo Meic, Venezia
Ciclo di conferenze
Teologia. Spiritualità e cultura nella Divina commedia
Dio è Amore: il mistero trinitario nella Comoedia dantesca
Relatore: Massimo Mazzuco
Il ciclo di incontri su Dante progettato per quest’anno, muove dalla persuasione che la poesia della Divina Commedia non sia correttamente comprensibile se non situandola nel contesto della cultura teologica e della forte tensione spirituale dell’autore. In questa prospettiva è parso necessario approfondire la fitta trama di relazioni esistente fra la costruzione poetica del testo e la teologia che ne sostiene e ne giustifica l’architettura e lo sviluppo.
Il primo incontro ha perciò come oggetto la Teologia Trinitaria nella Divina Commedia dantesca, nel tentativo di dimostrare come la concezione teologica trinitaria sia per Dante sinonimo di perfezione e vertice di equilibrio nel quale tutta l’infinita varietà delle forme create e delle vicende storiche trova sintesi e ricomposizione in unità.

Quel che Palladio ha fatto a Venezia e quel che avrebbe voluto fare, secondo me

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
Conferenza
Quel che Palladio ha fatto a Venezia e quel che avrebbe voluto fare, secondo me
Relatore: Antonio Foscari
La lezione è incentrata sull’attività di Andrea Palladio negli ultimi trent’anni della sua vita. Se tutta l’attività svolta dall’architetto vicentino nell’arco della sua vita si può inquadrare nello scenario della pax veneziana imposta dalla Repubblica Serenissima nella sua terraferma nei primi decenni dei Cinquecento, è propriamente veneziana – molto più di quanto si abbia la consuetudine di riconoscere – l’attività che Palladio svolse appunto dal 1550 al 1580. Di questo periodo della sua maturità rimangono in città alcuni cospicui monumenti religiosi, che meritano la massima attenzione per la loro straordinaria originalità compositiva. Mentre non appaiono altre opere che avrebbero avuto un impatto decisivo sulla storia e sull’immagine di questa “città singolare”, che già allora sapeva resistere con una sorprendente fermezza a ogni forma di “modernità”.

I progetti per Venezia

Corso di Storia Veneta
I progetti per Venezia
La renovatio urbis cinquecentesca
Relatrice: Donatella Calabi
La lezione cercherà di illustrare come una delle strategie urbane fondamentali messe in atto dalla élite veneziana – oltre che da due dogi illustri come Leonardo Loredan e Andrea Gritti – nella prima metà del XVI secolo, sia stata quella di “far ordine”, di separare cioè attività troppo commiste che ancora caratterizzavano i due poli fondamentali della città: l’area marciana e quella realtina. Accanto a una serie di provvedimenti normativi, alcuni nuovi edifici celebri come la Libreria Marciana, la Zecca, la loggetta in Piazza San Marco e come le Fabbriche Vecchie e Nuove di Rialto hanno svolto un ruolo di primaria importanza a questo fine. Il processo si compie in realtà solo alla fine del secolo, con il completamento delle Procuratie Nuove da un lato e con la realizzazione del ponte di Rialto in pietra dall’altro. Un breve cenno sarà fatto anche alle politiche di rinnovamento messe in atto all’Arsenale.

Giorno della Memoria 2015

Giorno della Memoria – Gli Ebrei nella storia d’Italia
I protocolli di Auschwitz: fuggire e raccontare la shoah
Relatore: Alberto Melloni (Università di Modena)

Ricordare e raccontare, giudicare e comprendere, fare storia e fare memoria: un nesso, un filo, un problema da cui dipende il destino di Giorni come quello del 27 gennaio che vorrebbero tenere insieme la tragedia e il futuro, reagire e combattere l’erosione dei linguaggi, l’avanzata del ritualismo dietro ai quali odi antichi e antiche mistificazioni fanno capolino. Ricordare e raccontare non è però una difficoltà che riguarda solo generazioni in gran parte distanti dal razzismo fascista e nazista: è il problema che si erano posti i deportati, le vittime e soprattutto due fuggitivi che erano riusciti a scappare dal campo di sterminio più tristemente fmoso e ai quali si deve un documento asciutto e tremendo noto come I protocolli di Auschiwitz.
La loro genesi, la loro diffusione, le ferite che aprono in chi li scrive e in chi li legge consentono di cercare di comprendere in questa giornata lo spessore di ciò di cui si vuole fare memoria e storia, ricordo e raccconto, studio e giudizio

