Antonella Magaraggia eletta Presidente dell’Ateneo Veneto per il quadriennio 2022-2025

Nei suoi oltre due secoli di storia l’Ateneo Veneto per la prima volta sarà guidato da una donna. Nel corso dell’Assemblea dei Soci che si è tenuta il 10 dicembre 2021 è stata eletta infatti Presidente dell’Ateneo Veneto per il quadriennio 2021-2025 Antonella Magaraggia, attuale Presidente del Tribunale di Verona.
Ad affiancarla alla guida dell’istituzione culturale più antica di Venezia sarà il nuovo Comitato di Presidenza composto da Filippo Maria Carinci, Vicepresidente; Alvise Bragadin, Segretario Accademico; Giovanni Anfodillo, confermato nel ruolo di Tesoriere; Paola Marini, Delegata agli Affari speciali
A presiedere l’Assemblea è stato il Presidente uscente, l’Ambasciatore Gianpaolo Scarante, che ha tracciato un bilancio positivo dei quattro anni passati alla guida dell’istituzione culturale nonostante l’imprevedibile dramma della pandemia.
L’Assemblea dei Soci è stata anche occasione per rinnovare 6 componenti del Consiglio Accademico dell’Ateneo Veneto in sostituzione di quelli in scadenza. Sono stati eletti Ettore Cingano, Ilaria Crotti, Roberto Ellero, Marie Christine Jamet, Margherita Losacco, Tiziana Plebani.

Sono 22 invece i nuovi Soci eletti in questa tornata: Michela Agazzi, Adolfo Bernardello,  Marco Caberlotto, Roberto Cicutto, Luca Colferai, Stefano Croce, Roberto D’Agostino, Maria Teresa De Gregorio, Vittorio Drigo, Giovanni Distefano, Gianni Fabbri, Roberto Fantoni, Stefano Gasparri,  Tiziana Lippiello, Giovanni Minelli, Giovanni Montanaro, Gianmaria Potenza, Giampaolo Rallo, Carlo Rubini, Vittoria Surian, Giuseppe Tattara, Ida Zilio Grandi.

Infine sono stati nominati Revisori dei Conti, in carica sempre per il quadriennio 2022/2025: Silvio Chiari, Alessandro Danesin, Raffaello Martelli, Rocco Fiano.

SIGLATO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA ATENEO VENETO E CA’ FOSCARI

ATENEO VENETO E UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI RINSALDANO I RAPPORTI CON UN NUOVO ACCORDO DI COLLABORAZIONE

Giovedì 9 dicembre 2021 all’Ateneo Veneto la firma dell’accordo tra il Presidente Gianpaolo Scarante e il Prorettore Vicario Antonio Marcomini

Il rapporto tra l’Università Ca’ Foscari e l’Ateneo Veneto di Venezia è molto antico: risale addirittura al gennaio del 1868, quando nelle sale dell’Ateneo l’economista Luigi Luzzatti presentò al pubblico, su proposta della Camera di Commercio, il progetto per la costituzione di una Scuola di Commercio che poi sarebbe diventata l’Università cittadina con il primo nome di Regia Scuola Superiore di CommercioCa’ Foscari.

Con la firma dell’accordo avvenuta nella Sala Tommaseo dell’istituto di Campo San Fantin, Università Ca’ Foscari e Ateneo Veneto intendono quindi rinsaldare ancora di più i legami che vengono da lontano e che possono continuare a vivificare il tessuto cittadino, soprattutto in campo culturale e scientifico.

Il Prorettore dell’Università Ca’ FoscariAntonio Marcomini e il Presidente dell’Ateneo VenetoAmb. Gianpaolo Scarante hanno firmato una convenzione che li vedrà collaborare nei settori dell’informazione scientifica, della didattica e della ricerca con lo scopo di realizzare attività di approfondimento e diffusione della cultura in senso lato.

Alla firma erano presenti anche Caterina Carpinato, Prorettore alla Terza Missione dell’Università veneziana e Filippo Maria Carinci, professore onorario di Archeologia egea presso Ca’ Foscari (e ultimo preside della Facoltà di Lettere) oltre che Segretario Accademico dell’Ateneo Veneto.

L’Università e l’Ateneo Veneto si propongono di conseguire un più stretto collegamento tra le due realtà, attuando una collaborazione nel campo della promozione della cultura e dell’arte, valorizzando le passate collaborazioni e i proficui rapporti già esistenti. In particolare intendono svolgere azioni comuni riguardanti le attività seminariali, didattiche, istituzionali, espositive, performative, artistiche e divulgative dei due Enti.

Le due istituzioni metteranno reciprocamente a disposizione le loro sedi per realizzare incontri di approfondimento, convegni, seminari co-organizzati. Ca’ Foscari si impegna ad avviare attività di collaborazione per realizzare contenuti attraverso i propri mezzi di comunicazione, come la web radio Radio Ca’ Foscari, e continuerà a coinvolgere l’Ateneo Veneto nelle proprie iniziative espositive e culturali. Oltre a questo si promuoveranno eventuali opportunità di tirocinio per studenti e laureati.

Sarà inoltre costituito un Comitato di coordinamento composto da due rappresentanti degli enti col compito di monitorare, valutare, promuovere e coordinare le iniziative di comune interesse all’interno della collaborazione.

“Siamo particolarmente soddisfatti di questo accordo – dichiara il Presidente dell’Ateneo VenetoAmb. Gianpaolo Scarante – che oggi dà finalmente forma giuridica a un rapporto di collaborazione che nei fatti esiste da sempre tra Ateneo Veneto e Università Ca’ Foscari. L’obiettivo delle nostre due istituzioni è proprio quello di promuovere la ricerca scientifica, la cultura e l’arte in maniera sempre più capillare, con iniziative co-organizzate che possano raggiungere il più vasto pubblico possibile”.

Il Presidente Scarante ha anche fatto dono al Protettore Vicario Marcomini della medaglia dell’Ateneo Veneto e del volume edito in occasione del bicentenario dell’istituto culturale “Ateneo Veneto 1812 – 2012. Un’istituzione per la città”.

“Con questo accordo Ca’ Foscari e Ateneo Veneto rafforzano la loro storica collaborazione puntando ad un più attivo coinvolgimento dei giovani e degli studenti, il nostro futuro – commenta il Prorettore Vicario dell’Università Ca’ Foscari, Antonio Marcomini – Ciò aumenterà la capacità di elaborare proposte culturali e di cogliere in anticipo i cambiamenti attraverso seminari di approfondimento scientifico, iniziative e attività rivolte al pubblico con cui condividere non solo gli spazi ma un’idea di città aperta, internazionale, inclusiva, attenta ai temi di più stretta attualità e proiettata al futuro E’ anche grazie a queste collaborazioni e al dialogo fra istituzioni cittadine che Venezia potrà continuare a essere una delle capitali della cultura nel mondo.”

ALBERABILIA – Una mostra su Vaia e la Grande Guerra

Dal 3 al 22 dicembre 2021 la Sala Lettura dell’Ateneo Veneto ospita ALBERABILIA, una mostra che offre uno sguardo sulla montagna veneta, all’insegna della resilienza di un popolo e della rinascita di un territorio.
ALBERABILIA è una avvincente sintesi artistica del progetto La Montagna nel cuore e nella penna’ curato dall’Associazione THINK SAY DO e finanziato nell’ambito dell’Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione del Veneto per valorizzare i territori colpiti dall’Evento Vaia in memoria della Grande Guerra. ALBERABILIA è un atto di fiducia in un presente che continua a fluttuare in una perpetua crisi sociale, economica, culturale.
Il percorso espositivo è composto da nove sguardi panoramici a infrarosso ad opera di Luca Vascon, uno dei più famosi fotografi panoramisti italiani, che indagano la materia viva e la materia morta, le ferite rimarginate e quelle aperte dalla Grande Guerra e da Vaia in tre aree target, l’Altopiano di Asiago, Le Dolomiti e le Prealpi Bellunesi;
una collezione di nove schizzi panoramici ad opera di Chiara Masiero Sgrinzatto, che apre la visione dell’Altopiano di Asiago, delle Dolomiti e delle Prealpi Bellunesi sul piano, consentendo di cogliere l’insieme degli eventi che li hanno interessati 100 anni fa e ieri, e al contempo di esplorarli in dettaglio. Le immagini – vere e proprie visioni panottiche sulla carta di ambienti e scene – se navigate attraverso un monitor, uno smartphone o appositi occhialini per VR, si trasformano in ambienti esplorabili in 3D consentendo allo spazio di tornare ad essere reale nella dimensione immersiva;
e ancora, nove serigrafie d’autore in mostra, realizzate dalla rosa di artisti e designer selezionati in tutta Italia nell’ambito del progetto, e protagonisti delle tre residenze d’artista che si sono tenute a luglio 2021. Grazie alla collaborazione con la Serigrafia Fallani di VeneziaMoira Franco, Sara Rambaldi, Chiara Tronchin, Davide Salvemini, Mattia Caracciolo, Cristina Amodeo. Elisabetta Percivati, Marco Paschetta, Laura Pedizzi hanno tradotto contenuti, emozioni ed esperienze dai tre territori target.

Per immaginare il presente e il prossimo futuro dell’Altopiano di Asiago, Le Dolomiti e le Prealpi Bellunesi sono indispensabili tutti gli sguardi, le orecchie, le emozioni, gli intelletti: studenti delle scuole d’arte e non, ricercatori e professionisti sono stati chiamati a collaborare nel progetto.
La scommessa lanciata da ALBERABILIA è stata di affrontare il tema della ripartenza dopo la distruzione, per pensare e costruire una nuova storia per territori, città, borghi e persone attraverso intelligenza e sensibilità collettive.
E’ stato così dopo la Grande Guerra, e – 100 anni dopo – sarà così con il ventomoto Vaia.

ALBERABILIA
3 – 22 dicembre 2021
Sala Lettura dell’Ateneo Veneto, Venezia, Campo San Fantin 1897
Aperta tutti i giorni feriali e mercoledì 8 dicembre dalle 9.30 alle 17.30.
Ingresso gratuito.
Necessario super Green Pass.

CHIUSO IL 209° ANNO ACCADEMICO DELL’ATENEO VENETO

Con la lectio magistralis dello scrittore Antonio Scurati su “Mussolini fascista e populista” si è ufficialmente concluso il 209° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto.
La cerimonia si è svolta domenica 5 dicembre 2021 nell’Aula Magna dell’istituto di cultura veneziano alla presenza delle Autorità invitate e dei Soci dell’Ateneo Veneto, accolti dal Presidente Gianpaolo Scarante e dal Comitato di Presidenza.
Nel corso della cerimonia è stata scoperta la targa commemorativa in ricordo dei Soci che furono ingiustamente espulsi dall’Ateneo Veneto a seguito delle leggi razziali del 1938 emanate dal regime fascista.
La targa avrebbe dovuto essere affissa lo scorso gennaio nell’Aula Magna, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria 2021, ma a causa dell’emergenza sanitaria l’evento è stato posticipato. A scoprire la targa sono stati il Presidente della Comunità ebraica di Venezia Dario Calimani e  l’assessore Francesca Zaccariotto in rappresentanza dell’Amministrazione comunale veneziana.
A conclusione della cerimonia sono stati ufficialmente proclamati i nuovi Soci dell’Ateneo Veneto eletti nell’assemblea del 20 dicembre 2019: a ritirare la medaglia e il diploma di Soci erano presenti: Lorenzo Angelo, Franco Avicolli, Emanuela Bassetti, Giorgio Bolla, Bruno Buratti, Maurizio Del Maschio, Mauro Fasan, Margherita Losacco, Isabella Panfido, Alessandro Rizzardini, Antonio Simionato. 
La cerimonia era l’ultimo atto pubblico come Presidente dell’Ateneo Veneto di Gianpaolo Scarante, giunto alla conclusione del quadriennio alla guida dell’istituto culturale veneziano

ASSEMBLEA DEI SOCI – RINNOVO DELLE CARICHE 2022- 2025

Venerdì 10 dicembre 2021 (Aula Magna, ore 17.30) è convocata l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Ateneo Veneto, l’ultima sotto la presidenza di Gianpaolo Scarante.

Si tratta di un’occasione particolare, in quanto si eleggeranno tutte le nuove cariche dell’Istituto per il prossimo quadriennio: Presidente, VicepresidenteSegretario Accademico, Delegato Affari Speciali, Tesoriere, sei Consiglieri Accademici e quattro Revisori dei Conti.

Il mandato del nuovo Presidente che sarà eletto dall’Assemblea inizierà il 1° gennaio 2022 e scadrà il 31 dicembre 2025.

Ordine del Giorno

  1. Relazione del Presidente sull’attività 2021 e sul quadriennio 2018-2021;
  2. Relazione del Tesoriere e approvazione del Bilancio Preventivo 2022;
  3. Elezione dei nuovi Soci;
  4. Presentazione delle candidature e del programma di Presidenza 2022-2025;
  5. Rinnovo delle cariche statutarie

ANTONIO SCURATI CHIUDE IL 209° ANNO ACCADEMICO DELL’ATENEO VENETO

Domenica 5 dicembre 2021 alle ore 11.00 nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto si tiene la cerimonia di chiusura del 209° Anno Accademico.

Ospite d’onore è lo scrittore Antonio Scurati, autore di “M. Il figlio del secolo” (Premio Strega 2019), al quale ha fatto seguito “M. L’uomo della provvidenza”, seconda parte di una trilogia dedicata alla figura di Benito Mussolini.

La lectio magistralis di Antonio Scurati avrà per titolo “Mussolini fascista e populista”.

La cerimonia sarà l’occasione per apporre nell’Aula Magna dell’istituto la targa commemorativa in ricordo dei Soci che furono ingiustamente espulsi dall’Ateneo Veneto a seguito delle leggi razziali del 1938.

Come consuetudine, nel corso della cerimonia verranno proclamati ufficialmente i nuovi Soci dell’Ateneo Veneto eletti nel corso dell’anno 2019.

