cinema neorealista

CORSO DI STORIA DEL CINEMA 2023 – II lezione

PER UNA STORIA DEL CINEMA IN PILLOLE

 Il neorealismo e la nuova Italia. Storia e caratteristiche di una breve epopea
Relatore: Michele Gottardi, critico cinematografico

Dopo l’introduzione metodologica del primo incontro, il corso di cinema entra nello specifico dei temi che hanno caratterizzato alcuni momenti della storia del cinema prendendo in considerazione  il  cinema neorealista e la “nuova Italia”.
In effetti il decennio che segue la fine della seconda guerra mondiale è stato uno dei più brillanti e innovativi del cinema italiano: Luchino Visconti, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica , e non solo, hanno mostrato che fuori dallo schermo c’era un’altra Italia da quella delle commedie esotiche del cinema in camicia nera, un’Italia che cercava di riemergere dal fascismo e dalla crisi economica, e che il cinema testimoniava, mettendo la macchina da presa in mezzo alla gente, spesso con attori non professionisti o poco noti. Fu un periodo breve, ma intenso, poi edulcorato in rosa, verso la commedia all’italiana, ma il cinema italiano ha continuato a conservare sempre un’attenzione verso il cinema di impegno civile, da Francesco Rosi a Marco Tullio Giordana.

cinematografo Lumiere

CORSO DI STORIA DEL CINEMA 2023 – I lezione

PER UNA STORIA DEL CINEMA IN PILLOLE

Lezione inaugurale
Che cos’è il cinema?
Relatore: Giuseppe Ghigi,  critico cinematografico e studioso di storia del cinema italiano

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

“Che cos’è il cinema?”. Domanda a cui non è facile rispondere. Ci hanno provato filosofi, sociologi, storici del cinema, registi, ma con definizioni a volte troppo generiche, altre tra loro contrapposte come “il cinema è il riflesso della realtà”, “il cinema è puro sogno”, “il cinema è una concezione del mondo” e così via.
Si potrebbe definire il cinema come “immagini in movimento” ma è ovvio che sia così. Il cinema è molto più che “immagini in movimento”: è il potere di costruire un Tempo e uno Spazio che determinano una narrazione. Questo potere è dato dal montaggio e dal mettere in quadro e fuori quadro il mondo. Forse il cinema è un Mondo Nuovo.
Potrebbe essere questa la risposta? Lo scopriremo durante il nuovo corso di Storia del Cinema che l’Ateneo Veneto propone: quattro incontri tematici che introducano la platea ai momenti chiave della storia del cinema italiano e mondiale del secondo dopoguerra, tenuti da esperti del settore, studiosi e critici letterari.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Incontri di Musica e Filosofia 2023 – Brahms/Michielon

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Archivio Vittorio Cini, Agimus Venezia, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

LA MUSICA E IL FANTASTICO

Brahms il progressivo?
Relatrice: Letizia Michielon, pianista, compositrice e filosofa della musica

Elida Fetahovic, al pianoforte, esegue di Johannes Brahms
Tre Intermezzi per pianoforte op. 117
Vier Klavierstücke op.119
Wasserklavier, Luciano Berio

In una celebre conferenza del 1933, in occasione del centenario della nascita di Johannes Brahms, Arnold Schönberg definì il compositore amburghese un “progressivo”, riflettendo sulla modernità delle sue audaci sperimentazioni armoniche e formali.
A distanza di quasi un secolo è possibile prendere nuovamente in esame tale impostazione critica e, traendo spunto dalle ultime collane pianistiche, provare a delineare i cardini che sorreggono l’estetica musicale brahmsiana, attraversata dai temi del ricordo, della lontananza e del sogno.

Italo Calvino

Buon compleanno, Italo!

In occasione del centenario della nascita, l’Ateneo Veneto intende festeggiare
Italo Calvino (1923 – 1985)
leggendo alcuni suoi testi

Saluto di Antonella Magaraggia
Coordina Ilaria Crotti

Intervengono:
Giancarlo Carnevale, Ilaria Crotti, Roberta Favia, Michele Gottardi, Margherita Losacco, Stefania Portinari, Alessandra Trevisan, Alberto Zava

Nell’intento di festeggiare la figura poliedrica di Italo Calvino, di cui proprio quest’anno ricorre il primo centenario della nascita, un gruppo di studiose e studiosi, tra i quali storici dell’arte, critici letterari, architetti, studiosi di arte visiva e di cinema, coordinati da Ilaria Crotti, leggerà alcune pagine del narratore e del saggista, facendole precedere da una breve nota introduttiva.
Nell’intento di dare voce proprio a uno degli scrittori italiani più celebri, ritenuto oramai un vero e proprio classico, le pagine prescelte, lette in ordine cronologico, intendono comporre un percorso ideale.
Itinerario che prenderà le mosse da quella magistrale lezione di etica politica che è stata la Lettera di dimissioni dal PCI  (1957) per concludersi con Palomar (1983), toccando saggi teorici come Cibernetica e fantasmi (1967) e opere narrative quali Marcovaldo (1963) e Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979).
L’Ateneo Veneto non poteva non rendere omaggio a un anniversario la cui portata sta ottenendo riscontri in ogni parte del mondo.

Corso Storia del diritto veneziano 2023 – III lezione

Ateneo Veneto, Ordine Avvocati Venezia, Fondazione Feliciano Benvenuti, Camera Penale Veneziana  A. Pognici

Corso di Storia del diritto veneziano “Ivone Cacciavillani e Giuseppe Frigo” 2023

Il processo inquisitorio veneziano visto attraverso il caso di spionaggio dei segretari del 1542
Relatore: Francesco Tagliapietra, studioso di Storia Veneziana medievale e moderna

Corso Storia del diritto veneziano 2023 – II lezione

Ateneo Veneto, Ordine Avvocati Venezia, Fondazione Feliciano Benvenuti, Camera Penale Veneziana  A. Pognici

Corso di Storia del diritto veneziano “Ivone Cacciavillani e Giuseppe Frigo” 2023

La “fraterna” veneziana: fra diritto privato e criminale

Relatore: Marcello Fracanzani, già docente di diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, Giudice della Corte Suprema di Cassazione

leone carpaccio corso diritto

Corso Storia del diritto veneziano 2023 – I lezione

Ateneo Veneto, Ordine Avvocati Venezia, Fondazione Feliciano Benvenuti, Camera Penale Veneziana A. Pognici

Corso di Storia del diritto veneziano “Ivone Cacciavillani e Giuseppe Frigo” 2023

Lezione inaugurale
L’ordinamento giuridico veneziano di fronte alla necessità della salvaguardia dell’ecosistema lagunare
Relatore: Marco Zanetto, collaboratore laico dell’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e di Roma “San Bernardino” incorporato nel Pontificio Ateneo “Antonianum” di Roma

Saluto di:
Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Tommaso Bortoluzzi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia
Gianluca Sicchiero, Presidente della Fondazione Feliciano Benvenuti
Renzo Fogliata, Presidente della Camera Penale Veneziana

Malipiero compositore

Celebrazioni per il cinquantenario della morte di Malipiero

Ateneo Veneto, Fondazione Giorgio Cini, Edizioni Stradivarius
con il contributo di Regione Veneto, Ministero della Cultura, Fondazione di Venezia

Malipiero e il pianoforte
Presentazione dell’integrale pianistica di Gian Francesco Malipiero (1882 – 1973)
Relatori: Claudio Ambrosini, Roberto Calabretto, Francisco Rocca

Aldo Orvieto,  pianoforte, esegue di Gian Francesco Malipiero:
Poemi Asolani (1916)
La notte dei morti – Dittico – I partenti
Pasqua di Resurrezione (1924)
Tre Preludi a una fuga (1926)

Nato nel 2019 dalla collaborazione tra Aldo Orvieto, l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini e le Edizioni Musicali Stradivarius, il progetto di registrazione in CD dell’integrale delle opere pianistiche di Gian Francesco Malipiero giunge al suo terzo – e penultimo – volume.
Il programma di ogni disco è composto da una selezione di brani tratti da diversi momenti del percorso del compositore: dai Poemetti lunari, forse una delle prime espressioni caratteristiche del suo stile, fino a Bianchi e neri, l’ultimo dei suoi lavori per la tastiera dal titolo squisitamente pianistico. Oltre a presentare in prima mondiale la registrazione di alcune rarità del catalogo malipieriano, l’edizione si arricchisce di una serie di composizioni inedite rinvenute nell’archivio della Fondazione Giorgio Cini, tra cui si contano cinque brani giovanili risalenti agli anni di formazione.
Attraverso mutazioni di stile e di clima espressivo, la scrittura pianistica di Malipiero è una finestra aperta sul lungo e complesso itinerario del compositore: pagine segnate dalla sua naturale inclinazione alla laconicità, dal gusto per la piccola digressione, dall’amore per le qualità timbriche dello strumento.

