Intervista a Dorit Raines

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto
ATENEO DEI GIOVANI
L’ATENEO VENETO RACCONTA. Personaggi, storie, professioni
Primo “Ciclo di incontri di Orientamento alle Professioni” per gli studenti delle scuole superiori

Giovanna Pastega intervista:
DORIT RAINES, docente di Storia delle biblioteche, della documentazione e Digital Humanities, bibliotecaria dell’Ateneo Veneto.

Intervista a Guido Moltedo

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto
ATENEO DEI GIOVANI
L’ATENEO VENETO RACCONTA. Personaggi, storie, professioni
Primo “Ciclo di incontri di Orientamento alle Professioni” per gli studenti delle scuole superiori

Giovanna Pastega intervista:
GUIDO MOLTEDO, giornalista parlamentare esperto di politica internazionale, saggista, Consigliere dell’Ateneo Veneto.

Intervista a Gianpaolo Scarante

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto
ATENEO DEI GIOVANI
L’ATENEO VENETO RACCONTA. Personaggi, storie, professioni
Primo “Ciclo di incontri di Orientamento alle Professioni” per gli studenti delle scuole superiori

Giovanna Pastega intervista:
GIANPAOLO SCARANTE, ambasciatore italiano in Grecia e Turchia e attuale Presidente dell’Ateneo Veneto

Ateneo Veneto, in collaborazione con l’USRV, ha realizzato un ciclo di video-interviste ad alcuni Soci e Amici dell’Ateneo Veneto per approfondire, attraverso la loro vita e le loro esperienze personali, gli aspetti significativi di professioni più o meno diffuse ma particolarmente interessanti.
Le interviste ai protagonisti sono state registrate nella sede dell’l’Ateneo Veneto da Giovanna Pastega, e sono state proposte agli studenti delle classi terze e quarte delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto.
La versione caricata sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto è corredata da uno speciale approfondimento intitolato “In prospettiva”, dedicato ai temi di attualità legati in particolar modo al Veneto e a Venezia ed è a disposizione degli studenti e di quanti vogliano conoscere più da vicino L’Ateneo Veneto e i suoi Soci.

Sculpture and Architecture of Art

17° Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Partecipazioni Nazionali

Ateneo Veneto ospita il Padiglione della Repubblica di San Marino

Inaugurazione della mostra
Friendship project – Sculpture and Architecture of Art
Ingresso consentito a 30 persone alla volta, scaglionate ogni 20 minuti, fino alle 18.00.

Commissario: Paolo Rondelli
Curatore: Vincenzo Sanfo
La mostra è allestita nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto e rimarrà aperta dal 21 maggio al 31 ottobre 2021.
Orario: 10.00/18.00 dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso.
ingresso libero.

La difesa della Basilica e del’insula di San Marco – seconda parte

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Municipalità di Venezia Murano Burano
PROGETTI PER SAN MARCO – Una nuova Piazza per una nuova vita della città
La difesa dell’insula di San Marco dalle acque alte
– seconda parte –

Intervento introduttivo di:
Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto

Relatori:
Giovanni Zarotti, Consorzio Venezia Nuova
Francesco Lanza, Thetis
Lino Pollastri, Mate Engineering del Gruppo Kostruttiva
Il progetto di messa in sicurezza dell’Insula di San Marco dalle acque alte

Francesco Sorrentino, Dirigente Ufficio Tecnico Regione Veneto per il Provveditorato alle OO.PP. Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia
Tempi e costi per la messa in sicurezza dell’insula di Piazza San Marco e della Basilica dalle acque alte

La difesa della Basilica e dell’insula di San Marco – prima parte

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Municipalità di Venezia Murano Burano
PROGETTI PER SAN MARCO – Una nuova Piazza per una nuova vita della città
La difesa della Basilica di San Marco dalle acque alte

– prima parte –

Interventi introduttivi di:
Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto
Marco Borghi, Presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano
Carlo Alberto Tesserin, Primo Procuratore di San Marco

Relatori:
Mario Piana, Proto di San Marco: I problemi della Basilica e gli interventi realizzati
Daniele Rinaldo, Studio Rinaldo: Il progetto di difesa periferica della Basilica

I sogni del signor K e altre storie

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Ateneo Veneto, Agimus Venezia, Archivio “Vittorio Cini”
con il Patrocinio del Ministero della Cultura
Presentazione del volume
I sogni del Signor K e altre storie
di Enrico Fubini (ETS, Pisa, 2019)

Paolo Balboni, Honorary Professor – Senior Researcher Università Ca’Foscari
Letizia Michielon, Conservatorio “G.Tartini” di Trieste
Intervento dell’autore via streaming
Intermezzi musicali dei pianisti Alfredo Conte, Elida Fetahovic e Yun Zhang
Musiche di Ludwig van Beethoven, Franz Liszt e Johannes Brahms

Enrico Fubini, padre dell’estetica musicale italiana, docente dell’Università di  Torino e di Madrid, dialoga  con Paolo Balboni e Letizia Michielon  in occasione della presentazione del suo primo  volume di racconti. In questi sogni ad occhi aperti, giocati sul filo dell’ironia  e di una tenue  nostalgia,  si rivela un volto meno conosciuto del celebre studioso torinese.

L’Ospedale al Mare: la città nel sole

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CORSO DI STORIA DELLA SANITA’ 2021
L’Ospedale al Mare: la città nel sole
Relatrice: Nelli-Elena Vanzan Marchini

La filantropia veneziana fondò nel 1868 un Comitato Promotore per i Bagni di Mare per mandare sulla spiaggia del Lido i poveri scrofolosi a curarsi con l’acqua dell’Adriatico.  Erano bimbi affetti da tubercolosi ossea e ghiandolare, figli del proletariato sfruttato dalla rivoluzione industriale, che traevano sicuro giovamento dall’aria salubre, dal sole e da una alimentazione regolare.
Due anni dopo sorse alle Quattro Fontane un edificio in legno con 200 letti e nel 1873 fu aggiunto un piano e la ricettività fu portata a 450 letti.
Lo sviluppo del turismo balneare e la fondazione dei grandi alberghi-sanatorio portò l’imprenditore Nicolò Spada a erigere l’Hotel Excelsior proprio accanto all’Ospizio Marino Veneto che, con i suoi piccoli ospiti deturpati dalla malattia, costituiva una ben triste vista per i facoltosi villeggianti.  La Compagnia Italiana Grandi Alberghi, che aveva rilevato l’Excelsior e aveva in concessione tutta la spiaggia, offrì un grande appezzamento sul mare all’Ospizio Marino che vi si trasferì nel 1921.
Nell’area, con il contributo delle province venete che inviavano i loro piccoli malati a curarsi sulla sabbia e con il mare, sorse una città nel sole che si trasformò in Ospedale al Mare (1933) fornendo cure climatiche ad un sempre più ampio ventaglio di patologie grazie alla scoperta delle proprietà terapeutiche anche della sabbia.
La città della cura fra l’altro era stata dotata anche di un teatro e di una chiesetta liberty decorati da Giuseppe Cherubini che costituiscono due pregevoli esempi di arte legata alla storia del termalismo.
Nel 1975 all’Ospedale al Mare si contavano 33 padiglioni fra degenze e servizi generali con 1400 posti letto e 450.000 presenze annue. L’accorpamento agli Ospedali Civili Riuniti nel 1980, e la loro successiva trasformazione in  USSL, ha comportato la liquidazione di questa enorme struttura lidense dotata di valenze climatiche e ambientali.

