GLI AUGURI DEL PRESIDENTE PER LA PASQUA 2020
Cari Soci, Amici e sostenitori dell’Ateneo Veneto,
non sappiamo ancora per quanto tempo proseguiranno le misure di contenimento della pandemia Covid-19. Finchè resteranno in vigore noi manterremo la sospensione delle nostre attività pubbliche e continueremo a lavorare nelle modalità consentite dalla legge per assicurare la pronta ripresa delle nostre iniziative culturali.
Stiamo facendo il possibile per riempire il vuoto che vediamo intorno a noi: abbiamo lanciato l’iniziativa #raccontacidite e siamo lieti che abbia riscosso e continui a riscuotere il vostro interesse. Ogni volta che è possibile, carichiamo nel canale YouTube dell’Ateneo Veneto filmati e racconti sui temi della nostra città: i più recenti sono quello su Francesco Pasinetti e sull’attività degli squerarioli. Continueremo a farlo per stimolare la vostra attenzione e farvi compagnia, quindi restate sintonizzati.
Molte delle nuove modalità di contatto a distanza che stiamo sperimentando in questi giorni sono utili e efficaci e le manterremo anche in futuro. Ci rendiamo però conto che non sono alternative ai nostri tradizionali incontri in Ateneo. Senza la socialità, il contatto interpersonale, la presenza fisica del pubblico agli eventi, l’Ateneo non può esprimere la sua funzione più importante, quella di fungere da agorà della nostra città, un luogo ove una comunità di cittadini discute in libertà sorretta dalla forza delle proprie straordinarie radici storiche.
Ma dobbiamo guardare avanti e per questo vorrei scambiare con voi alcune considerazioni sul dopo-corona virus, un periodo che si prospetta altrettanto impegnativo – se non ancora di più – in confronto ai drammatici giorni che stiamo vivendo.
Il covid-19 ha causato molti lutti nel nostro paese e portato incertezza e preoccupazione nelle nostre vite. Ma ha anche avuto una conseguenza positiva, quella di fugare ogni dubbio sul fatto che stiamo attraversando una fase storica drammatica caratterizzata da profonde e irreversibili trasformazioni: sul piano della politica, dove si è manifestata l’inadeguatezza nell’affrontare la crisi sia dei governi nazionali sia delle istituzioni europee, su quello dell’economia, che ha visto crollare la fiducia nel liberismo senza regole e nella globalizzazione, e su quello delle società civili, sempre più lacerate da inaccettabili diseguaglianze.
In questo quadro la nostra città, Venezia, deve affrontare i gravi problemi che da tempo ne minacciano l’esistenza e non vi sono più alibi per rinviarne ancora una volta la soluzione, perché di fronte alla gravità del momento è giunto il tempo del coraggio.
Quante volte ci siamo chiesti come sarebbe la nostra città senza il turismo che la devasta o priva del moto ondoso che ne consuma le rive e i palazzi? Oggi lo sappiamo, perché il covid-19 ci ha offerto la possibilità di effettuare un test estremo e fino a ieri inimmaginabile, annullando in un colpo solo e radicalmente turismo e onde delle imbarcazioni.
Non è questione di abolire il turismo, che resterà per forza di cose la spina dorsale dell’economia cittadina, né di bloccare barche e motoscafi vitali per la vita quotidiana dei residenti, ma di guardare a questi temi con occhi nuovi e innovatori, sorretti da fantasia ma coscienti della gravità e dell’urgenza del momento. Insomma con gli occhi del coraggio.
Noi ci impegniamo affinché l’Ateneo Veneto nel difficile periodo post-covid19 che ci attende discuta e analizzi questi complessi temi e lo faccia cercando la sintonia e il concorso di tutte le istituzioni culturali che operano in città.
Oggi più che mai sono indispensabili competenza e buona volontà per affrontare con successo questi difficili momenti.
Auguro a Voi tutti una Pasqua serena e Vi abbraccio nell’attesa di incontrarvi presto
Il Presidente
Gianpaolo Scarante