Michelangelo Eraclito scuola di Atene

Incontri di Musica e Filosofia 2023 – Schumann/Calabretto

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Archivio Vittorio Cini, Agimus Venezia, Donazione in ricordo di Giuseppe Traina

LA MUSICA E IL FANTASTICO
Introduce Letizia Michielon, curatrice del ciclo

Schumann e il fantastico
Relatore: Roberto Calabretto (Università di Udine, Fondazione Ugo e Olga Levi)

Yun Zhang e Emma Brumat al pianoforte eseguono brani Phantasiestücke op. 12 e dai Nachtstücke op. 23 di Robert Schumann

La poetica di Robert Schumann è fortemente condizionata dall’universo culturale con cui egli si è confrontato nel corso della propria vita. Fondamentali diventano pertanto i testi che hanno affollato le sue letture per avvicinarci al mondo fantastico da cui scaturiscono molte pagine della sua produzione musicale.
I Fantasiestücke, basati sugli scritti dell’amatissimo E.T.A. Hoffmann, consistono in una collana di brani il cui titolo è fortemente evocativo degli universi cari a Schumann. Anche i Vier Nachtstücke op. 23 riportano in maniera diretta ai modelli letterari desunti dalla narrativa di Hoffmann e, in questo caso, attingono a uno dei luoghi privilegiati dall’universo romantico assunto secondo diverse declinazioni da molti musicisti: la notte.

chirurgia vascolare bolla

Colloqui di medicina e chirurgia – Franco Grego e la chirurgia vascolare

Conferenza

Lo stato dell’arte nella chirurgia vascolare
Giorgio Bolla conversa con il chirurgo vascolare Franco Grego

In apertura, un ricordo di Luigi Chieco Bianchi, professore emerito di Oncologia all’Università di Padova e Socio dell’Ateneo Veneto, scomparso il 23 giugno scorso.

La Chirurgia Vascolare – dei vasi sanguigni – è una branca della chirurgia che per definizione accoglie in modo immediato le nuove conoscenze di fisiopatologia del circolo. Più in particolare, negli ultimi anni, le tecniche si sono evolute in termini di minore invasività per il paziente.
La collaborazione tra chirurgo vascolare e radiologo interventista si è, in questi termini, dimostrata molto importante. Anche le procedure diagnostiche preoperatorie sono soggette a miglioramenti progressivi e determinanti per la pianificazione operatoria.
Franco Grego è professore ordinario di Chirurgia Vascolare all’Università degli Studi di Padova e direttore della Clinica di chirurgia vascolare ed endovascolare dell’Università-Azienda Ospedaliera Padova

Tintoretto Doge Girolamo Priuli

Stefano Scalettaris racconta storie di Dogi e di potere

Conferenza

Ritratti di Dogi e storie di potere

Un racconto con immagini di Stefano Scalettaris  

Saluto di Giovanni Alliata di Montereale, Consigliere Accademico Ateneo Veneto

Un racconto di storie ed aneddoti sui Dogi partendo, ove possibile, dai ritratti che di loro realizzarono i più importanti artisti dell’epoca. Santi e strozzini, letterati ed analfabeti; grandi condottieri ed inabili alle armi. Tra di essi un giocatore di carte, il possessore dell’elisir di lunga vita; un grande gourmet ed un incallito bevitore, e poi l’ideatore del primo lockdown della storia. Stefano Scalettaris ci racconterà del cuore di Francesco Erizzo e della moglie di Paolo Renier, e di come non tutti i Dogi riposano in pace…

Venezia antartide

Venezia, l’Antartide, il clima, l’ambiente

Ateneo Veneto, Atena Veneto, Ordine Ingegneri Provincia di Venezia, Fondazione Ingegneri Veneziani, Istituto Scienze Polari, Università Ca’ Foscari Venezia, The International Propeller Club Port of Venice, Venice Marittime School

Conferenza
Antartide e Venezia. Dall’Antartide una storia sull’ambiente e sul clima, il contributo veneziano

Introduzione e saluti
Alvise Bragadin, Segretario Accademico Ateneo Veneto
Paola Mar, Assessore all’Università, Comune di Venezia
Walter Prendin, Presidente Atena Veneto

Oltre trent’anni di ricerca veneziana in Antartide
Marco Vecchiato, Ricercatore CNR-ISP

Lo studio dell’atmosfera: il nesso fra aree urbane e regioni polari
Elena Barbaro, Ricercatrice CNR-ISP

Un medico nelle due basi italiane in Antartide
Elvio Lazzarini, ex dirigente medico UOC chirurgia generale presidio ospedaliero di Cittadella, AULSS 6 Euganea

–  SARA un Sottomarino Autonomo per Ricerche in Antartide
Walter Prendin, ex vicepresidente Tecnomare S.p.A.- progetti di robotica e spazio

– Discussione

Bertelli Pittalis Vajont

Vajont sessant’anni dopo – La montagna nel bicchiere

Spettacolo
La montagna nel bicchiere

con Edoardo Pittalis (voce narrante)
Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica)
Simone “Cimo” Nogarin (voce, chitarra, effetti)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Lo spettacolo è il racconto della notte del 9 ottobre 1963, quando una frana precipitò nell’invaso della diga del Vajont cancellando interi paesi, provocando quasi duemila morti, cambiando per sempre la storia di una valle.
Il giornalista Edoardo Pittalis, accompagnato dai musicisti Gualtiero Bertelli e Cimo Nogarin, racconta cosa accadde, chi c’era e chi non c’è più, le colpe e cosa è rimasto, ripercorrendo la storia sulle cronache di allora e sulla memoria di oggi. Parole, canzoni, musiche e immagini per non dimenticare. E la voce del coro dei bambini di Longarone del 1963, trovata in una cassetta di latta che ha resistito al fango. Voci incise su un vecchio magnetofono. Quasi tutti quei bambini sono morti la notte del 9 ottobre.
Quella del Vajont è stata una tragedia annunciata, di cui le colpe non sono da attribuire al destino, ma all’avidità degli uomini, agli interessi talmente grandi da nascondere per anni responsabilità e complicità. Una sentenza attesa per decenni ha reso poi, in qualche modo, giustizia.

Ricostruire longarone

Vajont sessant’anni dopo – Ricostruire Longarone

Presentazione del libro

Ricostruire Longarone. I piani e le architetture 1963 – 1972
a cura di Guido Zucconi (Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale 2023)

Saluto di Antonella Magaraggia

Interventi di: Benno Albrecht, Rettore Università IUAV di Venezia
Elena De Bona, Assessore urbanistica, Comune di Longarone
Serena Maffioletti, coordinatrice scientifica Archivio Progetti Università IUAV di Venezia
Paolo Possamai, direttore Nordest Economia
Erilde Terenzoni, già Soprintendente Archivistico per il Veneto e per il Trentino-Alto Adige

Coordina Guido Zucconi, curatore del volume

Il volume nasce per iniziativa dell’Università IUAV di Venezia, cui fu assegnato l’intero programma di ricostruzione del Longaronese dopo la catastrofe del Vajont e a cui oggi, attraverso l’Archivio Progetti, è affidata la conservazione della quasi totalità dei materiali relativi alla prima fase degli interventi.
Grazie a questa coincidenza, la stessa istituzione compare come oggetto della descrizione e come soggetto protagonista; entra in queste pagine sia come custode delle testimonianze disegnate, sia come punto d’osservazione privilegiato per descrivere il periodo compreso tra il 1963 e il 1972. All’opera di Giuseppe Samonà e dei suoi collaboratori, si sono poi aggiunti i contributi di Gianni Avon/Francesco Tentori ed infine di Edoardo Gellner, i cui fondi sono anch’essi depositati presso l’Archivio Progetti.
A Longarone, nel settembre del 2023, è stata aperta una mostra che accompagna questa raccolta di saggi.

Manuel Montobbio e l’ascesa globale della Cina

Ateneo Veneto, Consolato Onorario di Spagna a Venezia, Corpo Consolare di Venezia, Istituto Cervantes Milano

Idee cinesi. Policentrismo ed universalità

Incontro con
Manuel Montobbio De Balanzò, autore del libro
Idee cinesi. L’ascesa globale della Cina e la teoria delle relazioni internazionali
(Roma, Aracne 2019)

Presenta il giornalista Maurizio Crovato

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Viviamo un cambiamento di epoca determinato dalla ascesa globale della Cina, che ha tanto una dimensione economica e geopolitica, quanto culturale, civile e paradigmatica.
Ce lo dimostrano le proposte che vengono dalla Cina per la riconfigurazione della Teoria delle Relazioni Internazionali, a partire dal pensiero delle grandi figure della filosofia politica della tradizione cinese. Viviamo nel tempo delle “idee cinesi”, dell’emergenza di un mondo policentrico che ci chiede di ripensare l’universalità, costruire assieme l’universalità comune. A partire dal suo libro “Idee cinesi. L’ascesa globale della Cina e la Teoria delle Relazioni Internazionali” Manuel Montobbio ci avvicina a questa sfida.