Venezia città termale

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CORSO DI STORIA DELLA SANITA’ 2021
Venezia città termale
Relatrice: Nelli-Elena Vanzan Marchini

Dopo la caduta (1797), la Repubblica di Venezia da Dominante diventa terra di conquista delle monarchie straniere che la utilizzano come porto degli imperi.
I francesi e gli Austriaci, affascinati dal clima e dalle acque della città, potenziano il turismo romantico finalizzato a vivere Venezia come una totalizzante esperienza fisica che si appaga nella sua specificità anfibia. La nuova immagine della Venezia suddita affascina per la decadenza delle sue pietre e per il valore terapeutico delle sue acque che la trasformano in una città termale dotata a metà Ottocento di ben otto stabilimenti talassoterapici. In un’Europa, che dalla fine del Settecento aveva scoperto il potere sanante dei bagni di mare, a Venezia si moltiplicano gli alberghi, tanto che Daniele Manin, in una adunanza  dell’Ateneo Veneto nel 1847, chiede di invertire la rotta per non offrire ai giovani un futuro di “bagnini e locandieri”, e auspica l’apertura di una “Scuola di Commercio e Nautica Mercantile” perché “alla pratica dee precedere l’istruzione”. Ma l’economia di Venezia era compressa rispetto a quella di Trieste e dopo la rivoluzione di Manin la situazione peggiora. Il giogo austriaco si fa più pesante. I bagni per cura si trasferiscono al Lido dove, a partire dai primi del ‘900, nascono i grandi alberghi e tutta l’isola viene valorizzata come la città del loisir che attrae l’aristocrazia e le élites internazionali con gli sport e la Mostra del Cinema.

I pozzi di Venezia e la salute dei veneziani

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

CORSO DI STORIA DELLA SANITA’ 2021
I pozzi di Venezia e la salute dei veneziani
Relatrice Nelli-Elena Vanzan Marchini

Venezia è in acqua salsa ma non ha acqua dolce. Fin dai primi insediamenti monastici questo problema fu risolto con la costruzione di cisterne in cui venivano convogliate le acque piovane, filtrate da uno spesso strato di sabbia per giungere pure alla base della canna del pozzo da cui potevano essere attinte.
Ogni campo veneziano fu dotato di uno o più puteali pubblici che venivano aperti dal capo contrada al suono della campana perché il popolo potesse attingere l’acqua potabile necessaria alla sopravvivenza. Patrizi e i cittadini agiati avevano dei pozzi privati e così pure i conventi. L’approvvigionamento idrico con la sola acqua piovana presto però non bastò a soddisfare la richiesta di una popolazione sempre più numerosa perciò si scelse il Brenta per rifornire i pozzi veneziani.
Anche le acque alte minacciavano l’integrità dei pozzi inquinandoli, e il trasporto e la distribuzione dell’acqua potabile non garantivano ideali condizioni di igiene, come rivela la frequenza di febbri tifoidi e gastrointestinali. La situazione divenne tragica durante l’assedio del 1848-49 quando si diffuse in città il colera.
Con la costruzione  dell’acquedotto nel 1884  iniziò una nuova epoca: in qualche decennio tutto l’arcipelago veneziano fu rifornito di acqua potabile. Nei campi, vicino  ai puteali, vennero collocate le fontanelle dell’acquedotto. I puteali oggi restano la sola testimonianza artistica dell’antico approvvigionamento idrico della città.

LA SERENISSIMA NELLA STORIA DELLA VACCINAZIONE

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

CORSO DI STORIA DELLA SANITA’ 2021
Lezione inaugurale
La Serenissima nella storia della vaccinazione
Relatrice  Nelli-Elena Vanzan Marchini

Da Voltaire al Verri, Da Beccaria a La Condamine, medici e filosofi animarono il dibattito scientifico e letterario che ha indotto l’Occidente a introdurre l’inoculazione del vaiolo per fronteggiare la pandemia dilagata nel Settecento. Era evidente che il vaiolo colpiva una volta soltanto nella vita, provocando uno stato febbrile e pustole confluenti che si trasfomavano poi in cicatrici deturpanti, sempre che il malato sopravvivesse. La pratica di provocare una forma lieve di vaiolo, inoculando il siero tratto dalla pustola di un malato era da secoli nota in Oriente.
Due medici veneziani, Jacopo Pilarino e Emanuele Timoni, studiarono l’inoculazione attuata dalle donne circasse per tutelare i loro figli e la resero nota agli ambienti scientifici senza grandi risultati. La moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli lady Mary Wortley Montagu, che aveva perso un fratello per il vaiolo, e ne portava lei stessa i segni sul corpo, fece inoculare i suoi figli e a Londra fu una appassionata promotrice dell’innesto presso la corte reale. Anche Maria Teresa d’Austria fece inoculare i suoi figli.
Venezia promosse con successo nel 1768 i primi esperimenti pubblici su fanciulli del popolo e su orfani degli ospedali, continuando le inoculazioni sperimentali nei decenni successivi.  Il dibattito continuò perché gli oppositori attribuirono proprio all’inoculazione l’incremento dell’epidemia.
Le polemiche si smorzarono con l’introduzione da parte di Jenner dell’inoculazione del  vaiolo vaccino. Si apriva una nuova era della ricerca scientifica che si sarebbe sviluppata grazie a Pasteur e a Koch, che isolarono e attenuarono la carica infettante dei germi causa di varie malattie. Il colonialismo e le guerre mondiali diffusero nel mondo le vaccinazioni e il vaiolo fu eradicato.

Spazi di ascolto – secondo incontro

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi
CONFERENZE DI PSICOANALISI 2021
Psicoanalisi e cultura: contemporaneità e memoria storica
II Incontro
Spazi di ascolto: fermo immagine su giovani adulti e adolescenti

Interventi:
Paola La Scala, Psicologa, Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana
“Nell’indifferenza la Consultazione può fare la differenza”
Anna Tortorella, Psicologa, Psicoterapeuta, Responsabile Cuori
“Mondo adulto? Rappresentazione dei giovani tra fuga e prese di distanza”
Moderano
Roberta Guarnieri e Celestina Pezzola, psicoanaliste S.P.I.

Con il patrocinio del Centro Veneto di Psicoanalisi Giorgio Sacerdoti
In collaborazione con CUORI: Centro Orientamento e Consulenza Psicologica

I CORPI DELLE DONNE

CANALE YOUTUBE DI ATENTO VENETO

Ateneo Veneto, Agimus Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini
I CORPI DELLE DONNE
Presentazione dei volumi
Fotomontaggi dal 1980 al 2020 di Mario Scarpati
I corpi delle donne
di Elsa Fonda

Saluto di Letizia Michielon
Paolo Puppa introduce al lavoro dei due autori
Conclude Cecilia Vendrasco al flauto

In occasione della Festa della Donna, l’Ateneo Veneto ospita due artisti d’eccezione: Elsa Fonda, storica voce RAI e raffinata autrice di testi critici e teatrali, e Mario Scarpati, incisore di fama internazionale.
Elsa Fonda, nel suo libro “I corpi delle donne” tenta di capire perché le dee madri siano così mal ridotte e lo fa attraverso l’arte e le rappresentazioni del corpo femminile. Nel libro le testimonianze di Fausto Pirandello e Renato Guttuso.
Mario Scarpati in “Fotomontaggi” indaga invece l’Italia provinciale in crisi. Svanite le utopie, essenziali i corpi, oggetti del desiderio maschile, soggetti a follie.
Ad introdurre il lavoro dei due autori (che nella vita sono marito e moglie) è l’amico Paolo Puppa.
Conclude l’incontro un’anteprima del recital di Cecilia Vendrasco, flautista tra le  più sensibili interpreti del repertorio contemporaneo.

