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IL PASSATO DI POMPEI: PAUL ZANKER ALL’ATENEO VENETO

Venerdì 28 novembre 2014 (Aula Magna, ore 17.00) il professor PAUL ZANKER è il relatore della seconda conferenza del ciclo “Pompei: splendori e orrori di una città sepolta”. 
Paul Zanker, eminente studioso tedesco di archeologia classica, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa e autore di testi fondamentali sull’architettura antica, ha dimostrato come Pompei svolga un ruolo fondamentale nello studio del mondo romano, dato che la grande parte delle fonti letterarie e artistiche dell’antichità ci parla soltanto della cultura delle élite, mentre Pompei rappresenta al contrario una straordinaria testimonianza sulla vita quotidiana nella civiltà di Roma. 

Pompei – programma

Pompei è l’area archeologica più vasta e visitata del mondo, l’unico luogo dove è possibile rivivere la quotidianità dell’antica Roma. Oggi però, a fornirci notizie su Pompei è soprattutto la cronaca: negli ultimi tempi si sono susseguiti episodi di crolli e denunce di una gestione scandalosa di questo patrimonio inestimabile.
Attraverso questo nuovo ciclo articolato in tre incontri, tra ottobre a dicembre 2014, l’Ateneo Veneto intende parlare di Pompei non tanto come caso di cattiva gestione delle risorse pubbliche, quanto come di un’eccezionale testimonianza del mondo antico e al tempo stesso una straordinaria occasione di rilancio per il nostro patrimonio storico-artistico.
Se debitamente gestito e valorizzato, il caso di Pompei infatti dimostra che la cultura può risultare un incredibile volano anche per l’economia, come è avvenuto per la grande mostra “Life and death in Pompeii and Herculaneum” allestita al British Museum di Londra, su cui è basato il film/documentario proiettato all’Ateneo Veneto il 10 ottobre scorso.

Dal passato al futuro, di Pompei si parlerà anche sotto l’aspetto gestionale con il Soprintendente Massimo Osanna, nominato di recente come uno dei responsabili del Grande Progetto Pompei, il programma straordinario di interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro messo in atto dal Governo italiano.
Sarà la sua conferenza, venerdì 19 dicembre, a concludere il ciclo, con un ragionamento attorno al possibile rilancio di Pompei. Da questo colossale giacimento di risorse e di conoscenze infatti, se ben utilizzato, possono provenire prospettive economiche molto interessanti per un territorio in difficoltà come quello che circonda la grande città sepolta.

Il ciclo su Pompei sarà anche spunto per parlare in termini più generali della gestione del nostro straordinario patrimonio nazionale. L’auspicio è quello di sottrarre il caso specifico di Pompei (dov’è in gioco anche la credibilità del nostro paese) alla cronaca nera e ritornare a parlare del nostro patrimonio nelle pagine dedicate alla storia, all’arte e alla cultura.

Il ciclo di incontri è stato realizzato grazie alla collaborazione di funzionari del sistema di tutela (soprintendenza archeologica e musei nazionali) e docenti universitari.

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