Fra' Mauro Geografia

Geografia: un sapere critico per il mondo che cambia

GEOGRAFIATENEO
Ciclo di incontri

Introduce  Carlo Rubini, curatore del ciclo
Saluto di Filippo Maria Carinci

Lezione inaugurale
Il mondo, la mappa, il globo: verso una nuova geografia
Relatore: Franco Farinelli, professore Emerito Alma Mater Srtudiorum – Università di Bologna

La Geografia è una scienza antica ma nel mondo globalizzato torna ad essere centrale per la sua capacità di rinnovarsi e per la visione olistica che offre a molti temi attuali; con chiavi di lettura importanti per interpretare la crescente complessità del mondo in cui viviamo, sia rispetto al tema della crisis (reale o solo presunta) della globalizzazione, sia rispetto al tema della sostenibilità, con particolare riferimento alla cultura dell’acqua e al rapporto tra ambiente e cibo.
Sono proprio questi i temi di cui si occupa il nuovo ciclo proposto dall’Ateneo Veneto e curato dal socio Carlo Rubini, rimarcando che tuttavia la globalizzazione resta comunque l’orizzonte concettuale di riferimento per interpretare il mondo in cui viviamo, in quanto processo complesso, contraddittorio e conflittuale, mai scontato nei suoi esiti.
Nel primo incontro il geografo Franco Farinelli affronta il tema del “salto di scala” che la modernità ha fondato come novità, cartografando l’intero globo e le sue parti, gli Stati, facendo adeguare questi alle loro mappe. La Terra ha assunto dunque la natura di una mappa, e perciò spazio e tempo hanno guidato a lungo il nostro rapporto con essa.
Fino al nuovo salto di scala che la Rete e le nuove tecnologie hanno imposto negli ultimi decenni del secolo scorso, smaterializzando il rapporto spazio-tempo così radicato.
Da qui è nata la globalizzazione, non priva di pesanti contraddizioni con la sua stessa natura immateriale che, al contrario, mantiene una sua materialità collaterale e indotta nell’aumento esponenziale della produzione e dello spostamento di merci, dell’energia per produrle e consumarle, della produzione di rifiuti. Ponendo infine un problema cruciale di sostenibilità.

Franco Farinelli è geografo, docente universitario italiano, già presidente dell’Associazione dei geografi italiani. Ha insegnato geografia alle Università di Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley (UCB) e alla Sorbona di Parigi. È stato inoltre professore ordinario di Geografia presso l’Università di Bologna.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Afghanistan resti area archeologica

La cultura sfregiata in Afghanistan – Docu-film

ATENEOinVIAGGIO
Proiezione in prima assoluta a Venezia del film documentario
Afghanistan: tracce di una cultura sfregiata
Regia di Alberto Castellani (60′, 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Coordina il giornalista Maurizio Del Maschio

Il regista Alberto Castellani introduce le tematiche del filmato
assieme a Francesca Grisot del Dipartimento di Studi Linguistici Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

L’Afghanistan rischia di perdere la propria identità e la coscienza di possedere una propria storia. L’Archeologia, con le sue capacità a volte inesauribili di scoprire e ricostruire il passato, può
fornire un prezioso contributo per la rinascita del popolo afghano.
Il film realizzato dal regista e produttore veneziano Alberto Castellani  vuole ricordare le principali figure di studiosi che, nel corso del XX secolo e di questo inizio del XXI, si sono dedicate a ricostruire le vicende artistiche afghane più lontane. Per accompagnare il pubblico in questo viaggio, ci si è avvalsi della collaborazione del Museo delle Arti asiatiche “Guimet” di Parigi, del Museo delle Civiltà e dell’Arte Orientale di Roma, del Museo Archeologico di Kabul e dell’ISMEO di Roma.
Al Comitato Scientifico hanno partecipato: Anna Filigenzi, Direttrice della Missione Archeologica Italiana in Afghanistan; Massimo Vidale dell’Università di Padova; Luca Maria Olivieri dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Ciro Lo Muzio della “Sapienza” di Roma; Mohammad Fahim Rahimi, Direttore del Museo Nazionale dell’Afghanistan di Kabul; Laura Giuliano e Michael Jung, Curatori del Museo delle Civiltà e dell’Arte Orientale di Roma; Nicolas Engel, Conservatore per l’Afghanistan del Museo “Guimet” di Parigi.
Il film è stato presentato con successo alla Rassegna internazionale di film a tema archeologico, storico-artistico, paleontologico, antropologico, che si tiene annualmente a Rovereto (TN).

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Zucconi La città degli igienisti

Guido Zucconi e “La città degli igienisti”

Presentazione del libro
La città degli igienisti
di Guido Zucconi (Roma, ed. Carocci 2022)

Saluto di Maura Manzelle, Ateneo Veneto

Introduce e coordina Gerolamo Lanfranchi, professore di Genetica, Università di Padova
Interventi di:
Telmo Pievani, professore di Filosofia delle Scienze Biologiche, Università di Padova
Donatella Calabi, già professore di Storia dell’architettura e della città, Università IUAV di Venezia
Cesare Montecucco, professore emerito dell’Università di Padova, membro dell’Accademia dei Lincei

Al centro del volume è la rivoluzione sanitaria dell’ultimo quarto dell’Ottocento, propiziata dal microscopio e dalle straordinarie scoperte di Pasteur e di Koch.
Grazie a loro si individuano le cause di flagelli epocali come il tifo, il colera e la tubercolosi polmonare. A finire sotto accusa è l’ambiente dove l’uomo vive e opera, soprattutto la città sovraffollata in seguito al colossale aumento demografico.
Definito con esattezza da Pasteur, lo “spazio salubre” consente di invertire la rotta, a patto di essere verificato a tutte le scale: dai servizi igienici alle attrezzature collettive, dai luoghi di lavoro all’abitazione individuale. Per affrontare questo enorme compito è necessario però creare nuove competenze, come l’ingegneria sanitaria, e nuove figure come quella dell’igienista, da collocarsi a metà tra il mondo della scienza e quello dell’amministrazione. In particolare, nel campo del sapere, si trattava di porsi all’intersezione tra settori diversi, ma sinergici (tra la biologia e la medicina da un lato, tra la statistica e l’ingegneria civile dall’altro).

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

41 bis grafica

41 bis dell’ordinamento penitenziario: di che cosa stiamo parlando?

Incontro pubblico

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Interventi di:
Simone Zancani, Vice presidente Camera Penale Veneziana
Fabio Gianfilippi, Magistrato di Sorveglianza di Spoleto

In questo periodo si sta discutendo, sotto vari aspetti, dell’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario, forma di detenzione particolarmente rigorosa.
L’Ateneo Veneto, da sempre impegnato nella divulgazione anche su argomenti di stretta attualità, vuole fornire una informazione corretta, comprensibile e non faziosa, che non sempre si rinviene sull’argomento.
Per questo motivo l’istituto ha organizzato un incontro esplicativo rivolto ai soci e a tutti i cittadini, come già ha fatto in altre occasioni (la più recente quella sui quesiti referendari sulla giustizia del giugno 2022), seguendo la propria vocazione di agorà cittadina.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Proteste donne iraniane

DonnAteneo – I diritti violati delle donne

Ateneo Veneto – DonnAteneo, Comune di Venezia – MarzoDonna

I diritti violati delle donne: la realtà afghana, iraniana e kurda

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Saluto di Renata Mannise, portavoce Commissione Elette Municipalità Venezia Murano Burano

Relazioni di: Kamin Mohammadi Main, scrittrice, intellettuale e giornalista iraniana e kurda, con Gianni Dubbini Venier
Marco Niada,
giornalista, presidente Comitato Arghosha Faraway Schools

