Conferenza di Lord Edward Llewellyn, neo Ambasciatore britannico in Italia

Conferenza in lingua inglese

‘The United Kingdom and Italy – Firm Friends, Strong Allies’, Next steps in a historic relationship

Relatore: Lord Edward Llewellyn

The Right Honourable Edward Llewellyn OBE (Lord Llewellyn of Steep) è stato nominato Ambasciatore britannico in Italia e San Marino in febbraio 2022.
E’ stato Ambasciatore britannico in Francia da novembre 2016 ad agosto 2021. Prima di questo incarico è stato Capo di gabinetto presso Downing Street per l’allora Primo Ministro David Cameron (dal 2010 al 2016) e prima ancora Capo di gabinetto per David Cameron quando ricopriva la carica di leader dell’opposizione (dal 2005 al 2010).
Nel 2016 ha ricevuto l’onorificenza di Lord ed è diventato membro della House of Lords.

Progetto europeo RITHMS

Istituto Italiano di Tecnologia – Center for Cultural Heritage Technology

International Conference
Research, Intelligence and Technology for Heritage and Market Security
Fighting Illicit Trafficking of Cultural Heritage

Introduce Arianna Traviglia, coordinatrice del progetto europeo RITHMS, direttrice del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
Interventi di Monica Redondo Alvarez (Council of Europe),  Vincenzo Molinese, (Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale), Guglielmo Muntoni (già Presidente della III Sezione Penale del Tribunale di Roma), Deodato Tapete (Agenzia Spaziale Italiana).

La conferenza vuole porre l’accento sulle sfide connesse al fenomeno del traffico illecito di beni culturali, il quale è passato da avere carattere locale, limitato all’iniziativa di pochi individui, a un’attività molto organizzata, fonte di reddito altamente remunerativa per le organizzazioni criminali che hanno sfruttato le opportunità offerte dal web e dai social media per espandere ulteriormente un mercato già fiorente.
Di fronte a questo problema il mondo della ricerca scientifica, in collaborazione con le forze di polizia e le autorità doganali, sta sviluppando nuovi strumenti di indagine e di salvaguardia, quali intelligenza artificiale, sistemi integrati di telecomunicazione e protocolli di sicurezza informatici.
Per info: https://www.rithms.eu/rithms-conference

Giorgione Villa

“Giorgione” di Giovanni Villa

Gruppo Menarini con il patrocinio del Ministero della Cultura

Presentazione del volume
Giorgione
di Giovanni Carlo Federico Villa (Milano, Silvana Editoriale 2022)

Lo storico dell’arte Giovanni Villa presenta al pubblico in questa occasione la monografia che ha realizzato sulla vita e le opere di Zorzi del Castelfranco, detto Giorgione, che nei primi anni del sedicesimo secolo ha dato vita ad una serie di opere che sono poi state di ispirazione per i grandi protagonisti del Cinquecento veneto, tra cui Palma il Vecchio, Sebastiano del Piombo e Tiziano Vecellio. Quella raccontata all’interno di questa monografia è la storia di una vita avvolta nel mistero, in cui le opere di Giorgione diventano spunto per raccontare la società veneziana e le evoluzioni artistiche del tempo.
“Giorgione” è l’ultima monografia realizzata dal Gruppo Menarini, che si aggiunge alla storica collana d’arte nata nel 1956. Negli anni Menarini, grazie al grande contributo dei migliori storici dell’arte del nostro Paese, ha potuto celebrare artisti del Rinascimento italiano quali Tiepolo, Tintoretto, Raffaello, Beato Angelico e molti altri che, come Giorgione, rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo.

Canova - Amore e psiche - Silva

Corso di Storia dell’Arte 2022 (V e ultima lezione)

Ateneo Veneto, Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
Canova a Venezia

Accanto a Canova, Giannantonio Selva nel difficile passaggio dall’antico regime all’età contemporanea
Relatore: Guido Zucconi, storico dell’architettura

In uno dei periodi più drammatici e complicati della storia di Venezia, Giannantonio Selva deve svolgere il compito di architetto municipale, affrontando non soltanto temi architettonici del tutto nuovi e problemi edilizi alla scala urbana.
Insieme ad Antonio Canova, egli dovrà far fronte anche ad una serie di importanti questioni istituzionali, soprattutto legate all’insegnamento e alla gestione delle Belle Arti. Forte della sua inossidabile fedeltà ai modelli palladiani, Selva riuscirà nel compito nonostante la discontinuità del contesto in cui è chiamato ad operare.

Francesco Morosini Bruno Buratti

Francesco Morosini, ultimo eroe della Serenissima

Incontro pubblico

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Saluto di Toto Bergamo Rossi, Direttore Fondazione Venetian Heritage
Bruno Buratti, Coordinatore del Comitato delle Celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini (1619 – 2019)

Lo storico Marino Zorzi presenta la biografia curata dal generale Bruno Buratti 
L’ultimo eroe della Serenissima. Francesco Morosini e il suo tempo 
(Venezia, Marsilio 2022)

e ne discute con il curatore e con gli autori Giuseppe Gullino, Elisabetta Molteni, Andrea Pelizza, Alberto Perez Negrete

Il 26 febbraio 2019 ricorrevano i 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini, doge e capitano da mar, forse l’ultimo dei grandi comandanti veneziani, oltre che personaggio tra i più importanti e significativi della storia della Repubblica Serenissima e delle sue tradizioni marinaresche.
A conclusione del progetto pluriennale di iniziative commemorative organizzate dal Comitato delle Celebrazioni, è stata realizzata anche una preziosa biografia di Morosini edita da Marsilio  e pubblicata con il sostegno di Venetian Heritage.
Il volume raccoglie saggi di Bruno Buratti, Giuseppe Gullino, Elisabetta Molteni, Andrea Pelizza, Toto Bergamo Rossi, Alberto Pérez Negrete.

pancreas libro medicina

Colloqui di medicina e chirurgia – Pasquali e Milanetto

Pancreas: Università della Chirurgia. Dal passato al futuro

Giorgio Bolla conversa con
Claudio Pasquali (Università di Padova), Member of “The Pancreatic Disease Research (PANDoRA) Consortium – Head of Research Unit
Anna Caterina Milanetto, ricercatrice Università di Padova

Proseguono gli incontri curati dal dottor Giorgio Bolla e dedicati alla medicina e alla chirurgia.  L’argomento trattato in questa occasione è il cancro del pancreas, una delle più comuni cause di morte per tumore nei Paesi industrializzati.
La prognosi è nefasta laddove non vi sia una diagnosi precoce, ossia prima che compaiano i sintomi. In termini di terapia è la Chirurgia che si è dimostrata risolutiva ma solo dove la diagnosi precoce sia stata effettuata con programmi di screening nella popolazione a rischio e grazie all’imaging radiologico.

Claudio Pasquali, Vice-Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Padova, dal 2010 è Responsabile per Padova dell’Unità di Ricerca del PANcreatic Disease ReseArch (PANDoRA) consortium (Heidelberg, Germania), la cui attività scientifica è costituita da ricerche nel campo della fisiopatologia degli ormoni gastrointestinali, delle neoplasie pancreatico-duodenali e, in particolare, nel campo dei rari tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici, con oltre 600 casi studiati e/o operati in 40 anni.

Anna Caterina Milanetto è  ricercatrice universitaria presso la Chirurgia Generale 3 dell’Azienda Ospadale-Università di Padova e si occupa di ricerca clinica e chirurgia del tumore del pancreas e delle neoplasie neuroendocrine pancreatiche e gastro-intestinali. Dal 2013 è parte del PANDoRA consortium. Dal 2017 al 2020 è stata la più giovane Council Member dell’Associazione Italiana Studio Pancreas (AISP) e membro del Comitato Scientifico per il Congresso Annuale dell’AISP. E’ Responsabile per Padova per il Registro Italiano del Cancro Familiare del Pancreas (IRFARPC) promosso dall’AISP.

Il signor pomodoro Avicolli

“Il Signor pomodoro” di Franco Avicolli

Alberto Madricardo conversa con
Franco Avicolli, autore del libro
Il signor pomodoro. Storia di un successo biologico con qualche divagazione (Albino, Archos 2022)

Introduce Alberto Madricardo.

Come è arrivato il pomodoro sulle nostre tavole? Come ha fatto questa bacca proveniente dal Nuovo Mondo a diventare simbolo della nostra cultura e ingrediente fondamentale della nostra cucina?
Franco Avicolli, direttore dello Spazio MAC Micromega Arte e Cultura di Venezia e già Direttore ed Esperto presso gli Istituti Italiani di Cultura di Córdoba (Argentina) e Città del Messico, ci accompagna in un viaggio etimologico, storico, geografico, artistico, sociale e culinario di un prodotto che, partito da lontano, si è fatto strada nella nostra storia e nella qualità della nostra vita. Un simbolo nel mondo di una cultura – quella italiana – che l’ha scoperto in tempi relativamente recenti.
La storia dell’uomo è da sempre segnata dal suo particolare rapporto con tutto ciò che produce e tutto ciò che mangia. Avicolli analizza questa veridicità proprio attraverso il racconto di un lungo percorso storico, quello del pomodoro che, dalle antiche civiltà andine e mesoamericane capaci di riprodurlo, domesticarlo e farne in seguito uso alimentare, si fa strada nel Vecchio Continente fino a raggiungere il successo culinario che tutti conosciamo, divenendo caratteristica identitaria, economica e sociale tipicamente italiana. Il pomodoro diventa così metafora di come la contaminazione tra culture diverse possa produrre effetti straordinari ed essenziali al progresso e al successo sia di chi contamina sia di chi è contaminato e di come i comportamenti, le superstizioni e le credenze determinano i nostri costumi e le nostre abitudini e la diffusione di nuovi.

