!!! ANNULLATO !!! FAKE NEWS E INFORMAZIONE

ATTENZIONE! 

A causa della improvvisa indisposizione dei due relatori Michela Nicolussi Moro e Tullio Cardona, avvisiamo che

L’INCONTRO PREVISTO PER giovedì 11 aprile 2019 (Sala Tommaseo, ore 17.30)
dal titolo “Il giornalismo possibile contro ciarlatanesimo e fake news”,

E’ STATO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI.

Ci scusiamo per il disagio.

Ricordiamo che è stato rinviato a data da destinarsi anche l’incontro previsto per giovedì 18 aprile dal titolo “Grafica e linguaggio giornalistico tra pubblicità sanitaria e consumismo terapeutico”.

FAKE NEWS E INFORMAZIONE SANITARIA

Nell’epoca della comunicazione amplificata dai media e dalle piattaforme social, i linguaggi della cura rischiano di cadere nella commercializzazione massificata e nella banalizzazione di una diagnostica spicciola “fai da te”, mentre la iper-specializzazione della scienza medica diventa sempre meno empatica e coinvolgente nei confronti del paziente. Come si fa a comunicare e a fare buona informazione nell’ambito della sanità e della medicina? Se lo chiede Nelli-Elena Vanzan Marchini che assieme all’Ordine dei Giornalisti del Veneto propone un ciclo di incontri dal titolo Comunicazione, informazione e linguaggi della salute.
Giovedì 11 aprile 2019 (Sala Tommaseo, ore 17.30) in un incontro dal titolo “Il giornalismo possibile contro ciarlatanesimo e fake news”, i giornalisti Michela Nicolussi Moro (Corriere del Veneto) e Tullio Cardona (Gazzettino) tratteranno le problematiche dell’informazione nella ridondanza di comunicazione del web e nella molteplicità di offerte di salute e benessere che possono essere perniciose, talvolta anche letali. Una corretta informazione può prevenire e contrastare ciarlataneria e fake news secondo codici etici e deontologici che vengono sempre meglio definiti.
Per la partecipazione al seminario l’Ordine dei Giornalisti del Veneto riconosce l’attribuzione di 2 crediti formativi.

ATTENZIONE! E’ RINVIATO INVECE A DATA DA DESTINARSI l’incontro previsto per giovedì 18 aprile (Sala Tommaseo, ore 17.30) con il giornalista Paolo Cagnan (Mattino di Padova), il medico Angelo Vettorello e la stessa Nelli Elena Vanzan Marchini.

Inaugurato il 207° Anno Accademico – VIDEO

Il 207° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto si è inaugurato sabato 30 marzo 2019, alle ore 11.00, con una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato Soci, Autorità e amici dell’istituto.

Ospite d’onore Paolo Baratta, Presidente de La Biennale di Venezia., che ha tenuto una prolusione dal titolo “Tenere la prima linea – Mantenere la rotta. La gestione di un’istituzione culturale pubblica”.

Ad aprire la cerimonia è stato come di consueto il Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante, con un discorso nel quale ha illustrato le linee guida e i progetti della presidenza per il prossimo futuro dell’istituto. 

Nel corso della cerimonia sono anche stati anche presentati al pubblico i nuovi Soci dell’Ateneo Veneto, Christophe AUSTRUY, Rosa Maria BORGIA, Fabio CAINE, Roberta CAMERINO, Ester CAPUZZO, Francesco CURATO, Fabrizio D’ORIA, Marco DALLA GASSA, Renzo FOGLIATA, Giovambattista GASPARINI, Gianmario GUIDARELLI, Pier Cesare IOLY ZORATTINI, Stefano KARADJOV, Piero LANDO, Celestina PEZZOLA, Paola PLACENTINO, Franco POSOCCO, Giuseppe RALLO, Adele RE REBAUDENGO, Francesca ROHR VIO, Michelangelo SAVINO, Carlo SCHENARDI, Daniela ZAMBURLIN, ai quali sono stati consegnati il diploma e la medaglia dell’Ateneo Veneto realizzata dal maestro Gianni Aricò.

Paolo Baratta – Prolusione al 207° Anno Accademico

CCVII ANNO ACCADEMICO – INAUGURAZIONE
Venezia – Ateneo Veneto, Aula Magna – Sabato 30 marzo 2019 

Prolusione di PAOLO BARATTA Paolo Baratta

Attuale Presidente de “La Biennale di Venezia”, carica che ricopre ininterrottamente dal 2008, dopo aver svolto un primo mandato dal 1998 al 2001.
Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano e in Economia a Cambridge, è stato più volte Ministro della Repubblica nei Governi di Giuliano Amato (1992-1993), Carlo Azeglio Ciampi (1993-1994) e Lamberto Dini (1995-1996), ricoprendo rispettivamente i dicasteri per il riordinamento delle partecipazioni statali, del commercio con l’estero, dell’ambiente e dei lavori pubblici.

All’Ateneo Veneto Paolo Baratta ha tenuto la prolusione per l’inaugurazione del 207° Anno Accademico. Titolo dell’intervento Tenere la prima linea – Mantenere la rotta. La gestione di un’istituzione culturale pubblica”.

COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, SALUTE

Nell’epoca della comunicazione amplificata dai media e dalle piattaforme social, i linguaggi della cura rischiano di cadere nella commercializzazione massificata e nella banalizzazione di una diagnostica spicciola “fai da te”, mentre la iper-specializzazione della scienza medica diventa sempre meno empatica e coinvolgente nei confronti del paziente. Come si fa a comunicare e a fare buona informazione nell’ambito della sanità e della medicina? Se lo chiede Nelli-Elena Vanzan Marchini che assieme all’Ordine dei Giornalisti del Veneto propone un ciclo di incontri dal titolo Comunicazione, informazione e linguaggi della salute.
Nella prima lezione di giovedì 4 aprile 2019 (Sala Tommaseo, ore 17.30) Daniele Boresi (giornalista, direttore di Timer Magazine) e il nefrologo Stefano Chiaramonte affrontano i modelli di comunicazione relativi a diagnosi, cura e gestione della malattia, verificandone le criticità e i possibili miglioramenti.
Giovedì 11 aprile (Sala Tommaseo, ore 17.30) Michela Nicolussi Moro (Corriere del Veneto) e Tullio Cardona (Gazzettino) tratteranno le problematiche dell’informazione nella ridondanza di comunicazione del web e nella molteplicità di offerte di salute e benessere che possono essere perniciose, talvolta anche letali. Una corretta informazione può prevenire e contrastare ciarlataneria e fake news secondo codici etici e deontologici che vengono sempre meglio definiti.
Infine giovedì 18 aprile (Sala Tommaseo, ore 17.30) il giornalista Paolo Cagnan (Mattino di Padova), il medico Angelo Vettorello e la stessa Nelli Elena Vanzan Marchini esamineranno la grafica pubblicitaria del benessere dall’inizio del secolo fino alle attuali promozioni sanitarie con inserti per “bellezza e salute” per affrontare l’annosa questione della necessaria distinzione tra servizi redazionali e articoli di cronaca e di approfondimento, soprattutto nell’ambito di medicina e benessere.

Per la partecipazione ai seminari del 4 e dell’11 aprile 2019  l’Ordine dei Giornalisti del Veneto riconosce l’attribuzione di 2 crediti formativi

VENEZIA. FERROVIE, SVILUPPO, SOCIETÀ

Si intitola “VENEZIA. FERROVIE, SVILUPPO, SOCIETÀ”  il nuovo ciclo di quattro incontri dedicato ai trasporti nella città lagunare che ha preso avvio lunedì 11 marzo 2019 in Sala Tommaseo alle ore 17.30.
Organizzato dall’Ateneo Veneto con la rivista Trasporti & Cultura e il Gruppo di Studio Paesaggi Futuri, il ciclo si avvale del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Venezia. Si parte dalla consapevolezza che la vita di una città è strettamente legata ai trasporti, non soltanto perché con veicoli e servizi aggiornati si viaggia meglio, ma anche perché si spostano in modo più efficace ed economico le merci. I trasporti richiedono infrastrutture – binari e stazioni ferroviarie, autostrade, porti, aeroporti – che naturalmente sono in costante evoluzione: impensabile bloccarle. I trasporti inducono a riprogettare città e territori, sono legati strettamente all’evoluzione della società nel suo insieme e alla vita di ciascuno.
I quattro incontri, curati da Laura Facchinelli e Michelangelo Savino, sono dedicati in special modo a Venezia. I primi tre analizzano la relazione di Venezia con la ferrovia: Venezia centro storico (la ferrovia come motore di trasformazione della città da metà ‘800 al ‘900); Venezia metropolitana (situazione attuale delle stazioni di Santa Lucia, Mestre, ecc.); i collegamenti fra Venezia e la “sua” montagna, il Bellunese.
Il quarto incontro – lunedì 8 aprile 2019 – è stato concordato col professor Paolo Costa, ed è aperto agli scenari internazionali, per sottolineare il ruolo importante che Venezia potrebbe assumere, proprio nel campo dei trasporti. Lanciando lo sguardo sulle grandi direttici, con un progetto di futuro.

5X1000 e 2X1000 a sostegno della cultura

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SERGIO RUBINI e ALBERTO BARBERA on line

«IL CINEMA. GRAMMATICA E STORIA DI UN LINGUAGGIO»
On line le lezioni di Sergio Rubini e Alberto Barbera

Il regista e attore Sergio Rubini ha inaugurato – lunedì 18 febbraio all’Ateneo Veneto – il ciclo di incontri-lezioni che ha per titolo «Il cinema. Grammatica e storia di un linguaggio» ed è organizzato dal Liceo classico e europeo “Marco Foscarini” di Venezia in collaborazione con Ateneo Veneto, Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), e prevede il coinvolgimento della rete dei licei veneziani “Benedetti – Tommaseo” e “Marco Polo – Artistico”.
Si tratta di un progetto in due fasi realizzato secondo le finalità del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIUR e dal MiBACT, che ha vinto il bando nazionale “Cinema per la Scuola – I progetti delle e per le scuole” e sarà finanziato dai due Ministeri.
Per la prima volta le studentesse e gli studenti dei licei veneziani entreranno in contatto diretto con il cinema come materia viva, in grado di essere, oltre che puro strumento di divertimento, anche mezzo espressivo ed educativo trasversale rispetto ai normali percorsi scolastici.
Obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi, con un approccio non convenzionale, le forme essenziali del cinema, nel suo evolversi cronologico, puntando molto sulla proiezione di materiali per far sì che i giovani imparino a conoscere e riconoscere la grammatica del linguaggio audiovisivo e non ne siano solo fruitori passivi. La babele di immagini che bombardano quotidianamente i giovani ha portato a una sorta di analfabetismo cinematografico che il corso si prefigge di superare, dando agli studenti strumenti utili a capire il valore linguistico, stilistico ed estetico del cinema.

Qui di seguito le lezioni dell’attore e regista Sergio Rubini e del direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera.

PAOLO BARATTA INAUGURA IL 207^ ANNO ACCADEMICO – Sabato 30 marzo 2019

INAUGURAZIONE 207^ ANNO ACCADEMICO

Sabato 30 marzo alle ore 11.00 nell’Aula Magna dell’istituto si terrà la cerimonia di inaugurazione del 207° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
La prolusione, dal titolo “Tenere la prima linea – Mantenere la rotta. La gestione di un’istituzione culturale pubblica”, è quest’anno affidata a Paolo Baratta, Presidente de La Biennale di Venezia.
Ad accogliere il relatore e le Autorità invitate saranno il Presidente dell’Ateneo Veneto, ambasciatore Gianpaolo Scarante e il Comitato di Presidenza.
Nel corso della cerimonia saranno anche presentati i nuovi Soci dell’Ateneo.
L’ingresso é su invito

Paolo Baratta è attualmente Presidente de La Biennale di Venezia, carica che ricopre ininterrottamente dal 2008, dopo aver svolto un primo mandato dal 1998 al 2001. Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano e in Economia a Cambridge, è stato più volte Ministro della Repubblica nei Governi di Giuliano Amato (1992-1993), Carlo Azeglio Ciampi (1993-1994) e Lamberto Dini (1995-1996), ricoprendo rispettivamente i dicasteri per il riordinamento delle partecipazioni statali, del commercio con l’estero, dell’ambiente e dei lavori pubblici.

TEATRO FILOSOFICO SULL’AMORE

I FILOSOFI E L’AMORE 

Parlare di filosofia e amore attraverso la formula innovativa e interdisciplinare del teatro filosofico. E’ questa la sfida che propone al pubblico l’Accademia di Musica e Filosofia che ha organizzato il suo secondo ciclo di incontri in collaborazione con Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari, Conservatorio “B. Marcello, Liceo Artistico-Musicale di Venezia e Agimus Venezia.
Si tratta di cinque appuntamenti ideati secondo uno schema molto dinamico: la discussione filosofica tra un giovane dottorando e un docente di chiara fama di Ca’ Foscari si alternerà con la lettura teatrale dei testi esaminati e l’esecuzione di brani musicali, alcuni dei quali in prima assoluta, affidati a studenti del Conservatorio “B. Marcello”. La sinergia sarà ulteriormente arricchita dall’esposizione /proiezione di opere figurative realizzate da giovani artisti del Liceo “Marco Polo” di Venezia.