Letture della poetessa iraniana Maryam Amir Farshi

Proiezione in anteprima assoluta del documentario
“Donna vita e libertà”. Da Venezia la voce delle donne iraniane e kurde sulle rivolte scoppiate in Iran dopo la morte di Mahsa Jina Amini  (45′, 2023)
di Giovanna Pastega
Riprese e montaggio Andrea Basso; assistenza tecnica Francesca Pezzo

L’Ateneo Veneto dedica quest’anno la giornata dell’8 marzo ad una riflessione sui diritti violati delle donne in Iran e in Afghanistan, paesi in cui i regimi islamici adottano nei loro confronti una violenta politica repressiva e di privazione della libertà.
L’appuntamento, che rientra nel programma del MarzoDonna del Comune di Venezia, darà l’opportunità di ascoltare la testimonianza di Kamin Mohammadi, scrittrice, intellettuale e giornalista iraniana e kurda, fuggita con la famiglia dall’Iran durante la rivoluzione di Khomeini del 1979. Su quell’esperienza ha scritto The Cypress Three, pubblicato anche in italiano da Piemme e riedito da Pickwick. Altra testimonianza verrà dal giornalista Marco Niada, già corrispondente de Il Sole 24 Ore a Londra, presidente del Comitato Arghosha Faraway Schools, una charity che finanzia progetti di educazione in Afghanistan. Dal 2005 a oggi Arghosha ha finanziato la costruzione di 15 scuole (per oltre 5000 alunni, di cui 3500 femmine), la riqualificazione di 300 insegnanti, 20 borse di studio universitarie femminili e l’alfabetizzazione di 500 donne nella province di Bamiyan e Daikundi.
Concluderà l’incontro la proiezione in anteprima assoluta del documentario “Donna Vita Libertà” ideato e diretto dalla giornalista e scrittrice Giovanna Pastega con le riprese e il montaggio di Andrea Basso e l’assistenza tecnica di Francesca Pezzo.
Da Venezia la voce di tre donne iraniane e kurde contro la violenza, il loro racconto delle proteste scoppiate in Iran dopo la morte di Mahsa Jina Amini, il loro timore per le ritorsioni verso la famiglia e gli amici, il loro desiderio di libertà, di parità e di una società più giusta.
Tre voci diverse, ma un unico grido di libertà per tutte le donne: una “figlia dell’Iran”, rimasta anonima per timore di ritorsioni sulla sua famiglia; una giovane e appassionata studentessa kurda-iraniana, Snour Nishat, arrivata in Italia da soli sei mesi e già molto attiva in sostegno della protesta: ed infine una donna kurda-irachena, Gulala Salih, attivista per i diritti dei bambini e delle donne e presidente della Associazione Udik (Unione Donne Italo Kurde).

Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione non è richiesta. 

Ilaria Capua

INAUGURAZIONE 211° ANNO ACCADEMICO – Ilaria Capua

INAUGURAZIONE 211° ANNO ACCADEMICO

Prolusione di
ILARIA CAPUA
virologa, Senior Fellow for Global Health alla Johns Hopkins University di Bologna

Salute circolare: la salute del futuro
La salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente.
La pandemia e l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che dobbiamo affrontare la salute come sistema integrato che comprenda un approccio più inclusivo e circolare.

Cerimonia su invito e solo previa prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili.

condominio

Teatro all’Ateneo Veneto – Condominio

Ateneo Veneto, Associazione per Venezia Consapevole

Condominio
commedia a cura di Paolo Puppa

Interpreti: Luca Bagnoli, Roberto Cuppone, Alberto Madricardo, Nereo Maggiani, Paolo Puppa, Andrea Tartaglione, Adriana Tosi, Guia Varotto
Musiche di Marian Mentrup

In vista di un’assemblea condominiale, un intero caseggiato, abitato da squinternate creature, si agita e si lacera in mille controversie tragicomiche, dove emergono solitudini e intolleranze.
Otto personaggi, vecchi sospettosi che non escono dall’appartamento, giovani ambigui, signore inglesi in incognita, clandestini a bordo, e in mezzo a loro un amministratore incapace di far funzionare il caseggiato. Piccolo mondo di vanità e di supponenze, dove il problema primario consiste nella difficoltà a far convivere e accettare la diversità. A partire dai rumori e dalle apparizioni misteriose.
Gli attori sono autori ognuno del proprio testo, tranne nel caso di Adriana Tosi, le cui battute portano la firma di Margaret Rose.

Segantin non siamo eroi friday for future

Sara Segantin e i “Fridays for Future” Italia

Ateneo Veneto, Libreria Studium

Non siamo eroi
di Sara Segantin (Milano, Fabbri editori 2021)

La giornalista Vera Mantengoli conversa con l’autrice

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Ateneo Veneto da tempo affronta in una serie di incontri pubblici il problema dei cambiamenti climatici, sotto vari aspetti (scientifico, sociale, generazionale, ecc.).
In questo incontro in particolare, partendo dal libro scritto da Sara Segantin, una delle protagoniste italiane del movimento Fridays for Future, si rifletterà sui risvolti sociali e umani del riscaldamento globale.
La protagonista del libro è Alice, una diciannovenne cresciuta in un paesino di montagna, immersa nella natura. Ma cosa succede quando la natura si scatena in modo imprevedibile e inatteso? Per Alice è un terremoto che la spinge a rimettere in discussione tutto il suo mondo, anche se stessa.
Tornata all’università, si scontra con le proprie insicurezze, ma allo stesso tempo scopre in sé una passione ancora sconosciuta – quella per l’ambiente e per l’impegno civile – e si lascia sorprendere dall’amicizia vera, e dall’amore.
Con Alice sono protagonisti i paesaggi affascinanti del nostro Paese, da proteggere e di cui andare fieri, dalle Alpi alle grotte del Carso, in una storia emozionante di coraggio, forza, legami e sogni che ci ricorda cosa ci rende davvero vivi: lottare per una buona causa.

SARA SEGANTIN  è un’attivista e comunicatrice scientifica. Ha un Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ed è una delle fondatrici di “Fridays for Future” in Italia. È autrice di  Alika (Fanucci Editore 2019) e STEPS. Giovani alpinisti su antichi sentieri (C.A.I. 2020).

Giustiniana Wynne-Testi veneziani

I “testi veneziani” di Giustiniana Wynne

Ateneo Veneto, Centro Tedesco di Studi Veneziani

Presentazione del libro

Giustiniana Wynne. Testi veneziani
Del soggiorno dei Conti del Nord. Il trionfo dei gondolieri

a cura di Rotraud von Kulessa (Padova, Il Poligrafo, 2022)

Daria Perocco conversa con la curatrice

L’anglo-veneziana Giustiniana Wynne, contessa di Orsini Rosenberg (1737-1791) fa parte del numero delle letterate venete che hanno partecipato in modo attivo alla vita culturale della Serenissima del ‘700.
Ne testimoniano i suoi ‘testi veneziani’: una lettera al fratello Riccardo sul soggiorno dei Conti del Nord a Venezia nel 1782 descrive le feste organizzate nell’occasione del viaggio in laguna del figlio di Caterina II, Paolo Petrowitsch, insieme alla consorte Maria Feodorowna; la novella Il trionfo de’ gondolieri, che l’autrice aveva inserito alla fine delle sue Pièces morales (1785), che unisce la tradizione della ‘poesia per le regate’ e l’antropologia settecentesca.
La presente edizione bilingue, curata da Rotraud von Kulessa, presenta i testi originali in lingua francese con la traduzione italiana settecentesca a fronte, ed è accompagnata da una introduzione in lingua italiana e, in appendice, da una serie di documenti – in parte inediti – che mettono in luce il contributo femminile alla vita culturale di una Venezia tardosettecentesca divisa tra cosmopolitismo e patriottismo.

