giorno del ricordo

Giorno del Ricordo 2023 – Pola città perduta

Ateneo Veneto, ANVGD-Venezia

GIORNO DEL RICORDO 2023
Presentazione del libro
Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47)
di Roberto Spazzali (Milano, Edizioni Ares 2022)

Modera Silva Zanlorenzi, ANVGD-Venezia
Il giornalista Edoardo Pittalis conversa con l’autore

Nel Giorno del Ricordo all’Ateneo Veneto si rievoca una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l’esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947.
Roberto Spazzali affronta la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, e la conseguente, drammatica fuga degli esuli.
Nelle pagine del suo libro si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano. La narrazione, scientificamente ineccepibile ma coinvolgente come un romanzo, è arricchita da una moltitudine di documenti inediti provenienti dell’Ufficio per la Venezia Giulia.

Roberto Spazzali, storico e pubblicista, studioso d’istituzioni, si occupa dei fenomeni politici e sociali del Novecento nella Venezia Giulia. Assieme a Giuseppe Parlato, Raoul Pupo e Guido Rumici ha realizzato le “Linee guida per la didattica della Frontiera adriatica” pubblicate dal Miur il 21 ottobre 2022  per contestualizzare le vicende cui fa riferimento la legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

San Giorgio e san Marco - Vista

L’invenzione della città anfibia

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Per le celebrazioni della fondazione di Venezia

Venezia da arcipelago a metropoli: l’invenzione della città anfibia
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

Saluto di Filippo Maria Carinci, VicePresidente Ateneo Veneto

Il 25 marzo 421, secondo la tradizione, nacque Venezia ma, a differenza delle altre città non vi fu un fondatore che con l’aratro segnò il solco delle mura che avrebbero diviso la cultura urbana dalla natura circostante.
La Venezia delle origini era un arcipelago difeso dalla sua laguna, costituito da terre incerte rese appetibili soltanto dalla paura e dalla impossibilità di vivere altrove in sicurezza. Quella dimensione anfibia divenne un organico corpo urbano grazie all’ingegno e all’inventiva dei suoi abitanti che gestirono le contrapposte forze dei fiumi e del mare, consolidarono la terra, scavarono i canali e congiunsero le isole con i ponti. Nell’arcipelago delle origini si dovette inventare una viabilità adeguata alla specificità dell’habitat lagunare. Per far transitare carri, cavalli e pedoni da un’isola all’altra si utilizzarono delle passerelle levatoie. Lo stesso ponte di Rialto era in legno e aveva la parte centrale levatoia.
Lentamente i ponti assunsero la forma ad arco per garantire il passaggio delle barche sui canali sottostanti, mentre i quadrupedi scomparivano da Venezia. Nasceva così un modello di duplice viabilità non interferente, che le città moderne  spesso non sono ancora riuscite a realizzare.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini
Produzione TSV – Teatro Nazionale

Dodici bizzarri personaggi, dodici veneziani eccentrici – ovvero i proprietari degli appartamenti che sono situati in un ideale percorso, dalla Stazione al Lido alla campagna – raccontano ad un intervistatore giunto in laguna dagli States i loro pensieri e le loro ossessioni, in una sorta di confessione pubblica dei desideri più reconditi.
Gli allievi del III anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del TSV – Teatro Nazionale guidati da Paolo Puppa, che è anche autore del testo, danno voce e corpo a questi inediti ritratti di chi abita la città lagunare.

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro

Basilica San Marco acqua alta

La difesa dalle acque alte della Basilica di San Marco

Ateneo Veneto, Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Collegio degli Ingegneri di Venezia
Convegno
La difesa dalle acque alte della basilica di San Marco e dell’insula marciana

Saluti istituzionali e presentazione del convegno
Antonella Magaraggia, Mariano Carraro, Sandro Boato, Fabrizio Magani, Tommaso Colabufo, Francesca Zaccariotto

Interventi
Carlo Alberto Tesserin – Primo procuratore della Basilica di San Marco
La salvaguardia della basilica di San Marco: situazione, esigenze e prospettive
Giorgio Barbato, Provveditorato per le Opere Pubbliche di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia
Gli interventi di restauro e messa in sicurezza della Basilica e di piazza di San Marco programmati e finanziati dal Provveditorato OO.PP.
Diego Semenzato, Studio General Progetti S.r.l. di Venezia
Il progetto di difesa del nartece della Basilica nei confronti delle acque medio alte (Premio Torta 2021)
Daniele Rinaldo, Studio Rinaldo S.r.l. di Marghera (VE)
I progetti della barriera di cristallo a presidio della Basilica e dimessa in sicurezza dell’insula di San Marco
Francesco Lanza, Thetis S.p.A.
I cantieri degli interventi conclusi ed avviati riguardanti i lavori di difesa dalle acque alte della Basilica e di piazza San Marco
Ilaria Cavaggioni, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il comune di Venezia e la Laguna
Gli aspetti architettonici della barriera di cristallo a protezione della Basilica di San Marco
Sara Bini, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la Laguna
Archeologia in piazza San Marco: lo studio e la valorizzazione dei reperti
Pierpaolo Campostrini, Direttore Generale del Consorzio CORILA
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salvaguardia della risultati e avanzamento delle ricerche in corso
Mario Piana, IUAV e Proto della Basilica di San Marco
La conservazione della Basilica di San Marco: i danni e gli interventi di restauro

Mariano Carraro, Presidente Ordine Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia
Conclusioni

Caleca - Bernardino Nogara (Osio)

Le tante vite di Bernardino Nogara

Presentazione del libro
Al servizio dell’Italia e del Papa. Le tante vite di Bernardino Nogara (1870 – 1958)
di Angelo Caleca (Bologna, Il Mulino 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Luciano Segreto
, professore di storia economica, Università degli Studi di Firenze
Arthur Hérisson, ricercatore all’École française de Rome
conversano con l’autore

Modera Bernardino Osio, diplomatico, nipote di Bernardino Nogara

Ingegnere, uomo d’affari, diplomatico, finanziere Vaticano: non è facile trovare una definizione unica per Bernardino Nogara. La sua carriera da giovane ingegnere cominciò infatti nelle miniere, prima nella sua Lombardia, poi in Galles e infine nei Balcani. Queste furono solo le prime tappe di un lungo viaggio, costellato da incontri importanti e da ruoli determinanti sulla scena nazionale e internazionale. Dalle miniere balcaniche Nogara arrivò a Costantinopoli, allora capitale dell’Impero ottomano, dove ebbe incarichi di rilievo per conto del governo italiano e divenne finanziere. Questa nuova dimensione, a cavallo tra affari, finanza e diplomazia, lo portò poi alla conferenza di pace di Versailles e a Berlino al Piano Dawes.
Nel 1929 da Berlino si trasferì nella Città del Vaticano, chiamato da Pio XI a gestire le finanze della Santa Sede, posizione che il cattolico Nogara ricoprì per 25 anni. Nel 1958, alla sua morte, Giovanni XXIII definì Bernardino Nogara «servo buono e fedele»: una descrizione calzante, a patto di specificare che la fedeltà di Nogara non fu solo nei confronti della Chiesa o del Pontefice ma anche dell’Italia. Una doppia fedeltà che, con grande autonomia di giudizio, riuscì a gestire anche nei momenti più difficili.