Il primo incontro, dal titolo “Eros è filosofo: Socrate e Eros nel Simposio di Platone”, è fissato per martedì 2 aprile 2019 (Sala Tommaseo, ore 17.00) e avrà come relatori Camilla Grandi e il prof. Luigi Vero Tarca.
Negli incontri successivi il tema dell’Eros verrà trattato attraverso alcuni dei grandi pensatori della storia della filosofia antica e moderna, da Lucrezio a Seneca, da Marsilio Ficino a Spinoza.

CARLO GOLDONI E LA MEDICINA – Si conclude il Corso di Storia della Sanità 2019

SERENISSIMA SANITA’

Prosegue con grande successo il Corso di Storia della Sanità 2019 che quest’anno si concentra su aspetti molto particolari della Sanità della Serenissima.
Curato come di consueto da Nelli Elena Vanzan Marchini e realizzato da Ateneo Veneto in collaborazione con CISO Veneto, il corso articolato in tre lezioni si conclude giovedì 28 marzo in Aula Magna alle ore 18.00. 
Immagini e letture di testi d’epoca – curate da Franco Vianello e Daniela Foà – ci accompagneranno in quest’ultima lezione alla scoperta della medicina così come la intendeva e la interpretava il commediografo Carlo Goldoni. Iniziato dal padre alla professione medica, Goldoni rivolse subito la sue attenzione più alle giovani pazienti che ai sintomi che esse potevano accusare. Curioso dell’animo umano, da commediografo si occupò di indagare gli umani difetti e le umane debolezze.

Ingresso libero

La giustizia in Italia – Incontro con Edmondo Bruti Liberati

 

Ateneo Veneto ospita lunedì 25 marzo 2019 (Aula Magna, ore 18.00) un incontro pubblico con l’ex procuratore Edmondo Bruti Liberati sul tema “La giustizia in Italia. Il lungo viaggio nella democrazia”.
L’incontro è stato organizzato in occasione dell’uscita del nuovo libro di Bruti Liberati Magistratura e società nell’Italia repubblicana (Laterza 2018).
«La magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere» si legge nella Costituzione. Ma nei fatti?
Edmondo Bruti Liberati, già procuratore della Repubblica di Milano, componente del Consiglio superiore della magistratura ed ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, traccia in questo importante volume un quadro ampio e non privo di ombre del difficile percorso di attuazione dei valori democratici nella magistratura e nella società. Dalla fine della seconda guerra mondiale all’entrata in funzione della Corte Costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura; dai difficili anni del terrorismo alla stagione di Mani pulite, per arrivare ai più recenti tentativi di riforma del sistema della giustizia.

Dopo i saluti istituzionali di Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto, introdurrà e coordinerà l’incontro Antonio Mura, Procuratore Generale di Venezia.
A conversare con
Edmondo Bruti Liberati saranno Sandro De Nardi, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di Padova, Giovanni Focardi, docente di Storia Contemporanea all’Università di Padova, Francesco Dal Co, docente di Storia dell’Archittettura all’Università IUAV di Venezia, Giuseppe Sacco, Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

L’ATENEO CELEBRA TINTORETTO A WASHINGTON

ATENEO VENETO CELEBRA TINTORETTO A WASHINGTON

La “prima volta” di Jacopo Tintoretto in Nord America sarà alla National Gallery of Art di Washington e l’Ateneo Veneto è uno dei soggetti istituzionali che con orgoglio hanno concorso alla realizzazione dell’imponente progetto espositivo.
Sono passati 500 anni dalla nascita del grande artista veneziano (1519 – 1594).e le celebrazioni che già si sono svolte in tutta Europa – comprese le grandi mostre a Palazzo Ducale e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia – si trasferiscono ora oltre oceano per l’esposizione “Tintoretto: Artist of Renaissance Venice” allestita dal 24 marzo al 7 luglio 2019 a Washington.
Per portare un contributo qualificato alle celebrazioni del cinquecentenario del maestro negli Stati Uniti, l’Ateneo Veneto, in veste di prestatore, è una delle istituzioni culturali che per prime hanno voluto rappresentare l’Italia al convegno internazionale dedicato alla figura di Jacopo Tintoretto che si terrà nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Washington, nella settimana dell’inaugurazione della mostra.
Il simposio “Tintoretto at 500: from Venice to Washington”, organizzato per giovedì 21 marzo 2019 nell’Auditorium dell’Ambasciata, è a tutti gli effetti il preludio ufficiale alla grande esposizione organizzata dalla National Gallery of Art e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con la speciale collaborazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Ad aprire il convegno sarà l’Ambasciatore d’Italia negli USA Armando Varricchio, a cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni italiane che hanno reso possibile la mostra su Tintoretto alla National Gallery of Art.
A rappresentare l’Ateneo Veneto saranno il Presidente, Ambasciatore Gianpaolo Scarante e il Curatore delle Collezioni d’arte Camillo Tonini, che nei loro interventi inquadreranno storicamente e socialmente la Venezia di Tintoretto, soffermandosi anche sulla “Apparizione della Vergine a San Gerolamo”, di proprietà dell’Ateneo Veneto, ora esposta a Washington.
La pala di grandi dimensioni fu realizzata da Tintoretto su commissione della Scuola di San Fantin intorno al 1582-1583 proprio per la sede della confraternita, dove oggi ha sede l’Ateneo Veneto.
Dopo il restauro realizzato dai professionisti di MAUVE  srl con il fondamentale supporto di Save Venice inc, l’opera si è configurata come una delle grandi rivelazioni della nuova stagione di studi su Tintoretto già a partire dall’esposizione allestita a Palazzo Ducale di Venezia la scorsa estate. Ne faranno cenno al simposio dell’Ambasciata d’Italia anche i due curatorie della mostra Frederick Ilchman e Robert Echols.
Gli altri interventi saranno affidati a Paola Marini per le Gallerie dell’Accademia di Venezia, Demetrio Sonaglioni e Agnese Chiari per la Scuola Grande di San Rocco, Gabriella Belli per i Musei Civici di Venezia e Leslie Contarini per Save Venice.
“Siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla buona riuscita delle due mostre con la nostra pala, che si è rivelata un vero capolavoro dell’ultimo Tintoretto” sottolinea il Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante. “Un’occasione unica, per la quale voglio ringraziare tutte le istituzioni coinvolte, anche perché è un’opportunità speciale per far conoscere a un pubblico internazionale i tesori d’arte che il nostro istituto conserva al suo interno, contribuendo al tempo stesso alla promozione della città di Venezia nel panorama culturale mondiale”.

CANTATA DELLA LUNA – CARNEVALE ALL’ATENEO VENETO

Quello che succede al Carnevale di Venezia 2019 è tutta colpa della luna: LUNATICI E ROMANTICI SIETE AVVERTITI!
All’Ateneo Veneto la festa si conclude lunedì 4 marzo, con LUCA SCARLINI e la “Cantata della Luna”.

Lunedì 4 Marzo 2019 – Aula Magna, ore 18.00 – ingresso libero
LA CANTATA DELLA LUNA

Luca Scarlini, ideatore e narratore
Riccardo Favero, pianista; Pamela Lucciarini, soprano
Un sogno lunare e uno schermo su cui proiettare immagini della tradizione e della modernità, all’interno del mondo della rappresentazione della luna tra passato a presente. Scarlini, grande affabulatore, maestro dell’improvvisazione, ci condurrà in un racconto che parte dal celebre “Viaggio sulla luna” di Cyrano di Bergerac, passando per Jules Verne, per “Fuga sulla luna” di Lu Hsün, e “Le esequie della luna” di Lucio Piccolo, senza scordare Vincenzo Consolo, arrivando ai miti dell’allunaggio di Armstrong & C. e alla “Selene” di Domenico Modugno.
Un viaggio fantastico nell’anniversario dei cinquant’anni dall’allunaggio, che porta all’Ateneo Veneto leggende e miti del pianeta lontano.
Musiche di Field, Beethoven, Schubert, Debussy, Haydn, Berg, Bellini, Rossini, Weill, Modugno, Hammerstein.
Luca Scarlini
, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, performance artist, storyteller, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e a fianco di musicisti, danzatori e attori, in teatri, musei e luoghi storici, con racconti per musei e esposizioni, lavorando tra l’altro con Sylvano Bussotti, Massimiliano Damerini, Francesca Della Monica, Alberto Mesirca, Elisabetta Pozzi, Peppe Servillo, Anna Toccafondi. Voce di Radio Tre, ha condotto il programma Museo Nazionale e ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda.

SERENISSIMA SANITA’ – Corso di Storia della Sanità 2019

SERENISSIMA SANITA’

“Il corpo di Venezia e le sue cure”: un titolo intrigante per la prima lezione del Corso di Storia della Sanità 2019 che quest’anno si concentra su aspetti molto particolari della Sanità della Serenissima.
Curato come di consueto da Nelli Elena Vanzan Marchini e realizzato da Ateneo Veneto in collaborazione con CISO Veneto, il corso si articola in tre lezioni e inizia giovedì 14 marzo in Aula Magna alle ore 18.00. 
Immagini e letture di testi d’epoca – curate da Franco Vianello – ci accompagneranno alla scoperta della città che venne inventata e conservata nella sua precaria armonia fra acqua e terra, fra fiumi e mare, da una Repubblica che seppe trasformare un arcipelago in un corpo urbano.

Ingresso libero

La prima conferenza è dedicata al “Corpo di Venezia e le sue cure”: a differenza delle altre città infatti, Venezia nacque nelle terre incerte e inospitali della laguna a causa della paura che spinse i fuggiaschi a popolarle in cerca di sicurezza. Crebbe per l’ingegno dei suoi abitanti che vi inventarono tecniche di sopravvivenza e sistemi di urbanizzazione originali. Fiorì nella bellezza e nell’opulenza grazie agli assetti repubblicani che gestirono e tutelarono la sua specificità intessendo rapporti commerciali con le città di terra e di mare. Venezia fu trasformato in corpo urbano e rappresentata come un organismo fragile negli equilibri precari fra terra e acqua, fra fiumi e mare, in cui la salute degli abitanti e la libertà della Repubblica derivavano dall’armonia degli elementi e dalla loro consapevole gestione politica. Il corpo di Venezia ha sempre avuto nei canali, nelle isole, nei litorali, nei canneti nelle barene… i suoi organi vitali che, solo se mantenuti in armonia, ne garantiscono vita e salute.

– Giovedì 21 marzo, Aula Magna,  ore 18.00: Le cortigiane di Venezia e il mal francese

– Giovedì 28 marzo, Aula Magna, ore 18.00: Carlo Goldoni e la medicina

 

TERRE E MARI NELLE MAPPE FRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO

Tra le tante novità del 2019 all’Ateneo Veneto c’è anche un breve ciclo di incontri dedicati alla cartografia del Medioevo e del Rinascimento, curato da Piero Falchetta, già conservatore delle mappe presso la Biblioteca Marciana e storico della cartografia. Ad essere presi in considerazione saranno soprattutto alcuni modelli di mappe che esemplificano le conoscenze e le concezioni geografiche del tempo e le tecniche di rappresentazione degli spazi marini, terrestri e urbani. La civiltà materiale e la cultura veneziana ebbero infatti un ruolo assai rilevante nell’elaborazione delle conoscenze, nelle tecniche cartografiche e nella produzione delle diverse mappe, specie durante i secoli dal XIV al XVI, e molti degli esempi che saranno presi in considerazione nel corso delle lezioni fanno riferimento a carte ideate e composte in quell’epoca in ambito veneziano.

Gli incontri condotti da Piero Falchetta, saranno introdotti da Franco Ferrari.
PROGRAMMA

Mercoledì 13 marzo 2019, Sala Tommaseo, ore 17.30: Portolani e carte nautiche medievali
Come venivano composte la carte nautiche? Erano effettivamente usate per navigare? Chi le disegnava?
Mercoledì 20 marzo 2019,
Sala Tommaseo, ore 17.30: Mappaemundi: la trasformazione del mondo tra Medioevo e Rinascimento
Dai più elementari schemi cartografici derivati dalla tradizione classica, alle elaborazioni di ispirazione religiosa delle grandi mappaemundi medievali fino alla fondazione della moderna cartografia attraverso la riscoperta dell’opera di Claudio Tolomeo: un viaggio nelle forme del mondo.
Mercoledì 27 marzo 2019,
Sala Tommaseo, ore 17.30: Jacopo de’ Barbari e la veduta di Venezia del 1500
Esplorazione di uno dei massimi capolavori della cartografia urbana di tutti i tempi: come fu composta la celebre veduta di Venezia.