Autunno veneziano. Fantasia su temi di Vivaldi

“Autunno veneziano” di Frova e Marenzana

Massimo Contiero e Franco Ferrari
dialogano con
Andrea Frova e Mariapiera Marenzana
autori del volume Autunno veneziano. Fantasia su temi di Vivaldi (Roma, edizioniEfesto 2019)

Coniugando storia e invenzione il libro di Frova e Marenzana delinea il ritratto di una città gloriosa e del suo grande artista, il “Prete Rosso” Antonio Vivaldi. Dalla formazione infantile e adolescenziale alla piena e solare maturità, dal successo alla triste e solitaria fine in Austria, Vivaldi ha avuto una vita ricca e varia, in una Venezia vivace e permissiva quale fu la Venezia del Settecento, di cui il compositore fu uno dei più originali interpreti.

Roscia Rolton

Salotto Musicale Italiano – Roscia / Rolton

Musikàmera, Archivio Musicale Guido Alberto Fano

Concerto
Daniel Roscia
, clarinetto – Rosanna Rolton, arpa

Musiche di
André Messager Solo de Concours
Camille Saint-Saëns Sonata per clarinetto e pianoforte op.167 (trascrizione per clarinetto e arpa)
Claude Debussy Valse romantique
Robert Schumann Fünf Stücke im Volkston op.102 (nn. 1, 2, 5.)
Henry Rabaud Solo de Concours
Franz Schubert Ständchen (Serenade)
Béla Kovacs Sholem Alekhem, rov Feidman!

Biglietti: posto unico € 10,00
Abbonati Musikàmera, soci Archivio Musicale Guido Alberto Fano, soci Ateneo Veneto: ingresso gratuito
Acquisto biglietti: un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la sede del concerto
Biglietteria online: musikamera.org – www.archiviofano.it

Marengo Levante o giù di lì

“Levante o giù di lì” di Barbara Marengo

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Filippo Maria Carinci conversa con
Barbara Marengo, autrice del volume
Levante o giù di lì. Storie vecchie e nuove di una viaggiatrice (Venezia, El squero 2022)

Una raccolta di racconti, conferenze, appunti di storia, articoli giornalistici che vedono protagonisti personaggi di vari periodi, uomini e donne speciali, dai più lontani nel tempo fino ai più moderni passando attraverso la Serenissima. Barbara Marengo ci accompagna in un viaggio lungo millenni nel Mediterraneo, il mare dove culture, religioni e commerci hanno sempre trovato un punto di incontro e di sviluppo.
Venezia è in molti racconti il punto di partenza in epoche diverse, o di convergenza di arrivi e ritorni, di personaggi o reliquie, traffici e spezie, libri e manoscritti, in un intreccio di culture che hanno fatto grande la Repubblica di San Marco.
Il libro è anche un’occasione inoltre per partire dal passato ed arrivare al presente, come la storia insegna, mettendo sul tavolo problemi non risolti, conflitti centenari, carestie ed epidemie, con il Mediterraneo sempre snodo geografico e politico.

Barbara Marengo, veneziana, laureata in Scienze Politiche con una tesi di storia contemporanea sulla censura della stampa a Venezia sotto l’Austria, è giornalista pubblicista. Ha collaborato con varie testate ed agenzie di stampa dall’Italia e dall’estero, dove ha vissuto molti anni, soprattutto nei paesi rivieraschi del Mediterraneo. Si occupa di ricerche incentrate sulla storia veneziana, oggetto di conferenze e lezioni.

Italo Calvino - crotti

Italo Calvino narratore e saggista

Paolo Balboni e Alessandra Trevisan
conversano con
Ilaria Crotti, autrice del volume
Collezionare e collazionare. Italo Calvino narratore e saggista (Avellino edizioni Sinestesie 2021)

Il volume di Ilaria Crotti intende leggere le diverse scritture di Italo Calvino saggista, teorico e narratore, nell’ipotesi di lavoro di cogliere sia le linee continue, che non cessano di attraversarle in diacronia, sia le loro molteplici deviazioni. Sono queste ultime che, nel depistare l’“orizzonte d’attesa” dell’interprete, suggeriscono percorsi secondari o sommersi non meno rivelatori. Le parole guida utili all’attraversamento di territori che si presentano speculari e, nel contempo, asimmetrici e rifrangenti rimandano ad alcuni snodi problematici ricorrenti, connessi all’intertestualità, al linguaggio, alla ideologia, alle teorie della lettura, all’elaborazione culturale del paesaggio e al mito.
Ilaria Crotti, già docente di Critica e teoria letteraria e Letteratura italiana contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si interessa di saggistica, narrativa, autobiografia, giornalismo e reportage nella modernità, sia in accezione interpretativa che teorica, occupandosi della produzione di autori e autrici tra la seconda metà del XVIII secolo e il Duemila. Dirige alcune riviste scientifiche, tra le quali «Archivio d’Annunzio», «Ermeneutica letteraria», «Rivista di letteratura italiana», «Studi buzzatiani».

Incontri di Musica e Filosofia 2022

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus Venezia

Conferenza-concerto
Il mito di Ero e Leandro
Introduce Letizia Michielon

Paola Possamai
esegue al pianoforte
G.F. Händel (1685-1759): Suite n.2 in fa maggiore, HWV 427
Liszt ( (1811-1886): Ballata n. 2 in si minore S171
Chopin (1810-1849): Notturno op.32 n.1; Studio op.25 n.5
Scriabin (1872-1915): Sonata “sonata-fantasia” op.19 n.2

Paola Possamai si avvicina allo studio del pianoforte all’età di sei anni presso la Fondazione musicale “Santa Cecilia” di Portogruaro sotto la guida dapprima di Claudia Dazzan e successivamente di Lucrezia De Vecchi. Nel 2018 inizia a studiare con Massimo Gon presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, dove ha concluso il Triennio Accademico con il massimo dei voti e la lode nella classe di Alessandro Taverna. Attualmente frequenta il biennio specialistico di pianoforte con Maria Letizia Michielon presso il conservatorio di Trieste e studia anche con Alessandro Taverna presso il conservatorio di Padova. Ha partecipato a concorsi pianistici nazionali ed internazionali riportando sempre lusinghiere affermazioni, tra cui nel 2015 il primo premio al XXVIII concorso pianistico internazionale di Albenga e nel 2020 il primo premio assoluto e il premio speciale “Conte Coronini” al 3° concorso internazionale “Giovani Talenti” di Gorizia.
Ha frequentato masterclass tenute dai Maestri Andreevich Doulov, Athina Fytika, Giorgio Lovato, Alberto Miodini, Alessandro Taverna. Recentemente ha partecipato al festival “Aurora Festival” di Groningen in Olanda dove ha seguito le lezioni dei Maestri: Paul Komen, Nata Tsvereli, Ilona Timchenko e Massimo Gon.

Giorgio Palù all'origine

Colloqui di Medicina e Chirurgia – Giorgio Palù

La storia di un’apparizione

Giorgio Bolla conversa con Giorgio Palù,
autore del libro All’origine. il virus che ci ha cambiato la vita (Milano, Mondadori 2022)

A due anni dalla comparsa del Coronavirus nelle nostre vite, possiamo già toccare con mano come esso stia radicalmente cambiando il nostro modo di vivere. Le misure messe in campo per debellare la pandemia hanno condizionato la società, dal punto di vista politico, economico, sociale e relazionale. Per questo è necessario fermarsi un attimo, tornare all’origine e riflettere con maggiore obiettività su quanto è accaduto.
Giorgio Palù, virologo di fama mondiale e presidente di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), sulla base di un’esperienza di studi decennale e con la consueta chiarezza, ha analizzato nel suo ultimo libro il modo in cui abbiamo affrontato questo evento drammatico, convinto che individuare gli eventuali errori commessi possa aiutarci a fare tesoro di alcune importanti lezioni.
A colloquio con il chirurgo pediatra Giorgio Bolla, ideatore di questo ciclo di incontri, Giorgio Palù spiegherà come funzionano i virus e cosa potrebbe aver scatenato la pandemia di Covid-19.
L’andamento della pandemia lascia presumere che un virus con queste caratteristiche tenda a diventare endogeno, come è avvenuto per i virus dell’influenza e del raffreddore. La sfida è dunque imparare a conviverci e la soluzione, come sempre, è la ricerca. Continuare a studiare gli agenti microbici, imparando a conoscerli, non solo aprirà la via a ulteriori scoperte in campo biomedico, ma, soprattutto, ci aiuterà a essere preparati la prossima volta che dovremo affrontare una simile emergenza.

Venezia Canal Grande

Venezia città laboratorio dei cambiamenti climatici

Incontro pubblico

Modera Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Intervengono:
Nicola Pellicani, promotore della legge per il Centro Internazionale di Studi sui Cambiamenti Climatici di Venezia
Carlo Giupponi,
docente di Economia Ambientale, Università di Ca Foscari
Paola Marini,
Presidente dei Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia
Alessandro Costa
, Direttore Generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità

Il riscaldamento globale del pianeta è ormai considerato un dato inequivocabile.
Circa un miliardo di persone vive in aree che si trovano sotto i 10 metri sul livello del mare e ovviamente queste aree sono fra le più esposte ai rischi derivanti dall’impatto dei cambiamenti climatici. Gli ambienti costieri sono fra i più ricchi di biodiversità e di valore ecologico e sono da sempre anche luoghi di particolare importanza per l’uomo e le sue attività economiche.
A Venezia le problematiche sollevate dai cambiamenti climatici assumono una rilevanza unica e globale e richiedono soluzioni urgenti. Per questo Venezia può diventare un laboratorio dove soluzioni per l’adattamento e la sostenibilità economica, sociale e ambientale vengono studiate e messe in atto a beneficio della città stessa e del suo territorio, ma anche delle molte altre città chiamate ad affrontare gli stessi problemi.
La ricerca locale, nazionale ed internazionale studia tali problemi da tempo, proponendo soluzioni che tuttavia tardano a trovare piena applicazione.
Su queste tematiche l’Ateneo Veneto ha invitato studiosi ed esperti a confrontarsi in un incontro pubblico che ha l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte e le proposte fino a qui poste in campo.