Angelo Caleca, dopo la laurea alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Firenze.

Venis Andergraun copertina

Venis Andergraun – La Venezia degli anni Ottanta

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I antichi″

Venis Andergraun
Presentazione-spettacolo del libro di Andrea Merola

Interventi di Roberto Bianchin, Luca Colferai, Andrea Merola

Con canzoni d’epoca cantate e suonate dal vivo da
Serena Catullo (voce), Giovanni Dell’Olivo (chitarra e voce)
Immagini e testi di Andrea Merola
Ideazione e regia di Luca Colferai

Il fotografo veneziano Andrea Merola ha abbinato in Venis Andergraun (I Antichi editori, Venezia 2022) l’arte dell’immagine a quella della parola scritta.
In 182 foto e alcuni testi graffianti racconta senza nostalgia e retorica gli anni Ottanta e Novanta del Novecento a Venezia, testimoniando temi e problemi che affliggevano all’epoca gli abitanti della città e che sempre più grandi affliggono oggi i superstiti. Fotoreporter di giornali, riviste e agenzie internazionali, butta il suo sguardo da cronista sul mondo. Ecco i cortei, gli scioperi, le manifestazioni, le lotte contro gli sfratti, l’assistenza, le case di riposo, gli orti degli anziani, le colonie estive dei bambini.  Ma anche il Carnevale di Venezia, quando aveva un senso farlo, e le grandi feste. Il libro si chiude con un sorriso: i volti dei personaggi di quei tempi importanti e quasi dimenticati.
All’Ateneo Veneto tutto questo si trasforma in uno spettacolo con lettura drammatizzata di brani del testo, corredata dalla proiezione delle immagini pubblicate, con accompagnamento dal vivo di canzoni originali dell’epoca.

Evangelium bibentium

Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto – incontro riservato

Evangelium Bibentium. Poesie sul vino da Nord a Sud e viceversa

Introduce Paolo Balboni
Presentazione di Enzo Santese e Daniela Zamburlin
Modera Giorgia Pollastri

Letture dall’omonima raccolta curata da Antonella Barina, nuovi componimenti e video dei poeti di Sicilia e di altre regioni.
Incontro promosso dalla Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto, dal Gruppo Poesia Comunità di Mestre, da Edizione dell’Autrice e da Aeì Mèlos-Sempre Musica di Trieste.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro.

storia del carnevale Antichi

“I Antichi” e la storia del Carnevale di Venezia

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I Antichi″, Comune di Venezia, Vela spa
Carnevale di Venezia 2023

Conferenza-spettacolo in costumi d’epoca
Breve e incredibile storia del Carnevale di Venezia

Saranno in scena (in ordine di apparizione):
Giacomo Casanova, Marco Polo, Lorenzi Celsi, Gaspara Stampa, Isabella Teotochi Albrizzi, Zorzi Alvise Baffo
Interpretati da (in ordine alfabetico):
Luca Bagnoli, Roberto Bianchin, Luca Colferai, Numa Echos, Federica Zagatti Wolf-Ferrari

Costumi e accessori di Nicoletta Lucerna
Ideazione e regia di Luca Colferai

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – V lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il crepuscolo del Neo-palladianesimo tra Sette e Ottocento
Relatore: Guido Zucconi (Università IUAV, Venezia)

Nel secondo Settecento, sullo sfondo di una Serenissima agonizzante, si consuma l’ultimo  atto di un’architettura ispirata all’opera di Palladio. Questo vale per la teoria (Temanza, Milizia, Bertotti, Scamozzi) e per il progetto, ove spicca Giannantonio Selva  che riesce ad adattare modelli all’antica a temi nuovi, come quello del teatro.
Dopo il 1797, con l’alternanza tra governo francese e austriaco, inizia la fase di “omologazione” alla scala sia urbana che architettonica: da un lato con l’interramento di canali e la costruzione di ponti, dall’altro con l’adattamento di ex-conventi a nuove funzioni di uso pubblico (scuole, ospedali, musei): ne è un ottimo esempio la ristrutturazione del complesso della Carità in Accademia.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Joseph Heintz Sala Maggior Consiglio Venezia

Corso di Storia Veneta 2023 – VI e ultima lezione

IL POTERE DELLE IMMAGINI. LE IMMAGINI DEL POTERE.
PER UNA STORIA DEL PALAZZO DUCALE

Spazi e immagini nella sala del Maggior Consiglio
Relatore: Giorgio Tagliaferro (Warwick University)

Il Maggior Consiglio costituiva la base del sistema di governo della Repubblica di San Marco. La sua principale funzione era la nomina delle cariche amministrative. L’enorme sala che a Palazzo Ducale ne ospitava le riunioni, riflette l’ampiezza e il prestigio del Maggior Consiglio tanto nelle dimensioni quanto nell’apparato decorativo. Nelle intenzioni dei progettatori, la decorazione avrebbe dovuto raccogliere e rappresentare la memoria collettiva del patriziato ed esaltare la natura virtuosa dimostrata dei veneziani attraverso l’amore per la patria, per la libertà e per la fede cristiana. In questo modo, si voleva anche sottolineare come il Maggior Consiglio, insieme alle altre leggi e istituzioni fondate dai benemeriti antenati della Repubblica, incarnasse la continuità tra quelle generazioni e le odierne.
La lezione di Giorgio Tagliaferro, che conclude il Corso di Storia Veneta 2023,  si propone di dimostrare come il ciclo pittorico in questione si articoli secondo assi visivi espressamente concepiti per coinvolgere lo spettatore che si muoveva nella sala del Maggior Consiglio e in quella adiacente dello Scrutinio, per renderlo parte attiva nella costruzione dei significati.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – IV lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il Palladianesimo nella campagna veneta e le trasformazioni della casa-di-villa
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

La rinascita di Venezia dopo la peste del 1630 coinvolge anche la terraferma. Nuovi investimenti in campo agricolo e industriale incrementano la spinta verso la campagna e la casa-di-villa di invenzione palladiana, dall’essere un’abitazione temporanea, è trasformata in una vera e propria residenza.
I cosiddetti architetti di diletto, giovandosi delle frequentazioni di contesti internazionali, riescono a rielaborare i temi palladiani e a confrontarsi con le sperimentazioni del Seicento romano ed europeo per trasformare le case di campagna in residenze principesche.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – III lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Le rinascite della casa veneziana in palazzo tra Cinquecento e Settecento
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

Una rinascita interessa Venezia dopo la peste del 1630. Nuove gerarchie produttive rendono vivace l’economia della Repubblica e nuovi patrizi diventano committenti delle proprie case di famiglia per costruire o consolidare, attraverso l’architettura, la propria immagine pubblica.
Il modello tradizionale della casa-fondaco è profondamente innovato alla luce delle nuove esigenze abitative, rielaborando gli spunti provenienti prima da Roma e poi dalle corti europee.