Isole abbandonate nella laguna veneziana

Presentazione della riedizione del catalogo
Isole abbandonate nella laguna veneziana
di Giorgio e Maurizio Crovato (Venezia, The San Marco Press,2008)
Introduce: Valerio de Scarpis, Presidente del Circolo Italo Britannico
Relatori: Massimo Cacciari, Davide Zoggia
Saranno presenti gli Autori ed Editori

Gli Italiani in guerra. Conflitti, identità, memorie dal Risorgimento ai nostri giorni

Ateneo Veneto, Iveser e Università Ca’ Foscari
Sergio Luzzatto, Giovanna Procacci, Silvio Lanaro
presentano l’opera
Gli Italiani in guerra. Conflitti, identità, memorie dal Risorgimento ai nostri giorni
(Torino, Utet 2008-2009)
Saranno presenti il direttore scientifico Mario Isnenghi
e i curatori dei volumi Eva Cecchinato, Daniele Ceschin e Giulia Albanese

Corso di Storia Veneta

Lezione iniziale del Corso di Storia Veneta
coordinato da Giuseppe Del Torre
I progetti per Venezia
Tommaso Mocenigo e Francesco Foscari: due progetti per Venezia d’inizio ’400
Relatore: Michael Knapton
Prende avvio il nuovo Corso di Storia Veneta che, come consuetudine, si inserisce nel tema dell’anno dell’Ateneo Veneto ed ha come titolo I progetti per Venezia.L’idea è quella di tracciare un quadro di lunghissimo periodo dal quale emergano alcuni punti nodali attorno ai quali si sono sviluppate idee di riforma e di sviluppo urbanistico, politico e ambientale nella storia della città. Una tematica farà da fil rouge dell’intero corso, coordinato da Giuseppe Del Torre: il dilemma di puntare verso il mare o verso la terraferma.
La prima lezione si basa appunto sui due diversi progetti per Venezia che elaborarono ad inizio ‘400 i dogi Tommaso Mocenigo (1414-1423) e Francesco Foscari (1423-1457).Si trattò di uno scontro ideologico tra due visioni diverse del destino della Repubblica di Venezia, di due opzioni antitetiche nel pensare il suo futuro? La politica di espansione verso la terraferma significava davvero subordinare o sacrificare interessi commerciali e strategici su scala mediterranea?Lo scopo della lezione è di evidenziare come questa interpretazione sia troppo schematica e semplificatoria, ridimensionando anche la valenza di un termine impegnativo come progetto.

Per l’Europa ritrovata. Discorsi sulla Romania tra Oriente ed Occidente

Ateneo Veneto e Istituto Romeno di Cultura
Presentazione del libro
Per l’Europa ritrovata. Discorsi sulla Romania tra Oriente ed Occidente
di Alberto Castaldini (Bucarest, Istituto Italiano di Cultura “Vito Grasso”, 2008)
Relatori: Monica Joita (Direttore dell’Istituto Romeno di Cultura),
Gino Pastega, scrittore e poeta,
Gilberto Pizzamiglio (Università di Venezia)
Sarà presente l’Autore