L’integrale del concerto sarà disponibile sulla piattaforma di Agimus al link
https://shop.ticketgate.it/biglietteria/cercaPostiPub.do?idEvento=11657

Sui reliquiari del Museo Diocesano di Arte sacra di Chioggia

Ateneo Veneto, Patrimonio di Oreficeria Adriatica
Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti Decorative 2021 – XVIII edizione
TESORI NASCOSTI E RITROVATI. ARCHEOLOGIA, OREFICERIE, RESTAURI TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Sui reliquiari antropomorfi del museo Diocesano di Arte sacra di Chioggia dopo gli studi di Nicola Jakšić
Relatrice: Letizia Caselli

Il culto delle reliquie di santi e beati che caratterizzò in particolare il Medioevo aveva preoccupato molti secoli prima gli imperatori Graziano, Valentiniano e Teodosio che già con la Constitutio del 26 febbraio 386 cercarono di disciplinare lo smembramento dei corpi dei martiri e il relativo commercio delle parti.
Ma quando l’Occidente scoprì “il potere delle reliquie”, nell’ambivalente funzione spirituale e politica, monasteri, cattedrali e basiliche fecero a gara per ottenere le spoglie più ambite ornandole come vere e proprie opere d’arte.
Il corpus trecentesco di reliquiari antropomorfi, proveniente dal Tesoro della cattedrale clodiense di Santa Maria Assunta, oggi conservato nel Museo Diocesano di arte sacra di Chioggia, costituisce un nucleo molto importante di quella categoria speciale di “reliquie parlanti”, quelle in cui ciò che si vede suggerisce immediatamente il contenuto.
Il reliquiario del braccio dei santi Sergio e Bacco, i due reliquiari a gamba di san Giorgio e sant’Abdon, il reliquario a forma di diadema regale bizantino dei santi Abdon e Sennen: eleganti opere orafe che la letteratura critica ha interpretato come affini artisticamente e databili anche per l’unica data in epigrafe in uno di essi, 1321, ad una manifattura veneziana.
I recenti studi di Nicola Jakšić, professore emerito di Storia dell’arte medievale all’Università di Zara, dimostrano però un’ipotesi completamente diversa, che vedrebbe questi sacri manufatti provenire invece dalle officine dalmate di Cattaro.

DARWIN DAY – XIII edizione

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Ateneo Veneto, UAAR Circolo di Venezia, Università di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia
XIII DARWIN DAY – Giornata di Studio
Pandemie e vaccini: ieri, oggi e domani

Introducono: Piero Benedetti (Univ. di Padova, distaccato c/o l’Accademia dei Lincei – Roma)
Stefano Polizzi (Università Ca’ Foscari Venezia)
Franco Ferrari (Uaar VE – Ateneo Veneto)
Interventi:
Gilberto Corbellini (prof. Storia della Medicina, Università La Sapienza, Roma)
– Vaccinazioni, vaccini e psicologia sociale nella storia: perché Darwin è importante
Stefano Vella (medico, infettivologo, prof. di Salute Globale, Università Cattolica, Roma)
– Prepararsi alle pandemie: dalla peste al Covid 19
Donata Columbro (giornalista, esperta di comunicazione digitale)
– La comunicazione dei dati durante la pandemia

“Pino” Rosa Salva. Venezia e la sua laguna

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Presentazione del volume
“Pino” Rosa Salva Venezia e la sua laguna
a cura di Giannandrea Mencini (Lido di Venezia, Supernova edizioni 2020)
Gherardo Ortalli, Maurizio Calligaro, Silvio Testa conversano con il curatore

Il 12 novembre 2019 Venezia è stata colpita da un’acqua alta eccezionale di 187 cm sul livello medio del mare. Dopo 54 anni dalla grande alluvione del 1966, la città e il suo litorale sono stati, ancora una volta, in balìa del mare, subendo gravissimi danni ed evidenziando la loro fragilità e la necessità di urgenti e veloci interventi per la loro difesa.
Il libro di Giannandrea Mencini ripercorre la storia della salvaguardia della Città e della sua Laguna attraverso la figura carismatica di “Pino” Rosa Salva, per molti il padre dell’ambientalismo veneziano che, dagli anni ’60 fino agli anni ’90, fu protagonista di storiche battaglie in difesa dell’ecosistema lagunare. Anni di dibattiti, polemiche, denunce e processi, che portarono sotto gli occhi del mondo il “Problema Venezia”, rimasto ancora oggi incredibilmente attuale.
Il volume contiene testimonianze di Gianfranco Bettin, Maurizio Calligaro, Gherardo Ortalli, Leopoldo Pietragnoli, Franco Rocchetta Roni, Paolo Rosa Salva, Silvio Testa, Alberto Vitucci.

Spazi di ascolto: fermo immagine su giovani adulti e adolescenti

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi
CONFERENZE DI PSICOANALISI 2021
Psicoanalisi e cultura: contemporaneità e memoria storica
a cura di Roberta Guarnieri e Celestina Pezzola

Spazi di ascolto: fermo immagine su giovani adulti e adolescenti
Interventi:
Ilaria Binotto, Psicologa, Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana
“Io sono”: coniugazione del diventare soggetto
Marta Boni, Psicologa, Psicoterapeuta
“Esperienze di fuga nei giovani adulti: quando incontrare la realtà diventa scomodo
Moderano: Roberta Guarnieri e Celestina Pezzola

Gli anni dell’Università sono un cruciale crocevia, una terra di mezzo tra l’adolescenza, con la sua vivacità pulsionale, e l’esposizione all’età adulta: una zona cuscinetto, una seconda latenza, che vive dell’eredità infantile e dell’adolescenza ancora dietro l’angolo. Spesso la reazione che le Autrici incontrano è quella della fuga che può essere assunta in vari ambiti: da quello dell’affettività e della sessualità che in questi anni sta subendo notevoli mutamenti rispetto al tradizionale concetto di genere maschile/femminile, a quello dell’abuso di dispositivi tecnologici per rifugiarsi in mondi virtuali più rassicuranti (videogiochi, chat e social network).
Questo intervento ha l’obiettivo di mettere in luce l’importanza del processo di soggettivazione, avviatosi agli albori della vita psichica, e dell’adolescenza, per lo strutturarsi della personalità nei giovani adulti. Il percorso di consultazione con il giovane adulto si configura quindi, come uno spazio dedicato al pensiero e all’opportunità di affrontare i conflitti irrisolti, promuovendo il riconoscimento dell’alterità. E che cos’è accaduto, quando poi è intervenuta una crisi non più solo dell’individuo, o del rapporto intrafamiliare, ma che ha coinvolto l’intera collettività, come il Covid-19.

Con il patrocinio del Centro Veneto Psicoanalisi “G. Sacerdoti”
In collaborazione con CUORI: Centro Orientamento e Consulenza Psicologica

Quattro idee sulle origini del razzismo

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Ateneo Veneto, Comune di Venezia
GIORNO DELLA MEMORIA 2021
a cura degli psicoanalisti SPI soci dell’Ateneo Veneto P. Campanile, R. Guarnieri, C. Pezzola, A.A. Semi

Quattro idee sulle origini del razzismo
Relatore Antonio Alberto Semi, psicoanalista con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana
Introduce Patrizio Campanile, presidente del Centro Veneto di Psicoanalisi

“Come mai il razzismo è così diffuso?” si chiede Antonio Alberto Semi. In questa conversazione con Patrizio Campanile lo psicoanalista illustra alcuni meccanismi psichici propri di ciascun individuo che quando funzionano male, possono portare alla elaborazione di idee e sentimenti di tipo razzista, in particolare mettendo in evidenza la difficoltà umana di pensare le differenze.

