
C. Flammarion, L’Atmosphère, météorologie populaire, Paris 1888
lunedì 20 Novembre 2023 - 17:30
Sala Tommaseo
Programma accademico
STORIA DELL’OREFICERIA E ARTI DECORATIVE 2023 – III lezione
Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti decorative 2023 – XIX edizione 2023
Connessioni sacre degli oggetti e significati altri della sacralità. Islam, Ebraismo, Protestantesimo
“Sacro e non sacro” nell’Ebraismo: la tradizione ebraica e i suoi oggetti di culto
Relatore: Rav Rabbino Avraham Alberto Sermoneta, Comunità Ebraica di Venezia
Rav Avraham Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della comunità ebraica di Venezia
“Sacro e non sacro” nell’Ebraismo: la tradizione ebraica e i suoi oggetti di culto
L’Arca dell’Alleanza, che custodiva le tavole della Legge, era pensata come un sontuoso e simbolico apparato a struttura mobile rivestita di lamine d’oro: aveva peregrinato nel deserto sino all’arrivo in Terra di Israele, dove il culto nomadico dell’Esodo si trasforma e stabilizza con la costruzione del Tempio, in cui l’Arca è destinata, tra alterne vicende di occultamenti, sino al trafugamento finale. Il Tempio di Gerusalemme, segno dell’unità morale e religiosa del popolo ebraico con lo splendore e il pregio dei suoi materiali, topos dell’antica arte edificatoria, venne più volte distrutto e ricostruito. Secondo gli studi sulle fonti antiche e il lungo lavoro dell’archeologo Sean Kingsleye, dopo il saccheggio di Tito l’insieme degli arredi col Tesoro del Tempio venne caricato sulle navi e portato a Roma, deprivandolo del suo valore “sacro”. “Sacro e non sacro” poggiano sulle radici dell’Ebraismo attraversando la sacralità di uno spazio in cammino, considerando le vicende storiche di un popolo in continua diaspora.

C. Flammarion, L’Atmosphère, météorologie populaire, Paris 1888