Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera
Relatrice: Irene Favaretto

Seconda lezione del mini-ciclo realizzato dall’Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani per investigare e illustrare il rapporto speciale che gli artisti veneti ebbero con l’arte greca e romana, in particolar modo tra XV e XVI secolo. Fondamentali per questo approccio furono le tante opere d’arte classica che si trovavano nelle collezioni di antichità venete, andate poi in gran parte perdute, ma che per alcuni secoli furono a disposizione di artisti quali Mantegna, i Bellini, i Lombardo, e sopra a tutti Tiziano: tutti artisti che ne seppero trarre ispirazione per la loro arte, ciascuno secondo la propria diversa sensibilità e il proprio grado di cultura umanistica.

Lezione conclusiva del Corso di Storia Veneta

Lezione conclusiva del Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
I gruppi dirigenti dall’Unità alla II guerra mondiale
Relatore: Mario Isnenghi

La lezione si occupa dei gruppi dirigenti venutisi a creare in Venezia dall’unità d’Italia alla Seconda Guerra mondiale. Si parte dall’eredità lasciata dal passato – dalla Serenissima e dai moti rivoluzionari del 1848-’49, valutandone il peso come risorsa o come impedimento – alla costruzione della democrazia futura. Si passano poi in rassegna il precoce “centro-sinistra” del Sindaco Selvatico e il precoce “centro-destra” del Sindaco Grimani, il nazionalismo “venezianista” di D’Annunzio e Foscari e il fascismo adriatico di Marsich e Giuriati.
La lezione si conclude poi sui temi della realizzazione di Marghera e sull’idea di città di Giuseppe Volpi

Corso di Storia dell’Oreficeria

Corso di Storia dell’Oreficeria
Oreficerie e argenti della Scuola Dalmata
Relatori: Letizia Caselli, un rappresentante della Comunità Dalmata

La comunità dalmata di Venezia ottenne l’autorizzazione a costituire la propria confraternita con la scuola, in virtù del decreto del Consiglio dei Dieci del 19 maggio 1451. Oltre ai teleri realizzati da Vittore Carpaccio tra il 1502 e il 1507, che costituiscono il nucleo artistico più celebre, vi è una piccola ma importantissima collezione di arredi sacri, tra cui la magnifica croce trecentesca dei Santi Giorgio e Trifone in cristallo di rocca.
Letizia Caselli, curatrice del corso di Storia dell’oreficeria dell’Ateneo Veneto, è studiosa di oreficeria veneziana e direttore della rivista Patrimonio di oreficeria adriatica.

 

Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi “Giorgio Sacerdoti”
Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia
Le fonti dello psichico. Nodi e snodi in psicoanalisi. A partire dal pensiero di Agostino Racalbuto
Relatori: Patrizio Campanile, Giovanna Giaconia, Giuseppe Pellizzari, Mario Magrini, Fausta Ferraro, Cristina Esposito, Giuseppe Di Chiara.
(Partecipazione solo per iscrizione)

Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia

Ateneo Veneto e Centro Veneto di Psicoanalisi “Giorgio Sacerdoti”
Quinto Colloquio Psicoanalitico di Venezia
Le fonti dello psichico. Nodi e snodi in psicoanalisi. A partire dal pensiero di Agostino Racalbuto
Relatori: Antonio Alberto Semi, Marco La Scala, Guglielmina Sartori, Stefano Bolognini, Enrico Mangini, M. Vittoria Costantini, Antonio Di Benedetto, Paola Golinelli, Amalia Giuffrida, Celestina Pezzola, Francesco Conrotto, Franca Munari.

(Partecipazione solo per iscrizione)

L’Ospedale della Pietà: oreficeria e arredi sacri

Corso di Storia dell’Oreficeria
L’Ospedale della Pietà: oreficeria e arredi sacri
Relatore: Maria Agnese Chiari Moretto Wiel