Manuel Montobbio, diplomatico di carriera, ha sviluppato un doppio percorso, diplomatica ed accademica e letteraria.  Il primo lo ha portato a ricoprire vari incarichi di responsabilità presso il Ministero degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, e ad essere di stanza a San Salvador, Giacarta, Messico, Guatemala, Tirana, Andorra, a Strasburgo davanti al Consiglio d’Europa e a Parigi davanti all’OCSE. Il secondo lo ha portato a scrivere poesie e saggi ed essere autore di libri in entrambi i generi e di numerose pubblicazioni su democrazia e sviluppo, politica comparata, relazioni internazionali e interculturali.

Dell’Olivo VenetikaRebetika

Venetikorebetiko: viaggio musicale di Giovanni Dell’Olivo e Lagunaria

Conferenza – spettacolo

VenetiKorebetiko – Le tradotte del mare
Viaggio musicale attraverso le rotte del Mediterraneo percorse dai mercanti veneziani che trasformarono il Mare Nostrum in un crocevia di Civiltà

Con:
Giovanni Dell’Olivo, chitarra flamenca, bouzouki, oud, voce
Alvise Seggi, contrabbasso violoncello e oud
Stefano Ottogallichitarra classica
Walter Lucherini, bandoneon
Serena Catullo, voce

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

La conferenza-spettacolo trae spunto dal lavoro di traduzione e rielaborazione fatto da Giovanni Dell’Olivo su alcuni brani di quel peculiare movimento musicale greco, sorto agli inizi del XX secolo, denominato appunto Rebetiko. Le “tradotte del mare” sono dunque intese nella doppia accezione di percorsi ideali che collegano due luoghi connessi dalle vie d’acqua, e di canzoni tradotte (liberamente) dal greco all’italiano e/o al dialetto veneziano. Nello spettacolo Dell’Olivo e i suoi “rebetes” del Collettivo di Lagunaria, nel raccontare per aneddoti ed esempi la storia musicale e non solo del Mediterraneo, proporranno un’antologia di brani rebetici di maestri come Markos Vanvakaris, Vassili Tsitsanis, Papaghika Marika, Rosa Eskenazi, ma anche musica di Cantemir, il grande compositore settecentesco di origini moldave vissuto a Istanbul.
A fare da contrappunto a questa produzione “mediorientale”, il Collettivo proporrà una miscellanea del meglio della propria produzione con un tema conduttore legato al Mare, alle Città d’Acqua e al rapporto fra Venezia e le culture del Mediterraneo. In questo racconto musicale saranno ripresi brani di alcuni degli spettacoli di teatro-canzone di maggior successo, oltre che brani del Canzoniere Popolare Veneto.

Giovanni Dell’Olivo, compositore, cantautore, interprete di musica popolare e polistrumentista di strumenti cordofoni, da oltre vent’anni lavora a progetti di contaminazione musicale attingendo alle varie culture musicali del Mediterraneo.

Il veneto legge maratona lettura 2023

Il Veneto legge 2023 – Maratona di lettura

Ateneo Veneto, Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale Veneto, Associazione Italiana Biblioteche sez. Veneto

LETTURE CIVILI – Leggere Meneghello, Merlin, Calvino
VII edizione della maratona di lettura regionale “Il Veneto legge”

Gli studenti dei licei veneziani “Benedetti”, “Foscarini” e “Marco Polo” leggono testi di Luigi Meneghello, Italo Calvino, Tina Merlin

Introduce Margherita Losacco, Consigliera Accademica Ateneo Veneto
Interventi della critica letteraria Ilaria Crotti e dei docenti Giovanna La Grasta, Vittorio Lubrano, Elisabetta Xausa

La maratona di lettura regionale “Il Veneto legge” si inserisce quest’anno all’interno del contesto delle “Letture Civili” che Ateneo Veneto ha voluto avviare per valorizzare la lettura ad alta voce come esperienza partecipe e collettiva di appropriazione di un testo; un’esperienza che permette a una comunità di riconoscersi, insieme e attivamente, come erede di una tradizione testuale.
In questo caso saranno le parole di Luigi Meneghello (già socio dell’Ateneo Veneto), di Tina Merlin e di Italo Calvino a prendere vita attraverso la voce di studentesse e studenti degli istituti superiori “Foscarini”, “Marco Polo” e “Benedetti” di Venezia, coinvolti in questa mattinata di letture non-stop.
La scelta dei testi è caduta su Libera nos a Malo, di cui ricorrono i 60 anni dall’uscita, Sulla pelle viva, il saggio scritto dalla giornalista Tina Merlin sulla catastrofe del Vajont (di cui quest’anno ricorre il 60esimo anniversario), e su Le città invisibili, nel centenario della nascita di Italo Calvino.
Con la maratona di lettura inizia anche un ciclo di iniziative che l’Ateneo Veneto dedicherà tra ottobre e novembre all’anniversario della catastrofe del Vajont: l’archivio del nostro istituto conserva infatti tutti i faldoni processuali (e tutta la documentazione relativa) della difesa dell’ingegner Alberico Biadene, che fu tra i principali imputati della strage. La documentazione è stata donata all’Ateneo dal socio Mario Vianello, all’epoca avvocato dello studio di Alessandro Brass, capo del collegio della difesa di Biadene.

Borin cinemanie d'autore

Cinemanie d’Autore di Fabrizio Borin

Incontro

Michele Gottardi e Paolo Puppa

conversano con Fabrizio Borin, autore del libro

Cinemanie d’autore. Tre chiodi fissi per lo schermo: Fellini, Hitchcock, Tarkovskij
(Venezia, Cafoscarina 2021)

Questo libro racconta alcune manie cinematografiche con la consapevolezza che il chiodo fisso di Fellini, Hitchcock e Tarkovskij si è radicato nel tempo contestualmente alla poetica, e allo stile creativo delle tre carriere. Ma mentre il discorso è agevole per Fellini e Tarkovskij, per Hitchcock, data la differente essenza della sua mania, che si fissa su un oggetto invece che sullo spettacolo o su un elemento della natura, la questione è alquanto differente perchè più intrigante, decisamente ambigua e sovente “oscura”: altrimenti che fissazione sarebbe…
Tra gli elementi comuni alle manie del nostro trio registico, due di questi sono la luce e il movimento, nuclei essenziali senza i quali parlare di cinema semplicemente non avrebbe alcun senso.

Fabrizio Borin, già docente di Storia e critica del cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia è componente del Comitato scientifico del Fondo Nino Rota della Fondazione Cini. Direttore della collana “Scrivere le immagini” del Premio Mattador per la sceneggiatura, ne è anche Direttore artistico.

Glass Art Now mostra vetri ungheresi

Glass Art NOW! – I 1000 anni del vetro ungherese

Ateneo Veneto, Bohus – Lugossy Foundation, Accademia Ungherese delle Arti, Veszprém – Balaton 2023 Capitale Europa della Cultura, Accademia d’Ungheria in Roma

Inaugurazione della mostra
Glass Art NOW!
Collective Hungarian Glass Exhibition
Ateneo Veneto, da sabato 2 settembre a venerdì 15 settembre 2023
Ingresso libero

Incontro
“Sulla strada del vetro” – “On The Glass Road”
Presentazione di Veszprém Capitale Europea della Cultura 2023

(la mostra fa parte di The Venice Glass Week 2023)

D'Adamo premio Strega 2023

Il Premio Strega 2023 all’Ateneo Veneto – Come d’aria

Ateneo Veneto, Fondazione Bellonci

Incontro dedicato al libro vincitore del LXXVII Premio Strega
Come d’aria (Roma, Elliot 2023) e alla sua autrice Ada d’Adamo

Elena Stancanelli ne parla con Ilaria Crotti

Letture a cura di Eleonora Fuser

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Inizia una nuova e stimolante collaborazione tra Ateneo Veneto e Fondazione Bellonci, nel nome della letteratura e degli autori contemporanei.
L’obiettivo di questa nuova partnership avviata con la Fondazione promotrice del Premio Strega, è quello di far conoscere al pubblico veneziano l’opera vincitrice del premio letterario per l’anno in corso, e il suo autore.
La 77esima edizione del Premio Strega però è stata assegnata in circostanze del tutto particolari: un premio postumo, vinto dalla scrittrice Ada d’Adamo, scomparsa il 1° aprile 2023 per un tumore, subito dopo aver saputo di essere entrata nella dozzina del premio.
D’Adamo non era una scrittrice di professione ma un’artista: a portarla alla scrittura era stata la sua esperienza personale di madre di una bambina nata con una rara forma di malformazione cerebrale. Sul nome della bambina – Daria – si gioca il titolo del libro, “Come d’aria”, un memoir lucido e commovente.
Per parlare dell’opera e della sua autrice è stata invitata all’Ateneo Veneto la scrittrice Elena Stancanelli, che aveva presentato “Come d’aria” al Premio Strega. Con lei conversa la critica letteraria Ilaria Crotti.