Rotraud von Kulessa è docente di Letteratura francese e Letteratura italiana presso l’università di Augsburg (Germania). E’ stata professore Erasmus e Visiting Scholar presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi interessi sono rivolti in particolare alla produzione femminile italiana e francese del 1700 e del 1800.

Il remoto nel futuro di Venezia

Smart working: un’opportunità di lavoro e residenza

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introducono Tiziana Plebani, consigliera Ateneo Veneto
e Guido Moltedo, direttore della rivista online Ytali

Contributo di Chiara Bisconti, ex assessora del Comune di Milano e consulente sui temi del lavoro agile

Presentazione di alcuni progetti e attività esistenti a Venezia:
Crafted, con Federica Bagnoli e Silvio Meazza
SerenDpt, con Luca Giuman
Venywhere, con Carlo Santagiustina

A seguire:
dibattito con Sergio Pascolo (Venice Urban Lab), Maria Fiano (Osservatorio Civico sulla casa e la residenza) e Marco Gasparinetti (Gruppo 25 aprile)

Il lavoro da remoto: uno strumento con cui abbiamo acquisito confidenza durante la pandemia e che si sta accreditando ed espandendo sempre di più.
Con il cosiddetto smart working i vantaggi per una città come Venezia sono indubbi. Il lavoro a distanza infatti può risolvere il problema degli spostamenti (da sempre nodo cruciale della città) e può diventare un formidabile volano di rilancio dell’area lagunare sia per chi già vi abita sia per chi intende porvi la propria residenza, contrastando così il calo della popolazione che sembra inarrestabile.
L’Ateneo Veneto, da sempre attento ai problemi della città, vuole discutere dello smart working, evidenziandone luci e ombre, ascoltando esperienze consolidate di altre realtà e mappando quelle già esistenti a Venezia.

Gaspara Stampa – “Arsi, piansi, cantai”

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Vela spa
Carnevale di Venezia 2023

Arsi, piansi, cantai
Concerto per Gaspara Stampa nell’anniversario della nascita (1523-1554)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell‘Ateneo Veneto
Introduce Linda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia
Margherita Stevanato voce narrante
Alberto Mesirca esegue alla chitarra musiche rinascimentali
e nuove musiche di Claudio Ambrosini
Con un testo originale di Luciano Menetto

Gaspara Stampa è stata innanzi tutto una delle voci originali della poesia del ‘500 e una figura di donna assolutamente particolare, che ha suscitato fin dai secoli scorsi un grande interesse. Poco importa che fosse davvero o meno una cortigiana, ciò che conta è sottolineare come Gaspara sia riuscita a rimanere in equilibrio in un mondo complesso come quello veneziano, che tra le tante libertà nascondeva rigide convenzioni. Così i suoi versi, pur rispettando le regole dettate da Petrarca, ci restituiscono una verità d’accenti immediata, che rende molto moderna una donna che usò l’amore come sorgente per dare alito al suo talento poetico. E tra passato e presente, intrecciati in un gioco di rimbalzi, sta anche questo concerto-spettacolo, dove i sonetti della poetessa vanno a costruire l’ossatura del monologo originale di un poeta contemporaneo, Luciano Menetto, che scrive a sua volta in antico veneziano.
Questa compresenza di elementi rinascimentali e contemporanei si ritrova anche sul piano musicale, che alterna musiche d’epoca con nuove composizioni di Claudio Ambrosini, costruite secondo la sua “Tecnica della Prospettiva”.
Sono musiche attuali ma che si ricollegano al Cinquecento, guardato con affetto ma anche con uno sguardo prospettico: cioè da qui, dall’oggi.
Un confronto stimolante tra quel linguaggio, e quelle tecniche, e le più recenti innovazioni.


Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

ferrovia stazione santa lucia

Infrastrutture di trasporto e territorio

Ateneo Veneto, DICEA Università di Padova, rivista «Trasporti & Cultura»
Ciclo di incontri
INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E TERRITORIO

Saluti di Filippo Maria Carinci, Vicepresidente Ateneo Veneto
Claudio Aldegheri, Ordine Architetti PPC

Introduzione al ciclo dei curatori
Laura Facchinelli, Giovanni Giacomello, Michelangelo Savino

Incontro inaugurale
La stazione ferroviaria come nodo di interscambio e polo di sviluppo urbano
Interventi di:
Giovanni Giacomello, DICEA Università di Padova e Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani
Pasqualino Boschetto, DICEA Università di Padova
Simona Lega, FS Sistemi Urbani
Ilaria Segala, già Assessore del Comune di Verona

La trasformazione della stazione ferroviaria in un hub di mobilità intermodale è ormai un elemento acquisito nelle politiche urbane e infrastrutturali, così come la sua riorganizzazione in funzione di una nuova e diversa cultura del viaggiare.
Le potenzialità e il ruolo della stazione ferroviaria come fulcro di un processo di rigenerazione urbana e di miglioramento della qualità complessiva della città invece devono ancora trovare concreta applicazione nei processi di trasformazione della città e una efficace sinergia tra gli attori della costruzione della città contemporanea. L’incontro, tra riflessioni critiche e presentazione di casi in fase di realizzazione, invita a riflettere su questa importante sfida per le città italiane.

cromosomi sabrina tosi

Donne di oggi – Sabrina Tosi

Inner Wheel Club di Venezia

Conferenza Incontro
Introduce Daniela Ginella Busato, Presidente Inner Wheel Club di Venezia

Lo studio dei cromosomi nelle leucemie
Relatrice: Sabrina Tosi, Brunel University di Londra

Sabrina Tosi racconta del suo tragitto come “donna in carriera” e di come l’ambiente e le circostanze l’abbiano spinta a scegliere di cambiare Paese, spiegando passo dopo passo le sue scoperte scientifiche basate sullo studio delle leucemie pediatriche, utilizzando tecniche di citogenetica molecolare.
Scoperte che si sono rivelate essenziali per comprendere il comportamento biologico di determinate leucemie al punto di permetterne uno studio dettagliato e di sperare di trovare una terapia efficace.

Sabrina Tosi, Laurea in Scienze Biologiche; specializzata in citogenetica umana; PhD “Studio del cromosoma 7 nelle leucemie”; docente alla facoltà di Scienze Biomediche  (Reader) e Capo del Laboratorio di Ricerca “Leucemia e Cromosoma” della Brunel University di Londra.

Balestrieri Sud America

Carnevale di Venezia 2023 – Gerardo Balestrieri

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Vela s.p.a.
Carnevale di Venezia 2023

Gerardo Balestrieri in concerto
Ah  Sud America!!!


Il nuovo spettacolo di Gerardo Balestrieri è un progetto legato alla musica sud americana.
Canzoni tradotte e liberamente adattate in lingua italiana per un concerto all’ insegna del ritmo e delle parole, romantico, ironico e sensuale…

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Darwin day

XV Darwin Day – La longevità e l’invecchiamento

Ateneo Veneto, UAAR Circolo di Venezia, Università di Padova, Università di Roma “Sapienza”, Università di Genova

XV Darwin Day – Giornata di Studio
La longevità e l’invecchiamento

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto

Introducono: Piero Benedetti (Università di Padova)
Franco Ferrari (Uaar VE – Ateneo Veneto)

Francesco Cassata (Università di Genova e Centro Linceo Beniamino Segre Accademia Nazionale dei Lincei)
Alla fonte della giovinezza: biologia visionaria e fantascienza del Novecento

Giorgio Camilloni (Università “La Sapienza”, Roma)
Invecchiamento: cosa è scritto nel nostro genoma e cosa scriviamo nell’epigenoma

ore 11.30
Pietro Del Soldà
Come vincere la Vecchiaia da giovani
Dell’Amazzonia esplorata da Von Humboldt

Finale con
Elida Fetahovic (Conservatorio B. Marcello, Venezia) al pianoforte
Intermezzi op.117 di Brahms: Senilità, Ricordi e Trasfigurazione

L’incontro è dedicato agli studenti degli Istituti superiori e si svolge in collegamento sulla piattaforma zoom

giorno del ricordo

Giorno del Ricordo 2023 – Pola città perduta

Ateneo Veneto, ANVGD-Venezia

GIORNO DEL RICORDO 2023
Presentazione del libro
Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47)
di Roberto Spazzali (Milano, Edizioni Ares 2022)

Modera Silva Zanlorenzi, ANVGD-Venezia
Il giornalista Edoardo Pittalis conversa con l’autore

Nel Giorno del Ricordo all’Ateneo Veneto si rievoca una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l’esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947.
Roberto Spazzali affronta la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, e la conseguente, drammatica fuga degli esuli.
Nelle pagine del suo libro si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano. La narrazione, scientificamente ineccepibile ma coinvolgente come un romanzo, è arricchita da una moltitudine di documenti inediti provenienti dell’Ufficio per la Venezia Giulia.

