Andrea Rinaldo presidente IVSLA

Andrea Rinaldo e il governo dell’acqua

Incontro pubblico

Il governo dell’acqua nel mondo che cambia
Relatore: Andrea Rinaldo, Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Stockholm Water Prize 2023

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Il clima sta cambiando rapidamente. Dobbiamo cambiare anche noi, non dando per scontati privilegi, usi e tradizioni dei luoghi, organizzazioni politiche e sociali e le espressioni della sensibilità collettiva.
Letture attente del vero spazio vitale nel governo dell’acqua obbligano a ripensare il paesaggio culturale che ci circonda, quello secondo cui il paesaggio-natura è arricchito dagli esiti delle attività dell’uomo e li ricomprende in toto, considerando laicamente e senza vuoti pregiudizi (o con astratti schemi di tutela) gli adattamenti che saranno necessari per affrontare le piene e le siccità di domani. Non sono evitabili ormai e una giusta distribuzione dell’acqua richiede un dialogo serrato tra le strutture invisibili e i segni, talora vistosi, che il paesaggio idraulico che si adatta al nuovo normale richiede. Vale per Venezia, per la Romagna, per la protezione dalle piene dei grandi fiumi, dei torrenti montani o delle fiumare calabre, e anche per gli estremi delle siccità che ci aspettano, specie ripensando l’agricoltura possibile di domani.
Vale, ancora più in generale,  per i grandi temi di salvaguardia sia del Nord che del Sud del mondo, per interrogarci sulla relazione fra trasformazioni del paesaggio, usi del suolo e dinamica delle risorse naturali: ma anche su un’etica dello sviluppo che tenga conto di un’equa distribuzione dei privilegi e delle risorse.
La tesi del professor Andrea Rinaldo è che i tempi sono maturi per ripensare radicalmente la giustizia distributiva nella gestione delle risorse idriche, anche come potente strumento per la riduzione delle disuguaglianze su scala globale.

PIazza, Doge Morosini, Correr

Corso di Storia Veneta 2024 – I luoghi delle opinioni – III lezione

CORSO DI STORIA VENETA 2024
Voci e luoghi della città. Cerimoniali, feste, conflitti, incontri a Venezia (secc. XV-XVIII)

Dove sfilano i Procuratori di San Marco? Rituali civici, spazi urbani e mecenatismo nella Venezia barocca
Relatore: Alessandro Metlica, Università di Padova

Dopo la loro elezione, nel giorno in cui ritiravano le chiavi del proprio ufficio, i Procuratori di San Marco tenevano una solenne “entrata” che sanciva il loro passaggio di stato: due messe solenni, un lungo corteo, quadri, sonetti e fastosi apparati celebravano la nuova dignità degli eletti.
Pur rientrando nel complesso di norme e di atti performativi che siamo soliti definire rituale civico veneziano, questa cerimonia ha caratteri assai peculiari sia per la sua cronologia – che spinge a concentrarsi sui secoli XVII e XVIII anziché, come di prassi, sul Rinascimento – sia per il problematico incrocio tra ritualità pubblica ed encomio privato.
La conferenza si concentra appunto su quest’ultimo tema, studiando l’evoluzione dell’entrata dei Procuratori di San Marco tra Cinque e Settecento e focalizzandosi sulle fonti a stampa, peregrine e poco note, atte a magnificare l’evento.

Biennale college giovani

Ateneo per la città – Roberto Cicutto e La Biennale di Venezia

Incontro pubblico

La Biennale di Venezia. I college e le attività Educational

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Relatori: Roberto Cicutto, Presidente Fondazione La Biennale di Venezia
Debora Rossi, responsabile ASAC

La Biennale di Venezia da anni svolge per i Settori Cinema, Danza, Musica e Teatro un’attività rivolta a giovani artiste e artisti di queste discipline che partecipano, sulla base di una selezione fatta dal direttore artistico a seguito di una call internazionale pubblica, a un periodo di cimento pratico con direttori artistici e tutor internazionali che si svolge a Venezia.
Il risultato di questo lavoro viene presentato alla Mostra del Cinema e sui palcoscenici dei festival delle arti dal vivo. Nel 2022 il College è stato esteso anche all’arte figurativa e nel 2023 ad architettura. E’ un’opportunità unica per inserire giovani talenti artistici emergenti in un contesto internazionale che può cambiare i loro destini.
Tutto questo, e la costruzione del nuovo Centro Internazionale di Ricerca sulle Arti Contemporanee e le attività Educational portano la Biennale a un impegno permanente, la “Biennale 365 giorni l’anno”.
Un grande progetto il cui sviluppo è stato finanziato su fondi complementari al PNRR (PNRC) e che è motore anche di una serie di importanti ristrutturazioni di siti come l’Arsenale, I giardini, il Lido, oltre agli interventi in terraferma.

Giorno della Memoria 2024 – Alle radici della violenza

Ateneo Veneto, Club per l’Unesco di Venezia, Associazione culturale Arte-Mide, Comune di  Venezia

Alle radici della violenza

Letture commentate da Un po’ di compassione di Rosa Luxemburg
a cura di Marco Rispoli (Milano, Edizioni Adelphi 2007)

Interventi e recitazione:
Gianni De Luigi, Emanuele Piovene, Chiarastella Seravalle, Daniele Spero
Intermezzi musicali di Cecilia Vendrasco, flauto traverso

Saluto di Paola Monello, Presidente Club per l’UNESCO di Venezia

Parole illuminanti che provengono da Rosa Luxemburg, Karl Kraus, Franz Kafka, Elias Canetti e Joseph Roth: un piccolo libro polifonico, fondato sull’affinità delle voci e convergente verso uno stesso punto, ovvero l’origine del disprezzo e della violenza.
Gianni De Luigi ha pensato questo evento proprio per uscire dall’impasse del terribile momento storico che sta riportando l’antisemitismo alle cronache associando la contrapposizione israelo-palestinese ad una nuova forma di antiebraismo.
Nella difficoltà di celebrare comunque il Giorno della Memoria senza vedersi allineati in uno schieramento, queste letture portano alla radice del problema, quando autori che per la maggior parte hanno preceduto la Shoah, avevano iniziato ad intuire le devastanti conseguenze che un atteggiamento umanamente sbagliato avrebbe potuto produrre nell’imminente futuro.

Parole veneziane VEV Lineadacqua Tomasin

Lorenzo Tomasin e il Vocabolario storico-etimologico del Veneziano

Incontro
Il  Vocabolario storico – etimologico del Veneziano. Un cantiere aperto

Introduce Ilaria Crotti, Consigliere Ateneo Veneto

Relatore: Lorenzo Tomasin, Università di Losanna,
direttore – assieme a Luca D’Onghia (Università di Siena) – del VEV, Vocabolario storico-etimologico del Veneziano

Con la partecipazione della redazione del “Vocabolario”: Francesca Panontin, Greta Verzi e Enrico Castro

Il VEV – Vocabolario storico-etimologico del veneziano, è un grande cantiere di ricerca, aperto nel 2020 con l’obiettivo di raccogliere, catalogare e studiare il patrimonio delle parole di Venezia e dei veneziani, con la loro storia, i loro usi e i loro segreti.
Il VEV è un progetto scientifico finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca e dal Ministero italiano dell’Università cui, assieme ai due direttori, partecipa un’équipe internazionale di giovani studiose e studiosi.
Per il Vocabolario sono già state redatte più di tremila voci, un migliaio delle quali già consultabili dal sito internet del progetto.
Per un pubblico più vasto lo stesso cantiere pubblica, per i tipi dell’editrice veneziana Lineadacqua di Luca Zentilini, una fortunata serie di volumetti, Parole veneziane, che raccolgono ciascuno un centinaio di parole veneziane a tema.
Nell’ultimo libro uscito si parla di Vino e civiltà del bere, cioè della terminologia enologica del veneziano; in quelli precedenti si è parlato di francesismi, di parole del cibo, di giochi e passatempi, di termini giuridico-istituzionali della Serenissima, di parolacce e di voci d’origine veneziana accolte dall’italiano.
Tra le novità più recenti del progetto ci sono gli accordi e le collaborazioni con altre fucine vocabolaristiche simili, come quella del vocabolario etimologico e storico del napoletano o quella del vocabolario del romanesco contemporaneo.

Marco Polo e il Gran Kan

Nel segno di Marco Polo a 700 anni dalla morte

Ateneo Veneto, Marco Polo 700

Nel segno di Marco Polo: Venezia 1324-2024
Ciclo di incontri a cura di Alessandra Schiavon

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

– Mappamondi e mappe dal Medioevo al Rinascimento
Relatore Piero Falchetta, già conservatore delle raccolte cartografiche della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia

A 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, il ciclo di incontri proposto dall’Ateneo Veneto, vuole indagare e portare nuova luce sul celeberrimo personaggio e sulla Venezia del primo Trecento.
Si inizia analizzando quanto e come il viaggio di Marco Polo e il libro “Il Milione” contribuirono a una maggiore comprensione del mondo asiatico, e in quale modo le nuove conoscenze apportate  e divulgate dal viaggiatore veneziano furono trasferite nelle mappe dei cartografi. Attraverso la presentazione di alcune celebri carte composte nel mondo latino tra Medioevo e Rinascimento, sarà illustrata la lunga e fruttuosa eredità del testo poliano nella civiltà europea.

