LETTERE IMPOSSIBILI – Missive tra i grandi della letteratura immaginate da Paolo Puppa
L’Ateneo Veneto dedica al teatro i quattro venerdì di febbraio (5, 12, 19, 26) con le “Lettere impossibili” di Paolo Puppa.
Si tratta di quattro monologhi letti dall’autore-attore nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto e disponibili sul nostro CANALE YOUTUBE al venerdì, a partire dalle ore 18.00.
I monologhi hanno per protagonisti colossi della letteratura e della ribalta tardo ottocentesca e novecentesca come Ibsen e Strindberg, Svevo e Pirandello, Dino Campana e Sibilla Aleramo, Pier Paolo Pasolini e Don Milani.
Le Lettere impossibili, pubblicate circa dieci anni fa dall’editore Gremese, sono una invenzione di Paolo Puppa, e allo stesso tempo risultano costruite su basi documentate (là dove possibile anche mimando le tecniche espressive delle personalità ospitate) e su materiali biografici rispettosi della carriera dei protagonisti.
Le lettere sono messaggi febbrili, nell’attesa smaniosa e impotente di un segnale dell’altro che non può o non vuole arrivare. Il loro scopo è quello di mostrare la non reciprocità dell’investimento amoroso o dell’interesse portato dall’Io all’altro, quasi la spietata negazione del verso dantesco “Amor che a nulla amato amar perdona”. Le epistole vengono infatti per lo più siglate da raggelanti risposte, sempre sfasate e per lo più indirizzate a terzi, confermando la solitudine del Soggetto nel reale.
Paolo Puppa si trova qui a riunire le due facce del suo lavoro, quello storico-scientifico del professore universitario specialista di teatro, e quello inventivo del drammaturgo-performer; ogni lettura infatti è preceduta da una introduzione storica.
PROGRAMMA
Venerdì 5 febbraio: Vecchi e giovinette, una relazione disturbata
Venerdì 12 febbraio: Quanto può essere crudele un genio
Venerdì 19 febbraio: Lettere al sugo di polpetta
Venerdì 26 febbraio: Lasciate che i fanciulli vengano a me