Con il patrocinio del Centro Veneto di Psicoanalisi “G. Sacerdoti”

La Costituzione secondo D’Annunzio

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GIORNO DEL RICORDO 2021
A cura di Ateneo Veneto, Associazione Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato di Venezia,  Comune di Venezia

Dibattito sul volume
La Costituzione secondo D’Annunzio
di Giuseppe de Vergottini (Milano, Luni editrice, 2020)
Saluto di Alessandro Cuk, Presidente Ass. Naz. Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato di Venezia
Interventi di:
Giuseppe de Vergottini, autore del volume, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati
Stefano Bruno Galli, Assessore alla Cultura e all’Autonomia della Regione Lombardia
Giuseppe Parlato, Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice
Davide Rossi, Università degli Studi di Trieste
Ilaria Rocchi, giornalista de “La Voce del Popolo”
Modera Silvia Zanlorenzi, Università degli Studi di Padova

La presentazione del recente libro del professor Giuseppe de Vergottini, noto costituzionalista che da anni si dedica alla ricerca sulla storia dell`Adriatico orientale, essendo la famiglia originaria di Parenzo, diventa qui occasione per un dibattito più ampio dal titolo “La Costituzione del Carnaro all’interno del costituzionalismo del Novecento”.

Istria e Dalmazia: Roma, Venezia, Austria e l’Italia

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Ateneo Veneto, Società Dalmata di Storia Patria, Roma, Comune di Venezia
GIORNO DEL RICORDO 2021
Incontro
Istria e Dalmazia: Roma, Venezia, Austria e l’Italia
Interventi di Giovannella Cresci (Università Ca’ Foscari, Venezia)
Bruno Crevato – Selvaggi (Società Dalmata di Storia Patria, Roma)

Duemila anni di ricordo. Le vicende dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dall’antichità classica ai giorni nostri. Una prospettiva di lungo periodo che permette di capire meglio le vicende dell’esodo e delle foibe del 1943-1954. Una tragedia italiana che si comprende appieno se immersa nel fluire della storia e che, purtroppo, non è stata ancora pienamente accolta e compresa dalla coscienza civile della nazione. L’evento vuole essere un momento di riflessione storica, morale e civile.

Darwin day – XIII edizione

Ateneo Veneto, UAAR Circolo di Venezia, Università di Padova, Università Ca’ Foscari
Giornata di Studio. XIII Darwin Day
I vaccini ieri oggi e domani

Saluto di Gianpaolo Scarante
Presentano la giornata

Lasciate che i bambini vengano a me – Pasolini e don Milani

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Teatro all’Ateneo Veneto
LETTERE IMPOSSIBILI  di e con Paolo Puppa
Quarto monologo
Lettera di Pier Paolo Pasolini a don Milani
Lasciate che i bambini vengano a me

Poco prima di uscire in macchina nell’ultima, e fatale, delle sue escursioni notturne, a Ostia in cerca di prede adolescenti, Pier Paolo Pasolini viene descritto da Paolo Puppa il primo novembre 1975, mentre indirizza una lettera-confessione a don Lorenzo Milani, morto nel 1967, che pertanto non può ribattere, restando però autentico mito personale di PPP.
In effetti, il parroco di Barbiana, discendente dai Comparetti e dai Weiss, famiglia fiorentina e triestina alto borghese ebraica, e ordinato prete nel 1947, nella sua “Lettera a una professoressa” edita l’anno della sua morte, leggendario pamphlet contro la scuola di classe, era divenuto un modello ideologico e linguistico per lo scrittore bolognese-friulano. E quest’ultimo proietta ipotesi suggestive ma molto soggettive sulla passione pedagogica di Don Milani, incapace di coglierne gli aspetti  sublimanti.

Dino Campana e Sibilla Aleramo – Lettere al sugo di polpetta

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Teatro all’Ateneo Veneto
LETTERE IMPOSSIBILI  di e con Paolo Puppa
Terzo monologo
Dino Campana e Sibilla Aleramo
Lettere al sugo di polpetta

Dino Campana confinato nel manicomio di Castel Pulci, nella provincia fiorentina, viene rappresentato da Paolo Puppa nel 1927, mentre stila una furibonda, delirante epistola, grondante minacce e suppliche, alla sua amante di dodici anni prima, la scrittrice Sibilla Aleramo, cultrice dell’emancipazione femminile e del libero amore, ma spaventata di fronte agli eccessi del poeta maledetto.
Al centro della missiva, un fatto storico, ovvero la perdita del manoscritto dei Canti Orfici, offerti nel 1913 dal giovane Dino alla coppia di intellettuali d’avanguardia Papini e Soffici, e da costoro perso. Risultato: la donna si rivolge proprio al nemico odiato da Campana, Ardengo Soffici.

Pirandello e Svevo: storia di un’antipatia a prima vista

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Teatro all’Ateneo Veneto
LETTERE IMPOSSIBILI – di e con Paolo Puppa
Secondo monologo
Pirandello e Svevo: storia di un’antipatia a prima vista
Quanto può essere crudele un genio

Paolo Puppa immagina in questo monologo che Italo Svevo, esasperato in quanto scrittore per la sua emarginazione dal sistema letterario italiano, scriva a Luigi Pirandello nel 1926, approfittando del passaggio a Trieste del drammaturgo siciliano colla sua compagnia Teatro d’Arte assieme alla sua Diva e Musa ispiratrice, Marta Abba.
Nella “lettera impossibile” gli chiede una sorta di lascia-passare, per diventare qualcuno. La lettera si riferisce ad un episodio traumatico realmente accaduto, narrato a Paolo Puppa dalla stessa figlia di Svevo. Nell’invenzione del copione, il climax viene raggiunto quando Pirandello affida la sua risposta ad un proprio attore, il feltrino Camillo Pilotto.

Ibsen e Strindberg: la scena dell’invidia

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Teatro all’Ateneo Veneto
LETTERE IMPOSSIBILI – di e con Paolo Puppa
Primo monologo
Ibsen e Strindberg: la scena dell’invidia
Vecchi e giovinette, una relazione disturbata

Il teatro in scena dall’Aula Magna al canale YouTube dell’Ateneo Veneto.
Paolo Puppa immagina una serie di missive tra grandi personaggi della letteratura di fine Ottocento e Novecento e li porta in scena sotto forma di monologo preceduti da una introduzione storica.
La prima delle “Lettere impossibili” riguarda il commediografo norvegese Henrik Ibsen. Puppa lo immagina nel 1895, quando ha 73 anni, mentre si rivolge ad una sua appassionata ammiratrice, artista pianista, Hildur Andersen, insistendo per ricevere sue foto. E nondimeno la prega di cambiare tono e di non procedere con richieste turbevoli, a cui si dichiara inadeguato, nel rispetto soprattutto del suo legame coniugale. Per vendetta, la donna interpella il grande rivale di Ibsen, ossia il danese August Strindberg, celebre per l’intraprendenza amorosa e la rappresentazione violenta dell’universo femminile.