Tessere di mosaico vitreo

The Venice Glass Week 2023 – La storia del mosaico di vetro

Ateneo Veneto, Fondazione Musei Civici di Venezia, Ordine (OAPPC) e Fondazione (FAPPC) Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Venezia, Orsoni Venezia 1888, Scuola Mosaicisti del Friuli

Venice Glass Week 2023 | Conferenza
Tessere di storia. Nascita, storia e usi del mosaico vitreo

Saluto di:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia
Valentina Fanti, Segretario Ordine Architetti PPC Venezia

Intervengono:
Chiara Squarcina, Dirigente Area Attività Museali Fondazione Musei Civici di Venezia
– Il mosaico d’autore
Mauro Stocco, Assistente Conservatore Fondazione Musei Civici di Venezia
– Il mosaico a Venezia nell’Ottocento
Riccardo Bisazza, Presidente Orsoni Venezia 1888
– I colori della luce. Tessere di mosaico che hanno girato il mondo
Stefano Lovison, Presidente Scuola Mosaicisti del Friuli
– Il ruolo della scuola nel panorama internazionale
Gian Piero Brovedani, Direttore Scuola Mosaicisti del Friuli
– Una tradizione in evoluzione

Una conferenza sul tema del mosaico dalle sue origini storiche ad un sempre più frequente e felice uso in architettura moderna e in arredo d’interni e urbano, con un dovuto approfondimento
alla conservazione ed al restauro del mosaico. Un percorso teorico e d’interesse, aperto a tutti ed in special modo ad architetti e designer, per arricchire e apprezzare la conoscenza di questo
mondo artistico, creativo e prolifico.

Glass art now! mostra

Venice Glass Week 2023 – Presentazione dell’Accademia Ungherese delle Arti

Ateneo Veneto, Bohus – Lugossy Foundation
con il sostegno dell’Accademia Ungherese delle Arti, Veszprém – Balaton 2023 Capitale Europa della Cultura, Accademia d’Ungheria in Roma

Presentazione dell’Accademia Ungherese delle Arti

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Attila Turi, Vicepresidente dell’Accademia Ungherese delle Arti

Intervento di Gábor Richly, Segretario gen. Accademia Ungherese delle Arti

Tavola rotonda con la partecipazione degli accademici artisti del vetro della MMA László Lukácsi, László Hefter
e gli artisti del vetro borsisti della MMA Daniella Koós, Balázs Sipos, Balázs Telegdi
Moderatore: András B. Szilágyi, curatore della mostra “Glass Art NOW!”

I mille anni del vetro ungherese
Relatore Attila Sík, professore di neurobiologia all’Università di Birmingham, collezionista d’arte vetraria

Influenza del vetro veneziano sull’arte vetraria ungherese
Relatore András B. Szilágyi, storico dell’arte e curatore

Visita guidata del curatore András B. Szilágyi alla mostra
Glass Art NOW!  I mille anni del vetro ungherese

A seguire:
Glass Art NOW! Drinks Reception 

L’incontro si tiene con servizio di traduzione simultanea

Ilda Boccassini

Ilda Boccassini e le cronache di una vita da magistrato

Incontro pubblico

Ilda Boccassini, autrice del libro
La stanza n. 30. Cronache di una vita (Milano, Feltrinelli 2021)

conversa con
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
e l’attrice Ottavia Piccolo

“E’ stata la mia vita e spetta solo a me decidere cosa farne.” Ilda Boccassini per tanti è stata un simbolo di giustizia e un modello di donna, per altri un nemico politico. Il magistrato ha deciso di raccontare la sua storia in un libro che ripercorre le tappe della sua carriera e della sua vita: dalle indagini sulle stragi mafiose del 1992 ai processi con imputato Silvio Berlusconi, un racconto che rivela molto delle vicende italiane degli ultimi trent’anni.
Arrivata nel 1979 alla procura di Milano, “Ilda la rossa” ha iniziato un corpo a corpo dentro e fuori la procura, che durerà fino al giorno della pensione, nel dicembre 2019. Il lavoro è duro, certo, ma entusiasmante già dal primo periodo, a partire dai successi ottenuti insieme a Giovanni Falcone nell’indagine “Duomo connection”, che svela la presenza di Cosa Nostra a Milano.
Queste pagine ripercorrono gli avvenimenti da uno straordinario punto di vista: quello di una donna libera, sotto la toga e nella vita privata, che ha scelto, con la forza di pochi e la fragilità di tutti.

Sergio Perosa tragedia amleto

Amleto nella versione di Sergio Perosa

Presentazione del libro

William Shakespeare
La tragedia di Amleto, principe di Danimarca
(Macerata, Quodlibet edizioni 2023)
Versione e cura di Sergio Perosa

Il giornalista Cesare Galla ne discute con il curatore Sergio Perosa
Letture a cura di Roberto Cuppone, docente di Storia del Teatro, Università di Genova

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

La tragedia di Amleto è una delle opere più celebri e celebrate nel mondo. Ma l’opera shakespeariana è molto diversa da quella che in genere si legge: lunga com’è, è quasi sempre tagliata e le riduzioni ne favoriscono interpretazioni parziali. Questa nuova versione di Sergio Perosa con testo a fronte invece è completa, mantiene la distinzione fra versi e prosa, mira a rispettare gli aspetti fonici, la complessità immaginativa e metaforica, la compressione e tensione del linguaggio di Shakespeare, che ha registri e toni diversificati per i vari personaggi.
Nel tradurre, Perosa bada non solo al significato ma al significante, con allitterazioni, assonanze, richiami interni, rime. Perché Shakespeare o si fa parlare, anche in italiano, o non serve. Conta la voce, la phoné: lo si traduce per la scena, non per la pagina. Un ampio complesso di notazioni sulla tragedia, le sue fonti, sull’autore e sul suo tempo completa poi la lettura del volume.

Djerba - Gabriele Zanetto

Ricordando Gabriele Zanetto

Incontro pubblico

Coordina: Stefano Soriani
Interventi di Fabio Lando, Francesco Vallerani, Mauro Varotto, Carlo Rubini, Paolo Costa, Ignazio Musu, Alessandro Calzavara, Pierfrancesco Ghetti, Patrizia Torricelli, Antonio Marcomini, Andrea Razzini, Francesca Pedrini, Tommy Meduri
Conclusioni di Marco Zanetto

Ricordando Gabriele ZanettoA dieci anni dalla scomparsa del professor Gabriele Zanetto, nel giorno in cui avrebbe compiuto 75 anni, intervengono e lo ricordano le persone che meglio lo hanno conosciuto e apprezzato nella sua attività accademica ed istituzionale, ma anche civica e quotidiana.

Di Caro magistrate

DonnAteneo – Le prime giudici d’Italia

Ateneo Veneto, Associazione Nazionale Magistrati – Venezia

DonnAteneo – Incontro

Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

conversa con:

Gabriella Luccioli, prima Presidente di una sezione della Corte di Cassazione

Eliana Di Caro, autrice del libro
Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia (Bologna, Il Mulino 2023)

Letture a cura dell’attrice Ottavia Piccolo

Saluto di
Marco Saran, Presidente ANM, Giunta esecutiva sezionale di Venezia
Carlo Citterio, Presidente Corte d’Appello di Venezia

A sessant’anni dalla legge che aprì le porte della magistratura alle donne, Eliana di Caro racconta la storia delle otto vincitrici del primo concorso e ci rende la fotografia di un’Italia che faticosamente cambiava volto.
Dopo essersi occupata delle 21 Madri della Costituzione italiana, l’autrice ha focalizzato la propria attenzione sulle impavide vincitrici del primo concorso che, nel 1963, aprì le porte della magistratura alle donne: Graziana Calcagno, Emilia Capelli, Raffaella d’Antonio, Giulia De Marco, Letizia De Martino, Annunziata Izzo, Ada Lepore, Gabriella Luccioli, figure d’eccellenza, sconosciute ai più, che si misero in gioco sfidando il pregiudizio maschilista fortemente radicato in ambito giudiziario.
Nel seguirne il percorso biografico e professionale – ricostruito attraverso documenti e testimonianze di discendenti e colleghi – ci si addentra in un’Italia caratterizzata da profondi mutamenti sociali e culturali, in una storia che è al tempo stesso corale e individuale.

