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Giorno della Memoria 2015 – Il programma dell’Ateneo
Quest’anno l’Ateneo Veneto commemora il ‘Giorno della Memoria’ con una serie di appuntamenti che fanno parte del calendario delle attività coordinate dal Comune di Venezia. Si inizia giovedì 8 gennaio 2015 (Aula Magna, ore 18.00) con la conferenza di Marina Caffiero Rubare le anime. Conversioni e resistenze a Roma in età moderna. Martedì 27 gennaio (Aula Magna, ore 18.00) in esatta concomitanza con la data in cui vennero abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, la conferenza di Alberto Melloni, I protocolli di Auschwitz: fuggire e raccontare la Shoah. Lunedì 2 febbraio (Aula Magna, ore 18.00) sarà la volta della presentazione del libro di Marcello Pezzetti Il libro della Shoah italiana, mentre un altro libro, quello di Paola Frandini, Ebreo, tu non esisti. Le vittime delle leggi razziali scrivono al Duce, sarà presentato lunedì 9 febbraio (Aula Magna, ore 18.00). Nella stessa occasione sarà presentato anche un altro evento editoriale realizzato da Ateneo Veneto, Provincia di Venezia e ANPPIA. Gli atti della giornata di studio 1938 – 2008: l’Ateneo Veneto riflette sulle leggi razziali dello scorso 16 ottobre infatti sono stati raccolti in un piccolo libro. Il ciclo di attività dedicate al Giorno della Memoria si concluderà poi con la conferenza di Amos Luzzatto, martedì 10 febbraio (Aula Magna, ore 18.00) dal titolo Gli ebrei italiani a fronte del Sionismo e del reinsediamento ebraico in Palestina.

Corso di Storia Veneta 2009 Pensare il futuro

Lavori interrotti. Come garantire la salvaguardia urbana a Venezia?

Venezia è un pesce Tiziano Scarpa chiude il Corso di Letteratura Veneta

Arcipelago urbano: un progetto di città Incontro pubblico sul PAT – Piano di Assetto del Territorio

Incontro di civiltà Emmanuel Todd conversa con Giovanni Levi
In realtà è uno dei grandi intellettuali francesi e un ricercatore che adopera parametri non comuni per individuare linee di tendenza e dinamiche sociali. Fortemente polemico soprattutto nei confronti del Presidente Sarkozy, Todd offre una ardita interpretazione storica della attuale decadenza della Francia e degli USA. Da qui vuole partire Giovanni Levi, da grande storico qual è (e autore non meno polemico) per confrontarsi con Todd e per stimolarlo anche su una lettura critica della attuale condizione politica dell’Italia a confronto con quella della Francia.
L’incontro tra i due promette dunque non solo un confronto dei metri adoperati ma anche un’analisi innovativa della realtà che stiamo vivendo, in Italia e in Europa.

Armonie musicali. Armonie di volumi Una serata in onore di Andrea Palladio
Armonie musicali. Armonie di volumi è una serata ideata in onore del grande architetto vicentino Andrea Palladio, in occasione del quinto centenario della nascita. Il concerto di musiche dell’epoca del Palladio vede come protagonisti il liutista Massimo Lonardi e la soprano Silvia Frigato, giovane promessa della musica antica. Nell’ambito della serata l’editore Enrico Tallone presenterà anche il Manuale tipografico dedicato all’estetica dei caratteri da testo, all’impaginazione e ai formati, un volume in quarto grande, composto a mano con i caratteri Palladio disegnati da Alberto Tallone a Villa Maser nel 1949. Anche il programma della serata è stato stampato a tiratura limitata (333 esemplari numerati) facendo sempre uso dei caratteri Palladio.
L’ingresso è gratuito con prenotazione a info@fondazionemarcofodella.it
oppure via fax allo 041-5200487

In punta di penna. L’informazione raccontata dai protagonistiIl prezzo del velo, l’Islam visto da GIULIANA SGRENA
Il velo infatti rappresenta, non solo simbolicamente, l’oppressione della donna nel mondo islamico. Dietro la sua imposizione non si nasconde solamente il tentativo forzato di reislamizzazione ma c’è una vera e propria guerra contro le donne e il loro corpo. Si gioca qui la vera sfida democratica dell’altra sponda del Mediterraneo.

Il suono nascente. Convegno Nazionale di Filosofia della Musica e Recital pianistico
Filosofi della musica, estetologi, fisici, musicologi e compositori, traendo spunto dall’intuizione noniana del suono nascente (colto cioè nella purezza del suo sporgersi dal silenzio), ripercorreranno i momenti salienti della produzione compositiva e filosofico-musicale degli ultimi duecento anni, da Debussy e Bartók fino ai maestri del repertorio contemporaneo. La riflessione sulle innovazioni apportate dalle nuove tecnologie si coniugherà all’analisi del parametro tempo nella creazione musicale, affidata a due insigni compositori italiani, Giacomo Manzoni e Claudio Ambrosini, premiati con il Leone d’oro alla Biennale Musica 2007.
Il convegno, realizzato dall’Ateneo Veneto in collaborazione con A.GI.MUS. di Venezia e col patrocinio di IUAV e Università Ca’ Foscari, sarà completato da un recital pianistico del duo Grasso-Michielon, che si terrà venerdì 5 dicembre (Aula Magna, ore 21.00). Il programma comprende opere di Ambrosini, Bartók, Debussy, Ives, Ligeti, Manzoni, Messiaen, Ravel, Stockhausen e due prime esecuzioni assolute.