Roberto Spazzali, storico e pubblicista, studioso d’istituzioni, si occupa dei fenomeni politici e sociali del Novecento nella Venezia Giulia. Assieme a Giuseppe Parlato, Raoul Pupo e Guido Rumici ha realizzato le “Linee guida per la didattica della Frontiera adriatica” pubblicate dal Miur il 21 ottobre 2022  per contestualizzare le vicende cui fa riferimento la legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

San Giorgio e san Marco - Vista

L’invenzione della città anfibia

Ateneo Veneto, Venezia 1600
Per le celebrazioni della fondazione di Venezia

Venezia da arcipelago a metropoli: l’invenzione della città anfibia
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

Saluto di Filippo Maria Carinci, VicePresidente Ateneo Veneto

Il 25 marzo 421, secondo la tradizione, nacque Venezia ma, a differenza delle altre città non vi fu un fondatore che con l’aratro segnò il solco delle mura che avrebbero diviso la cultura urbana dalla natura circostante.
La Venezia delle origini era un arcipelago difeso dalla sua laguna, costituito da terre incerte rese appetibili soltanto dalla paura e dalla impossibilità di vivere altrove in sicurezza. Quella dimensione anfibia divenne un organico corpo urbano grazie all’ingegno e all’inventiva dei suoi abitanti che gestirono le contrapposte forze dei fiumi e del mare, consolidarono la terra, scavarono i canali e congiunsero le isole con i ponti. Nell’arcipelago delle origini si dovette inventare una viabilità adeguata alla specificità dell’habitat lagunare. Per far transitare carri, cavalli e pedoni da un’isola all’altra si utilizzarono delle passerelle levatoie. Lo stesso ponte di Rialto era in legno e aveva la parte centrale levatoia.
Lentamente i ponti assunsero la forma ad arco per garantire il passaggio delle barche sui canali sottostanti, mentre i quadrupedi scomparivano da Venezia. Nasceva così un modello di duplice viabilità non interferente, che le città moderne  spesso non sono ancora riuscite a realizzare.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini
Produzione TSV – Teatro Nazionale

Dodici bizzarri personaggi, dodici veneziani eccentrici – ovvero i proprietari degli appartamenti che sono situati in un ideale percorso, dalla Stazione al Lido alla campagna – raccontano ad un intervistatore giunto in laguna dagli States i loro pensieri e le loro ossessioni, in una sorta di confessione pubblica dei desideri più reconditi.
Gli allievi del III anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del TSV – Teatro Nazionale guidati da Paolo Puppa, che è anche autore del testo, danno voce e corpo a questi inediti ritratti di chi abita la città lagunare.

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro

Basilica San Marco acqua alta

La difesa dalle acque alte della Basilica di San Marco

Ateneo Veneto, Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Collegio degli Ingegneri di Venezia
Convegno
La difesa dalle acque alte della basilica di San Marco e dell’insula marciana

Saluti istituzionali e presentazione del convegno
Antonella Magaraggia, Mariano Carraro, Sandro Boato, Fabrizio Magani, Tommaso Colabufo, Francesca Zaccariotto

Interventi
Carlo Alberto Tesserin – Primo procuratore della Basilica di San Marco
La salvaguardia della basilica di San Marco: situazione, esigenze e prospettive
Giorgio Barbato, Provveditorato per le Opere Pubbliche di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia
Gli interventi di restauro e messa in sicurezza della Basilica e di piazza di San Marco programmati e finanziati dal Provveditorato OO.PP.
Diego Semenzato, Studio General Progetti S.r.l. di Venezia
Il progetto di difesa del nartece della Basilica nei confronti delle acque medio alte (Premio Torta 2021)
Daniele Rinaldo, Studio Rinaldo S.r.l. di Marghera (VE)
I progetti della barriera di cristallo a presidio della Basilica e dimessa in sicurezza dell’insula di San Marco
Francesco Lanza, Thetis S.p.A.
I cantieri degli interventi conclusi ed avviati riguardanti i lavori di difesa dalle acque alte della Basilica e di piazza San Marco
Ilaria Cavaggioni, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il comune di Venezia e la Laguna
Gli aspetti architettonici della barriera di cristallo a protezione della Basilica di San Marco
Sara Bini, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la Laguna
Archeologia in piazza San Marco: lo studio e la valorizzazione dei reperti
Pierpaolo Campostrini, Direttore Generale del Consorzio CORILA
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salvaguardia della risultati e avanzamento delle ricerche in corso
Mario Piana, IUAV e Proto della Basilica di San Marco
La conservazione della Basilica di San Marco: i danni e gli interventi di restauro

Mariano Carraro, Presidente Ordine Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia
Conclusioni

Caleca - Bernardino Nogara (Osio)

Le tante vite di Bernardino Nogara

Presentazione del libro
Al servizio dell’Italia e del Papa. Le tante vite di Bernardino Nogara (1870 – 1958)
di Angelo Caleca (Bologna, Il Mulino 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Luciano Segreto
, professore di storia economica, Università degli Studi di Firenze
Arthur Hérisson, ricercatore all’École française de Rome
conversano con l’autore

Modera Bernardino Osio, diplomatico, nipote di Bernardino Nogara

Ingegnere, uomo d’affari, diplomatico, finanziere Vaticano: non è facile trovare una definizione unica per Bernardino Nogara. La sua carriera da giovane ingegnere cominciò infatti nelle miniere, prima nella sua Lombardia, poi in Galles e infine nei Balcani. Queste furono solo le prime tappe di un lungo viaggio, costellato da incontri importanti e da ruoli determinanti sulla scena nazionale e internazionale. Dalle miniere balcaniche Nogara arrivò a Costantinopoli, allora capitale dell’Impero ottomano, dove ebbe incarichi di rilievo per conto del governo italiano e divenne finanziere. Questa nuova dimensione, a cavallo tra affari, finanza e diplomazia, lo portò poi alla conferenza di pace di Versailles e a Berlino al Piano Dawes.
Nel 1929 da Berlino si trasferì nella Città del Vaticano, chiamato da Pio XI a gestire le finanze della Santa Sede, posizione che il cattolico Nogara ricoprì per 25 anni. Nel 1958, alla sua morte, Giovanni XXIII definì Bernardino Nogara «servo buono e fedele»: una descrizione calzante, a patto di specificare che la fedeltà di Nogara non fu solo nei confronti della Chiesa o del Pontefice ma anche dell’Italia. Una doppia fedeltà che, con grande autonomia di giudizio, riuscì a gestire anche nei momenti più difficili.

Angelo Caleca, dopo la laurea alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Firenze.

