Paolo Rumiz

ATENEOinVIAGGIO – Paolo Rumiz

Ateneo Veneto, Emergency ONG Onlus

ATENEOinVIAGGIO
Strade, confini, popolazioni: diari di un viaggiatore

Il giornalista e scrittore Paolo Rumiz conversa con
Mara Rumiz, responsabile dello sviluppo dei progetti Emergency Venezia
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Paolo Rumiz è triestino, figlio di una delle frontiere più mobili d’Europa. Giornalista e scrittore con più di venti libri all’attivo, di cui molti dedicati all’esplorazione dei territori, legge le mappe e i libri con la stessa avidità, e considera le scarpe altrettanto importanti dei bloc notes ai fini della narrazione.
E’ lui l’ospite d’onore del nuovo appuntamento della rassegna “ATENEOinVIAGGIO”, dedicata a viaggi e viaggiatori di ieri e di oggi.
Il ritmo del cammino, il mare, il vento, l’effetto di un confine vicino sono tutte suggestioni che Paolo Rumiz conosce molto bene e di cui parlerà in questo incontro.
Sul quotidiano “Il Piccolo” di Trieste e poi su “La Repubblica” Paolo Rumiz ha rilanciato con successo il genere del “feuilleton” a puntate, proprio sotto forma di storie di viaggio. Per  “La Repubblica” ne ha realizzati quindici, a partire dal racconto di una traversata in bicicletta dall’Italia alla Turchia (2001), fino alla storia della camminata sull’Appia antica, “ritrovata” dopo secoli di oblio. Come reporter ha seguito il crollo della Cortina di ferro, il conflitto jugoslavo, la nascita dei populismi, l’inizio dell’ultima guerra in Afghanistan e l’indebolirsi dell’Europa nel tempo delle migrazioni.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Attila è tornato - mostra numismatica

Attila è tornato a Venezia – Un libro e una mostra

Presentazione del libro
Dall’immagine esoterica di Lorenzo il magnifico a quella animalesca di Attila…e non solo
di Alessandro Ubertazzi (Sant’Omobono Terme (Bg), Centro Studi di Valle Imagna 2023)

Silvia Balson Scarel, Presidente del Gruppo Archeologico Aquileiese e il creativo Manuel Vecchina conversano con l’autore
Modera Enrico Lembo

In sala saranno esposte in varie teche monete e medaglie di cui parla il libro.
Segue piccolo rinfresco.

Le medaglie e le placchette presentate in mostra e descritte nel saggio si riferiscono sostanzialmente alla curiosa origine della rappresentazione dell’aspetto di Attila, il “Flagello di Dio”, alle successive rielaborazioni, oltreché alla documentazione del contesto che le ha originate.
Si tratta di un ristretto gruppo di oggetti realizzati fra la seconda metà del XV e gli inizi del XIX secolo che, messi in relazione fra loro, evidenziano un curioso filo rosso che prende spunto dalla figura di Attila forse per alludere a una serie di altri concetti.
Si parte dall’ipotesi che certe placchette in bronzo risalgano ai “capricci” di Lorenzo il Magnifico, per poi adattarsi alla restituzione dell’immagine di Attila. Proprio all’inizio del 1500 la figura del re barbaro infatti aveva stranamente registrato un ampio interesse etnografico forse grazie alla diffusione del libro stampato e alle contemporanee ricerche degli studiosi di fisiognomica.
Nel saggio di Alessandro Ubertazzi si riportano le derivazioni cólte dall’iconografia originaria e si tratteggiano alcune ipotesi circa la presenza dell’oggettistica su Attila fino ai primi del XIX secolo.

Archeologia 2023 Capitolium di Verona

Corso di Archeologia 2023 – III lezione

Il sacro nel Veneto antico: divinità e luoghi di culto

“La scoperta dell’acqua calda”. Santuari euganei e alpini dei Veneti antichi
Relatrice: Giovanna Gambacurta

I Veneti antichi veneravano numerose divinità recandosi in luoghi di culto e santuari dove manifestare la propria devozione. Preghiere, riti, sacrifici erano rivolti agli dei per avere la loro benevolenza per essere protetti nella salute, per la maternità, o per i mille pericoli della vita quotidiana.
Le divinità sono legate alle caratteristiche del territorio dove sorgono i santuari e, nel panorama articolato e complesso di queste manifestazioni, si possono individuare due casi molto particolari, luoghi nei quali la divinità emerge dalle acque salutifere e sananti, garantendo ai devoti una pronta guarigione. A Montegrotto, alle pendici dei Colli Euganei, e a Lagole di Calalzo, tra i boschi del Cadore, per secoli le genti venete hanno frequentato zone ricche di polle d’acqua, calda o solforosa, ben conoscendone le prerogative, considerate divine.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta.

donna piacere sanità 2023

Corso di Storia della Sanità 2023 – II lezione

La paura della morte e l’amore per il piacere nella Serenissima

“Cose lascive per trastullo dell’ingegno”: la cultura della Rinascenza e l’arte di amare
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

Se a Roma alla fine del ‘400 alla corte di papa Borgia si esibivano nude “cortigiane honeste” nelle oscene feste pontificie, a Venezia nel corso del ‘500, Veronica Franco disquisisce con Maffio Venier sulla libertà e nobiltà del suo essere signora del piacere. Pietro Aretino e Tiziano Vecellio delineano le valenze poetiche  dell’atto sessuale descritto dai sonetti con cruda oscenità o elevato al mito dalla pittura. La lascivia viene trasfigurata dalla cultura della Rinascenza che ritrae gli amori degli dei nei corpi degli uomini.
Le misure della controriforma e la necessità di rilanciare la natalità in epoca di continue pestilenze riconducono le “artes amandi” alla sottocultura dei postriboli. Ritorna a imperare la dicotomia fra le mogli e madri, asessuati strumenti per la  riproduzione, e le prostitute che  forniscono voluttà mercenaria come antidoto alla sodomia e a peccati/reati peggiori.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Archeologia 2023 Capitolium di Verona

Corso di Archeologia 2023 – II lezione

Il sacro nel Veneto antico: divinità e luoghi di culto

Il santuario del dio Altino: stranieri e lupi
Relatrice: Margherita Tirelli (curatrice del corso)

Si data alla seconda metà del VI secolo a.C. la nascita del santuario dedicato ad Altino, divinità del luogo della città lagunare, la cui continuità di vita è documentata fino all’età imperiale romana quando Juppiter ne prenderà il posto.
L’internazionalità della frequentazione del luogo di culto, ubicato in prossimità dello scalo marittimo-lagunare, è documentata dalla presenza, accanto a ex voto di produzione locale, di numerose offerte votive provenienti dall’area celtica, etrusco-padana, centro-italica, magnogreca e greca.
Tre manufatti in particolare, cronologicamente distribuiti tra VI e III secolo a.C., evocano significativamente un ruolo specifico che sembra essere stato rivestito dal santuario altinate nello svolgimento e nella tutela dei processi di integrazione degli stranieri in seno alla comunità locale.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Archeologia 2023 Capitolium di Verona

Corso di Archeologia 2023 – Lezione inaugurale

Il sacro nel Veneto antico: divinità e luoghi di culto
a cura di Margherita Tirelli

Saluto di Michele Gottardi, past-president Ateneo Veneto

Lezione inaugurale
La religiosità degli antichi Veneti
Relatrice: Loredana Capuis 

Il Corso di Archeologia è dedicato quest’anno al senso del sacro e della religione dei Veneti antichi, dall’età preromana fino  all’avvento del Cristianesimo. Articolato in sei incontri a cadenza settimanale, presenta una panoramica sui principali aspetti della religiosità dei nostri antenati.
Nella prima lezione l’archeologa Loredana Capuis illustrerà le fonti antiche, i nomi delle divinità, i luoghi e le forme del culto, con una particolare attenzione alla documentazione di Este e al santuario poliadico della dea Reitia, che ha restituito migliaia di ex voto. I bronzetti e le lamine figurate rinvenuti in quel sito permettono tra l’altro di cogliere l’evolversi della cultualità tra il VI e il III secolo a.C. anche in rapporto al mutare degli assetti sociali degli antichi Veneti.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

fine vita tracciato cardiaco

In Italia esiste il diritto di morire? Dibattito sul “fine vita”

Convegno sul “fine-vita” dedicato alla socia Maria Luisa Semi

In Italia esiste il diritto di morire?