Come vivere il nostro tempo: la cultura economica La dimensione economica dell’attività sportiva

George Barbier e l’Art d’eco in Francia
George Barbier fu disegnatore di costumi per balletti e rappresentazioni teatrali e illustratore di moda. Per 20 anni guidò l’Ecole des Beaux Arts e fu anche designer di gioielli, creazioni in vetro e carte da parati. Scrisse a lungo per la prestigiosa Gazette du Bon Ton. Negli anni ’20 lavorò come costumista per Les Follies Bergere. Morì nel 1932, all’apice del suo successo.
Le opere in mostra a Palazzo Fortuny sono 138 tra quadri, disegni, foto, articoli, libri, manoscritti e film; provengono dalla collezione di Palazzo Mocenigo, dal Musée des Arts décoratifs di Paris, dal Musée des Beaux-arts di Nantes e dalla Biblioteca Nazionale di Francia.

Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte.
Relatore sarà il curatore Luca Massimo Barbero, che spiegherà le scelte operate per realizzare questo viaggio per immagini attraverso la vita di un personaggio vulcanico e poliedrico come il collezionista veneziano Carlo Cardazzo (1908-1963), che con Peggy Guggenheim ebbe una interessante intesa intellettuale. Personaggio centrale nella cultura italiana e internazionale del XX secolo, padre della celeberrima Galleria del Cavallino di Venezia, Cardazzo fu mecenate, editore, collezionista e gallerista. La mostra restituisce al pubblico proprio la molteplicità dei suoi interessi e la straordinaria attualità del suo modo di intendere e promuovere l’arte, che lo rende in qualche modo un alter ego di Peggy.

Quale futuro per il Fondaco dei Tedeschi? L’economia fa cultura, la cultura fa economia
Un nuovo incontro con la città promosso da Ateneo Veneto e Associazione “40xVenezia”. Questa volta al pubblico viene proposta una riflessione sui cambiamenti del tessuto cittadino, partendo dall’analisi del caso del Fondaco dei Tedeschi. L’appuntamento è per martedì 18 novembre (Aula Magna, ore 18.30) per una discussione che avrà come punto di partenza i principi della “Convenzione di Faro”, voluta dal Consiglio d’Europa nel 2005, che ha come cardine la presa di coscienza da parte dei cittadini del “Diritto al Patrimonio Culturale”. Ripercorrendo la storia di questo edificio storico veneziano, che si appresta a conoscere importanti trasformazioni dopo il passaggio di proprietà, l’incontro vuole proporre e raccogliere idee sul futuro del Fondaco, partendo dal presupposto che la cultura può essere anche volano per l’economia cittadina.

Corso di Letteratura Veneta Omaggio a Renato Pestriniero al Candiani
Nell’arco del pomeriggio sono previsti interventi critici, testimonianze e letture alla presenza dell’autore e, a seguire, la proiezione del film Terrore nello spazio (1965) di Mario Bava, tratto dal racconto di Pestriniero Una notte di 21 ore.

ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA Concerto dei vincitori del “Premio Venezia 2007”
Ad esibirsi lunedì 10 novembre, alle ore 20.00, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, saranno dunque Viviana Lasaracina, Premio Casella 2007, e Mirco Ceci, Premio Venezia 2007.
Il concerto è ad ingresso gratuito e l’invito al pubblico è di partecipare numeroso, per sostenere con la propria presenza gli inizi della difficile carriera di concertisti che questi giovani Maestri si avviano a intraprendere con grandi speranze.
A tutte le persone verrà dato in omaggio il CD dei due vincitori.

Come vivere il nostro tempo La cultura economica
Le lezioni sono rivolte ai giovani, in particolare a quelli che frequentano l’ultimo anno dei Licei o della Scuola Superiore, e sono tenute da docenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo la prima fase, svoltasi in primavera, la seconda prenderà avvio il 4 novembre con la lezione della professoressa Loriana Pelizzon, che si occuperà proprio della crisi economica mondiale in corso. Il ciclo di lezioni proseguirà poi in dicembre con la lezione del professor Moreno Mancin

La duplice lotta per i diritti di una donna kurda al parlamento turco Incontro con Leyla Zana
Leyla Zana è nata in Turchia nel 1961 in un villaggio nei pressi di Diyarbakir, la capitale virtuale del Kurdistan. Appartiene al popolo di etnia curda, 30 milioni di persone, al quale è negata la possibilità stessa di esistere. Nel 1991 viene eletta prima e unica deputata kurda al Parlamento turco, nelle file dell’allora Hep (partito del popolo). Dopo il giuramento in parlamento, Zana parla in kurdo, auspicando la fratellanza tra i popoli kurdo e turco. Viene immediatamente aperto un procedimento penale contro di lei. Processata, viene condannata a 15 anni per alto tradimento; viene incarcerata nel 1994 e rilasciata soltanto nel 2004.

