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Alberto Ongaro Giulio Bono

IL PREMIO GRIMANI 2022 A GIULIO BONO – Menzione in memoria di Stefano Provinciali

Il restauratore Giulio Bono è il vincitore della quinta edizione del Premio “Marino Grimani” per il restauro artigiano e la conservazione delle opere storico-artistiche.

A lui, e al suo laboratorio “Attività di conservazione e restauro di opere d’arte”, la Commissione giudicatrice ha assegnato il premio

“per il recente restauro della pala dell’Assunta di Tiziano Vecellio, conservata nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari,
e per i numerosi interventi conservativi che il laboratorio ha con maestria realizzato su dipinti su tela e tavola,
recuperandone i valori originari e consentendo di apprezzare in modo appropriato le opere d’arte per la qualità dei restauri compiuti”.

Dopo una lunga pausa forzata dettata dalla pandemia, torna dunque il premio ideato dall’Ateneo Veneto, con il contributo della famiglia Grimani, per promuovere le eccellenze nell’ambito del restauro, valorizzando quanti si prodigano quotidianamente per la conservazione del patrimonio artistico e culturale di Venezia: personalità nel campo dell’alto artigianato specialistico che rappresentano un “know how” essenziale per la sopravvivenza della produttività nella città.

“Sarebbe utile avere tante scuole in cui si studiano materiali e metodi per recuperare e salvaguardare Venezia. La possibilità di contare su artisti artigiani abili e capaci di mantenere vivo lo splendore di questa città, in modo da passarla integra a chi verrà dopo di noi è una cosa fondamentale – ha sottolineato il Presidente della Commissione giudicatrice Alberto Ongaro. L’Ateneo Veneto ha sempre sostenuto questa politica di valorizzazione degli antichi saperi artigiani e per questo era giusto che questo premio si riavviasse, dopo una pandemia che ci ha azzerati, per ridare speranza nel futuro”.

Il premio a Giulio Bono è stato assegnato nel corso di una cerimonia pubblica che si è tenuta sabato 3 dicembre 2022 nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto.

Bresciano di origine, Giulio Bono è restauratore e conservatore d’arte con quasi quaranta anni di esperienza. A Venezia la sua attività inizia nel 1991 a servizio di collezioni private, Istituzioni e Fondazioni. Nel corso degli anni si è occupato di interventi conservativi su apparati decorativi murali, dipinti mobili su tavola e tela tra i quali opere di Alvise Vivarini, Gentile Bellini, Piero della Francesca, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Luca Giordano, Piazzetta, Tiepolo, Jacopo Guarana. A lui si devono restauri di capolavori come la Presentazione della Vergine al tempio e la Pala Pesaro di Tiziano, i dipinti di Hieronymus Bosch provenienti dalla collezione Grimani Trittico di Santa Liberata, Trittico dei Santi Eremiti e le Visioni dell’aldilà e La Vecchia di Giorgione.

Nell’ambito della stessa cerimonia la Commissione giudicatrice ha assegnato anche una Menzione d’Onore alla memoria del restauratore Stefano Provinciali,

per la competenza, l’affidabilità, la generosità che, con la moglie Gea Storace e assieme ai collaboratori della ditta Corest,
ha profuso nel restauro conservativo di opere della Città di Venezia,
tra le quali si evidenzia, perché prestigioso e appena terminato,
l’intervento sulle decorazioni pittoriche della Reggia alle Procuratie Nuove in Piazza San Marco”.

A ricevere la menzione in memoria di Stefano Provinciali è stata la moglie Gea Storace con i figli.

Alla cerimonia sono intervenuti i componenti della Commissione – Alberto Ongaro, Paola Marini, Camillo Tonini e Franco Pianon – la Presidente dell’Ateneo Veneto Antonella Magaraggia, i componenti della famiglia Grimani e l’assessore Sebastiano Costalonga in rappresentanza del Comune di Venezia.

Enti patrocinatori dell’edizione 2022 del Premio “Marino Grimani” sono CNA e Confartigianato di Venezia.

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