Come vivere il nostro tempo: la cultura economica La dimensione economica dell’attività sportiva

Lo sport professionistico sta attirando in misura sempre maggiore l’attenzione non solo dell’opinione pubblica per le note vicende agonistiche ma anche del mondo scientifico e accademico, vista la rilevanza e l’enorme impatto che genera questo fenomeno sia da un punto di vista sociale che economico. Nel corso del nuovo incontro del ciclo che Ateneo e Fondazione di Venezia dedicano agli studenti delle scuole superiori, e che si terrà mercoledì 3 dicembre (Aula Magna, ore 11.00) il professor Moreno Mancin – esperto di economia delle aziende sportive – prenderà in considerazione le principali dinamiche che hanno caratterizzato sotto il profilo economico l’evoluzione del settore sportivo negli ultimi anni. In particolare, si approfondiranno le evoluzioni osservate nelle modalità di gestione delle società sportive professionistiche (e di calcio in particolare), nel mondo delle sponsorizzazioni e l’impatto che ha avuto l’evoluzione normativa che disciplina il mondo dello sport su questi fenomeni. Un ultimo approfondimento sarà inoltre dedicato al business dei giochi olimpici.
 

George Barbier e l’Art d’eco in Francia

Ateneo Veneto – in collaborazione con la Délégation culturelle française à Venise e i Musei Civici Veneziani – dedica una conferenza alla figura di George Barbier e sull’Art Déco in Francia, in occasione della mostra in corso al Museo Fortuny.
L’appuntamento è per venerdì 28 novembre (Aula Magna, ore 18.00) per approfondire la conoscenza con questo artista poliedrico attraverso le relazioni di Pamela Golbin, conservatrice del Musée des Arts Décoratifs di Parigi, e Barbara Martorelli, curatrice della mostra.
George Barbier fu disegnatore di costumi per balletti e rappresentazioni teatrali e illustratore di moda. Per 20 anni guidò l’Ecole des Beaux Arts e fu anche designer di gioielli, creazioni in vetro e carte da parati. Scrisse a lungo per la prestigiosa Gazette du Bon Ton. Negli anni ’20 lavorò come costumista per Les Follies Bergere. Morì nel 1932, all’apice del suo successo.
Le opere in mostra a Palazzo Fortuny sono 138 tra quadri, disegni, foto, articoli, libri, manoscritti e film; provengono dalla collezione di Palazzo Mocenigo, dal Musée des Arts décoratifs di Paris, dal Musée des Beaux-arts di Nantes e dalla Biblioteca Nazionale di Francia.

Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte.

In occasione della mostra Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte in corso fino al 9 febbraio 2009 alla Collezione Peggy Guggenheim, l’Ateneo Veneto, in collaborazione con il museo, ha organizzato per lunedì 10 novembre (Aula Magna, ore 17.30) un incontro per illustrare al pubblico il percorso espositivo, l’allestimento e le opere presenti in mostra.
Relatore sarà il curatore Luca Massimo Barbero, che spiegherà le scelte operate per realizzare questo viaggio per immagini attraverso la vita di un personaggio vulcanico e poliedrico come il collezionista veneziano Carlo Cardazzo (1908-1963), che con Peggy Guggenheim ebbe una interessante intesa intellettuale. Personaggio centrale nella cultura italiana e internazionale del XX secolo, padre della celeberrima Galleria del Cavallino di Venezia, Cardazzo fu mecenate, editore, collezionista e gallerista. La mostra restituisce al pubblico proprio la molteplicità dei suoi interessi e la straordinaria attualità del suo modo di intendere e promuovere l’arte, che lo rende in qualche modo un alter ego di Peggy.
 

Quale futuro per il Fondaco dei Tedeschi? L’economia fa cultura, la cultura fa economia

Un nuovo incontro con la città promosso da Ateneo Veneto e Associazione “40xVenezia”. Questa volta al pubblico viene proposta una riflessione sui cambiamenti del tessuto cittadino, partendo dall’analisi del caso del Fondaco dei Tedeschi. L’appuntamento è per martedì 18 novembre (Aula Magna, ore 18.30) per una discussione che avrà come punto di partenza i principi della “Convenzione di Faro”, voluta dal Consiglio d’Europa nel 2005, che ha come cardine la presa di coscienza da parte dei cittadini del “Diritto al Patrimonio Culturale”. Ripercorrendo la storia di questo edificio storico veneziano, che si appresta a conoscere importanti trasformazioni dopo il passaggio di proprietà,  l’incontro vuole proporre e raccogliere idee sul futuro del Fondaco, partendo dal presupposto che la cultura può essere anche volano per l’economia cittadina.

Corso di Letteratura Veneta Omaggio a Renato Pestriniero al Candiani

Lunedì 10 novembre a partire dalle ore 16.00, al Centro Culturale Candiani di Mestre si terrà L’omaggio a Renato Pestriniero, una giornata di studio organizzata dall’Ateneo Veneto in collaborazione col Candiani nell’ambito del Corso di Letteratura Veneta 2008 e dedicata allo scrittore veneziano in occasione del suo settantacinquesimo compleanno.
Nell’arco del pomeriggio sono previsti interventi critici, testimonianze e letture alla presenza dell’autore e, a seguire, la proiezione del film Terrore nello spazio (1965) di Mario Bava, tratto dal racconto di Pestriniero Una notte di 21 ore.
 

ASPETTANDO IL PREMIO VENEZIA Concerto dei vincitori del “Premio Venezia 2007”

Anche quest’anno, continuando una pluriennale collaborazione con la Fondazione degli Amici della Fenice, l’Ateneo Veneto ha organizzato il consueto appuntamento Aspettando il Premio Venezia, il concerto pianistico dedicato ai vincitori del Premio Venezia e Premio Casella della passata edizione, in attesa della nomina dei vincitori dell’edizione 2008 del prestigioso Premio pianistico nazionale, che avverrà al Teatro La Fenice di Venezia domenica 16 novembre 2008.
Ad esibirsi lunedì 10 novembre, alle ore 20.00, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, saranno dunque Viviana Lasaracina, Premio Casella 2007, e Mirco Ceci, Premio Venezia 2007.
Il concerto è ad ingresso gratuito e l’invito al pubblico è di partecipare numeroso, per sostenere con la propria presenza gli inizi della difficile carriera di concertisti che questi giovani Maestri si avviano a intraprendere con grandi speranze.
A tutte le persone verrà dato in omaggio il CD dei due vincitori.
 