Eliana Di Caro, dal 2000 giornalista al «Sole 24 Ore», è al supplemento domenicale di cultura dal 2012. Fa parte del gruppo Controparola, fondato da Dacia Maraini nel 1992, con il quale ha pubblicato contributi per «Donne della Repubblica» (2016), «Donne nel Sessantotto» (2018), «Donne al futuro» (2021), tutti editi dal Mulino. È autrice di «Andare per Matera e la Basilicata» (Il Mulino, 2019), «Le vittoriose. Storie di donne tenaci» (Il Sole 24 Ore, 2020) e «Le madri della Costituzione» (Il Sole 24 Ore, 2021).

Gabriella Luccioli è stata la prima presidente di una sezione della Corte di Cassazione e, nel 2013, anche la prima donna candidata per la presidenza della Corte Suprema. Con le sue sentenze ha affrontato tematiche scottanti come il “diritto alla autodeterminazione terapeutica” per i malati terminali (caso Eluana Englaro).

Case di Vita MEIS(Luca Gavagna)

“Case di Vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia” – Una mostra a Ferrara

Presentazione del catalogo e della mostra in corso a Ferrara

Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia
MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – 20 aprile/17 settembre 2023

Saluto:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Dario Disegni, Presidente del MEIS
David Landau, storico dell’arte, fundraiser per il Museo Ebraico di Venezia

Interventi:
Andrea Morpurgo, architetto e curatore della mostra “Case di vita”
Donatella Calabi, storica dell’architettura, Ateneo Veneto
Stefano Zaggia, storico dell’archittettura, Università di Padova

Conclusioni e dibattito con il pubblico

Un viaggio lungo duemila anni che ripercorre la storia delle sinagoghe e dei cimiteri ebraici italiani dalle prime tracce archeologiche ai grandi progetti architettonici.
Il percorso espositivo della mostra in corso a Ferrara affronta la specificità di questi due spazi e, parallelamente, le vicende dell’ebraismo italiano: sinagoghe e cimiteri sono infatti il centro della vita ebraica e ospitano le principali festività, i riti, i matrimoni, le nascite e le morti. Storie di città e umanità si intrecciano attraverso l’esposizione di preziosi documenti provenienti dagli archivi statali e dalle comunità ebraiche, oggetti che si tramandano di famiglia in famiglia e prestiti prestigiosi. Emblematico il caso di Venezia, con il cimitero antico del Lido che ha affascinato scrittori e poeti e le sinagoghe nel cuore del Ghetto.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Il Poligrafo_Giudecca_Lando

La Giudecca di Pietro Lando

Presentazione del libro
La Giudecca
di Pietro Lando (Padova, Il Poligrafo 2023)

Stefania Bertelli, storica, Segretario Iveser
Marco Borghi, Presidente della Municipalità di Venezia, Murano e Burano
conversano con l’autore

Così vicina e così lontana da Venezia: la storia della Giudecca riflette questa duplice natura. Fin dai tempi più antichi scelta come sede di attività produttive pericolose, da tenere distanti dalla città, e allo stesso tempo luogo ideale, immerso nel verde, dove verranno edificate alcune ville e i conventi che poi Napoleone distrusse o trasformò in caserme e nelle nuove carceri.
Con l’inizio della rivoluzione industriale in laguna, nella seconda metà del XIX secolo, l’isola cambia veste, ma poco più di un secolo dopo, l’irreversibile crisi costringe alla chiusura, uno dopo l’altro, di tutti gli opifici che erano stati costruiti e così anche alla Giudecca, alla fine del Novecento, l’industria del forestiero diviene pressoché l’unica attività produttiva dell’isola. Al posto di ciminiere, capannoni e istituti religiosi o laici sorgono abitazioni di lusso, sempre più spesso acquistate da stranieri, più o meno famosi, che vogliono possedere una casa vicina a Venezia ma, nello stesso tempo, distante dagli itinerari degli aborriti tour organizzati.

Pietro Lando, nato al Lido di Venezia, dove ha sempre vissuto, si è laureato in Scienze Biologiche, a Padova nel 1978, e in Storia, a Venezia nel 2001. Sulla storia novecentesca di Venezia ha pubblicato vari libri tra cui Le ali di Venezia (Il Poligrafo); I primi tumultuosi anni del Lido di Venezia da Fisola a Spada 1857-1908 (Lo Squero). Collabora con le Università di Venezia e di Bologna, con l’Ateneo Veneto e con la Fondazione Querini Stampalia in relazione alle sue ricerche sulla Venezia industriale.

art night 2023 balboni

Art Night Venezia 2023 – La musica libera la notte

Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia, Comune di Venezia, con il patrocinio della Regione Veneto

TALKING BLUES: come la musica libera dalle catene

Incursioni sonore di MATTIA BALBONI nel rhythm and blues, rock & roll, soul, r ‘n b.

Introduce Franco Ferrari, Ateneo Veneto

Ingresso libero e gratuito; non è richiesta prenotazione

Sarà la musica a colorare la notte veneziana all’Ateneo Veneto per la dodicesima edizione di ART NIGHT VENEZIA, che quest’anno si tiene sabato 17 giugno 2023.
La lezione-concerto di Mattia Balboni, accompagnato dalla sua chitarra, racconta la storia del blues, la “musica nera” bandiera della liberazione dalle catene della schiavitù.
Ma è anche la storia di una società, quella afroamericana, e di persone attraverso la loro musica: partendo dal Mali, passando dai canti nei campi americani per lavorare tutti in sincronia, alle canzoni per tener calmi i muli sull’argine del Mississippi, ai bluesman vagabondi e reietti , fino a quelli pronti a conquistare il mondo con la chitarra elettrica e le poderose sezioni di fiati, una musica che sfocerà nel Rock & roll, soul, r ‘n b. 

Mattia Balboni si definisce un “incursore sonoro”. Ha iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni e la chitarra a 10, successivamente ha studiato altri strumenti da autodidatta e presso scuole. Ha partecipato a laboratori internazionali, interessandosi anche di elettronica e tecnica del suono. Dottore in Musicologia, fonico, chitarrista blues, rock ‘n’ roll, country, rock e funk, realizzatore di colonne sonore per spettacoli di teatro e danza contemporanea di esperienza ormai decennale (a volte improvvisate live con più strumenti, a volte realizzate nel suo studio di registrazione), collabora con cantautori, DJ e band nelle più svariate vesti. A ciò affianca varie attività di didattica musicale.

Ucei Costituzione

Articolo 3 della Costituzione italiana: diversi tra uguali

Ateneo Veneto, Unione Comunità ebraiche italiane, in collaborazione con il MEIS

SEI DIALOGHI, SEI CITTA’, SEI DOSSIER
75 Anni di Costituzione: 1948/2023

Saluto di:
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Davide Jona Falco, UCEI

Laura Boella, filosofa morale all’Università degli Studi di Milano,
Roberto Cicutto, Presidente La Biennale di Venezia,
Haim Baharier
, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica,
dialogano su Ambiente e giustizia climatica

Modera Giovanni Levi, professore emerito di storia moderna, Università Ca’ Foscari

In contemporanea:
LABORATORIO DIDATTICO per bambini dai 6 agli 11 anni
L’unità fa la differenza
Il vero divertimento sarà capire, anche visivamente, come la diversità sia qualcosa che unisce anziché separarci e che ognuno di noi ha un proprio “Io speciale”. Anzi, sarà proprio il loro ritratto che i bambini si porteranno a casa per ricordo.

Prenotazione obbligatoria: eventi.meis@coopculture.it 

L’Articolo 3 della Costituzione Italiana sancisce l’uguaglianza tra i cittadini e impegna lo Stato a eliminare ogni ostacolo che possa limitarla, ma cosa si può fare quando questo ostacolo è costituito dalle conseguenze del cambiamento climatico che, di fatto, colpisce le persone più deboli e le generazioni future? E’ questa la questione al centro dell’incontro tra Laura Boella Haim Baharier. Quest’ultimo porterà l’attenzione anche sul rapporto tra uomo e natura nel pensiero ebraico. Non a caso, il dibattito si tiene a Venezia, città fondata proprio sul delicato equilibrio della popolazione con l’ecosistema e, al contempo, luogo centrale per lo sviluppo dell’ebraismo europeo.