– Marco Polo: da autorità geografica a mito letterario del viaggiatore
Relatore Camillo Tonini, già responsabile di Palazzo Ducale, Fondazione Musei Civici di Venezia

Se la figura di Marco Polo per molto tempo è stata considerata e percepita come una indiscutibile autorità geografica, a partire dal Seicento questa fiducia nella sua attendibilità scientifica viene un poco alla volta a diminuire, anche perché offuscata dalla grande stagione dei viaggi e delle scoperte geografiche da parte dei paesi europei affacciati sull’Atlantico. La fama di Marco Polo però venne rialimentata da una crescente attenzione per la figura del viaggiatore che egli impersonava, esperto nelle relazioni umane e nei commerci, riabilitata specialmente durante l’Ottocento nella riproposizione del mito di Venezia e ancora studiata nei suoi risvolti storici e letterari durante il Novecento e ancora nel secolo presente.

PIazza, Doge Morosini, Correr

Corso di Storia Veneta 2024 – I luoghi delle opinioni – II lezione

CORSO DI STORIA VENETA 2024
Voci e luoghi della città. Cerimoniali, feste, conflitti, incontri a Venezia (secc. XV-XVIII)

I luoghi delle opinioni. Farmacie, caffè e altri spazi di sociabilità
Relatore: Mario Infelise, Università Ca’ Foscari Venezia

L’incontro è incentrato su quei luoghi che tra Seicento e Settecento videro esplodere la libera discussione e il sorgere di opinioni differenti attorno ai temi della politica e della cultura.
Nei centri urbani alcuni esercizi commerciali – in ordine cronologico librerie, farmacie, caffè – divennero luoghi pubblici frequentati anche per apprendere e discutere le novità del giorno. L’evoluzione dell’uso di questi spazi pose la questione della formazione delle opinioni individuali e della funzione dell’opinione in contesti pubblici per le naturali ricadute nelle pratiche politiche.
Tutti questi sono aspetti in cui Venezia ebbe modo di misurarsi con gli altri grandi centri dell’Europa del tempo.

Giuliana Donzello e le Biennali di Venezia 1895 – 1942

Presentazione del volume
Arte, istituzione e potere. Le Biennali di Venezia 1895 – 1942
di Giuliana Donzello (Livorno, CTL 2021)

Luca Nannipieri, storico dell’arte
Maurizio Cecconi,
segretario generale Ermitage Italia 
Toni Toniato,
critico d’arte
Angelo Bacci,
architetto
conversano con l‘autrice

Il quadro di una società che si sentiva minata nella sua area di potere dagli stessi artisti e da un imminente sovvertimento delle tradizioni si presta … a delineare il ruolo dei segretari generali, ma anche a rilevare l’importante funzione del collezionismo d’arte nell’orientamento del gusto e nel processo di educazione del pubblico.
È indubbio che, al di là delle posizioni personali, proprio quegli anni cruciali tra la fine del XIX e la metà del XX secolo hanno lasciato dei segni. Lo hanno detto le opere, la letteratura artistica e la pubblicistica del tempo, il dialogo fra le arti, l’immagine assurta a strumento potente di convincimento, la comunicazione di massa, anche se in modo distorto.

PIazza, Doge Morosini, Correr

Corso di Storia Veneta 2024 – Lezione inaugurale

CORSO DI STORIA VENETA 2024
Voci e luoghi della città. Cerimoniali, feste, conflitti, incontri a Venezia (secc. XV-XVIII)
diretto da Alfredo Viggiano

Lezione inaugurale a cura del direttore del corso
Il popolo di Venezia. Storie di un soggetto sfuggente

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

L’ambiente della Serenissima, in epoca moderna, sollecitava ogni sorta di incontri e di scambi. In città si incrociavano esperienze esistenziali di cittadini e nobili, stranieri e popolani, governanti e governati. Campi e rii, teatri e botteghe del caffè, farmacie, locande e palazzi aristocratici e mille altri luoghi pubblici e privati compongono la mappa di una società vivacissima di cui numerose testimonianze ci restituiscono la composita fisionomia.
Il corso di Storia Veneta del 2024 è dedicato ai molteplici luoghi e modi con cui, tra il XV e il XVIII secolo, si svolse la vita pubblica e privata veneziana, inseguendo protagonisti celebri e individui meno noti lungo l’intrigo delle reti stradali e d’acqua della città.

Giorno della Memoria 2024 – Memorie di famiglia

Ateneo Veneto, ANPPIA Venezia, Iveser, GL-FIAP, Comune di Venezia

Presentazione libro
Memorie di famiglia. Piccole storie all’interno della grande Storia (Firenze, Giuntina 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce Renato Jona, ANPPIA Venezia e Ateneo Veneto

Anna Foa, curatrice del volume Memorie di famiglia,
conversa con Anna Orvieto, Centro ebraico Il Pitigliani, Roma

Interviene Stefania Bertelli, Presidente ANPPIA Venezia

I testi raccolti nel libro che viene presentato all’Ateneo in questa occasione sono frutto delle narrazioni di molteplici testimonianze sulle vicende degli ebrei italiani dal 1938 (emanazione delle Leggi Razziali) al 1945, raccolte da figli e nipoti dei protagonisti al Centro Ebraico Italiano “Il Pitigliani”, nell’arco di oltre un decennio.
Importante mezzo di trasmissione della memoria familiare, queste storie sono anche un pezzo della grande Storia, e aprono finestre spesso inedite sui fatti drammatici di quegli anni – senza trascurare aspetti dell’internamento subìto e della presenza ebraica nella Resistenza – e sul modo con cui questi fatti sono stati percepiti, vissuti e trasformati in memoria collettiva.
Prendendo spunto da queste brevi narrazioni, l’incontro si allargherà anche ad analizzare l’attività svolta in questi anni dal Centro “Il Pitigliani” di Roma.

pietre d'inciampo itinerari Stefania Bertelli

Giorno della Memoria 2024 – Itinerari della memoria a Venezia

Ateneo Veneto, Iveser, ANPPIA Venezia, GL-FIAP, Comune di Venezia

Presentazione del libro
Pietre d’inciampo. Cinque itinerari della memoria a Venezia
di Stefania Bertelli (Portogruaro, Nuovadimensione 2024)
prefazione di Simon Levis Sullam con un saggio di Marco Borghi

Donatella Calabi, già docente di Storia della città e del territorio Università IUAV di Venezia,
Chiara Massari, docente distaccata Iveser,
ne discutono con l’autrice

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Giovanni Sbordone, Direttore Iveser

Nel corso del 1943-45 molti cittadini veneziani furono deportati per motivi razziali, politici, militari. Una buona parte di loro non fece più ritorno.
Stefania Bertelli, che è specializzata in storia della Shoah, ha composto una guida che ricostruisce la storia della deportazione nazi-fascista a Venezia in quel famigerato biennio, attraverso le storie delle vittime che vengono ricordate dalle Pietre d’Inciampo. Gli itinerari suggeriti sono cinque (il Ghetto, Cannaregio, San Marco e San Polo, gli ospedali, il Lido di Venezia) e offrono un modo diverso per conoscere la Venezia del Novecento e affrontare il tema della memoria. Si tratta di percorsi che, attraverso la vita e la morte delle singole persone, restituiscono un racconto stratificato e collettivo della città, dei suoi luoghi, delle sue relazioni.

Venetica rivista Paladini Cierre

Infanzie vulnerabili, istituzioni speciali

Presentazione

Infanzie vulnerabili, istituzioni speciali (XIX-XX secolo)
a cura di Elisabetta Benetti, Cristina Munno e Filippo Maria Paladini
Numero monografico di «Venetica. Rivista di storia contemporanea» n. 64/1 (2023)

Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari Venezia)
e Franca Cosmai (Istituto Storico Bellunese Resistenza e Età Contemporanea)
introducono il volume conversando con i curatori

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

La rivista storica “Venetica” (edita da Cierre e dal 2002 diretta da Mario Isnenghi) compie quarant’anni e inaugura il 2024 con la presentazione di un numero monografico dedicato alle infanzie vulnerabili.
Sulla scorta di nuove ricerche e di riletture storiche d’ambiente veneto, il focus è incentrato sulla fascia più debole della popolazione infantile nel secolo scorso, quella esposta a povertà, a morte precocissima (la mortalità perinatale e infantile veneta sette-ottocentesca fu altissima: il suo crollo novecentesco è un caso di studio affascinante), all’abbandono, al ricovero in strutture rieducative o correzionali, all’intervento medico, pedagogico, educativo, psicologico, psichiatrico o giudiziario a causa della sua disabilità o per i suoi comportamenti difformi.
Basandosi su fonti da poco accessibili e in sintonia con nuove linee storiografiche, sono in particolare indagati istituti, centri e ambulatori medico-pedagogici e medico-psico-pedagogici che tra prima e seconda metà del Novecento promisero di rispondere ai bisogni di cura ed educazione speciale di fanciulli ritenuti «anormali» o difficili: tra anni Sessanta e Settanta le strutture medico-psico-pedagogiche pubbliche e private divennero però cruciali nelle lotte anti-istituzionali, in quelle per la democratizzazione dell’assistenza e della scuola, nei movimenti per i diritti universali alla salute e all’inclusione sociale.

