La fotografia a Venezia

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2021
IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA META’ DEL ‘900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI

La fotografia a Venezia
Relatori: Živa Kraus, pittrice, gallerista, fondatrice di Ikona Gallery, Venezia
Silvio Fuso, già curatore e direttore Museo Fortuny, Venezia

A richiamare l’attenzione del pubblico sull’arte della fotografia si impone a Venezia, dal 1979, Ikona Photo Gallery, specializzata in fotografia. Fondatrice e direttrice della galleria è la pittrice Živa Kraus, che nel 1989 affianca alla galleria la Ikona Venezia International School of Photography.
Nei suoi oltre 40 anni di attività svolta in città Živa Kraus ha realizzato imprese espositive di grande estensione, dalla fotografia (suo principale e ininterrotto campo di ricerca), alla pittura, alla scultura, ai nuovi media. È riuscita a combinare e permeare la sua pratica artistica con la missione culturale e la passione per la ricerca proprie di una gallerista, mantenendo comunque la sua indipendenza, libertà di pensiero e capacità decisionale.
A dialogare con lei in un interessante confronto di esprienze è lo storico dell’arte Silvio Fuso, già direttore del Museo del Vetro e di Ca’ Pesaro, che nei primi anni ’80 curò le attività espositive del Museo Fortuny di Venezia, di cui nel 1994 è divenuto curatore e direttore unico. Fuso ha vissuto da protagonista la stagione del Centro di documentazione di Palazzo Fortuny, officina del contemporaneo dedita a indagini e sperimentazioni nel campo della fotografia, del video, della grafica, del design e delle arti applicate.

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Le Biennali  degli anni Ottanta: la definizione di un sistema

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2021
IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA META’ DEL ‘900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI

Le Biennali  degli anni Ottanta: la definizione di un sistema
Relatrice: Cristina Beltrami, storica dell’arte e curatrice

Uno sguardo a volo d’uccello sulle Biennali veneziane degli anni Ottanta del secolo scorso: un decennio che ha visto l’esaurirsi di alcune meteore e il consacrarsi di artisti che hanno fatto la storia del panorama internazionale.
Soprattutto si inizia a fissare un sistema per l’arte contemporanea che risulta valido ancora oggi.

In foto: Enzo Cucchi e Nicola De Maria con Emilio Mazzoli alla Biennale del 1980. Courtesy Gall. Mazzoli, Modena. Foto di Paolo Mussat Sartor

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Fuoricampo veneziano. Attorno alla Biennale del ’64

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2021
IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA META’ DEL ‘900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI

Fuoricampo veneziano. Attorno alla Biennale del ’64
Relatrice: Elisa Prete, Università Ca’ Foscari Venezia

Oggetto di innumerevoli polemiche, interpretazioni e studi retrospettivi, la Biennale del 1964 è ampiamente ricordata per la premiazione di Robert Rauschenberg e l’affermazione della Pop Art americana.
Ma cosa accadeva in quell’anno in Italia e a Venezia? Quale influenza ha esercitato sulla scena dell’arte locale la più “scandalosa” delle edizioni dell’Esposizione internazionale?
L’intervento propone un “fuoricampo” sul contesto veneziano del tempo e sul riverbero della manifestazione tanto nell’ambito della critica e della ricerca artistica coeva, quanto nei programmi espositivi di istituzioni e gallerie private.

Il contemporaneo a Venezia nella seconda metà del ‘900. Artisti, istituzioni e mercanti

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2021
IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA META’ DEL ‘900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI

a cura di Camillo Tonini

Lezione inaugurale
Il sistema dell’arte a Venezia: la lunga storia della Galleria del Cavallino (1942-2003)
Relatore: Giovanni Bianchi, Università di Padova

La lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Arte 2021 ripercorre l’appassionante storia della Galleria del Cavallino, attiva a Venezia dal 1942 al 2003 con 1040 mostre al suo attivo.
Diretta da Carlo Cardazzo, diviene da subito luogo di cultura, punto di riferimento per tutti gli artisti e gli amanti dell’arte che dimorarono o sono transitati per la città lagunare.
Inizialmente la programmazione della Galleria si orienta su un doppio binario: presentare opere di qualità dei maestri dell’arte italiana, alcuni dei quali ancora non riconosciuti pienamente, e selezionare giovani artisti promettenti.
Durante gli anni Cinquanta la Galleria del Cavallino si conferma come la più importante attiva a Venezia con aperture di carattere internazionale.
Dopo la prematura scomparsa di Carlo Cardazzo, mancato nel 1963, la Galleria viene diretta, dal 1966, dai figli Paolo e Gabriella, con uno sguardo sempre attento alle nuove tendenze e alle sperimentazioni, soprattutto nel campo della video arte.
Dal 1997 il Cavallino si occupa del sistema dell’arte contemporanea e delle attività delle principali istituzioni deputate alla sua promozione, ovvero la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e la Fondazione della Bevilacqua La Masa.

Giovanni Bianchi
Laureato in Lettere a indirizzo storico artistico a Ca’ Foscari dove ha seguito i corsi di storia dell’arte contemporanea tenuti da Giuseppe Mazzariol.
E’ professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Padova.
Dal 1997 si occupa del sistema dell’arte contemporanea (artisti, esposizioni, spazi espositivi, committenza, critica, pubblico, con particolare riguardo all’area triveneta) e delle attività delle principali istituzioni deputate alla sua promozione quali la Biennale di Venezia e la Fondazione Bevilacqua La Masa.
Tra le sue pubblicazioni le monografie Un Cavallino come logo. Storia delle Edizioni del Cavallino di Venezia  (Edizioni del Cavallino, 2007) e
Gallerie d’arte a Venezia 1938-1948. Un decennio di fermenti innovativi (Cicero, 2010).
Ha dedicato le sue ricerche al Futurismo e ad altre avanguardie storiche, nonché ad artisti particolarmente rappresentativi sia della pittura che della scultura del Novecento.

Salotto Musicale Veneziano – terzo concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano, Fondazione Omizzolo Peruzzi, Fondazione Archivio Vittorio Cini
Ciclo di concerti
SALOTTO MUSICALE VENEZIANO
Daniele Sabatini,
violino
Simone Rugani, pianoforte
Programma:
Ludwig van Beethoven, Sonata n.3 op.12 n.3
Silvio Omizzolo, Sonata
Maurice Ravel, Sonata n.2

Biglietti: € 7,00
Acquisto nella sede del concerto un’ora prima oppure online www.archiviofano.it
Soci Archivio Musicale Guido Alberto Fano e Soci Ateneo Veneto ingresso gratuito.

Salotto musicale veneziano – secondo concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano, Fondazione Omizzolo Peruzzi, Fondazione Archivio Vittorio Cini
Ciclo di concerti
SALOTTO MUSICALE VENEZIANO

Jihae Moon, pianoforte

Programma:
Robert Schumann, Kinderszenen op. 15
Guido Alberto Fano, Sonata in re minore
Franz Schubert, Wanderer- Fantasie op. 15 D760

Biglietti:€ 7,00, acquistabili un’ora prima dell’inizio dello spettacolo nella sede del concerto.