Venis Andergraun copertina

Venis Andergraun – La Venezia degli anni Ottanta

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I antichi″

Venis Andergraun
Presentazione-spettacolo del libro di Andrea Merola

Interventi di Roberto Bianchin, Luca Colferai, Andrea Merola

Con canzoni d’epoca cantate e suonate dal vivo da
Serena Catullo (voce), Giovanni Dell’Olivo (chitarra e voce)
Immagini e testi di Andrea Merola
Ideazione e regia di Luca Colferai

Il fotografo veneziano Andrea Merola ha abbinato in Venis Andergraun (I Antichi editori, Venezia 2022) l’arte dell’immagine a quella della parola scritta.
In 182 foto e alcuni testi graffianti racconta senza nostalgia e retorica gli anni Ottanta e Novanta del Novecento a Venezia, testimoniando temi e problemi che affliggevano all’epoca gli abitanti della città e che sempre più grandi affliggono oggi i superstiti. Fotoreporter di giornali, riviste e agenzie internazionali, butta il suo sguardo da cronista sul mondo. Ecco i cortei, gli scioperi, le manifestazioni, le lotte contro gli sfratti, l’assistenza, le case di riposo, gli orti degli anziani, le colonie estive dei bambini.  Ma anche il Carnevale di Venezia, quando aveva un senso farlo, e le grandi feste. Il libro si chiude con un sorriso: i volti dei personaggi di quei tempi importanti e quasi dimenticati.
All’Ateneo Veneto tutto questo si trasforma in uno spettacolo con lettura drammatizzata di brani del testo, corredata dalla proiezione delle immagini pubblicate, con accompagnamento dal vivo di canzoni originali dell’epoca.

Evangelium bibentium

Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto – incontro riservato

Evangelium Bibentium. Poesie sul vino da Nord a Sud e viceversa

Introduce Paolo Balboni
Presentazione di Enzo Santese e Daniela Zamburlin
Modera Giorgia Pollastri

Letture dall’omonima raccolta curata da Antonella Barina, nuovi componimenti e video dei poeti di Sicilia e di altre regioni.
Incontro promosso dalla Casa della Poesia dell’Ateneo Veneto, dal Gruppo Poesia Comunità di Mestre, da Edizione dell’Autrice e da Aeì Mèlos-Sempre Musica di Trieste.

Venire a Venezia balcone

Venire, a Venezia – Letture sceniche a cura di Paolo Puppa

Ateneo Veneto, Teatro Stabile del Veneto

Venire, a Venezia. Dodici percorsi e qualche incrocio

Letture sceniche a cura di Paolo Puppa
Con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni:  Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti, Mattia Vodopivec
Aiuto regia: Leonardo Tosini

Biglietto € 5
Acquisto biglietti: online nel sito del Teatro Carlo Goldoni di Venezia o presso la biglietteria del teatro.

storia del carnevale Antichi

“I Antichi” e la storia del Carnevale di Venezia

Ateneo Veneto, Compagnia de Calza ″I Antichi″, Comune di Venezia, Vela spa
Carnevale di Venezia 2023

Conferenza-spettacolo in costumi d’epoca
Breve e incredibile storia del Carnevale di Venezia

Saranno in scena (in ordine di apparizione):
Giacomo Casanova, Marco Polo, Lorenzi Celsi, Gaspara Stampa, Isabella Teotochi Albrizzi, Zorzi Alvise Baffo
Interpretati da (in ordine alfabetico):
Luca Bagnoli, Roberto Bianchin, Luca Colferai, Numa Echos, Federica Zagatti Wolf-Ferrari

Costumi e accessori di Nicoletta Lucerna
Ideazione e regia di Luca Colferai

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – V lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il crepuscolo del Neo-palladianesimo tra Sette e Ottocento
Relatore: Guido Zucconi (Università IUAV, Venezia)

Nel secondo Settecento, sullo sfondo di una Serenissima agonizzante, si consuma l’ultimo  atto di un’architettura ispirata all’opera di Palladio. Questo vale per la teoria (Temanza, Milizia, Bertotti, Scamozzi) e per il progetto, ove spicca Giannantonio Selva  che riesce ad adattare modelli all’antica a temi nuovi, come quello del teatro.
Dopo il 1797, con l’alternanza tra governo francese e austriaco, inizia la fase di “omologazione” alla scala sia urbana che architettonica: da un lato con l’interramento di canali e la costruzione di ponti, dall’altro con l’adattamento di ex-conventi a nuove funzioni di uso pubblico (scuole, ospedali, musei): ne è un ottimo esempio la ristrutturazione del complesso della Carità in Accademia.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Joseph Heintz Sala Maggior Consiglio Venezia

Corso di Storia Veneta 2023 – VI e ultima lezione

IL POTERE DELLE IMMAGINI. LE IMMAGINI DEL POTERE.
PER UNA STORIA DEL PALAZZO DUCALE

Spazi e immagini nella sala del Maggior Consiglio
Relatore: Giorgio Tagliaferro (Warwick University)

Il Maggior Consiglio costituiva la base del sistema di governo della Repubblica di San Marco. La sua principale funzione era la nomina delle cariche amministrative. L’enorme sala che a Palazzo Ducale ne ospitava le riunioni, riflette l’ampiezza e il prestigio del Maggior Consiglio tanto nelle dimensioni quanto nell’apparato decorativo. Nelle intenzioni dei progettatori, la decorazione avrebbe dovuto raccogliere e rappresentare la memoria collettiva del patriziato ed esaltare la natura virtuosa dimostrata dei veneziani attraverso l’amore per la patria, per la libertà e per la fede cristiana. In questo modo, si voleva anche sottolineare come il Maggior Consiglio, insieme alle altre leggi e istituzioni fondate dai benemeriti antenati della Repubblica, incarnasse la continuità tra quelle generazioni e le odierne.
La lezione di Giorgio Tagliaferro, che conclude il Corso di Storia Veneta 2023,  si propone di dimostrare come il ciclo pittorico in questione si articoli secondo assi visivi espressamente concepiti per coinvolgere lo spettatore che si muoveva nella sala del Maggior Consiglio e in quella adiacente dello Scrutinio, per renderlo parte attiva nella costruzione dei significati.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – IV lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Il Palladianesimo nella campagna veneta e le trasformazioni della casa-di-villa
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

La rinascita di Venezia dopo la peste del 1630 coinvolge anche la terraferma. Nuovi investimenti in campo agricolo e industriale incrementano la spinta verso la campagna e la casa-di-villa di invenzione palladiana, dall’essere un’abitazione temporanea, è trasformata in una vera e propria residenza.
I cosiddetti architetti di diletto, giovandosi delle frequentazioni di contesti internazionali, riescono a rielaborare i temi palladiani e a confrontarsi con le sperimentazioni del Seicento romano ed europeo per trasformare le case di campagna in residenze principesche.

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – III lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Le rinascite della casa veneziana in palazzo tra Cinquecento e Settecento
Relatrice: Paola Placentino, Università di Padova

Una rinascita interessa Venezia dopo la peste del 1630. Nuove gerarchie produttive rendono vivace l’economia della Repubblica e nuovi patrizi diventano committenti delle proprie case di famiglia per costruire o consolidare, attraverso l’architettura, la propria immagine pubblica.
Il modello tradizionale della casa-fondaco è profondamente innovato alla luce delle nuove esigenze abitative, rielaborando gli spunti provenienti prima da Roma e poi dalle corti europee.