Convegno Città, cittadini, classi dirigentiAteneo Veneto e Centro Candiani, 13-14 novembre 2008
L’Ateneo Veneto ha dedicato il tema dell’anno accademico 2008 al tema Città, cittadini, classi dirigenti, uno degli assi portanti attorno ai quali la cultura europea sta cercando e sperimentando soluzioni nuove, ma anche uno dei temi-base per i cittadini di Venezia e del Veneto di fronte agli attuali mutamenti sociali, culturali, economici e politici.
Ma le metropoli attuali sono davvero ancora terreno idoneo allo scambio tra cittadini e all’incentivazione della formazione e del ricambio di una classe dirigente? E le città medio-piccole hanno ancora una possibilità di questo tipo o invece debbono sottostare ad una omogeneizzazione che ne schiaccia l’identità? Più da vicino, guardando alla realtà di Venezia, la città lagunare come ha elaborato il tema della cittadinanza e del cittadino? Come ha prodotto le proprie classi dirigenti? Che prospettiva si può individuare per i prossimi decenni?
Attraverso il convegno – che l’Ateneo Veneto e il Centro Culturale Candiani hanno organizzato assieme – ci si propone di offrire idee e strumenti di analisi per riflettere su queste tematiche, a partire dalla condizione generale del cittadino ma anche dalla situazione specifica di Venezia.
Interverranno studiosi di storia, sociologia, economia, teorici della politica, operatori e amministratori pubblici. I lavori saranno divisi tra la sede del Centro Candiani, a Mestre (13 novembre) e quella dell’Ateneo, a Venezia (14 novembre).

Testi e contesti urbani Il nuovo Corso di Storia della Letteratura veneta
Ogni lezione si baserà sulla spiegazione di specialisti diversi, accompagnata dalla lettura di passi scelti, a cura di Antonino Varvarà. Saranno inoltre distribuiti materiali di approfondimento e rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza.
Gli incontri si terranno ogni martedì, alle ore 17.30, fino a martedì 9 dicembre, con la lezione conclusiva tenuta da Tiziano Scarpa.

Gli ebrei nella storia d’Italia
Ha preso avvio all’Ateneo Veneto un nuovo ciclo di conferenze che si prefigge di illustrare i caratteri e il ruolo che gli ebrei ebbero nell’ambito della società nazionale, tra Medioevo ed età contemporanea.
Illustri studiosi esperti della materia, tratteranno di volta in volta argomenti specifici della presenza ebraica, raccordandoli e confrontandoli con le problematiche che ancora oggi interessano la convivenza nazionale.
Le conferenze avranno cadenza mensile.
Dopo Benjamin Arbel, dell’Università di Tel Aviv, che si è occupato della comparsa dei mercanti ebrei nel Mediterraneo, nel Cinquecento, il 20 novembre (Sala Tommaseo, ore 18.00) Renata Segre tratterà il tema Prima del Ghetto, a Venezia e altrove, in Italia. Dopo la Serenissima e Venezia, oggetti delle prime due lezioni del ciclo, lo sguardo spazierà sull’Italia dei ghetti, di cui parlerà in dicembre Giovanni Levi. All’inizio del 2009 Marina Caffiero svilupperà il tema della Chiesa missionaria, alla quale farà seguito Alberto Melloni che terrà la sua conferenza in concomitanza del “Giorno della memoria”. A cocludere il ciclo di conferenze sarà invece Amos Luzzatto, che analizzerà il Sionismo e la realtà dello Stato di Israele visti dall’Italia.

1938-2008: l’Ateneo Veneto riflette sulle leggi razziali
Settant’anni fa entrarono in vigore quelle leggi per la “difesa della razza italiana” che – preparate nell’ottobre 1938 dal Governo Mussolini, sottoscritte dal Re e convertite in Regio Decreto di Legge (n. 1728) il 17 novembre – disegnavano una politica razzista italiana consonante con quella già in atto in Germania. Le conseguenze – a tutti i livelli – di quegli aberranti decreti non tardarono a farsi sentire. L’Ateneo Veneto – come tutte le Accademie italiane – applicò quelle leggi ai propri Soci. L’occasione dell’anniversario di quei decreti è dunque per l’Ateneo anche un’occasione per ripensare dolorosamente a se stesso, a quel che accadde al proprio interno nel 1938-39 e a come più tardi – caduto il regime fascista e terminata la guerra – fu rielaborata tutta la situazione dei Soci, sia per la riammissione sia per l’epurazione.
L’incontro del 16 ottobre prossimo (Aula Magna, ore 17.00) prevede una relazione di contestualizzazione generale a cura di Simon Levis Sullam, una relazione della storica Annalisa Capristo sull’effetto che le leggi razziali ebbero sui soci ebrei dell’Ateneo Veneto, una relazione di Marina Niero sull’atteggiamento che tenne l’istituto, tra discriminazione ed epurazione, e infine una relazione-testimonianza di Roberto Bassi che in quelle vicende fu coinvolto.

Ripartono i corsi dell’Ateneo
Si inizia mercoledì 15 ottobre (Aula Magna, ore 17.30) con la lezione del professor Antonio Carile: L’Alto Adriatico periferia romana orientale.
Le lezioni proseguiranno poi ogni mercoledì, sempre alle 17.30, fino al 19 novembre 2008.
Inizia invece martedì 21 ottobre (Sala Tommaseo, ore 17.30) il Corso di letteratura veneta che quest’anno ha per filo conduttore i Testi e contesti urbani, da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa. La lezione di apertura è affidata a Cesare De Michelis, che parlerà delle Venezie di Ippolito Nievo.
Gli incontri si terranno ogni martedì, alle ore 17.30, fino a martedì 9 dicembre, con la lezione conclusiva tenuta da Tiziano Scarpa.
Lunedì 10 novembre (Centro Culturale Candiani, ore 16 – 20) un particolare approfondimento sarà dedicato allo scrittore veneziano Renato Pestriniero, in occasione del suo 75° compleanno.

LINA MERLIN. Una madre della Repubblica Presentazione del film-documentario

Le attività dell’Ateneo Veneto si interrompono per la pausa estiva. Riprenderanno come di consueto con l’inizio dell’autunno.

