50 anni del Premio Pietro Torta per il restauro di Venezia
Nel 2024 ricorre il cinquantesimo anniversario del Premio “Pietro Torta per il restauro di Venezia”, istituito nel 1974 dall’Ateneo Veneto nel ricordo dell’ingegner Pietro Torta (1896-1973), appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città lagunare, socio dell’Ateneo Veneto e per molti anni Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia.
Fino al 1997 l’animatrice del Premio è stata Paola Volo Torta, vedova dell’ingegnere; dopo la sua scomparsa, a partire dal 1999, il Premio è stato assegnato con cadenza biennale – con il contributo e la partecipazione dell’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Venezia e del Collegio degli Ingegneri di Venezia – a soggetti che si sono distinti nel promuovere o realizzare importanti interventi di restauro e recupero realizzati o completati nell’arco degli ultimi due anni nell’ambito dell’area metropolitana.
In occasione di questa ricorrenza l’Ateneo Veneto ha ideato una giornata celebrativa che si è tenuta venerdì 15 novembre 2024 nell’Aula Magna dell’istituto.
In apertura dei lavori la presentazione del libro “50 anni di Premio Pietro Torta per il restauro, in una Venezia che cambia” a cura di Maura Manzelle, presidente dell’ultima edizione del Premio, a cui ha fatto seguito il convegno di studi “L’eredità del costruito storico tra saperi, esigenze e nuovi valori” pensato come un confronto a più voci sul ruolo della disciplina e delle competenze dell’ingegneria.
In questi cinquant’anni infatti non solo è cambiata la città di Venezia ma è profondamente mutato anche il concetto di restauro, così come sono mutate le dinamiche sugli edifici storici che oggi rimandano a nuove sfide, legate alla transizione ecologica e al green deal, ai temi dell’abitare, dell’overtourism, alla difesa dai rischi ambientali.
Su questi temi sono stati invitati a confrontarsi alcuni esperti provenienti da differenti settori, come quello della ricerca, delle professioni e del mondo delle imprese che hanno potuto dare conto dell’insieme delle vecchie e delle nuove esigenze per la protezione e l’attualizzazione del costruito storico, mettendo in evidenza, mediante la condivisione delle proprie esperienze, i saperi e le tecniche che mirano a questo obiettivo.
La storia stessa dei cinquant’anni del Premio Torta del resto è una testimonianza di tutto questo: dalle edizioni dei primi anni, ancora legate al ricordo dell’ingegner Pietro Torta, si è passati a quelle caratterizzate da riflessioni e contenuti tecnico-scientifici sul restauro, fino agli interventi di rigenerazione urbana.
L’edizione del 2023 del Premio Torta infine ha chiuso una fase, perché la situazione della città ormai impone di chiedersi, oltre a come intervenire, anche per chi intervenire.
Massimo significato ha assunto quindi la scelta della Commissione di non assegnare il riconoscimento ad un premiato in carne e ossa ma a tutti i cittadini che “con ordinaria straordinarietà si impegnano per mantenere Venezia città viva ed attuale”.
Si è voluto in questo modo valorizzare l’attività di conservazione quotidiana del patrimonio che il singolo soggetto deve affrontare in una situazione che è estremamente complessa sotto vari profili (economico, burocratico, ecc.).
Adesso si apre una nuova fase, in cui le questioni sollevate dal Premio Torta per il restauro di Venezia possono ancora essere di stimolo e di profonda riflessione.