 

VENEZIA. FERROVIE, SVILUPPO, SOCIETÀ

Si intitola “VENEZIA. FERROVIE, SVILUPPO, SOCIETÀ”  il nuovo ciclo di quattro incontri dedicato ai trasporti nella città lagunare che ha preso avvio lunedì 11 marzo 2019 in Sala Tommaseo alle ore 17.30.
Organizzato dall’Ateneo Veneto con la rivista Trasporti & Cultura e il Gruppo di Studio Paesaggi Futuri, il ciclo si avvale del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Venezia. Si parte dalla consapevolezza che la vita di una città è strettamente legata ai trasporti, non soltanto perché con veicoli e servizi aggiornati si viaggia meglio, ma anche perché si spostano in modo più efficace ed economico le merci. I trasporti richiedono infrastrutture – binari e stazioni ferroviarie, autostrade, porti, aeroporti – che naturalmente sono in costante evoluzione: impensabile bloccarle. I trasporti inducono a riprogettare città e territori, sono legati strettamente all’evoluzione della società nel suo insieme e alla vita di ciascuno.
I quattro incontri, curati da Laura Facchinelli e Michelangelo Savino, sono dedicati in special modo a Venezia. I primi tre analizzano la relazione di Venezia con la ferrovia: Venezia centro storico (la ferrovia come motore di trasformazione della città da metà ‘800 al ‘900); Venezia metropolitana (situazione attuale delle stazioni di Santa Lucia, Mestre, ecc.); i collegamenti fra Venezia e la “sua” montagna, il Bellunese.
Il quarto incontro, concordato col professor Paolo Costa, è invece aperto agli scenari internazionali, per sottolineare il ruolo importante che Venezia potrebbe assumere, proprio nel campo dei trasporti. Lanciando lo sguardo sulle grandi direttici, con un progetto di futuro.

CARNEVALE ALL’ATENEO VENETO

Quello che succede al Carnevale di Venezia 2019 è tutta colpa della luna: LUNATICI E ROMANTICI SIETE AVVERTITI!
All’Ateneo Veneto la festa – che anche quest’anno si svolge in collaborazione con Comune di Venezia e Vela Spa – declina in maniera diversa il tema proposto e si articola in tre spettacoli che si tengono in Aula Magna da martedì 26 febbraio a lunedì 4 marzo, tutti a ingresso libero.

Martedì 26 Febbraio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
LA LUNA … E I LUNATICI (visti dalla Casa della Poesia)

Performance variegata e pirotecnica di letture e musiche realizzata da alcuni degli “abitanti” della nostra Casa della Poesia e alcuni Amici dell’Ateneo Veneto, sotto la guida di Paolo Balboni.
In un un’alternanza di testi classici e contemporanei, sia poetici che musicali, andrà in scena uno spettacolo molto movimentato, che per filo conduttore ha la luna e il suo influsso sulla musica, la poesia e l’arte in generale. In una cavalcata lunatica passeremo da Saffo alla musica blues, da Goldoni a Debussy, da Marinetti al kerosene (e scoprirete il perché…), mentre le voci degli amici “foresti” racconteranno come brilla la luna in Francia e in Inghilterra.
L’attore Mattia Berto legge incipit e poesie di Leopardi, D’Annunzio, Rodari, Merini e  Backy
Mattia Balboni racconta e canta la luna e i lunatici nel blues
Marie-Christine Jamet: poesie alla luna che brilla in Francia
La luna vista dalla Casa della Poesia: letture di Antonella Barina, Alessandro Cabianca, Fabia Ghenzovich
Fabio Caon, con Angelo Lacitignola al piano, canta una sua poesia/canzone “Luna e kerosene”
Carmel Coonan: poesie alla luna che brilla in Inghilterra
La luna vista dalla Casa della Poesia: letture di Claudio Bortali, Are Caverni
Maria Letizia Michielon esegue al pianoforte brani sulla luna scritti da Beethoven, Chopin, Debussy
E ancora Ilaria Crotti, Giorgio Bolla, Linda Mavian, Letizia Lanza, Marta Celio, Marisa Tumicelli...
 

Giovedì 28 Febbraio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
PETROUCHKA: UN CARNEVALE RUSSO
in collaborazione con Associazione Culturale MUSICA VENEZIA
“Petrouchka” di Stravinskij per pianoforte a 4 mani
“Quattro canzoni russe” e “Tre storie per bambini” di Stravinskij
Canzoni della tradizione popolare russa eseguite da Violetta Svatnykh, soprano; Ramona Munteanu e Alessia Toffanin, pianoforte
Introduce Roberta Reeder

 

Lunedì 4 Marzo 2019 – Aula Magna, ore 18.00
LA CANTATA DELLA LUNA
Luca Scarlini, narratore
Riccardo Favero, pianista; Pamela Lucciarini, soprano
Un sogno lunare e uno schermo su cui proiettare immagini della tradizione e della modernità, all’interno del mondo della rappresentazione della luna tra passato a presente. Scarlini, grande affabulatore, ci condurrà in un racconto che parte dal celebre “Viaggio sulla luna” di Cyrano di Bergerac, passando per Jules Verne, per “Fuga sulla luna” di Lu Hsün, e “Le esequie della luna” di Lucio Piccolo, senza scordare Vincenzo Consolo, arrivando ai miti dell’allunaggio di Armstrong & C. e alla “Selene” di Domenico Modugno.
Un viaggio fantastico nell’anniversario dei cinquant’anni dall’allunaggio, che porta all’Ateneo Veneto leggende e miti del pianeta lontano.
Musiche di Field, Beethoven, Schubert, Debussy, Haydn, Berg, Bellini, Rossini, Weill, Modugno, Hammerstein.
Luca Scarlini
, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, performance artist, storyteller, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e a fianco di musicisti, danzatori e attori, in teatri, musei e luoghi storici, con racconti per musei e esposizioni, lavorando tra l’altro con Sylvano Bussotti, Massimiliano Damerini, Francesca Della Monica, Alberto Mesirca, Elisabetta Pozzi, Peppe Servillo, Anna Toccafondi. Voce di Radio Tre, ha condotto il programma Museo Nazionale e ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda.

GARUM, MALVASIA E MARASCHINO – Incontro eno-gastronomico

UN INCONTRO TRA STORIA E ENOGASTRONOMIA INTORNO AL “GIORNO DEL RICORDO”

In occasione del “Giorno del Ricordo” Ateneo Veneto – in collaborazione con Università Ca’ Foscari e Comune di Venezia – ha ideato un singolare appuntamento per valorizzare e ricordare il patrimonio di tradizioni della comunità istriano-dalmata anche attraverso alcuni straordinari prodotti della terra. 
Garum, vino e maraschino è un incontro a carattere eno/ gastronomico che si tiene giovedì 21 febbraio 2019 alle ore 17.30 in Aula Magna. 
Relatori: Margherita Tirelli, già direttore Museo Archeologico Nazionale di Altino; Antonio Trampus, Università Ca’ Foscari Venezia; Franco Luxardo, imprenditore; Stefano Cosma, Associazione vini Malvasia del Mediterraneo.
Alla conferenza seguirà una piccola
degustazioni dei prodotti tipici a cura di Associazione Companatiche, Associazione vini Malvasia del Mediterraneo e Luxardo.
Garum, vino e maraschino parte dalla descrizione storica di alcuni prodotti tipici d’Istria e Dalmazia, di origine classica, moderna e contemporanea, per consentire una narrazione della comunità istriano-dalmata dal trapasso dalla romanità, all’età medievale, fino all’oggi, prendendo spunto dai prodotti tipici.
Si parte dal garum, salsa molto usata nella cucina romana classica, simile alla colatura di alici o alla crema di acciughe: particolarmente pregiato e di fama era il garum dalmata. In Istria invece si è sempre prodotto vino: tra i più famosi, la malvasia. Il vitigno, di origine peloponnesiaca, venne portato in Istria dalla Serenissima, a partire dal Trecento. Dall’Ottocento poi in Dalmazia si sviluppò molto anche la produzione di maraschino, liquore prodotto con le marasche locali (una varietà di ciliegie). Tra le aziende più importanti che producevano e ancora oggi producono maraschino per tutta Europa c’è la Luxardo, ora a Torreglia (PD).

Alla conferenza seguirà una piccola degustazioni dei prodotti tipici a cura di Associazione Companatiche, Associazione vini Malvasia del Mediterraneo e Luxardo.
Ingresso libero

STORYTELLING – Alessandro Bressanello si racconta

STORYTELLING, il ciclo di incontri e proiezioni ideato e curato da Roberto Ellero per dare testimonianze di una città creativa, nonostante tutto, incontra ALESSANDRO BRESSANELLO.
L’appuntamento è per venerdì 22 febbraio, alle 17.30, in Aula Magna, dove l’attore e regista racconterà la sua Venezia, dal di dentro, nel farsi – e magari disfarsi – di idee e progetti.
Con lui
ci saranno lo scrittore e giornalista Pierluigi Rizziato e il produttore Guido Cerasuolo.
C’era una volta il cinema a passo ridotto: 8 e Super8 millimetri. Anche a Mestre, dove il giovane Alessandro Bressanello, negli anni ’60, gira con i suoi compagni di classe i suoi primi lavori, ispirati ai generi forti allora di moda: Il Saloon dei DesperadosDr. JekillLa pattuglia di Hitler. Filmati inediti, di recente restaurati e digitalizzati, che arrivano cinquant’anni dopo sullo schermo, insieme alle immagini della Mestre anni Sessanta e ad un blob dell’attore “da grande”, in giro per il mondo e nella Venezia città del cinema.
Alessandro Bressanello, attore e regista di famiglia veneziana trasferita a Mestre, appassionato di cinema sin da giovanissimo, comincia la sua carriera artistica suonando in diversi gruppi rockDopo aver frequentato numerosi corsi teatrali apre il Teatro alla Giustizia nel 1976. e fonda con altri attori la compagnia teatrale TAG-Teatro di Venezia, che dirigerà fino al 1990. Negli anni ‘80 si dedica esclusivamente al teatro, girando il mondo con la compagnia. Nel 1993, chiusa l’esperienza Tag, tornato a vivere a Venezia, Bressanello crea la sua società Produzioni Teatrali Veneziane: con questa organizza e produce spettacoli ed eventi, dirige opere teatrali e di musica barocca in diversi paesi europei, coordina artisticamente il Carnevale dal 1995 al 2003. Contemporaneamente si riavvicina al cinema, ora in modo professionale, prima lavorando in produzione e casting, poi come attore. A tutt’oggi ha partecipato a circa sessanta film italiani e internazionali, lavorando con registi quali i Fratelli Taviani, Gabriele Salvatores, Marco Tullio Giordana, Vanzina, Neri Parenti, Lasse Hallstrom, Sam Mendes e molti altri.

 

LE SCUOLE VENEZIANE E IL CINEMA

«IL CINEMA. GRAMMATICA E STORIA DI UN LINGUAGGIO»
Le scuole veneziane al cinema

Il regista e attore Sergio Rubini ha inaugurato – lunedì 18 febbraio all’Ateneo Veneto – il ciclo di incontri-lezioni che ha per titolo «Il cinema. Grammatica e storia di un linguaggio» ed è organizzato dal Liceo classico e europeo “Marco Foscarini” di Venezia in collaborazione con Ateneo Veneto, Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), e prevede il coinvolgimento della rete dei licei veneziani “Benedetti – Tommaseo” e “Marco Polo – Artistico”.
Si tratta di un progetto in due fasi realizzato secondo le finalità del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIUR e dal MiBAC, che ha vinto il bando nazionale “Cinema per la Scuola – I progetti delle e per le scuole” e sarà finanziato dai due Ministeri.
Per la prima volta le studentesse e gli studenti dei licei veneziani entreranno in contatto diretto con il cinema come materia viva, in grado di essere, oltre che puro strumento di divertimento, anche mezzo espressivo ed educativo trasversale rispetto ai normali percorsi scolastici.
Obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi, con un approccio non convenzionale, le forme essenziali del cinema, nel suo evolversi cronologico, puntando molto sulla proiezione di materiali per far sì che i giovani imparino a conoscere e riconoscere la grammatica del linguaggio audiovisivo e non ne siano solo fruitori passivi. La babele di immagini che bombardano quotidianamente i giovani ha portato a una sorta di analfabetismo cinematografico che il corso si prefigge di superare, dando agli studenti strumenti utili a capire il valore linguistico, stilistico ed estetico del cinema.
Fase 1
GRAMMATICHE DEL LINGUAGGIO CINEMA
I tredici incontri in cui si articola la prima fase del progetto, metteranno gli studenti a confronto diretto con prestigiosi professionisti del settore cinematografico che per l’occasione si trasformano in docenti: l’attore e regista Sergio Rubini; il direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera; il pubblicitario Erminio Perocco, autore di alcune famose campagne per Lavazza, Mulino Bianco, San Pellegrino, Tim; il regista Claudio Cupellini, che ha diretto la serie tv Gomorra; il montatore cinematografico Roberto Perpignani, che ha lavorato con Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, i fratelli Taviani, Orson Welles. A questi si affiancheranno docenti universitari, critici cinematografici e storici del cinema: Marco Dalla Gassa, Adriano De Grandis, Roberto Ellero, Beatrice Fiorentino, Giuseppe Ghigi, Michele Gottardi, Carlo Montanaro, Roberto Pugliese.
Gli incontri-lezione si tengono all’Ateneo Veneto tra febbraio e maggio 2019, con cadenza settimanale.
L’articolato progetto scolastica, valido per l’Alternanza Scuola/Lavoro, è stato accolto subito con grande entusiasmo dagli studenti dei licei coinvolti nell’iniziativa, tanto che le adesioni sono state immediate e gli ottanta posti disponibili sono andati subito esauriti. Una risposta che ha dato grande soddisfazione anche al Presidente dell’Ateneo Veneto, Gianpaolo Scarante, entusiasta di offrire a tanti giovani studenti l’opportunità di entrare, magari per la prima volta, in un tempio della cultura cittadina come l’Ateneo Veneto, offrendo una attività educativa stimolante.
Oltre ai ragazzi, sono coinvolti naturalmente nel progetto anche i loro docenti e i tutor didattici che dovranno affiancare gli studenti nel percorso didattico una volta rientrati nelle rispettive istituzioni scolastiche.
Fase 2
SMONTARE/MONTARE UNA SEQUENZA
Per la seconda fase del progetto «Il cinema. Grammatica e storia di un linguaggio» spetterà agli istituti scolastici coinvolti selezionare un nucleo ristretto di studenti che accederanno alla parte laboratoriale del progetto.
Tra ottobre e dicembre si terranno nella sede del Liceo-Convitto Foscarini cinque lezioni tecnico-operative tenute da esperti del settore sull’uso di programmi ad hoc per smontare e rimontare una sequenza audiovisiva. Agli studenti sarà chiesto di produrre idee e immagini, di creare uno storyboard e sviluppare una storia che porti poi alla realizzazione effettiva di un corto. I prodotti realizzati dagli studenti diventeranno poi oggetto di reciproca discussione alla fine del corso e potranno anche essere presentati in festival e rassegne di settore.