Ancora spero Marina Cicogna Sara D'ascenzo

DonnAteneo | Teorema Cicogna – In ricordo di Marina

Ateneo Veneto, La fabbrica del vedere, SNCCI Triveneto, Cinit
Incontro in collaborazione con Circuito Cinema Venezia all’interno della rassegna Teorema Cicogna 

Sara D’Ascenzo,

autrice con MARINA CICOGNA del libro
Ancora spero. Una storia di vita e di cinema (Venezia, Marsilio 2023)

dialoga con lo storico del cinema Carlo Montanaro (La Fabbrica del Vedere)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Marina Cicogna è scomparsa il 4 novembre 2023 e il suo sguardo acuto sulla realtà già ci manca un po’.
Per ricordare questa donna anticonformista e icona di stile e per celebrare la sua straordinaria carriera di produttrice cinematografica,  l’Ateneo Veneto e il Circuito Cinema del Comune di Venezia hanno unito le forze in un progetto intitolato “Teorema Cicogna”, rifacendosi al titolo di uno dei film più dirompenti di Pier Paolo Pasolini, “Teorema”, prodotto da Cicogna.

“Teorema Cicogna” inizia dunque lunedì 8 gennaio all’Ateneo Veneto dove la giornalista e critica cinematografica Sara D’Ascenzo, coautrice dell’autobiografia “Ancora spero” insieme a Marina, presenta il libro con Carlo Montanaro della Fabbrica del Vedere.
Sarà un viaggio in un teorema semplice, eppure imperscrutabile: quello di una donna che ha cambiato le regole in un mondo di uomini, per il solo gusto di vivere la sua vita. Lontana dalla sfavillante mondanità del passato e di fronte all’esperienza della malattia, Marina Cicogna ha sentito il bisogno di raccontarsi, di accedere a quei ricordi più profondi che si evocano come scene di un film, si descrivono per immagini e, messi in sequenza, restituiscono il senso di una vita.
Nasce così l’autobiografia “Ancora spero”, un viaggio nel tempo che dall’infanzia dorata al Lido di Venezia (il nonno era Giuseppe Volpi, l’ideatore della Mostra del Cinema) approda alle stanze di un collegio svizzero, dall’America degli anni Ottanta alle atmosfere del Brasile, dalla New York degli esordi agli eccessi delle notti a Los Angeles, dalle spiagge di Miami al ritorno nella sua amata Roma. Tra mondi in dissoluzione e altri in trasformazione, set turbolenti e dimore paradisiache, leggende e aneddoti si intrecciano a verità e tragedie, nel racconto incalzante di oltre ottant’anni di amicizie indissolubili (da Valentino a Jeanne Moreau, da Franco Zeffirelli a Ljuba Rizzoli), sodalizi professionali che hanno lasciato il segno (da Giuseppe Patroni Griffi a Gian Maria Volonté, da Ennio Morricone a Elio Petri), flirt (da Farley Granger ad Alain Delon e Warren Beatty) e i legami più duraturi, con Florinda Bolkan e con l’ultima compagna, Benedetta.

“Teorema Cicogna” prosegue l’ 8 gennaio alle 20.30 al Giorgione Movie d’Essai dove sarà proiettato il documentario “Marina Cicogna. La vita e tutto il resto” di Andrea Bettinetti, mentre una rassegna di film prodotti da Cicogna si snoderà ogni martedì dal 9 gennaio al 20 febbraio alla Casa del Cinema, per poi concludersi martedì 27 febbraio al Multisala Rossini con la proiezione  del film “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, presentato sempre da Sara D’Ascenzo.

San Donato Murano

Corso di Storia dell’Arte 2023 – V e ultima lezione

Ateneo Veneto, Amici dei Musei e Monumenti Veneziani

CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2023
Venezia medievale: la scultura

Scultura medievale fuori dalle chiese
Relatrice: Michela Agazzi, Università  Ca’ Foscari Venezia

La scultura vede un vasto campo di applicazione anche nell’ambito funerario. In generale pochi possono permettersi una  tomba che li ricordi, ma nella lunga durata del medioevo possiamo cogliere un sempre maggiore numero di tombe e una produzione sempre più specializzata: dalle tombe serializzate a quelle più monumentali.
Anche la vita civile –  nelle abitazioni e nei  palazzi – determina una produzione scultorea: dalle vere di pozzo (testimoniate fin dall’altomedioevo), ai capitelli dei portici e loggiati, all’ornamento delle facciate con i bassorilievi figurati ( le patere e le formelle) che godranno nel tempo di notevole fortuna.

Urbani donne Africa Vodu

Le donne e l’Africa: società, medicina, religione e schiavitù

Incontro pubblico

Giacomo Urbani,  autore dei libri

Vodu. Le schiave esistono ancora (Verona, Grafiche Aurora 2016)
20 anni di incontri con il mondo Vodu (Verona, Grafiche Aurora 2022)

conversa con la giornalista Michela Gambillara

Da oltre 20 anni il medico veneziano Giacomo Urbani presta la sua opera di volontariato in Ghana presso l’Ospedale Comboniano di Padre Riccardo Novati, che si trova nella piccola cittadina di Sogakope, un paese della Volta Region confinante con il Togo.
Nel corso di questa esperienza pluriennale ha potuto conoscere la realtà rurale dell’area sub-sahariana, entrando in stretto contatto con la popolazione che la abita. Avendo avuto la grande possibilità di entrare nei villaggi della popolazione Ewe, Urbani ha potuto conoscere non solo le enormi problematiche mediche presenti, ma ha anche potuto condividere la vita quotidiana di queste comunità ed assistere alle loro cerimonie religiose cristiane, protestanti e vodu.
Nella narrazione dell’esperienza africana, in dialogo con la giornalista Michela Gambillare, il medico metterà in evidenza soprattutto alcuni aspetti della condizione femminile e le problematiche delle donne africane, che includono ancora forme di vera e propria schiavitù.

Colferai Storia pettegola di Venezia

Luca Colferai racconta una Storia pettegola di Venezia

Presentazione del libro

Storia pettegola di Venezia
di Luca Colferai (Roma, Newton Compton Editori 2023)

Il giornalista Riccardo Petito conversa con l’autore

La secolare storia di Venezia non è fatta solo di fiorenti commerci, grandi successi militari ed eccellenze artistiche. Accanto ai fatti più eclatanti, esiste un racconto parallelo sulla vita della città lagunare, fatto di dicerie, pettegolezzi e maldicenze più o meno velenose. velenose. Un viaggio dal Medioevo a oggi, attraverso le ciacole più interessanti che hanno fatto capolino nelle cronache veneziane. Dalle disavventure erotiche di Napoleone al colpo di stato “per gelosia” del doge Marin Falier; dalle piccanti storie sulla figlia della Serenissima, Bianca Cappello, alle infinite dicerie intorno alla figura di Pietro Aretino; da Giacomo Casanova spia per il Consiglio dei Dieci fino alle maldicenze messe in giro da Lord Byron: un divertente e affascinante excursus nella cultura e nella storia popolare veneziana. Viaggi avventurosi, feste sfrenate, scandali, amori segreti e tradimenti: le storie intime dei più famosi personaggi veneziani si intrecciano con le vicende di Venezia dal Medioevo al Novecento, per guardare con occhi diversi una società tutt’altro che conservatrice.
Luca Colferai è nato e vive a Venezia. Scrittore, giornalista pubblicista, art director, organizzatore di eventi, è ideatore, sceneggiatore e interprete di eventi e spettacoli, a Venezia e altrove. Ha scritto di recente «Le case straordinarie di Venezia. I segreti dei luoghi che hanno fatto la storia della città» (Newton Compton, 2022); «Breve storia di Venezia. Un grande viaggio nell’avvincente storia della Serenissima» (Newton Compton, 2021);  «I misteri di Porto Longone» (con Roberto Bianchin; I Antichi Editori, 2021); «Pandemia 1835» (I Antichi Editori, 2020). E’ Gran Priore della Compagnia de Calza “I Antichi”.

