lunedì 29 Giugno 2020 - 08:00
Canale Youtube di Ateneo Veneto
Programma accademico
“LAGUNA” e “BLUD’ACQUA” di Michele Sambin
Il ciclo “STORYTELLING – Racconti veneziani”, che prosegue a distanza sul nostro Canale YouTube, propone questa settimana due nuovi racconti per immagini di Venezia, di natura sperimentale, nati dal clima generato nei primi anni Settanta da Giuseppe Mazzariol con l’Università Internazionale dell’Arte.
Si tratta di due mediometraggi realizzati da Michele Sambin, regista, musicista e pittore che da anni conduce una personalissima ricerca sul rapporto suono-immagine.
LAGUNA (durata 30′, Super 8, colore, sonoro magnetico) è stato girato nel 1971 e analizza l’ambiente lagunare mettendo in evidenza proprio tre diverse modalità di rapporto tra immagine e suono. La prima, oggettiva: ovvero, il suono è naturale. La seconda, emotiva: la musica esprime emozioni suggerite dalle immagini. La terza, utopica: la musica è il motore delle azioni creative che un gruppo di ragazzi compie nell’ambiente, nel tentativo di modificarne il destino.
Il secondo video, BLUD’ACQUA (durata 25′, 16 mm, colore, sonoro magnetico) è stato realizzato da Michele Sambin nel 1972 sempre nell’ambito degli studi dell’Università Internazionale dell’Arte. Pittura, immagini reali e musica seguono uno sviluppo parallelo nel corso del film. Il tema trattato è quello delle relazioni che hanno (o potrebbero avere) luogo in una città come Venezia. L’aspetto pittorico propone uno sviluppo cromatico della narrazione: se all’inizio il quadro pittorico si presenta totalmente nero, nel corso dell’opera appare sempre più colorato, fino a raggiungere relazioni cromatiche esasperate che sfociano nel bianco come somma di tutti i colori. Lo stesso criterio di sviluppo è adottato per le immagini reali che descrivono le relazioni tra gli esseri umani che abitano questa particolare città. Dalla totale assenza di scambio tra individui si passa ai rapporti obbligati che la città induce, fino alla necessità di creare nuove relazioni.
La musica (eseguita al termine del montaggio) è la traduzione sonora dello sviluppo proposto dalle immagini. Il free jazz conclusivo ci propone una visione di Venezia lontana dagli stereotipi.