Dedalo e Icaro Canova

CanovAvenezia 1822-2022

Ateneo Veneto, Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della morte di Antonio Canova

Giornata di Studio
CanovAvenezia 1822-2022

Sessione mattutina
Saluti di
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Barbara Guidi, Comitato per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova
Coordina Nico Stringa

Giuseppe Pavanello, L’epistolario canoviano degli anni 1779 – 1794 nell’Edizione Nazionale
Giandomenico Romanelli, 1978. Venezia nell’età di Canova
Maria Grazia Messina«Il filo del Canova». Le ragioni sottese di Giulio Carlo Argan
Federico Piscopo, La triade amicale Canova, Martino De Boni, Antonio D’Este
Paola Marini, La mostra del 2017 alle Gallerie dell’Accademia
Andrea Bellieni, Riscoprendo la prima gipsoteca canoviana civica di Venezia
Mario Infelise, Editoria veneziana nell’epoca neoclassica

Sessione pomeridiana
Coordina Paola Marini

Fabrizio Malachin, Coletti, dagli studi canoviani alla monografica del ’57
Johannes Myssok, Isabella Teotochi Albrizzi e le opere di Canova, una rilettura
Rosa Barovier Mentasti, Il vetro a Murano nell’età di Canova
Paolo Mariuz, Canova ambasciatore
Guido Zucconi, Giannantonio Selva, l’Accademia e Canova
Fernando Rigon Forte, L’«altissima e generosa stirpe» dell’Ettore e Aiace di Venezia
Leonardo Mezzaroba, Testimonianze medaglistiche canoviane
Nico Stringa, Per un itinerario canoviano a Venezia    

NB: la partecipazione alla giornata di studi consente l’assegnazione di 1 CF per gli studenti della laurea triennale in Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali e della laurea magistrale in Storia delle arti e conservazione dei beni artistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

L’Ateneo Veneto, nella ricorrenza del secondo centenario della scomparsa di Antonio Canova (Possagno, 1 novembre 1757 – Venezia, 13 ottobre 1822), propone una giornata di studio per ricordare il genio di Possagno, che fu socio dell’Ateneo Veneto fin dalla sua istituzione e fu legato da profonda amicizia al primo presidente dell’istituto, Leopoldo Cicognara.

L’evento si inserisce tra le numerose iniziative commemorative che sono in atto in Italia ed è patrocinata dal Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte dell’artista.
L’Ateneo Veneto l’ha organizzata con un duplice scopo: il primo, collegarsi idealmente al giorno della scomparsa di Canova, avvenuta a poca distanza dall’Ateneo, in Campo San Gallo, nella dimora di Floriano Francesconi, così da stabilire un raccordo quasi tangibile con quei giorni, quando tutta la città era in apprensione per il grave stato di salute dell’artista e poi, dal 13 ottobre 1822, in un lutto grande che la comunità veneziana sentì per intero, dagli amici più intimi agli studenti dell’Accademia, dagli artigiani agli artisti, dagli aristocratici che lo avevano aiutato da giovane fino alla popolazione che lo conosceva per la sua generosità e per il suo buon cuore, oltreché per la sua arte.
Il secondo scopo del convegno è quello di dare la parola a quegli studiosi ed esperti che tanto lavoro hanno dedicato ad Antonio Canova, chiedendo loro di affrontare le specifiche tematiche relative ai legami che l’artista ebbe con la città e con il suo contesto culturale e sociale.

guerrieri inviibili

Malattie rare e croniche: rendere visibile l’invisibile

Incontro

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce e coordina Alberto Toso Fei

Interventi di Maurizio Scarpa, Direttore Centro coordinamento regionale Malattie Rare, ASUFC Udine
Micol Rossi, Presidente Associazione Guerrieri Invisibili

Performance di body-art di Elena Tagliapietra

Riuscire a far vedere quello che solitamente non si vede, sensibilizzare la comunità e le istituzioni sui gravi problemi che le persone affette da patologie croniche e invalidanti devono affrontare quotidianamente. E’ questo lo scopo di questo incontro promosso dall’Ateneo Veneto assieme alla Associazione “Guerrieri Invisibili”, per avvicinare il pubblico al tema delle malattie croniche e rare, malattie invalidanti che spesso non sono visibili ma che segnano pesantemente la vita di coloro che ne sono affetti, che sono fonte di disagio, difficoltà e problemi sia in ambito lavorativo che familiare.
“Guerrieri Invisibili” è una associazione fondata da Micol Rossi, Angelo del Carnevale di Venezia 2019, che è affetta dal Morbo di Crohn.

Pier Paolo Pasolini nel ricordo di Dacia Maraini

Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922 – 2022)

Dacia Maraini, autrice del libro Caro Pier Paolo (Vicenza, Neri Pozza 2022),
conversa con la giornalista Eliana Di Caro

Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini uno dei più grandi e controversi intellettuali del nostro Novecento.
Un’esistenza ricca e tragica e un eclettismo straordinario lo hanno contraddistinto: Pasolini è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano. I suoi testi, così come i suoi interventi sulla stampa dell’epoca, suscitano ancora oggi un ampio dibattito e sono a volte di sconcertante attualità, anche per il pubblico più giovane.
Per ricordare la figura carismatica di Pier Paolo Pasolini, a cento anni dalla sua nascita e a quasi cinquanta dalla sua morte, Ateneo Veneto ha invitato una delle sue più grandi amiche, la scrittrice Dacia Maraini.
In conversazione con Eliana Di Caro, giornalista del Sole24Ore, Maraini ricorderà l’amicizia, i viaggi, gli amori, l’umanità, l’inquietudine e le contraddizioni di questo straordinario protagonista del XX secolo, così come lei lo ha conosciuto. Un sodalizio, quello tra Pasolini, Dacia Maraini e Alberto Moravia, che la scrittrice ha evocato anche nel suo recente libro “Caro Pier Paolo”.

Dacia Maraini, figlia dell’orientalista Fosco e di Topazia Alliata di Salaparuta, ha trascorso l’infanzia in Giappone. Ritornata in Italia, dopo un periodo a Bagheria, ha raggiunto il padre a Roma, ormai separato dalla madre. Nel 1957 ha fondato insieme ad altri la rivista letteraria «Tempo della letteratura». È stata a lungo compagna di Alberto Moravia. Tutte le sue Opere sono raccolte in un Meridiano di recente pubblicazione. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il Premio Strega. Con La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990), tra i romanzi italiani più venduti degli ultimi decenni, ha vinto il premio Campiello.

Carcere e lavoro

Convegno
Carcere e lavoro: una prospettiva per i detenuti e un’opportunità per le imprese e la società

Interventi di
Carlo Renoldi, capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap)
Maria Milano Franco D’Aragona, provveditrice regionale del Veneto- Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige
Angela Venezia, direttrice Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale del Amministrazione Penitenziaria Veneto- Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige
Paolo Armenio, vice presidente Confindustria Venezia Rovigo
Daniele Minotto, vice direttore Associazione veneziana albergatori (Ava)
Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro Regione Veneto
Paolo Zabeo, coordinatore Ufficio Studi CGIA di Mestre
Flavia Filippi, fondatrice associazione “Seconda Chance”
Giovanna Pastega, giornalista e documentarista

Modera Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Saranno proiettati due docu-interviste sul tema carcere e lavoro a cura di Giovanna Pastega e Andrea Basso girate nella casa circondariale di Treviso e in quella di reclusione di Venezia-Giudecca

Evento accreditato come attività di formazione continua per i giornalisti (6cf) in collaborazione con il Sindacato Giornalisti Veneto.

Lavoro e carcere: un binomio che merita di essere analizzato a fondo e dalle angolazioni più varie.
Il convegno organizzato dall’Ateneo Veneto vuole toccare vari temi, a partire dall’importanza rieducativa e sociale che riveste il lavoro per i detenuti; il raccordo tra il fine pena e il rientro in società attraverso percorsi formativi e di lavoro dentro e fuori le carceri; i vantaggi della ”legge Smuraglia” (193 del 22 giugno 2000) che promuove l’attività lavorativa dei detenuti con agevolazioni fiscali e contributive in favore di aziende e cooperative che impiegano persone detenute; le possibili connessioni con il mercato del lavoro.
Ma anche le richieste e le necessità delle piccole e grandi imprese nel quadro generale del lavoro in Veneto, soprattutto in settori particolari come quello del turismo, dove tantissimi  posti sono vacanti per mancanza di forza lavoro disponibile.
E ancora la costruzione di meccanismi lavorativi efficaci dentro e fuori dalle carceri per detenuti/e  anche alla luce delle esperienze fatte in passato negli istituti di pena, il progetto innovativo di “Seconda Chance”, associazione creata dalla cronista del TG di La7 Flavia Filippi, che trova lavoro ai detenuti e agli ex detenuti coinvolgendo imprenditori, commercianti, artigiani.
Infine ci si confronterà su come raccontare giornalisticamente il carcere attraverso il lavoro svolto nei penitenziari e come i detenuti e le detenute (specie nel rispetto del Manifesto di Venezia) possono raccontarsi in una chiave diversa attraverso il loro impegno nel lavoro.

