volere la pace

Volere la Pace | In ricordo di Tiziano Terzani

Incontro pubblico
Volere la pace. Dialogo tra due padri

Saluto di Roberta Pierobon, Presidente Anam

Luisa Morgantini dialoga con Rami Elhanan (israeliano) e Bassam Aramin (palestinese),
le cui vicende sono narrate nel libro Apeirogon di Colum McCann (Milano, Feltrinelli 2021), vincitore del Premio “Terzani” nel 2022

Intervento del giornalista Gad Lerner

Seguirà il recital
Salam/Shalom. Due padri
di Alessandro Lussiana e Massimo Somaglino, tratto dal libro stesso

Nel ventennale della morte del giornalista e scrittore Tiziano Terzani e a pochi giorni dall’uscita in libreria della nuova edizione delle sue “Lettere contro la guerra”, l’associazione Anam Tiziano Terzani, il festival vicino/lontano-Premio Terzani di Udine e Assopace Palestina hanno deciso di proporre al pubblico un momento di riflessione nel segno della sempre più attuale eredità terzaniana.
A parlare saranno Rami Elhanan e Bassam Aramin, i due padri – il primo israeliano, il secondo palestinese – divenuti protagonisti di “Apeirogon”, lo straordinario libro dello scrittore irlandese Colum McCann, vincitore del Premio Terzani 2022.
Rami e Bassam sono uniti dallo stesso strazio, il lutto per la perdita delle proprie bambine, Smadar e Abir, uccise ciascuna dalla guerra dell’altra parte. Dialogheranno con Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento europeo, presidente di Assopace Palestina che fin dal primo momento della sua fondazione sostiene e collabora con il Parents’ circle, organizzazione che riunisce oltre seicento famiglie israeliane e palestinesi in lutto. Entrando in questa associazione, Rami e Bassam hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, per imbracciare come unica arma il loro comune dolore di padri: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio.
Alla testimonianza di questi due protagonisti seguirà un intervento del giornalista Gad Lerner, che presenterà il suo punto di vista sulla questione israelo-palestinese.

L’evento si concluderà con “Salām/Shalom”, una toccante lettura scenica di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana tratta da “Apeirogon”, che restituisce in chiave drammaturgica la parola e le ragioni della pace a Rami e Bassam.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

DonnAteneo | Marzo Donna 2024 – Donne e mestieri antichi

Ateneo Veneto, Fondazione Eni Enrico Mattei, Comune di Venezia

Custodi dei mestieri antichi: protagoniste femminili nelle tradizioni artigiane di ieri, oggi e domani

Saluti istituzionali di:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Fondazione Eni Enrico Mattei,
Comitato per la Salvaguardia delle Perle di Vetro Veneziane
Modera Ermelinda Damiano, Presidente Consiglio Comunale Venezia

Interventi:
– Donne al lavoro: appunti di storia d’epoca medievale e moderna
Tiziana Plebani, storica e scrittrice, Università Ca’ Foscari di Venezia

– Vita, lavoro e lotte delle donne delle perle di vetro tra Otto e Novecento: perlere e impiraresse
Maria Teresa Sega, presidente dell’Associazione per la memoria e la storia delle donne in Veneto rEsistenze

Le Merletaie: identità culturale, tradizione e sviluppo economico
Isabella Bosano, Assessore alle Strategie Culturali e Fragilità Sociali del Comune di Offida

Le detentrici e il loro “saper fare” un patrimonio da salvare
Chiara Squarcina, responsabile Area Musei Fondazione Musei Civici

Tavola rotonda:
Perle a Lume – Annette Otterdahl
Impiraresse – Luisa Conventi
Tombolo – Rita Antonacci
Merletto ad ago – Ludovica Zane
Maschere di cartapesta – Tiziana Zortea
Disegnatrice di gioielli – Diana Benzio
Pelleteria – Lisa Scalvini
Vetro soffiato – Mariana Olboni delle Vetraie Ribelli

locandina male nostrum

“Male nostrum” per il centenario dell’Istituto Benedetti – Tommaseo

Ateneo Veneto, IIS Benedetti-Tommaseo, Amnesty International, Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati

Saluti di Marco Vianello, Dirigente scolastico Benedetti-Tommaseo
Simone Zancani, Ateneo Veneto
Alberta Baldan, Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati

Proiezione riservata alla scuola del documentario
Male nostrum  di Fabio Masi (55′, 2023)

Il film è un racconto fatto di immagini e contenuti vividi che, partendo dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 (dove morirono annegate 368 persone) e da quella di Cutro del 26 febbraio 2023 (dove morirono più di 100 persone, molti dei quali bambini), ripercorre gli eventi più significativi e toccanti che hanno destato l’attenzione mediatica sul tema dei flussi migratori. In primo piano la rotta mediterranea dei migranti e quella via terra attraverso i Balcani, segnate da tragedie ripetute nel tempo.

A seguire tavola rotonda:
gli studenti conversano con il regista Fabio Masi,
Francesca Corbo
, portavoce di Amnesty International Italia,
Remon Karam, attivista per i diritti umani,
Vito Fiorino, pescatore di Lampedusa

Giornata mondiale della Poesia 2024

“LA POESIA OLTRE L’INDICIBILE”

Mattina 10.00-13.00
Tavola Rotonda
Relatori: Cecilia Rofena, filosofa, Università Ca’ Foscari Venezia
Luigi Vero Tarca, filosofo,  Università Ca’ Foscari Venezia
Ornella Doria, Direttivo Società Filosofica Italiana – Sez. Venezia
Gianni De Luigi, regista e direttore dell’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale
Moderano: Daniele Spero, interculturalista, e Giovanna Pastega, giornalista e scrittrice

Premiazione degli studenti vincitori della VI Edizione del Premio Nazionale di critica poetica “Gino Pastega”
Presenti: Giovanna Pastega, Coordinatrice del Premio e della Giornata Mondiale della Poesia di Venezia per l’Associazione Culturale “OMNIA”
Paola Monello, Presidente Club per l’Unesco di Venezia
Giorgia Pollastri, Presidente Gruppo Poesia Comunità di Mestre
Camilla Menini, delegata per Treviso Fondazione Bellisario
Presentazione della VII Edizione del Premio Nazionale di Critica Poetica “Gino Pastega”

Pomeriggio 14.00 – 18.00
Interventi di Paolo Balboni, Alessandro Cinquegrani, Stefano Bottero – Università Ca’ Foscari Venezia
Omaggio a ALDO PALAZZESCHI nel 50° Anniversario della morte
PABLO NERUDA nel 120° Anniversario della nascita
OSCAR WILDE nel 170° Anniversario della nascita
Letture poetiche a cura di Giovanna Pastega
Reading dei poeti e delle poetesse partecipanti alla Giornata Mondiale della Poesia di Venezia
Ricordo del poeta Gino Pastega, fondatore di Poesia Venezia

Marco Polo e il Gran Kan

Nel segno di Marco Polo – L’eredità di Marco Polo tra sentenze e tribunali

Ateneo Veneto, MarcoPolo700

Ciclo di incontri
Nel segno di Marco Polo: Venezia 1324-2024

L’eredità di Marco Polo tra sentenze e tribunali

Alessandra Schiavon, già Archivio di Stato di Venezia
Venezia, 13 luglio 1366: Fantina Polo chiede giustizia

Tra la documentazione di interesse poliano che verrà messa a disposizione del mondo scientifico internazionale, assume particolare rilievo un documento, datato 13 luglio 1366, e conservato tra i tesori dell’Archivio di Stato di Venezia: si tratta di una sentenza, emessa da una magistratura veneziana, in favore di una delle tre figlie di Marco Polo, Fantina. Il verdetto pone fine alla lunga controversia che aveva visto Fantina opporsi con determinazione all’avidità rapace del marito Marco Bragadin, e poi, alla morte di questi, continuare instancabilmente la sua battaglia in Tribunale contro i Procuratori di San Marco, la seconda più alta carica dello Stato, in quanto incaricati di amministrare l’eredità del Bragadin, da cui era stata intenzionalmente esclusa, contra legem.

Vittorio Formentin, Università di Udine
L’inventario dei beni mobili di Marco Polo come documento linguistico

Il celebre inventario dei beni mobili lasciati da Marco Polo, alla sua morte, nella casa di S. Giovanni Grisostomo è un testo ricco di termini che riflettono non solo il veneziano antico ma anche le varie lingue che si parlavano lungo la via della seta, dalla Cina alla Persia, dalla Palestina a Bisanzio. Partendo da una breve analisi delle caratteristiche della lingua veneziana fra Due e Trecento, l’intervento dello storico della lingua si concentrerà quindi su questo importante testo, confermando il grande interesse del documento nella duplice prospettiva degli studi sul Milione e della storia della lingua italiana.