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di:
Ilio Mannucci Pacini, Presidente Corte di Assise del Tribunale di Milano
Antonio  Da Re, professore di Filosofia morale all’Università di Padova
Giovanni Leoni, Presidente dell’Ordine Medici Chirurghi  ed Odontoiatri di Venezia
Cristina Zorzi, notaio, Consigliere del Consiglio Notarile di Venezia

Il “fine vita” è argomento molto delicato che involve questioni etiche, giuridiche, sanitarie.
L’Ateneo Veneto torna ad affrontarlo con un convegno dedicato alla socia Maria Luisa Semi, notaio molto sensibile al tema. Come è consuetudine della nostra istituzione, ne discuteranno figure professionalmente competenti.
A fare il punto della legislazione e della giurisprudenza è stato invitato il magistrato Ilio Mannucci Pacini, che ha presieduto la Corte di Assise di Milano che ha giudicato Marco Cappato per l’aiuto fornito al suicidio assistito di Fabiano Antoniani (“DJ Fabo”).
Antonio Da Re, componente del Comitato Bioetico Nazionale, parlerà di quest’ultimo organismo, delle sue competenze e dei criteri di valutazione cui si ispira.
Il dottor Giovanni Leoni racconterà cosa accade, nella realtà, all’interno degli ospedali mentre il notaio Cristina Zorzi avrà il compito di illustrare come debbano essere redatte le disposizioni anticipate di trattamento (“DAT”) introdotte dalla legge n. 219/2017 entrata in vigore il 31 gennaio 2018.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Fra' Mauro Geografia

Geografia: un sapere critico per il mondo che cambia – II incontro

GEOGRAFIATENEO
Ciclo di incontri

Cosa succede alla globalizzazione? La prospettiva della geografia economica e politica

Relatore: Stefano Soriani, Università Ca’ Foscari, Venezia

Il dibattito sul tema della crisi della globalizzazione è assai vivace: un ruolo fondamentale lo hanno avuto la crisi finanziaria globale del 2007-2008, la “guerra commerciale” tra USA e Cina e la crisi pandemica legata al Covid-19.
L’aggressione russa all’Ucraina ha ulteriormente rafforzato la convinzione che l’economia e la politica internazionale siano entrate in una fase del tutto nuova rispetto ai decenni scorsi.
In particolare, il mondo pare oggi più chiuso, complesso e conflittuale e sempre meno interpretabile con le narrative che vedevano nella globalizzazione il paradigma fondante delle nostre società ed economie. In questo contesto, la sempre maggiore attenzione al tema della sicurezza, nelle sue diverse declinazioni, il (preteso) rinnovato “primato della politica” rispetto all’economia e il “ritorno della geopolitica” sembrano essere le nuove dimensioni chiave per interpretare la fase nella quale siamo entrati.
L’incontro entra nel merito di questi temi, cercando di dimostrare come – dal punto di vista della geografia economico-politica – la globalizzazione resti comunque l’orizzonte concettuale di riferimento per interpretare il mondo in cui viviamo e come i fattori sopra richiamati in realtà non facciano altro che confermare la sua natura in quanto processo complesso, contraddittorio e conflittuale, mai scontato nei sui esiti.

Stefano Soriani è professore di Geografia economica e politica all’Università Ca’ Foscari Venezia, nel Dipartimento di Economia. E’ Direttore del Centro SELISI (Scuola Interdipartimentale in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali), Ca’ Foscari Campus Treviso. E’ coordinatore della Summer School in Global Studies, iniziativa congiunta Ca’ Foscari e Istituto di Studi Militari Marittimi. E’ delegato della Società Geografica Italiana per le questioni costiere e marittime.

donna piacere sanità 2023

Corso di Storia della Sanità 2023 – Lezione inaugurale

L’amore per il piacere e la paura della morte nella Serenissima

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Lezione inaugurale
Il mercato del piacere a Venezia nel XV e XVI secolo
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

Nell’ambito del Corso di Storia della Sanità 2023 Nelli Elena Vanzan Marchini declina le tematiche del piacere e della paura della morte nella Serenissima, analizzate da prospettive diverse.
Nel primo incontro si parlerà delle meretrici che – respinte dalle città o tollerate come il male minore per contrastare sodomia, violenze e stupri – dalla fine del Trecento vengono accettate e organizzate all’interno dei maggiori corpi urbani. A Venezia nel 1360 si fonda il Castelletto, il pubblico postribolo vicino a Rialto sorto per tutelare le prostitute e garantire l’ordine pubblico nell’esercizio del piacere, ritenuto necessario in una terra di naviganti e di mercanti. La professionalizzazione del meretricio nel corso del ‘400, travalica i confini imposti dal nuovo Castelletto e l’esercizio del piacere si diffonde nel corpo urbano. Le prostitute più colte e ricche, come Veronica Franco, assurgono al ruolo di ”cortigiane”, valorizzando e interpretando l’arte d’amare promossa dalla cultura umanistica. Dai cataloghi delle meretrici alla casa delle Convertite o del Soccorso, all’Ospedale degli Incurabili, lo Stato Veneziano istituzionalizza i diversi momenti e condizioni della prostituzione.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Gaspara Stampa - copertina libro Eidos

DonnAteneo – Poi che m’hai reso Amor la libertade

Ateneo Veneto – DonnAteneo, Comune di Venezia – MarzoDonna

In occasione dei 500 anni dalla nascita della poetessa Gaspara Stampa
Presentazione del libro
Poi che m’hai reso Amor la libertade di Gaspara Stampa
(
Venezia, Eidos 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Introduce Riccardo Caldura, Direttore Accademia Belle Arti Venezia
Interventi di Vittoria Surian  Cristina Miatello, Alberto Tacco, Franca Caltarossa

Il libro è l’ultimo di una serie prestigiosa di monografie dedicate alla creatività femminile e prodotte negli anni dalla Editrice Eidos, un’impresa collettiva per celebrare i 500 anni di Gaspara Stampa, ritenuta una delle più grandi poetesse italiane.
Così la Collezione Artemisia si arricchisce di un altro volume dedicato ad una donna, nell’intento di mantenere fede ad una costante: sottolineare il grande contributo offerto dalle donne all’arte, alla
letteratura, alla cultura e rintracciare il filo rosso che le accomuna, anche se in secoli lontani e contesti diversi.
Sullo sfondo, ma sempre presente con i suoi palazzi, le sue chiese, le sue acque, Venezia, con gli artisti e le opere che Gaspara ha conosciuto, per rivivere con lei quel mondo favoloso da cui scaturirono i suoi
indimenticabili versi. I versi di Gasparina (così la chiamavano affettuosamente), frutto di emozioni autentiche, vissute ora con trepidazione, ora con rabbia o con rassegnazione, ma sempre con amore pieno e intensissimo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Maria Boscola- regatante

UN’ALTRA VENEZIA – Inaugurazione della mostra di ritratti

Ateneo Veneto – DonnAteneo, Comune di Venezia – MarzoDonna

Inaugurazione della mostra
Un’altra Venezia. Donne nella storia della città
a cura Antonella Barina e Daniela Zamburlin
Disegni grafici di Eva Martìnez Souto

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Curata da Antonella Barina e Daniela Zamburlin, la mostra comprende 15 ritratti grafici di protagoniste veneziane, vissute tra il 1300 e gli anni 2000, e la cui vicenda umana ed artistica risulta fondamentale per comprendere la storia veneziana e il contributo che ad essa è stato dato dall’altra metà del cielo.
Figure femminili scelte nella loro variegata diversità (dogaresse e popolane, figure storiche e leggendarie), le immagini in mostra sono tratte dal libro “Donne Sante Dee. Guida ragionata alla città di Venezia” (Mare di carta editrice) scritto dalle curatrici della mostra e sono state realizzate, su ricerca iconografica delle stesse autrici, dalla giovane disegnatrice spagnola Eva Martìnez Souto.