Le fondazioni Gianfranco Perulli

Enti locali: le Fondazioni

Presentazione del libro

Le Fondazioni
di Gianfranco Perulli, Claudia Baggio, Gianmaria Boscaro, Luca Bortolato, Alberto Mingarelli, Flavio Leardini, Andrea Dal Corso, Augusto Palese
(Venezia-Lido, Supernova Edizioni 2022)

Saluto di Simone Zancani, Consigliere Ateneo Veneto

Martina Osetta conversa con Alberto Mingarelli, vice procuratore Corte dei Conti di Bologna

Il quinto lavoro della collana dedicata da Supernova agli “Enti Locali” tratta delle Fondazioni. Il volume affronta i temi delle fondazioni di diritto pubblico, soggetto ibrido in divenire; delle fondazioni quale istituto civilistico; delle fondazioni di partecipazione con soci pubblici; degli aspetti fiscali e tributari delle fondazioni; delle fondazioni che utilizzano risorse pubbliche e del controllo svolto su queste dalla Corte dei Conti; della giurisdizione e delle posizioni giuridiche soggettive nei controlli sulle fondazioni; delle associazioni nell’ordinamento Italiano; infine della responsabilità penale nell’ambito delle fondazioni pubbliche e private.

Layers of Venice Rialto Guidarelli

Rialto. San Giacometo, le arti, l’antico

Presentazione del libro

Layers of Venice. Architecture, Arts and Antiquities at Rialto

di Michela Agazzi, Gianmario Guidarelli, Myriam Pilutti Namer
(Venezia, Edizioni Ca’ Foscari 2023)

Saluto di
Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Martina Frank, Università Ca’ Foscari, codirettrice collana editoriale FLAE
Donatella Calabi, Associazione Progetto Rialto

Interventi di:
Maria Adank, Università di Verona
Deborah Howard, University of Cambridge

Interventi degli autori

Il volume offre una più ampia comprensione dei molteplici livelli di significato che si sono sovrapposti nel corso dell’età medievale e moderna nell’area di Rialto. Gli autori hanno seguito il leitmotiv della componente memoriale che ogni operazione di riuso architettonico ha portato con sé nella storia della chiesa di San Giacomo di Rialto, edificio che si pone, emblematicamente, come una sorta di reliquia architettonica. Nell’adottare questa prospettiva, il volume offre un’analisi approfondita del modello spaziale, del riuso dei singoli elementi architettonici e decorativi ma anche, su scala più ampia, delle diverse configurazioni del contesto urbano (il mercato di Rialto) attraverso i secoli, dopo ripetute distruzioni, ricostruzioni e trasformazioni.
Nello sperimentare questo approccio multi-scalare con metodo interdisciplinare, il volume svela il ruolo chiave svolto dalla chiesa nella strategia narrativa adottata per rinnovare perennemente il mito di Venezia, assumendo una dimensione concettuale e polisemantica in cui ogni componente (oggetto, contesto, significato, funzione, immagine) costituisce un elemento di memoria culturale che lascia una propria traccia tangibile.

Ateneo Bergamo atti

Itinerari bergamaschi a Venezia

Ateneo Veneto, Ateneo di Bergamo, Venezia1600

Presentazione del libro
Tagiapiera, depentor, pennachier e sonador… il bergamasco a Venezia (1428-1797)
a cura di Maria Mencaroni Zoppetti

Saluto Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Introduce Michele Gottardi, Presidente Coordinamento interaccademie

Giovanni Carlo Federico Villa
, Presidente dell’Ateneo di Bergamo, conversa con la curatrice

Il progetto con cui l’Ateneo di Bergamo ha partecipato alle celebrazioni per Venezia 1600, riannoda i fili di antichi rapporti  e memorie che univano Bergamo, città di confine della terraferma con la capitale delle lagune. Il risultato di studi e ricerche, condotti lungo l’arco degli anni 2021-2022, dà vita all’LXXXV volume degli Atti, a cui si accompagna il Supplemento.
In questo secondo volume sono raccolti gli itinerari bergamaschi individuati all’interno della città e in tutti i suoi Sestieri, riconosciuti e rappresentati sulla mappa e raccontati attraverso la storia di mestieri e di uomini provenienti dal nostro territorio.

caracciolo la pace è finita

Guerra e pace – Lucio Caracciolo dialoga con Riccardo Calimani

Incontro pubblico

Lucio Caracciolo, autore del libro
La pace è finita. Così la storia torna in Europa
(Milano, Feltrinelli 2022)
dialoga con lo storico Riccardo Calimani.

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto

Un confronto pubblico fra Riccardo Calimani, storico, specialista dell’ebraismo europeo e italiano, e Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica, e della Scuola di Limes.
L’obiettivo è contribuire a un dibattito aperto, critico e pacato sul contesto geopolitico e storico attuale, sulle dinamiche che lo segnano, sul modo in cui la discussione pubblica e la comunicazione affrontano questo cambio di paradigma. Il ritorno della guerra in Europa dopo il 1989, di cui l’attuale conflitto in Ucraina è l’espressione più grave e rilevante, impone infatti di riflettere sul suo senso e sulle sue conseguenze per tutti noi, alcune delle quali destinate a durare dopo la sospensione delle ostilità.
Anche a partire dal recente libro di Caracciolo La pace è finita – Così la storia torna in Europa, i due interlocutori dibatteranno sulle radici della guerra in corso e sulle sue ramificazioni di portata mondiale, in considerazione della sfida fra Stati Uniti d’America e Cina per il primato planetario. Con speciale attenzione alle ricadute sul contesto europeo, nel quale si osserva il riemergere di alcune faglie storiche, soprattutto fra Est e Ovest, che si volevano ritenere superate con la fine della guerra fredda. E al clima culturale che ci trova tuttora spiazzati rispetto a un evento escluso dalla nostra prospettiva prima del 24 febbraio 2022.

Venezia inedita Carletto Zerbi

Carla Carletto e la sua Venezia inedita

Presentazione del libro

Venezia inedita. Cento scatti raccontano una pandemia
(Venezia, Tostapane Edizione 2022)
Fotografie di Carla Carletto con testi di Myriam Zerbi
Volume a cura di Carla Carletto, Giovanna Dissera Bragadin, Laura Trevisan, Myriam Zerbi

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Stefano Stipitivich
e Mark Smith conversano con l’autrice
Giovanna Dissera Bragadin, accompagnata al pianoforte da Gianluca Sfriso,
esegue musiche veneziane di Antonio Buzzola, Carlos Hahn e Felix Mendelssohn

Cento scatti rigorosamente in bianco e nero, scelti tra le migliaia scattate da Carla Carletto durante i giorni sospesi del lockdown. Il racconto di una cittá solitamente invasa dai turisti e improvvisamente svuotata dalla pandemia, che documenta tutta la bellezza e la poesia di cui Venezia é custode e protagonista.
Un libro che ci riporta ad un periodo di silenzio, di vuoto, di incertezza, animato qua e lá solo da qualche figura umana “di passaggio”, ma che permette al lettore di soffermarsi a guardare la vera vocazione di questa città come straordinaria, immensa opera d’arte.
Ad accompagnare gli scatti di Carla Carletto si inseriscono le parole di Myriam Zerbi, che esaltano una realtà poetica quotidiana che la pandemia ha prepotentemente fatto riaffiorare e che ha fatto sperare in un possibile ripensamento della città e dei suoi sviluppi futuri.
Un prezioso valore aggiunto alla pubblicazione è dato da Roberto Rusalen, fisarmonicista e compositore, con il cd “Fragments of Time” che fa da contrappunto alle foto del libro e nutre il viaggio di suggestioni sonore “inedite”.

Sagramoso Trappola nel deserto

Lapo Sagramoso e la trappola nel deserto

Presentazione del libro

La trappola nel deserto
di Lapo Sagramoso (Milano, La Torre dei Venti 2023)

Antonella Magaraggia e Paola Marini conversano con l’autore

Una nuova avventura per Rocco Vadalà (ufficiale dei Reali Carabinieri realmente esistito), protagonista di una serie di romanzi e racconti scritti da Lapo Sagramoso che portano il lettore alla scoperta degli angoli più nascosti della storia italiana del ’900. In questo romanzo Vadalà sbarca nel 1920 a Bengasi e si trova di colpo avviluppato in un intrico di tradimenti, violenze, rapimenti di cui fatica a capire la trama. Alla ricerca di un suo sottufficiale scomparso, è costretto a spingersi nel deserto. Il Sahara lo sorprende e lo spiazza, ma anche i beduini, le donne velate, gli inquietanti jinn. Superando ostacoli che sembrano messi sulla sua strada per farlo cedere o impazzire, Vadalà giunge al quartier generale del Gran Senusso, l’emiro a capo della resistenza antitaliana. E lì, in quell’angolo sperduto di Africa dove telegrafo e aerei non arrivano, conosce finalmente il perché di quel suo viaggio tormentato.