La cerimonia di chiusura del 209° Anno Accademico è l’ultimo evento pubblico della Presidenza di Gianpaolo Scarante, giunto alla fine del suo quadriennio.
I posti disponibili SONO ESAURITI.

La cerimonia verrà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di Ateneo Veneto.

LA PROCURATORIA DI SAN MARCO VINCE IL PREMIO TORTA 2021 PER IL RESTAURO

Alla Procuratoria di San Marco il XXXVI Premio “Pietro Torta” per il restauro architettonico.
Menzioni d’onore a Venice Gardens Foundation per il restauro dei Giardini Reali di San Marco.

Con una cerimonia tenutasi sabato 13 novembre 2021 nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto di Venezia, è stato assegnato il XXXVI Premio “Pietro Torta” per il restauro architettonico della Città Metropolitana di Venezia: la Commissione giudicatrice ha deliberato all’unanimità di assegnare il riconoscimento per l’anno 2021 alla Procuratoria di San Marco per la vastità, la complessità e la qualità degli interventi dedicati alla conservazione della Basilica di San Marco, consegnando la medaglia d’argento (opera dell’artista Gianni Aricò) al Primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin.

Il Premio “Pietro Torta” viene assegnato da Ateneo Veneto con l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia e il Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia a personalità italiane o straniere che si siano particolarmente distinte nel promuovere, progettare, dirigere o realizzare opere di restauro nell’ambito della Città Metropolitana di Venezia.

Quest’anno all’attenzione della Commissione si è posta subito la questione della salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico di Venezia dopo le acque alte eccezionali del novembre 2019. In maniera particolare si è preso in considerazione il lavoro svolto incessantemente dalla Procuratoria di San Marco per il mantenimento della Basilica di San Marco, edificio sacro di eccellenza mondiale, emblema della città di Venezia e vero e proprio laboratorio di scienza del restauro nel senso più alto del termine.

Come si legge nella motivazione:
“In forza della responsabilità attribuitale e in condizioni ambientali fattesi sempre più difficili per l’ubicazione nell’insula più bassa di Venezia e per il vertiginoso aumento del turismo di massa, la Procuratoria sviluppa con esemplare tenacia, altissima competenza e costante innovazione una continua azione di monitoraggio, di studio, di progettazione ed esecuzione, di documentazione e divulgazione, affrontando svariatissime criticità al più alto livello tecnico, all’interno di una visione organica del complesso monumentale.
Grazie alle sue qualificate maestranze interne, continuamente formate sui saperi della tradizione e aggiornate sulla più recente ricerca, e grazie ad apporti esterni di altissima specializzazione, la Procuratoria garantisce la trasmissione dei valori religiosi, culturali e artistici rappresentati dalla Basilica marciana e, al tempo stesso, ne assicura la fruizione”.

Ad accogliere gli ospiti nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto di Venezia è stato il Presidente Gianpaolo Scarante assieme al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia Mariano Carraro, al Presidente del Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia Sandro Boato e alla Presidente della Commissione del Premio Torta 2021 Paola Marini.
Tra le autorità presenti anche l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto in rappresentanza del Comune di Venezia.

Alla cerimonia è intervenuto anche Sua Eccellenza il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia che ha ringraziato il Primo Procuratore, il Proto di San Marco, il personale e le maestranze tutte per “il lavoro prezioso che la Procuratoria di San Marco svolge e che rientra nella prospettiva di dare nuova vitalità alla Basilica e all’intera città di cui proprio la Basilica è il cuore e il simbolo. Il lavoro della Procuratoria di San Marco è essenziale per continuare a raccontare a tutti che Venezia, iniziando dalla sua “Basilica d’oro”, è viva e intende ripartire ricostruendosi come civitas dai valori antichi, declinati secondo il nostro tempo.”

La medaglia del Premio Torta 2021 è stata quindi consegnata dalla Presidente Paola Marini al Primo Procuratore di San Marco Tesserin che ha ricordato con commozione le fasi concitate nelle ore successive all’acqua granda del 12 novembre 2019, quando la mareggiata di 187 centimetri per la prima volta ebbe la capacità di divellere le finestre della cripta e a causa del vento alcune lastre di piombo caddero dalle cupole della Basilica.

Per l’edizione 2021 la Commissione ha voluto anche affiancare al Premio Torta per il miglior restauro eseguito nell’arco degli ultimi due anni, anche una Menzione d’onore per un interventi ritenuto meritevole di particolare attenzione tra quelli presi in esame.

La Menzione è stata assegnata alla Venice Gardens Foundation “per aver esteso l’azione di restauro al grande patrimonio dei giardini storici, a cominciare dai Giardini Reali di San Marco, recuperati all’ uso pubblico con competenza e passione, assumendosi altresì l’impegno ventennale della loro manutenzione, accompagnata da un’intensa attività di formazione, sensibilizzazione, valorizzazione, divulgazione.”

A ritirare la Menzione d’onore è stata la Presidente di Venice Gardens Foundation Adele Re Rebaudengo.

La cerimonia si è poi conclusa con una breve relazione tecnica di Gianmario Guidarelli – componente della Commissione Premio Torta e curatore assieme a Maura Manzelle della pubblicazione realizzata per questa edizione del Premio – sui principali interventi di restauro realizzati all’interno della Basilica di San Marco negli ultimi anni.

La Commissione Premio “Pietro Torta” 2021 era composta da: Paola Marini (Presidente), Gianmario Guidarelli, Maura Manzelle e Mauro Marzo per l’Ateneo Veneto; Mariano Carraro e Roberto Scibilia per l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia; Sandro Boato ed Erio Calvelli per il Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia.

Il Premio “Pietro Torta” per il restauro di Venezia è stato istituito nel 1974 dall’Ateneo Veneto nel ricordo dell’ingegner Pietro Torta, appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città di Venezia, per molti anni Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia. Dal 1997 il Premio viene assegnato con cadenza biennale, con il contributo e la partecipazione dell’Ordine e del Collegio degli Ingegneri della Provincia di Venezia.

IL CONTEMPORANEO NELL’ARTE – Corso di Storia dell’Arte 2021

IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA METÀ DEL ‘900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI
Corso di Storia dell’Arte 2021

Mercoledì 3 novembre 2021 inizia il Corso di Storia dell’Arte diretto da Camillo Tonini.
Dopo aver preso in esame nel 2020 i movimenti artistici della prima metà del “secolo breve” (come è stato definito da Eric Hobsbawm), il Corso approfondisce quest’anno le arti a Venezia nella seconda metà del Novecento.

Ateneo Veneto e l’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani lo hanno organizzato come di consueto in collaborazione, invitando come relatori critici e artisti scelti tra coloro che sono stati testimoni diretti del contemporaneo nella città lagunare e ne rimangono tuttora protagonisti, oltre ad alcuni tra gli studiosi di questa stagione dell’arte a Venezia che ne hanno seguito gli esiti più recenti.

Si parlerà di artisti, istituzioni, mercanti e operatori che dal dopoguerra ad oggi si sono occupati di un ampio spettro di argomenti relativi a un periodo in parte ancora insondato dell’evoluzione storico-artistica della città.
A partire dalla lunga storia della Galleria del Cavallino, che porta a Venezia le avanguardie nazionali e internazionali dell’arte, l’attenzione verrà puntata anche sulla Biennale d’Arte tra gli anni Sessanta e gli Ottanta, per poi concentrarsi sulla fotografia e sulla pittura del Novecento.

Il Corso di Storia dell’Arte 2021 si tiene nell’Aula Magna all’Ateneo Veneto, in Campo San Fantin, a Venezia.
Le lezioni si tengono tra novembre e dicembre; successivamente le registrazioni saranno disponibili anche sul Canale YouTube di Ateneo Veneto.

REGOLE ANTICOVID E GREEN PASS

Con la ripresa delle attività accademiche, la Presidenza dell’Ateneo Veneto ricorda ai propri Soci e al pubblico che, con riferimento alle normative vigenti per la sicurezza anti COVID 19,  l’accesso all’istituto è consentito solo alle persone munite di Green Pass o, in alternativa, attestazione medica di esenzione o  documento che attesti l’esito negativo di un tampone molecolare o antigienico eseguito nelle 48 ore precedenti.

Per ragioni di sicurezza sanitaria inoltre è richiesto il rispetto di poche, semplici regole:
– indossare la mascherina per tutta la durata degli eventi
– igienizzare le mani utilizzando gli appositi dispenser di gel disinfettante presenti nelle sale

Contiamo sulla collaborazione di tutti.

Grazie!

L’Ateneo Veneto guida il Coordinamento interaccademie

Le Accademie e gli Atenei del Nordest hanno scelto come guida per i prossimi due anni di attività condivisa l’Ateneo Veneto, che succede così all’Accademia Virgiliana di Mantova.
Giovedì 23 settembre 2021 abbiamo avuto il piacere di ospitare a Venezia, nella nostra sede in Campo San Fantin, i rappresentanti delle Accademie e degli Atenei del lombardo-veneto.
Erano presenti l‘Olimpica di Vicenza, l’Ateneo di Brescia e quello di Bergamo, quelli di Treviso e Salò, l’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, la Virgiliana di Mantova e quella degli Agiati di Rovereto.
Per il biennio 2021-2023 sarà Michele Gottardi, già presidente dell’Ateneo Veneto, a coordinare le prestigiose istituzioni culturali venete, lombarde e trentine che si riconoscono nel Comitato interaccademico fondato dieci anni fa a Mantova e che vogliono creare una rete più operativa, in grado di consentire a vario livello anche accessi a forme di finanziamento straordinarie previste per la ripresa post-pandemia con fondi europei, anche in ambito di scambi internazionali.
Tra i progetti in essere, una valutazione storica del ruolo che le Accademie svolgono nella società contemporanea all’interno delle classi dirigenti e in ambito culturale, in rapporto ai luoghi in cui esse hanno sede e al loro territorio.
Altri argomenti trattati sul piano programmatico sono stati la formazione culturale e il coinvolgimento delle giovani generazioni, tra Scuole di ogni ordine e grado e Università, nelle attività delle istituzioni accademiche.
Il Coordinamento interaccademie sta anche preparando un volume collettivo sulla memoria della Grande Guerra.

Corso di Storia dell’Oreficeria e Arti Decorative 2021

Riprendono gli appuntamenti per gli appassionati di oreficeria e arti decorative dell’Ateneo Veneto. Il Corso, diretto da Letizia Caselli, è giunto quest’anno alla XVIII edizione e propone una lettura trasversale di quelli che vengono definiti “Tesori”, intesi sia come tesori invisibili nascosti e gelosamente custoditi, sia come forme di risparmio a lungo termine, sia come tesori destinati ad essere accumulati ed esibiti come manifestazione di status e di potere di re, ecclesiastici, laici.
Lo sguardo di Sauro Gelichi si sofferma su alcune di queste pluralità di funzioni in un periodo come quello dalla Tarda Antichità all’Alto Medioevo, in cui fonti scritte ed archeologia ci aiutano a comprendere l’idea stessa di thesaurus, tutt’altro che semplice, con tutte le implicazioni di carattere culturale, sociale ed economico che essa comporta.
L’attenzione di Letizia Caselli e Alberto Bordignon si posa invece sui tesori ecclesiastici, la cui caratteristica peculiare è la visibilità. Esempi d’eccezione sono il Tesoro della Basilica di San Marco (attraverso un corpus di oggetti preziosi orientali “riscritti” con oro e gemme in epoca medievale), sino ad arrivare a quei beni mobili preziosi custoditi in due contesti litoranei molto importanti quali la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Chioggia e il Duomo di Santo Stefano Protomartire di Caorle, dove i rispettivi musei di arte sacra raccolgono e salvano dall’oblio e dalla dispersione suppellettili di raro valore storico-artistico e religioso.
Ci sono infine altri “Tesori”, quelli immobili, visibili ma a rischio di sopravvivenza a causa di eventi calamitosi, che il necessario restauro provvede indirettamente anche a riscoprire. Protagonista della lezione di Toto Bergamo Rossi è il pavimento a mosaico con pavoni della Basilica Marciana, ubicato in prossimità della porta d’ingresso del Battistero nella navata destra, sommerso e danneggiato dall’eccezionale acqua alta del novembre 2019 e restaurato grazie a Venetian Heritage.

Le lezioni si tengono tutte in Sala Lettura, al primo piano dell’Ateneo Veneto.
Si accede solo esibendo Green Pass.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei 50 posti disponibili.

 

VENEZIA NEI CAMPIELLI – Un libro e una mostra fotografica

“Venezia nei Campielli” è un interessante progetto editoriale dedicato a Venezia – nell’anno in cui festeggia i 1600 anni dalla sua fondazione – e alla sua forma urbis così particolare, caratterizzata dal rapporto terra-acqua.
Si tratta di un viaggio tra i campielli veneziani, cuore pulsante della città, che diventa prima un libro e poi una mostra fotografica, patrocinati entrambi da Ateneo Veneto e dal Comitato organizzatore delle celebrazioni di Venezia1600 con il supporto fondamentale dell’Hotel Giorgione.
Le foto sono di Franco Vianello Moro, autore anche della prefazione al volume, che è corredato da due saggi introduttivi di Giorgio Crovato e Franco Mancuso.