L’Istituto degli Esposti di Venezia, ora Istituto Provinciale per l’Infanzia «Santa Maria della Pietà», aveva una fiorente attività musicale che vedeva cantare e suonare le Figlie di Choro sotto la direzione di maestri come Francesco Gasparini, Antonio Vivaldi, Giovanni Porta, Nicola Porpora e Gaetano Latilla. La collezione meno nota di arredi e tessuti, tra cui la sezione di oreficeria, non ancora esposta, costituisce un inedito repertorio di argenti ancora in fase di studio.
Maria Agnese Chiari Moretto Wiel è docente di Storia dell’Arte Veneta presso la sede veneziana della Wake Forest University di Winston Salem, N.C. e titolare dell’insegnamento di Storia del disegno, dell’incisione e della grafica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
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Ateneo Veneto, Istituti di Ricovero e di Educazione di Venezia

Ateneo Veneto, Istituti di Ricovero e di Educazione di Venezia IRE, Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’
6^ Giornata di studio sulla malattia di Alzheimer
La depressione nella persona anziana
Apertura dei lavori: Antonio Alberto Semi, Giovanna Cecconi, Silvio Garattini
Chairman: Silvio Garattini
Relatori: Alberto Spagnoli, Claudio Staedler, Michele Tomamichel, Ugo Lucca, Antonio Guaita, Roberto Doria, Angelo Barbato

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia
Teologia, spiritualità e cultura nella Divina Commedia
La teologia dell’Amore nella Comoedia dantesca
Relatore: Massimo Mazzuco

Per conoscere veramente ciò che Dante si proponeva nello scrivere il suo poema bisogna entrare nel mondo dell’uomo dell’alto medioevo, comprenderne la cultura, le conoscenze scientifiche e teologiche. In tal modo si evidenzierà che il fine, per Dante, nello scrivere la Divina Commedia non è prettamente letterario. Il suo vuole essere un poema didattico, che mostri agli uomini la via per raggiungere la libertà partendo dalla condizione di schiavitù in cui si trovano. E’ la traduzione poetica di un travaglio spirituale che lo stesso Dante ha vissuto.
In particolare il tema dell’Amore; coniugato in tutti i suoi aspetti (amore-passione, amor filiale, amore come relazione e conoscenza fino all’amore come realizzazione e come traguardo spirituale) si presta a mostrare questo cammino di liberazione.
In questa lezione il professor Massimo Mazzuco si occupa della teologia dell’Amore nella Comoedia dantesca: Amore come passione (Inf. V, 103); Amore come relazione e conoscenza (Pg XVII, 91-2); Amore come traguardo e realizzazione (Pd XXX, 100-2)

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei
L’Artista veneto tra il 1400 e il 1500 e l’antichità classica
Relatrice: Irene Favaretto

Ateneo Veneto e Associazione Amici dei Musei e Munumenti Veneziani hanno realizzato due incontri per investigare e illustrare il rapporto speciale che gli artisti veneti ebbero con l’arte greca e romana, in particolar modo tra XV e XVI secolo. Fondamentali per questo approccio furono le tante opere d’arte classica che si trovavano nelle collezioni di antichità venete, andate poi in gran parte perdute, ma che per alcuni secoli furono a disposizione di artisti quali Mantegna, i Bellini, i Lombardo, e sopra a tutti Tiziano: tutti artisti che ne seppero trarre ispirazione per la loro arte, ciascuno secondo la propria diversa sensibilità e il proprio grado di cultura umanistica.
Si inizia con la conferenza di giovedì 28 febbraio, che inquadra la tematica nel panorama dell’epoca, per poi andare sullo specifico il 13 marzo prossimo con la conferenza su Tiziano “archeologo”: alla ricerca di un aspetto poco noto della sua opera.

 

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto

Ateneo Veneto e Ordine dei Giornalisti del Veneto
Primo incontro del ciclo IN PUNTA DI PENNA. L’informazione raccontata dai protagonisti
Incontro con DANIEL PENNAC
Raccontare il reale: giornalismo e scrittura

Daniel Pennac torna ospite dell’Ateneo Veneto per affrontare un tema assai interessante: Raccontare il reale: giornalismo e scrittura. Autore di numerosi romanzi e saggi, Daniel Pennac – che ha insegnato per anni materie letterarie in un liceo di Parigi – ha dimostrato molto presto una spiccata passione per la scrittura dedicando ad essa, e specularmente alla lettura, volumi tradotti in altri paesi. Creatore della figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, e della sua colorita famiglia, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti: nel 2002 il Grinzane Cavour, nel 2005 la Legion d’Onore per le arti e la letteratura e nel 2007 il Premio Renaudot, fondato nel 1926 a Parigi da giornalisti e critici letterari. In questi giorni Pennac è in Italia per presentare il suo ultimo libro Diario di scuola (Feltrinelli, 2008).
Lo scrittore sarà presentato al pubblico da Beppe Gioia, responsabile della Redazione Rai del Veneto e consigliere dell’Ordine regionale dei giornalisti del Veneto. All’incontro parteciperanno il Presidente dell’Ateneo Veneto, Antonio Alberto Semi, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, e l’Assessora alla Produzione Culturale del Comune di Venezia, Luana Zanella.