Responsabile scientifico e ideatore del progetto «Il cinema. Grammatica e storia di un linguaggio» è il professor Giuseppe Ghigi, critico e saggista cinematografico, mentre la direzione didattica del corso è affidata al professor Michele Gottardi, docente e critico cinematografico del quotidiano “La Nuova Venezia”.

DITTICO LAGUNARE – PAOLO PUPPA ALL’ATENEO VENETO

DITTICO LAGUNARE DI E CON PAOLO PUPPA – seconda parte

Dopo “Case di Venezia” Paolo Puppa torna all’Ateneo Veneto con la seconda parte del suo DITTICO LAGUNARE
Giovedì 7 marzo, in Aula Magna, alle 18.00, porta in scenaFollie di ieri e di oggi”, un nuovo reading composto da due monologhi che propongono miti classici rivisitati e collocati nel Nord est di oggi, tra disagi psichici e depressioni economiche.
In
“Caco di Asiago”, il bandito di strada che aggredisce i passanti, poi ucciso da Ercole in una delle sue fatiche canoniche, diventa un serial killer che racconta ad un silenzioso interlocutore, forse uno psicologo o un magistrato, la sua strage più recente.
Nel secondo monologo,
“Giacobbe 2014”, l’episodio della Genesi biblica in cui Giacobbe, in fuga dal fratello Esaù, lotta con l’Angelo e viene ferito all’anca, viene riproposto in un’accezione laica, conservando però l’ambiguità e il senso del mistero dell’originale. Puppa lo trasforma in un caso clinico narrato da un malato in ospedale (all’Angelo di Mestre) ad un anziano conoscente, testimone morbosamente coinvolto dall’episodio. 
I due monologhi sono tratti
rispettivamente da “Cronache venete” e da “Altre scene. Copioni del terzo millennio”.

Ingresso libero.

DARWIN DAY 2019

Il DARWIN DAY, la giornata di divulgazione scientifica organizzata dall’Ateneo Veneto con UAAR, Università Ca’ Foscari e Università di Padova, è arrivata alla sua undicesima edizione. In tutto il mondo il “Darwin Day” si celebra il 12 gennaio, anniversario della nascita dello scienziato Charles Darwin, ed è occasione di iniziative, dibattiti e conferenze per divulgare la scienza e le conquiste scientifiche.
L’appuntamento quest’anno è per venerdì 15 febbraio 2019 (Aula Magna, ore 10.00) e il titolo della giornata è “Dal microbiota al laser”.
Il programma completo degli interventi:
 XI DARWIN DAY – Dal microbiota al laser
Saluto di Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto
Presentazione della Giornata di studio: Piero Benedetti
Stefano Polizzi (Università Ca’ Foscari Venezia); Franco Ferrari (UAAR Ve – Ateneo Veneto)
Interventi:
– Piero Benedetti (Università di Padova, distaccato Accademia dei Lincei Roma) 
Introduzione al Microbiota
– Daniele Del Rio (Univrsità di Parma, School of Advanced Studies on Food and Nutrition)
Elogio dei batteri. Il microbiota intestinale lavora per noi e influenza anche il nostro cervello
– Alessandro Angelini (Università Ca’ Foscari Venezia)
Darwin in provetta: evoluzione guidata di biomolecole in laboratorio
– Federico Dallo (Cnr, IDPA)
Artide: Andata e ritorno
– Stefano Bonetti (Università Ca’ Foscari Venezia, Stockolm University)
La storia del laser. Dal Maser al “raggio della morte”. Il laser a elettroni liberi

Il focus del Darwin Day dell’Ateneo Veneto quest’anno sarà sul microbiota intestinale, ossia su quell’insieme di microorganismi simbionti che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo. L’intestino crasso è un vero laboratorio biochimico dove centinaia di tipi diversi di batteri altamente specializzati operano trasformazioni essenziali dei componenti degli alimenti, prima che questi entrino in contatto con i compartimenti interni del nostro organismo. I prodotti della trasformazione sono in grado di interagire con il nostro organismo a vari livelli, modulando il nostro rischio di ammalarci e influenzando anche il nostro cervello!L’ecosistema microbico presente nel nostro intestino è quindi estremamente importante nel definire il rapporto dieta-salute.

Il “Darwin Day” è rivolto agli studenti delle Scuole superiori e dell’Università, ma è aperta al pubblico di ogni età.
Ingresso libero

ATENEO A TUTTO TANGO!

1989 – 2019
30 ANNI DI TANGO ARGENTINO A VENEZIA

Sono passati 30 anni dalla comparsa del Tango a Venezia e le Associazioni e i gruppi organizzati che promuovono e diffondono la cultura del coinvolgente ballo in città si sono costituite nel Coordinamento Tango Argentino per celebrare l’anniversario con una serie di inziative.
L’obiettivo è quello di rilanciare e diffondere la passione per il Tango cercando il coinvolgimento di una platea  sempre più ampia e eterogenea. La speranza è di smuovere la curiosità e l’interesse per la musica, la poesia  e il ballo che hanno dato linfa e corpo all’arte che si radica in profondità nel terreno della nostra cultura nazionale e veneta, accomunando due Paesi lontane, Italia ed Argentina.

Il primo appuntamento del programma di manifestazioni coinvolge direttamente l’Ateneo Veneto:
Venerdì 8 febbraio 2019, alle ore 16 in Sala Tommaseo, Storia e percorsi del tango a Venezia, conferenza e performance con interventi di Angelo Bacci, poeta, scrittore e protagonista delle vicende che hanno attraversato la Biennale d’Arte di Venezia negli ultimi 40 anni; Alejandro Aquino, ballerino, coreografo internazionale e corresponsabile dell’Academia de Tango de Buenos Aires, nel 1991 componente del corpo di ballo dello stesso spettacolo; Magda Pattarello, decana delle Associazioni di Tango e fondatrice di  “Libertango” una tra le prime associazioni in Italia assieme a Milano, Roma, Torino, Bologna, Trieste.  
Seguirà la proiezione in anteprima di alcune sequenze audio-video dello storico spettacolo “Tango Argentino” di  Hector Orezzoli e Claudio Segovia, registrazione custodita presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC). Lo spettacolo andò in scena il 25 febbraio 1984 al Teatro Malibran di Venezia per volontà di Maurizio Scaparro, allora responsabile del settore Danza, Teatro e Musica della Biennale, che lo inserì fra le manifestazioni per il Carnevale. Quest’opera ed i suoi interpreti, musicisti di altissimo livello, segnarono la rinascita del Tango in Argentina e la sua rinnovata diffusione in tutta Europa.

GIORNO DEL RICORDO 2019

GIORNO DEL RICORDO 2019
Eventi all’Ateneo Veneto

In occasione del “Giorno del Ricordo” 2019, l’Ateneo Veneto ha ideato una proposta culturale che si articola in vari momenti e che vuole coinvolgere il più vasto pubblico possibile.
Per seguire le tracce del cammino percorso dalla comunità giuliano-dalmata,  che ancora oggi si identifica come tale e da sempre è molto presente all’interno dell’Ateneo Veneto, il nostro istituto propone una serie di iniziative che si sviluppano al di là della solennità civile del 10 febbraio, istituita per legge nel 2004. 
E’ per questo che il progetto prevede degli appuntamenti che prendono spunto dal “Giorno del Ricordo” ma si spingono oltre la tragedia dell’esodo e delle foibe per parlare della comunità istriano-fiumano-dalmata in senso molto più ampio, con una narrazione storica che parte dalla romanità e arriva fino a oggi.  Questi eventi sono stati ideati in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e fanno parte di un più ampio progetto che mira a comprendere e ricostruire la complessità sociale, storica, economica, culturale dei territori istriano-dalmati.
Tutti gli incontri organizzati dall’Ateneo Veneto e elencati qui di seguito fanno parte del calendario ufficiale delle manifestazioni patrocinate dal Comune di Venezia per il “Giorno del Ricordo”.

Giovedì 7 febbraio 2019
Ateneo Veneto – Sala Tommaseo
ore 17.30
Conferenza introduttiva al Giorno del Ricordo 2019
a cura di Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia
Venezia, Istria, Dalmazia: una storia mediterranea
Relatori:
Bruno Crevato-Selvaggi, Società Dalmata di Storia Patria, Roma
Giovannella Cresci Marrone,  Università Ca’ Foscari

Venerdì 8 febbraio 2019
Ateneo Veneto – Aula Magna
ore 11.00 per le scuole prenotate
ore 17.30 per il pubblico
Conferenza – spettacolo
a cura di Ateneo Veneto, Associazione culturale Mondonovo, Atelier Teatrale Carro Navalis
L’abbraccio del ricordo
con Marzia Bonaldo, Michele Naletto, Camilla Grandi, Enzo Pavan
Attraverso alcuni quadri che seguono un sottile filo cronologico viene raccontata la storia di un popolo, dalle sue lontane origini fino agli ultimi due secoli che hanno visto il nazionalismo fomentare le contrapposizioni e stravolgere quel microcosmo fatto di culture diverse che si era sviluppato in tanti secoli sotto la Serenissima.

Martedì 19 febbraio 2019
Ateneo Veneto, Sala Tommaseo
ore 17.00
Presentazione del volume
L’eredità del Leone
di Flavio Fiorentin (Udine, Aviani&Aviani editori 2018)
L’autore conversa con Bruno Crevato-Selvaggi, Società Dalmata di Storia Patria, Roma
L’arco temporale trattato nel libro va dall’estinzione della Repubblica di Venezia alla conclusione della Prima Guerra Mondiale ed al compimento dell’Unità d’Italia, con qualche inevitabile digressione di spazio e di tempo. Le vicende, le date ed i nomi ricordati o esaminati nel libro sono ben noti e quindi non rappresentano fatti nuovi. La novità sta nei collegamenti fra essi e nella doppia angolatura dalla quale sono esaminati: quella delle potenze europee, e quella delle popolazioni “orfane” di Venezia.