Dedalo e Icaro Canova

Progetto Ateneo nel Mondo – Passeggiata canoviana

Ateneo Veneto, Regione del Veneto

L’ATENEO PER I VENETI NEL MONDO

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

– Presentazione e proiezione del docu-film
Passeggiata canoviana (37′, 2023)
Progetto di Nico Stringa, regia di Jacopo Zanessi, produzione Kublai film per Ateneo Veneto

– Presentazione delle video-lezioni  Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino
a cura di Paolo Balboni

La missione principale dell’Ateneo Veneto, da oltre duecento anni, è quella di diffondere la cultura in ogni sua forma; negli ultimi anni uno sforzo particolare è stato dedicato anche ad allargare la platea degli utenti a cui l’Ateneo si rivolge, utilizzando sempre nuovi canali di comunicazione. Per questo, anche grazie al contributo della Regione del Veneto, è stato possibile realizzare dei progetti innovativi che vengono presentati in questa occasione.
Il primo è un docu-film dedicato ad Antonio Canova e ai suoi anni veneziani, realizzato in occasione del bicentenario della morte (1822-2022) del grande scultore. Prodotto da Kublai film per l’Ateneo Veneto, il video è una sorta di passeggiata attraverso Venezia alla scoperta dei luoghi canoviani, accompagnati dallo storico dell’arte Nico Stringa.
Il docu-film è stato ideato e realizzato per tutte le persone appassionate di arte e amanti di Venezia, ovunque nel mondo, e per questo, dopo la proiezione pubblica all’Ateneo Veneto, sarà disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”, sottotitolato anche per il pubblico non italiano.

Il secondo progetto è dedicato più strettamente alle comunità dei Veneti nel mondo. L’Ateneo Veneto ha realizzato, sempre con il contributo della Regione Veneto, l’elaborazione di due videolezioni ricavate dalla conferenza-spettacolo Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino, tenutasi all’Ateneo il 14 gennaio 2022, con l’intento di mettere in luce il contributo dato dai veneti emigrati in Argentina nel ‘900.
Grazie alle schede di approfondimento e alla trascrizione, le videolezioni diventano così un interessante strumento di e-lerning per tutti i veneti e gli italiani nel mondo che vogliano migliorare e approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana. Anche le videolezioni sul tango sono disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”.

Francesco Furlan Cercando Olga Manente

Giorno della Memoria 2023 – Olga allo specchio

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – AULA BARATTO

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia, Comune di Venezia

Olga allo specchio. A Ca’ Foscari attraverso le leggi razziali
Tavola rotonda sui libri
– Olga Blumenthal. Storie di una famiglia e di una vita
di Emilia Peatini (Verona, Cierre 2022)
Cercando Olga. Sui passi di Olga Manente, prima studentessa nera all’Università di Ca’ Foscari di Venezia
di Francesco Furlan (Portogruaro, Nuovadimensione editore 2022)

Saluti di
Sara De Vido, delegata Università Ca’ Foscari
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Coordinano Alessandro Casellato e Simon Levis Sullam

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – II lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Architettura monumentale e “edilizia minore” tra tradizione e novità nel XVI secolo
Relatore: Gianmario Guidarelli, Università di Padova

Nell’architettura cosiddetta “minore” (concetto reso celebre da un volume di Egle Renata Trincanato) il rapporto tra tradizione e novità è particolarmente significativo a partire dal XVI secolo.
Nel momento in cui l’aumento demografico della città comporta la costruzione di una notevole quantità di nuovi alloggi, l’apertura di decine di cantieri in contemporanea determina la creazione di una vera e propria industria edilizia, basata su criteri di standardizzazione tipologica e tecnologica. In questo contesto, la persistenza di tradizioni costruttive si associa ad un largo impiego di elementi decorativi realizzati secondo una versione semplificata di quel linguaggio all’antica già sperimentato negli edifici monumentali, come palazzi e chiese.

Primo Levi Se questo è un uomo copertina

Giorno della Memoria 2023 – Maratona di lettura

Ateneo Veneto, Comune di  Venezia 
Con il patrocinio del Centro Internazionale di  Studi Primo Levi

Voi che vivete sicuri”
Maratona di lettura integrale del testo di Primo Levi
Se questo è un uomo (Torino, Einaudi)

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Si avvicendano alla lettura:
– studenti degli istituti “Marco Polo”, “Marco Foscarini”, “Dante Alighieri”
– componenti dell’Associazione Donne Ebree Italiane, del Centro Tedesco di Studi Veneziani, di ANPI e IVESER
– componenti dell’Associazione “Il nodo sciolto”
– componenti dell’Associazione “Il granello di senape”, organizzazione di volontariato penitenziario
– rappresentanti dell’Università di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
– gli attori Ottavia Piccolo, Alessandro Bressanello, Daniela Foà, Savino Liuzzi, Andrea Pennacchi (in videolettura), lo scrittore Gianrico Carofiglio (in videolettura)
– amici, soci e tanti altri

Cesare Furlanetto memorie prigionia

Giorno della Memoria 2023 – Cesare Furlanetto e gli internati militari italiani

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, ANPPIA Venezia, Iveser
Giorno della Memoria 2023
Internati militari italiani nei Lager tedeschi dopo l’8 settembre ’43

Saluto di Filippo Maria Carinci, Vicepresidente Ateneo Veneto
Ermelinda Damiano
, Presidente Consiglio Comunale di Venezia

Interventi di:
Giulio Bobbo
, storico, Iveser
Stefania Bertelli, storica, Iveser
Stefano Furlanetto, curatore del libro Diario sulla mia prigionia di Cesare Furlanetto
Anne Friebel
, storica del Memoriale del lavoro forzato di Lipsia

La conferenza prende spunto dal libro “Diario sulla mia prigionia. Iddio e i miei compagni mi son testimoni di ciò che scrivo” a cura di Stefano Furlanetto.  Il diario è stato scoperto dopo la morte dell’autore e trascritto dal nipote Stefano, che ne ha ordinato gli appunti sparsi e scritti a matita su fogli di fortuna. Durante l’incontro sono previsti una introduzione storica sulla vicenda degli internati militari italiani, un’analisi dell’evoluzione della Memoria pubblica e un approfondimento basato su fonti tedesche.

David Bidussa, Mussolini scritti e discorsi

Giorno della Memoria 2023 – David Bidussa e l’eredità di Mussolini

Ateneo Veneto, ANPPIA Venezia, Iveser, GL-FIAP, Comune di Venezia
Giorno della Memoria 2023
I conti col passato: l’eredità di Mussolini

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Stefania Bertelli,
Presidente ANPPIA Venezia

Introduce Renato Jona, ANPPIA Venezia

La storica Giulia Albanese conversa con David Bidussa, storico sociale delle idee, 
curatore del libro Benito Mussolini. Scritti e discorsi. 1904-1945
(Milano, Feltrinelli 2022)

Rileggere gli scritti di Benito Mussolini significa indagare come si sia costruita l’Italia di oggi, per comprendere le origini de nostro paese e fare i conti col passato, che non è definitivamente alle nostre spalle.
L’antologia curata dallo storico David Bidussa indaga il fascismo non solo come la storia di un regime politico, ma ancora di più come una cultura. “La continuità dello Stato,” scrive Bidussa, “non ha significato solo permanenza degli apparati, ma anche di figure economiche, sociali e culturali.” Di conseguenza, l’obiettivo di questa sua nuova ricostruzione è entrare nella politica del duce. La parola mussoliniana è stata soprattutto una “parola di voce”, un tono, verrebbe da dire: la consumata perizia da attore con la quale il duce interpreta sé stesso davanti alle folle radunate sotto i balconi o in favore dell’obbiettivo che riprende la trebbiatura del grano, sono il risultato di una comprensione profonda dei meccanismi sui quali opera e attraverso i quali funziona la comunicazione di sé, in ambito politico.  Mussolini è stato figlio del suo secolo e artefice della propria epoca. In gran parte, anche della nostra. Al ventennio fascista risale il cantiere politico e culturale di un’ideologia dell’italianità e della nazione che ha un’aria familiare anche con il vocabolario contemporaneo del nostro Paese.