La mostra è a INGRESSO LIBERO e si può visitare dal 13 al 17 marzo 2023 con orario 10.00 -12.30 / 15.00 – 17.30

Sono previste due visite guidate con le curatrici martedì 14 e venerdì 17 marzo alle ore 16.00 (massimo 20 persone). Prenotazione obbligatoria scrivendo a prenota@ateneoveneto.org

facciata Ateneo

Evento riservato – World Z-inspection® Conference

Ateneo Veneto, Global Campus of Human Rights, Venice Urban Lab

World Z-inspection® Conference

Saluto di Antonella Magaraggia, Sergio Pascolo, George Ulrich

Modera Holger Volland CEO brand eins, Germany

– The Z-inspection® initiative
Roberto V. Zicari (Lead Z-inspection® initiative)
– Presentation of selected Affiliated Trustworthy AI Labs
Magnus Westerlund, Sune Holm, Boris Düdder, Gemma Roig, Karsten Tolle, Vince Madai, Pedro Moreno Sanchez, Roberto Francischello
– Panel: “Human Rights and Trustworthy AI”
Panelists: George Ulrich, Elisabeth Hildt, Emilie Wiinblad Mathez, Frédérick Bruneault, Peter G. Kirchschlaeger, Giovanni Sartor

Ingresso solo su invito

aUTOSTRADA

Infrastrutture di trasporto e territorio – II incontro

Ateneo Veneto, DICEA Università di Padova, rivista «Trasporti & Cultura»
II incontro
Pianificazione e gestione sostenibile delle infrastrutture di trasporto nel territorio

Introduce e coordina Michelangelo Savino, DICEA Università di Padova
Saluto di: Andrea Rumor, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Venezia

L’ampliamento dell’autostrada A4 con la terza corsia
Paolo Perco, Autovie Venete
Pianificazione per le infrastrutture stradali: dagli obiettivi ai processi
Stefano Zampino, Presidente AIIT – Dirigente Area Normativa e Standard Tecnici ANSFISA
GIG – Gray Into Green. La strada come supporto per le trasformazioni del paesaggio
Luigi Siviero, DICEA Università di Padova

Il tema della pianificazione delle infrastrutture stradali e autostradali è al centro dell’incontro che si focalizza sulla gestione sostenibile delle strade e delle autostrade nel territorio, prestando particolare attenzione alla strada come supporto alle trasformazioni del paesaggio.
Tra i casi specifici di pianificazione e gestione di infrastrutture stradali e autostradali presentati, viene preso in esame quello dei lavori di ampliamento dell’autostrada A4 in Veneto, nella tratta da Venezia a Palmanova (UD).
con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Venezia

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

locandina de visi mostruosi Ligabue

Inti Ligabue presenta “De’ visi mostruosi”

Ateneo Veneto, Fondazione Giancarlo Ligabue

Conferenza sulla mostra
De’ Visi Mostruosi e Caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon
in corso a Palazzo Loredan fino al 27 aprile 2023

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di Inti Ligabue Presidente della Fondazione Giancarlo Ligabue,
Enrico Lucchese, docente all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ed esperto della pittura veneziana tra Sei e Settecento

L’incontro è un’occasione per approfondire le tematiche che hanno portato alla selezione delle opere presenti in mostra, analizzare le teste “caricate” di Leonardo da Vinci ed il loro legame con gli artisti che da lui hanno tratto ispirazione, fino ad arrivare al Novecento di Francis Bacon.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

I LUNEDI’ DELL’ARCHITETTURA 2023 – VI e ultima lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Lezione conclusiva
Il ritorno del Bizantino sullo sfondo di Venezia minore
Relatore: Guido Zucconi (Università IUAV di Venezia)

Dopo il 1848, nuovi  riferimenti architettonici si ispirano a due antiche fonti: l’una – di matrice artistica – riguarda la tradizione bizantina , mentre l’altra  rimanda, specie dopo il 1880, alla cosiddetta “Venezia minore”. La prima si applica soprattutto all’edilizia residenziale, alla grande e alla piccola scala, nel villino e nell’hotel, trovando nel Lido il principale campo di sperimentazione. Per la seconda, vale la qualità e la complessità dello spazio, tra calli, campielli e sottoporteghi. Fotografia, vedutismo, letteratura alimentano i modelli di una “architettura senza architetti” che troverà il suo principale campo di applicazione nell’edilizia popolare,  dal Quartiere di Sant’Elena (1921-27) fino al Villaggio San Marco (1949-61).

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini

Dodici veneziani vengono intervistati da un concittadino, da tempo trapiantato negli States, e tornato ora in laguna per girarvi un corto sul problema dell’acqua alta. Lo fa da presenza muta, che fa parlare sue antiche conoscenze. E costoro, nell’assicurazione che le loro parole circoleranno solo negli Stati Uniti, si aprono così a confidenze inusuali, liberando i propri mostri notturni.
Ne esce una Venezia diversa dalle cartoline, esausta e intimorita di tutto. Il testo, scritto agli inizi del terzo millennio, e ristampato di recente da La Toletta Edizioni, mostra la sua inquietante attualità.

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia; presso la biglietteria del teatro; all’Ateneo Veneto prima dello spettacolo.

Fra' Mauro Geografia

Geografia: un sapere critico per il mondo che cambia

GEOGRAFIATENEO
Ciclo di incontri

Introduce  Carlo Rubini, curatore del ciclo
Saluto di Filippo Maria Carinci

Lezione inaugurale
Il mondo, la mappa, il globo: verso una nuova geografia
Relatore: Franco Farinelli, professore Emerito Alma Mater Srtudiorum – Università di Bologna

La Geografia è una scienza antica ma nel mondo globalizzato torna ad essere centrale per la sua capacità di rinnovarsi e per la visione olistica che offre a molti temi attuali; con chiavi di lettura importanti per interpretare la crescente complessità del mondo in cui viviamo, sia rispetto al tema della crisis (reale o solo presunta) della globalizzazione, sia rispetto al tema della sostenibilità, con particolare riferimento alla cultura dell’acqua e al rapporto tra ambiente e cibo.
Sono proprio questi i temi di cui si occupa il nuovo ciclo proposto dall’Ateneo Veneto e curato dal socio Carlo Rubini, rimarcando che tuttavia la globalizzazione resta comunque l’orizzonte concettuale di riferimento per interpretare il mondo in cui viviamo, in quanto processo complesso, contraddittorio e conflittuale, mai scontato nei suoi esiti.
Nel primo incontro il geografo Franco Farinelli affronta il tema del “salto di scala” che la modernità ha fondato come novità, cartografando l’intero globo e le sue parti, gli Stati, facendo adeguare questi alle loro mappe. La Terra ha assunto dunque la natura di una mappa, e perciò spazio e tempo hanno guidato a lungo il nostro rapporto con essa.
Fino al nuovo salto di scala che la Rete e le nuove tecnologie hanno imposto negli ultimi decenni del secolo scorso, smaterializzando il rapporto spazio-tempo così radicato.
Da qui è nata la globalizzazione, non priva di pesanti contraddizioni con la sua stessa natura immateriale che, al contrario, mantiene una sua materialità collaterale e indotta nell’aumento esponenziale della produzione e dello spostamento di merci, dell’energia per produrle e consumarle, della produzione di rifiuti. Ponendo infine un problema cruciale di sostenibilità.