Luigi Lo Cascio

Luigi Lo Cascio tra granchi e scorpioni

Presentazione del libro

Storielle per granchi e per scorpioni 
di Luigi Lo Cascio (Milano, Feltrinelli 2023)

Antonella Magaraggia dialoga con l’autore

Chiamarle “storielle” è cosa seria perché in verità questi racconti scritti da Luigi Lo Cascio, con una vena umoristica che percorre tutto il libro, invitano a meditare e giocano continuamente con il lettore: lo spiazzano e ne spostano lo sguardo. Sono racconti filosofici, insomma, ma “da prendere con le pinze”, così come fanno con le loro chele il Signor Granchio e il Signor Scorpione. Dialogando fra loro di letteratura, deprecano l’abitudine degli uomini a scrivere solo di uomini, aprendo il ventaglio delle possibilità narrative a tutti i regni: animale, minerale, vegetale, con l’aggiunta del regno dei fantasmi. Confermando il suo talento di scrittore – e forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges – Luigi Lo Cascio dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche ovvero, per contro, liriche e commoventi.

L’incontro all’Ateneo Veneto non sarà solo occasione per presentare il suo libro, ma anche per dialogare con uno dei più importanti attori del mondo cinematografico e teatrale italiano. 

Luigi Lo Cascio è attore, regista e scrittore. Nato a Palermo, si diploma all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1992 e sin da subito comincia la sua carriera teatrale. Vince due volte il premio UBU come miglior attore protagonista con Nella tana di Kafka (che ha anche riscritto e diretto) e Il silenzio dei comunisti, diretto da Luca Ronconi. Nel 2000 veste i panni di Peppino Impastato nel film I cento passi, con cui vince un David di Donatello. La sua carriera prosegue con Luce dei miei occhi (Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia), La meglio gioventùBuongiorno, notte. Nel 2012 il suo esordio alla regia, con La città ideale, che presenta alla 69° Mostra del Cinema di Venezia.
Ha pubblicato La caccia. Nella tana (Neos Edizioni, 2012), Ogni ricordo un fiore (Feltrinelli, 2018), Storielle per granchi e per scorpioni (Feltrinelli 2023).

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Di chi sono i centri storici

Ateneo per la Città | Di chi sono i centri storici?/ 4 – Edifici e spazi vuoti

Incontro pubblico
Di chi sono i centri storici? / 4
Edifici e spazi vuoti a Venezia: questioni di rigenerazione urbana

Coordina Donatella Calabi, Consigliera Ateneo Veneto

– Ezio Micelli, professore IUAV
Per la messa a punto di strategie pubbliche e private di rigenerazione urbana a Venezia

Edgardo Contato, Direttore Generale Ulss3 Serenissima
Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta”: una proposta strutturata e i risultati raggiunti.

– Ugo Montella, Procuratore Regionale Corte dei Conti
Trasferimenti previsti nelle Fabbriche Nuove sansoviniane: la Corte dei Conti

– Laura Fregolent, professore IUAV
La casa pubblica a Venezia: consistenza e potenzialità.

– Anna Buzzacchi, Consiglio Nazionale degli Architetti
Partenariato pubblico/privato per le case pubbliche?

– Roberto D’Agostino, urbanista
Abitare a Venezia: le soluzioni possibili

corso sanità 2024

Corso di Storia della Sanità 2024 – Lezione inaugurale

Ateneo Veneto, Ciso Veneto

Corso di Storia della Sanità 2024
SALUS IN AQUIS – Dai farmaci alle cure climatico-talassoterapiche

Lezione inaugurale
Spezierie veneziane fra cura e mercato
Relatrice Nelli-Elena Vanzan Marchini, curatrice del corso

Il nuovo ciclo di lezioni di storia della sanità punta l’attenzione sulla fama che Venezia ha sempre avuto, sin dai tempi della Repubblica, in materia di sanità e di cure. Le spezierie della Repubblica di Venezia ad esempio eccelsero nella produzione della Teriaca, l’alessifarmaco costituito da oltre una sessantina di componenti fra cui l’oppio e la carne delle vipere dei Colli Euganei. La qualità della Teriaca era controllata dal Magistrato alla Sanità ed era pubblicizzata da una stampa promozionale diffusa persino in arabo. Gli imitatori cercarono di farle concorrenza nel mercato dei farmaci, utilizzando l’immagine della città lagunare per promuovere i loro prodotti alternativi.
Quando poi, nell’Ottocento, si diffusero le cure climatiche e termali ed ebbe grande fortuna la talassoterapia, il turismo per cura, già diffuso nel Veneto, scoprì Venezia per i terapeutici effetti del suo clima e dei bagni di laguna e di mare.

La caduta Ezio Mauro

Ezio Mauro e la fine del fascismo

Presentazione del libro

La caduta. Cronache della fine del fascismo
di Ezio Mauro (Milano, Feltrinelli 2023)

L’autore dialoga con la storica Giulia Albanese, Presidente IVESER

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Nel suo nuovo libro Ezio Mauro – con la penna del grande giornalista – racconta un’Italia in bilico, travolta da un’accelerazione improvvisa della Storia: sono i drammatici mesi del 1943, tra la caduta di Mussolini e la nascita della Repubblica di Salò.
Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato. Nella notte si è tenuto il Gran Consiglio del fascismo e ha sfiduciato il duce, che ora si trova in una caserma, sorvegliato dai carabinieri, vittima di un capovolgimento improvviso del destino. L’Italia intanto è ignara. È un epilogo senza testimoni, nessuno sa cosa sta succedendo.
La popolazione è demoralizzata, scossa dai lutti, dalla distruzione, dalla fame. Sono mesi bui, in cui il mondo appare fuori controllo, il sistema ormai non può reggere, la velocità degli eventi lo scuote, lo sopravanza e lo mette a nudo, rivelandone il volto reale sotto la maschera titanica e magniloquente. Dopo arriveranno l’armistizio firmato da Badoglio, la Repubblica di Salò, la guerra partigiana. Ma in quel momento gli italiani ancora non sanno dove li trascinerà l’inarrestabile corrente della Storia.

Ezio Mauro entra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la “Gazzetta del Popolo” di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo. Nel 1981 passa a “La Stampa”, dal 1988 lavora per “la Repubblica”. Nel 1990 torna a “La Stampa” assumendo l’incarico prima di condirettore, poi di direttore. Nel 1996 diventa direttore de “la Repubblica”, svolgendo questo ruolo fino al 2016. Ha collaborato con Zygmunt Bauman nella scrittura di La felicità della democrazia. Un dialogo (Laterza 2011) e Babel (Laterza 2015). È autore, per Feltrinelli, anche di L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (2017), L’uomo bianco (2018), Anime prigioniere (2019), Liberi dal male (2020), Lo scrittore senza nome (2021), e L’anno del fascismo (2022).

Istituzione Veneziana – Borse di Studio 2022-2023

Istituzione Veneziana Servizi sociali alla Persona

Cerimonia di consegna borse di studio anno 2022/2023

alla presenza di Fulvio Della Rocca, Presidente Istituzione Veneziana Servizi sociali alla Persona,
dei Consiglieri di Amministrazione dell’IPAB e di rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Venezia

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

L’Istituzione Veneziana Servizi sociali alla Persona tra i propri scopi istituzionali ha quello di supportare i giovani mediante l’assegnazione, ogni anno delle borse di studio a favore degli studenti, nati nella Provincia di Venezia od ivi residenti da almeno cinque anni.
A seguito del Bando per le borse di studio dell’anno scolastico 2022/23, durante la cerimonia all’Ateneo Veneto saranno consegnate 64 borse di studio per un importo totale di quasi 40.000 euro ai partecipanti risultati assegnatari a seguito della valutazione dei criteri previsti nel bando pubblicato.
L’iniziativa verrà ripetuta anche per l’anno scolastico in corso con un nuovo bando che sarà pubblicato nel sito istituzionale http://www.istituzioneveneziana.it

non sparate sulla scuola

Non sparate sulla scuola

Ateneo Veneto, Dante Alighieri

Dibattito sulla scuola a partire dal libro
Non sparate sulla scuola. Tutto quello che non vi dicono sull’istruzione in Italia
di Gianna Fregonara e Orsola Riva (Milano, Edizioni RCS 2023 )

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Bruno Crevato – Selvaggi, Presidente Comitato di Venezia Società Dante Alighieri