Il Veneto legge 2022 – Maratona di lettura

Ateneo Veneto, Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale Veneto, Associazione Italiana Biblioteche

Leggere Barbaro, Buzzati, Carminati, Meneghello

Testi di Paolo Barbaro, Dino Buzzati, Attilio Carminati e Luigi Meneghello
scelti da studenti dei licei “Benedetti”, “Foscarini” e “Marco Polo” di Venezia

A cura di
Paolo Balboni, Melissa Berlini, Alessandra Faccioli, Giovanna La Grasta, Antonella Pallini

Con la partecipazione degli attori Gianni Moi e Alessandra Prato

Anche quest’anno l’Ateneo Veneto partecipa alla maratona regionale di lettura “Il Veneto legge” che per un giorno mette insieme gli educatori e tutti gli attori della filiera del libro per promuovere la lettura e i libri.
Il tema principale proposto per questa edizione è la letteratura di montagna e di collina, affiancata ad alcune importanti ricorrenze:  i centenari di Luigi Meneghello, Alvise Zorzi, Attilio Carminati, Paolo Barbaro e il 50enario della morte di Dino Buzzati.
All’Ateneo Veneto alcuni studenti dei licei cittadini si alterneranno nella lettura di brani tratti dai libri degli autori veneti Paolo Barbaro (Ennio Gallo), Attilio Carminati e Luigi Meneghello, tutti e tre già Soci dell’istituto culturale.
Saranno letti inoltre brani di Dino Buzzati, in un percorso congiunto tra letteratura e arte, per ricordare lo scrittore anche in veste di pittore, scenografo, costumista.
A conclusione della mattinata gli attori Gianni Moi e Alessandra Prato illustreranno ai ragazzi le tecniche necessarie per imparare e leggere ad alta voce.

“Dal buio alla luce” di Mamoli, Manthorne e Fornasiero

Ateneo Veneto, Società Dante Alighieri – Comitato di Venezia

Presentazione del libro
Dal buio alla luce. Scrittori nei musei prima della luce elettrica 1798 – 1898 

a cura di Rosella Mamoli Zorzi, Katherine Manthorne e Serena Fornasiero
(Roma, Società Dante Alighieri 2022)

Gabriella Belli conversa con le curatrici e alcuni degli autori

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Bruno Crevato-Selvaggi, Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Venezia

Il volume presentato in questa occasione raccoglie saggi di scrittori (in primis Melania Mazzucco), di storici della letteratura (M. Ciacci, M.A. Chiari Moretto Wiel, E. Sdegno, C. Beltrami, K. Lawrence, M. Coslovi, P. Deitz, P. Gifra-Adroher, J. Parker, S. Perosa), di storici dell’arte ( K. Manthorne, H. Salmon, L. Glazer, P.S. Knox, A. Bell) nonchè di esperti di illuminotecnica (D. Nye, D. Sonaglioni, A. Pasetti), per affrontare il problema della illuminazione di musei, chiese, gallerie, ora quasi tutti illuminati con luce a LED.
Ma era questo il tipo di illuminazione che volevano i pittori, quali Tintoretto alla Scuola Grande di San Rocco, giudicata sempre troppo buia da John Ruskin e da Henry James (F. Posocco, R. Mamoli Zorzi, K. Manthorne) ma apprezzata forse per una “estetica del buio”? Quella che i giapponesi contrapponevano all’illuminazione occidentale (D. Kleitz e S. Lucore) o quella di tradizione bizantina (A. Foscari)?
Molti musei erano troppo bui, ma altri avevano il problema di troppa luce (C. Acidini). Il pericolo di incendi (C. Tonini) fermava le innovazioni: fu la famiglia Peale, a Philadelphia, a dotare di luce a gas nel 1816 il proprio museo (B.K. Kummerow), ma nessun museo cambiò l’illuminazione a cuor leggero, non solo per la paura di incendi ma anche per la paura che i colori dei dipinti venissero alterati; o per ragioni diverse, come la National Gallery di Londra che temeva che un’apertura serale avrebbe invitato nel museo marinai e prostitute (S. Quill).
Il libro vuole essere proprio un passo iniziale nello studio della storia dell’illuminazione dei musei.
Alcune delle traduzioni dall’inglese sono state eseguite dai partecipanti al corso “Tradurre in italiano di qualità” organizzato dal Comitato di Venezia nel 2020.

“Ritrovare Venezia” di Pier Luigi Pizzi e Lorenzo Capellini

Presentazione del libro

Ritrovare Venezia
di Pier Luigi Pizzi con le fotografie di Lorenzo Capellini (Bologna, Minerva 2020)

Saluto di Filippo Maria Carinci, Vice Presidente Ateneo Veneto

Sergio Camerino e Antonio Foscari dialogano con gli autori

Con la collana “I luoghi dei sentimenti” il fotografo Lorenzo Capellini ha voluto perseguire l’obiettivo di raccontare alcuni angoli del mondo che non sono unicamente uno spazio fisico, ma anche una dimensione dell’anima. Lo ha fatto attraverso le sue fotografie e uno scritto curato ogni volta da un autore diverso.

In “Ritrovare Venezia” il narratore è il maestro Pier Luigi Pizzi: «Tu vuoi che io parli di Venezia. Che ti riveli quali sono stati e quali sono i luoghi del cuore di questa città, a cui mi lega un rapporto d’amore lungo ottant’anni. Si fa presto a dire Venezia. Tante Venezie sono sedimentate nella mia memoria. Cerchiamole insieme.»
Così lo scenografo e regista teatrale tra i più noti in Italia e nel mondo invita il lettore alla scoperta di Venezia, la città che l’ha visto crescere, umanamente e professionalmente, soprattutto dietro le quinte del Teatro La Fenice.

Ad accompagnare Pizzi nel suo viaggio tra la memoria, la città e la realtà è Lorenzo Capellini, fotografo di fama internazionale che ha realizzato fotografie di rara intensità: testo e immagini danno origine a un libro che offre preziose chiavi interpretative per raccontare un luogo che non è solo uno spazio fisico, ma anche una dimensione dell’anima.

Il Green Deal siamo noi – Strumenti per una cultura ambientale

Ateneo Veneto, Shylock Centro Universitario Teatrale di Venezia, Europe Direct Venezia Veneto, Comune di Venezia

Incontro
Ri-abitare l’Europa con le nuove energie

Saluto di
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Massimiliano De Martin, Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia

Introduce Bianca Nardon, Shylock C.U.T di Venezia

Presenta Francesca Vianello, Responsabile Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia

Interventi di
Annalisa Corrado, “Energie rinnovabili e protagoniste femminili”
Sophia Los, “Ri-abitare la casa e il pianeta
Irene Ivoi, “Cambiare comportamenti con la spinta gentile” 

L’incontro si concentra sulle strategie da adottare nella vita di ogni giorno e principalmente le nuove modalità di abitare, le energie rinnovabili e il risparmio energetico. In questi ambiti spesso la figura femminile ha un ruolo decisionale incisivo all’interno della famiglia e attraverso la gestione della vita domestica.
Oltre a dotarci di nuovi sistemi e dispositivi, si tratta di modificare il nostro concetto di abitare, non solo pensando alla tipologia delle case, ma anche rivalutando il nostro rapporto con il territorio e con il continente in cui viviamo, segnato da cambiamenti ambientali che ne stanno rivoluzionando l’aspetto, le modalità di spostamento, le stagioni e il clima.
Annalisa Corrado è un’ingegnera ambientale di Roma, da anni attiva nel Kyoto Club e autrice del libro “Le ragazze salveranno il mondo”, in cui tratteggia le azioni delle donne nell’evoluzione dell’impegno per l’ambiente, da  Rachel Carson a Greta Thunberg. La Corrado ha inoltre ideato con Alessandro Gassmann il progetto “Green Heroes” con l’obiettivo di dare spazio e far conoscere i protagonisti delle imprese sostenibili del nostro paese.
Sophia Los, veneziana di nascita e residente a Vicenza,  è architetto e paesaggista, figlia del noto architetto Sergio Los, pioniere ed esperto di bioclimatica, nei cui studi è stata coinvolta durante la sua crescita formativa. Ha fondato SOL nel 2003, studio attraverso cui condivide  progetti con altri professionisti e come consulente esterno di imprese artigiane venete, tra le eccellenze del Made in Italy. Accanto alla progettazione architettonica è coinvolta in numerose attività e nella direzione di eventi legati alla cultura dell’abitare.
Irene Ivoi, di Firenze, è industrial designer, esperta di economia circolare e di “nudge”, metodo che deriva dalla psicologia e dall’economia comportamentale e il cui obiettivo è generare un comportamento virtuoso da parte dei soggetti a cui è indirizzato.

I “Pensieri di pace” di Virginia Woolf

Incontro sui
Pensieri di pace durante un’incursione aerea

da Virginia Woolf – Itinerario (bio)grafico di Sara Campesan (Mirano, Editrice Eidos 1987)

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di Paolo Balboni, Cristiana Moldi Ravenna, Vittoria Surian
Voce recitante Alessandra Prato

Un incontro per affrontare tematiche scottanti – come la pace in tempo di guerra – ma anche per ricordare una delle artiste veneziane che ha attraversato le avanguardie del secondo Novecento.
Pensieri di Pace durante un’incursione aerea è un testo di Virginia Woolf del 1940 che ci presenta un fatto di cronaca: i bombardamenti di Londra durante la Seconda Guerra Mondiale. La scrittrice vuole credere che sia possibile pensare alla pace, ma come? Forse con la forza del pensiero, fabbricando idee di libertá. Del resto anche William Blake aveva già incitato a “combattere con la mente”, a pensare contro corrente. Ma tutto questo é possibile? È possibile fabbricare la felicità mentre tutto intorno c’è un ronzio continuo di aerei che lanciano bombe?