Franco Farinelli è geografo, docente universitario italiano, già presidente dell’Associazione dei geografi italiani. Ha insegnato geografia alle Università di Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley (UCB) e alla Sorbona di Parigi. È stato inoltre professore ordinario di Geografia presso l’Università di Bologna.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Afghanistan resti area archeologica

La cultura sfregiata in Afghanistan – Docu-film

ATENEOinVIAGGIO
Proiezione in prima assoluta a Venezia del film documentario
Afghanistan: tracce di una cultura sfregiata
Regia di Alberto Castellani (60′, 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Coordina il giornalista Maurizio Del Maschio

Il regista Alberto Castellani introduce le tematiche del filmato
assieme a Francesca Grisot del Dipartimento di Studi Linguistici Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

L’Afghanistan rischia di perdere la propria identità e la coscienza di possedere una propria storia. L’Archeologia, con le sue capacità a volte inesauribili di scoprire e ricostruire il passato, può
fornire un prezioso contributo per la rinascita del popolo afghano.
Il film realizzato dal regista e produttore veneziano Alberto Castellani  vuole ricordare le principali figure di studiosi che, nel corso del XX secolo e di questo inizio del XXI, si sono dedicate a ricostruire le vicende artistiche afghane più lontane. Per accompagnare il pubblico in questo viaggio, ci si è avvalsi della collaborazione del Museo delle Arti asiatiche “Guimet” di Parigi, del Museo delle Civiltà e dell’Arte Orientale di Roma, del Museo Archeologico di Kabul e dell’ISMEO di Roma.
Al Comitato Scientifico hanno partecipato: Anna Filigenzi, Direttrice della Missione Archeologica Italiana in Afghanistan; Massimo Vidale dell’Università di Padova; Luca Maria Olivieri dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Ciro Lo Muzio della “Sapienza” di Roma; Mohammad Fahim Rahimi, Direttore del Museo Nazionale dell’Afghanistan di Kabul; Laura Giuliano e Michael Jung, Curatori del Museo delle Civiltà e dell’Arte Orientale di Roma; Nicolas Engel, Conservatore per l’Afghanistan del Museo “Guimet” di Parigi.
Il film è stato presentato con successo alla Rassegna internazionale di film a tema archeologico, storico-artistico, paleontologico, antropologico, che si tiene annualmente a Rovereto (TN).

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Zucconi La città degli igienisti

Guido Zucconi e “La città degli igienisti”

Presentazione del libro
La città degli igienisti
di Guido Zucconi (Roma, ed. Carocci 2022)

Saluto di Maura Manzelle, Ateneo Veneto

Introduce e coordina Gerolamo Lanfranchi, professore di Genetica, Università di Padova
Interventi di:
Telmo Pievani, professore di Filosofia delle Scienze Biologiche, Università di Padova
Donatella Calabi, già professore di Storia dell’architettura e della città, Università IUAV di Venezia
Cesare Montecucco, professore emerito dell’Università di Padova, membro dell’Accademia dei Lincei

Al centro del volume è la rivoluzione sanitaria dell’ultimo quarto dell’Ottocento, propiziata dal microscopio e dalle straordinarie scoperte di Pasteur e di Koch.
Grazie a loro si individuano le cause di flagelli epocali come il tifo, il colera e la tubercolosi polmonare. A finire sotto accusa è l’ambiente dove l’uomo vive e opera, soprattutto la città sovraffollata in seguito al colossale aumento demografico.
Definito con esattezza da Pasteur, lo “spazio salubre” consente di invertire la rotta, a patto di essere verificato a tutte le scale: dai servizi igienici alle attrezzature collettive, dai luoghi di lavoro all’abitazione individuale. Per affrontare questo enorme compito è necessario però creare nuove competenze, come l’ingegneria sanitaria, e nuove figure come quella dell’igienista, da collocarsi a metà tra il mondo della scienza e quello dell’amministrazione. In particolare, nel campo del sapere, si trattava di porsi all’intersezione tra settori diversi, ma sinergici (tra la biologia e la medicina da un lato, tra la statistica e l’ingegneria civile dall’altro).

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

41 bis grafica

41 bis dell’ordinamento penitenziario: di che cosa stiamo parlando?

Incontro pubblico

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Interventi di:
Simone Zancani, Vice presidente Camera Penale Veneziana
Fabio Gianfilippi, Magistrato di Sorveglianza di Spoleto

In questo periodo si sta discutendo, sotto vari aspetti, dell’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario, forma di detenzione particolarmente rigorosa.
L’Ateneo Veneto, da sempre impegnato nella divulgazione anche su argomenti di stretta attualità, vuole fornire una informazione corretta, comprensibile e non faziosa, che non sempre si rinviene sull’argomento.
Per questo motivo l’istituto ha organizzato un incontro esplicativo rivolto ai soci e a tutti i cittadini, come già ha fatto in altre occasioni (la più recente quella sui quesiti referendari sulla giustizia del giugno 2022), seguendo la propria vocazione di agorà cittadina.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Proteste donne iraniane

DonnAteneo – I diritti violati delle donne

Ateneo Veneto – DonnAteneo, Comune di Venezia – MarzoDonna

I diritti violati delle donne: la realtà afghana, iraniana e kurda

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Saluto di Renata Mannise, portavoce Commissione Elette Municipalità Venezia Murano Burano

Relazioni di: Kamin Mohammadi Main, scrittrice, intellettuale e giornalista iraniana e kurda, con Gianni Dubbini Venier
Marco Niada,
giornalista, presidente Comitato Arghosha Faraway Schools

Letture della poetessa iraniana Maryam Amir Farshi

Proiezione in anteprima assoluta del documentario
“Donna vita e libertà”. Da Venezia la voce delle donne iraniane e kurde sulle rivolte scoppiate in Iran dopo la morte di Mahsa Jina Amini  (45′, 2023)
di Giovanna Pastega
Riprese e montaggio Andrea Basso; assistenza tecnica Francesca Pezzo

L’Ateneo Veneto dedica quest’anno la giornata dell’8 marzo ad una riflessione sui diritti violati delle donne in Iran e in Afghanistan, paesi in cui i regimi islamici adottano nei loro confronti una violenta politica repressiva e di privazione della libertà.
L’appuntamento, che rientra nel programma del MarzoDonna del Comune di Venezia, darà l’opportunità di ascoltare la testimonianza di Kamin Mohammadi, scrittrice, intellettuale e giornalista iraniana e kurda, fuggita con la famiglia dall’Iran durante la rivoluzione di Khomeini del 1979. Su quell’esperienza ha scritto The Cypress Three, pubblicato anche in italiano da Piemme e riedito da Pickwick. Altra testimonianza verrà dal giornalista Marco Niada, già corrispondente de Il Sole 24 Ore a Londra, presidente del Comitato Arghosha Faraway Schools, una charity che finanzia progetti di educazione in Afghanistan. Dal 2005 a oggi Arghosha ha finanziato la costruzione di 15 scuole (per oltre 5000 alunni, di cui 3500 femmine), la riqualificazione di 300 insegnanti, 20 borse di studio universitarie femminili e l’alfabetizzazione di 500 donne nella province di Bamiyan e Daikundi.
Concluderà l’incontro la proiezione in anteprima assoluta del documentario “Donna Vita Libertà” ideato e diretto dalla giornalista e scrittrice Giovanna Pastega con le riprese e il montaggio di Andrea Basso e l’assistenza tecnica di Francesca Pezzo.
Da Venezia la voce di tre donne iraniane e kurde contro la violenza, il loro racconto delle proteste scoppiate in Iran dopo la morte di Mahsa Jina Amini, il loro timore per le ritorsioni verso la famiglia e gli amici, il loro desiderio di libertà, di parità e di una società più giusta.
Tre voci diverse, ma un unico grido di libertà per tutte le donne: una “figlia dell’Iran”, rimasta anonima per timore di ritorsioni sulla sua famiglia; una giovane e appassionata studentessa kurda-iraniana, Snour Nishat, arrivata in Italia da soli sei mesi e già molto attiva in sostegno della protesta: ed infine una donna kurda-irachena, Gulala Salih, attivista per i diritti dei bambini e delle donne e presidente della Associazione Udik (Unione Donne Italo Kurde).