Come vivere il nostro tempo La cultura economica

Mai come in questi giorni le tematiche economiche hanno occupato le prime pagine dei giornali. Tutti i cittadini devono fare i conti ogni giorno con l’economia, sia quella generale, sia quella aziendale e per dare al pubblico più giovane degli strumenti critici per affrontare questi temi riprende all’Ateneo Veneto il ciclo di conferenze dedicate all’economia, realizzato in collaborazione con la Fondazione di Venezia e coordinato dal professor Giorgio Brunetti.
Le lezioni sono rivolte ai giovani, in particolare a quelli che frequentano l’ultimo anno dei Licei o della Scuola Superiore, e sono tenute da docenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo la prima fase, svoltasi in primavera, la seconda prenderà avvio il 4 novembre con la lezione della professoressa Loriana Pelizzon, che si occuperà proprio della crisi economica mondiale in corso. Il ciclo di lezioni proseguirà poi in dicembre con la lezione del professor Moreno Mancin
 

La duplice lotta per i diritti di una donna kurda al parlamento turco Incontro con Leyla Zana

Leyla Zana è una deputata turca di etnia kurda che da sempre si batte – pagando anche in prima persona – per i diritti del popolo kurdo e per quelli delle donne. In questi giorni si trova in Italia per una serie di incontri pubblici e il 30 ottobre sarà anche a Venezia dove terrà la sua conferenza all’Ateneo Veneto (Aula Magna, ore 17.30) nel corso di un pomeriggio dedicato alle donne kurde, al quale parteciperanno Tiziana Agostini, Luana Zanella e Orsola Casagrande.
Leyla Zana è nata in Turchia nel 1961 in un villaggio nei pressi di Diyarbakir, la capitale virtuale del Kurdistan. Appartiene al popolo di etnia curda, 30 milioni di persone, al quale è negata la possibilità stessa di esistere. Nel 1991 viene eletta prima e unica deputata kurda al Parlamento turco, nelle file dell’allora Hep (partito del popolo). Dopo il giuramento in parlamento, Zana parla in kurdo, auspicando la fratellanza tra i popoli kurdo e turco. Viene immediatamente aperto un procedimento penale contro di lei. Processata, viene condannata a 15 anni per alto tradimento; viene incarcerata nel 1994 e rilasciata soltanto nel 2004.
 

Convegno Città, cittadini, classi dirigentiAteneo Veneto e Centro Candiani, 13-14 novembre 2008

L’Ateneo Veneto ha dedicato il tema dell’anno accademico 2008 al tema Città, cittadini, classi dirigenti, uno degli assi portanti attorno ai quali la cultura europea sta cercando e sperimentando soluzioni nuove, ma anche uno dei temi-base per i cittadini di Venezia e del Veneto di fronte agli attuali mutamenti sociali, culturali, economici e politici.
Ma le metropoli attuali sono davvero ancora terreno idoneo allo scambio tra cittadini e all’incentivazione della formazione e del ricambio di una classe dirigente? E le città medio-piccole hanno ancora una possibilità di questo tipo o invece debbono sottostare ad una omogeneizzazione che ne schiaccia l’identità? Più da vicino, guardando alla realtà di Venezia, la città lagunare come ha elaborato il tema della cittadinanza e del cittadino? Come ha prodotto le proprie classi dirigenti? Che prospettiva si può individuare per i prossimi decenni?
Attraverso il convegno – che l’Ateneo Veneto e il Centro Culturale Candiani hanno organizzato assieme – ci si propone di offrire idee e strumenti di analisi per riflettere su queste tematiche, a partire dalla condizione generale del cittadino ma anche dalla situazione specifica di Venezia.
Interverranno studiosi di storia, sociologia, economia, teorici della politica, operatori e amministratori pubblici. I lavori saranno divisi tra la sede del Centro Candiani, a Mestre (13 novembre) e quella dell’Ateneo, a Venezia (14 novembre).

Testi e contesti urbani Il nuovo Corso di Storia della Letteratura veneta

Martedì 21 ottobre (Sala Tommaseo, ore 17.30) inizia il Corso di letteratura veneta che quest’anno ha per filo conduttore i Testi e contesti urbani, da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa.
Le città sono il luogo delle narrazioni e allo stesso tempo sono le narrazioni che determinano le città. Quelle venete sono città che nascono in accordo o in contrapposizione alla natura: seguendone il racconto, il corso porterà in primo piano sia gli autori che i testi, per disegnare un percorso storico e geografico di prima grandezza, quale è stata l’attività architettonica di Andrea Palladio, cui si rendo omaggio nel 5° centenario della nascita.
Ogni lezione si baserà sulla spiegazione di specialisti diversi, accompagnata dalla lettura di passi scelti, a cura di Antonino Varvarà. Saranno inoltre distribuiti materiali di approfondimento e rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza.
Gli incontri si terranno ogni martedì, alle ore 17.30, fino a martedì 9 dicembre, con la lezione conclusiva tenuta da Tiziano Scarpa.
Lunedì 10 novembre (Centro Culturale Candiani, ore 16 – 20) un particolare approfondimento sarà dedicato allo scrittore veneziano Renato Pestriniero, in occasione del suo 75° compleanno.