Sulle regole GHERARDO COLOMBO all’Ateneo Veneto
La giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, segnato dall’incomunicabilità. La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. E’ questo il nucleo del nuovo libro di Gherardo Colombo che, dopo più di trent’anni in magistratura e decine di inchieste giudiziarie che hanno segnato la storia italiana recente, riflette sulla cultura della giustizia e sul senso profondo delle regole. Senza rispetto delle regole infatti, non potremmo vivere in società. Ma senza una discussione pubblica sulle ragioni delle regole, la vita in società non potrebbe fare passi avanti, non riuscirebbe a immaginare nuovi diritti né a creare forme migliori di convivenza. La presentazione de Sulle regole all’Ateneo Veneto – lunedì 30 giugno, ore 18.00 – sarà occasione per discutere anche dei diversi modelli di società creati: modelli verticali, basati sulla gerarchia, la competizione, la centralità della pena. E modelli orizzontali, più rispettosi della persona, orientati al riconoscimento dell’altro, capaci di sperimentare soluzioni alternative alla punizione e all’esclusione.

Claudio Ambrosini UR-MALO. DA MENEGHELLO.
Dopo il concerto eseguito in prima assoluta lo scorso dicembre, Claudio Ambrosini torna all’Ateneo Veneto per presentare il suo libro Ur-Malo, da Meneghello. Polittico per quattro voci di donna, pianoforte e cose, che raccoglie la partitura originale dell’opera, i testi di Meneghello e il CD con la registrazione del polittico. La presentazione di questo prezioso volume (realizzato con il contributo della Regione del Veneto e del Casinò di Venezia) si terrà giovedì 12 giugno alle ore 18.00, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto. La pubblicazione si inserisce nella prospettiva di produzione culturale dell’istituto, una prospettiva che in questo caso intende esplorare e illustrare non solo la continuità della produzione artistica nel Veneto ma anche le linee nuove di sviluppo e perfino di frattura.
A presentare il libro saranno (oltre all’autore, il Maestro Claudio Ambrosini) Rosella Mamoli Zorzi, Sandro Cappelletto e GioBatta Meneguzzo

GIANCARLO GALAN. IL NORDEST SONO IO
Ospite d’eccezione dell’Ateneo Veneto, martedì 3 giugno (ore 17.30, Aula Magna) è Giancarlo Galan. Il Presidente della Regione del Veneto viene per presentare Giancarlo Galan. Il Nordest sono io, libro-intervista realizzato con il giornalista Paolo Possamai, che ha già suscitato molto scalpore al recente Salone del Libro di Torino. L’incontro, coordinato da Roberto Papetti, sarà occasione per passare in rassegna gli ultimi 14 anni di vita del Veneto, visti attraverso gli occhi del più potente governatore d’Italia. Nell’instant-book realizzato a ridosso delle elezioni del 13 e 14 aprile scorsi, Giancarlo Galan racconta come vuole rivoluzionare la politica nazionale a partire dalla sua terra. Parla della costruzione di un nuovo partito, sul modello della Südtiroler Volkspartei, del Veneto come laboratorio nazionale per le riforme costituzionali e per il federalismo fiscale, ed esamina uno per uno i grandi dell’industria, della politica, della Chiesa nordestina e nazionale, indicando con chi andrebbe in vacanza.

QUEL CHE NON E’ DATO E’ PERSO L’Ateneo Veneto per una cultura della pace
Si rinnova l’appuntamento con Quel che non è dato, è perso. Omaggio a Tiziano Terzani per una cultura di pace. La rassegna, promossa dall’Associazione Settemari con il patrocinio della Provincia e del Comune di Venezia, quest’anno è dedicata alla memoria del genocidio cambogiano. Per 4 giorni, dal 3 al 6 giugno, il popolo di Tiziano Terzani si è dato appuntamento a Venezia per seguire dibattiti, spettacoli e testimonianze dai Paesi in cui i diritti umani sono costantemente violati. L’appuntamento del 4 giugno all’Ateneo Veneto (ore 17.00, Aula Magna) Da Tienanmen a Baghdad: viaggio nella violazione dei diritti umani passerà proprio in rassegna storie di guerre e di violenze che si registrano in Cina, Tibet, Pakistan, Afghanistan e Iraq, raccontate dalla viva voce di alcuni testimoni oculari.

La Voce di San Marco (1946-1975)
Il volume che viene presentato all’Ateneo Veneto lunedì 26 maggio (Aula Magna, ore 18.00) è una nuova tessera di quel variegato mosaico costituito dalla collana “Novecento a Venezia”, ideata e diretta da Mario Isnenghi. Una collana che vuole essere una specie di pavimento alla veneziana, qualcosa “che sta sotto e che sostiene, fatto di pietruzze e frammenti vari in un composto fantasioso”. Andando per archivi, biblioteche, musei e palazzi, “Novecento a Venezia. Le memorie, le storie” racconta non solo la vita del secolo scorso di Venezia, ma anche quella della Giudecca, di Mestre, di Marghera. Nel volume La Voce di San Marco l’autore Giovanni Vian ripercorre le alterne vicende del settimanale dei cattolici veneziani stampato dal 1946 al 1975, ritornando così ad un periodo cruciale per Venezia e per l’Italia repubblicana. Nell’arco di tre decenni il giornale fu lo specchio delle posizioni assunte dalla Chiesa e dai cattolici veneziani, riflettendo gli orientamenti di patriarchi come Angelo Roncalli, Giovanni Urbani, Albino Luciani, senza mai rinunciare al tentativo di presentare un proprio specifico punto di vista sulla società e sul costume.