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Ilaria Capua

INAUGURAZIONE 211° ANNO ACCADEMICO – Ilaria Capua

INAUGURAZIONE 211° ANNO ACCADEMICO

Prolusione di
ILARIA CAPUA
virologa, Senior Fellow for Global Health alla Johns Hopkins University di Bologna

Salute circolare: la salute del futuro
La salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente.
La pandemia e l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che dobbiamo affrontare la salute come sistema integrato che comprenda un approccio più inclusivo e circolare.

Cerimonia su invito e solo previa prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili.

condominio

Teatro all’Ateneo Veneto – Condominio

Ateneo Veneto, Associazione per Venezia Consapevole

Condominio
commedia a cura di Paolo Puppa

Interpreti: Luca Bagnoli, Roberto Cuppone, Alberto Madricardo, Nereo Maggiani, Paolo Puppa, Andrea Tartaglione, Adriana Tosi, Guia Varotto
Musiche di Marian Mentrup

In vista di un’assemblea condominiale, un intero caseggiato, abitato da squinternate creature, si agita e si lacera in mille controversie tragicomiche, dove emergono solitudini e intolleranze.
Otto personaggi, vecchi sospettosi che non escono dall’appartamento, giovani ambigui, signore inglesi in incognita, clandestini a bordo, e in mezzo a loro un amministratore incapace di far funzionare il caseggiato. Piccolo mondo di vanità e di supponenze, dove il problema primario consiste nella difficoltà a far convivere e accettare la diversità. A partire dai rumori e dalle apparizioni misteriose.
Gli attori sono autori ognuno del proprio testo, tranne nel caso di Adriana Tosi, le cui battute portano la firma di Margaret Rose.

Segantin non siamo eroi friday for future

Sara Segantin e i “Fridays for Future” Italia

Ateneo Veneto, Libreria Studium

Non siamo eroi
di Sara Segantin (Milano, Fabbri editori 2021)

La giornalista Vera Mantengoli conversa con l’autrice

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Ateneo Veneto da tempo affronta in una serie di incontri pubblici il problema dei cambiamenti climatici, sotto vari aspetti (scientifico, sociale, generazionale, ecc.).
In questo incontro in particolare, partendo dal libro scritto da Sara Segantin, una delle protagoniste italiane del movimento Fridays for Future, si rifletterà sui risvolti sociali e umani del riscaldamento globale.
La protagonista del libro è Alice, una diciannovenne cresciuta in un paesino di montagna, immersa nella natura. Ma cosa succede quando la natura si scatena in modo imprevedibile e inatteso? Per Alice è un terremoto che la spinge a rimettere in discussione tutto il suo mondo, anche se stessa.
Tornata all’università, si scontra con le proprie insicurezze, ma allo stesso tempo scopre in sé una passione ancora sconosciuta – quella per l’ambiente e per l’impegno civile – e si lascia sorprendere dall’amicizia vera, e dall’amore.
Con Alice sono protagonisti i paesaggi affascinanti del nostro Paese, da proteggere e di cui andare fieri, dalle Alpi alle grotte del Carso, in una storia emozionante di coraggio, forza, legami e sogni che ci ricorda cosa ci rende davvero vivi: lottare per una buona causa.

SARA SEGANTIN  è un’attivista e comunicatrice scientifica. Ha un Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ed è una delle fondatrici di “Fridays for Future” in Italia. È autrice di  Alika (Fanucci Editore 2019) e STEPS. Giovani alpinisti su antichi sentieri (C.A.I. 2020).

Giustiniana Wynne-Testi veneziani

I “testi veneziani” di Giustiniana Wynne

Ateneo Veneto, Centro Tedesco di Studi Veneziani

Presentazione del libro

Giustiniana Wynne. Testi veneziani
Del soggiorno dei Conti del Nord. Il trionfo dei gondolieri

a cura di Rotraud von Kulessa (Padova, Il Poligrafo, 2022)

Daria Perocco conversa con la curatrice

L’anglo-veneziana Giustiniana Wynne, contessa di Orsini Rosenberg (1737-1791) fa parte del numero delle letterate venete che hanno partecipato in modo attivo alla vita culturale della Serenissima del ‘700.
Ne testimoniano i suoi ‘testi veneziani’: una lettera al fratello Riccardo sul soggiorno dei Conti del Nord a Venezia nel 1782 descrive le feste organizzate nell’occasione del viaggio in laguna del figlio di Caterina II, Paolo Petrowitsch, insieme alla consorte Maria Feodorowna; la novella Il trionfo de’ gondolieri, che l’autrice aveva inserito alla fine delle sue Pièces morales (1785), che unisce la tradizione della ‘poesia per le regate’ e l’antropologia settecentesca.
La presente edizione bilingue, curata da Rotraud von Kulessa, presenta i testi originali in lingua francese con la traduzione italiana settecentesca a fronte, ed è accompagnata da una introduzione in lingua italiana e, in appendice, da una serie di documenti – in parte inediti – che mettono in luce il contributo femminile alla vita culturale di una Venezia tardosettecentesca divisa tra cosmopolitismo e patriottismo.

Rotraud von Kulessa è docente di Letteratura francese e Letteratura italiana presso l’università di Augsburg (Germania). E’ stata professore Erasmus e Visiting Scholar presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi interessi sono rivolti in particolare alla produzione femminile italiana e francese del 1700 e del 1800.

Il remoto nel futuro di Venezia

Smart working: un’opportunità di lavoro e residenza

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introducono Tiziana Plebani, consigliera Ateneo Veneto
e Guido Moltedo, direttore della rivista online Ytali

Contributo di Chiara Bisconti, ex assessora del Comune di Milano e consulente sui temi del lavoro agile

Presentazione di alcuni progetti e attività esistenti a Venezia:
Crafted, con Federica Bagnoli e Silvio Meazza
SerenDpt, con Luca Giuman
Venywhere, con Carlo Santagiustina

A seguire:
dibattito con Sergio Pascolo (Venice Urban Lab), Maria Fiano (Osservatorio Civico sulla casa e la residenza) e Marco Gasparinetti (Gruppo 25 aprile)

Il lavoro da remoto: uno strumento con cui abbiamo acquisito confidenza durante la pandemia e che si sta accreditando ed espandendo sempre di più.
Con il cosiddetto smart working i vantaggi per una città come Venezia sono indubbi. Il lavoro a distanza infatti può risolvere il problema degli spostamenti (da sempre nodo cruciale della città) e può diventare un formidabile volano di rilancio dell’area lagunare sia per chi già vi abita sia per chi intende porvi la propria residenza, contrastando così il calo della popolazione che sembra inarrestabile.
L’Ateneo Veneto, da sempre attento ai problemi della città, vuole discutere dello smart working, evidenziandone luci e ombre, ascoltando esperienze consolidate di altre realtà e mappando quelle già esistenti a Venezia.

Gaspara Stampa – “Arsi, piansi, cantai”

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Vela spa
Carnevale di Venezia 2023

Arsi, piansi, cantai
Concerto per Gaspara Stampa nell’anniversario della nascita (1523-1554)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell‘Ateneo Veneto
Introduce Linda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia
Margherita Stevanato voce narrante
Alberto Mesirca esegue alla chitarra musiche rinascimentali
e nuove musiche di Claudio Ambrosini
Con un testo originale di Luciano Menetto

Gaspara Stampa è stata innanzi tutto una delle voci originali della poesia del ‘500 e una figura di donna assolutamente particolare, che ha suscitato fin dai secoli scorsi un grande interesse. Poco importa che fosse davvero o meno una cortigiana, ciò che conta è sottolineare come Gaspara sia riuscita a rimanere in equilibrio in un mondo complesso come quello veneziano, che tra le tante libertà nascondeva rigide convenzioni. Così i suoi versi, pur rispettando le regole dettate da Petrarca, ci restituiscono una verità d’accenti immediata, che rende molto moderna una donna che usò l’amore come sorgente per dare alito al suo talento poetico. E tra passato e presente, intrecciati in un gioco di rimbalzi, sta anche questo concerto-spettacolo, dove i sonetti della poetessa vanno a costruire l’ossatura del monologo originale di un poeta contemporaneo, Luciano Menetto, che scrive a sua volta in antico veneziano.
Questa compresenza di elementi rinascimentali e contemporanei si ritrova anche sul piano musicale, che alterna musiche d’epoca con nuove composizioni di Claudio Ambrosini, costruite secondo la sua “Tecnica della Prospettiva”.
Sono musiche attuali ma che si ricollegano al Cinquecento, guardato con affetto ma anche con uno sguardo prospettico: cioè da qui, dall’oggi.
Un confronto stimolante tra quel linguaggio, e quelle tecniche, e le più recenti innovazioni.


Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

ferrovia stazione santa lucia

Infrastrutture di trasporto e territorio

Ateneo Veneto, DICEA Università di Padova, rivista «Trasporti & Cultura»
Ciclo di incontri
INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E TERRITORIO

Saluti di Filippo Maria Carinci, Vicepresidente Ateneo Veneto
Claudio Aldegheri, Ordine Architetti PPC

Introduzione al ciclo dei curatori
Laura Facchinelli, Giovanni Giacomello, Michelangelo Savino

Incontro inaugurale
La stazione ferroviaria come nodo di interscambio e polo di sviluppo urbano
Interventi di:
Giovanni Giacomello, DICEA Università di Padova e Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani
Pasqualino Boschetto, DICEA Università di Padova
Simona Lega, FS Sistemi Urbani
Ilaria Segala, già Assessore del Comune di Verona

La trasformazione della stazione ferroviaria in un hub di mobilità intermodale è ormai un elemento acquisito nelle politiche urbane e infrastrutturali, così come la sua riorganizzazione in funzione di una nuova e diversa cultura del viaggiare.
Le potenzialità e il ruolo della stazione ferroviaria come fulcro di un processo di rigenerazione urbana e di miglioramento della qualità complessiva della città invece devono ancora trovare concreta applicazione nei processi di trasformazione della città e una efficace sinergia tra gli attori della costruzione della città contemporanea. L’incontro, tra riflessioni critiche e presentazione di casi in fase di realizzazione, invita a riflettere su questa importante sfida per le città italiane.

cromosomi sabrina tosi

Donne di oggi – Sabrina Tosi

Inner Wheel Club di Venezia

Conferenza Incontro
Introduce Daniela Ginella Busato, Presidente Inner Wheel Club di Venezia

Lo studio dei cromosomi nelle leucemie
Relatrice: Sabrina Tosi, Brunel University di Londra

Sabrina Tosi racconta del suo tragitto come “donna in carriera” e di come l’ambiente e le circostanze l’abbiano spinta a scegliere di cambiare Paese, spiegando passo dopo passo le sue scoperte scientifiche basate sullo studio delle leucemie pediatriche, utilizzando tecniche di citogenetica molecolare.
Scoperte che si sono rivelate essenziali per comprendere il comportamento biologico di determinate leucemie al punto di permetterne uno studio dettagliato e di sperare di trovare una terapia efficace.

Sabrina Tosi, Laurea in Scienze Biologiche; specializzata in citogenetica umana; PhD “Studio del cromosoma 7 nelle leucemie”; docente alla facoltà di Scienze Biomediche  (Reader) e Capo del Laboratorio di Ricerca “Leucemia e Cromosoma” della Brunel University di Londra.

Balestrieri Sud America

Carnevale di Venezia 2023 – Gerardo Balestrieri

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Vela s.p.a.
Carnevale di Venezia 2023

Gerardo Balestrieri in concerto
Ah  Sud America!!!


Il nuovo spettacolo di Gerardo Balestrieri è un progetto legato alla musica sud americana.
Canzoni tradotte e liberamente adattate in lingua italiana per un concerto all’ insegna del ritmo e delle parole, romantico, ironico e sensuale…

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Darwin day

XV Darwin Day – La longevità e l’invecchiamento

Ateneo Veneto, UAAR Circolo di Venezia, Università di Padova, Università di Roma “Sapienza”, Università di Genova

XV Darwin Day – Giornata di Studio
La longevità e l’invecchiamento

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto

Introducono: Piero Benedetti (Università di Padova)
Franco Ferrari (Uaar VE – Ateneo Veneto)

Francesco Cassata (Università di Genova e Centro Linceo Beniamino Segre Accademia Nazionale dei Lincei)
Alla fonte della giovinezza: biologia visionaria e fantascienza del Novecento

Giorgio Camilloni (Università “La Sapienza”, Roma)
Invecchiamento: cosa è scritto nel nostro genoma e cosa scriviamo nell’epigenoma

ore 11.30
Pietro Del Soldà
Come vincere la Vecchiaia da giovani
Dell’Amazzonia esplorata da Von Humboldt

Finale con
Elida Fetahovic (Conservatorio B. Marcello, Venezia) al pianoforte
Intermezzi op.117 di Brahms: Senilità, Ricordi e Trasfigurazione

L’incontro è dedicato agli studenti degli Istituti superiori e si svolge in collegamento sulla piattaforma zoom

giorno del ricordo

Giorno del Ricordo 2023 – Pola città perduta

Ateneo Veneto, ANVGD-Venezia

GIORNO DEL RICORDO 2023
Presentazione del libro
Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47)
di Roberto Spazzali (Milano, Edizioni Ares 2022)

Modera Silva Zanlorenzi, ANVGD-Venezia
Il giornalista Edoardo Pittalis conversa con l’autore

Nel Giorno del Ricordo all’Ateneo Veneto si rievoca una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l’esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947.
Roberto Spazzali affronta la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, e la conseguente, drammatica fuga degli esuli.
Nelle pagine del suo libro si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano. La narrazione, scientificamente ineccepibile ma coinvolgente come un romanzo, è arricchita da una moltitudine di documenti inediti provenienti dell’Ufficio per la Venezia Giulia.

Roberto Spazzali, storico e pubblicista, studioso d’istituzioni, si occupa dei fenomeni politici e sociali del Novecento nella Venezia Giulia. Assieme a Giuseppe Parlato, Raoul Pupo e Guido Rumici ha realizzato le “Linee guida per la didattica della Frontiera adriatica” pubblicate dal Miur il 21 ottobre 2022  per contestualizzare le vicende cui fa riferimento la legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

San Giorgio e san Marco - Vista

L’invenzione della città anfibia

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Per le celebrazioni della fondazione di Venezia

Venezia da arcipelago a metropoli: l’invenzione della città anfibia
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

Saluto di Filippo Maria Carinci, VicePresidente Ateneo Veneto

Il 25 marzo 421, secondo la tradizione, nacque Venezia ma, a differenza delle altre città non vi fu un fondatore che con l’aratro segnò il solco delle mura che avrebbero diviso la cultura urbana dalla natura circostante.
La Venezia delle origini era un arcipelago difeso dalla sua laguna, costituito da terre incerte rese appetibili soltanto dalla paura e dalla impossibilità di vivere altrove in sicurezza. Quella dimensione anfibia divenne un organico corpo urbano grazie all’ingegno e all’inventiva dei suoi abitanti che gestirono le contrapposte forze dei fiumi e del mare, consolidarono la terra, scavarono i canali e congiunsero le isole con i ponti. Nell’arcipelago delle origini si dovette inventare una viabilità adeguata alla specificità dell’habitat lagunare. Per far transitare carri, cavalli e pedoni da un’isola all’altra si utilizzarono delle passerelle levatoie. Lo stesso ponte di Rialto era in legno e aveva la parte centrale levatoia.
Lentamente i ponti assunsero la forma ad arco per garantire il passaggio delle barche sui canali sottostanti, mentre i quadrupedi scomparivano da Venezia. Nasceva così un modello di duplice viabilità non interferente, che le città moderne  spesso non sono ancora riuscite a realizzare.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini
Produzione TSV – Teatro Nazionale

Dodici bizzarri personaggi, dodici veneziani eccentrici – ovvero i proprietari degli appartamenti che sono situati in un ideale percorso, dalla Stazione al Lido alla campagna – raccontano ad un intervistatore giunto in laguna dagli States i loro pensieri e le loro ossessioni, in una sorta di confessione pubblica dei desideri più reconditi.
Gli allievi del III anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del TSV – Teatro Nazionale guidati da Paolo Puppa, che è anche autore del testo, danno voce e corpo a questi inediti ritratti di chi abita la città lagunare.