Attorno a queste tematiche, tornate purtroppo di stretta attualità, si incontrano il linguista Paolo Balboni, la scrittrice Cristiana Moldi Ravenna e l’editrice Vittoria Surian, che nel 1987 pubblicó con la sua casa editrice Eidos il volume “Virginia Woolf itinerario (bio)grafico”, che conteneva la personale interpretazione dell’artista Sara Campesan dei temi trattati dalla Woolf.
A Paolo Balboni il compito di presentare il quadro storico e la contestualizzazione dei Pensieri di Pace di Virginia Woolf, mentre Cristiana Moldi Ravenna parlerá del pluridecennale impegno da parte di Vittoria Surian di pubblicare libri realizzati da artiste italiane contemporanee e organizzare mostre a tematica sociale. Vittoria Surian poi illustrerà le opere realizzate dall’artista Sara Campesan sul testo della Woolf, accompagnata dalle letture di Alessandra Prato  delle parti più significative dei Pensieri di Pace.

Quale progetto socio-sanitario per la specificità veneziana

Ateneo Veneto, Amici del Giustinian, Movimento per la difesa della Sanità pubblica veneziana

Incontro pubblico

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Introduce Nicola Funari, Associazione Amici del Giustinian

Intervengono
Marco Borghi, Presidente Municipalità di Venezia Murano Burano
Giovanni Leoni, Vice Presidente nazionale Ordine dei Medici
Cristiano Samueli, medico di Medicina Generale
Salvatore Lihard, Movimento per la Difesa della Sanità Pubblica Veneziana
Francesca Corso, coordinatrice Vetrina del volontariato

Il tema di come attuare un servizio socio-sanitario nel Centro Storico e nell’Estuario tenendo in debito conto la specificità veneziana rimane centrale nel dibattito che si sta sviluppando in questo periodo in città.
Le cause sono molteplici, a partire dalle ultime disposizioni regionali e statali, a cui si aggiungono la carenza di personale sanitario e specialmente di medici di famiglia, la loro retribuzione e i rapporti tra sanità pubblica e privata in una città che conta un numero sempre minore di residenti.
Il D.M. 71/2022, che dà attuazione alla riorganizzazione delle cure fuori dall’ospedale così come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, definisce un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale. L’obiettivo è quello di definire degli standard per fornire servizi socio-assistenziali efficienti, come previsto espressamente dalla Componente della Missione 6 Salute del PNRR.
All’Ateneo Veneto si discuterà proprio dell’attuazione del modello voluto dal Decreto Ministeriale che, in relazione alla specificità veneziana.
Ad intervenire all’incontro pubblico sono stati chiamati medici, rappresentanti dell’associazionismo e della pubblica amministrazione per tentare di dare un quadro completo della situazione.

“La Contessa” di Benedetta Craveri

Ateneo Veneto, Alliance Française

Presentazione del libro
La Contessa. Virginia Verasis di Castiglione
di Benedetta Craveri (Milano, Adelphi 2021)

Saluto di Agnès Schweitzer, Vice Presidente Alliance Française di Venezia
Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

L’autrice conversa con il professor Antonio Foscari e il giornalista Antonio Gnoli (La Repubblica)

Narcisista, terribilmente ambiziosa e molto patriottica, Virginia Verasis di Castiglione è la contessa che infiammò il Risorgimento italiano. Personaggio famosissimo a cui sono stati dedicati libri, film e serie televisivi, la Contessa di Castiglione però è molto più di quello che racconta la sua fama.
Lo possiamo scoprire grazie all’ultima fatica letteraria di Benedetta Craveri che ha voluto far parlare in prima persona questa donna che è stata una attrice fantastica, capace di giocare molti ruoli diversi nello scacchiere politico del secondo Ottocento. Fonti del libro sono le migliaia di lettere della stessa Virginia oltre a documenti d’epoca.
Ne esce il ritratto di una seduttrice seriale di incomparabile bellezza, che dopo aver conquistato (su indicazione del cugino conte di Cavour) Napoleone III e abbagliato le corti di mezza Europa, trascorse gli ultimi anni della sua vita ritirata dal pubblico, sempre affermando la propria libertà e la propria indipendenza. Come scrive Craveri “ha mantenuto intatta la sua forza incendiaria e che ancora oggi disturba, sconcerta, scandalizza».

Benedetta Craveri vive tra Roma, Parigi e Na­poli, dove insegna all’Università Suor Orsola Benincasa. Scrittrice, francesista e critica letteraria, è considerata una delle massime studiose italiane di lingua e letteratura francese. Dal 2016 è socia corrisponden­te dell’Accademia dei Lincei. Con il libro “La Contessa” ha vinto il Premio Bagutta 2022.

The Italian Glass Week | Murano allo specchio

Ateneo Veneto, The Venice Glass Week, Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici Venezia

Conferenza
Murano allo specchio. “Speci” e “specieri”: arte e industria nella Venezia del ‘700

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Sebastiano Costalonga, Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Comune di Venezia

– Lo specchio nell’arte
Chiara Squarcina, Dirigente Area Musei – Fondazione Musei Civici di Venezia

– La produzione degli specchi a Venezia tra Cinquecento e Ottocento
Mauro Stocco, Assistente Conservatore – Fondazione Musei Civici di Venezia

Con la partecipazione della ditta Barbini Specchi Veneziani

Proiezione del video Speculum Vitrum realizzato dall’Academìa Veneta di Danza & Balletto della coreografa Clara Santoni
(in collaborazione con il Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici Venezia, Le Stanze del Vetro-Fondazione Cini)

Nell’anno ufficialmente dedicato dalle Nazioni Unite al vetro e all’arte vetraria, The Venice Glass Week si è unita a Vision Milan Glass Week dando vita a The Italian Glass Weeks.
Nella settimana di eventi che ha come protagonista il mondo del vetro declinato nei suoi molteplici aspetti (da quello economico a quello artistico e storico) si inserisce anche la conferenza “Murano allo specchio”, con gli interventi di Chiara Squarcina e Mauro Stocco.
Protagonista dell’incontro è lo specchio, analizzato dal punto di vista storico-artistico, con un’interessante panoramica della rappresentazione dello specchio nei dipinti attraverso i secoli e la storia della produzione degli specchi a Venezia dal Rinascimento all’Ottocento.
Tra gli ospiti, a testimoniare la fervida stagione dell’industria muranese, un rappresentante della famiglia Barbini, azienda di antica tradizione specializzata nella produzione di specchi veneziani antichi e moderni e nel loro restauro.
Lo specchio rappresenta per certi versi l’oggetto che può accomunare il vetro industriale e il vetro artistico; la conferenza darà l’opportunità di ripercorrere la storia e le fasi salienti della sua nascita e dell’evoluzione, da lavorazione artigianale rivolta all’arredo nobiliare fino a divenire poi oggetto di uso comune, di design industriale e di vera e propria espressione artistica.
Durante la conferenza sarà proiettato Speculum Vitrum, una breve video-coreografia di Clara Santoni la quale, attraverso suggestivi gesti e movimenti del corpo in ambienti e sedi deputate alla memoria del vetro, affronta il tema dello specchio esprimendolo con il linguaggio della danza. Le ballerine volteggiano fra specchi di epoche diverse e “giocano” con questi oggetti, dapprima riflettendo semplicemente la loro immagine, successivamente evidenziando anche un aspetto più simbolico, dove lo specchio è il mezzo per “riflettere” mentalmente ed entrare in contatto con la propria interiorità.

Quale futuro per il mercato di Rialto?

Incontro pubblico

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Deborah Howard, Cambridge University
Liana Levi, editrice, Parigi
Sergio Pascolo,
Università IUAV di Venezia
si interrogano sul destino del mercato di Rialto assieme a
Donatella Calabi, autrice del libro Rialto. L’isola del mercato a Venezia. Una passeggiata tra arte e storia (Verona, Cierre 2020)

Coordina Gianpaolo Scarante, past-president Ateneo Veneto

Da centro del mondo e dei commerci a un presente sempre più incerto: sembra questo il destino del mercato di Rialto, che vanta mille anni di vita, di scambi e di attività ma che è finito nel circolo vizioso della monocultura turistica che sta rapidamente trasformando tutta la città di Venezia.
Una popolazione residente sempre più ridotta, il moltiplicarsi dei piccoli supermercati cittadini, le acque alte sempre più frequenti hanno finito per portare molti banchi di pesce, frutta e verdura alla chiusura. I rimanenti spesso hanno modificato la tipologia delle merci in vendita per venire incontro alle esigenze dei turisti.
Per arginare questa spirale che sta portando all’evidente declino di Rialto e del suo famoso mercato sono sorte negli ultimi tempi associazioni e comitati di cittadini che hanno lanciato idee e progetti per recuperare questa parte della città che per i veneziani riveste ancora una importanza fondamentale.
In questo contesto si inserisce l’incontro pubblico organizzato dall’Ateneo Veneto che vuole portare un contributo all’interno della discussione per rianimare una zona cruciale della città indipendentemente dal turismo, recuperando anche edifici storici attualmente inutilizzati.
Coordinati dal past-president dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante, i relatori si confronteranno sul futuro di Rialto assieme a Donatella Calabi, già docente di Storia della città allo IUAV di Venezia, autrice del volume Rialto. L’isola del mercato, pubblicato nel 2020 e di recente tradotto in inglese.
Calabi ha studiato da sempre i mercati storici europei e sulla scorta di esempi virtuosi italiani e stranieri propone una nuova strategia di ampio respiro per il mercato di Rialto, mettendo in luce come esso sia ancora sede di saperi a un tempo tradizionali e oggi modernissimi.