 

Gli ebrei nella storia d’Italia

Ha preso avvio all’Ateneo Veneto un nuovo ciclo di conferenze che si prefigge di illustrare i caratteri e il ruolo che gli ebrei ebbero nell’ambito della società nazionale, tra Medioevo ed età contemporanea.
Illustri studiosi esperti della materia, tratteranno di volta in volta argomenti specifici della presenza ebraica, raccordandoli e confrontandoli con le problematiche che ancora oggi interessano la convivenza nazionale.
Le conferenze avranno cadenza mensile.
Dopo Benjamin Arbel, dell’Università di Tel Aviv, che si è occupato della comparsa dei mercanti ebrei nel Mediterraneo, nel Cinquecento, il 20 novembre (Sala Tommaseo, ore 18.00Renata Segre tratterà il tema Prima del Ghetto, a Venezia e altrove, in Italia. Dopo la Serenissima e Venezia, oggetti delle prime due lezioni del ciclo, lo sguardo spazierà sull’Italia dei ghetti, di cui parlerà in dicembre Giovanni Levi. All’inizio del 2009 Marina Caffiero svilupperà il tema della Chiesa missionaria, alla quale farà seguito Alberto Melloni che terrà la sua conferenza in concomitanza del “Giorno della memoria”. A cocludere il ciclo di conferenze sarà invece Amos Luzzatto, che analizzerà il Sionismo e la realtà dello Stato di Israele visti dall’Italia.
 

Ripartono i corsi dell’Ateneo

Con la ripresa delle attività, ripartono anche i tradizionali corsi dell’Ateneo Veneto. Il primo ad iniziare sarà quello di Storia dell’Arte Veneta, realizzato come di consueto in collaborazione con gli Amici dei Musei di Venezia, e dedicato quest’anno alla genesi dell’arte veneziana, dai mosaici bizantini fino a Paolo da Venezia e a Guariento di Arpo.
Si inizia mercoledì 15 ottobre (Aula Magna, ore 17.30) con la lezione del professor Antonio Carile: L’Alto Adriatico periferia romana orientale.
Le lezioni proseguiranno poi ogni mercoledì, sempre alle 17.30, fino al 19 novembre 2008.
Inizia invece martedì 21 ottobre (Sala Tommaseo, ore 17.30) il Corso di letteratura veneta che quest’anno ha per filo conduttore i Testi e contesti urbani, da Andrea Palladio a Tiziano Scarpa. La lezione di apertura è affidata a Cesare De Michelis, che parlerà delle Venezie di Ippolito Nievo.
Gli incontri si terranno ogni martedì, alle ore 17.30, fino a martedì 9 dicembre, con la lezione conclusiva tenuta da Tiziano Scarpa.
Lunedì 10 novembre (Centro Culturale Candiani, ore 16 – 20) un particolare approfondimento sarà dedicato allo scrittore veneziano Renato Pestriniero, in occasione del suo 75° compleanno.

 

1938-2008: l’Ateneo Veneto riflette sulle leggi razziali

Settant’anni fa entrarono in vigore quelle leggi per la “difesa della razza italiana” che – preparate nell’ottobre 1938 dal Governo Mussolini, sottoscritte dal Re e convertite in Regio Decreto di Legge (n. 1728) il 17 novembre – disegnavano una politica razzista italiana consonante con quella già in atto in Germania. Le conseguenze – a tutti i livelli – di quegli aberranti decreti non tardarono a farsi sentire. L’Ateneo Veneto – come tutte le Accademie italiane – applicò quelle leggi ai propri Soci. L’occasione dell’anniversario di quei decreti è dunque per l’Ateneo anche un’occasione per ripensare dolorosamente a se stesso, a quel che accadde al proprio interno nel 1938-39 e a come più tardi – caduto il regime fascista e terminata la guerra – fu rielaborata tutta la situazione dei Soci, sia per la riammissione sia per l’epurazione.
L’incontro del 16 ottobre prossimo (Aula Magna, ore 17.00) prevede una relazione di contestualizzazione generale a cura di Simon Levis Sullam, una relazione della storica Annalisa Capristo sull’effetto che le leggi razziali ebbero sui soci ebrei dell’Ateneo Veneto, una relazione di Marina Niero sull’atteggiamento che tenne l’istituto, tra discriminazione ed epurazione, e infine una relazione-testimonianza di Roberto Bassi che in quelle vicende fu coinvolto.

LINA MERLIN. Una madre della Repubblica Presentazione del film-documentario

Riprende l’attività dell’Ateneo Veneto dopo la pausa estiva e il primo appuntamento è legato alla figura di Lina Merlin (1887-1979) uno dei personaggi politici più noti dell’Italia che usciva dalla guerra e si avvicinava al boom economico. L’opera quarantennale della senatrice rodigina per l’emancipazione sociale e culturale del popolo italiano è stata spesso limitata alla sola battaglia di chiusura delle ‘case’ dove si esercitava la prostituzione. Per dare invece il giusto riconoscimento a questa “madre della Repubblica” in occasione del 120° anniversario della nascita, la Regione Veneto – sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica – ha organizzato un intenso programma di manifestazioni che si conclude appuntocon l’appuntamento di giovedì 25 settembre presso l’Ateneo Veneto (Aula Magna, ore 17.00). Si tratta di un incontro nel corso del quale verrà proiettato il film-documentario “Lina Merlin, la Senatrice. Una madre della Repubblica”, con l’intervento di personalità del mondo della cultura e della politica. Tra gli altri è prevista la partecipazione di Franca Cuonzo, nipote della senatrice.

Sulle regole GHERARDO COLOMBO all’Ateneo Veneto

La giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, segnato dall’incomunicabilità. La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. E’ questo il nucleo del nuovo libro di Gherardo Colombo che, dopo più di trent’anni in magistratura e decine di inchieste giudiziarie che hanno segnato la storia italiana recente, riflette sulla cultura della giustizia e sul senso profondo delle regole. Senza rispetto delle regole infatti, non potremmo vivere in società. Ma senza una discussione pubblica sulle ragioni delle regole, la vita in società non potrebbe fare passi avanti, non riuscirebbe a immaginare nuovi diritti né a creare forme migliori di convivenza. La presentazione de Sulle regole all’Ateneo Veneto – lunedì 30 giugno, ore 18.00 – sarà occasione per discutere anche dei diversi modelli di società creati: modelli verticali, basati sulla gerarchia, la competizione, la centralità della pena. E modelli orizzontali, più rispettosi della persona, orientati al riconoscimento dell’altro, capaci di sperimentare soluzioni alternative alla punizione e all’esclusione.