Archivio Fano

Salotto Musicale italiano – Concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano Onlus, Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi

Concerto premio del Bando Elio Peruzzi. II edizione 2021

Duo Althea
Paolo Pellegrini (clarinetto); Nicola Possenti (pianoforte)

Musiche di Sergio Omizzolo, Jörg Widmann, Johannes Brahms, Jean Françaix

Acquisto biglietti: un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la sede del concerto
Biglietti: posto unico € 10,00.
Abbonati Musikàmera, soci Archivio Musicale Guido Alberto Fano, soci Ateneo Veneto: ingresso gratuito

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – I lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA
a cura di Gianmario Guidarelli, Paola Placentino, Guido Zucconi

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Introduzione al corso di
Gianmario Guidarelli (Università di Padova) e Paola Placentino (Università di Padova)

Lezione inaugurale
Venezia nel Cinquecento: quale Rinascimento?
Relatore: Gianmario Guidarelli

Il termine “Rinascimento” non può essere associato a Venezia se non in una relazione dialettica. In una città dove qualunque rinnovamento è sempre un ripensamento della propria memoria e quindi della propria identità, l’adozione di un linguaggio architettonico “all’antica” avviene, almeno fino ai primi due decenni del XVI secolo, come “rivestimento” di spazi della tradizione lagunare: palazzi, impianti chiesastici basilicali, Scuole e così via.
Con l’arrivo di Jacopo Sansovino a Venezia (1527) e la renovatio della platea marciana con un linguaggio architettonico ispirato alla Roma del primo Cinquecento, il paradigma cambia soltanto in modo parziale, con tutte le novità (tecnologiche, linguistiche e spaziali) filtrate dalle successive generazioni di proti e maestranze.

Aldo Cazzullo Mussolini il capobanda

Aldo Cazzullo e “Mussolini il capobanda”

Presentazione del libro
Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo
di Aldo Cazzullo (Milano, Mondadori 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Il giornalista Maurizio Crovato e lo scrittore Riccardo Calimani dialogano con l’autore

In occasione dei cento anni dalla Marcia su Roma, Aldo Cazzullo ha deciso di raccontare la storia di Benito Mussolini, una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: “uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra”….
Cazzullo in “Mussolini il capobanda” demolisce uno alla volta tutti i luoghi comuni sul fascismo e ricorda invece che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori, aveva conquistato il potere con la violenza, aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia, in Etiopia, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali.
La guerra non fu dunque un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull’altro e di una razza sull’altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se l’autore demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, da oltre trent’anni racconta sui giornali le principali vicende italiane e internazionali. Cura la pagina delle Lettere del «Corriere della Sera». Ha pubblicato libri sul Risorgimento (Viva l’Italia!), sulla prima guerra mondiale (La guerra dei nostri nonni), sulla Ricostruzione (Giuro che non avrò più fame), sugli anni Cinquanta (I ragazzi di via Po) e sugli anni Settanta (I ragazzi che volevano fare la rivoluzione). I suoi due libri su Dante (A riveder le stelle e Il posto degli uomini) sono dei best-sellers.

Brunetta La MOstra internazionale d'Arte cinematografica

La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia: storia e prospettive

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Interventi di
Roberto Cicutto,
Presidente La Biennale di Venezia
Michele Gottardi, critico cinematografico

Gian Piero Brunetta, autore del libro
La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica 1932 – 2022 (Venezia, Marsilio 2022)

Venezia è sinonimo anche di grande cinema, ed è la casa del festival cinematografico più antico del mondo. La Mostra internazionale di Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ha appena compiuto i suoi primi novant’anni e in attesa dell’edizione numero 80 l’Ateneo Veneto ha colto l’occasione per organizzare un incontro che parte dalla storia passata per arrivare alle prospettive future di questo straordinario festival che, edizione dopo edizione, presenta in laguna film che continuano a segnare epoche e a fare incetta dei maggiori premi internazionali, inclusi i Golden Globes 2023.
A discuterne sono stati invitati il presidente della Biennale Roberto Cicutto, il critico cinematografico Michele Gottardi e il decano della storia e critica cinematografica Gian Piero Brunetta, autore del volume La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica 1932 – 2022 (Venezia, Marsilio 2022).
Pagina dopo pagina Brunetta narra l’avvicendamento di presidenti e di giurie, l’operato e le strategie dei direttori e le caratteristiche salienti delle diverse edizioni della Mostra, l’alternanza di gusti, mode, polemiche e ideologie che sono lo specchio morale ed estetico di un secolo di vita italiana.

Gian Piero Brunetta
(Cesena, 1942), professore emerito di Storia e critica del cinema dell’Università di Padova. Ha scritto più storie del cinema italiano e curato una Storia del cinema mondiale e un Dizionario dei registi del cinema mondiale. Ha ideato mostre sul cinema e sul precinema – tra cui la Mostra di Cinecittà per il centenario del cinema italiano del 1995 – e il programma radiofonico Radiocelluloide. Ha collaborato con i registi Ettore Scola e Gianfranco Mingozzi. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei e nel 2020 il Premio Acqui Storia nella sezione storico-divulgativa.

Diane von Furstenberg - Jesse Frohman

Diane von Furstenberg: le parole di una vita

Antonella Magaraggia e Toto Bergamo Rossi conversano con

Diane von Furstenberg, autrice del libro

Own It: The Secret To Life  (New York, Phaidon Press 2021)

Diane von Furstenberg, stilista di fama internazionale, autrice e filantropa, è un simbolo del glamour liberty femminile. Andy Warhol l’ha immortalata sulla tela e Newsweek del 1976 le ha dedicato la copertina come imprenditrice di maggior successo.
Il suo ultimo libro “Own it” raccoglie, in una sorta di dizionario dalla A alla Z, le parole chiave di una vita, quelle che l’hanno tracciata e hanno costruito la sua carriera, commentate con dei personalissimi aforismi.
“Own It” può diventare anche un vademecum per la crescita personale e professionale di chiunque, a qualsiasi età. “Il segreto della vita è una cosa sola: possederla – sostiene Diane von Furstenberg – Possedere le nostre imperfezioni. Possedere la nostra vulnerabilità, che diventa la nostra forza. Qualunque sia la sfida, accettatela. Possederla è il primo passo verso tutto”.

