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BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra (1916/2016)

Mercoledì 24 febbraio 2016 (Aula Magna, ore 17.30), riprende BELLUM IN TERRIS, Mandare, andare, essere in guerra, ciclo pluriennale di conferenze di Mario Isnenghi per le Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Il ciclo di incontri è ideato da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser.
La formula è la stessa già collaudata con tanto successo fra 2014 e 2015: all’inizio di ogni anno del lungo anniversario della Grande Guerra (2014/2018) il professor Isnenghi, emerito di Ca’ Foscari, autore di opere fondamentali sulla Grande Guerra, racconta al pubblico in tre incontri quanto avvenne nello stesso anno, un secolo prima.
Quest’anno tocca al 1916.  I tre incontri programmati per tracciarne una sintesi sono:

Mercoledì 24 febbraio   Le due capitali : Udine e Roma
Mercoledì 2 marzo         Messi sulla difensiva. La Strafexpedition
Mercoledì 9 marzo        Fra tradotte e trincee:la condizione militare

BELLUM IN TERRIS – programma 2016

Sono ormai trascorsi i dieci mesi di dibattito, fra l’estate del 1914 e il 24 Maggio del ’15, in cui l’Italia intera si era interrogata sul se, come, perché, con chi e contro chi entrare in guerra.
La guerra ora è una realtà oggettiva, un grande fatto collettivo con quasi 6 milioni di persone mobilitate, una chiamata alle armi e al coinvolgimento di militari e civili, uomini e donne, assolutamente senza precedenti. Come reagiscono uomini e istituzioni, al fronte e nel Paese? Ce la fanno o non ce la fanno?
I tre incontri che Mario Isnenghi terrà nel 2016 affrontano da diverse angolature proprio queste grandi domande.
Intanto la guerra si rivela tutt’altro che breve, e non è nemmeno quell’offensiva vittoriosa che si era prevista. Anzi, la Strafexpedition – nota anche come ‘spedizione punitiva’ contro l’Italia che ha ‘tradito’ la Triplice Alleanza – fa sfiorare la catastrofe.
E a metà del 1916, oltre che contro l’ Austria-Ungheria, l’Italia entra in guerra anche contro la Germania.

Il titolo generale del ciclo “Bellum in terris” rovescia amaramente quello della famosa enciclica “Pacem in terris” di papa Giovanni XXIII (1963), che era rivolta a “tutti gli uomini di buona volontà”: la violenza e la guerra infatti fanno intrinsecamente parte della storia dell’uomo, sono costitutive della storia e delle autobiografie dei popoli e degli stati. Non vuole essere dunque una provocazione rispetto agli odierni presupposti pacifisti, ma una constatazione di come sono andate le cose. 
“Mandare, andare, essere in guerra” – sottotitolo generale del ciclo quadriennale – tiene aperto lo sguardo sui mandanti e gli attori del grande conflitto, su chi voleva e chi non avrebbe voluto intervenire, su chi si esaltò, chi si rassegnò e chi si oppose.

L’iniziativa si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra e rientra nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione – per gli anniversari di interesse nazionale.

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