In punta di penna. L’informazione raccontata dai protagonisti RICCARDO IACONA dialoga con Adriano Favaro
E’ il giornalista televisivo Riccardo Iacona il protagonista del secondo appuntamento del ciclo In punta di penna, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto in collaborazione con l’Ateneo Veneto e l’Enel.
Da poco rientrato dai Balcani, dove ha realizzato reportage sulla situazione socio-politica dell’area, venerdì 16 maggio 2008 (Aula Magna, ore 20.45) Riccardo Iacona si confronterà con il collega del ‘Gazzettino’ Adriano Favaro sul tema La guerra infinita: le diverse frontiere del giornalismo.
In punta di penna è un’iniziativa nata con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul tema della qualità dell’informazione e sul ruolo del giornalista. Il ciclo offre al pubblico un’interessante occasione di incontro con autorevoli protagonisti di diversi ambiti, dalla tv alla carta stampata, dai new media alla letteratura, per un confronto sul futuro dell’informazione in relazione ai grandi temi della contemporaneità.
La serata sarà presentata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, e dal presidente dell’Ateneo Veneto, Antonio Alberto Semi.

LA FORMAZIONE DEL GIURISTA EUROPEO Seminario di Studi
Lo Statuto dei diritti dei cittadini dei paesi membri dell’Unione Europea è profondamente cambiato. Grazie alle possibilità aperte dal processo di integrazione infatti, sono offerte alle generazioni presenti e a quelle future diverse prospettive individuali, sociali ed economiche. Per poterne fruire è necessario conoscere e studiare le fonti e i contenuti del nuovo diritto europeo. A questo scopo la Scuola Dottorale Interateneo in Scienze Giuridiche “Ca’ Foscari” ha organizzato questo seminario di studi per presentare il ricco Manuale di diritto privato europeo, scritto a più mani con il coordinamento di due giuristi di indiscusso prestigio scientifico quali Carlo Castronovo e Salvatore Mazzamuto. Un’eccellente occasione formativa, non solo per gli addetti ai lavori, organizzata presso l’Ateneo Veneto sabato 10 maggio, con inizio alle ore 9.30.

SANTOMASO E L’OPZIONE ASTRATTA
Ecco un nuovo incontro organizzato dall’Ateneo Veneto sulle grandi mostre allestite in città. Questa volta il nostro istituto offre al pubblico la possibilità di rileggere buona parte della pittura italiana ed europea della seconda metà del Novecento, attraverso la grande retrospettiva che la Fondazione Cini dedica a Giuseppe Santomaso nel centenario della nascita.
La conferenza, tenuta dal professor Nico Stringa, curatore della mostra, si terrà mercoledì 14 maggio, alle 17.30, in Aula Magna.
L’incontro si configura come una preziosa opportunità per conoscere meglio la figura di Santomaso, dalla sua passione per la natura morta al linguaggio cubista, e anche altri pittori italiani e stranieri che intrecciarono il loro itinerario artistico con quello del Maestro veneziano

Portali a Venezia. Funzioni, forme, materiali nelle opere di aspetto romanico e gotico
Presentazione del volume martedì 6 maggio, ore 17.30
Con Portali a Venezia, di Guido Rossi e Gianna Sitran, l’Ateneo Veneto prosegue la sua attività editoriale volta a fornire strumenti utili per la conoscenza della città. Il volume – pubblicato assieme a Cierre edizioni – contiene i risultati di una ricerca durata molti anni, che ha consentito di rilevare i portali di aspetto romanico e gotico (sia d’acqua sia di terra) tuttora presenti nell’edilizia civile veneziana, e di studiarne funzioni, forme, materiali, trasformazioni – talora anche maldestre – cui sono stati sottoposti nel corso dei secoli. Ne risulta, attraverso quello che può sembrare un dettaglio architettonico, un affresco della vita e della trasformazione della città. La ricerca è stata condotta con grande rigore scientifico e i materiali esposti, le schede di rilevazione, le fotografie e i disegni che la completano costituiranno anche un punto di riferimento nel continuo lavoro di restauro che la città richiede. Non ultimo, tra i pregi di questo volume c’è la facilità di consultazione, non solo da parte dei tecnici ma da parte dei singoli cittadini stessi, che potranno conoscere la storia e il significato di questo o quell’arco che sono abituati a vedere quasi distrattamente, o che potranno ritrovare tra le schede e nei singoli capitoli pezzi di storia della propria attuale abitazione.

INCONTRI PER LA CITTA’ Produrre arte/Produrre artisti
Produrre arte/produrre artisti è il titolo volutamente provocatorio che l’Ateneo Veneto ha scelto per questo Incontro per la città. Venezia può essere qualcosa di diverso dalla vetrina internazionale che è ormai diventata e che rischia di diventare una vetrina di supermarket? Nella sua lunga storia, la città ha avuto momenti gloriosi di creazione artistica, resi possibili da botteghe artigiane che costituivano un vero terreno di cultura per grandi artisti o da grandi artisti che potevano creare i loro studi-bottega a Venezia. Oggi, con Biennale, Ca’ Foscari, IUAV, Accademia e Conservatorio, Venezia potrebbe ricostruire un tessuto produttivo in campo artistico, anche attraendo artisti. Produrre artisti su ordinazione non è possibile ma senza un tale tessuto è certo che non “nasceranno” grandi artisti: produrre arte – esattamente come produrre grandi risultati traendoli dalla ricerca pura – è possibile solo se si creano le condizioni perché il pensiero possa diventare creativo. Il progetto del Politecnico delle arti può cercare di realizzare questo tramatura di base per la produzione di arte? Cosa implica per la città puntare su questa prospettiva? Che idea di città dobbiamo avere per investire su questa idea di produzione?
Ne parleranno i responsabili delle istituzioni veneziane implicate: Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto, Paolo Baratta, Presidente della Biennale, Carlo Magnani, Rettore dello IUAV, Franco Miracco, Regione del Veneto, Carlo Montanaro, Direttore dell’Accademia di Belle Arti e Antonio Paruzzolo, Presidente del Conservatorio “Benedetto Marcello”.