L'inquilino_Lucia Annunziata

Lucia Annunziata e “L’inquilino”

Presentazione del libro
L’ inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico
di Lucia Annunziata (Milano, Feltrinelli 2022)

Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto, conversa con l’autrice

Nel suo nuovo libro, che ha richiesto tre anni e mezzo di lavoro, la giornalista Lucia Annunziata ha tratteggiato la storia del potere in Italia – con documenti e una quarantina di interviste inedite – dal 2011 al 2022.
Dieci anni in cui in Italia si sono succeduti sette governi guidati da sei premier, di cui quattro non erano neppure eletti in Parlamento: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte, Mario Draghi. Inquilini di Palazzo Chigi, li definisce l’autrice, provvisori abitanti del potere.
Dalla crisi economica al Covid alla guerra, fino alla mancata elezione di Draghi al Quirinale, Lucia Annunziata racconta la fine della fiducia nei partiti, lo svuotamento del Parlamento e i patti con cui viene scelto il presidente del Consiglio, l’itinerario dei vari governi e le ragioni del loro rapido logorarsi. E il tentativo di arginare la deriva populista che ha finito poi per consegnare il Paese alla destra con le ultime elezioni.

Lucia Annunziata, giornalista, conduce Mezz’ora in più in onda su Rai 3. Direttrice de “L’Huffington Post” fino al 2020, è stata presidente della Rai e direttrice del Tg3. E’ stata a lungo inviata dagli USA, dall’America Latina e dal Medio Oriente per i maggiori quotidiani italiani. Con Bassa intensità (Feltrinelli, 1991), il suo primo libro, ha vinto il Premio Malaparte e con La crepa (Rizzoli, 1998) il Premio Saint Vincent. 

Paolo Stella la luna piena delle fragole

Paolo Stella e “La luna piena delle fragole”

Presentazione del libro
La luna piena delle fragole
di Paolo Stella (Milano, De Agostini 2022)

Toto Bergamo Rossi conversa con l’autore

Un caso letterario, un romanzo per ragazzi, ispirato dai giovani della Generazione Z, che è insieme mito e fiaba e che narra la difficoltà di sentirsi diversi e il desiderio di scoprirsi.
Paolo Stella racconta l’avventura di Nessuno, un ragazzo senza età e senza memoria, alla ricerca di risposte che possano riportarlo a casa attraversando il mare. Navigando da un’isola all’altra, come un novello Ulisse, Nessuno incontrerà ragazzi e ragazze pieni di sogni e desideri da realizzare, solitudini da riempire e mondi da tramandare.
Il libro, che mescola uno straordinario racconto con le poetiche illustrazioni di Giuseppe Lo Schiavo, è stato scritto col prezioso contributo della psicologa e psicoterapeuta Anna Bonfanti, che ha accompagnato l’autore nell’ascolto delle storie di vita di un gruppo di ragazze ospiti di una casa-famiglia di Monza. I loro racconti e le loro riflessioni sono stati d’ispirazione per la stesura del romanzo e a loro il libro è dedicato.

Paolo Stella è un creativo poliedrico, amato dai lettori e seguito da un ampio pubblico sui social. Direttore creativo, esperto di strategie Web, ha all’attivo due bestseller: Meet me alla boa (Mondadori) e Per caso (Feltrinelli). È tra gli influencer più seguiti in Italia del 2021.

Giuliano Scabia all'Ateneo

L’ultimo Giuliano Scabia tra teatro e racconto

“Scala e sentiero verso il paradiso” e “Il ciclista prodigioso”

Introduce e coordina Silvana Tamiozzo
Interventi di Paolo Puppa e di Laura Vallortigara

Giuliano Scabia ci ha lasciato il 21 maggio 2021. La sua ultima comparsa all’Ateneo Veneto (a cui si riferisce la foto) è stata dell’11 gennaio 2019, in occasione della presentazione del documentario La Venezia di Giuliano Scabia, per la regia di Gianfranco Anzini.
Tra i fondatori del teatro di avanguardia, di cui è stato protagonista di una delle stagioni più felici (con il suo teatro vagante ha girato fino all’ultimo tutta la penisola nei suoi luoghi più segreti), è stato anche autore di poesia e di due cicli di romanzi “teatrali”: il ciclo di Nane Oca e il ciclo dell’Eterno andare, titolo che ben riassume la sua intera vicenda artistica e al quale appartiene Il ciclista prodigioso, uscito postumo per Einaudi.
L’altro prezioso libro uscito postumo, e che si presenta in questa occasione, è legato indissolubilmente ai suoi vagabondaggi teatrali: Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato attraversando l’università (La casa Usher 2021) ripercorre infatti il suo operare con gli studenti del DAMS di Bologna dal 1972 al 2005.
Paolo Puppa e Laura Vallortigara, giovane italianista che ha operato nell’archivio di Scabia, racconteranno attraverso queste due opere e qualche significativa immagine il mondo e il luminoso percorso di questo grande artista.

Calendario liturgico, Marucci (Vanon Alliata)

Il “Calendario liturgico” di Franco Marucci

Presentazione del libro
Calendario liturgico
di Franco Marucci (Roma, Castelvecchi 2022)

Michela Vanon Alliata (Università Ca’ Foscari) e Daniele Spero (docente del Patriarcato di Venezia)
conversano con l’autore

Calendario liturgico è un romanzo tout court pur essendo una sequenza di quindici racconti o episodi che si possono anche leggere come autonomi.  Il filo conduttore è la trasposizione nella contemporaneità, in modo parallelistico, allusivo e talvolta contrastivo, delle narrative e delle trame delle principali ricorrenze dell’anno liturgico, in registri narrativi che variano dal realistico al lirico, all’elegiaco, al parodistico, al favolistico, al fantastico e ancora altri. I protagonisti dei singoli racconti si muovono in scena in un medesimo spazio e si ripresentano, s’incontrano e si riconoscono in una specie di ‘piccola città’, ciascuno rivivendo a suo modo – consapevoli, ignari, insensibili – l’ardua sopravvivenza del sacro nella vita contemporanea.

Franco Marucci ha insegnato Letteratura inglese per un quarantennio, principalmente all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È autore, coautore, curatore e traduttore di numerosi saggi, monografie, volumi critici e storiografici.  E’ autore del romanzo Altomare (Castelvecchi (2020) e la sua monografia critica più recente è George Eliot’s ‘The Lifted Veil’: A Sequential and Contextual Reading (Routledge 2022).

Joseph Heintz Sala Maggior Consiglio Venezia

Corso di Storia Veneta 2023: “Il potere delle immagini. Le immagini del potere” – I lezione

IL POTERE DELLE IMMAGINI. LE IMMAGINI DEL POTERE. PER UNA STORIA DEL PALAZZO DUCALE

Lezione inaugurale
Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione al corso del direttore Alfredo Viggiano, Università degli Studi di Padova

Il Corso di quest’anno è articolato in sei lezioni e si propone di mettere insieme due percorsi di indagine che solitamente vengono tenuti distinti – quello politico e quello artistico –  per evidenziarne i possibili intrecci.
Al centro di questa interessante analisi c’è il Palazzo Ducale, meta turistica per eccellenza della Venezia contemporanea, che ha costituito da sempre la sede della sovranità della Repubblica.
Da un lato la sequenza delle sale dispiega un programma iconografico di immediata evidenza e di straordinaria ricchezza, dall’altro i rituali e le prassi concrete delle istituzioni della Serenissima concorrono alla presentazione e alla rappresentazione del potere nelle sue diverse dimensioni.