Salotto Musicale Veneziano – primo concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano, Fondazione Omizzolo Peruzzi, Fondazione Archivio Vittorio Cini

Ciclo di concerti
SALOTTO MUSICALE VENEZIANO

Mattia Ometto, pianoforte

Programma:
Nikolaj Medtner, Vergessene We is en op. 38
Guido Alberto Fano, Imago… — Solitudo
Robert Schumann, Waldszenen (Scene della foresta)
Aleksandr Skrjabin, Fantasia op. 28

Biglietti (€ 7,00) acquistabili un’ora prima dell’inizio dello spettacolo nella sede del concerto
Ingresso libero per i Soci dell’Ateneo Veneto e per i Soci dell’Archivio Musicale Guido Alberto Fano

Diario di un naufrago felice

Presentazione del volume
Diario di un naufrago Felice
di Paolo Cossato (Venezia, Casa editrice El squero 2021)

L’editore Davide Livieri conversa con l’autore

Musica, incontri leggendari e frivolezze; labirinti di pensiero e vicende legate agli anni di cattedra del Professor Pedantius, nome presago di barbose tiritere e di vertigini mentali, sosia spirituale dell’autore. Quelle di “Diario di un naufrago felice” sono pagine stilate con animo leggero, non prive di speranze ostinate, foriere di ricordi sparsi anche se esposti con criterio cronologico, in un parallelismo tra concerti e insegnamento. Quasi sembrano biografie romanzate.
Un naufragio nei ricordi e nei pensieri di una vita tra ironia e commozione.
Un lettore paziente potrà ritrovarvi esperienze scordate e forse la gioia che tanta grande arte seppe dare.
Paolo Cossato, veneziano, si è laureato in filosofia all’Università Ca’ Foscari e ha seguito i corsi di composizione e di Analisi Formale al Conservatorio Benedetto Marcello. Dopo aver insegnato a Ca’ Foscari e all’Accademia di Belle Arti di Venezia e gli è stato assegnato l’incarico di Responsabile del Settore Musica dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia. Dal 1994 è stato direttore Artistico della Società Veneziana di Concerti di cui è divenuto Presidente nel 2017, portando a conclusione il percorso nel 2018.

incisione grafica facciata ateneo

Incontro delle Accademie e degli Atenei del lombardo-veneto

Riunione del Comitato interaccademico lombardo – veneto.

Votazione per la scelta dell’istituto a guida dell’associazione per il biennio 2022-2024.
Presenti i rappresentati dell‘Accademia Olimpica di Vicenza, l’Ateneo di Brescia e quello di Bergamo, quelli di Treviso e Salò, l’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, la Virgiliana di Mantova e quella degli Agiati di Rovereto.

Letteratura veneta tra ‘900 e 2000

Presentazione del volume
Letteratura veneta tra ‘900 e 2000. Saggi su Valeri, Facco de Lagarda, Noventa, Piovene, Barbaro, Tomizza, Ghirardi, Trotta, Dal Zotto, Carrer, Giusti
di Paolo Leoncini (Treviso, Canova Edizioni 2021)
Ilaria Crotti e Alessandro Scarsella conversano con l’autore

Un percorso quasi cinquantennale di critica alternativa ai canoni prevalenti del Novecento letterario italiano ed europeo. Una critica che predilige la poesia-uomo, la scrittura-umanità, la dimensione intersoggettiva e sociale della creazione letteraria, rispetto al soggettivismo, al formalismo, al realismo, al lirismo.
Il volume comprende 21 saggi, dal 1974 al 2019, pubblicati in Riviste e volumi collettanei e relativi ad autori di diverse generazioni e di diversa notorietà, che in parte sono dei “classici” a livello nazionale e internazionale (Valeri, Noventa, Piovene, Tomizza, Barbaro). C’è poi Ugo Facco de Lagarda, che si connette alla tradizione ottocentesca secondo una pluralità di esperienze narrative e poetiche; altri sono autori emersi negli anni più recenti come particolarmente significativi, dalla Marca trevigiana di Fulvia Dal Zotto e di Piero Carrer, all’area triestino-istriana di Giulio Ghirardi, Fabia Trotta, area accentrata su Fulvio Tomizza, forse l’unico autore italiano “di frontiera”; d’altro canto, Francesco Giusti, assai apprezzato da Giorgio Agamben, costituisce il caso di poeta “bilingue” che passa dalla poesia in lingua alla poesia in dialetto veneziano.
Paolo Leoncini dal 1970 al 2008 ha insegnato all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa, oltre che di letteratura veneta, di critica letteraria, soprattutto di Emilio Cecchi e di Gianfranco Contini, autori dei quali ha pubblicato, da Adelphi, nel 2000, il Carteggio inedito. Nel 2005 ha fondato a Venezia, con Carlo Alberto Augieri, Alfonso Berardinelli, Ilaria Crotti, Pietro Gibellini, Ricciarda Ricorda, Filippo Secchieri, Alessandro Scarsella, “Ermeneutica letteraria. Rivista internazionale”, edita da Serra (Pisa-Roma), giunta al XVI fascicolo. Nel 2017 è uscita, da Milella (Lecce), la raccolta di saggi “Emilio Cecchi: l’etica del visivo e lo Stato liberale”.

Dizionario irresistibile di Storie in Cucina

Presentazione del volume
Dizionario irresistibile di Storie in Cucina
di Paola Trifirò Siniramed (Milano, Cairo Editore 2021)

Ferruccio de Bortoli conversa con l’autrice

2000 anni di storie e aneddoti culinari, conditi con humour e appetitose ricette dall’autrice. Ingredienti, cenni storici, ritratti di personaggi illustri e inaspettati retroscena si mescolano in questo delizioso libro dedicato all’universo gastronomico. Dalla bottarga dei Faraoni alle pere amate dal re Luigi XIV, dalle polpette del Manzoni al ragù di Eduardo De Filippo fino al tiramisù di Casanova: una passeggiata ghiotta e divertente con ricette dalla A alla Z.
Il Dizionario irresistibile di Storie in Cucina ha la prefazione di Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e ospite privilegiato della tavola dell’autrice, e illustrazioni di Caterina Giorgetti.
Paola Trifirò Siniramed è avvocato e giornalista pubblicista. Esperta di storia della cucina, possiede una biblioteca culinaria che supera i 4500 volumi e abbraccia tutto il mondo della cucina e degli alimenti. Ha collaborato con Capital, Class e A Tavola, nonchè per oltre vent’anni con l’indimenticabile Luigi Veronelli per la sua rivista “l’Etichetta”. Possiede una sorprendente collezione di saliere e pepiere, ospitata in mostra alla Triennale di Milano in occasione dell’Expo 2015.

Dante nel giudizio dei filosofi – Ciclo di incontri su Dante 2021

Ateneo Veneto, M.E.I.C.
“Viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico”
L’eredità di Dante nella letteratura del Novecento

Dante nel giudizio dei filosofi
Relatore: Giuseppe Goisis

L’ultimo incontro che il MEIC dedica quest’anno all’eredità di Dante nella cultura del Novecento è dedicato al giudizio che alcuni filosofi hanno dato sull’opera del Sommo poeta.
Il professor Goisis presenterà e discuterà, in sintesi, alcune “letture” e interpretazioni che hanno fornito grandi pensatori contemporanei soprattutto sui temi della morte, dell’ordine del cosmo e infine dell’Amore, che tutto pervade e muove.
Saranno analizzati gli interventi di autori come Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Antonio Gramsci, Etienne Gilson, Jacques Maritain e Karl Jaspers, con alcuni cenni conclusivi a Maria Zambrano e Jacques Lacan.