IN CHE MONDO VIVIAMO Come vivere il nostro tempo: la cultura economica.
L’economia e l’azienda nelle sue molteplici forme sono elementi sui quali tutti noi siamo non solo interessati ma coinvolti in prima persona. Tutti i cittadini devono fare i conti con l’economia, sia quella generale (quella che riguarda i macrosistemi), sia quella aziendale, che si occupa del funzionamento delle aziende. Il nuovo ciclo di incontri sull’economia che presenta l’Ateneo Veneto, in collaborazione con la Fondazione di Venezia, si rivolge ai giovani, in particolare a quelli che frequentano l’ultimo anno dei Licei o della Scuola Superiore. Il programma prevede per l’anno in corso due fasi, una prima tra aprile e maggio e una seconda in autunno, alla ripresa delle lezioni. I temi affrontati saranno trattati da docenti della Facoltà di Economia dell’Università di Ca’ Foscari (che ha patrocinato l’iniziativa), e da testimoni del mondo del lavoro e dell’economia. I due appuntamenti di primavera sono fissati per lunedì 21 aprile e lunedì 19 maggio.

VITA DI GIORNALE Aprile e maggio 2008
“La preghiera del mattino dell’uomo moderno è la lettura del giornale” sosteneva Hegel; ma oggi il pubblico dei lettori si pone molte domande critiche su cosa stiano diventando giornali e giornalisti. Titoli gridati, scoop inventati solo per vendere copie in più: ma è proprio così? Perché delitti e gossip attirano più delle buone notizie? E dove rischia di finire il giornalismo d’inchiesta, quello che cerca di sviscerare la verità dei fatti? Il ciclo di incontri organizzato dall’Ateneo in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, cerca di approfondire questi temi facendo conoscere meglio una delle professioni più ambite e al tempo stesso più criticate. E lo fa attraverso la voce di giornalisti di chiara fama, invitati a raccontare la vita del direttore, dell’inviato speciale, del cronista o del collaboratore.
Vita di giornale, che si conclude con un confronto tra tre inviati speciali (lunedì 12 maggio, ore 17.30, sala Tommaseo) è rivolto in special modo agli studenti e a tutti i giovani, spesso affascinati dal mondo dell’informazione.

QUESTIONI DI FILOSOFIA CONTEMPORANEA
Dopo il ciclo dedicato alla globalizzazione, riprende la collaborazione tra Ateneo Veneto e Associazione culturale Casadelluomo, questa volta per investigare un ambito complesso come quello della filosofia contemporanea.
Gli incontri, che iniziano ad aprile e si protrarranno fino a giugno, si avvalgono della partecipazione di docenti dell’Università di Ca’ Foscari.
Si inizia giovedì 17 aprile (ore 17.30, sala Tommaseo) con un seminario sulla relazione corpo-mente, così come viene affrontata nell’ambito della filosofia del linguaggio. Negli incontri successivi ci si occuperà ancora del linguaggio, poi di Bioetica e di testamento biologico, del perché richiedere una legge che affronti il tema della malattia in un mondo nel quale scienza e tecnica ci interrogano sui confini della vita. Ci sarà spazio anche per interrogarsi sul significato del termine Estetica e sui mutamenti che il diritto e il concetto tradizionale di democrazia hanno subito nel corso degli ultimi cento anni. Il ciclo si conclude il 3 giugno con un seminario sulla responsabilità politica e morale dei cittadini, a partire dalle esperienze del ’68 e degli anni 70.

KIRAN DESAI INAUGURA INCROCI DI CIVILITA’ Mercoledì 26 marzo, ore 18.00 – Aula Magna
In occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Venezia celebra la sua vocazione antica di crocevia di genti e culture promuovendo quattro giornate letterarie che invitano a conoscere le esperienze umane e artistiche di famosi romanzieri e poeti dei cinque continenti. I protagonisti di questo Festival della letteratura globalizzata saranno: Anita Desai, la più celebre scrittrice indiana vivente, che riceverà in questa occasione il premio Ca’ Foscari; Kiran Desai, autrice del pluripremiato romanzo sulla globalizzazione Eredi della sconfitta; Alexis Wright, scrittrice e attivista dei diritti degli aborigeni australiani; Chris Abani, giovane narratore che racconta i dilemmi della Nigeria contemporanea e dei migranti africani negli Stati Uniti; Meena Alexander, poetessa che col suo sguardo abbraccia l’India, New York e Venezia; Gabriella Ghermandi e Cristina Ubax Ali Farah, nuove voci della letteratura italiana che rivisitano l’esperienza coloniale africana; Linton Kwesi Johnson, grande poeta, musicista e performer della diaspora africana in Inghilterra.