Interventi delle due autrici,
Mino Conte
, Università di Padova,
Chiara Massari, Iveser,
Giovanna La Grasta, Liceo “M. Foscarini” Venezia

Ogni mattina nove milioni di bambini, ragazzi e adulti dai 3 ai 65 anni si danno appuntamento a scuola per «sfregare i loro cervelli l’uno contro l’altro» in modo da imparare ogni volta qualcosa di nuovo. Certo, se la giudichiamo con il metro dei test Invalsi e delle altre rilevazioni internazionali c’è ancora molta strada da fare, ma la scuola italiana resta sempre più che competitiva rispetto al sistema privato, che in altri Paesi invece ha preso il sopravvento. Nei prossimi dieci anni la scuola avrà un milione e mezzo di studenti in meno. E le proiezioni indicano che tra meno di vent’anni anche all’università ci saranno 78.000 matricole e 390.000 iscritti in meno. Uno tsunami: perché la carenza di laureati rischia di compromettere le potenzialità di sviluppo dell’intero sistema Paese.
Gianna Fregonara e Orsola Riva nel loro libro ci accompagnano dentro la scuola di oggi, con le sue eccellenze e le sue contraddizioni, attraverso le storie e i volti di studenti e insegnanti e le analisi di esperti. Da qui prenderanno spunto i relatori per avviare il dibattito.

banksy season greatings

Serena Bertolucci e la mostra “Banksy. Painting walls”

Conferenza

STREET ART vs MUSEO. BANKSY IN M9

Serena Bertolucci, direttrice di M9 Museo del Novecento,
illustra la mostra in corso all’M9
Banksy. Painting walls
(23 febbraio -2 giugno 2024)
a cura di Sabina de Gregori

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Banksy è forse il più famoso tra gli street artist, che da oltre un ventennio influenza la scena culturale mondiale con le sue opere. Serena Bertolucci guiderà il pubblico attraverso l’universo artistico di Bansky, partendo proprio dalla mostra in corso all’M9, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con il museo.
L’artista britannico trova la sua cifra in quei contrasti e in quelle  contraddizioni che affondano le proprie radici nel Novecento e deflagrano oggi nelle emergenze della crisi climatica, dei conflitti mondiali, dei fenomeni migratori.
Serena Bertolucci, neo-direttrice di M9 Museo del Novecento, ha diretto fino al 2023 la Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale di Genova. È stata ed è membro di numerosi comitati scientifici e di indirizzo ed ha operato nell’ambito della cabina di regia del patrimonio Unesco dei Palazzi dei Rolli e nella creazione di musei nazionali.

Marco Tullio Giordana

Marco Tullio Giordana, la Storia e le storie

Ateneo Veneto in collaborazione con Circuito Cinema Comune di Venezia

Incontro
La Storia e le storie. Il cinema di Marco Tullio Giordana
(con proiezione di clip)

Il regista Marco Tullio Giordana dialoga con il critico cinematografico Michele Gottardi

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Nei film di Marco Tullio Giordana la Storia d’Italia incontra le storie dei protagonisti in un intreccio ampio e profondo, sin dall’esordio di Maledetti, vi amerò (1980), sintesi efficace ai limiti dell’ossimoro in cui si condensano le contraddizioni dei nostri anni Settanta. Anni sui quali Giordana ha continuato a interrogarsi sino al recente Romanzo di una strage (2012, sull’attentato di piazza Fontana), passando per il più celebrato La meglio gioventù (2003), che di anni ne passa in rassegna ben 37, dal 1966 al 2003, forse il film che tra i suoi ha ottenuto più riscontri positivi tra critica e pubblico.
Sono comunque i temi del terrorismo e della violenza ad assumere un’attenzione continua. E se la dimensione privata è ristretta a qualche caso (Appuntamento a Liverpool, 1988, sulla vendetta postuma che la figlia di una vittima dello stadio Heysel vorrebbe portare a un hooligan), maggiore è invece quella pubblica. Dalla vicenda tra amore, sovversione e tradimento de La caduta degli angeli ribelli (1981), alla rievocazione della vittima della mafia Peppino Impastato – con un magistrale Luigi Lo Cascio – de I cento passi (2000), sino alla ricostruzione della vicenda di Pasolini, un delitto italiano (1995), tutto è riportato all’interno di una visione dialettica della Storia del nostro paese, in cui pesa l’eredità mai risolta col fascismo, come mostrano i due film, appassionati quanto obiettivi, sul periodo della Repubblica sociale italiana, Notte e nebbie (1984) e Sanguepazzo (2008).

DonnAteneo | MarzoDonna – Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto

Incontro

La donna nella poesia, da Omero a Merini

a cura di Paolo Balboni con la collaborazione di Giovanna Pastega

La donna è stata molto più oggetto di poesia che soggetto che si esprime con questa forma letteraria. Come è stata vista la donna, come è stata descritta? E come si è descritta?
Lo ascolteremo in un percorso che attraversa 30 secoli di poesia, guidati dalle voci di:
Gianni Moi, Alessandra Prato, Carmel Coonan, Susanna Regazzoni,
studenti
del Liceo “M. Foscarini” di Venezia e “abitanti” della Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto.

Con i blues al femminile cantati da Mattia Balboni

tutte le donne che vedo

DonnAteneo | MarzoDonna – Tutte le donne che vedo, quando vedo te

Spettacolo teatrale

Tutte le donne che vedo, quando vedo te

di e con Angelo Callipo

Saluto di Michele Gottardi, past-president Ateneo Veneto

Questo spettacolo è tante cose, ma è innanzitutto un atto d’amore – scrive Angelo Callipo nella nota al testo di cui è autore, interprete e regista –  Un atto d’amore per le tante donne che hanno attraversato e ancora attraversano le nostre vite. Tutte queste donne hanno permeato nel tempo la mia scrittura teatrale; potrei dire, senza timore di essere smentito, che ogni spettacolo che ho scritto è stato il tentativo di dire una parola, anche una sola parola in più, su quel grande mistero che è la donna. Non ho mai avuto la pretesa di spiegarlo o di comprenderlo, semmai l’incontenibile voglia di raccontarlo. Questo spettacolo è anche un viaggio, un viaggio in me e per me, a ritroso nel tempo e nella memoria, un viaggio sentimentale e poetico, disincantato e ironico. Ma un viaggio, si sa, è scandito da tappe, i diversi brani e le diverse figure femminili di cui lo spettacolo si compone sono dunque le tappe del mio personale viaggio al centro dello stupefacente universo che porta il nome di donna.”

Giustizia, Palazzo Ducale

DonnAteneo | MarzoDonna – Convegno su “Donne e giustizia”

Ateneo Veneto in collaborazione con Groupe de Recherche d’Histoire – Université de Rouen, Normandie, Agence Nationale de la Recherche France, Società Italiana delle Storiche, Ordine Avvocati di Venezia,  Camera Arbitrale Venezia, Inner Wheel Venezia, Soroptimist Venezia
con il patrocinio di Università Cà Foscari di Venezia – Dipartimento di Studi Umanistici, C.P.O. Ordine Avvocati Venezia

Convegno
Donne e giustizia. Un percorso diacronico

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione delle curatrici Anna Bellavitis, Nadia Maria Filippini e Alessandra Schiavon

Mattina: Dissimmetrie legislative
Coordina: Adelisa Malena (Università Ca’ Foscari Venezia)
Interventi:
Simona Feci
(Università di Palermo), Dissimmetrie del diritto di età medioevale e moderna
Élisabeth Crouzet Pavan (Sorbonne Université), Oltre la legge: il potere maschile e il corpo delle donne nell’Italia tardo-medievale
Daniela Lombardi (già Università di Pisa), Le gravidanze illegittime e la ricerca della paternità in età moderna
Chiara Valsecchi (Università di Padova), La condizione giuridica delle donne nella legislazione italiana tra Otto e Novecento
Paola Stelliferi (Università di Padova), Le contraddizioni del periodo post-costituzionale
Antonella Magaraggia (già presidente del Tribunale di Verona), Donne in magistratura: un percorso in salita

Pomeriggio: Agency delle donne
Coordina Antonella Magaraggia (Ateneo Veneto)
Interventi:
Alessandra Schiavon (già Archivio di Stato di Venezia), Un’eredità contesa: la figlia di Marco Polo di fronte ai giudici
Federica Ambrosini (Università di Padova), Il testamento: uno spazio di libertà per le donne veneziane del Cinquecento
Anna Bellavitis (GRHIS-Université de Rouen), Donne in tribunale a Venezia in età moderna: doti, separazioni, violenze
Tiziana Plebani (Università Ca’ Foscari Venezia), Spazio pubblico e agency femminile a Venezia nel Settecento: le donne e la guerra dei caffè
Liviana Gazzetta (Società Italiana delle Storiche), Cittadinanze femminili attive. Dai plebisciti alla via giudiziaria per il suffragio (1860/66 -1906)
Nadia Maria Filippini (già Università Ca’ Foscari Venezia), La “politica dei processi” e la proposta di legge femminista contro la violenza sessuale (1976-1980)

Ogni esposizione sarà accompagnata da una specifica lettura, scelta dalla corrispondente relatrice: ne saranno interpreti, nella sessione mattutina, studentesse e studenti di alcune classi dei licei “Marco Polo” e “M. Foscarini” di Venezia, accompagnati dagli insegnanti; nella sessione pomeridiana ne sarà interprete l’attrice e regista Sandra Mangini.

Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Venezia ed è riconosciuto ai fini della formazione degli insegnanti dalla SIS, Società Italiana delle Storiche, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ai sensi della DM 170/2016. La partecipazione (seguita da breve relazione) è riconosciuta come attività sostitutiva di stage e tirocinio per gli studenti di Ca’ Foscari iscritti ai corsi di laurea in Storia e di laurea magistrale in Storia dal medioevo all’età contemporanea.

Piergiorgio Odifreddi

Inaugurazione 212° Anno Accademico – Piergiorgio Odifreddi

INAUGURAZIONE 212° ANNO ACCADEMICO

Prolusione di
PIERGIORGIO ODIFREDDI
matematico, saggista, storico della scienza e divulgatore scientifico

Intelligenza Artificiale:  l’ultima scintilla?

! POSTI ESAURITI !

“Negli ultimi tempi l’Intelligenza Artificiale è affiorata nel dibattito pubblico in seguito all’esplosione di Chat Gpt. In realtà il dibattito al proposito è vecchio come il mondo, letteralmente, perché il problema teorico ha di molto preceduto le sue realizzazioni pratiche. Dal mito di Pigmalione al film 2001 Odissea nello spazio, l’umanità si è sempre chiesta quale potesse e dovesse essere il suo rapporto con l’artificiale e con le macchine. Oggi teme che presto le macchine potrebbero porsi un’analoga domanda, su quale possa e debba essere il loro rapporto con il naturale e con l’uomo”. Così afferma il professor Piergiorgio Odifreddi che, nella prolusione all’inaugurazione del 212° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto, ripercorrerà la storia dell’IA e parlerà dei successi passati, ma anche delle difficoltà presenti e dei rischi futuri.

malattie rare 29 febbraio

Le malattie rare e l’arte – Giornata mondiale delle malattie rare

Ateneo Veneto, Brains for Brain, European Reference Network

“Giornata mondiale delle malattie rare”
Le malattie rare sono veramente rare, oppure …?
Conferenza con immagini

Relatore: Maurizio Scarpa, Direttore Centro Coordinamento Regionale per le Malattie Rare, Friuli Venezia Giulia

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

La storia dell’arte può rivelarsi, inaspettatamente, un valido strumento per identificare determinati tipi di malattie che la medicina moderna definisce “rare” ma che probabilmente hanno sempre fatto parte della nostra vita. Passando in rassegna i ritratti di soggetti famosi che hanno avuto grande importanza nella storia, l’occhio esperto di un medico specialista può riconoscere infatti – anche in celebri dipinti – i tratti che testimoniano come determinate malattie fossero presenti già in epoca antica e non siano poi così rare. La conferenza cercherà proprio di far vedere come le malattie rare abbiano sempre accompagnato l’uomo nella sua storia.
Col termine “malattie rare” si definiscono oltre 6000 condizioni patologiche che colpiscono circa quattrocento milioni di persone nel mondo. Si calcola che in Italia vi siano oltre due milioni di persone affette da una di queste malattie e circa il 50% dei malati è costituito da persone adulte.
La vita delle famiglie e dei pazienti affetti da malattie rare è un’odissea: passano anni prima che la patologia venga identificata e diagnosticata, si interpellano numerosi medici e molto spesso si ricevono risposte e terapie sbagliate, oltre al fatto che circa il 40% dei malati non arriva mai a una diagnosi precisa.

Ottavia Piccolo

Mafia. Una donna contro – Ottavia Piccolo e la storia di Elda Pucci

Incontro-dibattito
Mafia. Una donna contro

Preludio allo spettacolo teatrale “Cosa Nostra spiegata ai bambini” di Stefano Massini
(in scena a Venezia, Teatro Goldoni, sabato 2 marzo 2024)

Interventi di: Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Sandra Mangini, regista
Ottavia Piccolo, attrice, interprete della pièce teatrale
Giuseppe Giulietti, giornalista, coordinatore di Articolo21

A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole, trovarle, e infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice. Anche se riuscissimo a spiegare ‘Cosa Nostra’ con parole semplici, come si fa con i bambini, tutto sarebbe diverso.
Si potrebbe raccontare, ad esempio, di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, una pediatra, viene eletta Sindaco. Raccontare poi di come, sempre nel mese di aprile di un anno dopo, il giorno 13, la sindaca viene sfiduciata: ha commesso l’errore di operare nel rispetto del proprio ruolo istituzionale andando a scontrarsi con gli interessi di Cosa Nostra. Raccontare infine come, a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda salta in aria, spinta da due cariche di esplosivo.
E poi si potrebbe raccontare la città di Palermo, che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, si costituisce parte civile in un processo di mafia.
Sembra facile, eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.
Ottavia Piccolo, all’Ateneo Veneto assieme alla regista dello spettacolo Sandra Mangini, parla di “Cosa Nostra spiegata ai bambini” che andrà in scena al Teatro Goldoni sabato 2 marzo: un confronto con le parole di Stefano Massini, per dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Assieme a lei dialogano il giornalista Giuseppe Giulietti, per anni presidente della Fnsi, da sempre impegnato in difesa di una comunicazione libera e trasparente, e la presidente dell’Ateneo Veneto Antonella Magaraggia, nella sua veste di ex magistrato.

Luciano Canfora Bologna 2021

Luciano Canfora – Verità, libertà, filologia

Incontro
Verità, libertà, filologia: lezioni di filologia classica

Luciano Canfora dialoga con Ettore Cingano (Università Ca’ Foscari Venezia) e Margherita Losacco (Università degli Studi di Padova)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

A partire dalle sue Lezioni di filologia classica (Il Mulino, 2023), Luciano Canfora dialoga con Ettore Cingano e Margherita Losacco sulla sua “via” filologica all’interpretazione critica del presente. La filologia classica infatti è molto più che una disciplina: è un metodo, un modo di procedere che non si può confinare ai testi.
Nel Sistema periodico, Primo Levi descrive con queste parole la chimica: «occorre diffidare del quasi-uguale […], del praticamente identico, del pressappoco, dell’oppure, di tutti i surrogati e di tutti i rappezzi. Le differenze possono essere piccole, ma portare a conseguenze radicalmente diverse […]; il mestiere del chimico consiste in buona parte nel guardarsi da queste differenze, nel conoscerle da vicino, nel prevederne gli effetti». Anche la filologia, come la chimica, è disciplina terrena e concreta, fatta di materia, di cose dimostrabili e verificabili; fondata sulla conoscenza dell’errore e dei suoi meccanismi, perlustra e scandaglia l’«impurezza, che dà adito ai mutamenti, cioè alla vita» (sono ancora parole di Levi).
Con il suo lavoro di filologo classico, Canfora ha riportato «dal cielo alla terra» la filologia nella sua interezza di disciplina storica. Nella pratica dei suoi studi, ha saldato passato e presente in una unità di ricerca scientifica e impegno civile, in cui il dato politico è, come egli stesso ha osservato, il tessuto connettivo del suo lavoro di antichista.

Luciano Canfora è professore emerito dell’Università di Bari, dove ha insegnato Filologia classica, Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Studia problemi di storia antica, letteratura greca e latina, di storia della tradizione e di storia a dei conflitti ideologico-culturali in Europa tra Otto e Novecento. È Direttore del Dipartimento di Storia, Cultura e Storia Sammarinesi dell’Università della Repubblica di San Marino. Fa parte del comitato direttivo e scientifico di riviste e associazioni internazionali e ha ottenuto numerosi premi e onorificenze. Dirige la rivista «Quaderni di storia» e collabora con il «Corriere della Sera».

Ateneo per la Città | Di chi sono i centri storici? / 3 – La residenza dei lavoratori

Incontro pubblico
Di chi sono i centri storici? / 3
La residenza di chi lavora nelle istituzioni veneziane

Coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Interventi: Stefano Maria Cerillo, avvocato distrettuale dello Stato
Dove risiedono i lavoratori della Pubblica Amministrazione?