 

La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
Il comune di Venezia nel Lombardo Veneto: uomini e problemi
Relatore: Eurigio Tonetti

Con la caduta della Repubblica aristocratica la città di Venezia vede svanire il proprio ruolo di capitale. La lezione analizza i nuovi assetti amministrativi che vennero a determinare la nascita del Comune, dove i ceti possidenti cittadini, in netta prevalenza ex-patrizi, continuarono ad esercitare il potere locale, sia pure entro schemi rigidamente formalizzati e sotto l’asfissiante tutela del Governo austriaco. In questa cornice un’attenzione particolare va alle dinamiche per le nomine alle cariche civiche e alle difficoltà di un bilancio municipale costretto a limitare la pressione fiscale e, contemporaneamente, ad affrontare spese colossali per le opere pubbliche.

Corso di Storia dell’Oreficeria

Corso di Storia dell’Oreficeria
Gli “aquiloni” presenti a Venezia
Relatore: Ettore Merkel

L’oreficeria sacra, nella sua multiforme produzione e nel suo rapporto trasversale con le arti, dialoga con i luoghi per i quali è pensata (chiese, basiliche, cattedrali, scuole), con gli oggetti che la contengono (custodie, scrigni), ma anche con gli oggetti con cui entra in un rapporto complementare. Gli “aquiloni” sono i leggii che sorreggono i grandi libri liturgici, documentati a Venezia, ma di cui ad oggi sopravvive un solo prezioso esemplare. Ettore Merkel è storico dell’arte della Soprintendenza di Venezia e Laguna e studioso di arte veneziana.

Presentazione del libro Oltre il giardino.

Presentazione del libro
Oltre il giardino. Riflessioni tra il cinema e la realtà di Michele Gottardi (Venezia, Cafoscarina editrice, 2007)
Relatori: Irene Bignardi, Fabrizio Borin, Roberto Ellero
Sarà presente l’autore

Il libro nasce come un sussidio didattico per gli studenti che si avvicinano per la prima volta alle discipline cinematografiche, nei corsi universitari, ma è anche uno studio autonomo che cerca di fare il punto su alcune questioni e temi, proponendo una serie di contributi a quanti utilizzano il cinema come strumento di conoscenza, come i docenti della scuola; un itinerario che lo stesso autore ha condiviso e percorso, in una ormai ventennale oscillazione tra ricerca storica e critica cinematografica. Il titolo rende omaggio al crepuscolare film di Hal Ashby e al grande ruolo di Peter Sellers e insieme invita gli studenti ad andar oltre i piccoli e grandi schermi dell’esistenza, davanti ai quali si pongono in posizioni spesso passive.
Michele Gottardi è autore di saggi, percorsi e video didattici sul tema del cinema fonte e agente di storia. Insegna discipline cinematografiche nel corso di laurea di Tecniche artistiche e dello spettacolo all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è il Segretario Accademico dell’Ateneo Veneto.
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La società veneziana(secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana(secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
Crisi e dissoluzione di un gruppo dirigente: il patriziato alla fine dell’Antico regime
Relatore: Renzo Derosas

Nella Repubblica di Venezia tutte le magistrature, cariche o funzioni politico-istituzionali erano riservate ai membri del Maggior Consiglio. Il corretto funzionamento dello stato richiedeva dunque che vi fossero patrizi in numero sufficiente, dotati delle necessarie competenze, provvisti di risorse finanziarie che potevano essere anche ingenti, e disposti a impegnarsi nella vita politica e amministrativa nei più diversi livelli. Tali condizioni – demografiche, economiche, culturali – vennero rapidamente meno nel corso del ‘700, lasciando intendere che la Repubblica sarebbe stata destinata a una rapida implosione anche se non fosse stata liquidata dalle armate napoleoniche. Venezia aveva perso la sua classe dirigente, e la drammatica dissoluzione dal punto di vista economico-sociale del patriziato dopo il 1797 non fece che sancire un processo iniziato diversi decenni prima.

Lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Oreficeria

Lezione inaugurale del Corso di Storia dell’Oreficeria
curato da Letizia Caselli
Oreficeria cerimoniale ebraica delle Sinagoghe veneziane
Relatori: Rav Elia Richetti, Letizia Caselli

L’eccezionale lezione inagurale del corso intende affrontare per la prima volta in modo interdisciplinare il rapporto cultuale, simbolico e storico-artistico tra due gruppi di arredi: gli oggetti sinagogali e gli oggetti di culto domestico nel loro aspetto specifico e taluni nella loro duplice valenza.
Elia Richetti è rabbino capo della Comunità ebraica di Venezia, Letizia Caselli studiosa di oreficeria veneziana e direttore della rivista Patrimonio di oreficeria adriatica

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia

Ateneo Veneto e Meic Gruppo di Venezia
Teologia, spiritualità e cultura nella Divina Commedia
La Comoedia dantesca come itinerario di liberazione spirituale
Relatore: Massimo Mazzuco

E’ l’Amore il nucleo centrale del ciclo di incontri che l’Ateneo Veneto, in collaborazione con il gruppo di Venezia del Meic, dedica alla Divina Commedia dantesca. Già da anni il Movimento ecclesiale di impegno culturale – che istituzionalmente è dedito allo studio dei temi religiosi in rapporto alla contemporaneità – organizza dei seminari di riflessione sugli aspetti teologici della Divina Commedia e in particolare sul tema dell’Amore come valore fondante di tutta l’opera dantesca. Questa scelta parte dalla considerazione del fatto che per la sensibilità moderna la Comoedia risulta comunque di straordinaria attualità, per il contributo che può apportare attraverso un’analisi scientificamente rigorosa e culturalmente laica. L’universalità del messaggio poetico dell’opera dantesca sarà dunque un altro degli aspetti considerati nell’arco degli incontri.

La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
La mobilità sociale: i cittadini tra ‘600 e ‘700
Relatore: Andrea Zannini

La lezione si occupa di una particolarità della vita civile, sociale e politica veneziana in età moderna, costituita dal fatto che al di sotto dei patrizi, che ricoprivano ogni ruolo politico attivo, un ruolo del tutto particolare era rivestito dai cittadini, un ceto medio a composizione mista: mercanti, professionisti liberali, ricchi che vivevano di rendita e – soprattutto – funzionari dello Stato. Questo gruppo sociale, che conobbe il suo momento di massimo splendore nel XVI secolo, venne quindi progressivamente messo da parte dall’aristocrazia patrizia, e perse prestigio sociale, rilievo istituzionale e quindi, potere. Tra Sei e Settecento, la vendita per denaro del titolo patrizio a oltre 120 casate, che non facilitò in alcun modo i «fedeli cittadini», contribuì a ridimensionarne definitivamente le aspirazioni.

Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre

Ateneo Veneto e Ciso Veneto
Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre
Dalle acque curative del Goldoni alle acque per una buona tavola
Relatori: Paolo Antonetti, Giorgio Moretti e Nelli-Elena Vanzan Marchini

La qualità dell’acqua nella vita, nell’alimentazione e nella salute è oggetto dell’ultima lezione del ciclo di conferenze di Storia della Sanità del Veneto. A dibatterne sono Paolo Antonetti, Giorgio Moretti e Nelli-Elena Vanzan Marchini. Il Goldoni ne “La finta ammalata” fa prescivere dal dottor Onesti dell’acqua di pozzo come rimedio, certo migliore di una cattiva medicina. L’acqua dolce a Venezia era un bene raro e prezioso, custodito e distribuito dalla ingegnosa organizzazione dei pozzi cittadini. L’acqua salsa del mare costituiva un forza purificatrice della laguna e della città, ma con le gelate invernali si trasformava in una morsa mortale che isolava Venezia dalle sue fonti di approvvigionamento idrico in Terraferma. L’acqua, sia dolce che marina, costituiva l’habitat per il pesce che rappresentava una delle pietanze ricorrenti nella cucina veneziana. Quando la buona tavola scoprì le acque minerali, si passò dalla caraffa alla bottiglia e si aprì un nuovo mercato con la necessità di particolari forme di controllo e di garanzia di questo prodotto industriale. Una storia dell’acqua è dovunque interessante e complessa, ma a Venezia è particolare e intrinseca alla Civiltà Anfibia che ha inventato una città e ha organizzato la propria sopravvivenza gestendo i precari equilibri fra le acque dei fiumi e del mare.