La presenza di Dante nella letteratura del Novecento – Ciclo di incontri su Dante 2021

Ateneo Veneto, M.E.I.C.
“Viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico”

La presenza di Dante nella letteratura del Novecento
Relatrice: Ylenia Venzo

Nel secondo appuntamento dedicato all’eredità di Dante nella nostra cultura, viene proposto un excursus nella letteratura del Novecento, principalmente italiana ma non solo, alla ricerca degli autori, delle opere e dei precisi riferimenti testuali che presentano un evidente riferimento all’opera dantesca.
Tra le pagine di Borges, Levi, Pasolini e i versi di Luzi, Gozzano, Sanguineti e molti altri, verranno rintracciati i tratti di un omaggio esplicito, riconosceremo rivisitazioni e risemantizzazioni del testo, talvolta anche in chiave di ribaltamento e parodia, ma coglieremo soprattutto l’inesausta vitalità dell’opera di  Dante.
La Commedia infatti è stata un punto di riferimento per tanti autori del Novecento che l’hanno utilizzata come medium artistico e poetico per leggere il presente, attratti come Mandel’štam da un’opera che, per la sua portata universale, nonostante i secoli, rimane di straordinaria attualità: “Non è possibile leggere i canti di Dante senza rivolgerli all’oggi: sono fatti apposta, sono proiettili scagliati per captare il futuro, ed esigono un commento futurum [… ] La sua attualità è inesauribile, incalcolabile, inestinguibile”.

Dante in veneziano: un libro ritrovato

Ateneo Veneto, Associazione culturale “il teatro alla moda”
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (1321-2021)

DANTE IN VENEZIANO: UN LIBRO RITROVATO
Presentazione del volume di Luigi de Giorgi
La Divina Commedia ricantata in veneziano (Parma, Stamperia bodoniana, 1929)

Interventi di
Daria Perocco, Università Ca’ Foscari Venezia

Enrico Ricciardi, Direttore artistico “Il Teatro alla moda”
Roberto Bombarda, Montura editing – Rovereto
Letture di Roberto Milani

Nel corso dei secoli molti autori si sono cimentati nella traduzione della Divina Commedia nel proprio dialetto d’origine. La più parte si è fermata a qualche canto e pochissime sono le trasposizioni dell’intero poema. In veneziano la più nota è quella di Giuseppe Cappelli stampata nel 1875, ma totalmente sconosciuta ed introvabile è quella del veneziano Luigi de Giorgi stampata a Parma nel 1929.
L’Associazione “Il Teatro alla Moda”, nella ricorrenza del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, si è fatta promotrice di una iniziativa editoriale per riportare alla luce il testo, trovando la pronta disponibilità della Società Montura–Editing di Rovereto nello stamparlo e la competenza della professoressa Daria Perocco dell’Università di Ca’ Foscari per illustrarlo.
Il risultato viene presentato al pubblico in questa occasione, accompagnato dalla lettura di un passo del Poema da parte dell’attore Roberto Milani.

VENEZIA NEI CAMPIELLI – ultime visite guidate

Ateneo Veneto, Venezia1600, Hotel Giorgione
VENEZIA NEI CAMPIELLI
Fotografie di Franco Vianello Moro
Lunedì 20 e giovedì 23 settembre 2021, dalle 17.00 alle 18.00, sono previste le ultime due visite guidate in compagnia di Franco Vianello Moro, Giorgio Crovato e Franco Mancuso, autori del libro “Venezia nei Campielli” da cui le foto sono tratte.
Massimo 10 persone a visita. E’ necessario prenotarsi scrivendo a info@ateneoveneto.org 
Accesso solo con Green Pass.
La mostra è allestita in Sala Tommaseo, all’Ateneo Veneto, fino a venerdì 24 settembre 2021, con il seguente orario: 10.00 – 13.00  // 15.00 – 18.00
L’ingresso è libero ma contingentato, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Per i visitatori della mostra il volume “Venezia nei Campielli” è acquistabile in sede a prezzo promozionale.

Esami di Certificazione in Lingua Greca 2021

Esami di Certificazione in lingua greca 2021 – III edizione
Certificazione delle competenze in lingua greca (moderna) all’Università Ca’ Foscari

Riservato agli iscritti

Gli esami di certificazione in lingua greca moderna si svolgono da lunedì 4 a giovedì 7 ottobre 2021.
Si raccomanda di visitare il sito del Centro Nazionale della Lingua Greca (KEΓ) www.greek-language.gr  per informazioni inerenti la certificazione e la specificità delle prove.
Per ulteriori informazioni esami.keg@gmail.com

Fuori Padiglione Venezia – Biennale Architettura 2021

Padiglione Venezia – Biennale di Venezia, Ordine Architetti PPC Venezia
“Fuori Padiglione Venezia”

IL SENSO DELL’ABITARE: HAPPY STATIONS
Incontro-colloquio tra
Michele De Lucchi, architetto, principale protagonista del Padiglione Venezia alla Biennale Architettura 2021
Donatella Caprioglio, psicologa, psicoterapeuta, specializzata in età evolutiva e nella psicologia dell’abitare

Saluti istituzionali di
Paola Mar, Assessore Comune di Venezia
Giovanna Zabotti, Curatrice Padiglione Venezia
Introduce Valentina Fanti, Segretario Ordine Architetti P.P.C. di Venezia

L’incontro è in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Venezia che prevede la concessione di crediti formativi per la presenza.

Il Comune dopo il Comune

Deputazione di Storia Patria per le Venezie
Convegno
Il comune dopo il comune. Rituali civici e continuità istituzionale in età moderna
– secondo giorno – 

GENOVA
Presiede e coordina
Gian Maria Varanini (Deputazione di Storia patria per le Venezie)
Roberto Santamaria (Archivio di Stato di Genova)
Il potere scolpito: ritratti in marmo della classe dirigente genovese tra medioevo ed età moderna
Giacomo Montanari (Università degli Studi di Genova)
Storie e miti della Repubblica: cultura, politica e glorie familiari negli affreschi genovesi dei Palazzi dei Rolli
UMBRIA
M. Grazia Nico Ottaviani (Università di Perugia)
Gli statuti nella lunga durata: tra valore normativo e forza simbolica
Luciana Brunelli (Deputazione di storia patria per l’Umbria)
Condizione giuridica e sociale degli ebrei in Umbria “dopo il Comune”
Paola Monacchia (Deputazione di storia patria per l’Umbria)
Dal toro al sant’Anello. Giochi e riti delle feste pubbliche tra medioevo ed età moderna nella provincia pontificia. Il caso di Perugia

TOSCANA
Presiede, coordina e conclude Giuliano Pinto (Deputazione toscana di Storia patria)
Lorenzo Tanzini (Università di Cagliari)
Continuità delle istituzioni e modelli comunali nelle città toscane di antico regime
Francesco Salvestrini (Università di Firenze)
La festa di San Giovanni a Firenze tra Medioevo ed età moderna
Duccio Balestracci (Deputazione toscana di Storia patria)
La veste dei fantasmi del passato. Rituali, feste e giochi “medievali” nella Toscana moderna

VENEZIA NEI CAMPIELLI

Ateneo Veneto, Venezia1600, Hotel Giorgione
VENEZIA NEI CAMPIELLI
Fotografie di Franco Vianello Moro
Fino a venerdì 24 settembre 2021 
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì all’Ateneo Veneto, in Sala Tommaseo, con il seguente orario: 10.00 – 13.00  // 15.00 – 18.00
L’ingresso è libero ma contingentato, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Accesso solo con Green Pass.
L’idea della mostra è nata dal volume “Venezia nei Campielli” (Supernova 2021) di Franco Vianello Moro, Giorgio Crovato e Franco Mancuso.
L’esposizione si basa su 10 fotografie di campielli – scattate da Franco Vianello Moro – scelte tra le più significative del libro (una per sestiere e per isola) e stampate in grande formato.
Giovedì 16 settembre, dalle 17.00 alle 18.00, è prevista una visita guidata in compagnia degli autori del libro “Venezia nei Campielli” da cui le foto sono tratte.
Massimo 10 persone a visita. E’ necessario prenotarsi scrivendo a info@ateneoveneto.org 
Per i visitatori della mostra il volume “Venezia nei Campielli” è acquistabile in sede a prezzo promozionale.