FERMOIMMAGINE 2008 Martedì 18 marzo 2008 dalle 15 alle 24
Città, cittadini e classi dirigenti
Il tradizionale appuntamento dell’Ateneo con il cinema si svolgerà anche quest’anno in una giornata no-stop, secondo la modalità sperimentata nel 2007.
Il tema accademico dell’anno verrà declinato in tre momenti, uno dedicato a Venezia (con un documentario sui divertimenti dei bambini nel dopoguerra e la presentazione del Terrorista, sulla classe dirigente che si è formata dalla Resistenza), uno al Veneto (con la presentazione di alcune ricerche originali dell’Università di Padova) e uno sguardo finale sul cinema d’impegno civile, quello di Francesco Rosi recente Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino (Le mani sulla città). A presentare i diversi appuntamenti storici, storici del cinema, giovani e meno giovani, studiosi e appassionati. In collaborazione con il Circuito Cinema del Comune di Venezia e il Tars di Ca’ Foscari.

DANIEL PENNAC IN PUNTA DI PENNA
In punta di penna. L’informazione raccontata dai protagonisti, è il titolo del ciclo di incontri organizzato dall’ Ateneo Veneto e dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto sulla realtà narrata attraverso la scrittura. Il primo appuntamento è per mercoledì 27 febbraio (Aula Magna, ore 20.45) ed ha per protagonista lo scrittore francese Daniel Pennac, creatore della figura di Benjamin Malaussène, capro espiatorio di professione, e della sua indimenticabile famiglia. Seguiranno altri incontri con “grandi firme” del mondo del giornalismo e della comunicazione che affronteranno il tema della qualità dell’informazione, della correttezza e del diritto di raccontare i fatti fornendo gli strumenti per conoscere e capire la realtà sempre più complessa che ci circonda e i mutamenti profondi che la caratterizzano. Il ciclo di incontri vuole offrire anche un’occasione di confronto sul futuro dell’informazione in relazione ai grandi temi della contemporaneità. In punta di penna è realizzato in collaborazione con Enel, Ferpi, e con il Patrocinio del Comune di Venezia.

CORSO DI STORIA DELL’OREFICERIA 2008
Venezia, si è sempre detto, è un luogo di incontro di culture e confessioni religiose diverse o “foreste”. Qualcosa di più di una presenza, considerando che molte di queste realtà insediate e radicate nella città e nel territorio da secoli sono ancora vitali. Il Corso di Storia dell’Oreficeria che l’Ateneo Veneto ha organizzato anche per il 2008, si propone di restituire – grazie alla preziosa collaborazione di istituzioni e studiosi – la conoscenza di quei Tesori conservati nelle chiese, nelle scuole, negli spazi museali della città. La prima lezione, martedì 19 febbraio, tratterà ad esempio dell’oreficeria cerimoniale ebraica conservata nelle Sinagoghe veneziane. Per favorire il coinvolgimento della cittadinanza, il corso è corredato da visite straordinarie ai Tesori. Le visite saranno effettuate il pomeriggio successivo alla lezione specifica. Delle singole visite verrà data comunicazione attraverso i giornali locali. Considerando la delicatezza dei luoghi, si tratta comunque di accesso a numero limitato. Le prenotazioni si possono effettuare direttamente in Ateneo il giorno stesso della lezione.

Lezioni di storia in memoria di Giannantonio PaladiniLa religione civile negli Stati Uniti: verso un’era teopolitica?
Terza edizione della lezione di storia organizzata da Ateneo Veneto con la Fondazione di Venezia e l’Università di Ca’ Foscari al fine di ricordare la figura del professor Giannantonio Paladini, già consigliere generale della Fondazione e presidente dell’Ateneo. Dopo le prime due edizioni che hanno visto come relatori Paul Ginsgorg e Paolo Prodi, la scelta del Comitato Scientifico è caduta quest’anno su Emilio Gentile. Scrittore e storico noto in campo internazionale, Gentile è stato insignito di diversi premi fra cui il Premio ‘Hans Sigrist’ attribuitogli dall’università di Berna nel 2003 per i suoi studi sulle religioni della politica. Si occupa principalmente di storia del fascismo, della sacralizzazione della politica e dei totalitarismi in generale. Insieme a Giovanni Filoramo e Gianni Vattimo ha scritto il saggio Cos’è la religione oggi? pubblicato da ETS.
Alla lezione di martedì 29 gennaio (ore 18.00, Aula Magna) interverranno Antonio Alberto Semi, Mario Geymonat e Mario Infelise.

INAUGURAZIONE DEL 196° ANNO ACCADEMICO
Sarà Stefano Rodotà a inaugurare il 196° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto. La cerimonia si terrà sabato 19 gennaio 2008, alle ore 11, nell’Aula Magna dell’Istituto di campo san Fantin, con una prolusione sul tema La nuova cittadinanza tra tecnologie e diritti.
Rodotà, giurista e uomo politico (Cosenza,1933) è ordinario di diritto civile all’Università di Roma La Sapienza. Dopo quattro esperienze parlamentari tra il ’79 e il ‘94, dal 1997 al 2005 è stato presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali e ha presieduto il gruppo europeo per la tutela della privacy. Tra i suoi libri più recenti: Libertà e diritti in Italia (1997), Questioni di bioetica (1997), Repertorio di fine secolo (1999), Tecnopolitica (2004), Intervista su privacy e libertà (2005).