 

Corso di Storia Veneta La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

Corso di Storia Veneta
La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
Il patriziato veneziano: un ceto dirigente tra gestione e conservazione del potere
Relatrice: Dorit Raines

Nella lezione saranno illustrati i modi adottati dal ceto dirigente veneziano per rimanere al potere. Il sistema socio-politico veneziano è caratterizzato da un gioco di equilibrio tra le casate patrizie. Ogni casata era un centro di potere che, tramite matrimoni vantaggiosi e una oculata gestione delle risorse umane ed economiche, affermava il suo potere, allargando favori alla sua clientela e stringendo alleanze con casate più ricche e potenti. Il gioco politico arrivò al suo punto culminante di domenica: il broglio che precede le elezioni alle diverse magistrature. Sono queste le ore cruciali che smascherano i giochi e decidono sulla sorte di ogni candidato.

Ateneo Veneto e Ciso Veneto Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre

Ateneo Veneto e Ciso Veneto
Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre
Le disuguaglianze in sanità: una storia infinita
Relatore: Giorgio Moretti

La salute è il risultato di una complessa interazione tra molti fattori che trovano la loro origine non solo nelle caratteristiche genetiche dell’individuo ma anche negli stili di vita individuali, nelle reti sociali e nelle condizioni socio-economiche, culturali ed ambientali generali. Alcune disuguaglianze nello stato di salute del soggetto sono inevitabili, altre sono necessarie, altre ancora non sono affatto necessarie, anzi sono evitabili e sono perciò inique.
La Sanità Pubblica trae le sue origini a Venezia: qui infatti si adottarono per la prima volta importanti ed innovative iniziative atte non solo a salvaguardare la città da terribili epidemie ma anche ad innalzare la qualità di vita dei cittadini. Proprio la Sanità Pubblica ha come obiettivo principale quello della riduzione delle morti e delle malattie evitabili ma la sua azione richiede oggi anche la partecipazione di altri attori.
Sono questi gli argomenti al centro della lezione di Giorgio Moretti, della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Padova.

Istituto Italiano dei Castelli

Istituto Italiano dei Castelli
Presentazione del volume
Gli edifici militari veneziani. Invito alla riscoperta di un patrimonio di Nereo Neri e Piero Frosini (Istituto Italiano dei Castelli, 2007)
Relatore: Franco Mario Colasanti

Ateneo Veneto e Regione Veneto

Ateneo Veneto e Regione Veneto
Comitato Regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Guido Piovene
Spettacolo-Incontro
In viaggio con Guido Piovene. Prossima fermata: Veneto
Voce recitante: Antonino Varvarà
Musiche: en rico en i cola
Danzatrice: Angela Kaufman
Video: RAI TECHE

 

Esattamente 50 anni fa veniva dato alle stampe il Viaggio in Italia di Guido Piovene.
Un viaggio iniziato da Bolzano nel 1953 e che lo scrittore proseguì per tre anni, regione dopo regione, città dopo città, fino a toccare ogni angolo del nostro paese. Un’impresa senza precedenti, da cui scaturì un libro senza precedenti.
Da questo straordinario reportage dello scrittore e giornalista vicentino la Rai realizzò negli anni Sessanta una serie di trasmissioni televisive che narravano la storia di quell’Italia a cavallo tra ricostruzione e boom economico che oggi appare antica e lontana.
Da quell’esperienza prende spunto lo spettacolo-incontro dell’Ateneo Veneto. Uno spettacolo assolutamente inedito, che mette in primo piano la dimensione giornalistica dello scrittore vicentino.
Ideato da Tiziana Agostini, Stefano Ferrio e Anna Girardi, In viaggio con Guido Piovene è uno spettacolo costruito per flash fatti di video d’epoca, musiche, testi e danza; è prodotto dall’Ateneo Veneto e dalla Regione Veneto. Rai Teche ha contribuito fornendo i preziosi filmati d’epoca che ci restituiscono un inedito Piovene che parla di se stesso e del ‘suo’ Veneto davanti alla telecamera.