La Procura Europea

Camera Penale Veneziana “Antonio Pognici”
Convegno
“LA PROCURA EUROPEA”
Indirizzi di saluto
Renzo Fogliata, Presidente Camera Penale Veneziana
Federico Cappelletti, Responsabile Osservatorio Europa UCPI

Ne discutono:
Emma Rizzato, Procuratore Europeo Delegato presso l’Ufficio di Venezia
Francesca Ruggieri, Professore Ordinario di Diritto processuale penale nell’Università dell’Insubria
Ciro Grandi, Professore Associato di Diritto penale nell’Università di Ferrara

Modera:
Simone Zancani, Vicepresidente Camera Penale Veneziana

Per motivi sanitari la partecipazione in sede è limitata a 30 persone.
Il convegno verrà trasmesso contemporaneamente su piattaforma Zoom.
Iscrizioni tramite e-mail a segreteria@camerapenaleveneziana.it specificando se si presenzierà di persona o si seguirà l’evento on-line.

VENEZIA NEI CAMPIELLI

Ateneo Veneto, Venezia1600, Hotel Giorgione
VENEZIA NEI CAMPIELLI
Fotografie di Franco Vianello Moro
Fino a venerdì 24 settembre 2021 
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì con il seguente orario: 10.00 – 13.00  // 15.00 – 18.00
L’ingresso è libero ma contingentato, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Accesso solo con Green Pass.
L’idea della mostra è nata dal volume “Venezia nei Campielli” (Supernova 2021) di Franco Vieanello Moro, Giorgio Crovato e Franco Mancuso.
L’esposizione si basa su 10 fotografie di campielli – scattate da Franco Vianello Moro – scelte tra le più significative del libro (una per sestiere e per isola) e stampate in grande formato.
Giovedì 9, 16 e 23 settembre, dalle 17.00 alle 18.00, sono previste tre visite guidate alla mostra in compagnia degli autori del libro “Venezia nei Campielli” da cui le foto sono tratte.
Massimo 10 persone a visita. E’ necessario prenotarsi scrivendo a info@ateneoveneto.org 
Per i visitatori della mostra il volume “Venezia nei Campielli” è acquistabile in sede a prezzo promozionale.

Sette Giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli

Presentazione del volume
Sette Giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli
di Gianmaria Donà dalle Rose (Milano, edizioni Settecolori 2021)
Stenio Solinas e Walter Mariotti conversano con l’autore

Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli, sulle orme di memorie personali che s’incrociano con quelle di illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Gianmaria Donà dalle Rose. Non un saggio né una guida, ma una successione di magnifiche suggestioni tra il passato e il presente di una città unica: una Venezia insolita e magica, attraverso ricordi e biografie. Un invito personale a perdersi tra calli e campielli, sulle orme dei grandi visitatori di un glorioso passato. Passeggiate di terra e percorsi d’acqua che sfociano nell’identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l’hanno vissuta, amata, odiata. E che contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D’Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna.
Gianmaria Donà dalle Rose è veneziano ma cresciuto a Milano. Laurea all’Università Luigi Bocconi, specializzazione alla Yale University, dal 1981 al 1994 ha ricoperto ruoli dirigenziali in Procter&Gamble, McKinsey, Gruppo Rizzoli Corriere della Sera. Dal 1995 ha lavorato in Twentieth Century Fox come Presidente ed Amministratore Delegato di Fox Italia e Spagna. Dal giugno 2017 è Presidente di IVF (International Film and Video Federation). Il suo primo libro è “L’Antipapa veneziano. Vita del doge Leonardo Donà” (Giunti, 2019).

“Viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico” – Ciclo di incontri su Dante 2021

Ateneo Veneto, M.E.I.C.
“Viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico”
Ciclo di incontri sull’eredità di Dante nella letteratura del Novecento
CANDOR LUCIS AETERNAE: una chiave di lettura per l’itinerario dantesco della Divina Commedia
Relatore: Massimo Mazzucco

L’attenzione del mondo della cultura si è polarizzata attorno alla grande figura di Dante in questo singolare anniversario dei settecento anni trascorsi dalla sua morte.
Anche il MEIC ha voluto contribuire coniugando l’identità ecclesiale che gli è propria con l’impegno di un approccio scientifico rigoroso.Il ciclo di incontri danteschi del 2021 ha dunque come filo conduttore  la considerazione dell’impatto che l’opera poetica di Dante ha esercitato nel tempo nei diversi ambiti della nostra cultura: da quello religioso, a quello letterario, fino a quello filosofico.
La prima lezione del ciclo si propone di riconoscere una chiave di lettura per l’itinerario della Divina Commedia che non sia riconducibile semplicemente all’originalità o all’acume critico di un singolo interprete (magari autorevole), ma che si fondi su dati storici e filologici sicuri, in grado di testimoniare l’esplicita e non fraintendibile volontà dell’autore. Ad aiutare in questo tentativo è proprio la voce dei pontefici Benedetto XV e Paolo VI, nello scorso secolo, ed ora, in questo presente, Papa Francesco, con il contributo della Lettera Apostolica “Candor lucis aeternae”.

Un incontro fra Listz, Dante, Petrarca e Beethoven.

Ateneo Veneto, Associazione Musica Venezia
Celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante
Concerto
Un incontro fra Listz e Dante, Petrarca, Beethoven

Introduce Roberta Reeder, Direttore Artistico dell’Associazione Musica Venezia.

Ramona Munteanu al pianoforte
esegue musiche di Franz Liszt e Ludwig van Beethoven ispirata alla Divina Commedia

Per continuare a celebrare all’Ateneo Veneto il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, l’Associazione Musica Venezia presenta un recital della pianista Ramona Munteanu con la fantasia di Franz Liszt “Après une lecture de Dante” dedicata al Sommo Poeta e ispirata alla Divina Commedia. Il pezzo è diviso in due temi principali. Il primo, in Re minore, rappresenta il lamento delle anime all’Inferno (la tonalità di Re minore, in musica, viene associata alla morte). Il secondo tema è un corale in Fa diesis maggiore che rappresenta la gioia delle anime beate. Il concerto include anche la trascrizione Beethoven/Liszt, “Variazioni su ‘Nel cor più non mi sento'”, dall’opera ‘La molinara’ di Giovanni Paisiello, che ha ispirato altri compositori come Paganini. A seguire, la pianista suonerà il Sonetto 104 del Petrarca dagli Années de pèlerinage di Liszt e la magnifica trascrizione Beethoven/Liszt, “Allegretto” dalla Sinfonia no. 7.