Vergine e Madre – La maternità corporea della Madonna

Incontro pubblico

Vergine e madre. La maternità corporea di Maria: dogmi, rappresentazioni, simboli

Interventi di: Massimo Cacciari e Nadia Maria Filippini

Coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

L’incontro affronta in chiave storico-filosofica il tema della maternità corporea della Madonna, a partire dalla sua rappresentazione nell’arte medioevale e moderna, analizzandone i contenuti e il significato simbolico sullo sfondo delle elaborazioni  teologiche che ne codificarono, nel corso dei primi secoli della cristianità, la natura al tempo stesso di Theotòkos (madre di Dio) e Aeipàrthenos (semprevergine), legando insieme maternità e verginità perpetua, e fissandone il ruolo cruciale nel mistero dell’Incarnazione.
Massimo Cacciari (autore di Generare Dio, il Mulino 2017) si soffermerà in particolare sulla Madonna del Parto di Piero della Francesca, che spicca tra gli analoghi soggetti iconografici del XIV-XVI secolo, analizzando il significato simbolico di questa potente figura femminile e gli elementi di novità rispetto alle precedenti divinità materne delle religioni mediterranee.
Nadia Maria Filippini (autrice di Generare, partorire, nascere, Viella 2017) considererà le raffigurazioni di Maria puerpera nella tradizione iconografica medioevale della Natività, in un confronto con la costruzione teologica della virginitas ante, in e post partum, interrogandosi sull’influenza di questa rappresentazione nell’identità e nel vissuto delle donne e sugli effetti della sua cancellazione dopo il Concilio di Trento.

San Donato Murano

Corso di Storia dell’Arte 2023 – IV lezione

Ateneo Veneto, Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2023
Venezia medievale: la scultura

Da Bisanzio a San Marco: l’impiego della scultura a incrostazione di mastice a Venezia e in area altoadriatica
Relatore: Fabio Coden, Università di Verona

Con la terza edizione della Basilica di San Marco, avviata dal doge Domenico Contarini nel 1063, Venezia si trovò al centro di una fitta rete di relazioni con l’Oriente bizantino che funzionò da volano per l’avvio di esperienze estetiche dense di novità per tutta l’area altoadriatica. Questa spinta innovativa riguardò, oltre l’architettura e le arti figurative in generale, anche l’ambito della scultura, veicolando in città e nell’entroterra una tecnica di origine romana da tempo scomparsa nel nord della penisola. Si tratta della ‘scultura ad incrostazione di mastice’ che unisce all’effetto pittorico del contrasto cromatico fra figura e sfondo, la lunga resistenza nel tempo per la presenza di amalgami colorati immessi in alveoli scavati sulla faccia a vista degli elementi litici.
La Basilica marciana è di certo il contesto in cui questa variante di scultura venne applicata in modo sistematico ed organizzato (nelle cornici marcapiano, nei capitelli, nelle modanature delle nicchie, nelle lastre parietali di decorazione e in quelle di alcune tombe), ma a partire da questo cantiere si assiste a una fulminea e grande fortuna in numerosi centri della pianura e della prima cintura alpina.

Flammarion oreficeria 2023

CORSO DI STORIA DELL’OREFICERIA E ARTI DECORATIVE 2023 – V e ultima lezione

Corso di Storia  dell’Oreficeria e Arti decorative 2023 – XIX edizione
Connessioni sacre degli oggetti e  significati altri della sacralità: Islam, Ebraismo, Protestantesimo

Oggetti sacri nella storiografia: usi culturali, sepolture, profanazioni
Relatrice: Letizia Caselli, curatrice del corso

Le immagini, gli oggetti “sacri”, hanno molteplici vite, a seconda dell’uso cultuale, in precisi contesti di sepoltura, o a seconda della loro profanazione. La prospettiva storiografica aiuta a descrivere i fatti in base alla storia e alle fonti scritte, insieme allo sviluppo in chiave comparativa o in parallelo con altre religioni..
Si parlerà ad esempio della profanazione in riferimento alla distruzione del Tempio di Gerusalemme attraverso qualche passo de La Guerra Giudaica dello storico ebreo Giuseppe Flavio e poi della grande distruzione delle sinagoghe, tra il 1938 e il 1945, con molti libri e Sifrei Torah bruciati, e arredi e argenti sacri deturpati o predati.
C’è poi la questione degli “oggetti sacri nei luoghi secolarizzati” del Museo, che sigla di fatto un’interruzione tra pregare e guardare. Talvolta la devozione nei confronti degli oggetti non cessa perché quell’immagine “sacra” era ed è legata ancora alla comunità che la visita con atti di preghiera e lascia fiori freschi, come accade (o accadeva) con le icone custodite nei musei russi.

In ricordo di Gino Pastega

Incontro
Gino Pastega (1923 – 2023)
A cento anni dalla nascita del medico e poeta veneziano il ricordo del suo impegno scientifico, letterario, politico e sociale

Saluto e introduzione di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di:
Paolo Balboni, coordinatore della Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto
Gilberto Pizzamiglio, già docente di Letteratura Italiana Università Ca’ Foscari Venezia
Daniele Spero, interculturalista
e la figlia Giovanna Pastega, giornalista e scrittrice

Con l’occasione sarà presentato L’ultimo treno,
libro inedito di Gino Pastega (Anzio, Laura Capone editore 2023)
con introduzione di Giuseppe Goisis

Gino Pastega è scomparso il 28 dicembre 2017 all’età di 94 anni. Medico, poeta, uomo di finissima cultura filosofico-letteraria oltre che scientifica, ha dedicato gran parte della sua vita allo studio e alla pratica della medicina. Primario emerito e libero docente universitario è stato insignito della Medaglia d’oro al merito sanitario e sociale. All’impegno medico-scientifico Gino Pastega ha affiancato sempre un forte impegno sociale, politico e culturale. Negli ultimi 30 anni della sua vita si è dedicato pienamente e con passione all’arte poetica, affiancandola ad un’intensa produzione storico-critico-letteraria ed anche narrativa. Ha pubblicato libri di poesie e di racconti, tradotti anche in altre lingue, ed ha vinto numerosi premi letterari.

Puppa lettere impossibili

Italo Svevo, la moglie e Pirandello – Letture di Paolo Puppa

Performance

Lettere in scena. Italo Svevo scrive alla moglie e a Pirandello
(Trieste, Italo Svevo Edizioni 2023)

di e con Paolo Puppa

Italo Svevo ha vissuto un periodo della sua vita, dal 1899 al 1914, a Sacca Serenella, a Murano, come direttore della filiale della fabbrica chimica di vernici, proprietà dei suoceri Veneziani, con sede a Trieste. I muranesi che lo vedevano lavorare in fabbrica ignoravano la sua identità di scrittore, a quel tempo non riconosciuto nemmeno dagli italiani.
Ma nei quindici anni trascorsi nell’isola, descritti nelle lettere alla moglie Livia, e negli abbozzi di racconti tentati di nascosto dalla terribile suocera imprenditrice, Ettore-Italo si allena per scrivere poi “La coscienza di Zeno”, quando nel 1917  l’Austria chiuderà gli stabilimenti Veneziani perché la famiglia non vuole rivelare la formula chimica, artefice del successo economico della ditta. Grazie a questo testo, il campo in Sacca Serenella oggi si chiama Campo Italo Svevo.
Paolo Puppa legge una scelta di queste missive scritte da Svevo a Livia e poi completa il tutto con la lettera di sua invenzione, tratta da “Lettere impossibili”,  in cui immagina lo scrittore triestino mentre si rivolge a Luigi Pirandello in cerca di aiuto nella carriera di letterato.

Centenario Liceo Benedetti – Tommaseo (1923 – 2023)

Convegno
I 100 anni del Benedetti – Tommaseo
Un liceo per un mondo che cambia. Per quale futuro. Per quale Venezia

Presentazione e saluti istituzionali
Interventi
Maddalena Cutaia, docente
La riunione Benedetti-Tommaseo, 10 anni fa: le sfide raccolte, quelle su cui spendersi

Giulia Albanese, Università di Padova
La riforma Gentilee i licei: cent’anni dopo

Maria Teresa Sega, Iveser e Resistenze (Mostra allestita in Aula Magna e multimedia)
Il Benedetti-Tommaseo dalla fascistizzazione alla Liberazione. L’archivio della scuola deposito di memoria e fonte della storia

Stefano Boato, ex studente Benedetti, docente IUAV, già assessore all’Urbanistica Comune di Venezia
I problemi e gli spazi pubblici di Venezia: il ruolo della cultura

Caterina Carpinato, Università Ca’ Foscari Venezia
Licei e Università: quali iniziative insieme per la città

Stefano Quaglia, già dirigente USR per il Veneto
Licei: le sfide di una formazione scientifica, linguistica, umanistica per quale domani

Jeune Homme et la mort

Ateneo per i Giovani – Omaggio a Nureyev

Ateneo Veneto, Agimus, Progetto Musica IDEE, Fondazione Archivio V. Cini, Donazione in ricordo di G. Traina

Incontro dedicato alle scuole medie e licei musicali

Le Jeune Homme et la Mort. Omaggio a Rudolph Nureyev (1938 – 1993)

Musica in prima assoluta di Tommaso Drigo
Plurimo Ensemble Junior
Paolo Favorido, direttore
Introducono Michela Barasciutti e Lara Crippa