Per approfondire

Napoli è Napoli La Capria Capellini

“Napoli è Napoli” di La Capria, Perrella e Capellini

Presentazione del libro

Napoli è Napoli 
(Bologna, Minerva edizioni 2022)
di Raffaele La Capria e Silvio Perrella
con le fotografie di Lorenzo Capellini

Lo scenografo Pier Luigi Pizzi e lo storico dell’architettura Amerigo Restucci
conversano con gli autori

Tre amici, una città, un libro: La Capria, Perrella e Capellini dedicano a Napoli un racconto intimo e personale della loro amicizia e del fascino della città partenopea, in un anno speciale per Raffaele La Capria che ha compiuto 100 anni lo scorso 22 ottobre.
“Quest’anno voglio festeggiare i cent’anni del mio caro e amato amico Raffaele La Capria, Dudù, raccontando la Sua Napoli – scrive Lorenzo Capellini nella prefazione al libro – Grazie all’aiuto di Silvio Perrella, altro straordinario amico che ha curato tutta l’opera letteraria di La Capria per i Meridiani, ho potuto visitare la città che Raffaele ha tanto descritto nei suoi libri e ho avuto il privilegio di guardarla attraverso i suoi occhi.”
Nel libro (che si aggiunge ai tredici volumi della collana I luoghi dei sentimenti  diretta da Lorenzo Capellini e realizzata con gli amici scrittori sui luoghi da loro amati) si alternano testi di La Capria e Perrella affiancati da oltre 140 fotografie di Lorenzo Capellini.

Petra Reski - Venezia atto finale

“Venezia, atto finale” di Petra Reski

Presentazione del libro
Venezia, atto finale. Veder morire una città
di Petra Reski (Milano, Zolfo editore 2022)

Il giornalista e scrittore Sebastiano Giorgi e l’attore e regista Alessandro Bressanello
conversano con l’autrice

Venezia è tante cose; per Petra Reski è in primo luogo la sua patria adottiva. Da almeno tre decenni però, vivere a Venezia significa assistere alla sua morte. L’autrice fa un ritratto malinconico della città, mai infiorettato e sempre sincero. Denuncia lo «stupro» a opera del turismo di massa, la speculazione immobiliare, l’inquinamento generato dalle multinazionali crocieristiche e gli effetti del cambiamento climatico, l’esodo dei veneziani e il tracollo delle botteghe storiche, la corruzione delle classi dirigenti e il fallimento della politica nella gestione dell’acqua alta.
Temi che si intrecciano ai racconti che restituiscono un’immagine intima della laguna, alle esperienze personali, agli incontri con veneziani, amici, vicini e con lo stesso compagno di vita. E poi letture, eventi storici e d’arte che rivelano la cultura, la bellezza e i valori della città.

Petra Reski, nata in Germania, è scrittrice e giornalista. Ha iniziato la sua carriera come reporter al servizio estero della rivista STERN. Dal 1991 vive a Venezia e scrive sull’Italia e sul mondo per numerosi media in lingua tedesca. I fulcri del suo lavoro sono Venezia e la mafia. Per i suoi lavori giornalistici e letterari Petra Reski ha ricevuto numerosi premi in Germania e in Italia, tra cui recentemente il premio letterario Ricarda-Huch.

wetlands - Romanelli

“Dopo Napoleone” di Giandomenico Romanelli

Presentazione del libro

Dopo Napoleone. Venezia, la Restaurazione e il libro segreto di Chateaubriand
di Giandomenico Romanelli (Venezia, wetlands book 2022)

Michele Gottardi conversa con l’autore

François-René de Chateaubriand, uno dei grandi intellettuali europei dell’Ottocento, venne a Venezia tre volte, lasciando traccia delle sue visite nelle Memorie dell’Oltretomba.
Questi scritti andarono poi a formare un Livre sur Venise uscito in Francia al tempo e mai pubblicato in Italia. Si tratta di pagine illuminanti, che raccontano la società veneziana negli anni difficili e tuttavia fondativi del primo periodo asburgico.
Lo storico e critico d’arte Gian Domenico Romanelli ci accompagna attraverso le pagine di Chateaubriand, facendoci incontrare i grandi protagonisti che in quegli anni frequentavano Venezia e i suoi palazzi, da Antonio Canova a Leopoldo Cicognara, da Silvio Pellico a Ugo Foscolo, da Lord Byron a George Sand. Ne esce un affresco inedito e affascinante, che getta una luce nuova e inattesa su un periodo ancora poco conosciuto e poco studiato della storia veneziana, prima che il mito romantico di ‘amore e morte’ calasse definitivamente sulla città.
In appendice, viene riportato per la prima volta in forma integrale e tradotto il testo del Livre sur Venise.

Linda Karshan - Agostinelli

“Brain Drawings” by Linda Karshan

Il particolare metodo di disegno dell’artista Linda Karshan

Proiezione del documentario
Silhouette in balance, Linda Karshan at the Abbey of San Giorgio, fron sunrise to sunset (2018)
regia di Marco Agostinelli

Introduzione di Roberta Semeraro con Marco Agostinelli e Carmelo Grasso 

Linda Karshan conversa con Giulia Martina Weston, Ximena Montano, Luca Caldironi, Anthony Molino

Linda Karshan è un’artista che si è formata in Europa e vive tra Londra e New York. Nel panorama dell’arte si è distinta grazie al suo personale e originalissimo linguaggio artistico, nel quale il disegno raggiunge quella sintesi espressiva che si ottiene attraverso l’esercizio e la profonda concentrazione, contando il ritmo del proprio respiro e in totale equilibrio sul corpo.
Il 19 e 20 dicembre l’artista sarà a Venezia per le riprese del film “Homage to Italo Calvino by Linda Karshan” che sta producendo con l’Associazione Culturale RO.SA.M. per il centenario dalla nascita dello scrittore italiano che decorrerà il prossimo anno.
Approfittando della sua presenza in città, il critico d’arte Roberta Semeraro ha invitato Linda Karshan all’Ateneo Veneto per  analizzare i suoi disegni e discutere della sua particolare tecnica, definita “The Inner Choreography”: assieme a lei ci saranno la storica dell’arte Giulia Martina Weston, la microbiologa Ximena Montano Hernandez, lo psicoanalista Anthony Molino e lo psichiatra Luca Caldironi.
I disegni di Karshan saranno esaminati comparandoli infine con la storia della scienza e dell’arte attraverso un ricco repertorio di immagini che andrà ad arricchire la conferenza stessa.
In apertura dell’incontro sarà proiettato il film Silhoutte in Balance, Linda Karshan at the Abbey of San Giorgio, from Sunrise to Sunset, prodotto dall’Associazione Culturale RO.SA.M. nel 2018, in occasione della prima mostra di Karshan a Venezia “Equilibrium, Art, Architecture and Sacred Geometry in Conversation” nella Basilica di San Giorgio Maggiore.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Ripensare la città – IV incontro

Ateneo Veneto, Accademia Filosofia della Musica, Società filosofica italiana di Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