Gli ebrei nella storia d’Italia

Gli ebrei nella storia d’Italia
Rubare le anime. Conversioni e resistenze a Roma in età moderna
Relatrice: Marina Caffiero (Università La Sapienza, Roma)
Come si difende il diritto alla libertà di fede e alla propria identità contro i tentativi di conversione forzata? Questo quesito di difficle soluzione sta alla base del libro curato da Marina Caffiero Rubare le anime. Il diario del rapimento di Anna del Monte, ebrea romana (Roma, Viella, 2008).
Anna del Monte, giovane ebrea romana appartenente a una ricca e colta famiglia del Ghetto di metà Settecento, fu strappata ai genitori e rinchiusa a forza nella Casa dei catecumeni per essere indotta a convertirsi. Anna ci ha lasciato una straordinaria e rara testimonianza della sua esperienza drammatica e della fiera opposizione ai tentativi di farle accettare il battesimo e di “rubarle l’anima”.
Storia individuale di una donna fuori del comune, il diario della prigionia rivela anche uno squarcio della lunga e difficile storia dei rapporti tra ebrei e cristiani, narrando con grande potenza stilistica una vicenda di sopraffazione della coscienza e della libertà personale che tuttavia porta fino a noi il messaggio positivo della forza della ragione e della possibile reciproca, rispettosa, accettazione. Il diario si rivela dunque di grande attualità nel richiamare alla riflessione i temi della libertà di espressione e del rispetto dei diritti umani, ivi comprese le differenti scelte religiose.

Carisima moglie. Lettera dal fronte della grande guerra da Cà Savio a Caporetto

Ateneo Veneto, C.R.E.S.C.O. e Comune di Cavallino-Treporti
Presentazione del volume
Carisima moglie. Lettera dal fronte della grande guerra da Cà Savio a Caporetto
di Agostino Tonetto (Verona, NovaCharta, 2007)  a cura di Lisa Bregantin, Cecilia e Alessandra Stefanini
Interventi di: Tiziana Agostini, Piero Santostefano, Alessandro Scarsella, Simone Zoia
Letture di: Maria Pia Colonnello
Saranno presenti i curatori del volume e l’editore

Lavori interrotti. Come garantire la salvaguardia urbana a Venezia?

Ateneo Veneto e Insula Spa
Incontro-dibattito
Lavori interrotti. Come garantire la salvaguardia urbana a Venezia?
Interventi di: Lionello Barbuio, Presidente di Ance Venezia
Renata Codello, Soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna
Gianni De Checchi, Segretario di Confartigianato Venezia
Mara Rumiz, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Venezia
Paolo Sprocati, Presidente di Insula
Modera: Tiziana Agostini, Ateneo Veneto

Pittura e cristologia nel Rinascimento

KallisteArte Onlus, Milano
Pittura e cristologia nel Rinascimento
Incontro-dibattitoin occasione della presentazione del volume
Cristo a Venezia di Francesco Saracino (Genova-Milano, Marietti, 2007)
Modera: Giovanni Morale
Relatori: Massimo Cacciari, Francesco Saracino, Natalino Bonazza

Gli ebrei nella storia d’Italia

Ciclo di incontri
Gli ebrei nella storia d’Italia
L’Italia dei Ghetti
Relatore: Giovanni Levi
Continua il ciclo di incontri dedicato agli ebrei nella storia d’Italia. Dopo l’excursus sulla storia del ghetto di Venezia – primo ghetto d’Europa – tenuto da Renata Segre, la nuova lezione di Giovanni Levi, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, si occuperà del periodo storico che vede generalizzarsi in Italia l’istituzione dei ghetti, fra 1516 e 1870. Il professor Levi ne illustrerà i caratteri, la vita che vi si svolgeva, le conseguenze sociologiche e psicologiche nella storia dell’ebraismo italiano.ll’ebraismo Giovanni Levi parlerà della storia del periodo che vede generalizzarsi in Italia l’istituzione dei ghetti, fra 1516 e 1870, illustrandone i caratteri, la vita che vi si svolgeva, le conseguenze sociologiche e psicologiche nella storia dell’ebraismo italiano.