IL LIBRO
Quanti sono i campielli di Venezia? Giulio Lorenzetti, nella sua celebre guida “Venezia e il suo Estuario” ne cita 50 all’interno di 12 itinerari di visita della città. Una piccola parte: i campielli tra Venezia e le isole di Murano. Burano, Pellestrina e Lido-Malamocco sono molti, molti di più di quelli che ci immaginiamo e che pensiamo di conoscere. Sono ben 217. Ci sono volute la curiosità e la pazienza certosina di un gruppo di lavoro composto da un fotografo, uno storico, un urbanista e un editore per completare questo lavoro di catalogazione e di schedatura dei campielli veneziani, interfacciando strumenti ufficiali, camminando in lungo e in largo per la città, verificando e fotografando, fino ad arrivare alla realizzazione del volume “Venezia nei Campielli” (Supernova editore), fatto di bellissime fotografie accompagnate da preziose schede e annotazioni storico-urbanistiche che la rendono un agile strumento di consultazione e al tempo stesso una singolare guida alla Venezia “minore”. Il volume è il frutto di un’indagine su un aspetto poco studiato della città, quello degli spazi pubblici minori. Gli autori si sono concentrati sui campielli come luoghi accoglienti del tessuto urbanistico in cui si respirano la vita quotidiana e la cultura materiale di una comunità vissuta da sempre tra acqua e terra. Nella presentazione del volume il presidente Gianpaolo Scarante sottolinea il valore di questa ricerca sugli spazi pubblici minori, “luoghi dove meglio si contempla la struggente bellezza di Venezia e dove si svolgono i riti della vita di cittadini e visitatori. (…) luoghi della nostra vita pubblica e privata che non sempre hanno avuto da parte nostra la riconoscenza che meritano”.
Nella loro toponomastica i campielli testimoniano passaggi storici e urbanistici, rivelano la presenza di antichi mestieri e di antiche istituzioni, rievocano personalità da ricordare, il rispetto delle fedi religiose, l’attenzione e l’ospitalità di Venezia per le comunità foreste. “Venezia nei Campielli” aiuta il lettore a ricomporre la storia e le origini dei luoghi partendo spesso proprio dai loro nomi. Per il corredo delle immagini del libro è stato necessario fare una scelta, e selezionare 60 campielli che per le loro caratteristiche si prestassero ad una ripresa fotografica ad ampio spettro, selezionando di volta in volta il miglior angolo di inquadratura; il risultato è un montaggio di una sequenza spaziale di più scatti, tutti a mano libera, che permette di avere una visione ampia, allargata, potremmo definirla panoramica.
Tutti gli altri 157 campielli sono invece rappresentati con scatti unici.

LA MOSTRA
Dal libro alla mostra fotografica, il passo è stato breve: Ateneo Veneto ha accolto subito la proposta degli autori e ha messo a disposizione la Sala Tommaseo dell’istituto per realizzare una mostra site specific, composta da 10 foto scelte tra le più significative del libro (una per sestiere e per isola) e stampate in grande formato. Si viene così a creare un percorso espositivo che quasi avvolge il visitatore, lo accoglie all’interno dei campielli – che sono il cuore pulsante di Venezia – luoghi autentici della quotidianità veneziana, spazi pubblici che non hanno corrispettivo in altre realtà urbane.
La mostra fotografica “Venezia nei Campielli”, con gli scatti di Franco Vianello Moro, rimane aperta al pubblico fino a venerdì 24 settembre 2021
Orario: dal lunedì al venerdì, con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00.
L’ingresso è libero. Non è prevista prenotazione. Obbligatorio esibire il Green Pass.
Il numero dei visitatori è contingentato nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Il 9, 16, 20 e 23 settembre, dalle 17.00 alle 18.00, sono previste visite guidate alla mostra in compagnia degli autori del volume, per un numero massimo di 10 persone a visita.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@ateneoveneto.org
La mostra è stata resa possibile grazie al contributo dell’Hotel Giorgione di Venezia.
Stampe a cura di Vittorio Pavan. Montaggio a cura di TriappliKa

GLI AUTORI
Giorgio Crovato, laureato in Storia all’Università Ca’ Foscari di Venezia ha rivolto parte dei suoi interessi di ricerca all’ambiente e alla società lagunari. Numerose le pubblicazioni storiografiche curate, sia come autore sia coautore (in particolare con il fratello gemello Maurizio), tra i quali “Isole abbandonate della Laguna” (1978-2008); “Sant’Erasmo” (2009) e “Pellestrina” (2020) per la collana “Venezia 900. Le memorie, le storie”. Professionalmente, dopo un percorso di studi di Economia, ha ricoperto (fino al 2008) la carica di dirigente della Cassa di Risparmio di Venezia. È socio dell’Ateneo Veneto, dove ha svolto la carica di Segretario Accademico tra il 2018 e il 2019.

Franco Mancuso, architetto, è nato a Venezia, dove vive e lavora. È stato docente di progettazione urbanistica presso lo Iuav e ha tenuto seminari e conferenze in diverse università e istituzioni, in Europa e altri paesi. Si occupa in particolare di ricerca e progettazione sui temi del recupero e della riqualificazione dello spazio pubblico. Tra le sue opere maggiori: a Venezia, il nuovo padiglione della Corea ai Giardini della Biennale, il recupero dell’ex Convento di San Lorenzo a Castello e dell’ex Istituto San Giovanni alla Giudecca, entrambi destinati a residenza per anziani; a Palmanova la riqualificazione di Piazza Grande. È stato responsabile scientifico del progetto comunitario “Squares of Europe, Squares for Europe”, curandone la mostra e il volume. Tra i suoi libri: “Piazze d’Italia” (1971), “Squares of Europe, Squares for Europe” (con K. Kowalski, 2007), “Venezia è una città. Come è stata costruita e come vive” (2009 e 2016, premio nazionale Inu per la letteratura urbanistica 2017).

Franco Vianello Moro, veneziano da sempre, anche da prima. In città ha avuto qualche ruolo pubblico in tempi passati: presidente del Centro Sportivo Universitario, presidente del Consiglio di Quartiere 1 (San Marco, Castello, Sant’Elena), presidente dell’Istituzione per la Conservazione della Gondola e la Tutela del Gondoliere. Professionalmente ha ricoperto, fino al pensionamento, ruoli di responsabilità manageriale all’interno di alcune aziende multinazionali del settore tessile. Appassionato di fotografia fin dai tempi dell’Università, ne ha coltivato solo gli aspetti amatoriali senza mai trascendere nell’ipertecnicismo. Nell’ottobre 2020, alla Scoletta della Bragora, ha realizzato la sua prima mostra fotografica “De scondon”, con scatti veneziani effettuati durante il primo lockdown.

RIPRENDONO LE ATTIVITA’ – REGOLE ANTICOVID E GREEN PASS

Si riparte!

Dopo la pausa estiva, l’Ateneo Veneto riapre al pubblico e con il mese di settembre 2021 riprendono anche le attività accademiche.

In base alle attuali disposizioni governative, per accedere alle mostre o alle attività organizzate all’interno dell’istituto è necessario esibire il Green Pass assieme a un documento di identità valido.

Per ragioni di sicurezza sanitaria la capienza delle sale dell’Ateneo è attualmente ridotta e chiediamo al pubblico di rispettare poche, semplici regole:
– mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro
– indossare la mascherina per tutta la durata degli eventi
– igienizzare le mani utilizzando gli appositi dispenser di gel disinfettante

Il rispetto delle norme e la responsabilità civica del Green Pass sono misure indispensabili e necessarie per fronteggiare la pandemia ancora in corso.

Contiamo sulla vostra collaborazione.

Grazie!

CHIUSURA ESTIVA 2021 E GREEN PASS

Gentili Soci e Amici dell’Ateneo Veneto

con la stagione estiva le attività accademiche si interrompono, per poi riprendere con la nuova programmazione a partire da settembre 2021.

La Segreteria e la Biblioteca dell’istituto rimangono chiuse da sabato 31 luglio a domenica 29 agosto 202

In questo periodo rimane aperta e visitabile nella nostra Aula Magna la mostra “Friendship project – Sculpture and Architecture of Art”, allestita dalla Repubblica di San Marino nell’ambito della 17Biennale Architettura.

La mostra osserva i seguenti orari: dal martedì alla domenica, 10-13 / 14-18.
Ingresso libero.

In base alle attuali disposizioni governative, dal 6 agosto 2021 per accedere alla mostra è necessario esibire il Green Pass che deve attestare la vaccinazione completa contro il Covid19, oppure la somministrazione della prima dose (nel caso in cui il vaccino ne preveda due), o l’avvenuta guarigione dal Covid19 oppure il risultato negativo del tampone molecolare o rapido antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti la visita.
Assieme al Green Pass va presentato anche un documento di identità valido.
Per maggiori informazioni: https://www.dgc.gov.it/web/

ASTA DI BENEFICENZA A FAVORE DELL’ATENEO VENETO

A Venezia un’asta di beneficienza a favore dell’Ateneo Veneto e di altre Associazioni

La pandemia ci ha messo a dura prova, ma sono stati davvero tanti gli amici che hanno voluto mostrarci la loro vicinanza dando un sostegno concreto alle nostre attività.

Tra questi, i soci di Inner Wheel Venezia e del Rotary Club Venezia, che hanno organizzato per domenica 20 giugno 2021 all’Hotel Ca’ Sagredo di Venezia un’asta di beneficenza il cui ricavato sarà generosamente devoluto a favore delle attività dell’ATENEO VENETO e di altre Associazioni cittadine.
Una iniziativa benefica che dimostra ancora una volta l’attaccamento che le persone hanno nei confronti della nostra istituzione culturale, la più longeva della città di Venezia, che da oltre due secoli diffonde cultura per tutti. Ateneo Veneto é il tempio laico del dibattito cittadino, l’arena pubblica apartitica dove idee e opinioni possono liberamente essere espresse e discusse, dove si svolgono a ingresso libero e gratuito concerti, corsi, convegni, incontri, presentazioni di libri, mostre e tavole rotonde.
Per noi la cultura è inclusione e per questo siamo anche un punto di riferimento per i vari service cittadini.

Per questo invitiamo tutti i nostri Soci e Amici a partecipare numerosi all’evento e ad essere generosi: in asta circa 150 lotti di oggetti d’arte e regalie di valore, tra cui vasi in vetro di Murano, accessori moda vintage, quadri e oggettistica per la casa, di cui vi alleghiamo l’elenco.

ASTA DI BENEFICENZA
Ca’ Sagredo Hotel, Campo Santa Sofia, 4198/99
Domenica 20 giugno 2021, ore 15.30
in presenza nel Salone da ballo e in collegamento via Zoom

Esposizione
Sabato 19 giugno dalle h 10 alle h 18
Domenica 20 giugno dalle h 10 alle h 15

L’iniziativa è promossa da Maria Luisa Zinato Semenzato, past president dell’ Inner Wheel Club di Venezia, in memoria del figlio Marco Semenzato. Alla realizzazione dell’iniziativa hanno collaborato Tonino Beccegato, Manuela Savoia e Bianca Cominotto.

CONVERSAZIONI DI ARTE E STORIA sull’Ateneo Veneto

ATENEO VENETO – Conversazioni di Arte e Storia

Sul nostro canale YouTube c’è una nuova produzione video ideata e realizzata dagli Amici dei Musei e Monumenti Veneziani in collaborazione con l’Ateneo per raccontare la storia e le opere d’arte della Scuola di San Fantin, l’odierno Ateneo Veneto. Si tratta di cinque video-conversazioni realizzate – grazie al contributo della Regione del Veneto – da storici e storici dell’arte per la diffusione del patrimonio storico-artistico diella nostra istituzione culturale.
Il nuovo progetto editoriale ha per titolo Conversazioni di Arte e Storia sull’Ateneo Veneto: sono cinque brevi video-narrazioni ideate per illustrare da un lato l’origine e la formazione di quella che è stata la Scuola di San Fantin (XVI secolo), dall’altro le collezioni artistiche che il più antico istituto culturale di Venezia ancor oggi custodisce ed espone al pubblico.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto finanziato dalla Regione del Veneto con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per superare le dinamiche dell’isolamento involontario e delle difficoltà di relazioni sociali che la pandemia ha esemplificato in maniera drammatica.
Una linea culturale che da sempre accomuna Ateneo Veneto e Amici dei Musei, che da decenni organizzano in collaborazione il Corso di Storia dell’Arte e che sono stati già protagonisti in questi mesi di iniziative condivise, dal già citato Corso di Storia dell’Arte a quello di Storia Veneta, trasmessi in streaming sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto con grande successo di pubblico, oltre ai molti video prodotti dall’Associazione.
Le Conversazioni di Arte e Storia sono nate da un’idea di Michele Gottardi e Camillo Tonini, rispettivamente presidente e vicepresidente – con Daniela Manzoni Suppiej – degli Amici dei Musei.
Ad avvicendarsi davanti alle telecamere, oltre ai presidenti Gianpaolo Scarante (Ateneo Veneto) e Michele Gottardi (Amici dei Musei), gli storici dell’architettura Gianmario Guidarelli e Paola Placentino, i colleghi di storia dell’arte e della scultura Ileana Chiappini di Sorio, Roberto De Feo, Lorenzo Finocchi Ghersi, Enrica Folin, Paola Marini, Stefania Mason.