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro

Basilica San Marco acqua alta

La difesa dalle acque alte della Basilica di San Marco

Ateneo Veneto, Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Collegio degli Ingegneri di Venezia
Convegno
La difesa dalle acque alte della basilica di San Marco e dell’insula marciana

Saluti istituzionali e presentazione del convegno
Antonella Magaraggia, Mariano Carraro, Sandro Boato, Fabrizio Magani, Tommaso Colabufo, Francesca Zaccariotto

Interventi
Carlo Alberto Tesserin – Primo procuratore della Basilica di San Marco
La salvaguardia della basilica di San Marco: situazione, esigenze e prospettive
Giorgio Barbato, Provveditorato per le Opere Pubbliche di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia
Gli interventi di restauro e messa in sicurezza della Basilica e di piazza di San Marco programmati e finanziati dal Provveditorato OO.PP.
Diego Semenzato, Studio General Progetti S.r.l. di Venezia
Il progetto di difesa del nartece della Basilica nei confronti delle acque medio alte (Premio Torta 2021)
Daniele Rinaldo, Studio Rinaldo S.r.l. di Marghera (VE)
I progetti della barriera di cristallo a presidio della Basilica e dimessa in sicurezza dell’insula di San Marco
Francesco Lanza, Thetis S.p.A.
I cantieri degli interventi conclusi ed avviati riguardanti i lavori di difesa dalle acque alte della Basilica e di piazza San Marco
Ilaria Cavaggioni, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il comune di Venezia e la Laguna
Gli aspetti architettonici della barriera di cristallo a protezione della Basilica di San Marco
Sara Bini, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la Laguna
Archeologia in piazza San Marco: lo studio e la valorizzazione dei reperti
Pierpaolo Campostrini, Direttore Generale del Consorzio CORILA
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salvaguardia della risultati e avanzamento delle ricerche in corso
Mario Piana, IUAV e Proto della Basilica di San Marco
La conservazione della Basilica di San Marco: i danni e gli interventi di restauro

Mariano Carraro, Presidente Ordine Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia
Conclusioni

Caleca - Bernardino Nogara (Osio)

Le tante vite di Bernardino Nogara

Presentazione del libro
Al servizio dell’Italia e del Papa. Le tante vite di Bernardino Nogara (1870 – 1958)
di Angelo Caleca (Bologna, Il Mulino 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Luciano Segreto
, professore di storia economica, Università degli Studi di Firenze
Arthur Hérisson, ricercatore all’École française de Rome
conversano con l’autore

Modera Bernardino Osio, diplomatico, nipote di Bernardino Nogara

Ingegnere, uomo d’affari, diplomatico, finanziere Vaticano: non è facile trovare una definizione unica per Bernardino Nogara. La sua carriera da giovane ingegnere cominciò infatti nelle miniere, prima nella sua Lombardia, poi in Galles e infine nei Balcani. Queste furono solo le prime tappe di un lungo viaggio, costellato da incontri importanti e da ruoli determinanti sulla scena nazionale e internazionale. Dalle miniere balcaniche Nogara arrivò a Costantinopoli, allora capitale dell’Impero ottomano, dove ebbe incarichi di rilievo per conto del governo italiano e divenne finanziere. Questa nuova dimensione, a cavallo tra affari, finanza e diplomazia, lo portò poi alla conferenza di pace di Versailles e a Berlino al Piano Dawes.
Nel 1929 da Berlino si trasferì nella Città del Vaticano, chiamato da Pio XI a gestire le finanze della Santa Sede, posizione che il cattolico Nogara ricoprì per 25 anni. Nel 1958, alla sua morte, Giovanni XXIII definì Bernardino Nogara «servo buono e fedele»: una descrizione calzante, a patto di specificare che la fedeltà di Nogara non fu solo nei confronti della Chiesa o del Pontefice ma anche dell’Italia. Una doppia fedeltà che, con grande autonomia di giudizio, riuscì a gestire anche nei momenti più difficili.

Angelo Caleca, dopo la laurea alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Firenze.

Venis Andergraun copertina

Venis Andergraun – La Venezia degli anni Ottanta

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I antichi″

Venis Andergraun
Presentazione-spettacolo del libro di Andrea Merola

Interventi di Roberto Bianchin, Luca Colferai, Andrea Merola

Con canzoni d’epoca cantate e suonate dal vivo da
Serena Catullo (voce), Giovanni Dell’Olivo (chitarra e voce)
Immagini e testi di Andrea Merola
Ideazione e regia di Luca Colferai

Il fotografo veneziano Andrea Merola ha abbinato in Venis Andergraun (I Antichi editori, Venezia 2022) l’arte dell’immagine a quella della parola scritta.
In 182 foto e alcuni testi graffianti racconta senza nostalgia e retorica gli anni Ottanta e Novanta del Novecento a Venezia, testimoniando temi e problemi che affliggevano all’epoca gli abitanti della città e che sempre più grandi affliggono oggi i superstiti. Fotoreporter di giornali, riviste e agenzie internazionali, butta il suo sguardo da cronista sul mondo. Ecco i cortei, gli scioperi, le manifestazioni, le lotte contro gli sfratti, l’assistenza, le case di riposo, gli orti degli anziani, le colonie estive dei bambini.  Ma anche il Carnevale di Venezia, quando aveva un senso farlo, e le grandi feste. Il libro si chiude con un sorriso: i volti dei personaggi di quei tempi importanti e quasi dimenticati.
All’Ateneo Veneto tutto questo si trasforma in uno spettacolo con lettura drammatizzata di brani del testo, corredata dalla proiezione delle immagini pubblicate, con accompagnamento dal vivo di canzoni originali dell’epoca.

Evangelium bibentium

Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto – incontro riservato

Evangelium Bibentium. Poesie sul vino da Nord a Sud e viceversa

Introduce Paolo Balboni
Presentazione di Enzo Santese e Daniela Zamburlin
Modera Giorgia Pollastri

Letture dall’omonima raccolta curata da Antonella Barina, nuovi componimenti e video dei poeti di Sicilia e di altre regioni.
Incontro promosso dalla Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto, dal Gruppo Poesia Comunità di Mestre, da Edizione dell’Autrice e da Aeì Mèlos-Sempre Musica di Trieste.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro.

storia del carnevale Antichi

“I Antichi” e la storia del Carnevale di Venezia

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I Antichi″, Comune di Venezia, Vela spa
Carnevale di Venezia 2023

Conferenza-spettacolo in costumi d’epoca
Breve e incredibile storia del Carnevale di Venezia

Saranno in scena (in ordine di apparizione):
Giacomo Casanova, Marco Polo, Lorenzi Celsi, Gaspara Stampa, Isabella Teotochi Albrizzi, Zorzi Alvise Baffo
Interpretati da (in ordine alfabetico):
Luca Bagnoli, Roberto Bianchin, Luca Colferai, Numa Echos, Federica Zagatti Wolf-Ferrari

Costumi e accessori di Nicoletta Lucerna
Ideazione e regia di Luca Colferai

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – V lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il crepuscolo del Neo-palladianesimo tra Sette e Ottocento
Relatore: Guido Zucconi (Università IUAV, Venezia)

Nel secondo Settecento, sullo sfondo di una Serenissima agonizzante, si consuma l’ultimo  atto di un’architettura ispirata all’opera di Palladio. Questo vale per la teoria (Temanza, Milizia, Bertotti, Scamozzi) e per il progetto, ove spicca Giannantonio Selva  che riesce ad adattare modelli all’antica a temi nuovi, come quello del teatro.
Dopo il 1797, con l’alternanza tra governo francese e austriaco, inizia la fase di “omologazione” alla scala sia urbana che architettonica: da un lato con l’interramento di canali e la costruzione di ponti, dall’altro con l’adattamento di ex-conventi a nuove funzioni di uso pubblico (scuole, ospedali, musei): ne è un ottimo esempio la ristrutturazione del complesso della Carità in Accademia.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Joseph Heintz Sala Maggior Consiglio Venezia