Claudio Ambrosini UR-MALO. DA MENEGHELLO.

Dopo il concerto eseguito in prima assoluta lo scorso dicembre, Claudio Ambrosini torna all’Ateneo Veneto per presentare il suo libro Ur-Malo, da Meneghello. Polittico per quattro voci di donna, pianoforte e cose, che raccoglie la partitura originale dell’opera, i testi di Meneghello e il CD con la registrazione del polittico. La presentazione di questo prezioso volume (realizzato con il contributo della Regione del Veneto e del Casinò di Venezia) si terrà giovedì 12 giugno alle ore 18.00, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto. La pubblicazione si inserisce nella prospettiva di produzione culturale dell’istituto, una prospettiva che in questo caso intende esplorare e illustrare non solo la continuità della produzione artistica nel Veneto ma anche le linee nuove di sviluppo e perfino di frattura. 
A presentare il libro saranno (oltre all’autore, il Maestro Claudio Ambrosini) Rosella Mamoli Zorzi, Sandro Cappelletto e GioBatta Meneguzzo

GIANCARLO GALAN. IL NORDEST SONO IO

Ospite d’eccezione dell’Ateneo Veneto, martedì 3 giugno (ore 17.30, Aula Magna) è Giancarlo Galan. Il Presidente della Regione del Veneto viene per presentare Giancarlo Galan. Il Nordest sono io, libro-intervista realizzato con il giornalista Paolo Possamai, che ha già suscitato molto scalpore al recente Salone del Libro di Torino. L’incontro, coordinato da Roberto Papetti, sarà occasione per passare in rassegna gli ultimi 14 anni di vita del Veneto, visti attraverso gli occhi del più potente governatore d’Italia. Nell’instant-book realizzato a ridosso delle elezioni del 13 e 14 aprile scorsi, Giancarlo Galan racconta come vuole rivoluzionare la politica nazionale a partire dalla sua terra. Parla della costruzione di un nuovo partito, sul modello della Südtiroler Volkspartei, del Veneto come laboratorio nazionale per le riforme costituzionali e per il federalismo fiscale, ed esamina uno per uno i grandi dell’industria, della politica, della Chiesa nordestina e nazionale, indicando con chi andrebbe in vacanza.

QUEL CHE NON E’ DATO E’ PERSO L’Ateneo Veneto per una cultura della pace

Si rinnova l’appuntamento con Quel che non è dato, è perso. Omaggio a Tiziano Terzani per una cultura di pace. La rassegna, promossa dall’Associazione Settemari con il patrocinio della Provincia e del Comune di Venezia, quest’anno è dedicata alla memoria del genocidio cambogiano. Per 4 giorni, dal 3 al 6 giugno, il popolo di Tiziano Terzani si è dato appuntamento a Venezia per seguire dibattiti, spettacoli e testimonianze dai Paesi in cui i diritti umani sono costantemente violati. L’appuntamento del 4 giugno all’Ateneo Veneto (ore 17.00, Aula Magna) Da Tienanmen a Baghdad: viaggio nella violazione dei diritti umani passerà proprio in rassegna storie di guerre e di violenze che si registrano in Cina, Tibet, Pakistan, Afghanistan e Iraq, raccontate dalla viva voce di alcuni testimoni oculari.

La Voce di San Marco (1946-1975)

Il volume che viene presentato all’Ateneo Veneto lunedì 26 maggio (Aula Magna, ore 18.00) è una nuova tessera di quel variegato mosaico costituito dalla collana “Novecento a Venezia”, ideata e diretta da Mario Isnenghi. Una collana che vuole essere una specie di pavimento alla veneziana, qualcosa “che sta sotto e che sostiene, fatto di pietruzze e frammenti vari in un composto fantasioso”. Andando per archivi, biblioteche, musei e palazzi, “Novecento a Venezia. Le memorie, le storie” racconta non solo la vita del secolo scorso di Venezia, ma anche quella della Giudecca, di Mestre, di Marghera. Nel volume La Voce di San Marco l’autore Giovanni Vian ripercorre le alterne vicende del settimanale dei cattolici veneziani stampato dal 1946 al 1975, ritornando così ad un periodo cruciale per Venezia e per l’Italia repubblicana. Nell’arco di tre decenni il giornale fu lo specchio delle posizioni assunte dalla Chiesa e dai cattolici veneziani, riflettendo gli orientamenti di patriarchi come Angelo Roncalli, Giovanni Urbani, Albino Luciani, senza mai rinunciare al tentativo di presentare un proprio specifico punto di vista sulla società e sul costume.
 

In punta di penna. L’informazione raccontata dai protagonisti RICCARDO IACONA dialoga con Adriano Favaro

E’ il giornalista televisivo Riccardo Iacona il protagonista del secondo appuntamento del ciclo In punta di penna, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto in collaborazione con l’Ateneo Veneto e l’Enel. 
Da poco rientrato dai Balcani, dove ha realizzato reportage sulla situazione socio-politica dell’area, venerdì 16 maggio 2008 (Aula Magna, ore 20.45) Riccardo Iacona si confronterà con il collega del ‘Gazzettino’  Adriano Favaro sul tema La guerra infinita: le diverse frontiere del giornalismo.
In punta di penna è un’iniziativa nata con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul tema della qualità dell’informazione e sul ruolo del giornalista. Il ciclo offre al pubblico un’interessante occasione di incontro con autorevoli protagonisti di diversi ambiti, dalla tv alla carta stampata, dai new media alla letteratura, per un confronto sul futuro dell’informazione in relazione ai grandi temi della contemporaneità. 
La serata sarà presentata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, e dal presidente dell’Ateneo Veneto, Antonio Alberto Semi.