I video – girati e post-prodotti da Francesco Costantini – sono disponibili online sui rispettivi canali YouTube delle due istituzioni culturali secondo il seguente calendario di programmazione

PROGRAMMA
Canale YouTube di Ateneo Veneto 

Martedì 8 giugno 2021 – inizio ore 18.00
Saluto dei Presidenti Gianpaolo Scarante e Michele Gottardi
1) LA SCUOLA DI SAN FANTIN O DEI PICAI
Gianmario Guidarelli (storico dell’architettura)
Paola Placentino (storica dell’architettura)

Giovedì 10 giugno 2021 – inizio ore 18.00
2) LA CHIESA DELLA SCUOLA, ORA AULA MAGNA
Enrica Folin (storica dell’arte)
Lorenzo Finocchi Ghersi (storico dell’arte)

Giovedì 17 giugno 2021 – inizio ore 18.00
3) TINTORETTO E VERONESE NELL’ALBERGO GRANDE
Stefania Mason (storica dell’arte)
Paola Marini (storico dell’arte)

Giovedì 24 giugno 2021 – inizio ore 18.00
4) L’ALBERGO PICCOLO, ORA SALA TOMMASEO
Michele Gottardi (storico)
Ileana Chiappini di Sorio (storica dell’arte)

Giovedì 24 giugno 2021 – inizio ore 18.00
5) IL NEOCLASSICISMO NELLA SALA DI LETTURA
Camillo Tonini (conservatore delle collezioni d’arte dell’Ateneo Veneto)
Roberto De Feo (storico dell’arte)

L’Ateneo Veneto per il Salone Nautico Venezia 2021

ATENEO VENETO & SALONE NAUTICO 

Dopo un anno di pausa forzata, ritorna il Salone Nautico Venezia, là dove l’industria nautica nacque, ovvero all’Arsenale.
E a margine del Salone, anche questa edizione 2021 si arricchisce dei contributi di molte istituzioni cittadine che hanno collaborato alla realizzazione di un palinsesto di iniziative che fanno da corollario all’evento fieristico internazionale raccontando storia, tradizioni e cultura nautica della città lagunare che quest’anno festeggia i suoi 1600 anni di vita.
L’Ateneo Veneto propone in modalità on-line due interventi dedicati proprio agli spazi dell’Arsenale di Venezia.
Sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto il pubblico potrà seguire Guido Zucconi e Pasquale Ventrice che parleranno dell’evoluzione storica e delle trasformazioni morfologiche del Reparto Novissimo Grande dell’Arsenale di Venezia, il luogo esatto in cui è ospitata la manifestazione riservata alla nautica.
Le conferenze sono state registrate direttamente sul posto e dovrebbero essere propedeutiche ad alcune visite guidate che l’Ateneo Veneto vuole organizzare nei prossimi mesi di settembre e ottobre in accordo con il Comune di Venezia e con VE.LA spa, per approfondire la conoscenza di spazi così affascinanti e ricchi di storia come quelli de l’arzanà de’ Viniziani, citato anche da Dante nel XXI Canto dell’Inferno.

PROGRAMMA
Martedì 1 giugno 2021 – Canale YouTube di Ateneo Veneto – inizio ore 18.00
L’Arsenale dopo l’Arsenale
Relatore Guido Zucconi, docente Università di Padova, storico dell’architettura

Venerdì 4 giugno 2021 – Canale YouTube di Ateneo Veneto – inizio ore 18.00
L’evoluzione dell’area della Novissima dall’apertura della “Porta Nova” e la realizzazione della Torre nella progettazione degl’ingegneri
Relatore: Pasquale Ventrice, Centro Studi Arsenale, docente IUAV
 

Biennale Architettura 2021: Ateneo Veneto ospita il padiglione di San Marino

Si sono accesi i riflettori sul Padiglione della Repubblica di San Marino, ospitato all’Ateneo Veneto per il progetto espositivo “Friendship project – Sculpture and Architecture of Art”. 
Nell’ambito della 17. Biennale Architettura di Venezia, che affronta quest’anno il tema “How will we live together”, la Repubblica di San Marino ha scelto di mettere a confronto il pensiero di due tra gli architetti sammarinesi che più si rapportano con il contesto internazionale – Enrico Muscioni e Massimiliano Raggi – con le opere di alcuni scultori cinesi e con il lavoro di un gruppo di studio composto da docenti e studenti dell’Università degli Studi di San Marino coordinati dal professor Riccardo Varini.
All’interno del Padiglione si innesta anche l’installazione luminosa di Marco Nereo Rotelli, corredata da sculture in marmo e vetro; l’artista inoltre invita i visitatori della mostra ad essere protagonisti del progetto “La carta come luogo del pensare”, lasciando dei commenti scritti a mano su fogli di carta riciclata presenti in sala.

Alla vernice della mostra – venerdì 21 maggio 2021 – erano presenti il Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante, il Segretario Particolare della Segreteria di Stato di San Marino alla Cultura Ilaria Bacciocchi, il Commissario del padiglione Paolo Rondelli, il curatore Vincenzo Sanfo, gli architetti sammarinesi Enrico Muscioni e Massimiliano Raggi, l’artista Marco Nereo Rotelli e una rappresentanza dell’Università degli Studi di San Marino, oltre alla Console di San Marino a Venezia Lorenza Mel e al Console Generale in Italia Marina Emiliani.

“Friendship project – Sculpture and Architecture of Art”
Padiglione nazionale della Repubblica di San Marino
Ateneo Veneto, 21 maggio – 31 ottobre 2021
Orario: 10-13 | 14-18 dal martedì alla domenica (lunedì chiuso)
Ingresso libero.

Commissario: Paolo Rondelli
Curatore: Vincenzo Sanfo
Chinese Curator: Fan Wei Min
Partecipanti: Massimiliano Raggi, Enrico Muscioni, Marco Nereo Rotelli, UNIRSM Design, Fan Haimin, Fu Yuxiang, Min Yiming, Nie Jing Zhu, Shen Jingdong, Wang Yi, Wu Wei, Zhang Hongmei, Zhang Zhaohong, Zhu Shangxi

PROGETTI PER SAN MARCO

PROGETTI PER SAN MARCO

Si avvia un nuovo ciclo di incontri online organizzato dalla Municipalità di Venezia Murano Burano e da Ateneo Veneto  per Illustrare i progetti in corso che riguardano l’area marciana.
È l’inizio di una nuova importante collaborazione per tornare a parlare di attualità e del futuro di Venezia dopo la pandemia.

Il primo incontro é dedicato alla Basilica e a Piazza San Marco con i suoi monumenti, che sono il cuore della città, della sua storia. La base più importante per la sua ripresa.
Gli interventi per la salvaguardia dell’insula dalle acque alte erano stati avviati molti anni fa, poi si erano fermati. Ora sembrano poter finalmente riprendere.

Per permettere a tutti i consiglieri e anche a tutti i cittadini, anche in un periodo in cui gli incontri pubblici non sono ancora consentiti, di conoscere i contenuti tecnici dei progetti di prossimo avvio nell’area marciana, la Municipalità di Venezia Murano e Burano ha organizzato assieme all’Ateneo Veneto un primo dibattito con esperti e progettisti che è stato registrato nell’Aula Magna dell’istituto culturale e è disponibile in due parti sul canale YouTube dell’Atene Veneto lunedì 26 e martedì 27 aprile a partire dalle ore 18.00.

L’iniziativa è stata ideata dall’architetto e consigliere di Municipalità Alberto Bernstein, che assieme all’Ateneo Veneto sta già organizzando per i prossimi mesi nuovi incontri di approfondimento tecnico con i soggetti interessati, sui principali interventi in corso di realizzazione in Piazza San Marco: dai Giardinetti Ex Reali restaurati e riaperti dalla Venice Gardens Foundation (ma i lavori continuano), alle Procuratie Nuove interessate dagli interventi di rigenerazione e restauro delle Assicurazioni Generali e della Fondazione Human Safety Net da loro promossa, fino alla riorganizzazione del polo museale comunale costituito dal Museo Correr e dalle Procuratie Nuove.

A conclusione del ciclo di incontri gli organizzatori hanno previsto una tavola rotonda ( probabilmente in presenza) con operatori e possibili protagonisti, su idee e iniziative sostenibili per far ripartire Piazza San Marco.

Partendo da queste occasioni di confronto, la Municipalità di Venezia Murano Burano e l’Ateneo Veneto potranno poi discutere autonomamente, raccogliendo idee e proposte da cittadini ed esperti, su come far ripartire la Piazza dei veneziani in modo sostenibile dopo il Covid-19.

Premio “MARIA CAVALLARIN” – Pubblicato il bando per l’edizione 2021

L’Ateneo Veneto ha pubblicato il bando del premio “MARIA CAVALLARIN” per l’edizione 2021.

Il premio, che ha cadenza biennale, è stato indetto per legato testamentario dalla sig.ra Maria Cavallarin «per premiare una ricerca originale sulla Dalmazia – sua terra natale – antica, moderna e contemporanea e mantenerne viva l’importante storia e tradizione».

Il premio consiste in un assegno di € 3.000 che sarà assegnato a uno studio inedito e originale su argomenti di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana riguardanti la Dalmazia e le isole del Levante veneto.

Le domande di partecipazione vanno indirizzate alla Presidenza dell’Ateneo Veneto entro e non oltre il 22 novembre 2021.

 

 

FESTIVITA’ DI PRIMAVERA 2021

Cari Soci e Amici dell’Ateneo Veneto,

con il Veneto ancora in zona rossa a causa della pandemia, l’Ateneo Veneto ha dovuto sospendere anche le registrazioni delle previste attività online.
Per il momento dunque non saranno caricati nuovi contenuti sul nostro canale YouTube fino a dopo le festività pasquali, ma continueremo a tenervi compagnia attraverso i social – Twitter, Facebook e Instagram – per raccontarvi la storia dell’Ateneo Veneto e i tesori della Scuola Grande di San Fantin.

Segreteria e Biblioteca restano chiuse al pubblico, ma potete contattarci via mail allì’indirizzo info@ateneoveneto.org

COGLIAMO QUESTA OCCASIONE PER AUGURARE A VOI TUTTI SERENE FESTIVITÁ.

LETTERE IMPOSSIBILI – Missive tra i grandi della letteratura immaginate da Paolo Puppa

L’Ateneo Veneto dedica al teatro i quattro venerdì di febbraio (5, 12, 19, 26) con le “Lettere impossibili” di Paolo Puppa.
Si tratta di quattro monologhi letti dall’autore-attore nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto e disponibili sul nostro CANALE YOUTUBE al venerdì, a partire dalle ore 18.00.
I monologhi hanno per protagonisti colossi della letteratura e della ribalta tardo ottocentesca e novecentesca come Ibsen e Strindberg, Svevo e Pirandello, Dino Campana e Sibilla Aleramo, Pier Paolo Pasolini e Don Milani.
Le Lettere impossibili, pubblicate circa dieci anni fa dall’editore Gremese, sono una invenzione di Paolo Puppa, e allo stesso tempo risultano costruite su basi documentate (là dove possibile anche mimando le tecniche espressive delle personalità ospitate) e su materiali biografici rispettosi della carriera dei protagonisti. 
Le lettere sono messaggi febbrili, nell’attesa smaniosa e impotente di un segnale dell’altro che non può o non vuole arrivare. Il  loro scopo è quello di mostrare la non reciprocità dell’investimento amoroso o dell’interesse portato dall’Io all’altro, quasi la spietata negazione del verso dantesco “Amor che a nulla amato amar perdona”. Le epistole vengono infatti per lo più siglate da raggelanti risposte, sempre sfasate e per lo più indirizzate a terzi, confermando la solitudine del Soggetto nel reale.

Paolo Puppa si trova qui a riunire le due facce del suo lavoro, quello storico-scientifico del professore universitario specialista di teatro, e quello inventivo del drammaturgo-performer; ogni lettura infatti è preceduta da una introduzione storica.

PROGRAMMA
Venerdì 5 febbraio: Vecchi e giovinette, una relazione disturbata
Venerdì 12 febbraio: Quanto può essere crudele un genio
Venerdì 19 febbraio: Lettere al sugo di polpetta
Venerdì 26 febbraio: Lasciate che i fanciulli vengano a me

 

LETTERE IMPOSSIBILI – Missive tra i grandi della letteratura immaginate da Paolo Puppa

L’Ateneo Veneto dedica al teatro i quattro venerdì di febbraio (5, 12, 19, 26) con le “Lettere impossibili” di Paolo Puppa.
Si tratta di quattro monologhi letti dall’autore-attore nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto e disponibili sul nostro CANALE YOUTUBE al venerdì, a partire dalle ore 18.00.
I monologhi hanno per protagonisti colossi della letteratura e della ribalta tardo ottocentesca e novecentesca come bsen e Strindberg, Svevo e Pirandello, Dino Campana e Sibilla Aleramo, Pier Paolo Pasolini e Don Milani.
Le Lettere impossibili, pubblicate circa dieci anni fa dall’editore Gremese, sono una invenzione di Paolo Puppa, e allo stesso tempo risultano costruite su basi documentate (là dove possibile anche mimando le tecniche espressive delle personalità ospitate) e su materiali biografici rispettosi della carriera dei protagonisti. 
Le lettere sono messaggi febbrili, nell’attesa smaniosa e impotente di un segnale dell’altro che non può o non vuole arrivare. Il  loro è scopo  è quello di mostrare la non reciprocità dell’investimento amoroso o dell’interesse portato dall’Io all’altro, quasi la spietata negazione del verso dantesco “Amor che a nulla amato amar perdona”. Le epistole vengono infatti per lo più siglate da raggelanti risposte, sempre sfasate e per lo più indirizzate a terzi, confermando la solitudine del Soggetto nel reale.

Paolo Puppa si trova qui a riunire le due facce del suo lavoro, quello storico-scientifico del professore universitario specialista di teatro, e quello inventivo del drammaturgo-performer; ogni lettura infatti è preceduta da una introduzione storica.

PROGRAMMA
Venerdì 5 febbraio: Vecchi e giovinette, una relazione disturbata
Venerdì 12 febbraio: Quanto può essere crudele un genio
Venerdì 19 febbraio: Lettere al sugo di polpetta
Venerdì 26 febbraio: Lasciate che i fanciulli vengano a me

GIORNO DELLA MEMORIA 2021 sul nostro canale YouTube

Anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria che ci costringe a tenere chiuse al pubblico le sale dell’Ateneo Veneto, non abbiamo voluto rinunciare ad organizzare delle attività per il GIORNO DELLA MEMORIA, collaborando con il Comune di Venezia e con tutte le Istituzioni e Associazioni cittadine che partecipano alla realizzazione del programma.

Sono cinque gli eventi che l’Ateneo Veneto ha programmato per l’occasione tra il 24 gennaio e il 2 febbraio 2021, che vengono tutti trasmessi, in diretta o registrati, sul CANALE YOUTUBE DELL’ATENEO VENETO e rilanciati attraverso i nostri social media.