Omaggio a Ezio Gribaudo

Presentazione online dell’e-book
Omaggio a Ezio Gribaudo / Homage to Ezio Gribaudo
di Victoria Surliuga (Texas Tech University Libraries e Ytali.com, 2020)

Intervengono:
Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto
Victoria Surliuga, autrice del libro, professore associato di Italianistica alla Texas Tech University
l’artista Ezio Gribaudo
Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Janis Elliott, professore associato di storia dell’arte alla Texas Tech University
Guido Moltedo, giornalista, editore, ed editor della rivista online ytali.com

La presentazione dell’e-book si terrà via Zoom
Per partecipare basta clccare sul link
Zoom link: https://zoom.us/j/94115854467?pwd=RGRqVmxVN0tic3NaVnl6N1ZMWFA1Zz09
Meeting ID: 941 1585 4467
Passcode: 600930

Il libro in versione bilingue è stato pubblicato come e-book dalle Texas Tech University Libraries e dalla rivista online Ytali.com; è disponibile in “open access” gratuitamente negli Open Repositories delle Texas Tech University Libraries: https://ytali.com/wp-content/uploads/2020/09/SURLIUGA_HOMAGE_TO_GRIBAUDO-.pdf.

Inaugurazione Corso di Storia Veneta 2021 – live streaming

Cerimonia di consegna dei diplomi
PREMIO “Achille e Laura Gorlato” sulla storia delle Venezie e dell’Istria – VII edizione

a seguire

Lezione inaugurale del
CORSO DI STORIA VENETA 2021
Le origini di Venezia fra mito e realtà
diretto da Alfredo Viggiano

Le origini di Venezia: dal ducato bizantino alla nascita della città
Relatore: Stefano Gasparri (Università di Venezia)

Il Corso di Storia Veneta dell’Ateneo Veneto, realizzato quest’anno in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani, è dedicato al tema delle origini di Venezia. Muovendo da fonti cronachistiche e da ricerche archeologiche innovative, si traccerà la storia complessa della nascita della città lagunare di cui quest’anno si celebrano (convenzionalmente) i 1600 anni.
Nella prima lezione, a partire dalle fonti storiche più antiche, indagheremo le origini di Venezia, un processo lungo, che si svolse nell’arco di almeno tre secoli. Lo storico Stefano Gasparri ricostruirà la formazione di questa nuova città in un paese, l’Italia, dove tutte le città erano antiche, e in un periodo, l’alto medioevo, in cui alcune di esse furono abbandonate, e le città che sopravvissero si ridussero in estensione, popolazione e ricchezza. E’ esattamente in questo periodo che si pongono le basi per la nascita di Venezia, destinata invece ad uno straordinario sviluppo: una contraddizione ricca di fascino.

La lezione inaugurale del Corso di Storia Veneta sarà preceduta, come di consueto, dalla cerimonia di assegnazione del Premio “ACHILLE E LAURA GORLATO”, per il miglior studio originale sulla storia geografica, sociale e antropologica dell’Istria e del Veneto, giunto alla VII edizione.
Il Premio Gorlato, che l’Ateneo Veneto ha istituito nel 2012 in memoria dei soci Achille e Laura Gorlato (padre e figlia, nativi di Pola) è rivolto ai giovani studiosi che si occupano di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana dell’Istria e delle Venezie.
Il Premio Gorlato ha cadenza biennale e consiste in un assegno di € 3.000, oltre alla pubblicazione nella rivista «Ateneo Veneto» del lavoro risultato vincitore.

DIRETTA STREAMING MERCOLEDI’ DALLE 17.30 SUL CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO
(La registrazione rimarrà poi disponibile sempre sul nostro canale YouTube).

I giorni della Resistenza. Gli studenti incontrano le partigiane e i partigiani di Venezia e Mestre

CANALE YOUTUBE ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Liceo Classico- Artistico Marco Polo Venezia, A.N.P.I. 7 martiri Venezia
GIORNO DELLA MEMORIA 2021
I giorni della Resistenza.
Gli studenti incontrano le partigiane e 
i partigiani di Venezia e Mestre

Saluto di Caterina Carpinato, vicepresidente Ateneo Veneto
Antonio Beninati, tutor esterno del progetto
Nicola Ardolino, referente Liceo Marco Polo
Gianluigi Placella, ANPI 7 Martiri, Venezia

Lara Bevilacqua, Gabriele Pavanati, Rebecca Scarpa, studenti Liceo Marco Polo

Presentazione del progetto didattico di videoproduzione degli studenti del Liceo Classico-Artistico “Marco Polo” di Venezia, realizzato nell’anno scolastico 2019-2020.
Video-intervista a Lia Finzi, vittima delle leggi razziali e insegnante del Convitto per orfani di partigiani e lavoratori “F. Biancotto” di Venezia
Proiezione del video con i momenti salienti delle interviste realizzate dai ragazzi a tre partigiani (
Gabriele Poci, Giordano Gamacchio, Mario Bonifacio) e due partigiane (Sofia Gobbo, Maria Rosa Zomaro)

“Jona che visse nella balena” di Roberto Faenza

DIRETTA STREAMING CANALE YOUTUBE ATENEO VENETO
PROIEZIONE STRAORDINARIA

Ateneo Veneto, Comune di Venezia
GIORNO DELLA MEMORIA 2021
Proiezione del film di Roberto Faenza (90”, 1993)
JONA CHE VISSE NELLA BALENA  

Introduce Roberto Ellero, critico cinematografico
Interventi di Roberto Faenza, regista
Roberto Cicutto, Presidente La Biennale di Venezia, già fondatore della Mikado Film distribuzione

Il pluripremiato film di Roberto Faenza “Jona che visse nella balena” viene proiettato eccezionalmente in questa occasione sul canale YouTube di Ateneo Veneto (ore 18.00, senza repliche) preceduto da una conversazione introduttiva col regista.
La vicenda narrata è quella di un bimbo ebreo di quattro anni che vive ad Amsterdam prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, che fa poi la tragica esperienza dei campi di concentramento.
Prima della proiezione è previsto un dibattito tra il critico cinematografico Roberto Ellero, in collegamento via skype dall’Aula Magna dell’Ateneo con il regista Roberto Faenza e Roberto Cicutto, che con Mikado Film fu il distributore della pellicola.

Riparare, restituire, ricordare

DIRETTA STREAMING CANALE YOUTUBE ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, ANPPIA, IVESER, GL-FIAP, Comune di Venezia
GIORNO DELLA MEMORIA 2021
Conferenza
Riparare, restituire, ricordare
Relatrice: Ilaria Pavan, professore associato di Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa
Introduce Renato Jona, Ateneo Veneto, Anppia Venezia
Saluto del presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante e del presidente dell’Iveser Giulia Albanese

Studiosa del Fascismo e dell’antisemitismo in Italia, Ilaria Pavan illustra in questo incontro l’impatto che ebbero le leggi razziali dopo il 1945, ossia dopo la fine della guerra, attraverso una attenta ricostruzione delle dinamiche economiche e sociali della persecuzione razziale fascista e delle conseguenze di lungo periodo.