LA FORMAZIONE DEL GIURISTA EUROPEO Seminario di Studi

Lo Statuto dei diritti dei cittadini dei paesi membri dell’Unione Europea è profondamente cambiato. Grazie alle possibilità aperte dal processo di integrazione infatti, sono offerte alle generazioni presenti e a quelle future diverse prospettive individuali, sociali ed economiche. Per poterne fruire è necessario conoscere e studiare le fonti e i contenuti del nuovo diritto europeo. A questo scopo la Scuola Dottorale Interateneo in Scienze Giuridiche “Ca’ Foscari” ha organizzato questo seminario di studi per presentare il ricco Manuale di diritto privato europeo, scritto a più mani con il coordinamento di due giuristi di indiscusso prestigio scientifico quali Carlo Castronovo e Salvatore Mazzamuto. Un’eccellente occasione formativa, non solo per gli addetti ai lavori, organizzata presso l’Ateneo Veneto sabato 10 maggio, con inizio alle ore 9.30.

SANTOMASO E L’OPZIONE ASTRATTA

Ecco un nuovo incontro organizzato dall’Ateneo Veneto sulle grandi mostre allestite in città. Questa volta il nostro istituto offre al pubblico la possibilità di rileggere buona parte della pittura italiana ed europea della seconda metà del Novecento, attraverso la grande retrospettiva che la Fondazione Cini dedica a Giuseppe Santomaso nel centenario della nascita. 
La conferenza, tenuta dal professor Nico Stringa, curatore della mostra, si terrà mercoledì 14 maggio, alle 17.30, in Aula Magna.
L’incontro si configura come una preziosa opportunità per conoscere meglio la figura di Santomaso, dalla sua passione per la natura morta al linguaggio cubista, e anche altri pittori italiani e stranieri che intrecciarono il loro itinerario artistico con quello del Maestro veneziano

 

Portali a Venezia. Funzioni, forme, materiali nelle opere di aspetto romanico e gotico

Presentazione del volume martedì 6 maggio, ore 17.30
Con Portali a Venezia, di Guido Rossi e Gianna Sitran, l’Ateneo Veneto prosegue la sua attività editoriale volta a fornire strumenti utili per la conoscenza della città. Il volume – pubblicato assieme a Cierre edizioni – contiene i risultati di una ricerca durata molti anni, che ha consentito di rilevare i portali di aspetto romanico e gotico (sia d’acqua sia di terra) tuttora presenti nell’edilizia civile veneziana, e di studiarne funzioni, forme, materiali, trasformazioni – talora anche maldestre – cui sono stati sottoposti nel corso dei secoli. Ne risulta, attraverso quello che può sembrare un dettaglio architettonico, un affresco della vita e della trasformazione della città. La ricerca è stata condotta con grande rigore scientifico e i materiali esposti, le schede di rilevazione, le fotografie e i disegni che la completano costituiranno anche un punto di riferimento nel continuo lavoro di restauro che la città richiede. Non ultimo, tra i pregi di questo volume c’è la facilità di consultazione, non solo da parte dei tecnici ma da parte dei singoli cittadini stessi, che potranno conoscere la storia e il significato di questo o quell’arco che sono abituati a vedere quasi distrattamente, o che potranno ritrovare tra le schede e nei singoli capitoli pezzi di storia della propria attuale abitazione.

INCONTRI PER LA CITTA’ Produrre arte/Produrre artisti

Produrre arte/produrre artisti è il titolo volutamente provocatorio che l’Ateneo Veneto ha scelto per questo Incontro per la città. Venezia può essere qualcosa di diverso dalla vetrina internazionale che è ormai diventata e che rischia di diventare una vetrina di supermarket? Nella sua lunga storia, la città ha avuto momenti gloriosi di creazione artistica, resi possibili da botteghe artigiane che costituivano un vero terreno di cultura per grandi artisti o da grandi artisti che potevano creare i loro studi-bottega a Venezia. Oggi, con Biennale, Ca’ Foscari, IUAV, Accademia e Conservatorio, Venezia potrebbe ricostruire un tessuto produttivo in campo artistico, anche attraendo artisti. Produrre artisti su ordinazione non è possibile ma senza un tale tessuto è certo che non “nasceranno” grandi artisti: produrre arte – esattamente come produrre grandi risultati traendoli dalla ricerca pura – è possibile solo se si creano le condizioni perché il pensiero possa diventare creativo. Il progetto del Politecnico delle arti può cercare di realizzare questo tramatura di base per la produzione di arte? Cosa implica per la città puntare su questa prospettiva? Che idea di città dobbiamo avere per investire su questa idea di produzione?
Ne parleranno i responsabili delle istituzioni veneziane implicate: Antonio Alberto Semi, Presidente dell’Ateneo Veneto, Paolo Baratta, Presidente della Biennale, Carlo Magnani, Rettore dello IUAV, Franco Miracco, Regione del Veneto, Carlo Montanaro, Direttore dell’Accademia di Belle Arti e Antonio Paruzzolo, Presidente del Conservatorio “Benedetto Marcello”.

IN CHE MONDO VIVIAMO Come vivere il nostro tempo: la cultura economica.

L’economia e l’azienda nelle sue molteplici forme sono elementi sui quali tutti noi siamo non solo interessati ma coinvolti in prima persona. Tutti i cittadini devono fare i conti con l’economia, sia quella generale (quella che riguarda i macrosistemi), sia quella aziendale, che si occupa del funzionamento delle aziende. Il nuovo ciclo di incontri sull’economia che presenta l’Ateneo Veneto, in collaborazione con la Fondazione di Venezia, si rivolge ai giovani, in particolare a quelli che frequentano l’ultimo anno dei Licei o della Scuola Superiore. Il programma prevede per l’anno in corso due fasi, una prima tra aprile e maggio e una seconda in autunno, alla ripresa delle lezioni. I temi affrontati saranno trattati da docenti della Facoltà di Economia dell’Università di Ca’ Foscari (che ha patrocinato l’iniziativa), e da testimoni del mondo del lavoro e dell’economia. I due appuntamenti di primavera sono fissati per lunedì 21 aprile e lunedì 19 maggio.