Giovedì 21 febbraio 2019
Ateneo Veneto, Aula Magna
ore 17.30
Conferenza con degustrazioni
a cura di Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari Venezia
Garum, vino e maraschino
Relatori: Margherita Tirelli, già direttore Museo Archeologico Nazionale di Altino
Antonio Trampus, Università Ca’ Foscari Venezia
Franco Luxardo, imprenditore
Stefano Cosma, Associazione vini Malvasia del Mediterraneo
con degustazioni dei prodotti tipici a cura di Associazione Companatiche, Associazione vini Malvasia del Mediterraneo e Luxardo
Incontro a tema eno/ gastronomico che parte dalla descrizione storica di alcuni prodotti tipici d’Istria e Dalmazia, di origine classica, moderna e contemporanea, per distribuirli bene nel tempo e nello spazio. Tre brevi conversazioni di presentazione dei prodotti saranno seguite dalla degustazione delle stesse specialità. Si parte dal garum, salsa molto usata nella cucina romana classica, molto simile all’odierna pasta d’acciughe: particolarmente pregiato e di fama era il garum dalmata. In Istria invece si è sempre prodotto vino: tra i più famosi, la malvasia. Il vitigno, di origine peloponnesiaca, venne portato in Istria dalla Serenissima, a partire dal Trecento. Dall’Ottocento poi in Dalmazia si sviluppò molto la produzione di maraschino, liquore prodotto con le marasche locali (una varietà di ciliegie). Tra le aziende più importanti che oggi producono e esportavano maraschino in tutta Europa c’è la Luxardo, ora a Torreglia (PD).
(Questo evento si replica il 27.02 a Ca’ Foscari con relatori differenti)

Tutti gli incontri sono a INGRESSO LIBERO

BIGROCK – Dove i sogni diventano realtà

 

Impresa e … immaginazione

Ci sono imprese che sanno trasformare la fantasia in realtà: una di queste è “BIGROCK” Institute of Magic Technologies, il primo istituto di formazione di sognatori in Italia, un luogo dove la magia plasma il futuro.
BigRock nasce nel 2005 da un’idea di Marco Savini, che fonda il campus nel verde di Ca’ Tron, a pochi chilometri da Venezia. Oggi è una delle più quotate scuole di Computer Grafica in Italia, che coinvolge ogni 6 mesi più di 200 studenti appassionati di 3D e Visual Effects, destinati a diventare i futuri maghi degli effetti speciali per il cinema, l’animazione, i videogiochi.
Martedì 5 febbraio 2019, alle 17.30 in Aula Magna, Marco Savini racconterà, intervistato dal critico conematografico Michele Gottardi,  come è nata l’idea di questa incredibile azienda, la filosofia che sta dietro a BigRock, il team di cui è composta e i segreti di chi sa dare realtà ai sogni.
Ad oggi il 99% dei films che escono al cinema annoverano uno o più BigRockers nei loro titoli di coda: che siano Disney, Pixar, Dreamworks, Netflix, … pensate a un titolo, e loro ci sono!

L’incontro è promosso da Ateneo Veneto, Confindustria Venezia e Rovigo e Università Ca’ Foscari di Venezia e fa parte del ciclo ” IMPRESA E …”
 

PREMIO GORLATO 2018 – Due vincitori ex-aequo

Sono stati due i vincitori ex-aequo della sesta edizione del Premio “Achille e Laura Gorlato”.
Ad essere premiati, nel corso di una cerimonia pubblica che si è tenuta all’Ateneo Veneto il 16 gennaio 2019,  sono stati il bellunese Giacomo Bonan, con il suo studio “Lo Stato nei boschi. Trasformazioni istituzionali e conflitti ambientali nelle Alpi (Cadore, XIX secolo)” e il milanese Luca Zenobi con l’elaborato “Borders and the Politics of Space in late Medieval Italy: Milan, Venice and their Territories in the Fifteenth century”.
A loro è stato consegnato un assegno di € 3.000,00 ciascuno, visto che l’edizione del 2016 non aveva avuto vincitori.

Il premio “Achille e Laura Gorlato” è stato indetto per legato testamentario dalla professoressa Laura Gorlato, socia dell’Ateneo, per onorare la memoria del padre Achille, storico ed etnografo istriano. Si assegna con cadenza biennale a un lavoro inedito e originale di circa cento cartelle di duemila battute ciascuna, su un argomento riguardante uno dei molteplici aspetti della storia del Veneto e dell’Istria sia dal punto di vista etnografico, antropologico, artistico che più propriamente storico-istituzionale.

PREMIO GORLATO 2016: NESSUN VINCITORE PER L’EDIZIONE

NESSUN VINCITORE PER L’EDIZIONE 2016

La Commissione del Premio”Achile e Laura Gorlato” ha comunicato che quest’anno nessun lavoro ha pienamente centrato il tema e gli argomenti definiti dal bando del premio.
Pertanto si è ritenuto di non assegnare il premio Gorlato 2016, ma di procedere egualmente ad assegnare la menzione d’onore.

La decisione è stata resa nota pubblicamente mercoledì 18 gennaio 2017, dal Presidente della Commissione scientifica Michele Gottardi, in occasione dell’apertura del Corso di Storia Veneta 2017.

Resta accantonato dunque per l’edizione 2016 l’assegno di € 3.000 destinato al miglior lavoro inedito su argomenti di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana, secondo il bando di concorso.

La menzione d’onore va invece a FILIPPO PIAZZA, 33 anni, di Brescia, dottore di ricerca in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Udine, per lo studio La quadratura tra Brescia e Venezia nel XVI secolo: il caso dei fratelli Rosa, offrendogli la possibilità di pubblicare un articolo, estratto dallo studio, sulla rivista “Ateneo Veneto”, ritenendolo un lavoro innovativo nel suo genere.

La Commissione del Premio Gorlato 2016 era composta da Michele Gottardi, Filippo Maria Paladini, Dorit Raines, Maria Luisa Semi, Camillo Tonini, Alfredo Viggiano e Marina Niero.

Il Premio “Achille e Laura Gorlato” è stato istituito dall’Ateneo Veneto nel 2012 con cadenza annuale, secondo il legato testamentario della professoressa Laura Gorlato, Socio Residente dell’istituto. Per sua volontà, il premio doveva essere dedicato al padre Achille Gorlato, storico ed etnografo istriano, anch’egli Socio dell’istituto: per ricordare la generosità della figlia e la sua passione per la geografica, l’Ateneo Veneto ha deciso di intitolarlo ad entrambi.

Il nuovo bando del Premio “Achille e Laura Gorlato” per l’anno 2017 verrà pubblicato nel prossimo mese di aprile.

RIALTO / VENEZIA – Un progetto per il mercato

RIALTO/VENEZIA

Venerdì 1 febbraio nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto (Inizio ore 18) il Comitato cittadino Campo Rialto Novo presenta alla cittadinanza il progetto per l’Istituzione di un Museo del commercio nella loggia della Pescheria e la riqualificazione del mercato.

Sono previsti gli interventi di Gabriella Giaretta, presidente del Comitato, Donatella Calabi, professoressa di Storia delle città (Università Iuav di Venezia), Luca Molà
professore di Storia moderna, (Warwick University Firenze), Andrea Vio, operatore commerciale del mercato ittico di Rialto, Gino Mascari, operatore commerciale
del mercato alimentare di Rialto, Luciano Claut, per il restauro e adeguamento funzionale della Pescheria di Rialto.
Il progetto prevedere di riqualificare il mercato di Rialto come centro di attrazione economica e culturale lungo il Canal Grande, per consentire di cogliere quale è stato per secoli il ruolo di Venezia nel commercio mediterraneo. Il mercato potrebbe così diventare un luogo nel quale si possano trovare tutti i prodotti alimentari specifici della laguna, affiancandolo poi a una ristorazione di qualità e a iniziative di carattere culturale, sulla scorta di quello che è l’esempio di alcuni mercati storici europei come a Barcellona, a Londra e ad Amburgo, a Firenze come a Torino.  Nel contempo la Loggia della Pescheria potrebbe essere utilizzata per ospitare quello che il Comitato Rialto Novo definisce il “Museo di Rialto”, un museo gestito dalla Fondazione Muve, con molti video, riproduzioni di documenti figurativi attualmente sparsi nei depositi delle collezioni e delle biblioteche veneziane.
Per la realizzazione del progetto (presentato per la prima volta al pubblico in questa occasione), il Comitato ha già raccolto oltre 4 mila firme di cittadini e sostenitori.

Ingresso libero. 

 

CORSO DI STORIA VENETA 2019

CORSO DI STORIA VENETA 2019
Dopo la Serenissima. Venezia nel lungo Ottocento

Il Corso isitituzionale di Storia Veneta quest’anno è dedicato a Venezia dopo la Serenissima, attraverso la ricostruzione di ambienti e istituzioni culturali che nell’arco del “lungo Ottocento” si sono posti come punti di riferimento peculiari per gli abitanti della città.
Il teatro e l’opera lirica, i giornali e gli editori, le associazioni ludiche e sportive, la divulgazione scientifica e storiografica costituiscono i soggetti di un itinerario che si snoderà fra il teatro La Fenice, l’Ateneo Veneto, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, la Società Veneziana di Ginnastica “Costantino Reyer” e molti altri luoghi in cui la società veneziana costruisce la propria identità, fra memorie della Serenissima ed esigenze di modernizzazione.
Piuttosto che soffermarsi sulla successione dei grandi eventi della storia – l’età napoleonica, il governo austriaco, l’aggregazione del Veneto al Regno d’Italia – si preferisce insomma mettere in evidenza con questo corso la presenza di istituzioni in cui si affermano i caratteri della città nel corso dell’Ottocento.

 

GIORNO DELLA MEMORIA 2019 ALL’ATENEO VENETO

Anche quest’anno il calendario del GIORNO DELLA MEMORIA 2019 del Comune di Venezia, ideato dal Coordinamento delle Istituzioni e Associazioni cittadine, è particolarmente denso di appuntamenti.
Sono una sessantina gli eventi che si susseguiranno da metà gennaio a metà marzo 2019 su tutto il territorio comunale, e cinque di questi sono organizzati dall’Ateneo Veneto.

Il nostro primo ospite è stato il giornalista Paolo Berizzi, con la presentazione del suo libro “NAZITALIA. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista”, che è diventato un caso letterario.

Giorno della Memoria 2019 all’Ateneo Veneto

Giovedì 17 gennaio, ore 17.30 – Aula Magna
Presentazione del volume
Nazitalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista
di Paolo Berizzi (Milano, Baldini+Castoldi 2018)
Introduce Renato Jona
Marco Borghi conversa con l’autore
a cura di Ateneo Veneto, ANPPIA – Venezia, GL-FIAP, Iveser

Domenica 20 gennaio, ore 11.00 – Aula Magna
Per gli “Incontri della domenica mattina”
Proiezione del film
Il Dybbuk
Film in Yddish con sottotitoli in inglese (1937)
regia Michal Waszynski
Dialogo in italiano recitato da Michele Guidi e Margherita Piccin
Canzoni religiose cantate da Gerszon Sirota
Introduce Roberta Reeder
a cura di Ateneo Veneto, Associazione Musica Venezia

Giovedì 24 gennaio, ore 17.30 – Aula Magna
Conferenza
Sfogliando un archivio di pietra: cimiteri ebraici del Friuli tra l’autunno del Medio Evo e l’Età contemporanea
Relatore: Pier Cesare Ioly Zorattini

Giovedì 31 gennaio, ore 17.30 – Aula Magna
Conferenza
Sciesopoli ebraica.
Come 800 bimbi, orfani, ebrei, sopravvissuti, sono tornati alla vita a Selvino
Relatore: Marco Cavallarin
Introduce Manuela Fano
Saluto di Marina Scarpa Campos
Intervento di Lia Tagliacozzo
a cura di Ateneo Veneto, ADEI-WIZO Venezia, Associazione Figli della Shoah

Giovedì 14 febbraio, ore 17.00 – Aula Magna
Concerto – Conferenza
La musica dei perseguitati
Riflessione sulla Shoah e sulle biografie dei compositori
Schuloff, Mordekhay, Castelnuovo-Tedesco, Messiaen
Intervengono Cecilia Vendrasco, Paolo Favorido, Alessandra Trentin, Gianluigi Placella
a cura di Ateneo Veneto, ANPI 7 Martiri, Istituto “Dante Alighieri” e Liceo Marco Polo

 

MERCOLEDI’ 16 GENNAIO INIZIA IL CORSO DI STORIA VENETA 2019

CORSO DI STORIA VENETA 2019
Dopo la Serenissima. Venezia nel lungo Ottocento

 

Inizia mercoledì 16 gennaio 2019 (Aula Magna, ore 17.30) il Corso isitituzionale di Storia Veneta che quest’anno è dedicato a Venezia dopo la Serenissima nel “lungo Ottocento”.
Al direttore del Corso, Alfredo Viggiano, il compito di tracciare un quadro introduttivo del ciclo di lezioni – che si terranno tra gennaio e febbraio – con la ricostruzione di ambienti e istituzioni culturali che nell’arco dell’Ottocento si sono posti come punti di riferimento peculiari per gli abitanti della città.
Il teatro e l’opera lirica, i giornali e gli editori, le associazioni ludiche e sportive, la divulgazione scientifica e storiografica costituiscono i soggetti di un itinerario che si snoderà fra il teatro La Fenice, l’Ateneo Veneto, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, la Società Veneziana di Ginnastica “Costantino Reyer” e molti altri luoghi in cui la società veneziana costruisce la propria identità, fra memorie della Serenissima ed esigenze di modernizzazione.
Piuttosto che soffermarsi sulla successione dei grandi eventi della storia – l’età napoleonica, il governo austriaco, l’aggregazione del Veneto al Regno d’Italia – si è preferito insomma mettere in evidenza con questo corso la presenza di istituzioni in cui si affermano i caratteri della città nel corso del lungo Ottocento.

La lezione inaugurale del Corso sarà preceduta come di consueto dalla cerimonia di assegnazione dei diplomi del Premio “ACHILLE E LAURA GORLATO”,
per il miglior studio originale sulla storia geografica, sociale e antropologica dell’Istria e del Veneto, giunto ormai alla VI° edizione.
Il Premio Gorlato, che l’Ateneo Veneto ha istituito nel 2012 in memoria dei soci Achille e Laura Gorlato (padre e figlia, nativi di Pola), sta ottenendo un successo sempre crescente tra i giovani studiosi che si occupano di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana dell’Istria e delle Venezie.