STORIA DELLA SANITA’ Medici, spezieri e saltimbanchi nella Serenissima e oltre
Sempre a gennaio torna anche il ciclo di conferenze sulla Storia della Sanità, che l’Ateneo Veneto organizza onorando la tradizione che lo ha visto nascere dalla Veneta Società di Medicina.
Si partirà martedì 22 gennaio dalla storia del ricco mercato dei farmaci e degli elisir di lunga vita in una Venezia-emporio in cui le numerose spezierie lavoravano ed esportavano in tutto l’Occidente i loro segreti medicinali. Accompagnati dalla proiezione di numerose illustrazioni, si racconterà l’attività dei ciarlatani che con l’aiuto di commedianti dell’arte pubblicizzavano e prescrivevano i loro prodotti, e quella del Magistrato alla Sanità che controllava la qualità dei farmaci e rilasciava le licenze di fabbricazione, mentre spettava al Senato concedere privilegi agli inventori di medicamenti di pubblica utilità. Il corso si chiuderà il 12 febbraio con una tavola rotonda sul potere terapeutico delle acque, dalle cure termali a quelle per la buona tavola.

CORSO DI STORIA VENETA La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità
A gennaio torna il Corso di Storia Veneta che quest’anno ha per titolo La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità. Il Corso, come è ormai consuetudine, si inserisce nel tema dell’anno dell’Ateneo, “Città, cittadini e classe dirigente”. L’idea è quella di tracciare, lungo un vastissimo arco di tempo, un quadro di come si siano sviluppate le forme di potere, la rappresentanza politica e la mobilità sociale nel corso della storia di Venezia. Dai gruppi di potere costituitisi alle origini fino all’età comunale, per poi attraversare il periodo della Repubblica e arrivare alla crisi settecentesca, alla dissoluzione dopo il 1797 e al dominio francese ed austriaco.

UR – Malo da Luigi Meneghello Prima esecuzione assoluta
Dopo la felice esperienza Dai Filò di Zanzotto, Ateneo Veneto prosegue nella sua opera di valorizzazione della cultura veneta e della produzione musicale di artisti veneti. Da queste premesse è nato Ur-Malo, polittico per quattro voci di donna, pianoforte e cose, una partitura originale che il maestro Claudio Ambrosini ha composto su Pomo Pero. Paralipomeni d’un libro di famiglia di Luigi Meneghello (Rizzoli, 1974). I testi poetici che concludono il volume dello scrittore vicentino recentemente scomparso, sono risultati infatti particolarmente adatti alla musicalizzazione. Le filastrocche, i non-sense, le collane di termini lessicali nate dalla penna di Meneghello, richiamano uno straordinario mondo poetico che scaturisce proprio da quel deposito culturale veneto che ciascuno di noi ha soggettivizzato. Il polittico Ur-Malo da Meneghello di Claudio Ambrosini sarà eseguito in prima assoluta martedì 18 dicembre nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, preceduto dal trittico per quattro voci di donna e pianoforte Dai Filò di Zanzotto (2003).
L’introduzione al concerto – che è realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e il Casinò di Venezia – è affidata al professor Tiziano Zanato dell’Università di Ca’ Foscari. Nel corso della serata sarà anche presentata l’edizione della partitura autografa e del cd della nuova opera.

Nuovo volume edito dall’Ateneo Veneto OREFICERIA SACRA A VENEZIA E NEL VENETO. Un dialogo tra le arti figurative
Dal 2004 l’Ateneo Veneto ha avviato un corso di storia dell’oreficeria, che si affianca agli altri corsi istituzionali dell’Ateneo Veneto. Gli esiti delle lezioni sono stati ora raccolti in un prezioso volume dedicato all’oreficeria sacra a Venezia e nel Veneto, curato dalla nostra socia Letizia Caselli (organizzatrice del corso stesso) e da Ettore Merkel. Il volume – edito dall’Ateneo Veneto in collaborazione con l’editore Canova di Treviso – raccoglie i testi delle lezioni corredati da numerose illustrazioni. Oltre a trattare dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie utilizzate per la realizzazione di gioielli e pitture sacre celeberrimi come i mosaici marciani o la Madonna Nicopeia, il libro approfondisce anche quali scambi e quale tipo di dialogo si sia instaurato tra le varie oreficerie orientali e occidentali d’epoca bizantina e rinascimentale.
Oreficeria sacra a Venezia e nel Veneto. Un dialogo tra le arti figurative viene presentato in anteprima martedì 11 dicembre, alle ore 17.30, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto

Convegno nazionale di Filosofia della Musica Musica e redenzione. Utopia della speranza nel pensiero musicale del Novecento 6 – 7 dicembre 2007
L’Ateneo Veneto dedica due giornate di studio al rapporto musica – redenzione declinato all’interno del pensiero musicale del Novecento. Partendo dall’assunto che la dimensione salvifica del suono ha sempre rappresentato una costante della riflessione filosofico-musicale, il convegno – organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia – si propone di approfondire alcuni aspetti di questo rapporto per restituire almeno in parte la complessa stratificazione culturale che sta alla base della produzione musicale del XX secolo. Uno spazio particolare è riservato anche alle nuove voci creative italiane, rappresentate da due giovani autori contemporanei, Riccardo Vaglini e Marco Molteni. (programma completo in Programma Accademico)

Proseguono i corsi dell’Ateneo Veneto
Prosegue anche la tradizionale attività dell’Ateno Veneto con i classici corsi di Storia dell’Arte e di Letteratura. Il corso di Storia di Arte Contemporanea, dedicato quest’anno alle Avanguardie artistiche veneziane del Novecento, ha cadenza settimanale e si tiene in Aula MAgna alle 17.30.
Ogni martedì in Sala Tommaseo, ore 17.30 si tengono invece le lezioni del Corso di Letteratura Veneta, che nel 150° anniversario della morte di Daniele Manin esplora i fenomeni letterari posteriori al 1848.