PREMIO GORLATO 2020 ASSEGNATO A TERESA BERNARDI

Teresa Bernardi è la vincitrice del Premio “Achille e Laura Gorlato” 2021 per il miglior studio di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana  delle Venezie e dell’Istria. 
La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì13 gennaio 2021, all’Ateneo Veneto, in occasione dell’avvio del Corso di Storia Veneta 2021, trasmesso via streaming sul canale YouTube di Ateneo Veneto.
Trentadue anni, nata a San Severino Marche ma veneziana di adozione, Teresa Bernardi si è aggiudicata la settima edizione del concorso con un lavoro dal titolo Mobilità femminile e pratiche di identificazione a Venezia in età moderna, versione ridotta della sua tesi di dottorato in Scienze Storiche presentata nel 2020 alla Scuola Normale di Pisa.
Lo studio, prendendo avvio dai processi intentati tra il 1630 e il 1660 dal Sant’Uffizio veneziano a una guaritrice di origini greche Tarsia de Teodorino de Rodi alias Laura Malipiero, indaga qual era la forma in cui donne straniere presentavano la propria identità agli inquisitori a seconda delle diverse contingenze processuali. Lo studio della Bernardi solleva questioni interessanti, alcune anche molto legate al momento attuale, come la storia delle migrazioni, la mobilità femminile, il ruolo delle donne nella prima Età Moderna e soprattutto il rapporto tra pratiche di identificazione del forestiero e governamentalità. Nella sua ricerca, la studiosa non si è limitata a usare le fonti d’archivio, ma ha compiuto un’indagine profonda per capire cosa significasse essere straniero a Venezia in quel tempo.
Nella motivazione del Premio si legge: “La Commissione, ad amplissima maggioranza, ha deciso premiare Teresa Bernardi per la solidità della ricerca, la maturità della scrittura e la profonda attualità del tema affrontato”.
E’ stato il Presidente della Commissione Michele Gottardi a consegnare a Teresa Bernardi l’assegno di € 3.000 destinato al miglior lavoro inedito, che sarà poi pubblicato come saggio all’interno della rivista “Ateneo Veneto”.
Una menzione d’onore è andata invece a Umberto Cecchinato, 35 anni, veneziano, collegato via Skype durante la cerimonia, che aveva presentato un lavoro dal titolo Musica, corteggiamento e violenza. Rituali festivi nella Venezia del Rinascimento. Anche questo lavoro, in forma di saggio, verrà pubblicato nella rivista di istituto.
Il Premio Gorlato, che l’Ateneo Veneto ha istituito nel 2012 in memoria dei soci Achille e Laura Gorlato (padre e figlia, nativi di Pola), riscuote un successo sempre crescente tra i giovani studiosi che si occupano di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana dell’Istria e delle Venezie. Gli elaborati, anche quest’anno, erano di ottimo livello.
La Commissione del Premio era costituita da Michele Gottardi, Filippo Maria Paladini, Dorit Raines, Maria Luisa Semi, Camillo Tonini, Alfredo Viggiano.

Omaggio all’artista Ezio Gribaudo in un e-book di Victoria Surliuga

Lunedì 18 gennaio 2021, alle 18.00 ora italiana (11 del mattino ora USA CST), sulla piattaforma Zoom, si tiene la presentazione online di “Omaggio a Ezio Gribaudo / Homage to Ezio Gribaudo” , il libro elettronico (e-book) più recente che Victoria Surliuga, professore associato di Italianistica alla Texas Tech University,  ha dedicato all’artista. 
In collegamento dall’Italia e dagli Stati Uniti intervengono Gianpaolo Scarante, Presidente dell’Ateneo Veneto; l’autrice Victoria Surliuga; l’artista Ezio Gribaudo; Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Janis Elliott, professore associato di storia dell’arte alla Texas Tech University; Guido Moltedo, giornalista, editore, ed editor della rivista online Ytali.com.
L’e-book è un omaggio all’artista Ezio Gribaudo in occasione dei suoi 92 anni. A realizzarlo è stata Victoria Surliuga che ha raccolto i suoi scritti su Gribaudo pubblicati tra il 2014 e il 2020 in diverse riviste e giornali, tra cui “L’Osservatore Romano”, le Edizioni Gli Ori, “Carte Allineate”, “Ekecheira”. 
Ezio Gribaudo è pittore, scultore, grafico, editore d’arte e collezionista, vive e lavora a Torino, dove è nato il 10 gennaio del 1929. La sua produzione artistica è stata riconosciuta con diversi premi internazionali, tra i quali la Biennale di Venezia del 1966, e il suo lavoro è parte di collezioni permanenti tra le quali il MoMA di New York e la Peggy Guggenheim Collection di Venezia. 
Per la presentazione Victoria Surliuga ha scelto l’Ateneo Veneto, a Venezia, per onorare il lavoro che Gribaudo ha svolto in laguna nel corso di molti anni, con mostre e collaborazioni artistiche importanti. Venezia è la città che ha ospitato la sua prima mostra sui “flani” alla Galleria Cavallino e l’anno scorso (2019-2020) la mostra “Itinerari: New York, Venezia, Torino” (curata da Stefano Cecchetto) presso il Palazzo Contarini del Bovolo. Venezia è anche la città nella quale Gribaudo ha lavorato a lungo con Peggy Guggenheim e ai cataloghi della sua Collezione, e dove ha pianificato la retrospettiva della Peggy Guggenheim Collection alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino nel 1976.

Il libro, in versione bilingue, è stato pubblicato come e-book dalle Texas Tech University Libraries e dalla rivista online Ytali.com; è disponibile in “open access” gratuitamente negli Open Repositories delle Texas Tech University Libraries: https://ytali.com/wp-content/uploads/2020/09/SURLIUGA_HOMAGE_TO_GRIBAUDO-.pdf

La presentazione dell’e-book si tiene attraverso la piattaforma Zoom
Per partecipare basta clccare sul link 
Zoom link: https://zoom.us/j/94115854467?pwd=RGRqVmxVN0tic3NaVnl6N1ZMWFA1Zz09
Meeting ID: 941 1585 4467
Passcode: 600930

VII PREMIO GORLATO – MERCOLEDì 13 GENNAIO 2021 L’ASSEGNAZIONE

Mercoledì 13 gennaio 2021, prima della lezione inaugurale del Corso di Storia Veneta, nell’Aula Magna dell’Ateneo si terrà la cerimonia di assegnazione del Premio ”ACHILLE E LAURA GORLATO”, per il miglior studio originale sulla storia geografica, sociale e antropologica dell’Istria e del Veneto..
Dato che la consegna dei diplomi avverrà in assenza di pubblico, per le disposizioni antiCovid, la cerimonia sarà trasmessa in diretta streamin sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto a partire dalle 17.30.  

Il Premio Gorlato, che l’Ateneo Veneto ha istituito nel 2012 in memoria dei soci Achille e Laura Gorlato (padre e figlia, nativi di Pola), riscuote un successo sempre crescente tra i giovani studiosi che si occupano di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana dell’Istria e delle Venezie.
La Commissione, composta da Michele Gottardi, Filippo Maria Paladini, Dorit Raines, Maria Luisa Semi, Camillo Tonini, Alfredo Viggiano, ha scelto il vincitore tra una rosa di concorrenti che anche quest’anno si sono rivelati di ottimo livello.
Il Premio Gorlato ha cadenza biennale e consiste in un assegno di € 3.000, oltre alla pubblicazione nella rivista «Ateneo Veneto» del lavoro risultato vincitore.
Quest’anno la Commissione ha assegnato all’unanimità ancheuna menzione d’onore ad un secondo elaborato in concorso, che sarà pubblicato anch’esso come saggio all’interno della rivista del nostro istituto.

Il Corso di Storia Veneta 2021 è dedicato a Venezia

Inizia mercoledì 13 gennaio 2021 il Corso isitituzionale di Storia Veneta che quest’anno è dedicato al tema delle origini della città di Venezia.
Diretto da Alfredo Viggiano, il corso di svolge in modalità live streaming sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto, ogni mercoledì alle ore 17.30 in diretta dall’Aula Magna dell’istituto. Le registrazioni delle lezioni saranno rese successivamente disponibili su YouTube in maniera permanente.
Il Corso di Storia Veneta 2021, realizzato in ollaborazione con Amici dei Musei e Monumenti veneziani, si articola in quattro lezioni: le prime due, tenute da Stefano Gasparri e Diego Calaon, tracciano – muovendo da fonti cronachistiche e da ricerche archeologiche innovative – la storia complessa della nascita della città. L’intreccio fra lettura delle tradizioni scritte ed evidenze prodotte dagli scavi archeologici consente di proporre nuove ipotesi, linee di ricerca, interpretazioni. 
Le altre due lezioni, tenute da Daria Perocco e Giorgio Tagliaferro, sono dedicate invece al tema dell’elaborazione del mito delle origini nella letteratura veneziana, dal XVI al XVIII secolo, e nella produzione iconografica, esaminando i cicli pittorici di Palazzo Ducale di fine Cinquecento, e intendono analizzare le differenti ragioni che hanno prodotto una peculiare invenzione dell’identità civica.  

La lezione inaugurale del Corso di Storia Veneta sarà preceduta, come di consueto, dalla cerimonia di assegnazione del Premio “ACHILLE E LAURA GORLATO”, per il miglior studio originale sulla storia geografica, sociale e antropologica dell’Istria e del Veneto, giunto alla VII edizione.
Il Premio Gorlato, che l’Ateneo Veneto ha istituito nel 2012 in memoria dei soci Achille e Laura Gorlato (padre e figlia, nativi di Pola), riscuote un successo sempre crescente tra i giovani studiosi che si occupano di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana dell’Istria e delle Venezie. Gli elaborati, anche quest’anno, erano di ottimo livello. 
La Commissione del premio, costituita da Michele Gottardi, Filippo Maria Paladini, Dorit Raines, Maria Luisa Semi, Camillo Tonini, Alfredo Viggiano, ha scelto il vincitore tra una decina di concorrenti, oltre ad aver assegnato anche una menzione d’onore ad un secondo elaborato 
Il Premio Gorlato ha cadenza biennale e consiste in un assegno di € 3.000, oltre alla pubblicazione nella rivista «Ateneo Veneto» del lavoro risultato vincitore.

 

CORSO DI STORIA VENETA 2021
Le origini di Venezia fra mito e realtà 

PROGRAMMA

Mercoledì 13 gennaio – Canale YouTube di Ateneo Veneto – ore 17.30
Le origini di Venezia: dal ducato bizantino alla nascita della città
Stefano Gasparri (Università di Venezia)

Mercoledì 20 gennaio – Canale YouTube di Ateneo Veneto – ore 17.30
Acqua, legno e schiavi. La storia delle origini di Venezia senza Attila (o quasi)
Diego Calaon (Università di Venezia)

Mercoledì 27 gennaio – Canale YouTube di Ateneo Veneto – ore 17.30 
Il “glorioso principio” nella letteratura veneziana
Daria Perocco (Università di Venezia)

Mercoledì 10 febbraio – Canale YouTube di Ateneo Veneto – ore 17.30
Palazzo Ducale come luogo della memoria storica veneziana: i cicli pittorici di fine Cinquecento
Giorgio Tagliaferro (Warwick University)

FESTIVITA’ DI FINE ANNO 2020 – CHIUSURA DELL’ATENEO VENETO

Cari Soci e Amici dell’Ateneo Veneto,

l’istituto come sapete da ottobre è chiuso al pubblico per le disposizioni anti-Covid19.
Le nostre attività però sono continuate sia sui social (Facebook, Twitter, Instagram) che sul nostro canale YouTube e proseguiranno anche durante le Festività di Fine Anno, dunque speriamo che continuerete a seguirci online. 
La Segreteria rimarrà chiusa da sabato 19 dicembre 2020 a mercoledì 6 gennaio 2021.

Cogliamo l’occasione per inviare a tutti i nostri migliori auguri e vi aspettiamo sempre più numerosi nel 2021, con nuove iniziative.
 

CHIUSURA DEL 208° ANNO ACCADEMICO IN LIVE STREAMING

Sabato 5 dicembre 2020 nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto si terrà la cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2020.

L’inaugurazione del 208° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto era stata fissata lo scorso marzo ma la pandemia ci ha costretto al lockdown.
Adesso che il 2020 sta per concludersi e che abbiamo iniziato a percorrere nuove vie di comunicazione per continuare a diffondere la cultura, abbiamo pensato di celebrare la chiusura dell’Anno Accademico in maniera particolare.
Per la prima volta la cerimonia si svolgerà in assenza dei Soci e del pubblico a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid.
La trasmetteremo però in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto, a partire dalle ore 11.00 per consentire a tutti di poter partecipare, anche se virtualmente.

Dopo il discorso introduttivo del Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante, la relazione conclusiva è affidata al dottor Giovanni Leoni, Presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia e Vicepresidente della Federazione Nazionale dei Medici, e avrà per tema 2020, l’anno della Pandemia – una nuova realtà sanitaria e sociale”.

Durante la diretta streaming saranno anche nominati i nuovi Soci dell’Ateneo Veneto eletti nel corso dell’Assemblea del 20 dicembre 2019.

A conclusione, Letizia Michielon eseguirà al pianoforte il Notturno op 9 n.2 di Frédéric Chopin.