Mosé in Egitto – Arie di Gioachino Rossini

Canale YouTube di Ateneo Veneto

Ateneo Veneto, Associazione Musica Venezia, Comune di Venezia
GIORNO DELLA MEMORIA 2021
Mosé in Egitto
Arie da un’azione tragico-sacra di Gioachino Rossini

Nabila Dandara (soprano), Sara Cortolezzis (soprano), Alessio Zanetti (tenore), Stepan Polischchuk (basso/baritono)
Alexandra Bochkareva al pianoforte
Rita Vieite, direttore di scena
Introduzione
Dall’Esodo della Bibbia
Roberta Reeder (in inglese) e Federica Zagatti (italiano)

La narrazione dell’Esodo degli ebrei che ci riporta la Bibbia diventa un tema universale e rilevante in questo preciso momento della Storia. L’Associazione Musica Venezia ha scelto di presentare per il “Giorno della Memoria” delle arie tratte dal “Mosé in Egitto”, opera importante del compositore Gioachino Rossini, in cui la liberazione dei ebrei dalla schiavitù in Egitto diventa simbolo dell’emancipazione di tutti i popoli oppressi nel mondo.

Ritratto di Anna Ponti. Tre vite in una

Ateneo Veneto. Archivio Carlo Montanaro di Venezia
Video
“Anna Ponti. Tre vite in una” (17’19”, 2020)
riprese, montaggio e produzione di Elisabetta Di Sopra
Introduzione di Roberto Ellero

Il video vuole essere un omaggio ad un grande personaggio veneziano, Anna Ponti, che il 9 dicembre compie novant’anni. Figlia di Giovanni Ponti, primo Sindaco della Venezia liberata dal nazifascismo, ha attraversato il Novecento da ribelle, femminista ante litteram.
Il cortometraggio è stato i
deato, girato e prodotto dalla videoartista Elisabetta Di Sopra, che con delicatezza riesce a restituire, attraverso la testimonianza diretta di Anna Ponti, intere pagine di storia recente. Una vita segnata da molti dolori ma anche da molte conquiste, in un continuo impegno politico, civile e culturale: dalla Consulta delle cittadine, al Premio Pasinetti per il cortometraggio (di cui Anna è ancora Presidente), dalla riscoperta del Teatrino di Villa Groggia, al lavoro per gli anziani nell’Auser.

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Palazzo Ducale come luogo della memoria storica veneziana

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA VENETA 2021
Le origini di Venezia fra mito e realtà
Lezione conclusiva
Palazzo Ducale come luogo della memoria storica veneziana: i cicli pittorici di fine Cinquecento
Relatore: Giorgio Tagliaferro (Warwick University)

Palazzo Ducale rappresenta un punto di riferimento fortemente caratterizzante per la nostra percezione della forma urbana e dell’identità storica di Venezia, incarnando quella continuità col passato che è elemento distintivo della città. Se per noi oggi l’edificio rappresenta la memoria di epoche storiche che si sono cristallizzate tanto nella facies architettonica quanto nelle vaste decorazioni interne, è stimolante e opportuno chiedersi – per comprenderne meglio valori e significati – come a sua volta la civiltà che ci ha tramandato questo inestimabile patrimonio storico-artistico percepisse e si rapportasse al proprio passato, e in che modo ciò abbia contribuito a costruire l’eredità storico-culturale di Venezia. Con queste domande sullo sfondo, la relazione si propone di esaminare alcuni punti chiave delle strategie di visualizzazione messe in opera dal patriziato veneziano nei cicli pittorici realizzati durante l’ultimo quarto del Cinquecento, focalizzandosi in particolare sulla raffigurazione degli episodi fondativi della città e della Repubblica di San Marco.

Acqua, legno e schiavi. La storia delle origini di Venezia senza Attila (o quasi)

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Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA VENETA 2021 – Le origini di Venezia fra mito e realtà

Acqua, legno e schiavi. La storia delle origini di Venezia senza Attila (o quasi)
Relatore: Diego Calaon (Università di Venezia)

E se la fondazione e lo sviluppo del centro abitato Veneziano non solo non avessero nulla a che fare con Attila, ma neppure con il generale “presupposto” clima di instabilità che si sarebbe creato durante le invasioni barbariche? Se Torcello fosse stato semplicemente un quartiere periferico di Altino? E se Torcello antica, insomma, avesse a che fare “poco” con la nascita della  primissima Venezia?
L’archeologia sta rivelando sulle origini di Venezia una storia piuttosto diversa dalla narrativa storica tradizionale. Una narrazione che, per molti versi, risulta assai attuale. Si tratta di un racconto di cambiamenti ambientali, di un rapporto del tutto specifico con l’ambiente acqueo, di investimenti di nuovi capitali, di sviluppo di strutture portuali, di capacità di sfruttamento di selezionate forze lavoro. Leggendo le stratigrafie, l’abitare in laguna tra I e IX sec d.C. pare legato a una serie progressiva di spostamenti di persone e di interessi economici, legati ai cambiamenti micro-ambientali e profondamente connessi alle esigenze di sfruttamento economico del territorio. Tra tarda antichità e alto medioevo, i cambiamenti del paesaggio fluviale e lagunare, con il progressivo spostamento verso il mare della linea di costa, hanno creato nuove condizioni fisiche per una portualità diffusa.
L’intervento ripercorre i dati archeologici lagunari, proponendo a partire dai record materiali, differenti traiettorie per raccontare le “possibili” origini alternative della città, guardando all’acqua e alle infrastrutture portuali, allo spostamento graduale della manodopera, alle forme dello sfruttamento degli spazi lagunari (sale e pesce), alle forme del commercio altomedievale.

Appuntamento mercoledì in DIRETTA STREAMING DALLE 17.30 SUL CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO
(La registrazione rimarrà poi disponibile sempre sul nostro canale YouTube).

Il “glorioso principio” nella letteratura veneziana

CANALE YOUTUBE DI ATENEO VENETO

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA VENETA 2021
Le origini di Venezia fra mito e realtà 

Il “glorioso principio” nella letteratura veneziana
Relatrice: Daria Perocco (Università Ca’ Foscari)

La lezione prende in esame il mito delle origini della città di Venezia nei testi letterari. Quando e dove è stato dichiarato che la nascita di Venezia è avvenuta il 25 marzo del 421?  Daria Perocco ci racconta come gli scrittori della Serenissima, ormai diventata uno degli stati più importanti in Italia e nel Mediterraneo, vedevano e mettevano in scena il mito della fondazione della loro città e come la presenza di questa narrazione, diventata certezza e “storia”, compaia come assodata anche in opere che non hanno la “mitica origine” come argomento principale. La narrazione parte dalla metà del XV secolo, quando la classe dirigente veneziana comincia a prendere coscienza dell’importanza di propagandare le origini della Repubblica, e arriva fino agli inizi del XIX, quando rimarranno ai veneziani solo le celebrazioni delle sue feste che ne rievocheranno nascita e gloria.

208° ANNO ACCADEMICO DELL’ATENEO VENETO

CERIMONIA ONLINE DI CHIUSURA DEL 208°  ANNO ACCADEMICO

Introduzione del Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante
Relazione di
Giovanni Leoni, Presidente Ordine dei Medici di Venezia, Vicepresidente FNOMCeO
2020, l’anno della Pandemia – una nuova realtà sanitaria e sociale
A conclusione Letizia Michielon eseguirà al pianoforte Notturno op 9 n. 2 di Frédéric Chopin

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QUARANTENA – Teatro di cittadinanza

Ateneo Veneto, Associazione P.E.R. Venezia consapevole
Teatro di cittadinanza
QUARANTENA 
Idea drammaturgica di Margaret Rose
a cura di Paolo Puppa
con Roberto Cuppone Alberto Madricardo Paolo Puppa e Guia Varotto
montaggio di Giulio Nardocci

Quarantena è il nuovo spettacolo prodotto dall’Associazione P.E.R. Venezia consapevole ed è stato adattato in occasione della pandemia. Il gruppo che vi partecipa infatti ha proseguito – ognuno nella solitudine della propria casa – elaborando il testo personale nella separatezza e nella distanza, imitando drammaticamente la condizione di cui si parla dentro il copione stesso.
E’ il Virus a parlare, all’inizio e alla fine del montaggio; in mezzo, sfilano personaggi locali: una anziana, stressata impiegata che lavora a casa in smart working; un venditore di pacchetti turistici; infine un Sindaco, che delira di incontri con agenti segreti russi venuti a proporgli soluzioni bizzarre e pericolose per riaccendere la Piazza. Tutti monologhi legati appunto a questo strano periodo di “Quarantena” che ha travolto tutti.