Carlo Citterio, presidente della Corte di Appello di Venezia
La residenza della Giustizia nel centro storico di Venezia e i suoi lavoratori: le condizioni per permettercelo

Andrea Erri, direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice
La vita da vivere per chi lavora al teatro La Fenice

Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità portuale di Venezia
I lavoratori del Porto di Venezia

“Ateneo per la città” è un ciclo di incontri pubblici ideato dall’Ateneo Veneto per affrontare e dibattere, a beneficio del pubblico, temi rilevanti che riguardano Venezia, ma che accomunano anche altre città a vocazione turistica. Coordinati da un gruppo di lavoro dedicato, gli incontri hanno visto relatori qualificati confrontarsi e analizzare tematiche come le smart city e il ruolo del telelavoro, il cambiamento climatico nelle aree costiere, la tutela della laguna e la Legge Speciale per Venezia, solo per fare alcuni esempi.
“Di chi sono i centri storici?” tocca da vicino le sorti della residenzialità in città come la nostra a spiccata vocazione turistica.
Dopo l’incontro del 30 ottobre 2023 sulla Residenza turistica, quello del 30 gennaio 2024 sulla Residenza universitaria, il terzo appuntamento del ciclo riguarda questa volta i problemi della residenzialità a Venezia per i lavoratori impiegati nelle principali istituzioni veneziane.

Giorno del ricordo 2024 Davide Conti

Giorno del Ricordo 2024 | Davide Conti

Ateneo Veneto, ANPI Sette Martiri Venezia

Conferenza
Ricordare secondo legge. Il Giorno del Ricordo e la sua legge istitutiva
Dalle premesse ai risultati a venti anni dalla entrata in vigore

Lo storico Davide Conti dialoga con il giornalista Roberto Reale 

Saluto di Enrica Berti Presidente della sezione ANPI “Sette Martiri”
e Maria Cristina Paoletti, Presidente dell’ANPI Provinciale di Venezia

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, il Parlamento italiano ha riconosciuto la data del 10 febbraio come «Giorno del ricordo», solennità nazionale italiana istituita “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Da allora sono trascorsi vent’anni e l’incontro organizzato da ANPI si propone di analizzare, anche attraverso il contributo di Davide Conti, già consulente dell’Archivio storico del Senato della Repubblica, i risultati ottenuti dal punto di vista divulgativo, storico e  commemorativo.

Giorgio Camuffo Campo Case nuove

Giorgio Camuffo, un campo di Venezia e il suo popolo

Presentazione del libro

787, Venezia, un campo e il suo popolo
di Giorgio Camuffo (Mantova, Corraini editore 2024)

Giovanni Montanaro e Luca Colferai conversano con l’autore

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Questo è un libro che, con sguardo ironico e senza sconti, racconta una Venezia popolare e popolana, inedita per la maggior parte dei lettori.
Una città con una periferia di case popolari, di una piccola comunità di vicini di casa, monelli di strada e botteghe che hanno popolato l’infanzia dell’autore e che sono ora il ricordo di una città ormai quasi del tutto scomparsa, ingoiata voracemente da un’immagine da cartolina a cui mancano tutte le sfumature che Giorgio Camuffo ci restituisce con questo libro da lui scritto e illustrato.
I protagonisti non sono dogi, ricchi mercanti, cortigiane, grandi amanti o intellettuali che hanno riempito le pagine della storia di Venezia, ma sono gli abitanti di un gruppo di case brutte, scolorite, simili a quelle di tante periferie di città. Un libro che però racconta anche com’era Venezia prima dell’invasione turistica e prima che la grande bellezza non divorasse il suo popolo.

campo de' mestieri Cavallarin

Carta, Vetro, Gioielli: il tocco artigiano a Venezia

Irecoop Veneto, IED – Istituto europeo di Design, IVL, Confcooperative Veneto e Venezia

CAMPO DE’ MESTIERI – Intrecci innovativi per la Venezia di domani

Seminario aperto al pubblico
Carta, Vetro, Gioielli. Il tocco artigiano: strategie per valorizzare la Venezia autentica

Interventi di: Silvia Pichi, Muriel Balensi, Marina Brandes, Filippo Menin, Igor Efrem Zanti

chi ha paura del lupo

“Ad Oriente” Carnevale di Venezia 2024 – Chi ha paura del lupo?

Ateneo Veneto, Vela Spa, Comune di Venezia

Spettacolo di musica e mimo
Chi ha paura del lupo?

Personaggi e interpreti
Francesco Mandich, lupo
Susi Danesin, personaggi vari
Enzo Ligresti, violino
Giuseppe Barutti, violoncello
Elisa Marzorati, pianoforte,  ideazione e regia
(spettacolo creato a Palazzetto Bru Zane – gennaio 2023)

C’era una volta… il lupo! Che faceva paura a tutti i bambini… Ma questa volta, con l’aiuto della musica, il lupo si trasforma in un personaggio davvero simpatico. Un trio di musicisti (violino, violoncello e pianoforte) e due mimi, ci raccontano con musica e gesti I tre porcellini, Il lupo e i sette capretti e Cappuccetto rosso, sulle note di alcuni grandi compositori romantici francesi.

Senza preavviso Michela Alliata

Michela Alliata e una storia veneziana

Presentazione del libro

Senza preavviso. Una storia veneziana
di Michela Alliata (Milano, Mimesis Edizioni 2023)

Isabella Panfido dialoga con l’autrice
Gianni De Luigi legge alcuni brani

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Costretto al prepensionamento sulla soglia della boa fatidica dei sessant’anni, un bancario veneziano precipita nella disperazione, si sente senza più prospettive e speranze, trascinato verso “un abisso mai immaginato se non per gli altri”. Ma un evento inaspettato darà una svolta imprevedibile e gioiosa alla sua esistenza. Al cuore del romanzo, ambientato in una Venezia raccontata dal di dentro e ritmato da numerosi colpi di scena e da un epilogo emozionante, sono il rimpianto per le occasioni mancate, il sentimento del tempo, la genitorialità, l’amicizia, e soprattutto il ruolo giocato dal caso. È proprio il Caso infatti il regista di questa storia che rivela come l’autunno della vita possa riservare momenti inattesi di trasformazione e di felicità. Un libro attento alle psicologie dei personaggi, che esplora con leggerezza temi di grande attualità.

Michela Alliata è docente di letteratura inglese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha scritto sul romanzo contemporaneo e su quello dell’Ottocento, la poesia modernista, la fotografia, il cinema, e più recentemente sulla narrazione del trauma. Ha curato diversi volumi sul fantastico e tradotto Green Tea di J. Sheridan Le Fanu. Nel 2012 è uscito il suo primo romanzo Come pelle di bambù (Edizioni Pendragon).

compagnie della calza colferai

“Ad Oriente” Carnevale di Venezia 2024 – Storia delle Compagnie della Calza

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza I Antichi, Carnevale di Venezia 2024

«AVVENTURE VENEZIANE»
Breve e incredibile storia delle Compagnie della Calza

Personaggi e interpreti
Il Gran Priore della Calza, narratoreLuca Colferai
Angelo Beolco, detto il RuzanteLuca Costantini
Angela Dal Moro detta la Zaffetta, cortigianaNuma Echos
Veronica Franco, poetessaFederica Zagatti Wolf-Ferrari
Pietro Aretino, poligrafoA. C. Whistle
Donna Anna, cuoca – Anna Santini

Direttore alle musiche: Isidoro Prati
Costumi e accessori: Nicoletta Lucerna

La conferenza, con relatori in costume d’epoca, racconta la storia e l’evoluzione delle rinascimentali Compagnie della Calza, fenomeno sociale esclusivo di Venezia. Saranno messi in scena usi e costumi dell’antica società veneziana: origine e finalità delle feste, pubbliche e private; struttura economica e sociale della città con particolare riguardo alla conformazione generazionale; impresari e imprenditori dello spettacolo; origine del teatro moderno; rapporti diplomatici informali.
La conferenza sarà corredata da musiche d’epoca (riprodotte) e accompagnata da immagini di vari quadri di autori del tempo e video, oltre ad essere punteggiata da “interviste” a importanti personaggi dell’epoca.
Nell’ambito della serata sarà rappresentato anche un brano dalla commedia La veniexiana, scritta e messa da in scena nel Cinquecento proprio da una Compagnia della Calza.

giorno del ricordo emergency

SEDE ESTERNA – Emergency Venezia – Giorno del Ricordo 2024

SEDE ESTERNA – Emergency Venezia

Ateneo Veneto in collaborazione con Emergency Venezia
In occasione della Giornata del Ricordo 2024