GUARDA IL VIDEO

NOVECENTO: VENEZIA E LE ARTI – Corso di Storia dell’Arte 2020

NOVECENTO: VENEZIA E LE ARTI. I PRIMI CINQUANT’ANNI
Mercoledì 11 novembre inizia il Corso di Storia dell’Arte 2020

Il Corso di Storia dell’Arte 2020 approda online in diretta streaming!
Per consentire al pubblico di poter seguire uno dei nostri corsi istituzionali di maggior successo nonostante lo stop delle attività in presenza, trasmetteremo le lezioni via web in 
diretta streaming su YouTube.
Appuntamento LIVE ogni mercoledì alle 17.30, collegandosi al canale YouTube di Ateneo Veneto.
Organizzato come di consueto da  Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Monumenti veneziani, il Corso prende in esame il Novecento,  il “secolo breve”, come è stato definito da Eric Hobsbawm, compreso per i suoi elementi di omogenea specificità tra l’inizio della Grande Guerra e la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991.
Quest’anno si prende in esame il primo periodo – l’Età della Catastrofe, così come la definisce ancora Hobsbawm – ovvero l’intervallo di tempo tra i due conflitti mondiali, dominato dalle numerose crisi e rivoluzioni che hanno visto la fine di imperi millenari – il russo, l’austriaco, il tedesco e l’ottomano – e l’affermarsi delle ideologie totalitarie.
A questi violenti strappi della storia è corrisposta una produzione delle arti e delle arti applicate vivacissima e di straordinaria qualità, che ha sperimentato in tutti i campi artistici linguaggi espressivi originali, in continua successione e con rapida circolazione, grazie alle moderne tecnologie di comunicazione.
Venezia, dal canto suo, in questo tumultuoso rincorrersi delle nuove tendenze, ritrova nella prima metà del secolo la sua centralità culturale proponendosi con le Biennali e con altre numerose manifestazioni. La città é un osservatorio privilegiato internazionale, un luogo di confronto delle esperienze artistiche che riesce anche a produrre da sé come uno straordinario incubatore autonomo.
A illustrare i fenomeni di questo periodo nel campo delle Arti visive e nelle loro implicazioni veneziane, senza la pretesa di esaurire la complessità dei tanti -ismi contemporanei che si sono succeduti, siamo ricorsi alla competenza di alcuni tra i più riconosciuti studiosi ed esperti di questa stagione artistica, docenti universitari e direttori di musei d’arte contemporanea, che ringraziamo anche per la disponibilità dimostrata nell’affrontare una modalità di diffusione così particolare, e nuova per il nostro istituto, come la diretta streaming.

Corso di Storia della Sanitá 2020 –  Le misure della Repubblica di Venezia contro le pandemie 

La Serenissima nel 1423 inventò il primo lazzaretto della storia, un ospedale di Stato ad alto isolamento per i casi di peste manifestatisi in città e nelle navi in arrivo; già nel 1468 ne istituì un secondo, per i guariti che dovevano trascorrere un periodo di contumacia prima di rientrare nella città dei sani.
Da qui parte il Corso di Storia della Sanità 2020, ideato e condotto da Nelli-Elena Vanzan Marchini, che  quest’anno si occupa di vecchie e nuove pandemie.
Il Corso, realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale del Veneto, si intitola “Le misure della Repubblica di Venezia contro le pandemie” e a causa delle nuove disposizioni antiCovid lo potete seguire, registrato, sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto.
La strategia sanitaria della Serenissima contro le pestilenze richiese l’istituzione di un Magistrato alla Sanità (1486) che divenne un modello per la prevenzione delle epidemie. Esso monitorò la scena internazionale per rilevare i paesi infetti attraverso informatori e spie, allo scopo di sospendere con essi ogni rapporto fino alla scomparsa del pericolo.
Alla politica internazionale di prevenzione corrispose una politica interna di controllo del territorio attraverso i piovani, per individuare malati e morti di peste e contenere i focolai interni e i vettori di diffusione delle epidemie. Il motto del Magistrato  “guardarsi da chi non si guarda” comportò misure preventive e cordoni sanitari soprattutto nei confronti dei domini dell’Impero Ottomano, che per motivi culturali e religiosi non adottava alcuna cautela sanitaria. Venezia non poteva rinunciare  agli scambi mercantili sui quali aveva costruito la sua fortuna perciò con la sua politica  sanitaria cercò di conciliare gli interessi economici con la tutela della salute: dopo la grande peste del 1630, il morbo non entrò più in città anche se ha continuato a flagellare i porti mediterranei e le altre nazioni fino al XIX secolo.

Programma:

I lezione 
“Guardarsi da chi non si guarda” .La politica internazionale della Serenissima e l’invenzione della tracciabilità

II lezione
San Rocco e l’informazione sanitaria di massa

III lezione
Il controllo dei focolai interni, dell’immigrazione e della mendicità

IV lezione 
Venezia e le tre Madonne per la Salute

ATENEO VENETO SOSPENDE LE ATTIVITA’ PUBBLICHE DAL 22 OTTOBRE 2020

L’ATENEO VENETO SOSPENDE L’ATTIVITA’ PUBBLICA DAL 22 OTTOBRE

Venezia, mercoledì 21 ottobre 2020

“L’Ateneo Veneto, in considerazione del riaccendersi della crisi pandemica nell’intero Paese e nella nostra Regione, aderendo con convinzione alle prescrizioni del Governo e alle raccomandazioni del Ministro della Salute, ha deciso con profondo rammarico di sospendere tutte le attività pubbliche a partire da domani, giovedì 22 ottobre 2020.

Tale decisione risponde altresì alla crescente preoccupazione riscontrata nei Soci e negli utenti delle nostre attività ed è in linea con il profondo sentimento di responsabilità civile che ha da sempre caratterizzato l’agire della nostra Istituzione.

L’Ateneo Veneto manterrà la sospensione delle attività pubbliche solo per il tempo strettamente necessario, intensificherà la propria presenza  sui media informatici ed è certo di riaprire presto le proprie porte, con nuove iniziative e rinnovato impegno, in favore dei veneziani e di tutti coloro che amano la cultura e la nostra città.”

 

Il Presidente

Gianpaolo Scarante

Venezia 2050 D.C. … e venne l’acqua grandissima

VENEZIA 2050 D.C. … E VENNE L’ACQUA GRANDISSIMA
7 – 21 novembre 2021 – giovedì/domenica, 15.00/18.00
Sala Lettura dell’Ateneo Veneto, Campo San Fantin 1897, Venezia
Ingresso gratuito
Necessario esibire il Green Pass

Sono previste visite guidate alla mostra accompagnati da Paolo della Corte ogni sabato e domenica alle ore 16.00.

Un gondoliere, alcuni “bottegai”, l’avvocato, l’architetta, l’oste: veneziani così resilienti da continuare a vivere in città anche quando questa sarà sommersa dall’acqua.
Uno scenario fantascientifico – ma non troppo – in cui il fotografo Paolo della Corte ha letteralmente “immerso” una ventina di personaggi particolarmente significativi per Venezia, non per fama ma per l’attività che svolgono.
Li ha fotografati mentre nuotano nell’acqua verde e livida della laguna che – con l’innalzamento del livello dei mari – potrebbe finire per sommergere la città.
Venezia 2050 D.C. … e venne l’acqua grandissima è una nuova tappa del progetto artistico che Paolo della Corte sta portando avanti sui “venetians”, i cittadini resilienti che continuano, nonostante tutto, ad abitare la città storica.

La mostra fotografica viene inaugurata domenica 7 novembre 2021 alle ore 17.00 nella Sala Lettura dell’Ateneo Veneto, alla presenza dell’artista e del presidente dell’Ateneo Gianpaolo Scarante.

Paolo della Corte, figlio dello scrittore Carlo, fin da bambino è stato “esposto” alle amicizie del padre, tra cui Andrea Zanzotto e Federico Fellini, che ha sempre rincorso il sogno impossibile di fare un film su Venezia.
Frequentandoli, Paolo ha evidentemente imparato da loro a vagare per calli e campielli senza cadere nella trappola di raccontarne l’ovvio, ma tenendo costantemente lo sguardo critico, divertito, meravigliato e disincantato, fotografando per decenni tutto fuorché la Laguna e pazientando finché non fosse arrivata l’intuizione giusta per farsi interprete della città dove è nato, e che non ha mai lasciato.
Fino a quando non è scattata la scintilla: “Voglio fotografare i veneziani sott’acqua. Tutti vestiti, sott’acqua, che nuotano come anfibi”.
Nasce così un lavoro potente di narrazione e denuncia di un problema contingente – quello della Venezia che secondo la rivista Nature sarà completamente sommersa nel 2050 d.C. – nel quale i suoi concittadini finiscono a mollo.
Lo sfondo delle fotografie è la vasca grande dell’acquario nell’Aquarius Hotel in campo San Giacomo dell’Orio dove, tuffandosi senza esitazione, osti e gondolieri, artisti e maestri vetrai, giovani e anziani, da soli, in coppia o in gruppo, quasi sembrano trovarsi a loro agio in tale dimensione liquida, dimostrando la veridicità del famoso detto veneziano che “co l’aqua toca el dadrìo, tuti impara a nuar”.
Inghiottiti dai flutti i veneziani si abbracciano, fanno capriole, fluttuano, camminano, danzano, si tappano il naso o emettono bolle, strizzano gli occhi, gonfiano le gote, dando vita a un grande circo che sarebbe piaciuto proprio a Fellini, e sembra che, ributtati nel loro elemento, quasi un liquido amniotico, e non più fermi immobili, disorientati, investiti da orde di turisti, finalmente abbiano ripreso a vivere.
un carnevale acquatico tanto più allegro e spensierato quanto più grottesco e drammatico, al quale non si può prendere parte, ma solo assistere.
Realizzare gli scatti che compongono questa mostra è stato tutt’altro che facile, tra allestimento, luci, bassa temperatura dell’acqua (le foto sono state realizzate nell’ottobre del 2019) e il timore che qualcuno dei soggetti ritratti potesse avere qualche problema durante l’immersione. Ma ne è valsa la pena, perché il risultato è davvero suggestivo e invita alla riflessione.

Le 22 persone ritratte sono:
– Susanna Corberi, gestisce con il marito Raffaele Benini la ferramenta a San Giacomo dell’Orio
– Mattia Romanelli il gondoliere più anziano ancora in servizio
– Massimo Stefanutti, avvocato e presidente dello storico Circolo Fotografico la Gondola
– Matteo Miotto, geometra
– Mauro Lorenzo, oste e sommelier alla Mascareta
– Daniele Nalesso, fotografo
– Emanuela Forti, insegnante, con Arturo Pagnin e Giosuè Trolese Bezzi, suoi studenti.
– Davide Bonaldo, ricercatore, lavora all’Istituto di Scienze Marine e si occupa di oceanografia fisica
– Cecilia Foresi, artista
– Marco Franzato, realizza i vetri a piombo per molti edifici storici di Venezia
– Amanda Cuzdey, gelataia in campo San Giacomo dell’Orio
– Giorgio De Battisti, musicista per passione
– Katia Ciri, gestisce un negozio di collane dietro Piazza San Marco
– Carla Marazzato, attrice, dirige una scuola di teatro alla Giudecca
– Nicola Francesconi, arredatore d’interni
– Piero Pasini, insegnante di karatè e giornalista di viaggio
– Giulio Lattuada, architetto
– Carlotta – Girardi, architetto, realizza borse e gioielli
– Alvise Schiavon, lavora nel settore del vetro di Murano
– Luciano Gambaro, presidente del “Consorzio Promovetro Murano”
– Sebastiano Girardi, con la moglie Giorgia
– Fabio Fornasier, maestro vetraio.

PAOLO DELLA CORTE
Nato a Venezia, città in cui continua a vivere pur tra numerosi spostamenti.
Dopo una Laurea in Storia dell’Arte a Ca’ Foscari ha iniziato a lavorare come fotografo concentrandosi sin dall’inizio sui ritratti di personaggi del mondo della cultura, soprattutto letteratura e arti, raggiungendoli nei loro studi o abitazioni per contestualizzarli sempre nel loro ambiente, in rapporto con la loro vita e i loro lavori e cercando di unire ricerca estetica e naturalezza in modo da raccontare il personaggio. Louise Bourgeois, Jim Dine, Roy Lichtestein, George Segal, Jannis Kounellis, gli italiani Fabro, Merz, Vedova, Plessi e Vangi sono alcuni degli artisti incontrati in questi ultimi vent’anni. Mentre tra gli scrittori Günther Grass, Doris Lessing, Luis Sepulveda, Fulvio Tomizza, Claudio Magris e Andrea Zanzotto, solo per ricordarne alcuni.
Paolo della Corte collabora con diverse testate nazionali e estere e le sue immagini sono state pubblicate da Il Venerdì, L’Espresso, Sette, Specchio, Gente Viaggi, Gambero Rosso, Cookinc.

26 OTTOBRE 2020 – VIA ZOOM L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

E’ convocata per lunedì 26 ottobre 2020 alle 18.00 l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Ateneo Veneto.
L’ordine del giorno prevede le comunicazioni del Presidente sull’attività dell’Istituto; la presentazione ed approvazione del bilancio consuntivo 2019; altre varie ed eventuali.

Data la situzione sanitaria e la conseguente sospensione delle attività in presenza da parte dell’istituto, l’Assemblea si svolgerà in modalità online attraverso la piattaforma Zoom.

I soci sono invitati a scaricare la App per videochiamate Zoom per cellulare o computer.
A breve, riceveranno la mail di invito con il link per l’accesso e la partecipazione.

La Segreteria è a disposizione per eventuali chiarimenti allo 041/5224459 o via mail a info@ateneoveneto.org

Firmato l’accordo tra Ateneo Veneto e Accademia BBAA

Giovedì 24 settembre 2020 è stata siglata una importante intesa tra l’Ateneo Veneto e l’Accademia di Belle Arti di Venezia che riguarda gli spazi e lo svolgimento della didattica per l’Anno Accademico 2020/2021.
Firmatari dell’accordo i presidenti delle due importanti istituzioni culturali veneziane, Gianpaolo Scarante (Ateneo Veneto) e Fabio Moretti (ABBAA).
Per rispettare le norme anti COVID e svolgere le lezioni secondo i criteri di distanziamento interpersonale, l’Accademia di Belle Arti si è trovata infatti nella necessità di nuovi ampi spazi per lo svolgimento delle lezioni. L’Ateneo Veneto ha subito manifestato la disponibilità ad accogliere gli allievi dell’Accademia e si è stretto così un accordo che consentirà agli studenti – a partire dal mese di ottobre – di seguire alcuni corsi teorici dell’Accademia di Belle Arti nell’Aula Magna di Campo San Fantin, secondo una programmazione che non interferirà con le attività dell’Ateneo stesso.