La Commissione del premio Gorlato è costituita da Michele Gottardi, Filippo Maria Paladini, Maria Luisa Semi, Camillo Tonini, Alfredo Viggiano.

Il Premio Gorlato ha cadenza biennale e consiste in un assegno di € 3.000, oltre alla pubblicazione del lavoro risultato vincitore nella rivista «Ateneo Veneto».

 

STORYTELLING – Racconti veneziani 2019

Dopo un primo fortunato ciclo iniziato lo scorso anno, STORYTELLING torna con tre nuovi racconti veneziani, testimonianze di una città creativa, nonostante tutto.

Il ciclo di incontri e proiezioni ideato e curato da Roberto Ellero si apre nel 2019 con la visione che di Venezia ci offre Giuliano Scabia – che molto ha dato alla storia teatrale e culturale della città – ancora e sempre alla ricerca dei suoi segreti più reconditi, della sua più autentica anima, interloquendo volentieri con quanti si son mostrati in sintonia con il suo “sentire”.

Venerdì 11 gennaio (ore 17.30) verrà proiettato in Aula Magna il programma televisivo Terre d’autore – VENEZIA, di Giuliano Scabia (2018, 30′), una produzione Rai Italia con la regia di Gianfranco Anzini. Roberto Ellero converserà in sala con il regista, con Giuliano Scabia e Silvana Tamiozzo.

Il secondo appuntamento, il 22 febbraio, con cadenza mensile, avrà per protagonista un ragazzo, Alessandro Bressanello, che fin da piccolo voleva fare cinema, in una Mestre per più versi lontana da quella di oggi, o forse non troppo: sarà un’occasione conviviale e “sorprendente” per parlare di noi, tra passato e presente con interventi in sala dello scrittore e giornalista Pierluigi Rizziato e del produttore Guido Cerasuolo.

Infine fatti, parole, musiche e volti, noti e meno noti del Sessantotto veneziano, ci verranno presentati venerdì 29 marzo, a cinquant’anni di distanza, attraverso il film documentario Il racconto del ’68. Venezia, Mestre, Porto Marghera. Un progetto di  IVESER – Istituto  per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea, ideato dal giornalista Giorgio Cecchetti, con la regia di Manuela Pellarin. 

Come già accaduto per il primo ciclo, l’obiettivo è quello di raccontare Venezia dal di dentro, nel farsi – e magari disfarsi – di idee e progetti, nel vissuto di chi c’era e faceva, dando conto di rotture e di stravaganze, di utopie e di sogni, di lotte e di fatiche di questa città, che è qualcosa di molto più complesso delle sue bellezze e della sua stessa Storia.

Ma adesso…..buio in sala, Venezia si racconta come vuole e sa. E poi ne parliamo.

A GAIA TOMAZZOLI IL PREMIO PAOLA RIGO

Mercoledì 19 dicembre 2018, nella Sala Tommaseo dell’Ateneo Veneto si è tenuta la cerimonia di premiazione del Premio una tantum “Paola Rigo” per uno studio inedito su Dante Alighieri.

Gli elaborati pervenuti alla Segreteria dell’Ateneo Veneto erano stati dieci.

La Commissione giudicatrice ha decretato all’unanimità la vittoria di Gaia Tomazzoli, dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con la tesi di dottorato dal titolo
Il linguaggio figurato di Dante. Riflessioni teoriche e tipologie discorsive.

Nella motivazione si legge:

La tesi di dottorato di Gaia Tomazzoli è una trattazione ampia ed esaustiva della metafora in Dante, un tema che, pur essendo stato al centro di numerosi studi precedenti, non aveva mai raggiunto un grado di compiutezza e di consapevolezza di trattazione anche teorica come nel lavoro della candidata, che abbraccia i campi della linguistica, della retorica, dell’ermeneutica e della critica letteraria, comprendendo l’intera produzione dantesca. Vi è annesso un foglio Excel che contiene un repertorio completo e polivalente delle metafore dantesche nella Commedia. Il lavoro mette in luce conoscenza della cultura medievale e intelligenza critica, riuscendo molto utile non solo ai dantisti ma a tutti gli studiosi di letteratura antica.

La Commissione Premio “Paola Rigo”, nominata dal Consiglio accademico dell’Ateneo Veneto, era presieduta dal professor Tiziano Zanato dell’Università di Ca’ Foscari e composta dalla professoressa Marinella Colummi, esperta della materia, dalla professoressa Caterina Carpinato, vicepresidente dell’Ateneo e segretaria della Commisione, e dall’ingegner Severino Rigo, fratello della studiosa.

Nel 2015, a quattro anni dalla scomparsa di Paola Rigo (Venezia 1946-2011), la famiglia della studiosa ha donato alla Biblioteca dell’Ateneo Veneto una parte dei libri della professoressa unitamente ad altri materiali di archivio riguardanti i suoi studi di storia della letteratura italiana.

Nel fondo sono custoditi molti manoscritti, tra cui le schede di argomento dantesco, in particolare su Pietro di Dante, allo studio del quale Paola Rigo si era dedicata nell’ultimo periodo della sua vita; ma si conservano anche altri appunti (per esempio su Pascoli critico dell’Alighieri) legati al più che trentennale insegnamento di Filologia e critica dantesca da lei tenuto presso l’Università di Padova.

Per onorare la memoria della professoressa Rigo, l’Ateneo Veneto aveva bandito per il 2018 il concorso per una tesi inedita di laurea magistrale o dottorale discussa dopo il 31 gennaio 2015, che riguardasse la figura, l’opera e la fortuna di Dante Alighieri.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Marinella Colummi Camerino, Severino Rigo,Manlio Pastore Stocchi e Tiziano Zanato.

Il Premio consisteva in un assegno di € 3.000 (tremila).

Tintoretto e El Greco: un dialogo vicino e lontano

 

Influenza di Tintoretto nella pittura di El Greco. Un dialogo vicino e lontano

 

Nell’ambito del calendario di eventi organizzati a Venezia per il cinquecentenario della nascita di Jacopo Tintoretto, martedì 18 Dicembre 2018 (Sala Tommaseo, ore 17.00) gli appassionati di storia dell’arte e di pittura potranno ascoltare una lezione tenuta da Mario Dal Bello che riguarda le figure di Jacopo Tintoretto e di El Greco.
La conferenza vuole mettere in evidenza i tratti comuni tra l’opera del maestro veneziano e quella di Doménikos Theotokópoulos (1541-1614), noto come El Greco, pittore “visionario” tra i più originali della storia dell’arte.
Mario Dal Bello, giornalista, scrittore, critico d’arte, cinema e di musica, ci propone un breve viaggio nella pittura veneziana dell’epoca e tra le prime opere dell’artista spagnolo, per poi creare una specie di dialogo a distanza fra Tintoretto e El Greco, sulla luce come fonte di rivelazione.

L’evento è organizzato da Consolato Onorario di Spagna a Venezia, Università Ca’ Foscari, Istituto Cervantes di Milano, Zuecca Projects.

CHIUSURA PER LE FESTIVITA’ DI FINE ANNO 2019

Cari Soci e Amici dell’Ateneo Veneto,

per le Festività di Fine Anno il nostro istituto rimarrà chiuso

da sabato 21 dicembre 2019 a lunedì 6 gennaio 2020.

Cogliamo l’occasione per inviare a tutti Voi i nostri migliori auguri.

Arrivederci al Nuovo Anno con tante, tantissime attività e nuove iniziative!

Vi aspettiamo sempre più numerosi.

RIPRENDONO A FEBBRAIO 2019 GLI INCONTRI DI LINGUA E CULTURA INGLESI

 

RIPRENDONO A FEBBRAIO 2019 GLI INCONTRI DI LINGUA E CULTURA INGLESI

 

Martedì 18 dicembre si è tenuto l’ultimo incontro del 2018  del ciclo “Incontri di lingua e cultura inglesi” curato dal professor Lucio Sponza.

 Per il 2019 gli incontri riprenderanno a febbraio e si terranno nuovamente al sabato mattina.

Appuntamento dunque a sabato 2 febbraio 2019 alle ore 9.30, sempre in Sala Tommaseo: tema conduttore sarà il CINEMA DEL DOPOGUERRA.

Ricordiamo che “Gli incontri di lingua e cultura inglesi” sono riservati ai Soci e agli iscritti all’Albo speciale degli Amici dell’Ateneo Veneto.

Per diventare Amici dell’Ateneo è sufficiente versare una quota annua di 40 € (20€ per i giovani fino a 30 anni) che, oltre a sostenere le attività culturali del nostro istituto, dà diritto a una tessera speciale per sconti su biglietti del Circuito Cinema del Comune di Venezia, del Teatro Goldoni, oltre a librerie e ristoranti convenzionati.

Per iscrizioni e informazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Ateneo Veneto in orario d’ufficio o a info@ateneoveneto.org.

ASSEMBLEA 07.12.2018: BILANCIO, NUOVI SOCI E NUOVO SPOT

ASSEMBLEA 07.12.2018: APPROVATO IL BILANCIO E ELETTI 22 NUOVI SOCI
Presentato il nuovo spot istituzionale realizzato da Kublai Film

Con l’approvazione quasi all’unanimità (un solo voto contrario) del bilancio preventivo 2019, l’elezione di un Consigliere e di 22 nuovi Soci si è conclusa venerdì 7 dicembre l’Assemblea di fine 2018 all’Ateneo Veneto.

Di fronte a una settantina di Soci presenti nell’Aula Magna, il Presidente Gianpaolo Scarante, al suo primo anno di mandato, ha elencato tutte le nuove iniziative avviate all’interno del programma accademico nei dodici mesi appena trascorsi, sottolineando come l’attività dell’Ateneo Veneto sia aumentata anche numericamente in quest’ultima fase dell’anno.

Da sottolineare l’avvio dei rapporti con enti e istituzioni internazionali che consentiranno all’Ateneo di allargare il proprio raggio di azione e di aprirsi verso il mondo avviando politiche culturali di partenariato; in quest’ottica il Presidente ha ricordato che ha ottenuto moltissimo successo anche il primo incontro organizzato dall’Ateneo con gli istituto stranieri presenti in città, con i quali sarà presto avviata una piattaforma per operare in maniera coordinata.

L’affitto dell’Aula Magna per una esposizione ospitata nel periodo della Biennale d’Arte di Venezia consentirà inoltre all’istituto di guardare al futuro con maggiore ottimismo.

L’Assemblea è stata anche l’occasione per presentare in anteprima ai Soci il nuovo spot dell’Ateneo Veneto che la società di produzione Kublai Film di Venezia ha voluto realizzare gratuitamente per l’istituto. Lo spot verrà utilizzato come introduzione distintiva di tutte le attività istituzionali dell’Ateneo e sarà quindi presto presentato anche al pubblico.

A conclusione dell’Assemblea si è proceduto alla votazione per l’elezione del posto vacante di Consigliere Accademico e dei nuovi soci.
Consigliere Accademico è stato eletto il giornalista GUIDO MOLTEDO, direttore della rivista on line Ytali.com.

Di seguito l’elenco dei nuovi Soci nominati dall’Assemblea:
Soci RESIDENTI

Rosa Maria BORGIA
laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Milano, già neuropsichiatra infantile presso l’ospedale Niguarda di Milano, ha istituito una Fondazione per le Neuroscienze che ha finanziato diversi progetti presso lo stesso ospedale come ad esempio la creazione di un’Unità Spinale.

Fabio CAINE
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova con specializzazione in Parodontologia e Odontostomatologia. Numerosi e prestigiosi gli incarichi e le conferenze alle quali ha partecipato.

Roberta CAMERINO
Imprenditrice nel settore della moda, abbigliamento, accessori. 

Francesco CURATO
Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova. Esercita la professione di Avvocato. Autore di numerose pubblicazioni e docente universitario.

Marco DALLA GASSA
Docente di Storia del Cinema presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ricercatore Rtd/b in film studies presso la stessa Università. Si occupa di cinematografie asiatiche, orientalismo, rappresentazioni dell’alterità culturale, teoria e storia delle forme filmiche, film literacy.

Fabrizio D’ORIA
Laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. Direttore della Direzione Comunicazione e della promozione degli eventi nel comune di Venezia gestiti da Vela SpA.

Renzo FOGLIATA
Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova. Esercita la professione forense esclusivamente quale avvocato penalista.

Gianmario GUIDARELLI
Laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. Docente di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Padova. Si occupa di architettura veneziana del Rinascimento e di architettura monastica; dirige la collana “Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca”. 

Piero LANDO 
Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Padova. Storico, laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Autore di pubblicazioni in tema veneziano.

Franco POSOCCO
Laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. Guardian Grando della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, centro museale e di cultura umanistica attivo nella città di Venezia.

Giuseppe RALLO
Laurea in Architettura presso l’Università di Palermo. Svolge la professione di Architetto presso il MIBACT Tutela, Conservazione e Valorizzazione dei Beni architettonici e paesaggistici. Ha al suo attivo molte pubblicazioni sul paesaggio e sui giardini storici.