Dedalo e Icaro Canova

Progetto Ateneo nel Mondo – Passeggiata canoviana

Ateneo Veneto, Regione del Veneto

L’ATENEO PER I VENETI NEL MONDO

Introduce e coordina Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

– Presentazione e proiezione del docu-film
Passeggiata canoviana (37′, 2023)
Progetto di Nico Stringa, regia di Jacopo Zanessi, produzione Kublai film per Ateneo Veneto

– Presentazione delle video-lezioni  Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino
a cura di Paolo Balboni

La missione principale dell’Ateneo Veneto, da oltre duecento anni, è quella di diffondere la cultura in ogni sua forma; negli ultimi anni uno sforzo particolare è stato dedicato anche ad allargare la platea degli utenti a cui l’Ateneo si rivolge, utilizzando sempre nuovi canali di comunicazione. Per questo, anche grazie al contributo della Regione del Veneto, è stato possibile realizzare dei progetti innovativi che vengono presentati in questa occasione.
Il primo è un docu-film dedicato ad Antonio Canova e ai suoi anni veneziani, realizzato in occasione del bicentenario della morte (1822-2022) del grande scultore. Prodotto da Kublai film per l’Ateneo Veneto, il video è una sorta di passeggiata attraverso Venezia alla scoperta dei luoghi canoviani, accompagnati dallo storico dell’arte Nico Stringa.
Il docu-film è stato ideato e realizzato per tutte le persone appassionate di arte e amanti di Venezia, ovunque nel mondo, e per questo, dopo la proiezione pubblica all’Ateneo Veneto, sarà disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”, sottotitolato anche per il pubblico non italiano.

Il secondo progetto è dedicato più strettamente alle comunità dei Veneti nel mondo. L’Ateneo Veneto ha realizzato, sempre con il contributo della Regione Veneto, l’elaborazione di due videolezioni ricavate dalla conferenza-spettacolo Volver ovvero il sogno di un ritorno. Da Venezia a Buenos Aires sulle corde di un violino, tenutasi all’Ateneo il 14 gennaio 2022, con l’intento di mettere in luce il contributo dato dai veneti emigrati in Argentina nel ‘900.
Grazie alle schede di approfondimento e alla trascrizione, le videolezioni diventano così un interessante strumento di e-lerning per tutti i veneti e gli italiani nel mondo che vogliano migliorare e approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana. Anche le videolezioni sul tango sono disponibile nel nostro sito internet alla sezione “Ateneo nel mondo”.

Francesco Furlan Cercando Olga Manente

Giorno della Memoria 2023 – Olga allo specchio

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – AULA BARATTO

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia, Comune di Venezia

Olga allo specchio. A Ca’ Foscari attraverso le leggi razziali
Tavola rotonda sui libri
– Olga Blumenthal. Storie di una famiglia e di una vita
di Emilia Peatini (Verona, Cierre 2022)
Cercando Olga. Sui passi di Olga Manente, prima studentessa nera all’Università di Ca’ Foscari di Venezia
di Francesco Furlan (Portogruaro, Nuovadimensione editore 2022)

Saluti di
Sara De Vido, delegata Università Ca’ Foscari
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Coordinano Alessandro Casellato e Simon Levis Sullam

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – II lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA

Architettura monumentale e “edilizia minore” tra tradizione e novità nel XVI secolo
Relatore: Gianmario Guidarelli, Università di Padova

Nell’architettura cosiddetta “minore” (concetto reso celebre da un volume di Egle Renata Trincanato) il rapporto tra tradizione e novità è particolarmente significativo a partire dal XVI secolo.
Nel momento in cui l’aumento demografico della città comporta la costruzione di una notevole quantità di nuovi alloggi, l’apertura di decine di cantieri in contemporanea determina la creazione di una vera e propria industria edilizia, basata su criteri di standardizzazione tipologica e tecnologica. In questo contesto, la persistenza di tradizioni costruttive si associa ad un largo impiego di elementi decorativi realizzati secondo una versione semplificata di quel linguaggio all’antica già sperimentato negli edifici monumentali, come palazzi e chiese.

Primo Levi Se questo è un uomo copertina

Giorno della Memoria 2023 – Maratona di lettura

Ateneo Veneto, Comune di  Venezia 
Con il patrocinio del Centro Internazionale di  Studi Primo Levi

Voi che vivete sicuri”
Maratona di lettura integrale del testo di Primo Levi
Se questo è un uomo (Torino, Einaudi)

Introduce Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Si avvicendano alla lettura:
– studenti degli istituti “Marco Polo”, “Marco Foscarini”, “Dante Alighieri”
– componenti dell’Associazione Donne Ebree Italiane, del Centro Tedesco di Studi Veneziani, di ANPI e IVESER
– componenti dell’Associazione “Il nodo sciolto”
– componenti dell’Associazione “Il granello di senape”, organizzazione di volontariato penitenziario
– rappresentanti dell’Università di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
– gli attori Ottavia Piccolo, Alessandro Bressanello, Daniela Foà, Savino Liuzzi, Andrea Pennacchi (in videolettura), lo scrittore Gianrico Carofiglio (in videolettura)
– amici, soci e tanti altri

Cesare Furlanetto memorie prigionia

Giorno della Memoria 2023 – Cesare Furlanetto e gli internati militari italiani

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, ANPPIA Venezia, Iveser
Giorno della Memoria 2023
Internati militari italiani nei Lager tedeschi dopo l’8 settembre ’43

Saluto di Filippo Maria Carinci, Vicepresidente Ateneo Veneto
Ermelinda Damiano
, Presidente Consiglio Comunale di Venezia

Interventi di:
Giulio Bobbo
, storico, Iveser
Stefania Bertelli, storica, Iveser
Stefano Furlanetto, curatore del libro Diario sulla mia prigionia di Cesare Furlanetto
Anne Friebel
, storica del Memoriale del lavoro forzato di Lipsia

La conferenza prende spunto dal libro “Diario sulla mia prigionia. Iddio e i miei compagni mi son testimoni di ciò che scrivo” a cura di Stefano Furlanetto.  Il diario è stato scoperto dopo la morte dell’autore e trascritto dal nipote Stefano, che ne ha ordinato gli appunti sparsi e scritti a matita su fogli di fortuna. Durante l’incontro sono previsti una introduzione storica sulla vicenda degli internati militari italiani, un’analisi dell’evoluzione della Memoria pubblica e un approfondimento basato su fonti tedesche.

David Bidussa, Mussolini scritti e discorsi

Giorno della Memoria 2023 – David Bidussa e l’eredità di Mussolini

Ateneo Veneto, ANPPIA Venezia, Iveser, GL-FIAP, Comune di Venezia
Giorno della Memoria 2023
I conti col passato: l’eredità di Mussolini

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Stefania Bertelli,
Presidente ANPPIA Venezia

Introduce Renato Jona, ANPPIA Venezia

La storica Giulia Albanese conversa con David Bidussa, storico sociale delle idee, 
curatore del libro Benito Mussolini. Scritti e discorsi. 1904-1945
(Milano, Feltrinelli 2022)

Rileggere gli scritti di Benito Mussolini significa indagare come si sia costruita l’Italia di oggi, per comprendere le origini de nostro paese e fare i conti col passato, che non è definitivamente alle nostre spalle.
L’antologia curata dallo storico David Bidussa indaga il fascismo non solo come la storia di un regime politico, ma ancora di più come una cultura. “La continuità dello Stato,” scrive Bidussa, “non ha significato solo permanenza degli apparati, ma anche di figure economiche, sociali e culturali.” Di conseguenza, l’obiettivo di questa sua nuova ricostruzione è entrare nella politica del duce. La parola mussoliniana è stata soprattutto una “parola di voce”, un tono, verrebbe da dire: la consumata perizia da attore con la quale il duce interpreta sé stesso davanti alle folle radunate sotto i balconi o in favore dell’obbiettivo che riprende la trebbiatura del grano, sono il risultato di una comprensione profonda dei meccanismi sui quali opera e attraverso i quali funziona la comunicazione di sé, in ambito politico.  Mussolini è stato figlio del suo secolo e artefice della propria epoca. In gran parte, anche della nostra. Al ventennio fascista risale il cantiere politico e culturale di un’ideologia dell’italianità e della nazione che ha un’aria familiare anche con il vocabolario contemporaneo del nostro Paese.