“Il ritorno alle attività istituzionali e la ripresa degli eventi aperti al pubblico da parte delle istituzioni culturali veneziane avviene in un contesto di incertezza e preoccupazione per la persistente minaccia del Covid-19. Per questo oggi ancora più di ieri appare necessario mantenere alta l’attenzione nell’impegno alla prevenzione e unire tutte le forze per superare con successo la sfida che ci si pone davanti – ha detto il Presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante – Unità e collaborazione sono necessarie da parte di tutti coloro che sono quotidianamente impegnati a mantenere vitale la vita sociale e culturale della nostra città. L’intesa tra Ateneo Veneto e Accademia di Belle Arti di Venezia non rappresenta solo un esempio di collaborazione concreta e positiva fra due istituzioni, ma offre agli studenti l’opportunità di fare lezione circondati dalle opere d’arte di quegli stessi artisti che studiano, in un ambiente in cui la storia dell’arte è viva”.

“L’emergenza Covid con la necessità del rispetto delle norme che prevedono anche il distanziamento interpersonale, ha rappresentato una sfida significativa per una istituzione di alta formazione come la nostra Accademia – ha affermato Fabio Moretti, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia – all’interno della quale gli spazi per le aule didattiche, anche in tempi normali, sono comunque assai limitati per i circa 1.400 studenti che le frequentano. La messa a disposizione dell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, che ringraziamo sentitamente, ci aiuta a fronteggiare un problema assai rilevante e rappresenta un magnifico esempio di collaborazione e solidarietà tra due antiche ma attivissime istituzioni della città nell’intento di venire incontro alle esigenze dell’istruzione dei giovani. E’ un importante segnale della vitalità di Venezia, ed un esempio da seguire.” 

Vetro e archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia

Martedì 6 ottobre 2020 (Aula Magna, ore 17.30) inizia il Corso di Archeologia che quest’anno si concentra su “Vetro e archeologia. Meraviglie da Altino a Venezia”.
Il corso si propone di illustrare e approfondire i diversi aspetti del vetro romano nella X Regio Venetia et Histria e di ricercarne i riflessi nella vetraria muranese a partire dal Rinascimento fino ai giorni nostri.
Il Corso di Archeologia 2020 è promosso dall’Ateneo Veneto e è stato progettato dal Comitato Vetri di Laguna, con il coordinamento della Presidente Margherita Tirelli.
Il primo incontro verte su Altino, la città romana progenitrice di Venezia. La ricerca archeologica, condotta nell’ultimo cinquantennio ha restituito infatti una straordinaria quantità di manufatti vitrei, la cui datazione si inquadra tra I e IV secolo d.C., provenienti per la maggior parte dalla vastissima necropoli, ma anche dall’area della città antica.
Il secondo incontro amplia l’orizzonte a tutta la X Regio augustea, che comprendeva Veneto, Friuli, Istria e parte della Lombardia, con un approfondimento particolare sul vetro di Aquileia, il maggior centro commerciale dell’alto Adriatico, che a sua volta ha restituito una grande messa di bellissimi vetri.
Il terzo intervento archeologico ha invece come tema il vetro preromano, le sue caratteristiche e la sua diffusione nel territorio veneto nel I millennio a.C.
Il ciclo si articola successivamente in altre tre conferenze che approfondiranno le relazioni tra il vetro romano, fonte indiscussa di ispirazione per la vetraria muranese, dapprima con la produzione rinascimentale, in seguito con quella ottocentesca, per concludersi con la produzione moderna e contemporanea, tuttora debitrice alla tipologia, ai modelli e alle decorazioni del vetro romano.

MODULO PER LA REGISTRAZIONE ALLE ATTIVITA’ E REGOLE ANTI-COVID

Proseguono regolarmente le attività in presenza dell’Ateneo Veneto, sempre nel pieno rispetto della vigente normativa anti-Covid.
Tutti gli incontri si svolgono in Aula Magna, che in questo periodo ha capienza limitata a 70 posti.
È possibile accedere alla sala già 45 minuti prima dell’evento.
È obbligatorio l’uso della mascherina e sarà rilevata la temperatura.
Per velocizzare le operazioni di registrazione previste dalla normativa anti-Covid,
ha ACCESSO PRIORITARIO chi si presenta all’ingresso con il modulo di registrazione (scaricabile qui sotto) già precompilato.

Vi ringraziamo per la collaborazione

regata storica

“ASPETTANDO LA REGATA”: GIA’ ESAURITI I POSTI DELLA VISITA GUIDATA

“ASPETTANDO LA REGATA 2020” 
Visita guidata dell’Ateneo Veneto alla scoperta di storia, arte e soci illustri legati alla Regata Storica.

POSTI GIA’ ESAURITI

Sabato 5 settembre 2020, a poche ore dal corteo storico e dalle sfide remiere in Canal Grande, l’Ateneo Veneto riapre finalmente le porte di Campo San Fantin per rendere omaggio alla Regata Storica e ai personaggi che hanno legato il nome dell’istituto alla più tradizionale delle feste del remo.
La visita storico-artistica all’Ateneo Veneto, guidata dal socio Giorgio Crovato, inizierà alle ore 18.00.
Le iscrizioni sono chiuse perchè i 30 posti a disposizione SONO GIA’ ESAURITI.

In base alle disposizioni sanitarie anticovid, i partecipanti dovranno essere muniti di mascherina e di un documento di identità per la registrazione all’ingresso.

Ritrovarsi all’Ateneo Veneto per parlare della Regata è una tradizione che ci piace rinnovare: l’anno scorso, in occasione della “Storica”, abbiamo festeggiato i vecchi campioni del remo premiandoli come benemeriti della voga veneziana. Due anni fa era stata la volta del concerto con le musiche e le barcarole che un giovanissimo Gioacchino Rossini aveva composto qui a Venezia proprio per la Regata in Canalazzo.
Quest’anno, in attesa della festa sull’acqua, proponiamo un excursus alla scoperta dei Soci illustri che si occuparono personalmente della Regata, a cominciare da Antonio Fradeletto (Segretario Accademico dell’Ateneo Veneto nel 1886) e dal sindaco Riccardo Selvatico (Socio dal 1882), per arrivare fino a Giuseppe Volpi di Misurata (Socio dell’Ateneo dal 1931), vero innovatore dell’organizzazione della Regata Storica in epoca moderna.
Ci sarà tempo anche per ripercorrere la storia della Scuola Grande di San Fantin, oggi sede dell’Ateneo Veneto, e delle opere d’arte in essa conservate.
La visita guidata “Aspettando la Regata Storica 2020” vuole essere il segnale di ripresa delle nostre attività dopo il lungo periodo di lockdown: un invito alla cittadinanza a tornare a frequentare l’Ateneo Veneto con rinnovato interesse.

Ricordiamo che, nel rispetto delle nuove normative e delle disposizioni sanitarie anti-covid,  è necessario che, oltre ad indossare la mascherina per tutta la durata delle visita, i partecipanti mantengano la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone presenti all’interno delle sale dell’Ateneo.

UN’ESTATE SOCIAL PER L’ATENEO VENETO

Carissime/i

quella del 2020 è un’estate davvero particolare: siamo ancora alle prese con le misure di contenimento anti-Covid, ma non abbiamo mai smesso di lavorare per programmare i nostri prossimi eventi, alla ripresa autunnale. 
L’istituto rimane chiuso per ferie da domenica 9 a domenica 30 agosto 2020 compresi però continueremo a stare con voi attraverso le nostre pagine social di Facebook, Twitter e Instagram, dove pubblichiamo quotidianamente post che raccontano la storia della nostra istituzione o della nostra città, pillole di storia dell’arte, di letteratura o di attualità.
In questo modo vi terremo informati anche su tutte le novità che ci riguardano e proseguiremo nella pubblicazione di nuovi video sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto (https://bit.ly/3eAIDjI).

BUONA ESTATE A TUTTE/I !

L’Ateneo Veneto riapre al pubblico per il finissage di “Shipwreck crime”

Mercoledì 15 luglio 2020 l’Ateneo Veneto torna ad aprire le porte al pubblico dopo l’emergenza Covid-19, con un evento “in presenza”, organizzato nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. 
L’occasione viene dal finissage della mostra “Shipwreck crime” di Italo Rondinella, allestita fino al 19 luglio 2020 ai Magazzini del Sale con il patrocinio di Ateneo Veneto, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari (Dip. di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea), e col supporto della Reale Società Canottieri Bucintoro 1882.

Mercoledì alle ore 18.00 in Sala Tommaseo, Italo Rondinella dialogherà con Caterina Carpinato e con Leo Schubert , Console Onorario di Svizzera a Venezia, sulle tematiche attorno a cui ruota il progetto in mostra, che racconta il viaggio dei migranti che dalla Turchia cercano di raggiungere l’Europa, attraversano le foto degli oggetti lasciati, perduti o naufragati lungo  la costa. 
La conversazione si sposterà poi sulla singolare esperienza vissuta dell’autore stesso durante i recenti mesi di confinamento vissuti a Venezia e nella laguna a causa del lockdown. 
Verranno anche proiettati due video-reportage, realizzati da Italo Rondinella per la TV Pubblica Svizzera: “La laguna di Venezia ai tempi del Covid19” e “Venezia riparte”.

La prenotazione è obbligatoria inviando una mail a info@ateneoveneto.org.
L’ingresso sarà garantito solo fino a esaurimento dei posti disponibili. 
I presenti dovranno indossare la mascherina.

“SHIPWREK CRIME” – Le foto di Italo Rondinella ai Magazzini del Sale

Abiti, scarpe, documenti, biberon, salvagenti…. oggetti fotografati così come si trovavano, lungo un tratto di costa turca e poi raccolti per formare, insieme alle immagini, il corpus di “SHIPWRECK CRIME”, la mostra personale del fotografo-filmaker Italo Rondinella che fino al 19 luglio 2020  è allestita – con ingresso gratuito – ai Magazzini del Sale a Venezia.

Ateneo Veneto ha dato il proprio patrocinio a questa esposizione – assieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia e Università Ca’ Foscari (Dip. di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea) – perchè si tratta di un evento ideato nel tentativo di restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui gli oggetti sono appartenuti. Sono centinaia infatti le persone che da anni tentano di attraversare il breve tratto di mare che separa la costa turca dall’isola greca di Lesbo, nella speranza di raggiungere il territorio europeo. Molte di loro non ce l’hanno fatta.

Italo Rondinella ha scattato le foto in quel tratto di costa turca tra Babakale e Ayval?k in cui le spiagge dei vacanzieri si alternando a tratti vuoti, dove sono stati ritrovati gli oggetti dei naufraghi. Il fotografo ne ha immortalati 44, quindi li ha raccolti per realizzare il progetto espositivo “Shipwreck crime”, che arriva a più di due anni di distanza da quando il flusso migratorio dalla Turchia all’Europa ha conosciuto il suo picco più alto.
La mostra è allestita negli antichi Magazzini del Sale, messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882: al loro interno, tra foto e oggetti esposti, risuona la registrazione sonora della spiaggia turca frequentata dai bagnanti, dove gli oggetti sono stati trovati. Una metafora del solco emotivo che separa la vicenda umana dei migranti dalla mera descrizione del fenomeno migratorio. Per questo l’autore della mostra tiene a precisare che “Shipwreck Crime” è un progetto sulla commozione”.

In linea con le misure di sicurezza adottate negli spazi espositivi per la protezione contro il coronavirus, l’ingresso è contingentato e con mascherina obbligatoria.
Orari da martedì a sabato: h. 10 – 18 / domenica: h. 10 – 13 | chiuso il lunedì
Visite guidate con l’artista su prenotazione telefonando al numero +39 3282026139
Ingresso gratuito.

BELLUM IN TERRIS – L’INTERO CICLO SU YOUTUBE

BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra
Da giovedì 28 maggio e per 13 settimane, l’intero ciclo delle lezioni di Mario Isnenghi sulla Grande Guerra disponibile sul Canale YouTube dell’Ateneo Veneto.

Finalmente sbarca sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto l’intero ciclo di conferenze che il professor Mario Isnenghi ha tenuto tra il 2014 e il 2018 nella nostra Aula Magna in occasione del Centenario della Grande Guerra. 
Il ciclo pluriennale “BELLUM IN TERRIS – Mandare, andare, essere in guerra” è iniziato con una prolusione nel novembre 2014 e si è esteso poi per tutto l’arco temporale 2015-2018 ricalcando anno per anno il periodo 1914-1918: in totale tredici conferenze che ora proponiamo al pubblico via YouTube, settimana dopo settimana, grazie alle registrazioni-video delle conferenze realizzate con la collaborazione di Giovanni Alliata di Montereale.
Mentre le nostre sale sono ancora chiuse, mettiamo a disposizione del pubblico più vasto questo ciclo che ha riscosso grande successo, ideato da Ateneo Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia e Iveser, col patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.
Da giovedì 28 maggio 2020 dunque è disponibile online la prolusione tenuta dal professor Isnenghi il 12 novembre 2014, che ha fatto da prologo al ciclo; le successive lezioni saranno caricate nel nostro canale Youtube con cadenza settimanale.
“Bellum in terris” è rientrato nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dal ciclo di conferenze Mario Isnenghi ha tratto anche il volume “Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra”, uscito a fine 2019 per i tipi di Salerno, che sarà presentato all’Ateneo Veneto in autunno del 2020.
 