Adele RE REBAUDENGO
Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Torino. Presidente della Venice Gardes Foundation Onlus con finalità di restaurare, conservare e gestire i giardini e i beni di interesse artistico, storico e paesaggistico. Oggi impegnata nel restauro dei Giardini Reali di Venezia.

Francesca ROHR VIO
Docente di Storia Romana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 2015 Delegata dal Rettore all’Orientamento per l’Ateneo. Dal 2003 è membro del Collegio docenti del Dottorato di ricerca interateneo (Venezia, Udine, Trieste) in Scienze dell’Antichità.

Michelangelo SAVINO
Laureato in Urbanistica presso lo IUAV di Venezia. Docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica presso l’Università di Padova.

Daniela ZAMBURLIN
Laurea in Filosofia presso l’Università di Padova. Già giornalista professionista del Gazzettino. Attualmente direttrice di KALEIDOS rivista dell’Università Popolare Mestre e condirettrice di Nexus periodico di cultura veneziana.

Soci NON RESIDENTI

Ester CAPUZZO
Già funzionario degli Archivi di Stato. Docente ordinario di Storia contemporanea presso Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche. Studiosa di storia veneta.

Stefano KARADJOV
Dottore in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Padova e in Cinema e Produzione multimediale presso l’Università di Milano. Responsabile di produzione culturale e direttore dei contenuti grandi Eventi (Expo, Carnevale), direttore progetti e sviluppo di Civita Tre Venezie.

Celestina PEZZOLA
Psicoterapeuta, psicoanalista, membro Ordinario della Società Italiana di Psicoanalisi.

Carlo SCHENARDI
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova e in Filosofia presso l’Università Ca’Foscari di Venezia. Medico legale, psichiatra forense, cultore di storia della medicina.

Paola PLACENTINO
Architetto. Collaboratrice alla didattica, corsi di storia dell’architettura e storia della città e dell’architettura presso lo IUAV di Venezia.

Pier Cesare IOLY ZORATTINI
Laureato a Padova in Filosofia, ha insegnato Storia del Cristianesimo, Storia delle Venezie e Storia dell’Ebraismo presso le Università di Ferrara, Trieste e Udine, dove ha diretto il Dipartimento di Scienze Storiche e Documentarie. Dirige la collana Storia dell’Ebraismo in Italia. Studi e Testi.

Soci STRANIERI

Christophe AUSTRUY
Docente di economia e storia economica. Collabora con numerosi istituzioni sia italiane che europee.

SOCI ONORARI

Giovambattista GASPARINI
Socio Residente dall’ 11/07/1986. Avvocato, già VicePresidente della Cassa di Risparmio di Venezia.

incisione grafica facciata ateneo

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI – 7 dicembre 2018

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

Venerdì 07 Dicembre 2018 alle ore 18.00 in Aula Magna
è convocata l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Ateneo Veneto

L’ordine del giorno prevede le comunicazioni del Presidente e la relazione sull’attività svolta nel 2018;
segue la relazione del Tesoriere e l’approvazione del bilancio preventivo 2019.

Si procederà poi alla nomina di nuovi Soci e di un Consigliere Accademico.

I LUNEDI’ DELL’ARCHITETTURA

 

I LUNEDI’ DELL’ARCHITETTURA
Nove tipi architettonici per introdurre all’arte della sesta

a cura di
Gianmario Guidarelli, Paola Placentino, Guido Zucconi

“I Lunedì dell’Architettura”, curati da Guido Zucconi, Gianmario Guidarelli e Paola Placentino, vogliono fornire al pubblico delle chiavi di lettura ben precise per analizzare e comprendere, con un approccio non-astratto, perchè e come l’uomo abbia organizzato nell’arco dei secoli lo spazio che lo circonda.

Alcuni tipi architettonici posseggono infatti la capacità di riassumere i caratteri simbolici e identitari di una determinata fase storica: il tempio, la cattedrale, il teatro dell’opera, per citarne soltanto alcuni.

Ciascuno nasce da una figura geometrica elementare (il cerchio, il semi-cerchio, il quadrato, il rettangolo) per assumere poi una forma più articolata e svolgere un ruolo fondamentale all’interno della comunità: si tratta di funzioni civili, religiose, culturali che nel tempo possono essere modificate o adeguate a nuove epoche.

Ben oltre la tradizionale distinzione tra grandi scansioni storiche, ben oltre la funzione (spesso mutevole), ognuno di questi tipi architettonici mantiene comunque un ruolo esemplare, qualche volta centrale, nel contesto cittadino.

Attraverso la lettura di alcuni di questi tipi/archetipi, il ciclo – organizzato in nove lezioni, da dicembre 2018 a febbraio 2019 – propone dunque una sequenza cronologica che dall’antichità giunge fino all’età contemporanea: dal tempio pagano fino alle più aggiornate configurazioni del museo.

PROGRAMMA

10 dicembre 2018 – Aula Magna, ore 17.30
Il theatron, Paola Placentino

17 dicembre 2018 – Aula Magna, ore 17.30
Il tempio/basilica, Paola Placentino

14 gennaio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
Il martyrium, Paola Placentino

21 gennaio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
La cattedrale, Gianmario Guidarelli

28 gennaio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
Il convento, Gianmario Guidarelli

4 febbraio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
Il palazzo, Gianmario Guidarelli

11 febbraio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
Il teatro d’opera, Guido Zucconi

Mercoledì 20 febbraio 2019 – Aula Magna, ore 17.30
Il palazzo comunale, Guido Zucconi

25 febbraio 2019 – Aula Magna, ore 18.00
Il museo, Guido Zucconi

GLI INCONTRI DELLA DOMENICA MATTINA ALL’ATENEO VENETO

GLI INCONTRI DELLA DOMENICA MATTINA ALL’ATENEO VENETO

“IMPOSSIBLE VENICE”
 

Domenica 2 dicembre 2018 vi proponiamo una nuova occasione per incontrarci all’Ateneo Veneto e per parlare di Venezia.
L’appuntametno è sempre alle 11.00 in Aula Magna, con ingresso libero, per la proiezione del film-documentario “Impossible Venice” realizzato dalla regista Anny Carraro.

Protagonista del documentario breve (17 min.) è il Maestro Ludovico De Luigi, ultimo grande pittore veneziano, che si autodefinisce “svedutista visionario veneziano”. I suoi maestri sono stati principalmente Canaletto con le sue vedute (che De Luigi aliena in “svedute”), e Giandomenico Tiepolo con i suoi Pulcinella; e altre miriadi di Pulcinella popolano anche la Venezia di Ludovico De Luigi, simbolo di ironia e giocosità, caratteristica tipica del carattere veneziano, nonché ‘alter ego’ dell’artista stesso.
Il documentario segue il Maestro in varie occasioni, a Venezia, Parigi, Londra, Roma, e in conversazione con John Berendt, autore americano che narra di Venezia, la città “Dove cadono gli angeli”. La musica elettronica di Olga Neuwirth crea un particolare effetto sinergico.

Il documentario è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Industry, nel 2006, ed ha ottenuto vari premi internazionali

Ad introdurre la proiezione saranno il critico cinematografico Roberto Ellero e la regista Anny Carraro.

FESTIVAL FOR THE EARTH ALL’ATENEO VENETO

THE FESTIVAL FOR THE EARTH
Venezia, 3-4 DICEMBRE 2018 

Ateneo Veneto partecipa alla terza edizione del Festival per la Terra/Festival for the Earth che si tiene a Venezia il 3 e 4 dicembre 2018.
Nelle nostre sale saranno ospitati alcuni dei numerosi workshop, incontri ed eventi del nutrito programma del Festival, che quest’anno coinvolge diversi luoghi di Venezia e anche l’Orto Botanico di Padova.
Organizzato dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l’Università Ca’ Foscari Venezia e MRB Art, il Festival porta in laguna anche quest’anno le eccellenze del mondo accademico e professionale, vincitori di premi Nobel, Pulitzer e Goldman, ma anche membri di influenti organizzazioni internazionali, tutti impegnati per proporre a un pubblico più vasto possibilità riflessioni e modalità alternative per riformulare le questioni ambientali.
A tal fine il Festival per la Terra è stato concepito dall’artista e ideatrice Maria Rebecca Ballestra, come un progetto artistico per la trasformazione sociale che stimoli la creatività verso processi di trasformazione positivi nella scienza, nelle discipline umanistiche, nell’economia, nell’ecologia e nell’arte.

Gli incontri sono a ingresso libero ma è necessario registrarsi al link     http://www.festivalfortheearth.com/

ATTENZIONE: per alcuni eventi i posti sono già esauriti

IMPRESA E … – Quando l’impresa è “smart”

NUOVE INIZIATIVE

“IMPRESA E …”

“IMPRESA E …RESPONSABILITA’ SOCIALE”
INTI LIGABUE conversa con CARLO NORDIO

Introducono
Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto
Vincenzo Marinese, Presidente di Confindustria Venezia e Rovigo

Venerdì 23 novembre 2018 si inaugura un nuovo ciclo di incontri ideato da Ateneo Veneto con il patrocinio di Confindustria Venezia e Rovigo e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Superare l’idea tradizionale di impresa per promuovere un messaggio nuovo, più “smart” riguardo all’imprenditorialità del nostro territorio; dimostrare con esempi concreti come Venezia e il Veneto possano essere terreno fertile per nuove esperienze aziendali. Sono questi gli obiettivi che si prefigge l’Ateneo Veneto promuovendo una serie di incontri che vogliono far conoscere quell’imprenditoria viva e vitale che ci circonda ma di cui il pubblico spesso non conosce le storie.

Il titolo della rassegna “IMPRESA E…” è volutamente sospeso, perché di volta in volta si completerà a seconda dei diversi soggetti chiamati a intervenire. Vogliamo sottolineare in questa maniera che l’attività imprenditoriale non è mai fine a se stessa ma è sempre parte attiva ed espressione di una realtà territoriale.

Racconteremo storie di aziende di successo della nostra regione rivolgendoci non solo alla cittadinanza ma agli studenti e ai dottorandi che si stanno affacciando al mondo del lavoro perché il nostro territorio dimostra ogni giorno di saper essere terreno fertile di e per nuove sfide produttive e creative. Parleremo perciò di innovazione e di immaginazione, di imprese familiari che diventano grandi realtà finanziarie, di agroalimentare, di diversificazione, ma soprattutto di quelle straordinarie storie di eccellenza del Veneto che meritano di essere conosciute per quello che fanno e per quello che rappresentano. Le individueremo anche grazie alla collaborazione con Confindustria Venezia Rovigo, nostro partner in questa nuova avventura.

E allora chi meglio del Gruppo Ligabue poteva essere protagonista del primo incontro di venerdì 23 novembre, che ha come ospite atteso Inti Ligabue, rappresentante della terza generazione di imprenditori che hanno fatto dell’intreccio tra impresa, welfare e cultura un modo d’essere.

Proprio per questo motivo l’incontro del 23 novembre è intitolato “Impresa e … responsabilità sociale”, riconoscendo alla Ligabue Group un ruolo di primo piano nella tutela della salute, nello sviluppo della conoscenza e nella valorizzazione delle tradizioni delle aree in cui l’azienda opera.

Un ruolo che anche il nostro istituto ha voluto riconoscere, nominando nel tempo Soci dell’Ateneo Veneto sia Giancarlo che Inti Ligabue.

Il Gruppo Ligabue – azienda leader a livello mondiale nel settore del food service e life supporting per il mercato marittimo e industriale – fondata nel 1919 da Anacleto Ligabue a Venezia, si appresta a festeggiare con il nuovo anno il suo centesimo compleanno.

In questi decenni l’impresa è divenuta un gruppo globale complesso che oggi, sotto la guida di Inti Ligabue, conta quindici società distribuite in quattordici Paesi e impiega 6200 persone di cinquanta nazionalità. Accanto a questo, una linea identitaria forte è stata mantenuta e sviluppata negli anni, fatta di impegno e senso di responsabilità nei confronti della società e del territorio e interpretata oggi attraverso l’azione e le molteplici iniziative della Fondazione Giancarlo Ligabue.

 

L’ingresso agli incontri di “Impresa e…” è libero.

CONCERTO – “ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA” 2018

“ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA…”
Francesco Granata suona Debussy

Venerdì 30 novembre 2018 (Aula Magna, ore 20.00) torna all’Ateneo Veneto “ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA…”, il tradizionale concerto che il nostro istituto dedica ai vincitori della trascorsa edizione del Concorso Nazionale Pianistico “Premio Venezia”.

Protagonista della serata sarà il ventenne milanese Francesco Granata, vincitore della XXXIV edizione del “Premio Venezia 2017”, che eseguirà per il pubblico dell’Ateneo il Primo libro dei Preludi di Claude Debussy.

Anche quest’anno, come da oltre un decennio, si rinnova dunque la fortunata collaborazione tra la Fondazione Amici della Fenice e l’Ateneo Veneto per presentare al pubblico giovani pianisti che stanno intraprendendo la difficile carriera concertistica.
“ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA…” è un concerto ideato proprio come prologo al Premio Venezia, che quest’anno si svolge dal 1 al 6 dicembre al Teatro La Fenice.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Ai presenti sarà fatto omaggio del CD del “Premio Venezia” 2017.

CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2018

 

CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2018

L’Ottocento

 

Il Corso di Storia dell’Arte Veneta dell’anno accademico 2018-2019 che rinnova la collaborazione tra l’Associazione degli Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani e l’Ateneo Veneto, apre quest’anno all’Ottocento, un secolo travagliatissimo per Venezia, carico d’inevitabili dolorose rotture con il suo glorioso passato.

Un secolo però anche foriero di grandi cambiamenti storici che hanno trasformato il tessuto sociale e urbanistico della Città; un secolo ricco per le radicali innovazioni sul piano intellettuale e artistico che hanno portato Venezia ad aprirsi a una dimensione culturale sempre più internazionale.

Basti pensare all’importanza che hanno avuto l’istituzione dell’Accademia di Belle Arti nella formazione dei giovani artisti, e la creazione di musei pubblici, come il Correr a Venezia e il Bailo a Treviso, che sono riusciti a contenere la disastrosa emorragia del patrimonio veneziano di opere d’arte verso le collezioni e i musei esteri.

Così pure, durante tutto l’Ottocento, ma specialmente nella seconda metà, va considerata e apprezzata l’influenza dei movimenti artistici d’oltralpe che hanno rivitalizzato e in alcuni casi anche completamente rifondato la tradizione pittorica veneta.

Tutto questo, in una Città che, pur rimanendo unica e inimitabile, cercava di costruire ponti, reali e metaforici, verso modelli urbanistici e produttivi che erano ormai in uso nelle grandi capitali europee.

A trattare questi temi, che saranno spalmati nel corso di due anni accademici, sono stati chiamati alcuni dei più autorevoli studiosi del periodo, ai quali fin d’ora va il nostro sentito ringraziamento per aver voluto tenere viva, con la loro partecipazione, la tradizione culturale delle nostre due istituzioni cittadine nello studio delle arti.

Ingresso libero.

STORYTELLING – RACCONTI VENEZIANI

 

“I SOMMERSI”  di Gogò Bianchi

 

Venerdì 26 ottobre 2018 (Aula Magna, ore 17.30) terzo appuntamento con “STORYTELLING – RACCONTI VENEZIANI”, ciclo di proiezioni ideato da Roberto Ellero per l’Ateneo Veneto.

Ingresso libero

Stavolta il lungometraggio proposto al pubblico è “I SOMMERSI”  del regista Gogò Bianchi, film-documentario che racconta la saga “maledetta” dei fratelli De Luigi.
A Venezia tutti conoscono la famiglia De Luigi, che con la città e l’arte ha stretto un patto di sangue, siglato per primo dal padre Mario De Luigi, uno dei protagonisti della pittura italiana degli anni Cinquanta.
Interpreti del lungometraggio sono i quattro fratelli: Ludovico, pittore di fama internazionale, Caterina, storica dell’arte, Filippo, produttore e regista televisivo e Gianni, attore.
“Il mio obbiettivo – scrive Gogò Bianchi – è di mettere in risalto come il rapporto con l’Arte, per chi la fa e la vive da una vita, è molto diverso da chi l’Arte la vive solo da spettatore. In uno scenario unico come Venezia seguire le dinamiche dei fratelli De Luigi, rappresenta un’occasione unica per soffermarsi su temi universali come vita, arte, memoria, vecchiaia, educazione allo sguardo”
Il film è un ritratto intimo e personale di una famiglia di cui fa parte lo stesso regista, figlio di Caterina De Luigi: narrando le vicende della madre e degli zii, Gogò Bianchi racconta anche di se stesso e della città che tutti lega, Venezia.

Il ciclo  “STORYTELLING – RACCONTI VENEZIANI” – che riprenderà a gennaio 2019 – è un modo per raccontare Venezia dal di dentro, nel farsi e disfarsi di idee e progetti, raccontando i suoi protagonisti di ieri e di oggi con un occhio attento al futuro. Al pubblico vengono proposte storie narrate per recuperare un senso di comunità che va rivendicato e riconquistato di continuo. Anche quando il peggio sembra avere la meglio. Con il cinema è più facile: si mescolano realtà, finzione, ricordi, memoria, immaginario, immaginazione…

INGRESSO LIBERO

PRISMI – MUSICA E FILOSOFIA ALL’ATENEO VENETO

PRISMI – INCONTRI DI MUSICA E FILOSOFIA 2018

Il ciclo di Incontri di Musica e Filosofia 2018, organizzati dall’Accademia di Filosofia della Musica, rappresenta un consolidamento dell’attività di ricerca su questi temi realizzata all’Ateneo Veneto a partire dal 2007 e concretizzatasi in tre convegni di musica e filosofia e fortunati cicli di conferenze-concerto.

Il titolo di questa nuova stagione, Prismi, trae spunto da un celebre saggio adorniano e comprende incontri affidati a illustri filosofi, compositori, musicologi e giornalisti cui si affiancano giovani ricercatori e talenti musicali emergenti, accomunati dal desiderio di restituire la complessità culturale e creativa dell’esperienza musicale.

Le tematiche spazieranno dalla riflessione sul funzionamento della coscienza umana all’approfondimento del rapporto tra musica e spiritualità, passando attraverso le sottili connessioni che il suono intesse con le passioni dell’anima e le sue facoltà immaginative e linguistiche.

Al centro di questo prisma iridato vi è il linguaggio sonoro, esplorato nelle sue molteplici relazioni interdisciplinari, in un viaggio ideale che spazia da Bach alla contemporaneità fino alle sfide lanciate dalla free improvisation.

Gli incontri che si tengono in Ateneo Veneto, sempre alle 17.30:

– il 23 ottobre (“Improvvisare la verità”, con Alessandro Bertinetto, Enrico Bettinello; free improviastion del trombettista Mirio Cosottini);
– il 30 ottobre (“Musica e redenzione. Omaggio a Sofia Gubajdulina”, con Mons. Orlando Barbaro, Luisa Antoni e Letizia Michielon; recital del fisarmonicista Ozren Grozdani?);
– il 13 novembre (“Musica e Linguaggio”, con Roberta Dreon, Luigi Perissinotto e Filippo Batisti; recital del sassofonista Michelangelo Ghedin);
– il 19 novembre ( “Sii fedele. La corrispondenza fra Th. Adorno e A. Berg (1925-1935)”, con Lucio Cortella e Oreste Bossini; recital del soprano Federica Vinci e del pianista Stefano Cascioli);
– il 27 novembre (“Stefan Jarocin?ski, Debussy. Impressionismo e simbolismo”, con Enrico Fubini e Letizia Michielon; recital del pianista Alberto Olivo);
– l’11 dicembre (“Il linguaggio delle passioni. Mozart e Rousseau”, con Michele Girardi e Maria Semi; recital dei clarinettisti Maria Luciani, Enrico Palatini e Massimo Restifo Pecorella);
– il 18 dicembre (“Musica Coelestis. Le immagini della musica”, con Carlo Boccadoro, Claudio Ambrosini e Massimo Contiero; recital dei pianisti Luca Chiandotto, Maria Iaiza, Federico Forti, Francesca Pallini e Biancamaria Targa).

Il ciclo è ideato da Agimus Venezia e sostenuto da Ateneo Veneto, Archivio “Vittorio Cini” e Scuola Grande di San Rocco, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari, il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Zero-Laboratorio di Filosofia, Rotary Club Venezia, Coop e Ca’ Sagredo Hotel,

L’ingresso è libero.

ANTICIPATO L’ORARIO DEGLI INCONTRI DI LINGUA E CULTURA INGLESI

 

AVVISO AI FREQUENTATORI

A grande richiesta, dal mese di novembre gli incontri di lingua e cultura inglesi saranno anticipati di mezz’ora.

Da martedì 6 novembre 2018, il professor Lucio Sponza  inizierà le conversations alle 17.00 in Sala Lettura dell’Ateneo Veneto, per concludere poi alle ore 19.00

Gli incontri – a cadenza settimanale – sono riservati ai Soci e agli iscritti all’Albo speciale degli Amici dell’Ateneo Veneto.

Per diventare Amici dell’Ateneo è sufficiente versare una quota annua di 40 € (20€ per i giovani fino a 30 anni) che, oltre a sostenere le attività culturali del nostro istituto, dà diritto a una tessera speciale per sconti su biglietti del Circuito Cinema del Comune di Venezia, del Teatro Goldoni, oltre a librerie e ristoranti convenzionati.

Per iscrizioni e informazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Ateneo Veneto 041.5224459 o a info@ateneoveneto.org.

PRISMI – MUSICA E FILOSOFIA ALL’ATENEO VENETO

 

PRISMI – INCONTRI DI MUSICA E FILOSOFIA 2018

 

Si inaugurano il 16 ottobre, alle ore 17.30, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, gli Incontri di Musica e Filosofia 2018, organizzati dall’Accademia di Filosofia della Musica.
Il ciclo rappresenta un consolidamento dell’attività di ricerca su questi temi realizzata all’Ateneo Veneto a partire dal 2007, concretizzatasi in tre convegni di musica e filosofia e fortunati cicli di conferenze-concerto.

Il titolo di questa nuova stagione, Prismi, trae spunto da un celebre saggio adorniano e comprende incontri affidati a illustri filosofi, compositori, musicologi e giornalisti cui si affiancano giovani ricercatori e talenti musicali emergenti, accomunati dal desiderio di restituire la complessità culturale e creativa dell’esperienza musicale.

Le tematiche spazieranno dalla riflessione sul funzionamento della coscienza umana all’approfondimento del rapporto tra musica e spiritualità, passando attraverso le sottili connessioni che il suono intesse con le passioni dell’anima e le sue facoltà immaginative e linguistiche.

Al centro di questo prisma iridato vi è il linguaggio sonoro, esplorato nelle sue molteplici relazioni interdisciplinari, in un viaggio ideale che spazia da Bach alla contemporaneità fino alle sfide lanciate dalla free improvisation.

Il primo incontro del 16 ottobre è affidato a Valentino Penasa e Fabio de Martin Polo, studenti di Ca’ Foscari, fondatori di Zero-Laboratorio di Filosofia, che rifletteranno sul tema “L’arte del paradosso”, approfondendo i concetti di ricorsività, autoreferenzialità e paradosso attorno ai quali ruota la monumentale opera di Douglas Hofstadter “Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante”. Chiuderà la conferenza il recital del giovanissimo violoncellista veneziano emergente Pietro Silvestri, allievo del Conservatorio di Musica “B. Marcello” di Venezia, che suonerà opere di J.S. Bach.

Il 20 ottobre, alle ore 18.00, la Scuola Grande di San Rocco ospiterà la lectio magistralis di uno dei massimi filosofi italiani, Maurizio Ferraris, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Torino e Vice Rettore alla ricerca scientifica nelle Human Social Sciences and Humanities. Il suo intervento, dal titolo “Ciò che resta del suono”, inaugura il “Progetto Beethoven 2020” e sarà volto a indagare quel che resta della musica quando il suono è finito, ovvero ciò che rende possibile nuova musica, la sua riproduzione e la creazione di un canone.

Gli incontri successivi, che si terranno in Ateneo Veneto, sempre alle 17.30, avranno luogo:
– il 23 ottobre (“Improvvisare la verità”, con Alessandro Bertinetto, Enrico Bettinello; free improviastion del trombettista Mirio Cosottini);
– il 30 ottobre (“Musica e redenzione. Omaggio a Sofia Gubajdulina”, con Mons. Orlando Barbaro, Luisa Antoni e Letizia Michielon; recital del fisarmonicista Ozren Grozdani?);
– il 13 novembre (“Musica e Linguaggio”, con Roberta Dreon, Luigi Perissinotto e Filippo Batisti; recital del sassofonista Michelangelo Ghedin);
– il 19 novembre ( “Sii fedele. La corrispondenza fra Th. Adorno e A. Berg (1925-1935)”, con Lucio Cortella e Oreste Bossini; recital del soprano Federica Vinci e del pianista Stefano Cascioli);
– il 27 novembre (“Stefan Jarocin?ski, Debussy. Impressionismo e simbolismo”, con Enrico Fubini ed Enrico Girardi; recital del pianista Alberto Olivo);
– l’11 dicembre (“Il linguaggio delle passioni. Mozart e Rousseau”, con Michele Girardi e Maria Semi; recital dei clarinettisti Maria Luciani, Enrico Palatini e Massimo Restifo Pecorella);
– il 18 dicembre (“Musica Coelestis. Le immagini della musica”, con Carlo Boccadoro, Claudio Ambrosini e Massimo Contiero; recital dei pianisti Luca Chiandotto, Maria Iaiza, Federico Forti, Francesca Pallini e Biancamaria Targa).

Il ciclo è ideato da Agimus Venezia e sostenuto da Ateneo Veneto, Archivio “Vittorio Cini” e Scuola Grande di San Rocco, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari, il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Zero-Laboratorio di Filosofia, Rotary Club Venezia, Coop e Ca’ Sagredo Hotel,

L’ingresso è libero.