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Il Comune dopo il Comune

Deputazione di storia patria per le Venezie

Convegno
Il Comune dopo il Comune. Rituali civici e continuità istituzionale in età moderna
– primo giorno –
Saluto di Gian Maria VaraniniAlessandro Arcangeli 

La Terraferma veneta
Presiede, coordina e conclude Matteo Casini
Interventi di Marco Bellabarba, Enrico Valseriati, Pietro D’Orlando, Matteo Melchiorre, Andrea Toffolon, Erika Carminati 

Crisi ecologica, crisi sanitaria

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Ateneo Veneto, Europe Direct Venezia Veneto, Shylock Centro Universitario Teatrale di Venezia
IL GREEN DEAL SIAMO NOI. STRUMENTI PER UNA CULTURA AMBIENTALE
Crisi ecologica, crisi sanitaria
Interventi di
Roberto De Vogli, docente di Salute Globale, Università di Padova
Andrea Poggio, responsabile Mobilità Legambiente
Andrea Pozzer, esperto in chimica dell’atmosfera Max Planck Institut for Chemistry, Mainz (Germania) in collegamento da remoto
Introducono:
Bianca Nardon, presidente Shylock Centro Universitario Teatrale di Venezia
Francesca Vianello, Europe Direct Venezia Veneto

VENEZIA NEI CAMPIELLI – Mostra fotografica

Inaugurazione della mostra
VENEZIA NEI CAMPIELLI
Fotografie di Franco Vianello Moro

Dal 3 al 24 settembre 2021
Ingresso libero contingentato, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro – obbligo di Green Pass
Dal lunedì al venerdì con orario 10.00 – 13.00 // 15.00- 18.00

Giovedì 9, 16 e 23 settembre, dalle 17.00 alle 18.00, sono previste tre visite guidate alla mostra in compagnia degli autori, per un numero massimo di 10 persone a visita.
E’ necessario prenotarsi scrivendo a info@ateneoveneto.org 

Dal volume “Venezia nei Campielli” fresco di stampa (presentato all’Ateneo Veneto la sera del 3 settembre) è nata l’idea di questa mostra che si basa su 10 fotografie di campielli scelte tra le più significative del libro (una per sestiere e per isola), realizzate da Franco Vianello Moro e stampate in grande formato.
Le foto sono riprese fotografiche ad ampio spettro, risultato di un montaggio di più scatti, tutti a mano libera, che permette di avere una visione ampia, allargata, quasi panoramica. L’allestimento in Sala Tommaseo crea così un percorso espositivo che quasi avvolge il visitatore, lo accoglie all’interno dei campielli – che sono il cuore pulsante di Venezia – luoghi autentici della quotidianità veneziana, spazi pubblici minori che non hanno corrispettivo in altre realtà urbane.

Turismo sostenibile, Turismo culturale, Salvaguardia di Venezia

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile
Registrazione dell’incontro pubblico
Turismo sostenibile, Turismo culturale, Salvaguardia di Venezia

Relatori:
Stefano Croce, Laura Sabbadin, portavoce del progetto “Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile”

Al centro del dibattito la campagna delle Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile: lo scopo è quello di sensibilizzare i visitatori, prima del loro arrivo in città, sul valore e il carattere distintivo di Venezia.

Riccardo Held recita il Canto XXXIII del Paradiso

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Società Dante Alighieri – Comitato di Venezia
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DANTESCHE, GIUGNO 2021
in collaborazione con Ateneo Veneto, Marina Militare, Biblioteca Nazionale Marciana, Procuratoria di San Marco, Salone Nautico Venezia, The Gritti Palace

Letture dantesche e concerto in Basilica di San Marco
Serata registrata il 29 giugno 2021

RICCARDO HELD dice il Canto XXXIII del Paradiso 
Il coro dei “Cantori Veneziani” diretto dal M° Diana D’Alessio, esegue il “Pater Noster” di Giuseppe Verdi (ispirato ai Versi 1-24 del Canto XI del Purgatorio) e le “Laudi alla Vergine Maria”, di Giuseppe Verdi (Versi 1-21 del Canto XXXIII del Paradiso).

Saluto: Monsignor Canonico Angelo Pagan, Arcidiacono della Basilica di San Marco
Emmanuele Muresu, Consigliere Comunale, in rappresentanza del Sindaco di Venezia
Rosella Mamoli Zorzi, Presidente del Comitato di Venezia della Società Dante Alighieri
Introduce Serena Fornasiero, italianista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Vicepresidente del Comitato di Venezia della Società Dante Alighieri.

Dante e la rosa: dall’amore sensuale all’amore spirituale

ART NIGHT VENEZIA 2021 – X edizione
Ateneo Veneto, Associazione Culturale Musica Venezia, Università Ca’ Foscari, Comune Venezia, Venezia1600

Dante e la rosa: dall’amore sensuale all’amore spirituale
Introduzione: Roberta Reeder, direttore artistico dell’Associazione Musica Venezia
Voci recitanti:  Adriano Iurissevich e Roberta Reeder
Simona Gatto
, soprano
Davide Gazatto, liuto, flauto dolce, percussione

Uno dei temi di questa X edizione di Art Night Venezia è quello di Dante Alighieri, di cui ricorrono i 700 anni dalla morte.
Ateneo Veneto, in collaborazione con l’Associazione Musica Venezia, propone al pubblico un evento multimediale, con recitazione di versi tratti dalla Divina Commedia, alternati a musica e canzoni dei trovatori, al tempo di Dante.
Adriano Iurissevich sarà la voce recitante dei passaggi dalla Divina Commedia, come ‘Francesca da Rimini’ nell’Inferno e Piccarda Donati nel Paradiso, nonché di trovatori quali Bertran de Born e Sordello: un viaggio dall’Inferno al Paradiso per giungere all’amore spirituale.

GUARDA IL VIDEO

Malattia e terapia della Città secondo Platone

Ateneo Veneto, Accademia di Musica e Filosofia, Venezia 1600

RIPENSARE LA CITTA’ CON GLI ANTICHI
Malattia e terapia della Città secondo Platone
Franco Ferrari dialoga con Sara Cianciullo

Emma Brumat, Alfredo Conte, Elisa Fonda e Yun Zhang
interpretano al pianoforte brani di Franz Liszt e Claude Debussy

Nella sua opera di filosofia politica più articolata e complessa, la Repubblica, Platone concepisce la crisi della polis secondo modalità di tipo medico, assimilando la città a un organismo malato. In tale contesto le soluzioni che egli appronta assumono il profilo di una terapia, la quale necessita di medici. Il progetto filosofico-politico della Repubblica si presenta dunque come un grandioso piano diagnostico e terapeutico che coniuga tutti gli aspetti del pensiero platonico: etica, antropologia, politica, epistemologia, estetica e metafisica.
La crisi della città è prima di tutto una crisi antropologica, il cui superamento richiede una radicale rifondazione delle modalità attraverso le quali gli uomini si pensano come una comunità.
n simile progetto ha il merito di porre la questione della grande politica, ossia di un’azione che si richiami a fondamenti etici, antropologici e metafisici.

Franco Ferrari insegna filosofia antica presso l’Università di Pavia, dopo avere insegnato per venti anni all’Università di Salerno. Ha svolto attività didattica in numerose università europee e sudamericane. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla filosofia di Platone e sulla ricezione del platonismo nel mondo antico. Ha tradotto e commentato nella collana dei classici della Bur il Parmenide, il Teeteto e il Menone. A Platone ha dedicato anche un’esposizione generale: Introduzione a Platone (Il Mulino).
Sara Cianciullo, musicista e filosofa, compie i suoi studi musicali laureandosi in Pianoforte al Conservatorio di Avellino: tiene regolarmente concerti in Italia e all’estero sia come solista che in formazione cameristica. Coltiva parallelamente i suoi studi di filosofia laureandosi in Filosofia Antica all’Università degli Studi di Salerno, ed è attualmente dottoranda in “Studi Umanistici Transculturali” all’Università degli Studi di Bergamo. I suoi interessi di ricerca restano legati alla filosofia antica e si concentrano sulla ricezione del platonismo nella scienza e nell’Inghilterra del Sec. XVII.