Archivio Fano

Salotto Musicale italiano – Concerto

Archivio Musicale Guido Alberto Fano Onlus, Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi

Concerto premio del Bando Elio Peruzzi. II edizione 2021

Duo Althea
Paolo Pellegrini (clarinetto); Nicola Possenti (pianoforte)

Musiche di Sergio Omizzolo, Jörg Widmann, Johannes Brahms, Jean Françaix

Acquisto biglietti: un’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso la sede del concerto
Biglietti: posto unico € 10,00.
Abbonati Musikàmera, soci Archivio Musicale Guido Alberto Fano, soci Ateneo Veneto: ingresso gratuito

Canaletto, Piazza San Marco, Venezia, Harvard Art Museums (bassa)

I lunedì dell’Architettura 2023 – I lezione

TRA RINASCITE E RINASCIMENTI.
L’ARCHITETTURA VENEZIANA IN ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA
a cura di Gianmario Guidarelli, Paola Placentino, Guido Zucconi

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Introduzione al corso di
Gianmario Guidarelli (Università di Padova) e Paola Placentino (Università di Padova)

Lezione inaugurale
Venezia nel Cinquecento: quale Rinascimento?
Relatore: Gianmario Guidarelli

Il termine “Rinascimento” non può essere associato a Venezia se non in una relazione dialettica. In una città dove qualunque rinnovamento è sempre un ripensamento della propria memoria e quindi della propria identità, l’adozione di un linguaggio architettonico “all’antica” avviene, almeno fino ai primi due decenni del XVI secolo, come “rivestimento” di spazi della tradizione lagunare: palazzi, impianti chiesastici basilicali, Scuole e così via.
Con l’arrivo di Jacopo Sansovino a Venezia (1527) e la renovatio della platea marciana con un linguaggio architettonico ispirato alla Roma del primo Cinquecento, il paradigma cambia soltanto in modo parziale, con tutte le novità (tecnologiche, linguistiche e spaziali) filtrate dalle successive generazioni di proti e maestranze.

Aldo Cazzullo Mussolini il capobanda

Aldo Cazzullo e “Mussolini il capobanda”

Presentazione del libro
Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo
di Aldo Cazzullo (Milano, Mondadori 2022)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Il giornalista Maurizio Crovato e lo scrittore Riccardo Calimani dialogano con l’autore

In occasione dei cento anni dalla Marcia su Roma, Aldo Cazzullo ha deciso di raccontare la storia di Benito Mussolini, una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: “uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra”….
Cazzullo in “Mussolini il capobanda” demolisce uno alla volta tutti i luoghi comuni sul fascismo e ricorda invece che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori, aveva conquistato il potere con la violenza, aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia, in Etiopia, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali.
La guerra non fu dunque un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull’altro e di una razza sull’altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se l’autore demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, da oltre trent’anni racconta sui giornali le principali vicende italiane e internazionali. Cura la pagina delle Lettere del «Corriere della Sera». Ha pubblicato libri sul Risorgimento (Viva l’Italia!), sulla prima guerra mondiale (La guerra dei nostri nonni), sulla Ricostruzione (Giuro che non avrò più fame), sugli anni Cinquanta (I ragazzi di via Po) e sugli anni Settanta (I ragazzi che volevano fare la rivoluzione). I suoi due libri su Dante (A riveder le stelle e Il posto degli uomini) sono dei best-sellers.

Brunetta La MOstra internazionale d'Arte cinematografica

La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia: storia e prospettive

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Interventi di
Roberto Cicutto,
Presidente La Biennale di Venezia
Michele Gottardi, critico cinematografico

Gian Piero Brunetta, autore del libro
La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica 1932 – 2022 (Venezia, Marsilio 2022)

Venezia è sinonimo anche di grande cinema, ed è la casa del festival cinematografico più antico del mondo. La Mostra internazionale di Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ha appena compiuto i suoi primi novant’anni e in attesa dell’edizione numero 80 l’Ateneo Veneto ha colto l’occasione per organizzare un incontro che parte dalla storia passata per arrivare alle prospettive future di questo straordinario festival che, edizione dopo edizione, presenta in laguna film che continuano a segnare epoche e a fare incetta dei maggiori premi internazionali, inclusi i Golden Globes 2023.
A discuterne sono stati invitati il presidente della Biennale Roberto Cicutto, il critico cinematografico Michele Gottardi e il decano della storia e critica cinematografica Gian Piero Brunetta, autore del volume La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica 1932 – 2022 (Venezia, Marsilio 2022).
Pagina dopo pagina Brunetta narra l’avvicendamento di presidenti e di giurie, l’operato e le strategie dei direttori e le caratteristiche salienti delle diverse edizioni della Mostra, l’alternanza di gusti, mode, polemiche e ideologie che sono lo specchio morale ed estetico di un secolo di vita italiana.

Gian Piero Brunetta
(Cesena, 1942), professore emerito di Storia e critica del cinema dell’Università di Padova. Ha scritto più storie del cinema italiano e curato una Storia del cinema mondiale e un Dizionario dei registi del cinema mondiale. Ha ideato mostre sul cinema e sul precinema – tra cui la Mostra di Cinecittà per il centenario del cinema italiano del 1995 – e il programma radiofonico Radiocelluloide. Ha collaborato con i registi Ettore Scola e Gianfranco Mingozzi. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei e nel 2020 il Premio Acqui Storia nella sezione storico-divulgativa.

Diane von Furstenberg - Jesse Frohman

Diane von Furstenberg: le parole di una vita

Antonella Magaraggia e Toto Bergamo Rossi conversano con

Diane von Furstenberg, autrice del libro

Own It: The Secret To Life  (New York, Phaidon Press 2021)

Diane von Furstenberg, stilista di fama internazionale, autrice e filantropa, è un simbolo del glamour liberty femminile. Andy Warhol l’ha immortalata sulla tela e Newsweek del 1976 le ha dedicato la copertina come imprenditrice di maggior successo.
Il suo ultimo libro “Own it” raccoglie, in una sorta di dizionario dalla A alla Z, le parole chiave di una vita, quelle che l’hanno tracciata e hanno costruito la sua carriera, commentate con dei personalissimi aforismi.
“Own It” può diventare anche un vademecum per la crescita personale e professionale di chiunque, a qualsiasi età. “Il segreto della vita è una cosa sola: possederla – sostiene Diane von Furstenberg – Possedere le nostre imperfezioni. Possedere la nostra vulnerabilità, che diventa la nostra forza. Qualunque sia la sfida, accettatela. Possederla è il primo passo verso tutto”.

L'inquilino_Lucia Annunziata

Lucia Annunziata e “L’inquilino”

Presentazione del libro
L’ inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico
di Lucia Annunziata (Milano, Feltrinelli 2022)

Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto, conversa con l’autrice

Nel suo nuovo libro, che ha richiesto tre anni e mezzo di lavoro, la giornalista Lucia Annunziata ha tratteggiato la storia del potere in Italia – con documenti e una quarantina di interviste inedite – dal 2011 al 2022.
Dieci anni in cui in Italia si sono succeduti sette governi guidati da sei premier, di cui quattro non erano neppure eletti in Parlamento: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte, Mario Draghi. Inquilini di Palazzo Chigi, li definisce l’autrice, provvisori abitanti del potere.
Dalla crisi economica al Covid alla guerra, fino alla mancata elezione di Draghi al Quirinale, Lucia Annunziata racconta la fine della fiducia nei partiti, lo svuotamento del Parlamento e i patti con cui viene scelto il presidente del Consiglio, l’itinerario dei vari governi e le ragioni del loro rapido logorarsi. E il tentativo di arginare la deriva populista che ha finito poi per consegnare il Paese alla destra con le ultime elezioni.