Facciata Ateneo in grafica

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DELL’ATENEO VENETO 2023 (II)

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 

È convocata l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Ateneo Veneto

– alle ore 17.00 in prima convocazione e alle ore 18.00 in seconda convocazione –

con il seguente ordine del giorno:

1. Relazione della Presidente sull’attività 2023-2024
2. Relazione del Tesoriere e approvazione del Bilancio Preventivo 2024
3. Elezione dei nuovi Soci (Residenti, Non Residenti, Onorari e Stranieri)
4. Elezione di 6 nuovi Consiglieri Accademici e 1 nuovo Revisore dei Conti

Casanova Marzo Magno

Marzo Magno racconta la vita di Giacomo Casanova

Presentazione del libro

Casanova
di Alessandro Marzo Magno (Bari-Roma, Laterza, 2023)

Michele Gottardi e Antonio Trampus conversano con l’autore

Sono passati quasi 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova eppure il suo nome suscita ancora enorme interesse. Chi era davvero Giacomo Casanova? Un avventuriero intraprendente, un letterato generoso, un diplomatico accorto, un baro temibile, un viaggiatore instancabile e – ça va sans dire – un grande amante delle donne.
La storia di una vita straordinaria è narrata in questo nuovo libro di Alessandro Marzo Magno che è insieme la biografia di uno dei veneziani più noti al mondo e un affresco originale dell’Europa del Settecento.
Nei suoi 73 anni di vita Casanova ha visitato un centinaio di città e cittadine, da Madrid a Pietroburgo, da Londra a Costantinopoli; ha incontrato ben dodici sovrani regnanti e citato nel suo libro Histoire de ma vie duemila persone, tra le quali duecento tra attori, attrici e musicisti. E’ finito nelle celle di cinque diverse carceri ed è evaso rocambolescamente da una, quella dei Piombi, a Venezia. Giocatore d’azzardo (spesso barando) amò il buon cibo: nelle sue pagine ha nominato 22 giochi e 120 diversi piatti.
Nel libro si racconta di teatro, di spionaggio, di massoneria e di magia. Si ricostruiscono gli incontri con i personaggi più famosi dell’epoca: da Voltaire a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart.
E si parla anche di donne, naturalmente.

Pilutti Namer cattedrale di Torcello

Corso di Storia dell’Arte 2023 – III lezione

Ateneo Veneto, Amici dei Musei e Monumenti Veneziani

CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2023
Venezia medievale: la scultura

Riciclare sculture a Venezia nel Medioevo
Relatrice: Myriam Pilutti Namer, Università Ca’ Foscari Venezia

Essenza stessa di una prassi architettonica comune, il reimpiego di scultura antica a Venezia nel Medioevo è un fenomeno pervasivo che aveva una dimensione – per l’epoca – globale.
Che si tratti del leone di Piazzetta San Marco, simbolo della Serenissima per eccellenza, o delle centinaia di sculture disseminate in chiese e palazzi della città e della laguna, riciclare pezzi antichi realizzati in materiali diversi e rilavorarli adattandoli alla moda del tempo costituiva una pratica ordinaria, seguita nell’alto Medioevo da maestranze itineranti e poi, nei secoli centrali, dagli scalpellini all’opera in ciascun cantiere architettonico.
Al centro della conferenza vi sarà dunque questa visione integrale del reimpiego di materiali antichi, dalle località di approvvigionamento sino alla messa in opera, all’insegna di una progettualità architettonica che oggi definiremmo sostenibile.

climate chance 2023

Climate ChanCe 2023 – Lo sguardo oltre l’orizzonte

Ateneo Veneto, Shylock Centro Universitario Teatrale  di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Europe Direct Venezia Veneto

Evento di chiusura del Concorso di comunicazione creativa
Climate Chance 2023 –  The Crossing  – 11. edizione
Interventi di Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana
Warren Cairns, esperto del CNR ISP (Istituto di Scienze Polari)
Bianca Nardon, Centro Universitario Teatrale Shylock

Alle 18.00
Lo sguardo oltre l’orizzonte
Reading per una nuova maternità nel pianeta che cambia, con ricercatrici, professioniste e attiviste di Venezia

Tra le opere selezionate per il concorso vi sono video di alta qualità tecnica e artistica che riguardano i nostri ghiacciai europei, isole lontane minacciate dall’innalzamento del livello del mare, gli incendi rovinosi di boschi vicini a noi, ma anche racconti che aprono ad una nuova poetica dei nostri paesaggi e progetti per una cittadinanza più attiva e più sostenibile.
I lavori saranno commentati dal climatologo Luca Mercalli, che  proporrà anche un resoconto sullo stato dei processi fisici di cambiamento del clima e sugli accordi internazionali, arrivando con questo intervento all’Ateneo Veneto alla sua conferenza numero 3000, ad indicare il suo impegno e la costanza con cui in tutti questi anni la sua voce sia stata una delle più chiare e costanti nell’ammonire il nostro paese e le varie comunità in cui è stato invitato.

Laurence Kahn

Nazismo e psicoanalisi – Giornata di studio

Ateneo Veneto, Centro Veneto di Psicoanalisi

Giornata di studio a cura di Roberta Guarnieri
attorno al libro
Che cosa ha fatto il nazismo alla psicoanalisi
di Laurence Kahn (Roma, Alpes Italia 2023)

Saluto di
Sarandis Thanopoulos, Presidente della Società psicoanalitica Italiana
Laurence Kahn (in videoregistrazione)

Prima tavola rotonda ore 15.00
Riccardo Galiani, Giovanni Levi, Andrea Baldassarro, Patrizio Campanile
Seconda tavola rotonda ore 17.30
Roberta Guarnieri, Alberto Semi, Francesco Cataluccio

Il titolo di questo denso, importante lavoro di Laurence Kahn non è una domanda: il nazismo ha fatto qualcosa alla psicoanalisi e ciò che le ha fatto ha avuto effetti di lunga durata.
Effetti che sono andati ben oltre il rogo delle opere di Freud, l’esilio di moltissimi psicoanalisti viennesi e tedeschi (soprattutto verso paesi anglofoni) e l’assassinio di alcuni di loro in quanto oppositori del regime o ebrei; oltre anche rispetto alla partecipazione di alcuni analisti tedeschi, e perciò ‘ariani’, oltre alla politica di arianizzazione portata avanti da Matthias Göring con la creazione, nel 1936, dell’Istituto di psicologia e psicoterapia, presieduto da Carl G. Jung.
Come Laurence Kahn dimostra, attraverso un meticoloso ma al tempo stesso avvincente lavoro di ricostruzione, anche documentale, quello che il regime – e in questo senso la cultura nazista – ha fatto alla psicoanalisi, è un gioco di azione e reazione che attraversa innanzitutto il terreno fondamentale del linguaggio, segnando in maniera profonda la ricezione dell’eredità freudiana.

film Guglielmi su andrea Merola

I ricordi di un fotografo: Andrea Merola

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza “I Antichi”, La Biennale di Venezia

Presentazione del docu-film
Andrea Merola. Memoires di un fotografo veneziano
ideato, prodotto e diretto da Massimo Guglielmi (durata 82″)

Interventi di Roberto Bianchin e Luca Colferai
Presente in sala il fotografo Andrea Merola

Il filmato racconta la carriera di Andrea Merola, fotogiornalista veneziano, ma al tempo stesso la storia di Venezia e d’Italia dagli anni Ottanta ai giorni nostri. E’ stato ideato, ripreso, diretto e montato da Massimo Guglielmi regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, veneziano giramondo, che ha preso spunto dal libro dello stesso Merola “Venis Andergraun”.

Andrea Merola è veneziano, ha iniziato la sua carriera di fotografo nel 1979 come apprendista presso l’agenzia Fotoattualità. Tra il 1981 e il 1984 ha lavorato come freelance presso il quotidiano “l’Unità” per la cronaca veneziana. Nello stesso periodo ha iniziato a collaborare con Panorama e l’Espresso, quindi tra il 1984 e il 1989 ha lavorato anche per la redazione di Mestre de “La Nuova Venezia”. Nel frattempo ha continuato a documentare con i suoi scatti la storia più recente di Venezia, fino alla profonda crisi sociale e politica che sta vivendo oggi la città . Dal 1995 è collaboratore fotografico presso l’Agenzia Ansa di Venezia.

Massimo Guglielmi è nato a Venezia  e si è laureato all’Università di Bologna DAMS con una tesi in Storia del Cinema. Oltre all’attività di sceneggiatore e regista, si è dedicato per molti anni, prima per l’ACD (Associazione Cinema Democratico) e poi per l’Associazione nazionale autori cinematografici alla politica di settore. Ha realizzato alcuni lavori di radiofonia che hanno concorso al Prix Italia. È autore e produttore di numerosi reportage e documentari per la RAI. Per Rai Libri ha pubblicato il saggio storico e di costume “Un naso in salita: Gino Bartali, la sua storia vera (ma piena di bugie)”.