Incontro
Noi, figli degli esuli. Il rapporto con l’esodo dei nati in Italia
Interventi di Piergiorgio Millich, Elisabetta “Sisa” Barich, Silvio Testa

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

L’incontro si terrà nella sede di Emergency alla Giudecca 212, fermata Redentore
Per informazioni: infovenice@emergency.it – tel. 041 877931

Marco Polo e il Gran Kan

Nel segno di Marco Polo – Un progetto internazionale: l’edizione dei documenti relativi a Marco Polo

Ateneo Veneto, MarcoPolo700

Ciclo di incontri
Nel segno di Marco Polo: Venezia 1324-2024

Presentazione del Codice Diplomatico Poliano
Relatore: Andrea Nanetti, Nanyang Technological University di Singapore

Il Codice Diplomatico Poliano (CDP) è un progetto scientifico internazionale che intende raccogliere tutti i documenti d’archivio relativi alla figura di Marco Polo – coevi o più tardi, sparsi tra i protocolli dei notai o i registri dei cancellieri – e che comprende riproduzioni fotografiche multispettrali, edizioni critiche uniformi, riferimenti archivistici aggiornati e riassunti in tre lingue (italiano, cinese, e inglese) che verranno messi a disposizione degli studiosi di tutto il mondo.
Il Codice Diplomatico Poliano utilizza due criteri principali di selezione per determinare quali documenti includere. In primo luogo vengono considerati i documenti che forniscono informazioni su Marco Polo e sulla sua famiglia; in secondo luogo, vengono presi in considerazione solo i documenti che sono già stati pubblicati o che sono stati accettati per la pubblicazione entro la fine del 2023.
Realizzato su iniziativa dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Venezia e la Biblioteca Nazionale Marciana, il progetto del CDP si avvale di un’autorevole squadra di studiosi medievisti provenienti dal mondo degli Archivi e delle Università, coordinati proprio da Andrea Nanetti, docente presso la Nanyang Techonological University di Singapore, esperto riconosciuto a livello internazionale di Digital Humanities, le cui competenze spaziano dalle scienze umanistiche a quelle matematiche, fisiche e computazionali.

Mercoledì dell'architettura 2024

Mercoledì dell’Architettura: Venezia incompiuta – II lezione

I MERCOLEDI’ DELL’ARCHITETTURA
Venezia incompiuta: tra ricerca di identità e modelli internazionali

Venezia incompiuta tra Cinque e Seicento
Relatrice: Paola Placentino, storica dell’Architettura

Dopo la lezione introduttiva tenuta dai tre curatori – Gianmario Guidarelli, Paola Placentino e Guido Zucconi – si entra nel vivo del Corso di Storia dell’Architettura 2024 analizzando il modo in cui è cambiata l’idea di città e in cui è cambiato il modo di abitare dei veneziani nel corso dei secoli.
I progetti incompiuti ci permettono infatti di leggere meglio di altri le trasformazioni intervenute nel modo di intendere la città e i modelli adottati per rinnovarne l’architettura. I progetti mai completati della Ca’ del Duca e della Ca’ Venier de’ Leoni sono il focus della lezione.

Piazza San Marco Ala Napoleonica

Mercoledì dell’Architettura: Venezia incompiuta – I incontro

I MERCOLEDI’ DELL’ARCHITETTURA

Venezia incompiuta: tra ricerca di identità e modelli internazionali
a cura di Gianmario Guidarelli, Paola Placentino, Guido Zucconi

Lezione inaugurale
Introduzione dei curatori al ciclo 

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Non solo crolli e incendi, ma anche necessità di sostituzioni e di ampliamenti sono all’origine di trasformazioni che, soltanto in alcuni luoghi ben noti di Venezia, hanno dato origine a repliche perfette. Più spesso, ragioni di decoro architettonico (o di tipo funzionale) hanno innescato la ricerca di un’identità specifica e locale. Questo dato accomuna secoli di storia veneziana, dal Quattrocento al Novecento, in una continua dialettica tra genius loci e modelli consolidati altrove.
Ciascuna di queste due polarità ha generato nel tempo diversi modi di concepire e realizzare progetti a tutte le scale. Infatti da questo contrasto si materializzano edifici, lessici decorativi, spazi urbani e infrastrutture, tutti profondamente diversi. Basti pensare, ad esempio, ai diversi modi di intendere nel tempo piazza San Marco, luogo cruciale per la città e per questo continuamente riprogettato. Inoltre, l’ansia costante di “adeguare Venezia ai tempi nuovi” ha generato un gran numero di proposte per lo più rimaste inattuate. Più che il buon senso o i limiti dei bilanci, a bloccare tanta vis progettuale sarà la reazione di chi si erge a “difensore di Venezia e della sua identità”.

Le avventure di Marco Polo Luzzatti

“Ad Oriente” Carnevale di Venezia 2024 – Marco Polo nel cinema e col cinema

Ateneo Veneto, Fabbrica del Vedere – Archivio Carlo Montanaro, Carnevale di Venezia 2024

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce Carlo Montanaro, Fabbrica del Vedere

Proiezione del film animato
Le Avventure di Marco Polo di Gianini & Luzzati, 1971 (34′ ca.)

seguita dalla proiezione del film muto

The cameraman (Io e la scimmia) di Buster Keaton e Edward Sedgwick, 1928 (70′ ca.)
con accompagnamento musicale dal vivo di Lorenzo Liuzzi

Alla ricerca di Marco Polo nel cinema, ci imbatteremo prima nelle avventure del mercante veneziano disegnate da Gianini e Luzzati, gli straordinari animatori, nella loro prima collaborazione con il servizio pubblico televisivo (materiali gentilmente concessi dalla Rai Direzione Teche).
Poi con Buster Keaton che, nel prefinale del film “The cameraman” si ritrova in una Chinatown, parte di un oriente sconosciuto che Marco Polo per primo aveva narrato.
Fino al 12 febbraio inoltre, alla “Fabbrica del Vedere” a Cannaregio, è possibile visitare la mostra con le foto di scena  del “Marco Polo” Tv di Giuliano Montaldo, prima co-produzione italo/cinese girata partendo da Venezia.

“Ad Oriente” Carnevale di Venezia 2024 – Venezia e il baccalà

Ateneo Veneto, Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato, Carnevale di Venezia 2024
con il contributo della Regione Veneto

Venezia e il pesce bastone: un amore iniziato sei secoli fa

Intervengono:
Lorenzo Pavan, Gastaldo della Confraternita del Baccalà Mantecato
Alberto Toso Fei, scrittore e saggista
Anna Maria Pellegrino, esperta della cultura gastronomica
Maurizio Scarpa, medico, Doge della Confraternita Baccalà Mantecato
Franco Favaretto, chef, Savio di Bocca della Confraternita Baccalà Mantecato

Storia, cucina e tradizione si uniscono in questa serata che narra di come il Pesce Bastone o Stoccafisso sia un alimento  entrato nella cultura della Serenissima come testimonial delle principali caratteristiche della Repubblica: il commercio, lo scambio culturale tra popolazioni e la curiosità per il nuovo.
Lo Stoccafisso è un piatto tradizionale della cucina veneta, più precisamente della città di Venezia. La sua origine risale al 1431, quando Pietro Querini, alla deriva dopo una tempesta, riparò alle Isole Lofoten. Rientrato dopo un lungo periodo, importò a Venezia lo stoccafisso che presto diventò un alimento fondamentale per le lunghe traversate dei navigatori e non solo.
E proprio la storia di questo straordinario alimento giustifica la sua candidatura come Bene Immateriale dell’UNESCO.

L’ingresso è libero FINO AD ESAURIMENTO DEI 180 POSTI DISPONIBILI

Marco Polo e il Gran Kan

Nel segno di Marco Polo – Merci, moda e mercati nella Venezia del Trecento

Ateneo Veneto, MarcoPolo700

Ciclo di incontri
Nel segno di Marco Polo: Venezia 1324-2024

– Commerciare e investire nella Venezia di Marco Polo
Relatore Luca Molà, Università di Warwick

Marco Polo non fu l’unico veneziano a percorrere le strade dell’Oriente: esiste un antico documento che attesta la presenza di mercanti europei in Asia già nel Duecento. Poi nel Trecento altre imprese commerciali si spinsero fino alla Cina e all’India, supportate da società e investimenti che ne erano il presupposto. Dai traffici internazionali dell’epoca si passerà quindi a considerare il mercato di Rialto, mettendo in risalto le molte compagnie attive nel piccolo commercio o nella manifattura all’epoca di Marco Polo. Grande ruolo da protagoniste qui ebbero le donne, sia nel finanziare queste attività, sia – come artigiane indipendenti o mercantesse – dando un forte contributo allo sviluppo economico della Venezia tardo medievale, come attestano i molti documenti finora inediti che verranno presentati nel corso della lezione.