Lucia Annunziata, giornalista, conduce Mezz’ora in più in onda su Rai 3. Direttrice de “L’Huffington Post” fino al 2020, è stata presidente della Rai e direttrice del Tg3. E’ stata a lungo inviata dagli USA, dall’America Latina e dal Medio Oriente per i maggiori quotidiani italiani. Con Bassa intensità (Feltrinelli, 1991), il suo primo libro, ha vinto il Premio Malaparte e con La crepa (Rizzoli, 1998) il Premio Saint Vincent. 

Paolo Stella la luna piena delle fragole

Paolo Stella e “La luna piena delle fragole”

Presentazione del libro
La luna piena delle fragole
di Paolo Stella (Milano, De Agostini 2022)

Toto Bergamo Rossi conversa con l’autore

Un caso letterario, un romanzo per ragazzi, ispirato dai giovani della Generazione Z, che è insieme mito e fiaba e che narra la difficoltà di sentirsi diversi e il desiderio di scoprirsi.
Paolo Stella racconta l’avventura di Nessuno, un ragazzo senza età e senza memoria, alla ricerca di risposte che possano riportarlo a casa attraversando il mare. Navigando da un’isola all’altra, come un novello Ulisse, Nessuno incontrerà ragazzi e ragazze pieni di sogni e desideri da realizzare, solitudini da riempire e mondi da tramandare.
Il libro, che mescola uno straordinario racconto con le poetiche illustrazioni di Giuseppe Lo Schiavo, è stato scritto col prezioso contributo della psicologa e psicoterapeuta Anna Bonfanti, che ha accompagnato l’autore nell’ascolto delle storie di vita di un gruppo di ragazze ospiti di una casa-famiglia di Monza. I loro racconti e le loro riflessioni sono stati d’ispirazione per la stesura del romanzo e a loro il libro è dedicato.

Paolo Stella è un creativo poliedrico, amato dai lettori e seguito da un ampio pubblico sui social. Direttore creativo, esperto di strategie Web, ha all’attivo due bestseller: Meet me alla boa (Mondadori) e Per caso (Feltrinelli). È tra gli influencer più seguiti in Italia del 2021.

Giuliano Scabia all'Ateneo

L’ultimo Giuliano Scabia tra teatro e racconto

“Scala e sentiero verso il paradiso” e “Il ciclista prodigioso”

Introduce e coordina Silvana Tamiozzo
Interventi di Paolo Puppa e di Laura Vallortigara

Giuliano Scabia ci ha lasciato il 21 maggio 2021. La sua ultima comparsa all’Ateneo Veneto (a cui si riferisce la foto) è stata dell’11 gennaio 2019, in occasione della presentazione del documentario La Venezia di Giuliano Scabia, per la regia di Gianfranco Anzini.
Tra i fondatori del teatro di avanguardia, di cui è stato protagonista di una delle stagioni più felici (con il suo teatro vagante ha girato fino all’ultimo tutta la penisola nei suoi luoghi più segreti), è stato anche autore di poesia e di due cicli di romanzi “teatrali”: il ciclo di Nane Oca e il ciclo dell’Eterno andare, titolo che ben riassume la sua intera vicenda artistica e al quale appartiene Il ciclista prodigioso, uscito postumo per Einaudi.
L’altro prezioso libro uscito postumo, e che si presenta in questa occasione, è legato indissolubilmente ai suoi vagabondaggi teatrali: Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato attraversando l’università (La casa Usher 2021) ripercorre infatti il suo operare con gli studenti del DAMS di Bologna dal 1972 al 2005.
Paolo Puppa e Laura Vallortigara, giovane italianista che ha operato nell’archivio di Scabia, racconteranno attraverso queste due opere e qualche significativa immagine il mondo e il luminoso percorso di questo grande artista.

Calendario liturgico, Marucci (Vanon Alliata)

Il “Calendario liturgico” di Franco Marucci

Presentazione del libro
Calendario liturgico
di Franco Marucci (Roma, Castelvecchi 2022)

Michela Vanon Alliata (Università Ca’ Foscari) e Daniele Spero (docente del Patriarcato di Venezia)
conversano con l’autore

Calendario liturgico è un romanzo tout court pur essendo una sequenza di quindici racconti o episodi che si possono anche leggere come autonomi.  Il filo conduttore è la trasposizione nella contemporaneità, in modo parallelistico, allusivo e talvolta contrastivo, delle narrative e delle trame delle principali ricorrenze dell’anno liturgico, in registri narrativi che variano dal realistico al lirico, all’elegiaco, al parodistico, al favolistico, al fantastico e ancora altri. I protagonisti dei singoli racconti si muovono in scena in un medesimo spazio e si ripresentano, s’incontrano e si riconoscono in una specie di ‘piccola città’, ciascuno rivivendo a suo modo – consapevoli, ignari, insensibili – l’ardua sopravvivenza del sacro nella vita contemporanea.

Franco Marucci ha insegnato Letteratura inglese per un quarantennio, principalmente all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È autore, coautore, curatore e traduttore di numerosi saggi, monografie, volumi critici e storiografici.  E’ autore del romanzo Altomare (Castelvecchi (2020) e la sua monografia critica più recente è George Eliot’s ‘The Lifted Veil’: A Sequential and Contextual Reading (Routledge 2022).

Joseph Heintz Sala Maggior Consiglio Venezia

Corso di Storia Veneta 2023: “Il potere delle immagini. Le immagini del potere” – I lezione

IL POTERE DELLE IMMAGINI. LE IMMAGINI DEL POTERE. PER UNA STORIA DEL PALAZZO DUCALE

Lezione inaugurale
Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduzione al corso del direttore Alfredo Viggiano, Università degli Studi di Padova

Il Corso di quest’anno è articolato in sei lezioni e si propone di mettere insieme due percorsi di indagine che solitamente vengono tenuti distinti – quello politico e quello artistico –  per evidenziarne i possibili intrecci.
Al centro di questa interessante analisi c’è il Palazzo Ducale, meta turistica per eccellenza della Venezia contemporanea, che ha costituito da sempre la sede della sovranità della Repubblica.
Da un lato la sequenza delle sale dispiega un programma iconografico di immediata evidenza e di straordinaria ricchezza, dall’altro i rituali e le prassi concrete delle istituzioni della Serenissima concorrono alla presentazione e alla rappresentazione del potere nelle sue diverse dimensioni.

Per approfondire

Napoli è Napoli La Capria Capellini

“Napoli è Napoli” di La Capria, Perrella e Capellini

Presentazione del libro

Napoli è Napoli 
(Bologna, Minerva edizioni 2022)
di Raffaele La Capria e Silvio Perrella
con le fotografie di Lorenzo Capellini

Lo scenografo Pier Luigi Pizzi e lo storico dell’architettura Amerigo Restucci
conversano con gli autori

Tre amici, una città, un libro: La Capria, Perrella e Capellini dedicano a Napoli un racconto intimo e personale della loro amicizia e del fascino della città partenopea, in un anno speciale per Raffaele La Capria che ha compiuto 100 anni lo scorso 22 ottobre.
“Quest’anno voglio festeggiare i cent’anni del mio caro e amato amico Raffaele La Capria, Dudù, raccontando la Sua Napoli – scrive Lorenzo Capellini nella prefazione al libro – Grazie all’aiuto di Silvio Perrella, altro straordinario amico che ha curato tutta l’opera letteraria di La Capria per i Meridiani, ho potuto visitare la città che Raffaele ha tanto descritto nei suoi libri e ho avuto il privilegio di guardarla attraverso i suoi occhi.”
Nel libro (che si aggiunge ai tredici volumi della collana I luoghi dei sentimenti  diretta da Lorenzo Capellini e realizzata con gli amici scrittori sui luoghi da loro amati) si alternano testi di La Capria e Perrella affiancati da oltre 140 fotografie di Lorenzo Capellini.