Viaggi Levi Turchia

TURCHIA CROCEVIA DI POPOLI E CULTURE

Kel 12,   Levi Viaggi

Parole in viaggio: Turchia

Interventi di:
Riza Haluk Sőner, Direttore Ufficio Cultura e Informazioni, Ambasciata di Türkiye
Vera Costantini, Docente di Lingua e Letteratura Turca,Università Ca’ Foscari Venezia
Caterina Borgato, Scrittrice ed Esperta Kel 12
Giacomo Iachia, Product Manager ed Esperto Kel 12
Turkish Airlines

Una speciale occasione d’incontro per conoscere un paese custode di un passato antico e intenso: qui si sono avvicendati tra gli altri gli Ittiti, i Frigi, i Traci, i Lidii, gli Elleni e i Romani che hanno popolato questa terra di contrasti culturali e paesaggistici.
Da Istanbul, “l’antica porta d’Oriente”, si attraverserà idealmente la Ionia fino ai paesaggi fiabeschi della Cappadocia, si viaggerà dai tesori sconosciuti della Pisidia alla meravigliosa Efeso, punto di incontro delle civiltà mediterranee classiche. Sarà un’occasione per conoscere la Turchia Orientale, tra i resti di grandi popoli antichi, gli Ittiti e gli Urartei, nella terra di nascita del Tigri e dell’Eufrate, da sempre snodo focale di genti e di merci tra Oriente e Occidente.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a: serate@kel12.com

Mario Isnenghi Tragico e controvoglia

Mario Isnenghi “Tragico e controvoglia”

Ateneo Veneto, Iveser
con il patrocinio del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia

Presentazione del volume
Tragico e controvoglia. Studi e interventi 1968-2022
di Mario Isnenghi (Ronzani Editore, 2023)

Simon Levis Sullam (Università di Venezia) e Simone Casini (Università di Perugia)
conversano con l’autore

Saluto di Giuseppe Cantele, Ronzani Editore

Fare storia per Mario Isnenghi ha sempre significato andare contro corrente, prendere posizione, distinguere, precisare, delineare i diversi campi di analisi e studiare gli attori che in essi si muovono. I saggi raccolti in questo libro costituiscono dunque la traccia del lavoro immenso che l’autore ha coerentemente sviluppato nel corso della sua lunga attività di studioso, insegnante-docente, collaboratore di riviste e di testate giornalistiche, animatore di convegni e di gruppi di ricerca. Non una semplice antologia: piuttosto il diario di un artigiano della storia che racconta il suo mestiere e fa entrare il lettore nel vivo del suo laboratorio. Il risultato è una lezione di storia dell’Italia contemporanea in cui emergono la sapienza storiografica, le passioni intellettuali coltivate nell’arco di oltre sessant’anni di intensa attività.

Proteste donne iraniane

DonnAteneo – “Donna Vita Libertà” per gli studenti di Venezia

Proiezione per le scuole
Donna Vita Libertà
Da Venezia la voce delle donne iraniane e curde sulle rivolte scoppiate in Iran dopo la morte della studentessa Mahsa Jina Amini
(durata 47′)

Documentario di Giovanna Pastega
Riprese e montaggio di Andrea Basso
Assistenza tecnica Francesca Pezzo

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione ai contenuti del documentario di Giovanna Pastega
Introduzione storico-politica di Gianpaolo Scarante, past-president Ateneo Veneto, già Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Ambasciatore in Grecia e in Turchia.

Nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione alla lotta contro la violenza sulle donne del mese di novembre, l’Ateneo Veneto propone agli studenti degli istituti superiori di Venezia un documentario che cerca di fare chiarezza sulla situazione socio-politica dell’Iran e nei territori confinanti dove le proteste dilagano.
Cosa è accaduto davvero dopo la morte di Mahsa Jina Amini e quali sono gli effetti della repressione del regime islamico sulla popolazione e sui manifestanti? Quale futuro, quali speranza ci sono per l’antico popolo persiano e per le donne che da tutte le parti del paese chiedono a gran voce i loro diritti?
La giornalista e scrittrice Giovanna Pastega, socia dell’Ateneo, ha cercato di raccontarlo nel documentario “Donna Vita Libertà” (già proposto al pubblico dell’Ateneo Veneto nell’ambito di MarzoDonna), che propone le testimonianze di tre donne iraniane e curde contro la violenza, il loro racconto sulle proteste scoppiate in Iran, il loro timore per le ritorsioni verso le famiglie e gli amici. Da Venezia, da secoli luogo di incontro tra culture e popoli, un messaggio internazionale per una società più libera, più egualitaria e più giusta.
Al termine della proiezione sarà aperto un dibattito in cui gli studenti e i docenti potranno porre domande e proporre riflessioni.

All’iniziativa hanno aderito oltre 220 studenti degli Istituti Superiori “Benedetti-Tommaseo”, “Algarotti”, “Marco Foscarini” di Venezia.

Vajont giornata studio IVSLA

All’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti: VAJONT

SEDE: IVSLA, Campo Santo Stefano, Palazzo Loredan – Venezia

Giornata di studio
Vajont 60 anni dopo, fonti per la storia

Prosegue la riflessione su archivi e fonti utili per ricostruire la storia del Vajont con questa iniziativa, promossa da Ateneo Veneto, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Archivio di Stato di Venezia, nel corso della quale si intende fare il punto della situazione sulla consultabilità e lo stato di avanzamento dei progetti di valorizzazione dei fondi archivistici necessari per una rigorosa comprensione di quanto è avvenuto prima e dopo la tragedia del 9 ottobre 1963.

logo comitato interaccademico

Convegno delle Accademie dell’area triveneto-lombarda

Accademie e società civile. Problematiche attuali e sfide future

Sessione del mattino

Saluto di Paola Mar, Assessore all’Universitá, Comune di Venezia
Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Interventi di: Paola Severino (Luiss), Renato Camurri (Università di Verona)
Interventi dei rappresentanti di Ateneo Veneto di Venezia, Accademia Olimpica di Vicenza, Accademia di Agricoltura di Verona, Accademia Udinese 

Sessione pomeridiana
Coordina Michele Gottardi, Ateneo Veneto
Interventi dei rappresentanti di Accademia Roveretana degli Agiati, Accademia Virgiliana di Mantova, Ateneo di Salò, Ateneo di Brescia, Ateneo di Bergamo

A cosa servono le istituzioni culturali e qual è il loro ruolo nella società contemporanea? Sono gli orgogliosi custodi del passato, della tradizione e della cultura, oppure si pongono come moderni interfaccia della società civile? A questi e altri quesiti importanti sul senso e l’appartenenza delle Accademie cercherà di rispondere il convegno promosso dal Comitato Interaccademico dell’area triveneto- lombarda. Il problema della rappresentatività e del ruolo svolto dagli istituti culturali è infatti trasversale alle diverse istituzioni e investe il rapporto con la classe dirigente e, più in generale, con la società civile.
Alla fine delle relazioni sarà aperto il dibattito, a cui parteciperanno anche altre istituzioni, dall’Istituto Veneto all’omologo Istituto Lombardo.

Massimo Recalcati e la poetica di Claudio Parmiggiani

Ateneo Veneto, Libreria Studium

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce fra Lino Breda, biblista

Incontro con lo psicoanalista Massimo Recalcati,
autore del volume Il trauma del fuoco. Vita e morte nell’opera di Claudio Parmiggiani  (Venezia, Marsilio 2023)

Massimo Recalcati dialoga con la poetica di Claudio Parmiggiani, uno dei protagonisti italiani dell’avanguardia internazionale, ed esplora i temi della sua produzione: il rapporto fra trascendenza e immanenza e fra luce e ombra, l’attrito fra significanti e significati, il potere dirompente del fuoco, il residuo che «non cade nel nulla».
Partendo dagli spunti offerti da Parmiggiani, artista della sottrazione, per il quale «iniziare a parlare del proprio lavoro significa cominciare a tacere perché l’opera è un’iniziazione al silenzio», Recalcati intesse una trama più ampia, che attraverso Eraclito, Platone, Freud, Kandinsky, Lacan, Derrida, Fachinelli, si rivela un prezioso saggio sull’esistenza umana, sulla compresenza ontologica di vita e morte, vero e falso, luce e ombra, presenza e assenza.

Massimo Recalcati è uno dei più noti psicoanalisti in Italia, membro dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi e direttore dell’IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). Alterna l’attività di psicoanalista a quella di scrittore e i suoi libri sono tradotti in diverse lingue. Sui temi dell’arte ha pubblicato: Il miracolo della forma. Per un’estetica psicoanalitica (2007), Melanconia e creazione in Vincent Van Gogh (2014), Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti (2016), Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina (2018, con fotografie di Aurelio Amendola).