Lapo Sagramoso, già art director e copywriter, oggi scrive e dipinge. Tra i suoi libri Il quindicesimo procuratore (Marsilio), La lunga notte dell’imperatore (PIEMME), Seingalt, il re e il libertino (La Torre dei Venti). Con Intrigo a Fiume (La Torre dei Venti) e La versione del re (all’interno dell’antologia Enigmi in camicia nera), a cui si aggiunge ora La trappola nel deserto, ha iniziato una saga che porterà il lettore alla scoperta degli eventi e dei personaggi meno noti della storia italiana del ’900.

Leone marciano dell'Armeria

Il Leone marciano dell’Armeria – Atti del convegno

Ateneo Veneto, Società Umanistica Histria, Regione Veneto
in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria e la Facoltà di Filosofia di Fiume

Presentazione del libro
Il Leone marciano dell’Armeria. Da Capodistria a Tersatto
a cura di Brigitta Mader (Koper Capodistria, Histria Editiones 2023)

Alberto Rizzi (tra gli autori del libro) conversa con la curatrice

Il Leone di San Marco che per tre secoli ha adornato la facciata del palazzo dell’Armeria, sulla piazza centrale di Capodistria, fu probabilmente rimosso intorno al 1814 in seguito alla vittoria austriaca sui francesi e portato a Vienna. Per volontà del generale Laval Nugent, collezionista antiquario, fu poi trasferito al Castello di Tersatto, a Fiume, dove entrò a far parte del mausoleo familiare del conte. L’architetto Pietro Nobile riuscì a documentare la presenza del Leone ancora a Capodistria, mentre oggi il rilievo, posto appena fuori dalla rocca, resta in attesa di una collocazione più consona.
Il volume che viene presentato in questa occasione è scritto in quattro lingue (croato, italiano, sloveno, tedesco) e raccoglie gli interventi della tavola rotonda che si è tenuta sul tema a Capodistria il 3 dicembre 2014, in cui si è fatto il punto della situazione con l’intento di tutelare e valorizzare il rilievo marciano.

Alberto Rizzi, storico dell’arte, Socio dell’Ateneo Veneto, massimo esperto di leoni marciani sui quali ha pubblicato diversi volumi, tra cui quello relativo al Leone di San Marco in Istria
Brigitta Mader, filologa ed archeologa, docente all’Università di Vienna. Si occupa di temi riguardanti la preistoria e protostoria e la storia della tutela dei beni culturali del Litorale austriaco.

Ytali Moltedo è la nostra città

Trentatrè ritratti della Venezia che esiste e resiste

Presentazione-evento

E’ la nostra città. Trentatrè ritratti raccontano la Venezia che esiste e che resiste
a cura di Guido Moltedo, Jandira Ludmila Moreno Do Nascimento (Ytali, 2023)

Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
Guido Moltedo, fondatore e direttore di Ytali.com

Coordina Gianni De Luigi
Intervengono autori e personaggi raccontati nel libro
Interventi musicali di Giovanni Dell’Olivo

Trentatré profili veneziani, il ritratto di una città. Che non è solo quella delle infinite meraviglie da ammirare. O la città da detestare per l’abnorme numero di visitatori che l’inondano, peggio delle peggiori acque alte. È la città dei suoi abitanti. Dei veneziani. Perché Venezia è ancora abitata, nonostante tutto. Tenacemente, eroicamente abitata e vissuta da residenti reali che hanno continuato e continuano a fare il loro mestiere nella città storica. Quella che scorre nelle pagine di questo nuovo libro pubblicato con il logo della rivista online ytali.com (di cui Moltedo è fondatore e direttore) è un’interessante e appassionante galleria di ritratti che parlano di una Venezia dalla vitalità insospettata, e anche di un dinamismo sociale e culturale di tutto rilievo. Sono personaggi, del presente e del passato, che narrano la città come meglio non si potrebbe.
Da Arrigo Cipriani a Marco “Furio” Forieri, da Carlo Capovilla a Tony Pagliuca, Fabio Carrera, Daniele Del Giudice, Roberto Carlon, Maria Luisa Semi, Alvise Zorzi, Peg Boyers, Antonella Magaraggia, Servane Giol, Giuseppe Fongher… e l’elenco ovviamente continua.

Trofeo Coppa del Mondo 2023

EVENTO RISERVATO – Coppa del Mondo di calcio femminile 2023

Federazione Italiana Giuoco Calcio

Cerimonia di presentazione del trofeo
Women’s World Cup 2023

L’evento non è aperto al pubblico

Modera la giornalista Barbara Cirillo
Saluto di: Alvise Bragadin, Segretario Accademico Ateneo Veneto; Andrea Tomaello, Vicesindaco Comune Venezia
Intervengono: Marco Brunelli, Segretario generale della FIGC
Milena Bertolini, Ct della Nazionale femminile
Ilaria Mauro, Legend FIGC ed ex Azzurra
Margaret Twomey, Ambasciatrice Australia
Jacqueline Frizelle, Ambasciatrice designata Nuova Zelanda
Douglas Fay, co-owner del Venezia FC
Ivan Cordoba, Dirigente Venezia FC

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, la Coppa del Mondo sarà esposta al pubblico in Piazza San Marco.

Bernard Aikema Rinascimenti in Europa

Bernard Aikema e i Rinascimenti in Europa

Presentazione del libro

I Rinascimenti in Europa 1480 – 1620. Arte, geografia e potere
di Bernard Aikema (Milano, Libri Scheiwiller 2021)

Saluto di Michele Gottardi, Ateneo Veneto

Lo storico dell’arte Giorgio Tagliaferro conversa con l’autore

Il volume narra una storia dell’arte del Rinascimento inedita, analizzata non dal consueto punto di vista cronologico, ma seguendo un innovativo criterio geografico per aree culturali. Alla base dello studio sta il concetto di mobilitas, il cambio di paradigma rispetto al Medioevo e l’apertura di nuovi orizzonti culturali che si ampliano anche grazie alla circolazione degli artisti e alla scoperta dell’America. Dopo un primo capitolo dedicato a un rapido affresco della geografia artistica del “primo Rinascimento” (XV secolo), il libro racconta il ruolo che ricoprì Roma caput mundi, analizza se sia lecito parlare di Rinascimento imperiale asburgico e narra il Rinascimento dei Valois. Un capitolo è dedicato al confronto tra Venezia e Anversa, riproponendo la questione dell’identità territoriale espressa da una varietà di modi artistici, sia locali (“indigeni”), sia di “importazione”. Vengono esaminati anche la produzione artistica del territorio alpino e i rinascimenti “alternativi” di estrazione popolare, trascurati dalla storiografia ufficiale, oltre a quelli raffinati, sperimentali ed “eccentrici”.

Bernard Aikema è uno dei più illustri storici dell’arte europei, specializzato in storia della pittura e del disegno norditaliano fra Quattrocento e Settecento, conoscitore della pittura veneta rinascimentale e, più in generale, del Rinascimento europeo. E’ stato “guest professor” nelle Università di Princeton e Harvard, all’Ecole des hautes études en sciences sociales e all’Ecole Pratique des hautes études di Parigi.

Lucio Sponza Diario di Giulia

Lucio Sponza e “Il diario scolastico di Giulia”

Presentazione del libro

Il diario scolastico di Giulia e la cronaca veneziana (1924 – 1926)
di Lucio Sponza (Venezia, Supernova 2022)

Maurizio Crovato, Giovanna Lazzarin e Chiara Puppini
conversano con l’autore

Il libro è formato da due sezioni distinte: il ‘diario’ di Giulia (la madre dell’autore), che aveva tredici anni quando incominciò a scriverlo, e il contesto di cronaca veneziana relativo ai due anni scolastici coperti dal ‘diario’ (1924-25 e 1925-26). Gli episodi di cronaca sono tratti dai due quotidiani della città (la Gazzetta di Venezia e Il Gazzettino) e fanno da sfondo, quasi sempre muto ma intuibile, alle impressioni e alle riflessioni di Giulia che li doveva condividere con le compagne di scuola. Si tratta di casi drammatici o bizzarri: quelli che dovevano suscitare particolare interesse fra le giovinette riguardavano omicidi, infanticidi e suicidi a causa di storie d’amore fallite, o addirittura di ‘patti di morte’ fra amanti disperati. Vicende che la Storia ignora e che i cronisti narrano quasi sempre con distacco emotivo, talvolta con sufficienza, soprattutto nei confronti delle donne. Eppure quelle vicende costituivano – costituiscono – l’esperienza quotidiana della gente comune.

micro-itinerari venezia

Microitinerari culturali per la promozione del turismo sostenibile a Venezia

GreenerEU, Consiglio d’Europa, Venezia1600, Veneto Film Commission

Presentazione dei Micro-itinerari per Venezia
SMAPS – Sustainable Maps

Saluto di: Filippo Maria Carinci, Vice presidente Ateneo Veneto
Luisella Pavan-Woolfe, Consiglio d’Europa, Venezia