Presentazione del libro Per strade sconosciute. Itinerario poetico – Pe drumuri nestiute

Ateneo Veneto e Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, Venezia
Presentazione del libro
Per strade sconosciute. Itinerario poetico – Pe drumuri nestiute di Gino Pastega (Cluj-Napoca, ed. IDC Press, 2007)
Intervengono: Antonio Alberto Semi (Presidente Ateneo Veneto), Stefan Damian (Università Babes-Bolyai, Clui-Napoca), Giuseppe Goisis (Università Ca’ Foscari, Venezia) Monica Joita (Istituto Romeno di Cultura, Venezia)
Letture dell’attrice Maria Pia Colonello
Sarà presente l’autore

Presentazione di DEP. Deportate, esuli, profughe

Giorno della Memoria 2008
Presentazione di DEP. Deportate, esuli, profughe  
Rivista telematica di studi sulla memoria femminile
diretta da Bruna Bianchi e Adriana Lotto (ed. Università Ca’ Foscari, Venezia)
Relatrice: Tiziana Agostini
Saranno presenti le direttrici della rivista

Giorno della Memoria 2008

Ateneo Veneto e ANPPIA di Venezia
Giorno della Memoria 2008
Presentazione del libro Un Nome di Paolo Ciampi (Firenze, ed. Giuntina, 2006)
Relatore: Renato Jona
Sarà presente l’autore

All’inizio è solo un nome. Un nome e molte domande: che cosa ha bloccato la carriera di Enrica Calabresi, giovane e brillante scienziata in anni in cui per una donna era difficile accedere agli studi superiori? E cosa è successo di lei dopo che ha abbandonato l’università? E’ davvero la stessa persona che anni più tardi, nei mesi più terribili dell’occupazione nazista, si uccide nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione?
E’ da queste domande che prende avvio un libro che è insieme commossa biografia, appassionata inchiesta giornalistica, riflessione a più voci sulla barbarie delle leggi razziali ma anche sulle scelte che ognuno di noi è chiamato a fare – anche solo per non dimenticare. Enrica Calabresi, la professoressa ebrea, lo ha fatto fino in fondo, con i suoi sogni, il suo rigore, la sua silenziosa resistenza all’orrore.
Paolo Ciampi, giornalista e scrittore, ha lavorato come redattore o corrispondente per diversi quotidiani, dal Giornale di Montanelli al Manifesto, dal Secolo XIX al Tirreno, e oggi è redattore nell’Agenzia di informazione del governo regionale della Toscana. Finalista al Premio Firenze con Il poeta e i pirati (2005), ora è in libreria con Un nome, con cui ha già vinto il premio nazionale Villa Morosini ed è stato finalista al premio Alessandro Tassoni di Modena. Dal libro è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, che debutta in occasione della Giornata della Memoria.

Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre

Ateneo Veneto e Ciso Veneto
Medici, spezieri e saltimbanchi, nella Serenissima e oltre
Ciclo di incontri a cura di Nelli-Elena Vanzan Marchini
Le spezierie della Serenissima e gli elisir di lunga vita
Relatrice: Nelli-Elena Vanzan Marchini