Corso di Storia Veneta 2023 – VI e ultima lezione

IL POTERE DELLE IMMAGINI. LE IMMAGINI DEL POTERE.
PER UNA STORIA DEL PALAZZO DUCALE

Spazi e immagini nella sala del Maggior Consiglio
Relatore: Giorgio Tagliaferro (Warwick University)

Il Maggior Consiglio costituiva la base del sistema di governo della Repubblica di San Marco. La sua principale funzione era la nomina delle cariche amministrative. L’enorme sala che a Palazzo Ducale ne ospitava le riunioni, riflette l’ampiezza e il prestigio del Maggior Consiglio tanto nelle dimensioni quanto nell’apparato decorativo. Nelle intenzioni dei progettatori, la decorazione avrebbe dovuto raccogliere e rappresentare la memoria collettiva del patriziato ed esaltare la natura virtuosa dimostrata dei veneziani attraverso l’amore per la patria, per la libertà e per la fede cristiana. In questo modo, si voleva anche sottolineare come il Maggior Consiglio, insieme alle altre leggi e istituzioni fondate dai benemeriti antenati della Repubblica, incarnasse la continuità tra quelle generazioni e le odierne.
La lezione di Giorgio Tagliaferro, che conclude il Corso di Storia Veneta 2023,  si propone di dimostrare come il ciclo pittorico in questione si articoli secondo assi visivi espressamente concepiti per coinvolgere lo spettatore che si muoveva nella sala del Maggior Consiglio e in quella adiacente dello Scrutinio, per renderlo parte attiva nella costruzione dei significati.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – IV lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il Palladianesimo nella campagna veneta e le trasformazioni della casa-di-villa
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

La rinascita di Venezia dopo la peste del 1630 coinvolge anche la terraferma. Nuovi investimenti in campo agricolo e industriale incrementano la spinta verso la campagna e la casa-di-villa di invenzione palladiana, dall’essere un’abitazione temporanea, è trasformata in una vera e propria residenza.
I cosiddetti architetti di diletto, giovandosi delle frequentazioni di contesti internazionali, riescono a rielaborare i temi palladiani e a confrontarsi con le sperimentazioni del Seicento romano ed europeo per trasformare le case di campagna in residenze principesche.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – III lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Le rinascite della casa veneziana in palazzo tra Cinquecento e Settecento
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

Una rinascita interessa Venezia dopo la peste del 1630. Nuove gerarchie produttive rendono vivace l’economia della Repubblica e nuovi patrizi diventano committenti delle proprie case di famiglia per costruire o consolidare, attraverso l’architettura, la propria immagine pubblica.
Il modello tradizionale della casa-fondaco è profondamente innovato alla luce delle nuove esigenze abitative, rielaborando gli spunti provenienti prima da Roma e poi dalle corti europee.

Dedalo e Icaro Canova

Progetto Ateneo nel Mondo – Passeggiata canoviana

Ateneo Veneto, Regione del Veneto

L’ATENEO PER I VENETI NEL MONDO

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

– Presentazione e proiezione del docu-film
Passeggiata canoviana (37′, 2023)
Progetto di Nico Stringa, regia di Jacopo Zanessi, produzione Kublai film per Ateneo Veneto

– Presentazione delle video-lezioni  Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino
a cura di Paolo Balboni

La missione principale dell’Ateneo Veneto, da oltre duecento anni, è quella di diffondere la cultura in ogni sua forma; negli ultimi anni uno sforzo particolare è stato dedicato anche ad allargare la platea degli utenti a cui l’Ateneo si rivolge, utilizzando sempre nuovi canali di comunicazione. Per questo, anche grazie al contributo della Regione del Veneto, è stato possibile realizzare dei progetti innovativi che vengono presentati in questa occasione.
Il primo è un docu-film dedicato ad Antonio Canova e ai suoi anni veneziani, realizzato in occasione del bicentenario della morte (1822-2022) del grande scultore. Prodotto da Kublai film per l’Ateneo Veneto, il video è una sorta di passeggiata attraverso Venezia alla scoperta dei luoghi canoviani, accompagnati dallo storico dell’arte Nico Stringa.
Il docu-film è stato ideato e realizzato per tutte le persone appassionate di arte e amanti di Venezia, ovunque nel mondo, e per questo, dopo la proiezione pubblica all’Ateneo Veneto, sarà disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”, sottotitolato anche per il pubblico non italiano.

Il secondo progetto è dedicato più strettamente alle comunità dei Veneti nel mondo. L’Ateneo Veneto ha realizzato, sempre con il contributo della Regione Veneto, l’elaborazione di due videolezioni ricavate dalla conferenza-spettacolo Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino, tenutasi all’Ateneo il 14 gennaio 2022, con l’intento di mettere in luce il contributo dato dai veneti emigrati in Argentina nel ‘900.
Grazie alle schede di approfondimento e alla trascrizione, le videolezioni diventano così un interessante strumento di e-lerning per tutti i veneti e gli italiani nel mondo che vogliano migliorare e approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana. Anche le videolezioni sul tango sono disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”.

Francesco Furlan Cercando Olga Manente

Giorno della Memoria 2023 – Olga allo specchio

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – AULA BARATTO

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia, Comune di Venezia

Olga allo specchio. A Ca’ Foscari attraverso le leggi razziali
Tavola rotonda sui libri
– Olga Blumenthal. Storie di una famiglia e di una vita
di Emilia Peatini (Verona, Cierre 2022)
Cercando Olga. Sui passi di Olga Manente, prima studentessa nera all’Università di Ca’ Foscari di Venezia
di Francesco Furlan (Portogruaro, Nuovadimensione editore 2022)

Saluti di
Sara De Vido, delegata Università Ca’ Foscari
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Coordinano Alessandro Casellato e Simon Levis Sullam

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – II lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Architettura monumentale e “edilizia minore” tra tradizione e novità nel XVI secolo
Relatore: Gianmario Guidarelli, Università di Padova

Nell’architettura cosiddetta “minore” (concetto reso celebre da un volume di Egle Renata Trincanato) il rapporto tra tradizione e novità è particolarmente significativo a partire dal XVI secolo.
Nel momento in cui l’aumento demografico della città comporta la costruzione di una notevole quantità di nuovi alloggi, l’apertura di decine di cantieri in contemporanea determina la creazione di una vera e propria industria edilizia, basata su criteri di standardizzazione tipologica e tecnologica. In questo contesto, la persistenza di tradizioni costruttive si associa ad un largo impiego di elementi decorativi realizzati secondo una versione semplificata di quel linguaggio all’antica già sperimentato negli edifici monumentali, come palazzi e chiese.

Primo Levi Se questo è un uomo copertina

Giorno della Memoria 2023 – Maratona di lettura

Ateneo Veneto, Comune di  Venezia 
Con il patrocinio del Centro Internazionale di  Studi Primo Levi

Voi che vivete sicuri”
Maratona di lettura integrale del testo di Primo Levi
Se questo è un uomo (Torino, Einaudi)

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Si avvicendano alla lettura:
– studenti degli istituti “Marco Polo”, “Marco Foscarini”, “Dante Alighieri”
– componenti dell’Associazione Donne Ebree Italiane, del Centro Tedesco di Studi Veneziani, di ANPI e IVESER
– componenti dell’Associazione “Il nodo sciolto”
– componenti dell’Associazione “Il granello di senape”, organizzazione di volontariato penitenziario
– rappresentanti dell’Università di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
– gli attori Ottavia Piccolo, Alessandro Bressanello, Daniela Foà, Savino Liuzzi, Andrea Pennacchi (in videolettura), lo scrittore Gianrico Carofiglio (in videolettura)
– amici, soci e tanti altri