VITA DI GIORNALE Aprile e maggio 2008

“La preghiera del mattino dell’uomo moderno è la lettura del giornale” sosteneva Hegel; ma oggi il pubblico dei lettori si pone molte domande critiche su cosa stiano diventando giornali e giornalisti. Titoli gridati, scoop inventati solo per vendere copie in più: ma è proprio così? Perché delitti e gossip attirano più delle buone notizie? E dove rischia di finire il giornalismo d’inchiesta, quello che cerca di sviscerare la verità dei fatti? Il ciclo di incontri organizzato dall’Ateneo in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, cerca di approfondire questi temi facendo conoscere meglio una delle professioni più ambite e al tempo stesso più criticate. E lo fa attraverso la voce di giornalisti di chiara fama, invitati a raccontare la vita del direttore, dell’inviato speciale, del cronista o del collaboratore. 
Vita di giornale, che si conclude con un confronto tra tre inviati speciali (lunedì 12 maggio, ore 17.30, sala Tommaseo) è rivolto in special modo agli studenti e a tutti i giovani, spesso affascinati dal mondo dell’informazione.

QUESTIONI DI FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Dopo il ciclo dedicato alla globalizzazione, riprende la collaborazione tra Ateneo Veneto e Associazione culturale Casadelluomo, questa volta per investigare un ambito complesso come quello della filosofia contemporanea.
Gli incontri, che iniziano ad aprile e si protrarranno fino a giugno, si avvalgono della partecipazione di docenti dell’Università di Ca’ Foscari.
Si inizia giovedì 17 aprile (ore 17.30, sala Tommaseo) con un seminario sulla relazione corpo-mente, così come viene affrontata nell’ambito della filosofia del linguaggio. Negli incontri successivi ci si occuperà ancora del linguaggio, poi di Bioetica e di testamento biologico, del perché richiedere una legge che affronti il tema della malattia in un mondo nel quale scienza e tecnica ci interrogano sui confini della vita. Ci sarà spazio anche per interrogarsi sul significato del termine Estetica e sui mutamenti che il diritto e il concetto tradizionale di democrazia hanno subito nel corso degli ultimi cento anni. Il ciclo si conclude il 3 giugno con un seminario sulla responsabilità politica e morale dei cittadini, a partire dalle esperienze del ’68 e degli anni 70.

KIRAN DESAI INAUGURA INCROCI DI CIVILITA’ Mercoledì 26 marzo, ore 18.00 – Aula Magna

In occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Venezia celebra la sua vocazione antica di crocevia di genti e culture promuovendo quattro giornate letterarie che invitano a conoscere le esperienze umane e artistiche di famosi romanzieri e poeti dei cinque continenti. I protagonisti di questo Festival della letteratura globalizzata saranno: Anita Desai, la più celebre scrittrice indiana vivente, che riceverà in questa occasione il premio Ca’ Foscari; Kiran Desai, autrice del pluripremiato romanzo sulla globalizzazione Eredi della sconfitta; Alexis Wright, scrittrice e attivista dei diritti degli aborigeni australiani; Chris Abani, giovane narratore che racconta i dilemmi della Nigeria contemporanea e dei migranti africani negli Stati Uniti; Meena Alexander, poetessa che col suo sguardo abbraccia l’India, New York e Venezia; Gabriella Ghermandi e Cristina Ubax Ali Farah, nuove voci della letteratura italiana che rivisitano l’esperienza coloniale africana; Linton Kwesi Johnson, grande poeta, musicista e performer della diaspora africana in Inghilterra.

 

FERMOIMMAGINE 2008 Martedì 18 marzo 2008 dalle 15 alle 24

Città, cittadini e classi dirigenti
Il tradizionale appuntamento dell’Ateneo con il cinema si svolgerà anche quest’anno in una giornata no-stop, secondo la modalità sperimentata nel 2007. 
Il tema accademico dell’anno verrà declinato in tre momenti, uno dedicato a Venezia (con un documentario sui divertimenti dei bambini nel dopoguerra e la presentazione del Terrorista, sulla classe dirigente che si è formata dalla Resistenza), uno al Veneto (con la presentazione di alcune ricerche originali dell’Università di Padova) e uno sguardo finale sul cinema d’impegno civile, quello di Francesco Rosi recente Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino (Le mani sulla città). A presentare i diversi appuntamenti storici, storici del cinema, giovani e meno giovani, studiosi e appassionati. In collaborazione con il Circuito Cinema del Comune di Venezia e il Tars di Ca’ Foscari.

DANIEL PENNAC IN PUNTA DI PENNA

In punta di penna. L’informazione raccontata dai protagonisti, è il titolo del ciclo di incontri organizzato dall’ Ateneo Veneto e dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto sulla realtà narrata attraverso la scrittura. Il primo appuntamento è per mercoledì 27 febbraio (Aula Magna, ore 20.45) ed ha per protagonista lo scrittore francese Daniel Pennac, creatore della figura di Benjamin Malaussène, capro espiatorio di professione, e della sua indimenticabile famiglia. Seguiranno altri incontri con “grandi firme” del mondo del giornalismo e della comunicazione che affronteranno il tema della qualità dell’informazione, della correttezza e del diritto di raccontare i fatti fornendo gli strumenti per conoscere e capire la realtà sempre più complessa che ci circonda e i mutamenti profondi che la caratterizzano. Il ciclo di incontri vuole offrire anche un’occasione di confronto sul futuro dell’informazione in relazione ai grandi temi della contemporaneità. In punta di penna è realizzato in collaborazione con Enel, Ferpi, e con il Patrocinio del Comune di Venezia.