Corso di Linguaggio e Comunicazione – II Incontro

Ateneo Veneto, Camera Penale Veneziana “Antonio Pognici”

Il linguaggio giuridico parlato e scritto

Introduce Gianbattista Zatti
Modera Piero Barolo
Relatori: Alessandro Traversi, Luigi Perissinotto, Antonio De Nicolo, Mauro Anetrini

L’evento è in corso di accreditamento presso l’Unione delle Camere Penali Italiane e prevede il riconoscimento di 15 crediti formativi per la partecipazione all’intero corso.
Iscrizioni solo via mail a segreteria@camerapenaleveneziana.it.
Per info: tel. 041/5209155

Corso di Linguaggio e Comunicazione – Incontro inaugurale

Ateneo Veneto, Camera Penale Veneziana “Antonio Pognici”

Linguaggio del processo e linguaggio nel processo

Saluto di Antonella Magaraggia, Federica Santinon, Renzo Fogliata, Paola Rubini
Introduce Novella Disopra
Modera Cristiana Cagnin
Relatori: Jacopo Benevieri, Stefano Ancilotto

Il Corso di Linguaggio e Comunicazione organizzato dalla Camera Penale Veneziana con l’apporto del Consiglio dell’Ordine di Venezia e dell’Unione delle Camere Penali del Veneto, va a trattare aspetti rilevanti della persuasione e della retorica, analizzandoli sotto varie prospettive. Si articola in 6 lezioni e un laboratorio pratico.

La giustizia attuata tramite il processo, a partire dall’esperienza di Oreste, è strumento di pace sociale e segno di civiltà e si realizza tramite la parola, l’argomentazione, il dialogo, la persuasione.
Il processo davanti all’Areopago voluto dalla dea Atena è, infatti, “comunicazione”.
Oggi, ancora più che nel passato, la comunicazione nel processo e del processo si esplica attraverso ulteriori linguaggi figurativi e mediatici. Di qui l’importanza che l’avvocato riconquisti le radici del proprio ruolo ricordando le fonti e avvalendosi della testimonianza di maestri che ogni giorno nel processo nobilitano la professione.
Il Corso è accreditato presso l’Unione delle Camere Penali Italiane e prevede il riconoscimento di 15 crediti formativi per la partecipazione all’intero corso.
Iscrizioni solo via mail a segreteria@camerapenaleveneziana.it.
Il numero degli iscritti è limitato a 70.
Per info: tel. 041/5209155

Programma Corso Linguaggio e comunicazione 2022

Tradurre in italiano la letteratura greca demotica tardobizantina: perché, per chi?

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari, Consolato di Grecia a Venezia, Associazione Nazionale di Studi Neogreci
con il patrocinio del Ministero Greco della Cultura

Tavola rotonda
Tradurre in italiano la letteratura greca demotica tardobizantina: perché, per chi?

(anche sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto)

Introduce e coordina
Margherita Losacco, Università di Padova, Consigliera Accademica Ateneo Veneto

Interventi di:
Tommaso Braccini (Università di Siena), Tradurre Ptocholeon (Πτωχολέων)
Gianna Carbonaro (PhD Student University of Cyprus), Tradurre i «ποιήματα ἔμνοστα» del Cod. Vindob. Theol. gr. 244
Cristiano Luciani (Università Tor Vergata Roma), Tradurre Sachlikis
Marco Riccobon (Istituto di Istruzione Superiore ‘Veronese-Marconi’, Chioggia), Tradurre la Storia dei quadrupedi (Διήγησις των τετραπόδων ζώων)
Luigi Silvano (Università di Torino), Tradurre i Versi dal carcere di Michele Glica
Francesca Vuturo (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici), Tradurre il Sinassario delle nobildonne e la lode delle donne (da remoto)
Caterina Carpinato (Università Ca’ Foscari Venezia), Tradurre la Batrachomyomachia di D. Zinos (1539)

L’interesse nei confronti della letteratura tardobizantina (e postbizantina) in greco volgare è attestato da numerose traduzioni pubblicate nel corso del Novecento e agli inizi del XXI secolo. Esiste una tradizione di studi, una ‘scuola italiana’, che analizza la dimensione del patrimonio storico letterario attraverso un dialogo interlinguistico: alla tavola rotonda prenderanno parte studiosi italiani traduttori di testi greci medievali in volgare.
Nel corso della tavola rotonda all’Ateneo Veneto – che è una delle iniziative collaterale del 24° Congresso Internazionale di Studi Bizantini – saranno letti alcuni passi della traduzione di Stefanitis e Ichnilatis. Il Kalila e Dimna bizantino, (Rubbettino 2019), in memoria di Francesca Rizzo Nervo.

Sarà presente anche Elisa Bianchi (Università di Bologna), autrice della recente monografia su Demetrio Zeno, dotto copista greco-veneziano, degli inizi del XVI secolo, autore della prima traduzione integrale ‘dal greco in greco’ di un testo composto in greco antico.

CORSO DI STORIA VENETA 2022 – Lezione inaugurale

Ateneo Veneto, Venezia1600
Lezione inaugurale
CORSO DI STORIA VENETA 2022
Storie di Venezia. Guerre, battaglie, rivoluzioni: 1204, 1509, 1571, 1797, 1848

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione al Corso a cura del direttore Alfredo Viggiano
a seguire
Costantinopoli 1204
Relatore Giorgio Tagliaferro

La presa di Costantinopoli nel corso della Quarta Crociata (1204) ebbe non solo un impatto decisivo sulla politica e l’economia veneziane dell’epoca, ma anche ripercussioni di lunga durata sulle forme di autorappresentazione elaborate nei secoli successivi dalla Repubblica di San Marco. L’intervento di Giorgio Tagliaferro si focalizza proprio sulla sequenza di dipinti raffiguranti la Quarta Crociata nella sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale a Venezia, realizzati a fine Cinquecento, e sul concomitante recupero delle relative fonti storiografiche, per dimostrare come – a distanza di quasi quattrocento anni – quegli eventi rappresentassero ancora un capitolo fondamentale nella costruzione del mito della Serenissima.

Giorgio Tagliaferro è professore associato in Storia dell’Arte presso la University of Warwick, Regno Unito. Ha conseguito il dottorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha anche insegnato dal 2004 al 2010. La sua area di ricerca è l’arte veneziana del Rinascimento, con particolare attenzione alla pittura. Oltre ad avere pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate, è il principale autore del volume Le Botteghe di Tiziano (Firenze, Alinari, 2009). Sta lavorando a un volume monografico sui cicli pittorici cinquecenteschi di Palazzo Ducale.

Delitti senza castigo

Presentazione del volume
Delitti senza castigo. Dostoevskij secondo Woody Allen
di Fabrizio Borin (Milano, Mimesis 2020)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Sergio Camerino Roberto Ellero conversano con l’autore

Un altro libro su Woody Allen? E perché no? Così avrebbe potuto rispondere il regista americano a chi gli avesse chiesto: un altro film comico? Un’altra commedia? Un’altra commedia amara? Un altro film intimistico o drammatico? Un’altra favola magica? Un’altra rivisitazione dei generi? Un’altra autobiografia in maschera?
Con le debite proporzioni, questo non è un nuovo libro sull’intero cinema di Allen, è piuttosto l’analisi dei film drammatici, dei suoi delitti senza castigo, insieme alle suggestioni del cineasta per la magia, le illusioni, i trucchi, indissolubilmente connessi alle pratiche delittuose dell’occultamento. Entrare nel cinema dei delitti-senza-castigo insieme a quello della magia-del-falso/vero di Woody Allen è come fare un viaggio, anche etico, nell’ironia dell’inconscio: la realtà si misura con l’illusione dell’Immaginario restituendo una piacevole inquietudine, esaltata dall’arte geniale della sua narrazione visiva, che aiuta ad accettare di vivere nel cinismo irrazionale del tempo presente, anche con qualche impunita cicatrice morale.

Fabrizio Borin, già docente di Storia del cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia e componente del Comitato scientifico del Fondo Nino Rota della Fondazione Cini, è autore delle monografie Jerzy Skolimowski (1987), Carlos Saura (1989), Woody Allen (1997), Federico Fellini (2000), L’arte allo specchio. Il cinema di Andrej Tarkovskij (2004), Casanova (2007) e Solaris (2010). Direttore della collana “Scrivere le immagini” del Premio Mattador per la sceneggiatura, ne è anche Direttore artistico.

VOLVER, OVVERO IL SOGNO DI UN RITORNO

Ateneo Veneto, Regione Veneto
Conferenza – spettacolo di tango
VOLVER OVVERO IL SOGNO DI UN RITORNO

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Conduce Paolo Balboni
Interventi di Javier Grossutti, Camillo Robertini, Dino Dei Rossi, Liviana Loatelli, Hernàn Fassa
Ballerini di tango: Alejandro Aquino e Angelica Grisoni
Cantante: Paola Fernandez dell’Erba

Musiche di Manlio Francia, Mario Battistella, Astor Piazzolla eseguite da Hernàn Fassa (pianoforte), Gino Zambelli (bandoneon), Giovanni Restieri (violino), Virgilio Monti (contrabbasso)

Una conferenza/spettacolo dedicata al contributo che i veneti emigrati in Argentina nel ‘900 diedero quale forza generatrice di una nazione e della sua forma culturale maggiormente espressiva: il Tango, che l’UNESCO nel 2009 ha dichiarato patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Nell’ambito delle attività culturali rivolte ai Veneti nel mondo e promosse dalla Regione del Veneto, l’Ateneo Veneto ha realizzato il progetto “Volver  – Il sogno di un ritorno”,  prendendo spunto da un’iniziativa dell’Academia de Tango Argentino di Venezia e dall’Associazione veronese Alma Migrante, basata sulle biografie di due emigranti veneti acclamati nella nuova patria argentina per le loro qualità artistiche: il poeta Mario Battistella, nato a Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, nel 1893, e il violinista Manlio Francia, nato il 2 giugno 1902 a San Barnaba, a Venezia.
Il programma prevede l’alternarsi di interventi degli esperi con le performance di Tango e musica dal vivo.