RIPENSARE LA CITTA’ CON GLI ANTICHI

Ateneo Veneto, Accademia di Musica e Filosofia, Venezia 1600, Agimus Venezia, Società Filosofica Italiana
RIPENSARE LA CITTA’ CON GLI ANTICHI

Platone nella Repubblica (digitale)
Luigi Vero Tarca 
in dialogo con Camilla Grandi 

Interventi musicali:
Diana Calcagno, viola | J.S.Bach: Preludio Suite n. 3; Preludio Suite n. 5; Gavotta Suite n. 6
Elena Bernaus, flauto | J.S. Bach: Partita in la minore, Allemanda e Corrente; Sarabanda e Bouurée inglese

Ripensare Venezia attraverso i filosofi antichi è l’obiettivo del nuovo ciclo di musica e filosofia 2021.
I grandi pensatori dell’antichità hanno ancora molti strumenti da offrirci per leggere criticamente il nostro presente e immaginare con maggior consapevolezza il nostro futuro.
La riflessione antica sull’etica e sulla politica ha gettato le basi di cui la nostra cultura si nutre ancora oggi, spesso in modo inconsapevole.
Questi incontri filosofici organizzati in occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia intendono dare un contributo attraverso la riflessione sulla città a partire proprio dall’età classica.
Ogni incontro è accompagnato da interventi musicali a cura dell’Associazione Agimus dedicati a Venezia e al tema dell’acqua.

Ripensare Venezia attraverso i filosofi antichi: prima lezione

La prima lezione riguarda il pensiero politico di Platone, compendiato in particolare nella Repubblica (ma poi anche nelle Leggi).
Tale pensiero può restare attuale pure nella polis contemporanea, che potremmo definire “digitale”, dal momento che questa pare destinata a condurre gli umani al di là di quello che pareva essere il confine inoltrepassabile dell’esistenza umana?

Luigi Vero Tarca, già professore ordinario di Filosofia Teoretica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Presso la stessa università è stato direttore del Centro Studi sui Diritti Umani, nonché fondatore del Seminario Aperto di Pratiche Filosofiche. Il suo pensiero, che unisce rigore teoretico e pratica filosofica, si fonda sul concetto di pura differenza, distinta dalla semplice negazione.
Camilla Grandi ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2018, occupandosi principalmente di Platone e del dialogo socratico. Appassionata di teatro, si è diplomata alla scuola del Teatro a l’Avogaria e collabora con diverse compagnie. Lavora in ambito sociale.

Non perdere gli eventi organizzati dall’Ateneo Veneto

Donne sante dee. Guida ragionata alla città di Venezia

Ateneo Veneto, Università Popolare di Venezia, Venezia1600
Presentazione del volume
DONNE SANTE DEE. Guida ragionata alla città di Venezia
di Antonella Barina e Daniela Zamburlin (Venezia, Mare di Carta editrice 2021)

Francesca Brandes conversa con le autrici 
Letture di Maria Teresa Crisigiovanni di “Voci di Carta”

Il libro è una guida non solo ai luoghi ma anche alla storia della città lagunare dalle sue origini raccontata in prospettiva di genere. Ricordando le donne più famose della storia di Venezia, le autrici hanno restituito volto, nome e luogo a un inedito e nutrito repertorio trasversale di presenze femminili diversissime tra loro per condizione, professione e vocazione che, con centinaia di nomi, arriva fino al Novecento, includendo anche significative figure mitiche e leggendarie.
Arricchita da circa 500 fotografie di diverse autrici e autori e con più di 150 ritratti originali della giovane disegnatrice spagnola Eva Martìnez Souto, attraverso la vita delle protagoniste la guida indirizza sia ai grandi monumenti noti in tutto il mondo, sia ai labirinti della Venezia meno conosciuta, ricca di opere altrettanto importanti, suggerendo reti di relazioni tra le stesse protagoniste.
Antonella Barina, poeta, drammaturga, giornalista professionista, vive a Venezia e dagli anni ’70 studia con viaggi e ricerche i miti del divino femminile.
Daniela Zamburlin, giornalista professionista, scrittrice, storica, studiosa di tradizioni popolari, di Venezia e di storia delle donne. Vive e lavora a Venezia.

Eugenio Miozzi. Venezia tra innovazione e tradizione, 1931 – 1969

Presentazione del volume
Eugenio Miozzi. Venezia tra innovazione e tradizione, 1931-1969
a cura di Clemens F. Kusch (Berlino, DomPublishers, 2020)

Coordina Guido Zucconi
Presentano Mario Isnenghi e Marzia Marandola
Interventi di Serena Maffioletti e del curatore

Nonostante abbia segnato in maniera rilevante l’immagine e il funzionamento contemporaneo della città, Eugenio Miozzi è una figura poco conosciuta a Venezia.
Eppure i veneziani e i visitatori si confrontano quotidianamente con le sue opere e soprattutto attraversano i suoi ponti: dal Ponte della Libertà, al Ponte dell’Accademia, ai diversi ponti sul Rio Nuovo sino all’esemplare Ponte degli Scalzi.

Venezia tra tradizione e innovazione

Ma Eugenio Miozzi nella sua lunga attività ha anche realizzato una grande quantità di opere e progetti tra i quali il Garage Comunale e il Casinò del Lido, si è occupato del restauro del Teatro la Fenice, ha fatto piani per il risanamento della città, progetti per l’ampliamento dell’isola del Tronchetto, progettato una strada translagunare e ideato un’autostrada da Venezia a Monaco.
Tutti i progetti rappresentano il costante e infaticabile sforzo per coniugare la secolare tradizione di Venezia con uno spirito di innovazione come garanzia per la sopravvivenza della città stessa.

Il curatore del volume

Clemens Kusch, architetto, opera con il suo studio professionale a Venezia, nei settori della progettazione e del project management. E’ corrispondente di riviste tedesche e ha pubblicato numerosi saggi e articoli sull’architettura contemporanea. Ha curato le pubblicazioni “Poli fieristici” (forma editore 2013) e la “Guida all’architettura. Venezia. Realizzazioni e progetti dal 1950”, (dom publishers 2014). Dal 2009 al 2015 è stato coordinatore dell’associazione temporanea di professionisti italo-tedesca incaricata della progettazione per la ricostruzione del castello di Berlino.

Il pathos della distanza: oggetti orientali con oreficerie medievali del Tesoro della basilica di San Marco

Ateneo Veneto, Patrimonio di Oreficeria Adriatica
Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti Decorative 2021 – XVIII edizione
TESORI NASCOSTI E RITROVATI. ARCHEOLOGIA, OREFICERIE RESTAURI TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Il pathos della distanza: oggetti orientali con oreficerie medievali del Tesoro della basilica di San Marco
Relatrice: Letizia Caselli

Esiste una documentazione piuttosto ricca sulle perdite causate dall’uso degli oggetti devozionali in metallo prezioso.
I manufatti più modesti sono sostanzialmente scomparsi, quelli sontuosi conservati nei tesori delle basiliche, come ad esempio quella di San Marco, sono invece ancora presenti,.forse per l’elevato valore materiale e simbolico costruito attorno ad essi.