«Vestìti dal Gran Khan… ricche cose di grande valore»
Relatrice Paola Venturelli, Università di Verona

Al centro di questa seconda parte dell’incontro c’è invece la questione del ‘vestire’ e dell’ ‘apparire’ al tempo di Marco Polo,  analizzata attraverso il racconto fatto ne Il Milione e altre testimonianze documentarie: parole, colori, abiti, straordinari tessuti, ornamenti preziosi, raccontati e ‘immaginati’, in uno scambio tra Occidente e Oriente.

Levi ad ora incerta poesie

Giorno della Memoria 2024 – Ad ora incerta – Maratona di lettura

Letture civili dell’Ateneo Veneto

Azione collettiva di lettura integrale di
Ad ora incerta di Primo Levi (Milano, Garzanti editore 1984)
con il patrocinio di Garzanti e del Centro internazionale di Studi Primo Levi

Partecipano:
gli studenti dei licei veneziani “Foscarini” e “Marco Polo”;
ADEI, ANPI 7 Martiri, Figli della Shoa, Il granello di senape,  IVESER, Centro Tedesco di Studi Veneziani;
Alessandro Bressanello, Ettore Cingano, Marinella Colummi, Daniela Foá, Alessandra Maurizio, Ottavia Piccolo, Tiziana Plebani, Mara Rumiz, Mauro Sambi e molti altri…

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

residenzialità studenti

Ateneo per la Città | Di chi sono i centri storici? / 2 – Residenzialità Universitaria

Incontro pubblico

Di chi sono i centri storici? / 2
La residenzialità degli studenti universitari

Coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Tiziana Lippiello, Rettrice Università Ca’ Foscari di Venezia
L’Università come motore di sviluppo per la città: spunti e riflessioni

Benno Albrecht, Rettore Università Iuav di Venezia
Venezia anticipa 

Paola Mar, Assessore al Patrimonio del Comune di Venezia
L’attività del Comune nel settore della residenza: il parco alloggi di proprietà comunale

Stefano Ferrarese, Direttore Generale Esu
La residenza studentesca: progetti in corso

Valentina Rizzi e Naomi Pedri Stocco, Ricercatrici universitarie
9mq | Perimetri dell’abitare: un’indagine sull’abitare universitario a Venezia

Con l’incontro “Di chi sono i centri storici? Le residenzialità degli studenti universitari”, Ateneo Veneto prosegue nel suo intento di approfondire lo sguardo sulla città e sulle problematiche che ogni giorno devono essere affrontate, in un confronto plurale che questa volta vede coinvolti la pubblica amministrazione, i Rettori, le rappresentanze studentesche e l’ente per il diritto allo studio.
Partendo dal presupposto che le città storiche non sono solo luoghi da visitare ma culle del sapere, e per questo luoghi in cui la conoscenza diventa motore di progresso per tutto il territorio, con ampie possibilità di impiego e di residenza, a Venezia è stato firmato nel marzo 2023 il protocollo di intesa “Venezia Città Campus”, con l’obiettivo di realizzare nella città lagunare un centro di sapere capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti. Per questo le due università del territorio, Ca’ Foscari e Iuav, si sono proposte come motore di sviluppo della città, operando in accordo con Comune di Venezia, Regione del Veneto, Accademia di Belle Arti, Conservatorio e Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità.
La città lagunare deve comunque fare i conti con la scarsità di alloggi disponibili per gli studenti universitari, oltre che con la qualità dei servizi a loro offerti, per riuscire davvero ad arrivare ad un cambio di passo nello sviluppo futuro.

Nuova deontologia medici convegno

Medicina e deontologia – Convegno dell’Ordine dei Medici (solo per iscritti)

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Venezia, ULSS 3 Serenissima, ULSS 4, Società Medico Legale Triveneto, Fondazione ARS Medica Venezia

Convegno (solo per iscritti)
Verso il nuovo codice di Deontologia medica. Responsabilità medica, comunicazione, disinformazione

Saluto di Antonella Magaraggia e Giovanni Leoni
Interventi di Patrizia Piccialli, Paolo Piras, Piero Muzzetto, Giuliano Gargano, Christian Bacci, Eugenio Fraccalanza, Francesco Francini, Lorenzo Mattia Signori, Elisabetta Pulice
Moderatori: Silvano Zancaner, Roberto Merenda, Giuliano Nicolin, Enrico Pedoja
Conclusioni: Roberto Monaco, Maurizio Scassola

Andrea Rinaldo presidente IVSLA

Andrea Rinaldo e il governo dell’acqua

Incontro pubblico

Il governo dell’acqua nel mondo che cambia
Relatore: Andrea Rinaldo, Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Stockholm Water Prize 2023

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Il clima sta cambiando rapidamente. Dobbiamo cambiare anche noi, non dando per scontati privilegi, usi e tradizioni dei luoghi, organizzazioni politiche e sociali e le espressioni della sensibilità collettiva.
Letture attente del vero spazio vitale nel governo dell’acqua obbligano a ripensare il paesaggio culturale che ci circonda, quello secondo cui il paesaggio-natura è arricchito dagli esiti delle attività dell’uomo e li ricomprende in toto, considerando laicamente e senza vuoti pregiudizi (o con astratti schemi di tutela) gli adattamenti che saranno necessari per affrontare le piene e le siccità di domani. Non sono evitabili ormai e una giusta distribuzione dell’acqua richiede un dialogo serrato tra le strutture invisibili e i segni, talora vistosi, che il paesaggio idraulico che si adatta al nuovo normale richiede. Vale per Venezia, per la Romagna, per la protezione dalle piene dei grandi fiumi, dei torrenti montani o delle fiumare calabre, e anche per gli estremi delle siccità che ci aspettano, specie ripensando l’agricoltura possibile di domani.
Vale, ancora più in generale,  per i grandi temi di salvaguardia sia del Nord che del Sud del mondo, per interrogarci sulla relazione fra trasformazioni del paesaggio, usi del suolo e dinamica delle risorse naturali: ma anche su un’etica dello sviluppo che tenga conto di un’equa distribuzione dei privilegi e delle risorse.
La tesi del professor Andrea Rinaldo è che i tempi sono maturi per ripensare radicalmente la giustizia distributiva nella gestione delle risorse idriche, anche come potente strumento per la riduzione delle disuguaglianze su scala globale.

PIazza, Doge Morosini, Correr

Corso di Storia Veneta 2024 – I luoghi delle opinioni – III lezione

CORSO DI STORIA VENETA 2024
Voci e luoghi della città. Cerimoniali, feste, conflitti, incontri a Venezia (secc. XV-XVIII)

Dove sfilano i Procuratori di San Marco? Rituali civici, spazi urbani e mecenatismo nella Venezia barocca
Relatore: Alessandro Metlica, Università di Padova

Dopo la loro elezione, nel giorno in cui ritiravano le chiavi del proprio ufficio, i Procuratori di San Marco tenevano una solenne “entrata” che sanciva il loro passaggio di stato: due messe solenni, un lungo corteo, quadri, sonetti e fastosi apparati celebravano la nuova dignità degli eletti.
Pur rientrando nel complesso di norme e di atti performativi che siamo soliti definire rituale civico veneziano, questa cerimonia ha caratteri assai peculiari sia per la sua cronologia – che spinge a concentrarsi sui secoli XVII e XVIII anziché, come di prassi, sul Rinascimento – sia per il problematico incrocio tra ritualità pubblica ed encomio privato.
La conferenza si concentra appunto su quest’ultimo tema, studiando l’evoluzione dell’entrata dei Procuratori di San Marco tra Cinque e Settecento e focalizzandosi sulle fonti a stampa, peregrine e poco note, atte a magnificare l’evento.

