L’astrofisico Luigi Guzzo ci guida alla scoperta dell’universo oscuro con Euclid
E’ un affascinante viaggio alla scoperta della struttura dell’universo oscuro quello che l’astrofisico Luigi Guzzo propone lunedì 21 ottobre 2024 (Sala Lettura, ore 18.00), illustrando i primi risultati della missione Euclid.
Il satellite Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), definito il “telescopio per lo studio dell’universo oscuro”, è stato lanciato da Cape Canaveral il 1° luglio del 2023 con un vettore Falcon-9.
Nel febbraio scorso ha iniziato la sua campagna di osservazioni scientifiche con cui sta costruendo una mappa della distribuzione delle galassie e della materia oscura che coprirà quasi un terzo dell’intero cielo, spingendosi ad una profondità mai raggiunta prima e con una definizione straordinaria.
L’area coperta da Euclid in un’unica immagine è centinaia di volte più grande rispetto a quella coperta anche dai telescopi attualmente in azione. Euclid è uno strumento panoramico a largo campo che sarà in grado quindi di trovare tantissimi oggetti molto rari che saranno poi studiati nel dettaglio da telescopi più specializzati.
Nell’arco di sei anni, queste osservazioni ricostruiranno la struttura tridimensionale dell’universo nello spazio e nel tempo, fornendoci i dati per cercare di svelare il mistero delle due componenti oscure che risultano indispensabili nell’attuale modello cosmologico standard: di cosa è fatta la materia oscura che tiene assieme le galassie? Che cos’è l’energia oscura responsabile dell’espansione accelerata dell’Universo, scoperta poco più di vent’anni fa?
Con l’aiuto del professor Luigi Guzzo, coordinatore scientifico della missione Euclid dell’ESA, vedremo che cosa si conosce attualmente della struttura e della storia del nostro Universo nel suo insieme, cercando di capire da dove sorgono queste domande e in che modo Euclid si propone di rispondervi.
L’astrofisico racconterà anche la storia di questa straordinaria impresa spaziale iniziata nel 2007 grazie all’iniziativa di due gruppi, a guida italiana e francese, fino a descrivere le caratteristiche del satellite e degli strumenti che porta a bordo, per arrivare alle prime spettacolari immagini realizzate e rese pubbliche di recente.
Vedremo quindi come tutto questo sia l’inizio di una nuova storia nello studio dell’Universo, che sicuramente ci riserverà grandi sorprese.
Luigi Guzzo è docente di Fisica e Cosmologia del Dipartimento di Fisica “Aldo Pontremoli” dell’Università Statale di Milano e ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha lavorato come visiting scientist presso diverse istituzioni estere, tra cui l’ESO (European Southern Observatory), gli istituti Max Planck in Germania e le università di Edimburgo e Princeton. È autore di più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste con referee. Il suo interesse è rivolto alla cosmologia, in particolare allo studio della struttura a grande scala dell’Universo attraverso l’analisi di grandi campioni di galassie. In questo ambito ha ricevuto nel 2012 un “ERC Advanced Grant” dell’Unione Europea per studiare l’origine dell’accelerazione dell’espansione cosmica. È membro fondatore e coordinatore scientifico della missione Euclid dell’ESA, il satellite per mappare la geometria dell’Universo oscuro lanciato il 1° luglio 2023 da Cape Canaveral.