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Il giorno della Salute

REGISTRATO – disponibile su canale YouTube

Ateneo Veneto, Archivio Carlo Montanaro, Fondazione Teatro La Fenice di Venezia
Video dello spettacolo
IL GIORNO DELLA SALUTE  (durata 17′)
con musiche di Gian Francesco Malipiero e foto di scena di Francesco Pasinetti
Introducono:
Carlo Montanaro, studioso, custode delle memorie pasinettiane

Fortunato Ortombina, Soprintendente del Teatro La Fenice

Nel 1947 Francesco Pasinetti realizza il cortometraggio “Il giorno della Salute”, un documentario con elementi di finzione dedicato alla tradizionale festa veneziana.
Quel filmato oggi risulta perduto ma ci sono rimasti la musica, appositamente composta da Gian Francesco Malipiero (Archivio musicale della Fondazione Cini), e alcune foto di scena del documentario di Pasinetti, conservate nell’Archivio Carlo Montanaro.
Nel 2012 – centenario della nascita di Pasinetti – Carlo Montanaro ha ideato uno spettacolo basato scenograficamente proprio sulle fotografie fatte da Pasinetti per il documentario scomparso e con la musica originale di Malipiero, che é andato in scena al Teatro Malibran con l’Orchestra regionale dei Conservatori del Veneto diretta da Maurizio Dini Ciacci.
Nel giorno della festa della Madonna della Salute l’Ateneo Veneto, in collaborazione con l’Archivio Carlo Montanaro e il Teatro La Fenice, ripropone questo raro video dello spettacolo “Il giorno della Salute”, come segno di buon auspicio tutto veneziano in questo difficile periodo.

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Venezia e le tre Madonne per la Salute

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Ateneo Veneto, Consiglio regionale del Veneto, C.I.S.O. Veneto
CORSO DI STORIA DELLA SANITÀ 2020
Venezia e le tre Madonne per la Salute
Relatrice: Nelli-Elena Vanzan Marchini

A coronamento del Corso di Storia della Sanità di quest’anno, Nelli Elena Vanzan Marchini ha scelto l’occasione della festa della Salute per raccontare la storia dei tre monumenti eretti  a Venezia per voto alla Madonna, in seguito alla peste del 1630, per assicurarsi salute e protezione.
Nella nuova lezione si ripercorreranno le tappe e le motivazioni di tali voti e il contesto culturale in cui si affermò, nel barocco veneziano, il culto predominante del Sacro Femminino, come impulso alla ripresa demografica e come speranza di sopravvivenza. Obiettivi che il Magistrato alla Sanità, istituito dalla Repubblica per fronteggiare le pandemie, perseguiva proprio con la sua politica.

Le misure della Repubblica di Venezia contro le pandemie

Ateneo Veneto, Consiglio regionale Veneto, C.I.S.O. Veneto
CORSO DI STORIA DELLA SANITÀ 2020
Le misure della Repubblica di Venezia contro le pandemie
“Guardarsi da chi non si guarda”: la politica internazionale della Serenissima e l’invenzione della tracciabilità
Relatrice: Nelli Elena Vanzan Marchini

La lezione è disponibile nel nostro canale YouTube al link https://youtu.be/IirT0oqmSMk

Uscire dal carcere a sei anni

Presentazione del volume
Uscire dal carcere a sei anni. 
I figli delle detenute tra diritti che confliggono: stare con la madre o essere liberi

di Carla Forcolin (Milano, FrancoAngeli 2020)
con il contributo di Aurea Dissegna, Mario Magrini e Maurizio Pitter
Prefazione di Gianfranco Bettin
Aurea Dissegna, Gianfranco Bettin conversano con l’autrice
Modera Barbara Marengo

Con l’attuazione della Legge 62/11, nata dalle migliori intenzioni, l’indiretta detenzione dei bambini che accompagnano le madri in carcere è stata raddoppiata nel tempo: prima della legge i bambini uscivano dal carcere a tre anni, ora a sei. Ma il carcere non è un luogo dove crescere bambini. Su questo l’accordo è unanime.
Questo libro presenta delle proposte per ridurre al minimo la sofferenza dei figli delle detenute, rivolgendosi, in primis, al legislatore, perché rimedi agli effetti indesiderati di una legge buona, ma anche a tutti coloro i quali si occupano a vario titolo della tutela dell’infanzia.
Carla Forcolin, fondatrice dell’Associazione “La gabbianella e altri animali” per l’adozione e l’affidamento, ne discute con la sociologa Aurea Dissegna, già Garante dei diritti dei bambini e dei detenuti della Regione Veneto, con il sociologo e scrittore Gianfranco Bettin, che ha curato anche la prefazione del volume, e con la giornalista Barbara Marengo.

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Carlo Moretti. Vetro e design

Ateneo Veneto, Comitato Vetri di Laguna
Presentazione del volume
Carlo Moretti. Vetro e design (Venezia, Marsilio editore 2019)
di Rosa Chiesa

Introduce Margherita Tirelli, Presidente Comitato Vetri di Laguna
Interventi di:
Giandomenico Romanelli, Direttore emerito dei Musei Civici di Venezia
Fiorella Bulegato, docente di Disegno Industriale, Università IUAV, Venezia
Conclusioni dell’autrice

Raccontare la storia della Carlo Moretti significa trascrivere attraverso i materiali d’archivio una storia aziendale, corale, di uomini e imprenditori, di progettisti e di maestranze. Entrando nel cuore di Murano e dell’arte vetraria del Novecento, è l’occasione per parlare di alcuni aspetti legati all’innovazione, al design e alla strategia d’impresa dell’azienda vetraria. Ripercorrendo le vicende e le occasioni felici che hanno costellato la vita imprenditoriale della Carlo Moretti, si parla di originalità e innovazione come chiave competitiva, ma anche di investimento in cultura come leva strategica in grado di accrescere la credibilità e la visibilità aziendale. Il libro segue il naturale percorso cronologico dalla fondazione dell’azienda alla fine degli anni Cinquanta fino al 2013.
Rosa Chiesa, architetto, insegna Storia e critica del design all’Università di Camerino e Storia e critica del design contemporaneo all’ISIA Firenze. All’attività didattica e di ricerca affianca dal 1999 l’attività professionale, come curatrice in particolare nell’ambito del vetro e come giornalista pubblicista, nel settore editoriale e della ricerca iconografica, collaborando con alcune case editrici, per testate cartacee e web, tra le quali RCS, Electa Mondadori e Portfolio Mondadori (architettura, design e grafica), Condé Nast e Hachette. È membro del direttivo di AIS/Design, Associazione italiana storici del design.

