lunedì 09 Maggio 2022 - 17:30
Sala Lettura
Programma accademico
I sogni, tra filosofia e realtà
I SOGNI, TRA FILOSOFIA E VERITA’
Marcello Ghilardi (Università di Padova) conversa con Umberto Curi, autore del libro “Fedeli al sogno. La sostanza onirica da Omero a Derrida” (Bollati Boringhieri, 2021)
Introduce Guido Moltedo, Consigliere Ateneo Veneto
Dal sogno di Penelope raccontato nell’Odissea alla psicoanalisi di Freud, da Derrida fino ai film di Fellini, Kubrick e Nolan, la riflessione sul sogno si è consolidata assumendo il carattere di una vera e propria disciplina.
Nel suo nuovo saggio sull’onirocritica, Umberto Curi conduce il lettore in un’esplorazione filosofica e storico-letteraria di due dimensioni oniriche fondamentali. La prima è la sua valenza profetica rispetto a eventi futuri, la seconda è il rapporto che il sogno intrattiene con la verità, nel senso di esserne veicolo oppure deformazione e occultamento. Ma c’è anche – spiega l’autore – un modo differente di rivolgersi ai sogni, ossia lasciarli deliberatamente nella loro indeterminazione e ambiguità, riconoscendo in essi non il preannuncio del futuro, ma lo svelamento del passato. In questo modo, liberi dalle maglie dell’interpretazione, i sogni diventano messaggeri della memoria e riescono a svelare tutta la loro potenza.
Pagina dopo pagina si seguono le tracce che conducono fino a Theodor W. Adorno, secondo il quale è necessario sottrarre il sogno alla manipolazione operata dai processi interpretativi, quali essi siano. Stando a questa impostazione – che si riflette anche in alcune brillanti opere cinematografiche – si tratta di risvegliarsi, restando attenti al senso. Solo accettando questo peculiare statuto onirico si potrà rendere possibile ciò che pare impossibile: parlare dei sogni senza risvegliarsi, ovvero far parlare il sogno direttamente, in prima persona.