Di quest’ultima categoria si intende considerare non tanto la vulnerabilità quanto gli interventi creativi medievali, in questo caso veneziani, eseguiti su oggetti più antichi, in origine bizantini, islamici e non solo, in una sorta di apparente “continuità” artistica e stilistica di estrema raffinatezza, ma con un decisivo cambio di funzione.

Un riuso e una nuova vita per gli oggetti insomma, che nel tempo interagiscono con la cultura di chi li ha ri-creati e con lo sguardo di chi li apprezza, spostando forse in altro luogo parte del loro ciclo vitale.

​​​​​​​Il Tesoro sopravvissuto del Museo del Duomo di Caorle. Argenti medievali e barocchi

Ateneo Veneto, Patrimonio di Oreficeria Adriatica
Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti Decorative 2021 – XVIII edizione
TESORI NASCOSTI E RITROVATI. ARCHEOLOGIA, OREFICERIE, RESTAURI TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Il Tesoro sopravvissuto del Museo del Duomo di Caorle. Argenti medievali e barocchi
Alberto Bordignon,
 storico dell’oreficeria

La secolare storia di Caorle comincia insieme alla creazione da parte dell’Impero Romano delle tre città fortificate di Aquileia, Concordia e Oderzo.
Caorle faceva parte di un cordone di isole-fortezza poste sul litorale veneziano, fondamentale avamposto per il ruolo di difesa del commercio e delle comunicazioni con l’Europa nord-orientale, ruolo che tuttavia ne condizionò nei secoli il destino e in parte l’oblio già nella seconda metà del 1200.

Il “Tesoro” di Caorle, custodito nel duomo di Santo Stefano martire, per molti aspetti rappresenta una testimonianza importante delle produzioni orafe nell’Alto Adriatico, dal Medioevo al Novecento. Un nucleo di oggetti sopravvissuto, in gran parte, nonostante vicende storiche che spesso hanno visto nelle arti preziose il più ambito “desiderio di conquista” tra saccheggi, frequenti incursioni piratesche e requisizioni.

L’attenzione si è focalizzata principalmente sui manufatti di età medievale e barocca, che per importanza storica e numerica costituiscono il nucleo più significativo delle suppellettili sacre che insieme agli altri oggetti d’arte appartengono alla comunità parrocchiale, tramandati dai vescovi durante un millennio di storia.

Nel 1975 essi furono raccolti da mons. Felice Marchesan in uno spazio un tempo dedicato alla cappella privata dei vescovi e all’Episcopio, riordinati e organizzati nel Museo del Tesoro del Duomo di Caorle, inaugurato dall’allora patriarca di Venezia Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I.

Alcune anticipazioni sul restauro dei mosaici con pavoni della Basilica di San Marco

Ateneo Veneto, Patrimonio di Oreficeria Adriatica
Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti Decorative 2021
TESORI NASCOSTI E RITROVATI. ARCHEOLOGIA, OREFICERIE, RESTAURI TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Alcune anticipazioni sul restauro dei mosaici con pavoni della Basilica di San Marco
Relatore: Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage Inc.

La lezione è incentrata su un restauro che coinvolge una delle partiture più preziose della città. Un “tesoro” con altre funzioni, un bene storico-artistico di pregio ma di carattere monumentale, visto nella sua materialità, da preservare e conservare nel tempo: la Basilica di San Marco. L’alta marea eccezionale che ha colpito Venezia durante il mese di novembre 2019 ha causato danni ingentissimi soprattutto alla chiesa. L’intero pavimento è stato sommerso dall’acqua granda causando importanti danni ai preziosi mosaici pavimentali che si estendono sull’intero suolo calpestabile, sia del nartece che delle navate interne.
Le superfici a mosaico della Basilica, a causa del contatto prolungato con l’acqua, hanno subito gravi alterazioni, quali il sollevamento delle malte di supporto, lo scalzamento e la dispersione delle tessere marmoree e infine la corrosione dei materiali lapidei e marmorei. Il tappeto musivo in prossimità della porta d’ingresso del Battistero nella navata destra della Basilica è tra le aree che hanno subito i danni maggiori.
Venetian Heritage sta sostenendo il restauro di questo “tesoro”, in particolare della porzione di mosaico che rappresenta una coppia di pavoni tra loro affrontati davanti a un vaso centrale dal quale si sviluppano ampi girali vegetali che offrono appoggio ai due uccelli. Nella chiesa sono presenti quattro coppie di pavoni, due nella navata destra e due in quella sinistra. La porzione di mosaico restaurata da Venetian Heritage (grazie al sostegno di Bottega Veneta), è particolarmente importante perchè è l’unica a conservare ancora in larga parte i materiali originali risalenti al XII-XIII secolo ed è stata utilizzata nel corso dell’Ottocento come modello per la ricostruzione delle altre tre coppie di pavoni.

La nuova terra

Presentazione del volume
La nuova terra  (Milano, Guanda 2021)
di Sebastiano Mauri
Michela Vanon Alliata e Vincenzo Patanè conversano con l’autore

Un libro che parla di ricerca interiore e riscoperta di sé e del rapporto che lega l’uomo alla terra. Il protagonista del romanzo, Leone, arriva nel cuore dell’Amazzonia convinto da sua cugina Nur, cui non ha mai saputo dire di no, e viene catapultato in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con cerimonie in cui si consuma l’ayahuasca, la liana dei morti, un decotto psicotropo dai numerosi effetti terapeutici. Una storia sulla scoperta e l’accettazione di se stessi.
Sebastiano Mauri ha vissuto tra Milano, New York e Buenos Aires. Artista, scrittore e regista, nel 2012 ha pubblicato il romanzo Goditi il problema e nel 2015 il saggio Il giorno più felice della mia vita, entrambi con Rizzoli. Nel 2018 ha vinto il premio Flaiano Opera Prima con Favola, il suo primo film.

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Spiagge della memoria

Presentazione del volume
Spiagge della memoria 
di Giulia Giudice (Firenze, Nardini editore 2019)

Maria Paiato legge alcuni passi dal libro.
Introduzione e dialogo letterario con Letizia Caselli.

Pubblicato un anno prima della morte, ma elaborato nell’arco degli ultimi venti anni, il libro “Spiagge della memoria” racconta “frange di vita”. Storie personali, soste per permettere ai pensieri di elevarsi a ricordi concreti e sempre interessanti. Storie minime, quotidiane, racconti veri ristretti negli spazi di una stanza, una casa delle vacanze, un incontro, un fatto insolito, le famiglie e le amicizie raccontate con una leggerezza che conquista e invoglia a girare pagina per capire l’evoluzione dei fatti o il carattere di uno dei protagonisti.
Giulia Giudice (1927 –  2020) ha lavorato come ricercatrice all’Istituto Regionale di Studi Economici del Veneto e in seguito ha insegnato geografia economica. Ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca della conoscenza. La scrittura ha accompagnato tutta la sua esistenza con una produzione narrativa e soprattutto poetica fortemente innovativa e sperimentale legata in particolare alla cultura classica europea, alla filosofia bergsoniana del tempo, al linguaggio delle arti figurative, alla fantascienza come utopia laica dell’inconosciuto e metafora dell’assurdo della realtà.
Maria Paiato ha attraversato il teatro di parola e di regia di questi ultimi vent’anni acquisendo una qualità e una sensibilità che ne fanno un’interprete universale e particolarmente duttile e un’esploratrice creativa della forma monologo. Pluripremiata, tra i più prestigiosi riconoscimenti vanta Gli Olimpici del Teatro, il Premio UBI, il Premio Eleonora Duse e di recente il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista ne Il Testimone invisibile di Stefano Mordini.