Gli italiani ad Auschwitz (1943 – 1945). Deportazioni, lavoro forzato. Un mosaico di vittime

Giorno della Memoria 2022
Consiglio d’Europa – Sede Italiana, Consiglio Regionale del Veneto, CoopCulture, Museo Ebraico di Venezia, Associazione Figli della Shoah – Sezione di Venezia, Comune di Venezia

Presentazione del libro
Gli italiani ad Auschwitz (1943-1945). Deportazioni, lavoro forzato. Un mosaico di vittime 
di Laura Fontana (Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, 2021)

Interventi di
Luisella Pavan-Woolfe, Direttrice Sede italiana del Consiglio d’Europa
Michela Zanon, Responsabile Museo Ebraico di Venezia
Marina Scarpa Campos, Vice Presidente Associazione Figli della Shoah
Laura Fontana, autrice del volume

Ingresso solo su prenotazione scrivendo a luca.volpato@coe.int

MOSTRA – Art in the Holocaust – Arte nella Shoah

Giorno della Memoria 2022
Sede italiana del Consiglio d’Europa, Consiglio Regionale del Veneto, CoopCulture, Museo Ebraico di Venezia, Associazione Figli della Shoah – Sezione di Venezia, Comune di Venezia

Inaugurazione della Mostra
ART IN THE HOLOCAUST – Arte nella SHOAH
Realizzata da Yad Vashem e presentata dall’Associazione Figli della Shoah nella versione italiana

Mostra aperta da lunedì 17 a venerdì 28 gennaio 2022
(esclusi sabato e domenica) con orario 10.30 – 17.30.

Interventi di
Luisella Pavan-Woolfe, Direttrice Sede italiana del Consiglio d’Europa
Ermelinda Damiano, Presidente Consiglio Comune di Venezia
Michela Zanon, Responsabile Museo Ebraico di Venezia
Marina Scarpa Campos, Vice Presidente Associazione Figli della Shoah

La mostra comprende opere di artisti vissuti durante gli anni della persecuzione antiebraica (1939-1945) e vuole offrire uno sguardo sull’arte nella Shoah. Tali opere riflettono la tensione tra la documentazione dei tragici eventi subiti e il desiderio di affrancarsi attraverso l’arte. L’esposizione è accompagnata da un filmato di Aldo Gay, ex pugile con la passione per la pittura, che illustrò quanto perpetrato dai nazifascisti a Roma.

Rotta su Venezia

Presentazione del volume
Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la litoranea veneta da Chioggia a Trieste
di Gianni Pasin (Portogruaro, Ediciclo Editore 2021)

Saluto di:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Renato Boraso, assessore alla Mobilità, Comune di Venezia

Patrizio Roversi Michele Zanetti conversano con l’autore
Coordina Nadia Pasqual 

Un viaggio in barca e in bici solcando le lagune, i Fiumi e i canali della Litoranea Veneta, antico sistema di vie d’acqua che collega il Po al Golfo di Trieste, tra terra e mare.
Città antiche, Chioggia, Venezia e Trieste, porti, borghi, isole, spiagge e aree naturali si alternano lungo l’arco costiero che si spiega tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
La navigazione e la pedalata, con il loro andamento slow, lasciano spazio a storie, incontri, riflessioni, scorci e tramonti indimenticabili. Paesaggi mai visti e luoghi noti emergono dalle acque come tante nuove scoperte e si fanno conoscere nella loro anima più autentica.
Un viaggio tra storia, sapori e tradizioni di genti e terre strappate all’acqua. Esperienze uniche da rivivere grazie alle indicazioni per ripercorrere le tappe del percorso.

Gianni Pasin, originario di San Donà di Piave, è un imprenditore del Nordest che ha costruito il successo con il sacrificio e la forza di volontà. Uomo d’altri tempi che ha saputo stare al passo con la modernità, ha creato 25 anni fa l’azienda che con il marchio Atlantis Caps è diventata leader mondiale della commercializzazione dei cappelli d’alta qualità. Spirito libero, curioso e intraprendente, nel corso della sua movimentata vita, Pasin ha viaggiato in quasi 100 Paesi, sempre alla ricerca del bello e del nuovo. Ma le radici sono rimaste fortemente ancorate al Veneto, terra di cui è innamorato.

Maschere venete contemporanee

Teatro all’Ateneo Veneto

Maschere venete contemporanee 
PAOLO PUPPA “ciacola” con CARLO&GIORGIO

Prima parte

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Carlo D’Alpaos e Giorgio Pustetto, in arte i famosissimi Carlo&Giorgio, ripercorrono 25 anni di sodalizio artistico con scene dal vivo del loro repertorio teatrale, dalle origini agli ultimi spettacoli, includendo i progetti più recenti.

Conversa con loro lo studioso e commediografo Paolo Puppa

Obbligo di super Green Pass e mascherina FFP2.
Ingresso solo su prenotazione scrivendo a info@ateneoveneto.org e fino a esaurimento dei posti disponibili.

Lepanto 1571

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Corso di Storia Veneta 2022
Storie di Venezia. Guerre, battaglie, rivoluzioni: 1204, 1509, 1571, 1797, 1848
Lepanto 1571
Relatore Walter Panciera (Università di Padova)

La lezione analizza sinteticamente lo svolgimento in senso stretto della giornata di Lepanto del 7 ottobre 1571 quando, nel corso della guerra di Cipro, le flotte dell’impero Ottomano e quelle cristiane della Lega Santa si scontrarono in un’epica battaglia navale. La metà delle navi cristiane proveniva dalla Repubblica di Venezia. Il professor Panciera illustrerà il contesto in cui il famoso scontro andò a inserirsi, con particolare riguardo agli aspetti tecnologici oltreché politici, e infine ne descriverà le conseguenze sia sul piano concreto, sia su quello ideologico.

Walter Panciera insegna Storia Moderna e Storia della Repubblica di Venezia all’Università di Padova. Fa parte del Collegio del Dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche, Storico-artistiche e Storiche dell’Università di Verona. Presiede la Commissione didattica del Coordinamento delle società storiche ed è membro del Comitato Scientifico della rivista «Mediterranea – ricerche storiche» di Palermo. Ha pubblicato numerosi articoli e sette monografie di storia sociale, politica ed economica, in particolare sulla Repubblica di Venezia, nonché tre manuali sulla didattica della storia. Nel 2021 ha pubblicato per le edizioni Viella di Roma: «L’acqua giusta». Il sistema portuale veneziano nel XVIII secolo e The Republic of Venice in the 18th Century.

Studiare a Venezia – Gli istituti di ricerca

STUDIARE A VENEZIA
Giornata di riflessione e dibattito sugli istituti di ricerca a Venezia

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Coordina Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera

Studiare a Venezia: la città e le sue istituzioni culturali per la ricerca
Le ragioni di un incontro: Mario Infelise, Tiziana Plebani, Valentina Sapienza

Interventi di:
– Francesco Erbani:  Centri storici e i luoghi della cultura
– Isabella Lazzarini:  Archivi dimenticati?
– Claudia Salmini, Alessandra Schiavon:  Archivi e ricerca: proposte di percorsi condivisi
– Angela Munari:  La rete delle biblioteche
– Fabrizio Panozzo:  La privatizzazione delle istituzioni culturali pubbliche. Motivazioni e conseguenze
– Maria Fusaro:  Le istituzioni di ricerca di Venezia viste da fuori
– Daniela Grandin, Monica Martignon:  Biblioteche e archivi universitari, Ca’ Foscari e IUAV
– Giulia Conti, Simone Provini:  L’esperienza di studiare e abitare a Venezia

Ore 17
Tavola rotonda
Paola Mar (Comune di Venezia), Gabriella Belli (Fondazione Musei Civici Venezia), Marco Borghi (Municipalità di Venezia), Giorgio Busetto (Fondazione Levi), Caterina Carpinato (Università Ca’ Foscari), Renata Codello (Fondazione Cini), Roberto Ellero (Iveser), Marigusta Lazzari (Fondazione Querini Stampalia), Carmelo Marabello (Università IUAV), Andrea Pelizza (Archivio di Stato), Debora Rossi (La Biennale di Venezia).