Introduce Isabella Mavellia, GreenerEU 2050

Interventi di:
Fiorella Dallari, Eleonora Berti, Francesco Calzolaio, Silvano, Paolo Olbi & Lilly  Olbi, Luca Cerofolino, Carlotta Vistosi, Michele Costantini, Alessandro Spada

luciano violante democrazia

Luciano Violante e le riflessioni sulla democrazia

Presentazione del libro

La democrazia non è gratis. I costi per restare liberi

di Luciano Violante (Venezia, Marsilio 2023)

Alessandra Necci e Antonella Magaraggia conversano con l’autore

Magistrato e a lungo protagonista della vita delle istituzioni, fervente studioso della storia e della cultura classica, Luciano Violante in questo libro analizza alcune preoccupanti tendenze per fare luce su rischi reali e smascherare falsi idoli. Il punto di partenza è il grande malinteso che l’autore individua come causa della situazione attuale: aver limitato il concetto di democrazia a un elenco di diritti da garantire, rimuovendone la naturale contropartita, i doveri a cui adempiere. Attraverso il confronto con contesti politici drammaticamente emergenti – in particolare Russia e Ungheria – Violante scava in un passato comune per ritrovare l’origine dei tanti mali, in primis le «presunzioni» dell’Occidente (dall’esportazione della democrazia all’ingenua equazione tra sviluppo economico e avanzamento dei diritti), per fare i conti con il narcisismo di una civiltà che ha preferito lo scaltro Ulisse all’onesto Palamede. Nel volume si ripercono inoltre le tappe della storia italiana recente, alla ricerca di quel che resta dello spirito della Costituzione, per comprendere come si sia arrivati ad attribuire le colpe della politica alla democrazia ridotta a un complesso di regole, a mera «tecnica di governo», alimentando così l’errata convinzione che essa interessi e dipenda solo da chi quelle regole è chiamato a stabilirle e a farle rispettare.
L’autore pone l’accento sulle responsabilità di ciascuno per rimettere a fuoco e al centro dei comportamenti parole che ritrovino un significato condiviso – diritto e dovere, libertà e uguaglianza, pace e giustizia – e per far sorgere una nuova e piena consapevolezza civica.

Luciano Violante, professore di diritto e procedura penale, magistrato, a lungo parlamentare del Pci, del Pds, dei Ds e del Pd, è stato presidente della Camera dei deputati dal 1996 al 2001. Per Einaudi ha curato tre volumi degli Annali della Storia d’Italia. Come autore ha pubblicato, tra gli altri, Non è la piovra. Dodici tesi sulle mafie (1994),  Il dovere di avere doveri (2014), Democrazie senza memoria (2017), Giustizia e mito (con Marta Cartabia, 2018) e Senza vendette (2022). Con Marsilio ha pubblicato il giallo Notizie della signora Marthensen? (2022).

palabra en el mundo

Palabra en el mundo – Festival di poesia

Ateneo Veneto – Casa della Poesia

Palabra en el mundo – Poesia come azione per la Pace Universale
Festival internazionale di poesia – XVII edizione

Saluti di Mirta Granda Averhoff, Paolo Balboni, Mara Rumiz, Maurizio Cermel, Anna Lombardo

Mirta Granda Averhoff, Paolo Balboni, Anna Lombardo
Letture di Grigore Arbore, Adriana Bertoncin, Stefano Bottero, Mariella De Santis, Nelvia Di Monte, Fernanda Ferraresso, Brigidina Gentile, Gabor Gyukics, Marina Kazakova, Sara Maino, Luciano Menetto, Ciaran O’Rouke, Claudio Ongarato, Serena Piccoli, Matt Sedillo, Adam Vaccaro
Omaggio a Mario Geymonat e a Rino Cortiana
Perfomance di Natividad Brito

Eulisse Avicolli

Vincenzo Eulisse visto da Franco Avicolli

Presentazione del libro

Quando la vita. Dialogo con l’immaginificio di Vincenzo Eulisse
di Franco Avicolli (Venezia, Supernova 2023)

Paolo Puppa conversa con l’autore

Per un artista come Vincenzo Eulisse (Venezia, 1936) una vita sola non basta. Forse per questo un giorno l’artista ha consegnato all’autore di questo volume un pacco di disegni dicendogli “scrivici quello che vuoi”. Franco Avicolli ha preso quei disegni e ne ha fatto un libro di narrazione, poesia, arte e biografia. Un incontro inusuale con questo “bambino di fontiera”, Vincenzo Eulisse, detto prima Vincenzino, poi soltanto Cencio.

Mansueti Miracolo reliquia croce san lio

DonnAteneo – Corso di Storia delle donne a Venezia – III e ultimo incontro

Rinascimento quotidiano
Alfabetismo e saperi pratici, lavoro e proprietà, ruoli sociali

Lavori e proprietà
Relatrice: Anna Bellavitis

Che diritti avevano le donne a Venezia ? Quali possibilità di gestire i loro beni? Quali mestieri erano loro aperti? Anna Bellavitis cercherà di rispondere a queste domande, sulla base della documentazione disponibile nei ricchissimi fondi archivistici veneziani, tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna.

Anna Bellavitis insegna storia moderna all’Università di Rouen-Normandie. Specialista di storia delle donne, della famiglia e del lavoro in ambito veneziano, ha pubblicato nella collana di Storia di genere della Società Italiana delle Storiche  Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna (Roma, Viella, 2016); ha curato con Martina Frank e Valentina Sapienza il volume Garzoni. Apprendistato e formazione tra Venezia e l’Europa in età moderna (Mantova, Universitas Studiorum, 2017).

Gyorgy Ligeti

Centenario dalla nascita di György Ligeti

Consolato Gen. On. di Ungheria-Venezia, Associazione Culturale italo-ungherese del Triveneto, Accademia di Ungheria –Roma

Nel centenario dalla nascita di GYÖRGY LIGETI (1923-2006)
Ligeti 100. Il continuum sonoro verso l’infinito

Conferenza con video-ascolti guidati della musicologa Luisa Bassetto

Incontro sulla vita e le opere di Gyorgy Ligeti, tra i più grandi e innovativi compositori del XX secolo. Nel centenario dalla nascita si vuole contestualizzare e valorizzare meglio l’importanza del compositore ungherese nella cultura musicale del secondo Novecento. Un percorso che evidenzia come Ligeti si sia sempre mosso con estrema coerenza poetica, seppure attraverso moduli stilistici differenti, a partire dagli anni Sessanta fino alle opere più tarde. In base a una semplice ma funzionale scansione cronologica, saranno esplorati i tratti peculiari della sua creazione musicale, isolandone alcuni momenti significativi, in dialogo con la tradizione musicale ungherese, con il passato, con le diverse espressioni della musica della seconda metà del Novecento.
Luisa Bassetto, violinista, ha collaborato con molte orchestre tra le quali l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Ha frequentato i corsi di
musica antica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il laboratorio di musica contemporanea presso la Scuola di Musica di Fiesole e i corsi di composizione elettronica e informatica musicale dell’IRCAM di Parigi. Laureata in Lettere e in Musicologia e Beni Musicali, ha pubblicato diversi saggi sulla musica contemporanea collaborando tra l’altro con le riviste Musica, Classic Voice e con Rai Radiotre.

Fra' Mauro Geografia

Geografia: un sapere critico – IV e ultimo incontro

GEOGRAFIATENEO
Ciclo di incontri

Le geografie del cibo tra sostenibilità e strategia d’impresa: il caso Eataly, tra cibo e immaginazione
Relatrice: Annalisa Colombino, ricercatrice in geografia politico-economica all’Università Ca’ Foscari di Venezia

Eataly è un’azienda fondata nel 2007 da Oscar Farinetti con l’obiettivo di dimostrare che l’alta qualità dell’enogastronomia italiana è alla portata di tutti. Spesso soprannominata la “Disneyland del cibo italiano”, oggi è presente all’estero con 26 punti vendita in 13 Paesi del mondo.
Nel corso dell’incontro Annalisa Colombino  presenta le modalità in cui questa impresa ha riscosso successo, illustrandone la strategia aziendale ispirata alla filosofia di Slow Food, che intende il cibo come “buono, pulito e giusto”. Eataly è impegnata a conservare il valore della sostenibilità anche varcati i confini nazionali, per esempio in grandi città come New York e Dubai, per questo l’azienda tende a ricreare all’interno delle proprie filiali un’esperienza italiana – o meglio ‘Eatalyana’ – che incoraggia i visitatori a trascorrervi molto tempo, alimentandone così il successo.