CORSO DI STORIA DELL’OREFICERIA 2008

Venezia, si è sempre detto, è un luogo di incontro di culture e confessioni religiose diverse o “foreste”. Qualcosa di più di una presenza, considerando che molte di queste realtà insediate e radicate nella città e nel territorio da secoli sono ancora vitali. Il Corso di Storia dell’Oreficeria che l’Ateneo Veneto ha organizzato anche per il 2008, si propone di restituire – grazie alla preziosa collaborazione di istituzioni e studiosi – la conoscenza di quei Tesori conservati nelle chiese, nelle scuole, negli spazi museali della città. La prima lezione, martedì 19 febbraio, tratterà ad esempio dell’oreficeria cerimoniale ebraica conservata nelle Sinagoghe veneziane. Per favorire il coinvolgimento della cittadinanza, il corso è corredato da visite straordinarie ai Tesori. Le visite saranno effettuate il pomeriggio successivo alla lezione specifica. Delle singole visite verrà data comunicazione attraverso i giornali locali. Considerando la delicatezza dei luoghi, si tratta comunque di accesso a numero limitato. Le prenotazioni si possono effettuare direttamente in Ateneo il giorno stesso della lezione.

Lezioni di storia in memoria di Giannantonio PaladiniLa religione civile negli Stati Uniti: verso un’era teopolitica?

Terza edizione della lezione di storia organizzata da Ateneo Veneto con la Fondazione di Venezia e l’Università di Ca’ Foscari al fine di ricordare la figura del professor Giannantonio Paladini, già consigliere generale della Fondazione e presidente dell’Ateneo. Dopo le prime due edizioni che hanno visto come relatori Paul Ginsgorg e Paolo Prodi, la scelta del Comitato Scientifico è caduta quest’anno su Emilio Gentile. Scrittore e storico noto in campo internazionale, Gentile è stato insignito di diversi premi fra cui il Premio ‘Hans Sigrist’ attribuitogli dall’università di Berna nel 2003 per i suoi studi sulle religioni della politica. Si occupa principalmente di storia del fascismo, della sacralizzazione della politica e dei totalitarismi in generale. Insieme a Giovanni Filoramo e Gianni Vattimo ha scritto il saggio Cos’è la religione oggi? pubblicato da ETS. 
Alla lezione di martedì 29 gennaio (ore 18.00, Aula Magna)  interverranno Antonio Alberto Semi, Mario Geymonat e Mario Infelise.

INAUGURAZIONE DEL 196° ANNO ACCADEMICO

Sarà Stefano Rodotà a inaugurare il 196° Anno Accademico dell’Ateneo Veneto. La cerimonia si terrà sabato 19 gennaio 2008, alle ore 11, nell’Aula Magna dell’Istituto di campo san Fantin, con una prolusione sul tema La nuova cittadinanza tra tecnologie e diritti.
Rodotà, giurista e uomo politico (Cosenza,1933) è ordinario di diritto civile all’Università di Roma La Sapienza. Dopo quattro esperienze parlamentari tra il ’79 e il ‘94, dal 1997 al 2005 è stato presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali e ha presieduto il gruppo europeo per la tutela della privacy. Tra i suoi libri più recenti: Libertà e diritti in Italia (1997), Questioni di bioetica (1997), Repertorio di fine secolo (1999), Tecnopolitica (2004), Intervista su privacy e libertà (2005).

STORIA DELLA SANITA’ Medici, spezieri e saltimbanchi nella Serenissima e oltre

Sempre a gennaio torna anche il ciclo di conferenze sulla Storia della Sanità, che l’Ateneo Veneto organizza onorando la tradizione che lo ha visto nascere dalla Veneta Società di Medicina. 
Si partirà martedì 22 gennaio dalla storia del ricco mercato dei farmaci e degli elisir di lunga vita in una Venezia-emporio in cui le numerose spezierie lavoravano ed esportavano in tutto l’Occidente i loro segreti medicinali. Accompagnati dalla proiezione di numerose illustrazioni, si racconterà l’attività dei ciarlatani che con l’aiuto di commedianti dell’arte pubblicizzavano e prescrivevano i loro prodotti, e quella del Magistrato alla Sanità che controllava la qualità dei farmaci e rilasciava le licenze di fabbricazione, mentre spettava al Senato concedere privilegi agli inventori di medicamenti di pubblica utilità. Il corso si chiuderà il 12 febbraio con una tavola rotonda sul potere terapeutico delle acque, dalle cure termali a quelle per la buona tavola.

CORSO DI STORIA VENETA La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità

A gennaio torna il Corso di Storia Veneta che quest’anno ha per titolo La società veneziana (secoli XIV-XX): forme di potere, rappresentanza politica, mobilità. Il Corso, come è ormai consuetudine, si inserisce nel tema dell’anno dell’Ateneo, “Città, cittadini e classe dirigente”. L’idea è quella di tracciare, lungo un vastissimo arco di tempo, un quadro di come si siano sviluppate le forme di potere, la rappresentanza politica e la mobilità sociale nel corso della storia di Venezia. Dai gruppi di potere costituitisi alle origini fino all’età comunale, per poi attraversare il periodo della Repubblica e arrivare alla crisi settecentesca, alla dissoluzione dopo il 1797 e al dominio francese ed austriaco.