Biennale college giovani

Ateneo per la città – Roberto Cicutto e La Biennale di Venezia

Incontro pubblico

La Biennale di Venezia. I college e le attività Educational

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Relatori: Roberto Cicutto, Presidente Fondazione La Biennale di Venezia
Debora Rossi, responsabile ASAC

La Biennale di Venezia da anni svolge per i Settori Cinema, Danza, Musica e Teatro un’attività rivolta a giovani artiste e artisti di queste discipline che partecipano, sulla base di una selezione fatta dal direttore artistico a seguito di una call internazionale pubblica, a un periodo di cimento pratico con direttori artistici e tutor internazionali che si svolge a Venezia.
Il risultato di questo lavoro viene presentato alla Mostra del Cinema e sui palcoscenici dei festival delle arti dal vivo. Nel 2022 il College è stato esteso anche all’arte figurativa e nel 2023 ad architettura. E’ un’opportunità unica per inserire giovani talenti artistici emergenti in un contesto internazionale che può cambiare i loro destini.
Tutto questo, e la costruzione del nuovo Centro Internazionale di Ricerca sulle Arti Contemporanee e le attività Educational portano la Biennale a un impegno permanente, la “Biennale 365 giorni l’anno”.
Un grande progetto il cui sviluppo è stato finanziato su fondi complementari al PNRR (PNRC) e che è motore anche di una serie di importanti ristrutturazioni di siti come l’Arsenale, I giardini, il Lido, oltre agli interventi in terraferma.

Giorno della Memoria 2024 – Alle radici della violenza

Ateneo Veneto, Club per l’Unesco di Venezia, Associazione culturale Arte-Mide, Comune di  Venezia

Alle radici della violenza

Letture commentate da Un po’ di compassione di Rosa Luxemburg
a cura di Marco Rispoli (Milano, Edizioni Adelphi 2007)

Interventi e recitazione:
Gianni De Luigi, Emanuele Piovene, Chiarastella Seravalle, Daniele Spero
Intermezzi musicali di Cecilia Vendrasco, flauto traverso

Saluto di Paola Monello, Presidente Club per l’UNESCO di Venezia

Parole illuminanti che provengono da Rosa Luxemburg, Karl Kraus, Franz Kafka, Elias Canetti e Joseph Roth: un piccolo libro polifonico, fondato sull’affinità delle voci e convergente verso uno stesso punto, ovvero l’origine del disprezzo e della violenza.
Gianni De Luigi ha pensato questo evento proprio per uscire dall’impasse del terribile momento storico che sta riportando l’antisemitismo alle cronache associando la contrapposizione israelo-palestinese ad una nuova forma di antiebraismo.
Nella difficoltà di celebrare comunque il Giorno della Memoria senza vedersi allineati in uno schieramento, queste letture portano alla radice del problema, quando autori che per la maggior parte hanno preceduto la Shoah, avevano iniziato ad intuire le devastanti conseguenze che un atteggiamento umanamente sbagliato avrebbe potuto produrre nell’imminente futuro.

Parole veneziane VEV Lineadacqua Tomasin

Lorenzo Tomasin e il Vocabolario storico-etimologico del Veneziano

Incontro
Il  Vocabolario storico – etimologico del Veneziano. Un cantiere aperto

Introduce Ilaria Crotti, Consigliere Ateneo Veneto

Relatore: Lorenzo Tomasin, Università di Losanna,
direttore – assieme a Luca D’Onghia (Università di Siena) – del VEV, Vocabolario storico-etimologico del Veneziano

Con la partecipazione della redazione del “Vocabolario”: Francesca Panontin, Greta Verzi e Enrico Castro

Il VEV – Vocabolario storico-etimologico del veneziano, è un grande cantiere di ricerca, aperto nel 2020 con l’obiettivo di raccogliere, catalogare e studiare il patrimonio delle parole di Venezia e dei veneziani, con la loro storia, i loro usi e i loro segreti.
Il VEV è un progetto scientifico finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca e dal Ministero italiano dell’Università cui, assieme ai due direttori, partecipa un’équipe internazionale di giovani studiose e studiosi.
Per il Vocabolario sono già state redatte più di tremila voci, un migliaio delle quali già consultabili dal sito internet del progetto.
Per un pubblico più vasto lo stesso cantiere pubblica, per i tipi dell’editrice veneziana Lineadacqua di Luca Zentilini, una fortunata serie di volumetti, Parole veneziane, che raccolgono ciascuno un centinaio di parole veneziane a tema.
Nell’ultimo libro uscito si parla di Vino e civiltà del bere, cioè della terminologia enologica del veneziano; in quelli precedenti si è parlato di francesismi, di parole del cibo, di giochi e passatempi, di termini giuridico-istituzionali della Serenissima, di parolacce e di voci d’origine veneziana accolte dall’italiano.
Tra le novità più recenti del progetto ci sono gli accordi e le collaborazioni con altre fucine vocabolaristiche simili, come quella del vocabolario etimologico e storico del napoletano o quella del vocabolario del romanesco contemporaneo.

Marco Polo e il Gran Kan

Nel segno di Marco Polo a 700 anni dalla morte

Ateneo Veneto, Marco Polo 700

Nel segno di Marco Polo: Venezia 1324-2024
Ciclo di incontri a cura di Alessandra Schiavon

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

– Mappamondi e mappe dal Medioevo al Rinascimento
Relatore Piero Falchetta, già conservatore delle raccolte cartografiche della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia

A 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, il ciclo di incontri proposto dall’Ateneo Veneto, vuole indagare e portare nuova luce sul celeberrimo personaggio e sulla Venezia del primo Trecento.
Si inizia analizzando quanto e come il viaggio di Marco Polo e il libro “Il Milione” contribuirono a una maggiore comprensione del mondo asiatico, e in quale modo le nuove conoscenze apportate  e divulgate dal viaggiatore veneziano furono trasferite nelle mappe dei cartografi. Attraverso la presentazione di alcune celebri carte composte nel mondo latino tra Medioevo e Rinascimento, sarà illustrata la lunga e fruttuosa eredità del testo poliano nella civiltà europea.

– Marco Polo: da autorità geografica a mito letterario del viaggiatore
Relatore Camillo Tonini, già responsabile di Palazzo Ducale, Fondazione Musei Civici di Venezia

Se la figura di Marco Polo per molto tempo è stata considerata e percepita come una indiscutibile autorità geografica, a partire dal Seicento questa fiducia nella sua attendibilità scientifica viene un poco alla volta a diminuire, anche perché offuscata dalla grande stagione dei viaggi e delle scoperte geografiche da parte dei paesi europei affacciati sull’Atlantico. La fama di Marco Polo però venne rialimentata da una crescente attenzione per la figura del viaggiatore che egli impersonava, esperto nelle relazioni umane e nei commerci, riabilitata specialmente durante l’Ottocento nella riproposizione del mito di Venezia e ancora studiata nei suoi risvolti storici e letterari durante il Novecento e ancora nel secolo presente.

PIazza, Doge Morosini, Correr

Corso di Storia Veneta 2024 – I luoghi delle opinioni – II lezione

CORSO DI STORIA VENETA 2024
Voci e luoghi della città. Cerimoniali, feste, conflitti, incontri a Venezia (secc. XV-XVIII)

I luoghi delle opinioni. Farmacie, caffè e altri spazi di sociabilità
Relatore: Mario Infelise, Università Ca’ Foscari Venezia

L’incontro è incentrato su quei luoghi che tra Seicento e Settecento videro esplodere la libera discussione e il sorgere di opinioni differenti attorno ai temi della politica e della cultura.
Nei centri urbani alcuni esercizi commerciali – in ordine cronologico librerie, farmacie, caffè – divennero luoghi pubblici frequentati anche per apprendere e discutere le novità del giorno. L’evoluzione dell’uso di questi spazi pose la questione della formazione delle opinioni individuali e della funzione dell’opinione in contesti pubblici per le naturali ricadute nelle pratiche politiche.
Tutti questi sono aspetti in cui Venezia ebbe modo di misurarsi con gli altri grandi centri dell’Europa del tempo.

Giuliana Donzello e le Biennali di Venezia 1895 – 1942

Presentazione del volume
Arte, istituzione e potere. Le Biennali di Venezia 1895 – 1942
di Giuliana Donzello (Livorno, CTL 2021)

Luca Nannipieri, storico dell’arte
Maurizio Cecconi,
segretario generale Ermitage Italia 
Toni Toniato,
critico d’arte
Angelo Bacci,
architetto
conversano con l‘autrice

Il quadro di una società che si sentiva minata nella sua area di potere dagli stessi artisti e da un imminente sovvertimento delle tradizioni si presta … a delineare il ruolo dei segretari generali, ma anche a rilevare l’importante funzione del collezionismo d’arte nell’orientamento del gusto e nel processo di educazione del pubblico.
È indubbio che, al di là delle posizioni personali, proprio quegli anni cruciali tra la fine del XIX e la metà del XX secolo hanno lasciato dei segni. Lo hanno detto le opere, la letteratura artistica e la pubblicistica del tempo, il dialogo fra le arti, l’immagine assurta a strumento potente di convincimento, la comunicazione di massa, anche se in modo distorto.