LA CRITTOGRAFIA ITALIANA NELLA GRANDE GUERRA
Lunedì 14 Marzo 2016 (Sala Tommaseo, ore 17.30) proseguono gli incontri di approfondimento ideati da Ateneo Veneto in occasione del Centenario della Grande Guerra, con una conferenza di Paolo Bonavoglia sulla crittografia italiana.
L’Italia entrò nella Grande Guerra con una situazione crittograficamente disastrosa. In un primo tempo si dovette chiedere l’aiuto dei Francesi ma solo nel 1916 fu allestito un “Reparto crittografico” italiano sotto la guida di un giovane ufficiale del Genio, Luigi Sacco che riuscì tra mille difficoltà ad allestire un ufficio cifra efficiente e in grado di decrittare molti messaggi di Austriaci e Tedeschi.
Dopo la guerra Luigi Sacco – nonno materno del professor Paolo Bonavoglia – pubblicò il “Manuale di Crittografia” tuttora considerato una delle opere più complete ed esaurienti sulla crittografia classica.