L’evento viene trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto

Trasporti e sostenibilità ambientale

Ateneo Veneto, Dipartimento ICEA (Ingegneria Civile Edile Ambientale) dell’Università di Padova, Rivista “Trasporti & Cultura”
TRASPORTI E TERRITORI
Trasporti e sostenibilità ambientale

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Coordina Michelangelo Savino, Università di Padova
Interventi di:
Lorenza Campagnolo, Università Ca’ Foscari di Venezia)
Marco Pasetto, Università di Padova
Giovanni Giacomello, Università di Padova

Presentazione del numero monografico della rivista “Trasporti & Cultura” dedicato a “Trasporti e sostenibilità ambientale”
Laura Facchinelli – Direttrice della rivista
Federica Bosello – Curatrice del numero

Il filo conduttore di questi incontri, curati da Laura Facchinelli e Michelangelo Savino, è quello delle trasformazioni del territorio, e dunque del paesaggio naturale e delle città.
Nel primo ciclo (2019) l’attenzione si è concentrata sulle trasformazioni apportate dalla ferrovia nella città di Venezia a partire da metà ‘800; sulla realtà attuale delle stazioni nel territorio comprendente la terraferma; sui collegamenti di Venezia con la “sua” montagna bellunese; infine sulle infrastrutture auspicabili per consentire alla nostra città di connettersi col mondo. Nel secondo ciclo (2020) l’attenzione era rivolta alle infrastrutture intese come elementi cardine delle trasformazioni di Venezia, prendendo in considerazione le “tre “porte” di accesso alla città, via mare e via terra: ed ecco i confronti sul porto, sulla stazione ferroviaria e su Piazzale Roma con una lettura dei processi di rigenerazione urbana. A questi approfondimenti di impronta tecnico-urbanistica si sono alternati inediti confronti con altre discipline, come le neuroscienze e lo studio della dimensione sonora degli spazi urbani.
Questo nuovo ciclo, programmato per i primi mesi del 2022, è frutto della collaborazione fra l’Ateneo Veneto, il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Ambientale dell’Università di Padova e Trasporti & Cultura, quadrimestrale di architettura delle infrastrutture nel paesaggio. I contenuti riprendono e sviluppano alcune ricerche recentemente pubblicate dalla rivista, con esperienze conoscitive a lungo raggio che consentono di inquadrare meglio i progetti per il nostro territorio puntando, doverosamente, alla salvaguardia dell’ambiente e al rispetto dell’identità culturale espressa nel paesaggio.

Il fascismo italiano. Storia e interpretazioni

Ateneo Veneto, ANPPIA, IVESER, GLFIAP, Comune di Venezia
Giorno della memoria 2022
Ripensare il fascismo
Colloquio attorno al libro
Il fascismo italiano. Storia e interpretazioni
a cura di Giulia Albanese (Roma, Carocci Editore 2021)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Introduce Renato Jona, ANPPIA, Ateneo Veneto
Filippo Focardi (Università di Padova) conversa con Giulia Albanese (Presidente Iveser)

Negli ultimi anni la discussione sul fascismo è tornata al centro del dibattito pubblico con una rilevanza che non sarebbe stata pensabile all’inizio del nuovo millennio. A partire dalle domande emerse da tale rinnovato interesse storiografico, il libro curato da Albanese racconta come il fascismo ha cambiato l’Italia, dando vita a un regime che si distingueva nelle forme e nelle ambizioni da altre esperienze del passato e contribuiva a trasformare nel profondo la politica contemporanea. I temi su cui si focalizza questa indagine sono la violenza, l’impero, la guerra, la politica, l’economia, la religione, la cultura, ma anche l’antifascismo, la propaganda, la vita quotidiana e l’impatto all’estero dell’esperienza fascista. Sono argomenti cruciali nella storia e nell’interpretazione del regime, qui indagati a partire da prospettive spesso inedite che, reinterrogando gli studi esistenti, avanzano letture originali e propongono nuovi interrogativi.

Agnadello 1509

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Corso di Storia Veneta 2022
Storie di Venezia. Guerre, battaglie, rivoluzioni: 1204, 1509, 1571, 1797, 1848
Agnadello 1509
Relatore Luciano Pezzolo (Università Ca’ Foscari Venezia)

Il 14 maggio 1509 l’esercito veneziano veniva inaspettatamente battuto dalle truppe del re di Francia Luigi XII. Quella che sembrava una sconfitta militare si trasformò nel volgere di pochi giorni in una rotta che travolse non solo le strutture militari ma anche quelle amministrative e politiche della Repubblica. Pressoché tutta la Terraferma fu invasa dagli alleati della Lega di Cambrai, le città aprirono le loro porte agli invasori e le campagne furono devastate dalle scorribande dei soldati. Il governo lentamente però riuscì a recuperare gran parte dei territori perduti e nel 1517 fu conclusa la pace, che sanciva la ricostituzione dello Stato da Terra sino al Bergamasco, al Bresciano e a Crema.
La sconfitta di Agnadello innescò il rapido crollo del potere veneziano in Terraferma ma nello stesso tempo avrebbe rappresentato il punto di partenza di una rinnovata politica del governo nei confronti dei sudditi e delle loro istanze. I contadini avevano opposto una significativa resistenza alle truppe imperiali, mentre i ceti dirigenti urbani si erano dimostrati bendisposti. A seguito di tale congiuntura, le élites rurali ottennero ascolto presso le sedi del potere marciano e furono così in grado di controbattere, spesso efficacemente, la pressione delle città. A partire dalla dura sconfitta militare le relazioni politiche tra patriziato veneziano ed élites locali si svilupparono su sentieri che sino ad allora sarebbero stati considerati impraticabili.

Luciano Pezzolo insegna Storia moderna presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. I principali interessi di ricerca riguardano la storia economica e finanziaria e la storia delle istituzioni militari tra basso Medioevo e prima età moderna, temi che di recente sta sviluppando in una prospettiva eurasiatica.

Omaggio a Peggy Guggenheim

Inner Wheel – Club di Venezia
Conferenza
Omaggio a Peggy Guggenheim
Lo sguardo al futuro

Introduce Daniela Ginella Busato, Presidente Inner Wheel Venezia
Relatrice Karole P. B. Vail, Direttrice Peggy Guggenheim Collection

Con l’esperienza maturata a Londra, Parigi e New York, dove espone le opere di molti artisti, Peggy Guggenheim arriva a Venezia con le sue raccolte di dipinti cubisti, surrealisti, di opere seminali dell’Espressionismo astratto americano e di scultura d’avanguardia. Peggy si crea una reputazione leggendaria grazie a una collezione e una personalità ineguagliabili, e i trent’anni trascorsi a Venezia esprimono pienamente l a sua dedizione all’arte, fino alla fine. Consapevole dei privilegi di cui gode, decide di aiutare gli artisti di cui ammira e scopre il talento, profondamente convinta che sia suo dovere farlo. Così, grazie al suo generoso impegno, possiamo oggi ammirare la dimora e la collezione che le appartennero, trarne conforto e riflettere sull’arte che ha sostenuto con tanto fervore.

Karole P.B. Vail è direttrice della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dal 2017, dove nel 2019 ha curato la mostra “ Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa”. Curatrice presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York dal 1997, fa anche parte del comitato scientifico del Museo d’arte della Svizzera italiana (MASILugano), del Consiglio di Fondazione della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana ed è co-fondatrice e co-direttrice di Non Objectif Sud, programma di residenze d’artista e mostre nel sud della Francia.

Maschere venete contemporanee – seconda parte

Teatro all’Ateneo Veneto

Maschere venete contemporanee 
PAOLO PUPPA “ciacola” con CARLO&GIORGIO

Seconda parte

Carlo D’Alpaos e Giorgio Pustetto, in arte i famosissimi Carlo&Giorgio, ripercorrono 25 anni di sodalizio artistico con scene dal vivo del loro repertorio teatrale, dalle origini agli ultimi spettacoli, includendo i progetti più recenti.

Conversa con loro lo studioso e commediografo Paolo Puppa

I POSTI DISPONIBILI SONO TUTTI ESAURITI.
Obbligo di super Green Pass e mascherina.FFP2

Salotto Musicale Veneziano – quarto concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano Onlus e Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi
Salotto Musicale Veneziano
Concerto
Duo Ebano: Marco Danesi (clarinetto) Paolo Gorini (pianoforte)

Programma musicale:
Witold Lutoslawki – Dance Preludes
Alban Berg – 4 Pezzi op. 5
Silvio Omizzolo – Divertimento in tre tempi
Johannes Brahms – Sonata op. 120 n. 2

Biglietti:
Ingresso a pagamento: € 7,00.
I biglietti sono acquistabili in loco mezz’ora prima dell’inizio del concerto.
Ingresso gratuito: Soci Archivio Fano e Soci Ateneo Veneto.

DUO EBANO
Il clarinettista Marco Danesi e il pianista Paolo Gorini sono gli ideatori del versatile ed eclettico Duo Ebano, premiato in Olanda nel 2017 con il prestigioso Storioni Toonzaal Prize che ha permesso ai due giovani strumentisti bresciani di suonare in diretta radio dalla Spiegezaal del Concertgebouw di Amsterdam. Sono seguiti concerti presso importanti festival e teatri e altri significativi riconoscimenti come il secondo premio al Concorso internazionale di Musica da Camera “Ysaye” a Liège e il primo premio ex-aequo al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Salieri-Zinetti”.
Entrambi sono a proprio agio nel repertorio cameristico e hanno sempre avuto un occhio di riguardo anche per il panorama della musica contemporanea.

La stazione

Presentazione del volume
La stazione
di Jacopo De Michelis (Firenze, Giunti Editore 2022)

Chiara Valerio conversa con l’autore

Ambientato nella Milano dei primi anni Duemila, il libro di Jacopo De Michelis è, allo stesso tempo, thriller e romanzo d’avventura. Mescolando i generi più popolari con vorticosa generosità d’invenzione, l’autore apre e chiude continuamente davanti agli occhi del suo lettore le porte di storie differenti eppure sempre collegate, e lo conduce in giro per sotterranei favolosi e inquietanti senza mai perdere il filo di Arianna della sua scatenata gioia di raccontare.

Jacopo De Michelis è nato a Milano nel 1968 e vive a Venezia, dove lavora come editor presso Marsilio Editori. È stato traduttore, curatore di antologie, consulente editoriale e docente di narratologia alla NABA di Milano. Appassionato di fotografia, pubblica i suoi scatti su Instagram come @geidiemme. La stazione è il suo primo romanzo.