Incontro pubblico sul PAT – Piano di Assetto del Territorio

Ateneo Veneto e 40xVenezia
Incontro pubblico sul PAT – Piano di Assetto del Territorio
Arcipelago urbano: un progetto di città
Interventi di: Davide Zoggia, Presidente della Provincia di Venezia,
Gianfranco Vecchiato, Assessore all’Urbanistica del Comune di Venezia,
Ezio Micelli, Presidente Immobiliare Venezia,
Sergio Pascolo e Marco Zordan, 40xVenezia.
Modera: Roberta De Rossi, giornalista

Convegno Nazionale di Filosofia della Musica

Ateneo Veneto e A.GI.MUS. di Venezia, col patrocinio di IUAV e Università Ca’ Foscari
Convegno Nazionale di Filosofia della Musica
Il suono nascente. Strutture del tempo nella musica del XX e XXI secolo
Relatori: Claudio Ambrosini, Giacomo Manzoni, Ivanka Stoianova, Carlo Serra, Giovanni Morelli

Recital pianistico

Recital pianistico
in occasione del Convegno Nazionale di Filosofia della Musica
Duo pianistico Fabio Grasso – Letizia Michielon
Musiche di: C. Ambrosini, B. Bartók, C. Debussy,  F. Grasso, C. Ives, G. Ligeti,
G. Manzoni,O. Messiaen, L. Michielon, M. Ravel, K. Stockhausen
 
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti

Incontro di civiltà

Ateneo Veneto e Délégation d’action culturelle de l’Ambassade de France a Venezia
Incontro di civiltà
Emmanuel Todd (demografo INED) conversa con Giovanni Levi (Università Ca’ Foscari)

Convegno Nazionale di Filosofia della Musica

Ateneo Veneto e A.GI.MUS. di Venezia, col patrocinio di IUAV e Università Ca’ Foscari
Convegno Nazionale di Filosofia della Musica
Il suono nascente. Strutture del tempo nella musica del XX e XXI secolo
Relatori: Enrico Fubini, Quirino Principe, Silvia Vizzardelli, Pietro Polotti, Davide Rocchesso, Daniele Goldoni

Come vivere il nostro tempo: la cultura economica

Ateneo Veneto e Fondazione di Venezia
Come vivere il nostro tempo: la cultura economica
La dimensione economica dell’attività sportiva
Relatore: Moreno Mancin (Università Ca’ Foscari)
Lo sport professionistico sta attirando in misura sempre maggiore l’attenzione non solo dell’opinione pubblica per le note vicende agonistiche ma anche del mondo scientifico e accademico, vista la rilevanza e l’enorme impatto che genera questo fenomeno sia da un punto di vista sociale che economico. Lo sport risulta ormai strumentale a numerosi altri business, proprio per la diffusione che esso riesce a garantire su un pubblico di milioni di persone che pochi altri canali sono in grado di raggiungere. Non c’è da meravigliarsi, pertanto, se proprio negli ultimi anni la dimensione economica dello sport, e del suo indotto, ha raggiunto livelli di primo rilievo, tanto da identificare questo settore economico come uno tra i più considerevoli per l’impatto generato sul PIL nazionale e mondiale.
Nonostante gli stessi numeri diano evidenza di una crescita costante per dimensioni e volume di affari, seppur con andamenti altalenanti, da anni si discute sulla cronica incapacità di generare ricchezza da parte dei principali attori di questo settore, ossia le società sportive professionistiche.
Date queste premesse, nel corso dell’incontro si prenderanno in considerazione le principali dinamiche che hanno caratterizzato, sotto il profilo economico, l’evoluzione di questo settore negli ultimi anni. In particolare, si approfondiranno le evoluzioni osservate nelle modalità di gestione delle società sportive professionistiche (e di calcio in particolare), nel mondo delle sponsorizzazioni e l’impatto che ha avuto l’evoluzione normativa che disciplina il mondo dello sport su questi fenomeni. Un ultimo approfondimento sarà inoltre dedicato al business dei giochi olimpici.

Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa

Corso di Letteratura Veneta
Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa
Spazio pubblico e spazio privato: salotti letterari a Verona
Relatore: Gian Paolo Marchi
La visita di Goethe al Museo Lapidario, uno dei luoghi deputati della scienza classificatoria settecentesca, segna in modo emblematico l’approdo ad una nuova sensibilità, che sostituisce la commozione all’erudizione. La nuova dimensione fatta di sentimenti umani che «toccano amabilmente il cuore» trova espressione poi nei salotti veronesi, in particolare in quello di Elisabetta Contarini Mosconi e di Silvia Curtoni Verza. Importante fu anche il ruolo dei salotti nella promozione editoriale di opere significative: è il caso delle Poesie campestri del Pindemonte, edite dal Bodoni nel 1788 su commissione della contessa Mosconi. Durante il periodo napoleonico, nel salotto della contessa Anna da Schio Serego Alighieri, fondatrice di un Ordine di Giulietta, le nuove istanze romantiche si fondono con le aspirazioni patriottiche del primo Risorgimento.

Armonie musicali. Armonie di volumi.

Ateneo Veneto e Fondazione Marco Fodella
Armonie musicali. Armonie di volumi.
Concerto di musiche del tempo di Andrea Palladio 1508-1580
Massimo Lonardi, liuto rinascimentale; Silvia Frigato, canto
in occasione del V centenario della nascita del grande architetto

George Barbier e l’Art déco in Francia

Ateneo Veneto e Musei Civici Veneziani – Museo Fortuny
George Barbier e l’Art déco in Francia
Relatrici: Pamela Golbin, conservatrice Musée des Arts Décoratifs di Parigi,
Barbara Martorelli, curatrice della mostra.
Quella in corso fino al 5 gennaio al Museo Fortuny, è in realtà la prima personale italiana dedicata a George Barbier, pittore, illustratore di moda e scenografo, inserito nel movimento dell’Art Déco. Dato il successo che la mostra sta registrando Ateneo Veneto – in collaborazione con la Délégation culturelle française à Venise e i Musei Civici Veneziani – ha organizzato questa conferenza di approfondimento sulla figura di Barbier e sull’Art Déco in Francia.
George Barbier, francese, nacque a Nantes nel 1882. Si occupò fin dall’inizio della sua carriera, di costumi per l’allestimento di balletti e rappresentazioni teatrali, divenendo famoso per la sua attività di illustratore di moda. Per 20 anni guidò l’Ecole des Beaux Arts, soprannominata da Vogue dei Cavalieri del Bracciale, per lo stile glamour e flamboyant dei suoi aderenti.
Barbier fu anche designer di gioielli, creazioni in vetro e carte da parati. Scrisse a lungo per la prestigiosa Gazette du Bon Ton. Negli anni ’20 lavorò come costumista per Les Follies Bergere. Morì nel 1932, all’apice del suo successo.
Le opere in mostra a Palazzo Fortuny sono 138 tra quadri, disegni, foto, articoli, libri, manoscritti e film; provengono dalla collezione di Palazzo Mocenigo, dal Musée des Arts décoratifs di Paris, dal Musée des Beaux-arts di Nantes, dalla Biblioteca Nazionale di Francia e da varie collezioni private.
Attraverso di esse, l’opera, lo stile personalissimo e le importanti innovazioni messe in atto dall’artista vengono riscoperte e prese in esame, ridando il giusto rilievo allo spirito e all’eleganza degli anni Venti attraverso questo poliedrico autore dalla straordinaria piacevolezza iconografica.

Riforma Giudiziaria ed aspetti processuali penali

Associazione Identità Europea, Editrice Il Cerchio, Fondazione Nuova Italia
Incontro sul tema
Riforma Giudiziaria ed aspetti processuali penali
in occasione del quale sarà presentato il volume Una giustizia per la comunità nazionale
a cura della Commissione Giustizia Fondazione Nuova Italia (Il Cerchio, 2008)
Presiede: Manuela Romei Pasetti
Relatori: Daniele Grasso, Roberto Fabio Tricoli, Sergio Gallo
Conclusioni: Ennio Fortuna

Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa

Corso di Letteratura Veneta
Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa
La letteratura pavana tra campagna e città
Relatore: Ivano Paccagnella
 Le commedie di Ruzante sono radicate nel teratuorio, la campagna veneta e padovana, quel «Pavan, an», che sostanzia l’elogio della Prima oratione.
Angelo Beolco scandisce tutta la trafila del contadino e della sua lingua: da contadino a inurbato, a sottoproletario, a servo. Ma la città è il reale retroterra delle sue commedie, a partire dall’elogio e dalle descrizioni di Pava nei prologhi delle commedie, per le recite in terraferma, che si alternano a quelli di Venezia, la città che non produce ma ha tutte le ricchezze e i frutti della terra. Nelle commedie di Ruzante c’è così l’alternanza del mito rurale, la superiorità della città sulla campagna, ma anche l’orgogliosa affermazione che «el fo inanzo el teratuorio ca le citè, e le ca’ de muro vene drio a quele de pagia», e c’è la richiesta di uguaglianza tra città e contado.
Il linguaggio, il pavano, segue questa stessa deriva, da lingua contadina a lingua che deve confrontarsi con quella «granda» della Repubblica ma ancor più con il toscano che si afferma, non solo sul piano letterario, ma su quello della comunicazione.

Gli ebrei nella storia d’Italia

Gli ebrei nella storia d’Italia
Prima del Ghetto, a Venezia e altrove, in Italia
Relatrice: Renata Segre
Prosegue il ciclo dedicato alla storia degli ebrei in Italia e ancora una volta è Venezia lo scenario che fa da sfondo a questa seconda conferenza. Si parlerà del ghetto, che nell’accezione più corretta è una residenza obbligata. Il ghetto nasce per volontà del governo che lo impone. Ne consegue che, come per tutti i fatti essenzialmente politici, richiede di essere inquadrato in una certa realtà che ne determina anche la fisionomia e ne precisa le caratteristiche. Ciò è tanto più vero per l’Italia, un paese che nell’età dei ghetti (XVI secolo) è ancora frammentato e disomogeneo, privo di un’unica autorità statuale. Il modello di ghetto che la classe di governo di Venezia sceglie nel 1516 per i suoi ebrei, delinea una soluzione del problema che altrove verrà riproposto in tempi e forme diverse.

Corso di Storia dell’Arte Veneta

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei Veneziani
Corso di Storia dell’Arte Veneta
Guariento e il suo tempo
Relatore: Francesca Flores d’Arcais
Il pittore padovano Guariento inizia la sua attività – a quanto ne sappiamo oggi – agli inizi del quarto decennio del Trecento. Inizia con un linguaggio che molto risente del Giotto padovano ma già nella sua prima opera a noi conosciuta, la Croce del Museo di Bassano, rivela una sensibilità moderna, gotica, nelle eleganze della linea e del colore. Verso il 1350-51 è già attivo per i Carraresi, per i quali decora le tombe e successivamente esegue una splendida e moderna decorazione nella cappella privata della reggia: si tratta di affreschi e di tavole sul soffitto, con le Gerarchie angeliche, oggi al Museo Civico di Padova, dove il linguaggio gotico, molto elegante, si arricchisce anche di elementi nuovi, che rivelano un legame con la pittura veneziana, in particolare con Paolo Veneziano. Guariento infatti deve essere entrato in contatto con la pittura veneziana in questo momento così importante per Venezia – sono gli anni finali del dogado di Andrea Dandolo – e per Venezia eseguirà dapprima la decorazione della tomba del Doge Vendramin ai Santi Giovanni e Paolo e attorno al 1368 lo splendido Paradiso nella sala del maggior Consiglio, in Palazzo Ducale. L’opera è rovinatissima dall’incendio ma ciò che resta, ora in stato frammentario, rivela una straordinaria capacità compositiva e un disegno finissimo. Del colore purtroppo niente è rimasto ma le cronache veneziane ne celebrano lo splendore e ricordano che i veneziano andavano stupiti ad ammirare l’opera nel giorno dell’Ascensione.