VENEZIA NEI CAMPIELLI – Presentazione del volume

Presentazione del volume
Venezia nei Campielli  (Lido di Venezia, Supernova 2021)
di Giorgio Crovato, Franco Mancuso, Franco Vianello Moro 

Introduce il presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante
Gli autori conversano con l’editore Giovanni Distefano (Supernova) e con Jacopo Zanon (Hotel Giorgione)

Ingresso libero fino a esaurimento dei 60 posti disponibili in sala.
Obbligo di Green Pass  

Quanti sono i campielli di Venezia? Sono ben 217, e per catalogarli e schedarli tutti ci sono volute la curiosità e la pazienza certosina di un gruppo di lavoro composto da un fotografo, uno storico, un urbanista e un editore che hanno collaborato alla realizzazione di questo libro che è una singolare guida attraverso la Venezia degli spazi pubblici minori.
Venezia nei Campielli è un libro fatto di bellissime fotografie accompagnate da preziose annotazioni storico-urbanistiche, frutto di un’indagine su un aspetto poco studiato della città, quello degli spazi pubblici minori. Gli autori si sono concentrati sui campielli come luoghi accoglienti e autentici del tessuto urbanistico, in cui si respirano la vita quotidiana e la cultura materiale di una comunità abituata da sempre a vivere tra acqua e terra.
Per il corredo fotografico del libro è stato necessario fare una scelta, e selezionare 60 campielli che per le loro caratteristiche si prestassero ad una ripresa fotografica ad ampio spettro, selezionando di volta in volta il miglior angolo di inquadratura; il risultato è un montaggio di una sequenza spaziale di più scatti, tutti a mano libera, che permette di avere una visione ampia, allargata, quasi panoramica. Tutti gli altri 157 campielli sono rappresentati con scatti unici.

Assemblea ordinaria dei Soci dell’Ateneo Veneto

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

Data la situzione sanitaria, l’Assemblea si svolge in modalità online attraverso la piattaforma ZOOM.
I soci riceveranno la mail di invito dalla Segreteria dll’Ateneo Veneto.

Ordine del Giorno
Comunicazioni del Presidente sull’attività dell’Istituto
Presentazione ed approvazione del Bilancio Consuntivo 2020
Varie ed eventuali

Asta di beneficenza a favore di Ateneo Veneto e altri service

Inner Wheel Venezia e Rotary Club Venezia

ASTA DI BENEFICENZA
Oggetti d’arte e regalie di gran valore
Il ricavato andrà in favore di ATENEO VENETO, A.I.L. Venezia, A.I.R.C.

ASTA
Ca’ Sagredo Hotel, Campo Santa Sofia, 4198/99
Domenica 20 giugno 2021, ore 15.30
in presenza nella Sala della Musica e in collegamento via Zoom

Esposizione – Portego del piano nobile
Sabato 19 giugno dalle h 10 alle h 18
Domenica 20 giugno dalle h 10 alle h 15

L’iniziativa è promossa da Maria Luisa Zinato Semenzato, in memoria di Marco Semenzato.
Per informazioni telefonare al 388 1588067 o al 348 0659524

Elenco dei lotti all’asta

Venezia nella vita e nell’opera di Dante

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Società Dante Alighieri – Comitato di Venezia
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DANTESCHE, GIUGNO 2021
in collaborazione con Ateneo Veneto, Marina Militare, Biblioteca Nazionale Marciana, Procuratoria di San Marco, Salone Nautico Venezia, The Gritti Palace

Venezia nella vita e nell’opera di Dante
Conferenza registrata nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana il 15 giugno 2021

Relatore: Luca LOMBARDO, assegnista di Filologia e critica dantesca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia
Saluto di
Stefano Campagnolo, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana
Rosella Mamoli Zorzi, presidente del Comitato di Venezia della Società Dante Alighieri

Se è vero che Venezia non è mai diffusamente trattata nelle opere di Dante, pur altrettanto innegabile è la sua presenza silente e costante, che si dispiega lungo tutta la traiettoria narrativa della Commedia, a cominciare dalla ben nota similitudine dell’Arsenale («Arzanà»), attraverso la quale, nell’incipit del XXI canto dell’Inferno, il poeta descrive la pena dei barattieri immersi nella pece bollente. Una qualche memoria di Venezia, delle sue isole e della terraferma, sembra inoltre attraversare anche le altre due cantiche del poema. Venezia è però una presenza non irrilevante anche nella biografia di Dante, a partire dalle circostanze della morte del poeta, che si legano proprio alla città lagunare: di ritorno da Venezia passando per le zone paludose di Comacchio o proprio durante il soggiorno in laguna, Dante contrasse probabilmente una febbre malarica che gli fu fatale.
La conferenza intende quindi esplorare la funzione della città lagunare tanto nell’elaborazione letteraria dell’opera dell’Alighieri quanto nel perimetro della sua biografia, per approdare a una riconsiderazione complessiva della vasta e articolata fortuna che l’opera dantesca ha incontrato nel contesto culturale veneziano dal Trecento ai giorni nostri.

PER UN TURISMO SOSTENIBILE

DIRETTA STREAMING – CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile
Incontro pubblico
Turismo sostenibile, Turismo culturale, Salvaguardia di Venezia
Saluto di Gianpaolo Scarante, Presidente Ateneo Veneto
Relatori:
Stefano Croce, Laura Sabbadin, portavoce del progetto “Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile”

Al centro del dibattito la campagna delle Guide Turistiche di Venezia per un Turismo Sostenibile: lo scopo è quello di sensibilizzare i visitatori, prima del loro arrivo in città, sul valore e il carattere distintivo di Venezia.
Per chi volesse partecipare in presenza, l’ingresso è consentito SOLO FINO AD ESAURIMENTO DEI 30 POSTI DISPONIBILI, secondo le regole del distanziamento sociale.
Per semplificare le operazioni di registrazione è necessario presentarsi con il modulo di registrazione già precompilato.
Data l’esiguità dei posti disponibili, vi invitiamo a seguirci on-line, con la diretta streaming sul nostro canale YouTube.

Beppe Arena legge il Canto XXI dell’Inferno

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Società Dante Alighieri – Comitato di Venezia
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DANTESCHE, GIUGNO 2021
in collaborazione con Ateneo Veneto, Marina Militare, Biblioteca Nazionale Marciana, Procuratoria di San Marco, Salone Nautico Venezia, The Gritti Palace

Giornata della Dante: lettura del Canto XXI dell’Inferno dantesco
Serata registrata in occasione del Salone Nautico Venezia 2021

BEPPE ARENA legge il Canto XXI dell’Inferno, in cui le Malebolge sono paragonate all’Arsenale (“…quale ne l’Arzanà de’ Viniziani / bolle l’inverno la tenace pece/…”)
Introduce Serena Fornasiero, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
Saluto: Rosella Mamoli Zorzi, Presidente Comitato di Venezia – Società Dante Alighieri
Amm. Andrea Romani, Comandante Istituto Studi Militari Marittimi e del Presidio della Marina di Venezia

Beppe Arena, attore e regista di prosa e lirica, ha diretto alcuni tra i più prestigiosi teatri e festival italiani. Ha insegnato in Conservatori e Scuole di teatro oltre ad aver organizzato eventi in campo culturale. Nel cinema ha lavorato in diversi film come attore o come responsabile casting, Nel 2012 ha diretto il suo primo lungometraggio ispirato alla vita di Tina Modotti “Perché il fuoco non muore” scritto da Francesco Niccolini.