In ricordo di Valeria Egidi Morpurgo

Incontro pubblico
In ricordo di Valeria Egidi Morpurgo

Presenta Cecilia Dolcetti, psicologa e psicoterapeuta

Testimonianze di:

Guglielmina Sartori, psicologa, psicoterapeuta, esperta in adolescenti, membro SPI, componente IPA
Camilla Giraudi, psicologa, psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica, referente del gruppo di Teatro e Psicoanalisi nel Centro milanese Cesare Musatti, membro SPI, componente IPA
Antonella Graiff, manager della ricerca, responsabile del programma di alta formazione in medicina della Fondazione Bruno Kessler di Trento, membro del CdA della Fondazione trentina per la ricerca sui tumori.

Creatività territoriale come motore di un turismo consapevole

Camera di Commercio Venezia Rovigo
VENICE DESIGN WEEK 2020
Creatività territoriale come motore di un turismo consapevole
Incontro solo su prenotazione in streaming sulla piattaforma Zoom e in presenza in Aula Magna dell’Ateneo Veneto.
Tutte le info al link  https://bit.ly/2GIJEuy
Relatori:
Stefan Marchioro, Regione Veneto
Chiara Tagliaferro, Camera di Commercio Venezia Rovigo
Antonio Nicoletti, Direttore generale APT Basilicata
Luciano Marson, CEO dell’azienda “A Piece of Venice” srl

L’incontro verte sulla capacità di artigianato e del design di interpretare il territorio e di rappresentarne storia e tradizione. Tra gli invitati, le voci di chi si è cimentato nello sviluppo di progetti con un potenziale significante di forte impatto. La convinzione è che artigiani e designer possano essere interpreti e diffusori di una cultura territoriale che affonda radici nella storia del luogo.

La “porta” della città. Le tensioni tra funzioni e forme

Ateneo Veneto, Ordine Architetti PPC Venezia, Collegio Ingegneri Venezia, rivista Trasporti&Cultura
INFRASTRUTTURE E SPAZI URBANI FRA TECNICA E CULTURA
La “porta” della città. Le tensioni tra funzioni e forme
a cura di Michelangelo Savino
Interventi di: Anna Buzzacchi, presidente dell’OAPPC di Venezia e presidente della FOAV
e Clemens Kusch, architetto e progettista
Coordinano i lavori Michelangelo Savino, dell’Università d Padova e Laura Facchinelli, socia dell’Ateneo Veneto

Il secondo incontro di questo nuovo ciclo su “Infrastrutture e spazi urbani” propone una riflessione sulle forme e sulle funzioni che determinano i caratteri dei luoghi della città contemporanea, in particolare quelli che svolgono un ruolo strategico nell’organizzazione urbana. Dopo aver discusso della stazione ferroviaria o piuttosto del waterfront, per questo incontro ci si occuperà delle vicende urbanistiche ed architettoniche di piazzale Roma, la “porta” della città.
Usando Venezia e alcuni dei suoi luoghi più “cospicui” si vuole esplorare infatti il  ruolo complesso che questi spazi urbani svolgono dal punto di vista sociale, culturale e simbolico, pur dovendo assicurare funzionalità e ed efficienza tecnica, in un rapporto controverso tra le attività per cui sono destinati e le forme che vengono loro conferite.

Aspettando il Salone Nautico 2021

Ateneo Veneto, Comune di Venezia, Vela spa
ASPETTANDO IL SALONE NAUTICO 2021
Il cantiere della costruzione navale in legno e in ferro nell’Arsenale di Venezia
Relatore: Pasquale Ventrice
In attesa del Salone Nautico 2021, che si svolgerà all’Arsenale dal 29 maggio al 6 giugno prossimi, Ateneo Veneto riprende la collaborazione avviata col Comune di Venezia e Vela spa per realizzare una serie di incontri che hanno come tema la nautica e le sue origini in ambito veneziano.
Il focus del primo incontro riguarda proprio l’Arsenale di Venezia e l’evoluzione storica delle costruzioni navali che si realizzarono all’interno del cantiere. L’articolazione delle tecniche e delle modalità costruttive dell’antico cantiere dei Proti e dei Capidopera purtroppo è ricostruibile  esclusivamente sulla base delle fonti archivistiche e in modo lacunoso. Solo a partire dalle discipline che concorrono a costituire il cantiere del periodo della transizione dal legno al ferro (XVIII-XIX secolo) è possibileinvece ricostruire, in modo attendibile, la sua evoluzione. I saperi tecnici permettono di ricomporre la mappa dei mutamenti nel campo artigianale, scientifico e tecnico della modernità, sulla base di un rapporto che va dal semplice al complesso.

Il suono messo a nudo. Contrappunti al Beethoven di Th.W. Adorno  

Presentazione del volume
Il suono messo a nudo. Contrappunti al Beethoven di Th.W. Adorno

di Letizia Michielon (EUT, Trieste, 2020)
Oreste Bossini (RAI Radio Tre), Lucio Cortella (Università di Venezia) e Enrico Fubini (Università di Torino) conversano con l’autrice 

Della monografia adorniana su Beethoven rimane solo un insieme di frammenti più o meno compiuti, nonostante a questo progetto l’autore abbia lavorato per ben trentacinque anni attraverso una serie di appunti e saggi parziali. Quale enigma si cela dietro il mancato compimento di una ricerca che accompagna Adorno nell’arco di tutta la sua maturazione intellettuale e che l’autore considera, ancora nell’anno della sua morte, come uno dei saggi significativi da concludere? Una possibile via di uscita consiste nell’utilizzare il metodo critico di Adorno per interpretare e criticare Adorno stesso. Non tanto per sciogliere ciò che poco per volta si rivela effettivamente insolubile, ma per entrare davvero nell’incandescente fucina del pensiero del filosofo, in diretto contatto con il suo nervo vivo e creativo.
Le immagini proiettate sono gentilmente concesse dalla Biblioteca Beethoveniana di Muggia
Letizia Michielon, dopo la laurea in Filosofia a Ca’ Foscari, ha conseguito due PhD (in Filosofia e in Scienze della Formazione). Pianista e compositrice, sta incidendo l’integrale beethoveniana e chopiniana per Limen Music. Insegna Pianoforte e Filosofia della Musica al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.

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Diario greco. In esilio volontario nell’Egeo

Ateneo Veneto, Agimus Venezia, Scuola di Giornalismo “A. Chiodi” – Mestre, Archivio “VittorioCini”
Presentazione del volume
Diario greco. In esilio volontario nell’Egeo
di Macri Puricelli (Edizioni All Around, Roma, 2020)
Alberto Laggia (Famiglia Cristiana) conversa con l’autrice
Letture di Annamaria Redolfi de Zan, artista e scrittrice

Alcuni luoghi sono prepotenti. Ti restano addosso come certi odori di cui non riesci a liberarti. Si impongono al tuo pensiero. Qualche volta ti condannano oppure ti salvano costringendoti a fare delle scelte. Così è stata la Grecia per l’autrice del volume che viene presentato in questa occasione. Macri Puricelli, giornalista veneziana e scrittrice, ha sorpreso la giornalista-scrittrice davanti al Golfo del Saronico, pochi chilometri a sud est di Atene. E l’ha chiusa in casa, come è successo a tutto il mondo. Ma l’ha anche aiutata a vedere, a scoprire, a pensare, a ritrovarsi. Così come a conoscere un paese, la Grecia, che con umiltà, determinazione e responsabilità, è riuscito a evitare il peggio.
Avremmo dovuto e voluto presentare il libro alla presenza dell’autrice e di tanti amici e appassionati. Invece siamo costretti a farlo in differita, con una presentazione che sarà poi disponibile nel canale Youtube dell’Ateneo Veneto.

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