PROGRAMMAZIONE SU YOUTUBE
I video – 28 maggio 2020
PROLUSIONE: Centenario della Grande Guerra. Politiche della memoria, educazione civica o storia?
II video – 4 giugno 2020
Le bandiere del sì e del no all’entrata in guerra
III video – 11 giugno 2020
Fra volontà, disciplina e dissidenza
IV video – 18 giugno 2020
Nach Lubiana e Vienna?
V video – 25 giugno 2020
Le due capitali: Udine e Roma
VI video – 2 luglio 2020
Messi sulla difensiva. La Strafexpedition
VII video – 9 luglio 2020
Fra tradotte e trincee: la condizione militare
VIII video – 16 luglio 2020
Controcanti riservati. Lettere e diari di militari e di civili
IX video – 23 luglio 2020
Dire di no. Disertori, folli, ammutinati. E processati
X video – 30 luglio 2020
Caporetto, l’immaginario scatenato
XI video – 6 agosto 2020
Resistere, resistere, resistere
XII video – 13 agosto 2020
Sul ‘fronte interno’ e al Piave
XIII video – 20 agosto 2020
Restituire Caporetto. La corsa verso Trento e Trieste

L’ATENEO VENETO SOCIAL PER VOI

Cari Soci, Amici e sostenitori dell’Ateneo Veneto,

non sappiamo ancora per quanto tempo proseguiranno le misure di contenimento della pandemia Covid-19 per cinema, teatri e istituzioni come la nostra, che contano sulla presenza del pubblico in sala.
Per riempire il vuoto che si è venuto a creare, stiamo utilizzando i nostri canali social per raggiungervi e mantenere con voi almeno un dialogo a distanza.
Quotidianamente pubblichiamo su Facebook, Twittew e Instagram contenuti che riguardano la storia della nostra istituzione o della nostra città, pillole di storia, di storia dell’arte o anche di attualità, e vi teniamo informati su tutte le novità che ci riguardano.
Sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto invece abbiamo deciso di proseguire l’esperienza avviata due anni fa con STORYTELLING – RACCONTI VENEZIANI, proponendovi filmati e videoracconti su Venezia che possano stimolare la vostra attenzione e al tempo stesso essere una base di riflessione per il post-emergenza, quando riprenderemo i nostri tradizionali incontri. per discutere e riflettere sul futuro, forti delle nostre straordinarie radici storiche.

Buona visione e a presto.

I NOSTRI CANALI SOCIAL PER TENERCI IN CONTATTO

Cari Soci, Amici e sostenitori dell’Ateneo Veneto,

non sappiamo ancora per quanto tempo proseguiranno le misure di contenimento della pandemia Covid-19. Finchè resteranno in vigore noi manterremo la sospensione delle nostre attività pubbliche ma continueremo a lavorare nelle modalità consentite dalla legge per assicurare la pronta ripresa delle nostre iniziative culturali.

Per riempire il vuoto intorno a noi stiamo utilizzando i nostri canali social – Facebook, Twittew, Instagram, YouTube – per raggiungervi nelle vostre case e mantenere con voi almeno un dialogo a distanza.

Soprattutto nel canale YouTube dell’Ateneo Veneto vogliamo proseguire l’esperienza avviata con STORYTELLING – RACCONTI VENEZIANI, e proporvi filmati e videoracconti sui temi della nostra città che possano stimolare la vostra attenzione e al tempo stesso essere una base di riflessione per il post-emergenza, per quando ci ritroveremo …Abbiamo iniziato con “Apokalypsis Urbi er Orbi” di Gianni De Luigi per poi proseguire con “L’arte degli Squerarioli” di Marco Agostinelli e “Raccontare, raccontare… Francesco” di Giovanni Montanaro.
Ora si è aggiunto “Nè servi nè padroni”, il documentario di Pierandrea Gagliardi sulla vita di Silvano Gosparini.
Altri videoracconti saranno disponibili a breve: invitiamo anche voi ad avanzare proposte e contributi in tal senso.

Non appena sarà possibile infatti riprenderemo i nostri tradizionali incontri in Ateneo per esprimere appieno la funzione più importante della nostra istituzione, quella di agorà cittadina, il luogo dove una comunità discute in libertà del proprio futuro, sorretta dalla forza delle proprie straordinarie radici storiche.

Il Covid-19 ha causato molti lutti nel nostro paese e portato incertezza e preoccupazione nelle nostre vite. Ma ha anche avuto una conseguenza positiva, quella di fugare ogni dubbio sul fatto che stiamo attraversando una fase storica drammatica caratterizzata da profonde e irreversibili trasformazioni. In questo quadro anche Venezia deve affrontare i gravi problemi che da tempo ne minacciano l’esistenza e non vi sono più alibi per rinviarne ancora una volta la soluzione.
Quante volte ci siamo chiesti come sarebbe la nostra città senza il turismo che la devasta o priva del moto ondoso che ne consuma le rive e i palazzi? Oggi lo sappiamo, perché il Covid-19 ci ha offerto la possibilità di effettuare un test estremo e fino a ieri inimmaginabile, annullando in un colpo solo e radicalmente turismo e onde delle imbarcazioni.
Non è questione di abolire il turismo, che resterà per forza di cose la spina dorsale dell’economia cittadina, né di bloccare barche e motoscafi vitali per la vita quotidiana dei residenti, ma di guardare a questi temi con occhi nuovi e innovatori, sorretti da fantasia ma coscienti della gravità e dell’urgenza del momento. Insomma con gli occhi del coraggio.

Noi ci impegniamo affinché l’Ateneo Veneto, nel difficile periodo post-covid19 che ci attende, discuta e analizzi questi complessi temi e lo faccia cercando la sintonia e il concorso di tutte le istituzioni culturali che operano in città.

In attesa di ritrovarci tutti insieme.

Il Presidente
Gianpaolo Scarante

 

 

GLI AUGURI DEL PRESIDENTE PER LA PASQUA 2020

Cari Soci, Amici e sostenitori dell’Ateneo Veneto,

non sappiamo ancora per quanto tempo proseguiranno le misure di contenimento della pandemia Covid-19. Finchè resteranno in vigore noi manterremo la sospensione delle nostre attività pubbliche e continueremo a lavorare nelle modalità consentite dalla legge per assicurare la pronta ripresa delle nostre iniziative culturali.

Stiamo facendo il possibile per riempire il vuoto che vediamo intorno a noi: abbiamo lanciato l’iniziativa #raccontacidite e siamo lieti che abbia riscosso e continui a riscuotere il vostro interesse. Ogni volta che è possibile, carichiamo nel canale YouTube dell’Ateneo Veneto filmati e racconti sui temi della nostra città: i più recenti sono quello su Francesco Pasinetti e sull’attività degli squerarioli. Continueremo a farlo per stimolare la vostra attenzione e farvi compagnia, quindi restate sintonizzati.

Molte delle nuove modalità di contatto a distanza che stiamo sperimentando in questi giorni sono utili e efficaci e le manterremo anche in futuro. Ci rendiamo però conto che non sono alternative ai nostri tradizionali incontri in Ateneo. Senza la socialità, il contatto interpersonale, la presenza fisica del pubblico agli eventi, l’Ateneo non può esprimere la sua funzione più importante, quella di fungere da agorà della nostra città, un luogo ove una comunità di cittadini discute in libertà sorretta dalla forza delle proprie straordinarie radici storiche.

Ma dobbiamo guardare avanti e per questo vorrei scambiare con voi alcune considerazioni sul dopo-corona virus, un periodo che si prospetta altrettanto impegnativo – se non ancora di più – in confronto ai drammatici giorni che stiamo vivendo.

Il covid-19 ha causato molti lutti nel nostro paese e portato incertezza e preoccupazione nelle nostre vite. Ma ha anche avuto una conseguenza positiva, quella di fugare ogni dubbio sul fatto che stiamo attraversando una fase storica drammatica caratterizzata da profonde e irreversibili trasformazioni: sul piano della politica, dove si è manifestata l’inadeguatezza nell’affrontare la crisi sia dei governi nazionali sia delle istituzioni europee, su quello dell’economia,  che ha visto crollare la fiducia nel liberismo senza regole e nella globalizzazione, e su quello delle società civili, sempre più lacerate da inaccettabili diseguaglianze.

In questo quadro la nostra città, Venezia, deve affrontare i gravi problemi che da tempo ne minacciano l’esistenza e non vi sono più alibi per rinviarne ancora una volta la soluzione, perché di fronte alla gravità del momento è giunto il tempo del coraggio.

Quante volte ci siamo chiesti come sarebbe la nostra città senza il turismo che la devasta o priva del moto ondoso che ne consuma le rive e i palazzi? Oggi lo sappiamo, perché il covid-19 ci ha offerto la possibilità di effettuare un test estremo e fino a ieri inimmaginabile, annullando in un colpo solo e radicalmente turismo e onde delle imbarcazioni.

Non è questione di abolire il turismo, che resterà per forza di cose la spina dorsale dell’economia cittadina, né di bloccare barche e motoscafi vitali per la vita quotidiana dei residenti, ma di guardare a questi temi con occhi nuovi e innovatori, sorretti da fantasia ma coscienti della gravità e dell’urgenza del momento. Insomma con gli occhi del coraggio.

Noi ci impegniamo affinché l’Ateneo Veneto nel difficile periodo post-covid19 che ci attende discuta e analizzi questi complessi temi e lo faccia cercando la sintonia e il concorso di tutte le istituzioni culturali che operano in città.

Oggi più che mai sono indispensabili competenza e buona volontà per affrontare con successo questi difficili momenti.

Auguro a Voi tutti una Pasqua serena e Vi abbraccio nell’attesa di incontrarvi presto

Il Presidente
Gianpaolo Scarante

 

 

 

5 X MILLE – SOSTIENI ANCHE TU L’ATENEO VENETO

IL 5 X MILLE: UN PICCOLO GESTO CHE PER NOI FA LA DIFFERENZA

Cari Soci, Amici e sostenitori dell’Ateneo Veneto, dal 1812 la diffusione della cultura in ogni sua forma è la nostra missione. L’emergenza coronavirus ci ha costretto a una pausa obbligata quanto inaspettata ma siamo fiduciosi di ripartire appena possibile, riprogrammando le attività che abbiamo dovuto cancellare..
In attesa di poterci rivedere tutti assieme all’Ateneo, se apprezzate le nostre attività è il momento di dimostrarlo, con un piccolo gesto concreto che per noi però fa la differenza.
Nella prossima dichiarazione dei redditi, nello spazio dedicato al 5 X MILLE, inserite il codice fiscale dell’ATENEO VENETO: 80010450270.
A voi non costa nulla, per noi sarà un aiuto fondamentale, per ripartire dopo l’emergenza.

Grazie.

APOKALYPSIS URBI ET ORBI – Per ripensare Venezia

“Apokalypsis Urbi et Orbi” è un film onirico e poetico, su una Venezia che non c’è più, girato in Super 8 nel 1985 da Gianni De Luigi.
Avremmo dovuto proiettarlo in Aula Magna il 25 marzo 2020, mitica data della nascita di Venezia, ma visto che l’Ateneo Veneto in questi giorni è chiuso a causa dell’emergenza coronavirus, aderendo anche noi alla campagna del Mibac #iorestoacasa, abbiamo pensato di portare la proiezione nelle vostre case, attraverso il nostro canale YouTube.
“Questa sospensione delle attività – spiega il Presidente Gianpaolo Scarante nella prefazione al film – non deve essere priva di stimoli. Abbiamo iniziato con l’iniziativa #raccontacidite e oggi proseguiamo con la pubblicazione sul nostro canale Youtube di questo film di Gianni De Luigi. Siamo convinti che proporvi un video che parla di una Venezia che non c’è più, sia una forma per stimolare la riflessione sul presente esul futuro. Una riflessione fondamentale che dovremo fare una volta finita l’emergenza coronavirus. Se è vero che nulla sarà come prima, è anche vero che anche il modo in cui noi discuteremo della nostra città dovrà essere diverso. Con questo film speriamo di fornire del materiale utile perché voi possiate, quando riapriremo le nostre aule, partecipare ai dibattiti che noi continueremo a fare sulla nostra città con argomenti ed elementi utili alla discussione.” 

Buona visione!!

#RACCONTACIDITE – Ecco i vostri contributi

Cari Soci e Amici,

l’iniziativa #raccontacidite ha riscosso un grande successo: sono state molte le persone che in questi mesi hanno voluto condividere le loro testimonianze, le emozioni e le riflessioni su quanto stava accadendo durante il lockdown e durante questo lento ritorno alla normalità.
In attesa di riaprire al pubblico le sale del nostro Ateneo Veneto, rinnoviamo a tutti voi l’invito per continuare a sentirci più vicini uno all’altro. Inviateci i vostri contributi all’indirizzo mail  info@ateneoveneto.org: li pubblicheremo qui, nel sito dell’Ateneo, in versione integrale.

Grazie a tutti per la condivisione e … buona lettura!

PREMIO GORLATO – PUBBLICATO IL BANDO 2020

Martedì 17 marzo 2020 è stato pubblicato ufficialmente il bando per la VII edizione del Premio “Achille e Laura Gorlato”.
Il Premio Gorlato, istituito dall’Ateneo Veneto nel 2012, ha cadenza biennale (in alternanza con il Premio Cavallarin) e consiste in un assegno da 3.000 euro assegnato ad uno studio inedito e originale su argomenti di storia istituzionale, artistica e culturale, di antropologia e di geografia economica e umana delle Venezie e dell’Istria.
Le domande di partecipazione e la relativa documentazione devono essere presentate entro e non oltre il 23 novembre 2020, in duplice formato: cartaceo, presso la Segreteria dell’Ateneo Veneto, e in digitale, formato pdf, all’indirizzo niero@ateneoveneto.org.
La rivista «Ateneo Veneto» pubblicherà il saggio tratto dallo studio premiato.
Al Premio possono partecipare studiose e studiosi di qualsiasi nazionalità che a quell’epoca non abbiano ancora compiuto 40 anni di età.

Chi fosse interessato a partecipare può trovare tutti i dettagli nel bando qui allegato.

BANDO DEL PREMIO ACHILLE E LAURA GORLATO 2020