AI CITTADINI VENEZIANI IL PREMIO TORTA 2023
Sono i Cittadini veneziani i vincitori della XXXVII edizione del Premio “Pietro Torta” per il restauro di Venezia: veneziani per nascita o per scelta, cittadini che con ordinaria straordinarietà si impegnano ogni giorno per mantenere Venezia una città viva e attuale.
La cerimonia di consegna sì è tenuta sabato 25 novembre 2023 all’Ateneo Veneto di Venezia, alla presenza delle autorità istituzionali e del pubblico, accolti dalla Presidente dell’Ateneo Veneto Antonella Magaraggia, assieme al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia Mariano Carraro, al Presidente del Collegio degli Ingegneri di Venezia Sandro Boato e alla Presidente della Commissione del Premio Maura Manzelle.
All’inizio della cerimonia sono state esposte alcune paia di scarpe rosse davanti al tavolo dei relatori, per ricordare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
E’ stata quindi data lettura dell’indirizzo di saluto inviato dal Presidente della Regione Luca Zaia, mentre l’assessore Massimiliano De Martin ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e ha regalato il gagliardetto della città di Venezia alla Presidente Magaraggia e ai Presidenti Carraro e Boato.
La decisione della Commissione di assegnare quest’anno il Premio alla collettività di cittadini che promuovono e realizzano progetti diffusi di restauro, piuttosto che ad un singolo intervento, è arrivata alla fine di un lungo percorso di riflessione e di confronto e anticipa alcune tematiche che verranno trattate nel 2024, anno del Cinquantesimo anniversario del premio stesso.
Il Premio Torta infatti fu istituito dall’Ateneo Veneto nel 1974 in memoria dell’ingegner Pietro Torta, appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città, per anni presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia e Socio dell’Ateneo Veneto.
In questo mezzo secolo di vita il premio è stato assegnato (prima annualmente e dal 1999 con cadenza biennale) a soggetti che si sono distinti nel promuovere o realizzare importanti interventi di restauro e recupero del patrimonio di Venezia. Edizione dopo edizione le valutazioni delle varie Commissioni che si sono succedute hanno preso in considerazione ambiti sempre più ampi e complessi della Città Metropolitana di Venezia relativi al restauro del patrimonio edilizio, dell’architettura monumentale fino al paesaggio, all’ambiente e alle infrastrutture urbane. Partendo da questi presupposti la Commissione 2023 – composta da rappresentanti dell’Ateneo Veneto, dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia e del Collegio degli Ingegneri di Venezia – si è interrogata su che cosa significhi oggi “restauro” ‒ o meglio, l’intervento sull’esistente – e come si sia evoluto il concetto stesso del restaurare in questi ultimi cinquant’anni.
Quale miglior “restauratore” della propria città, dunque, di colui che se ne prende cura quotidianamente, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, con consapevolezza? Proprio i cittadini veneziani, gli abitanti di questa città (siano essi residenti stabili o solo temporanei), protagonisti di questa ordinaria straordinarietà, che si adoperano per consegnare alle giovani generazioni il patrimonio che hanno ricevuto in eredità, un tessuto urbano e sociale indubbiamente fragile, ma che può diventare laboratorio per il futuro, per un progetto di città condiviso e sostenibile, emblematico per le dinamiche in atto anche in altri centri storici nazionali.
Per completare un’edizione così speciale, si è pensato di dare un ruolo attivo nel contesto del Premio anche al volume che solitamente lo accompagna, curato quest’anno da Maura Manzelle e Francesco Trovò dell’Università Iuav di Venezia. A comporre questo mosaico di progetti e scenari per il futuro sono state invitate le maggiori Istituzioni veneziane, ed in modo particolare quelle che per loro stesso mandato hanno compiti di governance e un ruolo di progettualità per la città: dalla Regione del Veneto al Comune di Venezia, a enti pubblici e privati, fondazioni, Università, associazioni di categoria e istituti culturali.
Completa il volume un inserto di fotografie realizzate da Alessandra Chemollo, veneziana “per scelta” che da anni con la sua arte racconta la Venezia materiale e immateriale e che ha abbracciato l’idea che sta alla base di questa edizione del Premio Torta.
Il volume si presenta con una copertina “riflettente”, per fare in modo che i cittadini vedano loro stessi e “riflettano” su quello che fino a qui è stato fatto e su quanto sarà ancora possibile fare per la città. Nel corso della cerimonia del Premio Torta 2023 il libro è stato simbolicamente consegnato in sala alla Comunità veneziana e rimarrà a disposizione di quanti vorranno ritirarne una copia gratuita presso la Segreteria dell’Ateneo Veneto, in Campo San Fantin, a Venezia.
Significativo anche l’intervento di Tiziano Scarpa, invitato a leggere per il pubblico presente alla cerimonia alcuni passaggi del suo “Catalogo delle onde”, un testo che lo scrittore Premio Strega ha dedicato alle acque della laguna, elemento fondante dell’essere Venezia, come spunto per riflessioni sulla condizione della città e dei suoi abitanti.
La Commissione del Premio Pietro Torta per il restauro di Venezia 2023 è composta da: Maura Manzelle (Presidente), Gianmario Guidarelli, Mauro Marzo e Francesco Trovò (Segretario) per l’Ateneo Veneto; Mariano Carraro e Mario De Marchis per l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, Sandro Boato e Vittorio Drigo per il Collegio degli Ingegneri di Venezia.