Ventis et verba et vela dedisti: hai affidato al  vento le vele e le parole

Stefano Maso (Università Ca’ Foscari) dialoga con Melania Cassan (Università Ca’ Foscari)
Letture a cura di Camilla Grandi

Sara Cianciullo, pianoforte
Musiche di Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms

Cosa accade quando si viaggia o quando si ripensa a un viaggio? Si aprono panorami diversi, si conoscono nuove persone e si provano emozioni prima ignote.
Da un lato l’esperienza fisica e la tensione per l’avventura accompagnata dal tremore per l’ignoto oppure per l’abbandono o per il ritorno, dall’altro – come per esempio scrive Seneca – la consapevolezza che è la nostra anima che va cambiata e non il luogo dove risiedere.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Ripensare la città – III incontro

Ateneo Veneto, Accademia Filosofia della Musica, Società filosofica italiana di Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

Timeo e Galileo

Franco Giudice (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Franco Ferrari (Università di Pavia)
dialogano con Sara Cianciullo (Università di Bologna)
Letture a cura di Camilla Grandi 

Letizia Michielon, pianoforte
Musiche di Frédéric Chopin (1810-1849)

Il Timeo rappresenta il dialogo di Platone che ha esercitato l’influsso più profondo sulla filosofia e la scienza dell’occidente. In esso trova la sua prima formulazione la concezione dell’universo a due sfere. Ma ciò che appare più interessante è che al Timeo si sono esplicitamente rifatti i grandi protagonisti della rivoluzione scientifica (Galileo e Keplero) e poi della fisica contemporanea (Heisenberg). Tutti questi autori videro attiva nel grande dialogo platonico l’idea che il mondo materiale risulta riconducibile in ultima istanza al dominio astratto e formale della geometria e della
matematica.

G&G CAROFIGLIO - foto Luigi Narici

Generazioni a confronto – Gianrico Carofiglio

Antonella Magaraggia conversa con lo scrittore Gianrico Carofiglio

in occasione dell’uscita del suo ultimo libro L’ora del caffè. Manuale di conversazione per generazioni incompatibili
(Torino, Einaudi 2022) scritto assieme alla figlia Giorgia.

Possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. Quasi sempre è un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po’. Essere figlia e padre non semplifica le cose. Stanchi di «conversare a vuoto», Giorgia e Gianrico Carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piú li hanno divisi. Questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. La politica. Non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti – veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente – in cui si combinano entrambi i punti di vista. Una scommessa audace e allegra sulle possibilità di un linguaggio comune, di un’idea condivisa del mondo e del futuro.
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961) ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Già magistrato e politico italiano, ha lavorato come pretore a Prato, Pubblico Ministero a Foggia e come Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. Il suo primo romanzo è del 2002, Testimone inconsapevole, edito da Sellerio, con il quale ha inaugurato il legal thriller italiano.
Giorgia Carofiglio (Monopoli, 1995) si è laureata in Teoria politica alla University College London. In passato ha lavorato in un’agenzia letteraria e oggi collabora con diverse case editrici.

mauro sambi poesie

Quel tanto nella voce – Mauro Sambi

Tavola rotonda e reading di poesie con
Mauro Sambi
autore del libro Quel tanto nella voce (Dueville, Ronzani 2021)

Intervengono:
Ettore Cingano, Università Ca’ Foscari Venezia
Francesco Rognoni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano e Brescia
Fabio Magro, Università di Padova
Maria Gregorio, International Commitee for Literary and Composers’ Museums
Beppe Cantele, Ronzani Editore

Coordina Margherita Losacco, Università di Padova

Nella poesia italiana contemporanea, l’opera di Mauro Sambi rivela ricchezza nell’uso sapiente della tradizione letteraria, molteplicità di temi, profondità di sguardo e visione e, su tutto, la voce che Francesco Rognoni («Alias», 20.3.2022) ha felicemente definito «cordiale». La poesia di Sambi è intessuta di una pietas profonda che è forse, anche, il risultato della sua familiarità con i confini: lui, istriano della comunità italiana, con la pratica intellettuale di uno scienziato e umanista che travalica i limiti delle discipline e l’angustia della separazione dei saperi.
La tavola rotonda organizzata all’Ateneo Veneto prevede la partecipazione di studiosi dei testi di formazione molteplice (dalla letteratura greca, che costituisce l’humus della tradizione letteraria europea, alla letteratura italiana contemporanea, in cui si inscrive l’opera di Sambi, alla filologia), di esperti di editoria e storia del libro (sarà il caso di insistere anche sulla qualità materiale del volume, frutto di una scelta editoriale di rara eleganza), di estetica e letteratura.
Mauro Sambi (1968) è nato e cresciuto a Pola, nella comunità italiana autoctona dell’Istria. Vive nel Veneto dal 1987, dove è professore ordinario di Chimica generale e inorganica e di Chimica delle superfici all’Università di Padova. In parallelo all’attività professionale ha sempre coltivato interessi letterari. In quest’ambito ha pubblicato Di molte quinte vuote (Pasian di Prato, Campanotto, 1998), L’alloro di Pound (Fiume, Edit, 2009), Diario d’inverno (Faloppio, Lietocolle, 2015), Una scoperta del pensiero e altre fedeltà (Vicenza, Ronzani Editore, 2018). Quel tanto nella voce raccoglie tutta la sua produzione in versi fino al 2020.

Istria e Zara Archivio Morassi

Istria e Zara dall’Archivio Morassi

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari, Venezia

Presentazione del libro

Istria e Zara. Le immagini dell’Archivio Fototeca Antonio Morassi all’Università Ca’ Foscari di Venezia
a cura di Michela Agazzi e Enrico Lucchese  (Treviso, Zel edizioni – Trieste, IRCI 2022)

Interventi di Marta Mazza, Segretario regionale Veneto Ministero della Cultura
Giorgio Fossaluzza, Università di Verona
Martina Frank, Università Ca’ Foscari, Venezia

Saranno presenti i curatori

Il  volume pubblicato grazie al sostegno dell’Istituto regionale cultura istriano fiumano dalmata (IRCI), mette a disposizione in grande formato e con riproduzioni di alta qualità 528 fotografie conservate nell’Archivio Morassi relative all’Istria. Sono state realizzate negli anni Venti del XX secolo, nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Belle Arti di Trieste, organo del Ministero della Pubblica Istruzione allora responsabile delle attività di tutela e conservazione. Antonio Morassi, funzionario storico dell’arte presso quell’Ufficio e successivamente attivo in Trentino, Lombardia e Liguria – ha conservato nel suo archivio copia della documentazione fotografica dell’attività svolta sul territorio (i cui originali in lastra sono presso la Soprintendenza di Trieste).
Le fotografie restituiscono una varietà di soggetti e il vasto raggio d’azione attraverso i sopralluoghi, le campagne sistematiche, la registrazione di restauri: dal contesto urbano e da edifici e architetture, alle opere d’arte (pittoriche  e scultoree), al singolo oggetto anche di interesse etnografico (posate, ricami, attrezzi).
L’archivio di Morassi, acquisito dal Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari, consiste proprio in una ricchissima raccolta fotografica organizzata in funzione degli studi e dell’attività di esperto, accompagnata da schede, appunti, corrispondenza. La documentazione attesta rapporti con gli studiosi della seconda generazione della scuola di Vienna (come Otto Pacht e Karl Maria Swoboda), ma anche con Roberto Longhi, Lionello Venturi, Bernard Berenson e numerosi altri storici dell’arte, non ultimo Terisio Pignatti, il docente cafoscarino grazie al quale l’archivio e la biblioteca di Morassi  hanno arricchito il patrimonio e le risorse dell’ateneo.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Ripensare la città – II incontro