San Donato Murano

Corso di Storia dell’Arte 2023 – II lezione

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2023
Venezia medievale: la scultura

La scultura altomedievale della cattedrale di Torcello: analisi stilistica e contesto
Relatore: Devis Valenti, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Venezia e Laguna

La cattedrale di Torcello, monumento celebre soprattutto per le sue decorazioni musive di XI e XII secolo, nonché per il suo straordinario pavimento in opus sectile, rappresenta un palinsesto di straordinaria importanza anche per il suo repertorio scultoreo, in particolare di epoca altomedievale. Questo patrimonio lapideo, testimonianza delle diverse fasi dell’edificio, solo in parte è ancora in situ, nella sua collocazione originaria; perlopiù oggi si conserva disperso o reimpiegato o esposto presso il locale Museo, rendendo complicata la sua lettura organica.
La lezione intende offrire un’interpretazione coerente di questo ricco patrimonio databile in un arco cronologico compreso tra V-VI e X secolo, con un focus privilegiato sulla scultura del IX secolo, un nucleo di altissima qualità, corrispondente a una fase di rinnovamento architettonico della basilica. Si proporranno, dunque, alcune ipotesi ricostruttive delle sculture frammentarie, congiuntamente a un’analisi stilistica di questo insieme, che sarà messo a confronto con opere analoghe di altri contesti. Sarà anche l’occasione per presentare alcune novità emerse a seguito dei restauri effettuati negli ultimi anni nella cattedrale, eseguiti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza.
Gli elementi scultorei rinvenuti forniscono ulteriori dati per comprendere la complessa storia di un edificio che rappresenta una delle testimonianze più significative del Medioevo in Laguna.

Flammarion oreficeria 2023

STORIA DELL’OREFICERIA E ARTI DECORATIVE 2023 – IV lezione

Corso di Storia  dell’Oreficeria e Arti decorative 2023 – XIX edizione 2023
Connessioni sacre degli oggetti e  significati altri della sacralità. Islam, Ebraismo, Protestantesimo

Chiese senza crocefissi. Protestantesimo e arte sacra
Relatore: Gesine Traversari, Chiesa Valdese Metodista di Venezia e Diaspora

Entrando per la prima volta in una chiesa riformata qualcuno, abituato alla ricchezza delle decorazioni artistiche di molte chiese cattoliche-romane, si potrebbe forse meravigliare della loro sobrietà artistica e architettonica. Infatti, una delle conseguenze della Riforma è stata, a partire dal secondo dei Dieci comandamenti, l’eliminazione delle statue e immagini dalle Chiese, compresi i crocifissi. Si tratta del tentativo di ristabilire la fede e la preghiera del cristianesimo primitivo.
In questa ultima lezione del Corso di Oreficeria e Arti Decorative verrà affrontato il rapporto tra la teologia protestante e “l’arte sacra”, anche accennando a quali simboli sono in uso oggi nelle Chiese della Riforma.

sala operatoria bolla

Colloqui di medicina e chirurgia – Tumori dell’intestino e terapia chirurgica

Conferenza
La terapia chirurgica nel tumore del grosso intestino

Giorgio Bolla conversa con
Salvatore Pucciarelli, Direttore Chirurgia Generale 3 Azienda Ospedaliera Università di Padova

Negli ultimi vent’anni si è assistito a un progressivo aumento dell’insorgenza di tumori al grosso intestino, diffuso soprattutto nei paesi industrializzati dell’Occidente. A questo dato però ha fatto seguito un miglioramento della sopravvivenza globale grazie alle diagnosi precoci e alla maggiore efficacia delle terapie. Una volta diagnosticati per tempo infatti, i tumori del grosso intestino possono definirsi, con elevata frequenza, curabili.
Lo screening si avvale di un test ormai convalidato: la ricerca nelle feci del sangue occulto. Le indagini diagnostiche dimostrano elevata sensibilità e non sono, mediamente, particolarmente invasive.  La terapia chirurgica radicale per via laparoscopica, ossia mininvasiva, assicura un più semplice e rapido decorso post-operatorio.

Premio Torta 2023 per il restauro di Venezia – Cerimonia di premiazione

Ateneo Veneto, Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Collegio degli Ingegneri di Venezia

PREMIO PIETRO TORTA PER IL RESTAURO DI VENEZIA
XXXVII Edizione (2023)

Cerimonia di premiazione

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Massimiliano De Martin, Assessore Urbanistica Comune di Venezia
Interventi di:
Mariano Carraro, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia
Sandro Boato, Presidente del Collegio degli Ingegneri di Venezia
Maura Manzelle, Presidente della Commissione del Premio
Francesco Trovó, Segretario di Commissione del Premio

Lettura di Tiziano Scarpa dal “Catalogo delle onde”

Si preannuncia come un’edizione del tutto speciale quella del Premio “Pietro Torta” di quest’anno, che anticipa alcuni temi delle iniziative che saranno organizzate nel 2024, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua istituzione.
Ideato nel 1974 in memoria dell’ingegnere Pietro Torta, socio dell’Ateneo Veneto e per molti anni Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia, il riconoscimento viene assegnato, sulla base dello statuto, a soggetti che si distinguono nel promuovere o realizzare importanti interventi di restauro e recupero del patrimonio architettonico, ambientale o infrastrutturale di Venezia e del territorio della Città Metropolitana di Venezia. A partire dal 1999 il Premio ha assunto cadenza biennale e viene organizzato dall’Ateneo Veneto in collaborazione e con il contributo dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia e del Collegio degli Ingegneri di Venezia.

Corso di Storia dell’Arte 2023 – Lezione inaugurale

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2023
Venezia medievale: la scultura
a cura di Michela Agazzi e Martina Frank

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Camillo Tonini, Amici dei Musei e Monumenti Veneziani

Lezione inaugurale
La scultura nel medioevo veneziano
Relatrice: Michela Agazzi, Università Ca’ Foscari Venezia

La scultura medievale veneziana è un campo di studio vasto e complesso che ci mette a confronto sia con realtà architettoniche che comprendono elementi scultorei (i capitelli) ancora funzionali  appositamente realizzati o  riutilizzati,  sia  con frammenti decontestualizzati. Questi in particolare  ci pongono il problema della loro ricostruzione e del collegamento ad altri frammenti per tentare la restituzione di  allestimenti liturgici (recinzioni, altari, amboni, cibori).
Nel corso della prima lezione del Corso di Storia dell’Arte 2023 verrà presentato un repertorio di prodotti scultorei:  le lastre e i pilastrini di recinzione, le cornici, i capitelli, gli elementi di ciborio, gli amboni e gli altari. Saranno esaminate alcune situazioni esemplari sulla lunga durata che consentono di cogliere le caratteristiche principali delle fasi di una storia produttiva di più secoli e di inquadrare le successive lezioni del corso.

Venezia e feste Agostini

Una guida alla venezianità di Tiziana Agostini

In occasione della festa della Madonna della Salute

Venezia è festa. Guida alla venezianità
di Tiziana Agostini (Treviso, Antiga Edizioni 2023)

Giuseppe Gullino, storico
Edoardo Pittalis, giornalista
Andrea Simionato, direttore editoriale Antiga Edizioni
conversano con l’autrice

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Il racconto delle feste della Serenissima è un modo per ricostruire la storia e l’unicità di Venezia, non quale memoria del passato, ma realtà ancora oggi viva in chi vi abita e per chi vuole conoscerla, al di là dei luoghi comuni, che la danneggiano quanto l’acqua alta, l’usura del tempo e l’insipienza umana.
Un rigoroso calendario scandiva un tempo la vita del Doge assieme a quella dei suoi concittadini, che in Piazza San Marco e sull’acqua celebravano i riti dell’anno, sacralizzando una comunità e diffondendone l’immagine di forza e grandezza. Ancor oggi tradizioni plurisecolari e celebrazioni di feste continuano a rendere la città e il suo stile di vita unici al mondo.
Basato su una rigorosa ricerca documentaria, il libro è scritto con mano leggera per coinvolgere il lettore nella vita palpitante del luogo: una guida non convenzionale per conoscere la storia e il presente di una città, già millenaria Repubblica, nel reticolo di calli, canali ed isole, tra allegria, bellezza, sapori e passioni.
Tiziana Agostini, veneziana, filologa e studiosa di genere, è stata Vicepresidente dell’Ateneo Veneto e Assessora del Comune di Venezia. E’ attualmente presidente della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina.