L’Ateneo Veneto anche quest’anno, onorando la tradizione che lo ha visto nascere dalla Veneta Società di Medicina, promuove il ciclo di conferenze di Storia della sanità coordinato da Nelli Vanzan Marchini che sarà dedicato a “Medici, spezieri e saltimbanchi nella Serenissima e oltre”.
La prima lezione (22/1/2008), tenuta da Vanzan Marchini ripercorrerà, con la proiezione di molte immagini , la storia del ricco mercato dei farmaci e degli elisir di lunga vita in una Venezia-emporio in cui confluivano i “semplici” da ogni parte del Mediterraneo e in cui le numerose spezierie lavoravano ed esportavano in tutto l’Occidente i loro segreti medicinali.
La spietata e creativa concorrenza dei “sali in banco”, cioè dei ciarlatani che con l’aiuto di commedianti dell’arte pubblicizzavano e prescrivevano i loro prodotti, animava Piazza S.Marco e gli altri campi con spettacoli organizzati su palcoscenici improvvisati.
Solo le spezierie ufficiali della Repubblica producevano la teriaca, che costituiva un prodotto trainante l’economia cittadina perciò curavano molto la loro immagine abbellendo i loro negozi, alcuni dei quali ci restano ancora oggi.
Il Magistrato alla Sanità controllava la qualità dei farmaci e rilasciava anche ai ciarlatani le licenze di fabbricazione dopo averli esaminati, mentre spettava al Senato concedere privilegi agli inventori di medicamenti di pubblica utilità come racconterà Roberto Berveglieri il 29/1/2007.
Lunedì 4 febbraio Giorgio Moretti affronterà il tema delle disuguaglianze in sanità e il 12 febbraio il corso si chiuderà con una tavola rotonda sul potere terapeutico dell’acqua da Carlo Goldoni, che la fa prescrivere dal dott. Onesti alla finta ammalata, alle acque termali per la cura del corpo , fino alle acque per una buona tavola. Interverranno Paolo Antonetti e Giorgio Moretti.

Inaugurazione del Corso di Storia Veneta

Inaugurazione del Corso di Storia Veneta
diretto da Giuseppe Del Torre
“La società veneziana (secoli XIV-XX); forme di potere, rappresentanza politica, mobilità”
Gruppi dirigenti, cittadinanza, partecipazione al potere

Relatore: Claudio Azzara

Quest’anno il Corso di Storia Veneta è dedicato alle forme di potere e alla rappresentanza politica che si è estrinsecata a Venezia tra i secoli XIV° e XX°. L’idea è quella di tracciare, lungo un vastissimo arco di tempo, un quadro di come si siano sviluppate le forme di potere, la rappresentanza politica e la mobilità sociale nel corso della storia di Venezia. Dai gruppi di potere costituitisi alle origini fino all’età comunale, per poi attraversare il periodo della Repubblica, la crisi settecentesca, la dissoluzione dopo il 1797, il dominio francese ed austriaco, fino ad arrivare ai giorni nostri.

UR-MALO

Concerto per quattro voci di donna, pianoforte e cose

UR-MALO
Musiche di Claudio Ambrosini
per “Pomo pero” di Luigi Meneghello

Prima esecuzione assoluta

La sanità: dallo stato solidale al cittadino

Incontri con la città

La sanità: dallo stato solidale al cittadino
Ciclo di incontri coordinato da Mario Novarini
Quale organizzazione sanitaria per Venezia?

Alberto Vitucci (La Nuova Venezia) e Roberta Brunetti (Il Gazzettino) interrogano
il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia Maurizio Scassola,
il Direttore di Gastroenterologia dell’ULSS 12 veneziana Alfredo Saggioro e Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto

Spettacolo-Incontro Un sogno improbabile: una serata possibile con Goffredo, Guido e Virgilio

Ateneo Veneto, Casa di cultura Goffredo Parise e Regione Veneto
Spettacolo-Incontro
Un sogno improbabile: una serata possibile con Goffredo, Guido e Virgilio
Presentazione: Fernando Bandini
Voce recitante: Antonino Varvarà

In dicembre corre un anno dalla morte di Virgilio Scapin, e nell’anno del centenario della nascita di Guido Piovene l’Ateneo Veneto ha prodotto una serata-spettacolo che ricordi i due scrittori proprio nella Casa di Goffredo Parise, a Ponte di Piave. Nel 1963 infatti, Virgilio Scapin inaugurò la sua libreria “Do Rode” con Le Furie di Guido Piovene e la presentazione di Goffredo Parise, che per l’occasione scrisse il racconto Un sogno improbabile.
Nasce da qui l’idea di Un sogno improbabile. Una serata possibile con Goffredo, Guido e Virgilio, uno spettacolo che ripercorre quel giorno, con letture di testi dei tre autori da parte di Antonino Varvarà e la presentazione di Fernando Bandini, che all’inagurazione della libreria “Do Rode” era presente e che porterà il suo ricordo e la sua testimonianza.