Ateneo Veneto, Accademia Filosofia della Musica, Società filosofica italiana di Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

Roma: la dialettica senza sintesi
Paolo Pagani
(Università Ca’ Foscari) dialoga con Camilla Grandi (Università Ca’ Foscari)
Letture a cura di Alessandro Esposito

Elisa Fonda, pianoforte
Musiche di Ludwig van Beethoven

Roma è “l’Urbe”: la città per antonomasia. Lo è anche perché attraversa la storia da cima a fondo portandone cicatrici e splendori in una caotica stratificazione, che nessun progetto di astratta razionalizzazione potrebbe omologare. Molti progetti di riassetto urbanistico l’hanno segnata (dall’età imperiale antica, all’età “sistina”, dall’età umbertina a quella mussoliniana) ma tutti hanno dovuto in qualche modo fare i conti con una storia precedente e tenace, cui si sono inesorabilmente adattati, lasciandoci la incantevole “città a strati” che conosciamo.
In questo senso, Roma ci rivela che ciò che propriamente ci attrae non è il frutto di progetti umani, bensì un qualcosa che li precede e che li valorizza, proprio in quanto misteriosamente li adatta a sé.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Ripensare la città – I incontro

Ateneo Veneto, Accademia Filosofia della Musica, Società filosofica italiana di Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

Ripensare la città
Direzione scientifica: Melania Cassan, Sara Cianciullo, Camilla Grandi, Letizia Michielon

Verità e Polis
La città greca vive alla luce della verità. Con il congedo della verità, la città contemporanea si trasforma. Si tratta di riflettere sul senso di questa trasformazione, della quale soltanto la filosofia può rappresentare l’autentica testimonianza.

Davide Spanio (Università Ca’ Foscari) dialoga con Federica Biscardi (Università di Trento)
Letture a cura di Camilla Grandi (Università Ca’ Foscari)

Alfredo Conte (Conservatorio “S. Cecilia” di Roma), pianoforte
Musiche di Ludwig van Beethoven e Franz Liszt

Punta Dogana Venezia

Cosa può fare la cultura umanistica per l’ambiente

Presentazione dei libri:

– Paesaggio civile. Storie di ambiente, cultura e resistenza
di Serenella Iovino (Milano, Il Saggiatore 2022)

– Venezia e l’Antropocene. Una guida ecocritica
a cura di Cristina Baldacci, Shaul Bassi, Lucio De Capitani e Pietro Daniel Omodeo
(Venezia, wetlands books 2022)

Ne discutono gli autori e i curatori
Coordina la giornalista Vera Mantengoli

La crisi ambientale e climatica è qui e ora, e Venezia è un punto di osservazione privilegiato per osservarla e per studiare i modi in cui possiamo reagire alle sue sfide. Accanto al ruolo indispensabile della scienza e della tecnologia, che ruolo può e deve avere la cultura umanistica per preparare la società a un mondo in rapida e radicale trasformazione?
Due nuovi libri ci forniscono delle risposte innovative: Serenella Iovino, la principale studiosa italiana di scienze umane dell’ambiente, e la comunità di docenti di Ca’ Foscari che ha reso l’ateneo veneziano uno dei centri di ricerca e didattica più avanzati in questo campo in espansione, parlano delle loro opere e di come Venezia possa essere sempre più all’avanguardia come centro di riflessione su un problema globale.

Freddy Vianellis

Viaggio di ritorno: immagini e parole della Grecia di oggi

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Studi Umanistici

Introduce Bruno Bernardi, Console Onorario della Repubblica Ellenica in Venezia

Il registra Freddy Vianellis conversa con Caterina Carpinato, prorettrice alla Terza Missione,
sull’opera del pittore Chronis Botsoglou (1941 –  2022)

Freddy Vianellis (Alfredo Vianelli) è un regista greco, autore del recente docu-film sull’opera artista di Chronis Botsoglou (1941-2022), uno dei pittori più quotati ed apprezzati oggi in Grecia, le cui Ombre illuminate sono state esposte in mostra a Venezia, presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini, nel 2011 come iniziativa collaterale nell’ambito della Biennale Arte. Vianellis, come nome e cognome dichiarano, ha una storia familiare che lo riporta alla Venezia di fine Ottocento, quando un suo antenato lasciò la laguna per andare a lavorare in Grecia. L’incontro vuole restituire, attraverso testimonianze e immagini, frammenti di una singolare migrazione verso Oriente, ed attraversare la storia dei rapporti fra Venezia e la Grecia dalla fine del XIX secolo ad oggi.
Nel corso dell’incontro sarà proiettata una parte del docufilm Chronis Bostoglou: Ero anch’io lì e mi hanno dato un piatto di lenticchie (2021), nel quale sono inseriti brani del film Due amici, due pittori, di Freddy Vianellis, realizzato nel 1982 per incarico del Ministero della Cultura e dello Sport di Grecia (YPPOA), oggi di proprietà dell’Archivio delle Pellicole della Direzione Arti Visive e del Cinematografo dell’YPPOA.

Con gli auspici del Ministero della Cultura di Grecia e il supporto del Centro Nazionale per il Cinema di Grecia

Dinello La vi delle armi

Il Nordest italiano e il filo rosso dello stragismo

Incontro

Modera Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Gianluca Amadori, Gianfranco Bettin e Felice Casson
dialogano con
Ugo Dinello autore del libro
La via delle armi. Gladio, Peteano, Unabomber e altre verità nascoste
(Roma-Bari, editori Laterza 2022)

Dopo l’incontro “Gli anni di piombo a Venezia” del 28 marzo scorso sugli omicidi di Gori, Albanese e Taliercio, l’Ateneo Veneto continua ad occuparsi di quel periodo sotto un particolare angolo visuale.
Il 75% degli ordigni di certo stragismo (Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Questura di Milano, fino a Peteano) é stato pensato, progettato e realizzato da persone che provenivano dal Nordest, in quell’area in cui nel secondo dopoguerra si sono svolte le trame oscure di Gladio.
Quali sono i collegamenti tra protagonisti e fatti di quelle stragi? Perché per molte di queste non si è arrivati ad individuare i colpevoli?
Partendo dal libro scritto dal giornalista Ugo Dinello, che ha messo insieme tasselli di un mosaico complesso, ne discuteranno il sociologo Gianfranco Bettin, l’ex magistrato Felice Casson e il giornalista Gianluca Amadori, collegando protagonisti e fatti degli anni più cupi della Repubblica.

ero e leandro Turner

Incontri di Musica e Filosofia 2022 – Pietro Del Soldà

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

 Musica e avventura
Per una filosofia dell’avventura
con Pietro Del Soldà

Letizia Michielon (Conservatorio “B. Marcello” di Venezia) esegue al pianoforte musiche di Ludwig van Beethoven