Flammarion oreficeria 2023

STORIA DELL’OREFICERIA E ARTI DECORATIVE 2023 – III lezione

Corso di Storia  dell’Oreficeria e Arti decorative 2023 – XIX edizione 2023
Connessioni sacre degli oggetti e  significati altri della sacralità. Islam, Ebraismo, Protestantesimo

“Sacro e non sacro” nell’Ebraismo: la tradizione ebraica e i suoi oggetti di culto
Relatore: Rav Rabbino Avraham Alberto Sermoneta, Comunità Ebraica di Venezia

Rav Avraham Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della comunità ebraica di Venezia

“Sacro e non sacro” nell’Ebraismo: la tradizione ebraica e i suoi oggetti di culto

L’Arca dell’Alleanza, che custodiva le tavole della Legge, era pensata come un sontuoso e simbolico apparato a struttura mobile rivestita di lamine d’oro: aveva peregrinato nel deserto sino all’arrivo in Terra di Israele, dove il culto nomadico dell’Esodo si trasforma e stabilizza con la costruzione del Tempio, in cui l’Arca è destinata, tra alterne vicende di occultamenti, sino al trafugamento finale. Il Tempio di Gerusalemme, segno dell’unità morale e religiosa del popolo ebraico con lo splendore e il pregio dei suoi materiali, topos dell’antica arte edificatoria, venne più volte distrutto e ricostruito. Secondo gli studi sulle fonti antiche e il lungo lavoro dell’archeologo Sean Kingsleye, dopo il saccheggio di Tito l’insieme degli arredi col Tesoro del Tempio venne caricato sulle navi e portato a Roma,  deprivandolo del suo valore “sacro”. “Sacro e non sacro” poggiano sulle radici dell’Ebraismo attraversando la sacralità di uno spazio in cammino, considerando le vicende storiche di un popolo in continua diaspora.

gino fogolari

Gino Fogolari e la salvaguardia delle opere d’arte a Venezia

Incontro

Alice Cutullè, autrice del volume
Gino Fogolari. Una vita in difesa del patrimonio artistico (Padova, Il Poligrafo 2022)

dialoga con

la storica dell’arte Paola Marini e con Alessandro Pasetti Medin (Soprintendenza Beni culturali Trento)

Gino Fogolari (Milano 1875 – Venezia 1941) fervente irredento, tenace protettore del patrimonio storico-artistico, studioso e critico militante, seppe far convivere il ruolo istituzionale con quello di animatore della scena artistica e politica del XX secolo. Originario del Trentino, formatosi alla Scuola di Perfezionamento in Storia dell’arte di Adolfo Venturi a Roma, approda a Venezia a inizio Novecento assumendo contemporaneamente la nomina di Direttore delle Gallerie dell’Accademia e di Soprintendente del Veneto.
Partendo dalla sua monografia, l’incontro si concentrerà sulla difesa dei beni culturali da parte di Fogolari durante le guerre mondiali e sul ruolo che egli ebbe nella restituzione delle opere d’arte come membro della Missione militare d’armistizio a Vienna, insieme all’impegno nella creazione di nuovi musei in città quali il Museo d’Arte Orientale e la Ca’ d’Oro.

S-confinare vero e verosimile

S-confinare: vero e verosimile – Convegno di Ca’ Foscari

Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Economia, Associazione italiana Sociologia

Convegno
S-confinare: vero e verosimile nella costruzione delle idee e nella comunicazione
a cura di Giovanni Bertin, Michele Marzulli, Michele Bertani

Saluti istituzionali: Tiziana Lippiello, Alberto Urbani, Vania Brino
Introduzione: Giovanni Bertin e Roberta Novielli
Interventi: Fabio Pranovi, Maurizio Beucci, Alessandra Viola, Stefano Tomelleri

Per partecipare all’evento è gradita l’iscrizione attraverso apposito form online: bit.ly/s-confinare

Archivio musicale Fano

Recitar suonando – In ricordo di Piero Rattalino

Concerto
Letizia Gullino (violino)
Luca Troncarelli (pianoforte)

eseguono:
Ottorino Respighi, Sonata P 110
Guido Alberto Fano, Andante appassionato
César Franck, Sonata in La maggiore

Biglietti: posto unico € 10,00
Ingresso ridotto: € 5,00 per Soci Ateneo Veneto, Abbonati Musikàmera, Soci Archivio Musicale Guido Alberto Fano, Under 25, Over 65
Acquisto biglietti: un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la sede del concerto.

lanaro

Paola Lanaro e l’impresa preindustriale

Presentazione del libro

L’impresa preindustriale
a cura di Paola Lanaro
in «Proposte e ricerche: economia e società nella storia dell’Italia centrale» XLV (2022), 89 estate/autunno
con saggi di Marisa Agostini, Francesco Ammannati, David Celetti, Riccardo Cella, Salvatore Ciriacono, Giovanni Favero, Lorenzo Freschi, Paola Lanaro, Roberto Rossi, Andrea Zannini

Lo storico Giovanni Levi ne discute con la curatrice

Flammarion oreficeria 2023

STORIA DELL’OREFICERIA E ARTI DECORATIVE 2023 – II lezione

Corso di Storia  dell’Oreficeria e Arti decorative 2023 – XIX edizione 2023
Connessioni sacre degli oggetti e  significati altri della sacralità. Islam, Ebraismo, Protestantesimo

Lectio Magistralis
Pietre preziose, talismani: sacralità “ufficiale” e popolare in chiave islamica
Relatrice: Sara Mondini, Assistant Professor Università di Ghent, Belgio

Il fatto che, secondo la leggenda, il Profeta Maometto portasse un anello di corniola o agata è questione ancora aperta; sulle ragioni tuttavia si intrecciano diverse discussioni, come quelle relative a quali pietre o talismani si possano indossare e a quali benefici spirituali e della salute possano apportare le pietre preziose – anche come ingredienti nelle pozioni medicinali – descritte dalla trattatistica e dalla scienza mineralogica araba. Il quarzo trasparente, ad esempio, ha una valenza molto importante perché respinge il male e indossarlo è come intraprendere un pellegrinaggio alla Mecca o all’Umrah minore. Anche altre pietre preziose hanno forme specifiche e simboliche come il diamante, il turchese, il rubino, lo zaffiro giallo, la perla etc.
I talismani islamici presentano invece una notevole ricchezza cromatica e decorativa che varia a seconda dell’area geografica di provenienza e del periodo. Sopra taluni amuleti è incisa una particolare formula devozionale che è riportata all’inizio delle sure del Corano, per i poteri benefici che la tradizione popolare le attribuisce.

Luigi Nono tempio Selinunte

Trent’anni della Fondazione Archivio Luigi Nono

Ateneo Veneto, Fondazione Archivio Luigi Nono

Festival Luigi Nono alla Giudecca 2023 – sesta edizione
Incontro
La politica dell’ascolto in Luigi Nono

Interventi di: Matteo Nanni, professore di Musicologia all’Università di Amburgo
Giancarlo Gaeta, storico del cristianesimo

Modera Roberto Calabretto, musicologo

sclerosi

Colloqui di medicina e chirurgia – Roberto Bergamaschi e le malattie demielinizzanti

Conferenza
Sclerosi Multipla e malattie demielinizzanti

Giorgio Bolla conversa con il neurologo Roberto Bergamaschi, responsabile del Centro di ricerca Sclerosi Multipla e direttore scientifico IRCCS Fondazione Mondino di Pavia

La sclerosi multipla è la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, dopo i traumi. Colpisce prevalentemente le donne e in Italia nel 2022 i pazienti erano circa 133.000.
La sclerosi multipla è una malattie cronica autoimmune, causata da una disfunzione del sistema immunitario che attacca erroneamente la guaina mielinica che riveste i nervi del sistema nervoso centrale e che assicura la normale trasmissione degli impulsi nervosi. Se la mielina viene danneggiata (demielinizzazione), l’impulso nervoso viene trasmesso in modo alterato e questo si traduce in disturbi neurologici di diversa gravità, che possono evolvere in una disabilità anche grave.
Ancora non si conoscono le esatte cause scatenanti della malattia ma probabilmente derivano dall’interazione tra caratteristiche genetiche e numerosi fattori ambientali come l’esposizione a sostanze inquinanti, lo scarso livello di vitamina D, l’obesità o il fumo di sigaretta.
Importante è saper leggere i segnali e arrivare a una diagnosi precoce; inoltre la ricerca, negli ultimi anni, ha portato a una rapida evoluzione del panorama terapeutico: grazie agli studi internazionale, le persone affette da sclerosi oggi possono contare su un’ampia gamma di farmaci in grado di modificare o rallentare il decorso della malattia.
Conquiste giornaliere della ricerca, di cui parlerà il dottor Roberto Bergamaschi, neurologo di grandissima esperienza nell’ambito delle malattie demielinizzanti, che ha partecipato a numerosi studi nazionali e internazionali nell’ambito dell’epidemiologia e della terapia della Sclerosi Multipla.

due pianisti contiero

“Due pianisti” – Il libro di Massimo Contiero e il concerto

Presentazione del libro
Due pianisti. Talento e volontà
di Massimo Contiero (Il mio libro edizioni, 2023)

Il compositore Claudio Ambrosini dialoga con l’autore

Yun Zhang, pianoforte (Conservatorio B. Marcello)
esegue di Robert Schumann (1810 – 1856), dai Phantasiestücke op. 12
Des Abends (A sera) – Sehr innig zu spielen  |   Aufschwung (Slancio) – Sehr rasch   |  Warum? (Perché?) – Langsam und zart  |  Grillen (Chimere) – Mit Humor

Stella Golini, pianoforte (Conservatorio B. Marcello)
esegue di Frédéric Chopin (1810-1849)
Scherzo n.1 in si minore, op. 20