Quale futuro per il Fondaco dei Tedeschi?

Ateneo Veneto e 40xVenezia
Incontro-dibattito
Quale futuro per il Fondaco dei Tedeschi?
L’economia fa cultura, la cultura fa economia
Introduce: Michele Gottardi
Realtori: Vincenzo Casali, Renata Codello, Reinhold Mueller, Pier Luigi Sacco.

Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa

Corso di Letteratura Veneta
Testi e contesti urbani da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa
Guido Piovene e Vitaliano Trevisan: una “furiosa” passeggiata vicentina
Relatore: Tiziana Agostini

La lezione di Tiziana Agostini, che è la curatrice del Corso di Letteratura Veneta, è dedicata a Guido Piovene e Vitaliano Trevisan e vuole raccontare la linea vicentina della letteratura italiana. Dai tempi di Fogazzaro c’è infatti un filo rosso che unisce i narratori berici e che continua ad essere consapevolmente assunto anche dagli autori di ultima generazione, come appunto Vitaliano Trevisan. Esemplare il legame tra “Le Furie” di Piovene, pubblicato nel 1963, e “I quindicimila passi” di Trevisan (2002), i cui personaggi percorrono idealmente e concretamente lo stesso cammino e fanno della città di Vicenza uno spietato strumento di indagine esistenziale.
Lettura di passi scelti a cura di Antonino Varvarà

Dalla “veduta immaginaria” alla costruzione e alla percezione del paesaggio

Dalla “veduta immaginaria” alla costruzione e alla percezione del paesaggio
Omaggio ad ANDRE’ CORBOZ
Interventi di: André Corboz, Gianni Venturi, Lionello Puppi , Margherita Azzi Visentini
In occasione dei suoi ottant’anni André Corboz, finissimo studioso dell’arte, della città e del territorio occidentali, torna a Venezia dopo lunghi anni di assenza per riconsiderare il suo rapporto con la città lagunare, a cominciare dalle vedute del Canaletto, da lui attentamente studiate nella celebre monografia del 1984.
Intorno al grande Maestro si riuniranno alcuni amici e colleghi, tra i quali Lionello Puppi, Gianni Venturi e Margherita Azzi Visentini, per riflettere intorno alla lunga e articolata attività di ricerca del grande studioso svizzero che ha indagato da angolazioni e con metodologie innovative, rese possibili dalle sue vaste conoscenze interdisciplinari, tanti aspetti della storia dell’arte, della città e del territorio in occidente, con risultati sempre sorprendenti, che hanno aperto nuovi campi d’indagine.

Corso di Storia dell’Arte Veneta

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei Veneziani
Corso di Storia dell’Arte Veneta
Paolo da Venezia, pittore della Serenissima Repubblica
Relatore: Ileana Chiappini di Sorio
Non si conosce l’anno di nascita di Paolo da Venezia, attivo tra il 1320-1362, ma è la prima personalità pittorica veneziana documentata e con opere firmate. La sua formazione artistica avviene probabilmente nell’ambiente dei pittori bizantini operanti a Venezia e non si esclude anche la conoscenza di opere provenienti da Costantinopoli. È aperto inoltre alla corrente giottesca padovana e non ignora l’influenza gotica.
La Dormitio Virginis del museo di Vicenza, datata 1333, è forse una delle sue opere più emblematiche del decorativismo in stile aulico costantinopolitano dove tuttavia inserisce anche elementi del gusto occidentale plasticamente costruiti.
Non si hanno molte notizie della sua vita privata ma aveva due figli, collaboratori nella sua bottega, con i quali sottoscrive nel 1345 la “pala feriale” destinata a coprire, appunto nei giorni feriali, la pala d’oro dell’altar maggiore della chiesa palatina di San Marco. Una posizione prestigiosa quindi, da pittore di palazzo e tenuto ben presente dagli artisti veneziani per tutto il Trecento per i modelli iconografici e tipologici