UR – Malo da Luigi Meneghello Prima esecuzione assoluta

Dopo la felice esperienza Dai Filò di Zanzotto, Ateneo Veneto prosegue nella sua opera di valorizzazione della cultura veneta e della produzione musicale di artisti veneti. Da queste premesse è nato Ur-Malo, polittico per quattro voci di donna, pianoforte e cose, una partitura originale che il maestro Claudio Ambrosini ha composto su Pomo Pero. Paralipomeni d’un libro di famiglia di Luigi Meneghello (Rizzoli, 1974). I testi poetici che concludono il volume dello scrittore vicentino recentemente scomparso, sono risultati infatti particolarmente adatti alla musicalizzazione. Le filastrocche, i non-sense, le collane di termini lessicali nate dalla penna di Meneghello, richiamano uno straordinario mondo poetico che scaturisce proprio da quel deposito culturale veneto che ciascuno di noi ha soggettivizzato. Il polittico Ur-Malo da Meneghello di Claudio Ambrosini sarà eseguito in prima assoluta martedì 18 dicembre nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, preceduto dal trittico per quattro voci di donna e pianoforte Dai Filò di Zanzotto (2003). 
L’introduzione al concerto – che è realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e il Casinò di Venezia – è affidata al professor Tiziano Zanato dell’Università di Ca’ Foscari. Nel corso della serata sarà anche presentata l’edizione della partitura autografa e del cd della nuova opera.

Nuovo volume edito dall’Ateneo Veneto OREFICERIA SACRA A VENEZIA E NEL VENETO. Un dialogo tra le arti figurative

Dal 2004 l’Ateneo Veneto ha avviato un corso di storia dell’oreficeria, che si affianca agli altri corsi istituzionali dell’Ateneo Veneto. Gli esiti delle lezioni sono stati ora raccolti in un prezioso volume dedicato all’oreficeria sacra a Venezia e nel Veneto, curato dalla nostra socia Letizia Caselli (organizzatrice del corso stesso) e da Ettore Merkel. Il volume – edito dall’Ateneo Veneto in collaborazione con l’editore Canova di Treviso – raccoglie i testi delle lezioni corredati da numerose illustrazioni. Oltre a trattare dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie utilizzate per la realizzazione di gioielli e pitture sacre celeberrimi come i mosaici marciani o la Madonna Nicopeia, il libro approfondisce anche quali scambi e quale tipo di dialogo si sia instaurato tra le varie oreficerie orientali e occidentali d’epoca bizantina e rinascimentale.
Oreficeria sacra a Venezia e nel Veneto. Un dialogo tra le arti figurative viene presentato in anteprima martedì 11 dicembre, alle ore 17.30, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto

Convegno nazionale di Filosofia della Musica Musica e redenzione. Utopia della speranza nel pensiero musicale del Novecento 6 – 7 dicembre 2007

L’Ateneo Veneto dedica due giornate di studio al rapporto musica – redenzione declinato all’interno del pensiero musicale del Novecento. Partendo dall’assunto che la dimensione salvifica del suono ha sempre rappresentato una costante della riflessione filosofico-musicale, il convegno – organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia – si propone di approfondire alcuni aspetti di questo rapporto per restituire almeno in parte la complessa stratificazione culturale che sta alla base della produzione musicale del XX secolo. Uno spazio particolare è riservato anche alle nuove voci creative italiane, rappresentate da due giovani autori contemporanei, Riccardo Vaglini e Marco Molteni.   (programma completo in Programma Accademico)

Proseguono i corsi dell’Ateneo Veneto

Prosegue anche la tradizionale attività dell’Ateno Veneto con i classici corsi di Storia dell’Arte e di Letteratura. Il corso di Storia di Arte Contemporanea, dedicato quest’anno alle Avanguardie artistiche veneziane del Novecento, ha cadenza settimanale e si tiene in Aula MAgna alle 17.30.
Ogni martedì in Sala Tommaseo, ore 17.30 si tengono invece le lezioni del Corso di Letteratura Veneta, che nel 150° anniversario della morte di Daniele Manin esplora i fenomeni letterari posteriori al 1848.

INCONTRI CON LA CITTA’La sanità oggi: dallo Stato solidale al cittadino

Prosegue il ciclo di Incontri con la città che l’Ateneo Veneto organizza per fornire elementi crititci su alcuni temi fondamentali per i cittadini. 
I prossimi appuntamenti del ciclo sulla sanità sono: venerdì 9 novembre, Sanità pubblica e finanza privata: un connubio solo opinabile o anche rischioso? ; venerdì 23 novembre, Organizzazione sanitaria pubblica, gestione economica e attività clinica. L’ultimo appuntamento, quello di venerdì 14 dicembre, dal titolo Quale organizzazione sanitaria per Venezia?, sarà dedicato espressamente alla situazione della sanità cittadina, con un dibattito stimolato da due giornalisti che interrogheranno esperti e responsabili del settore. 

IN CHE MONDO VIVIAMO Le nuove tecnologie

Il terzo ciclo di appuntamenti che l’Ateneo Veneto, assieme alla Fondazione di Venezia, dedica alla presentazione di strumenti critici utili per la comprensione del mondo in cui viviamo è rivolto alle Nuove Tecnologie.
Se si guarda alla realtà quotidiana e pratica ed alle attività umane che incidono significativamente sull’ambiente, si può constatare che quest’ultimo viene costantemente modificato e che il problema è quello di trovare tecniche di ripristino di equilibri eventualmente stravolti, e tecniche di sviluppo sociale ed economico che siano compatibili con gli equilibri ambientali. Le tecnologie ambientali sono dunque una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico e saranno sempre piu’ parte del nostro futuro. Il ciclo di appuntamenti è rivolto soprattutto ai giovani: sono loro infatti che dovranno vivere con queste tecniche e dovranno saperle conoscere per poter scegliere il proprio futuro. Martedì 13 novembre si discuterà in particolare di Nanotecnologie e Nanomateriali con il dott. Giorgio Mattiello, del Parco Scientifico VEGA, mentre martedì 20 novembre il dott. Giuseppe Zanferrari, della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, affronterà il tema Biotecnologie e cellule staminali

Ca' Foscari da Canal Grande

ALL’UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI IL PREMIO TORTA PER IL RESTAURO DI VENEZIA 2007

La Commissione del Premio Pietro Torta per il restauro di Venezia, promosso dall’Ateneo Veneto con il contributo dell’Ordine e del Collegio degli Ingegneri di Venezia, ha assegnato l’edizione 2007 all’Università Ca’ Foscari di Venezia per il restauro della sede storica dell’ateneo veneziano.
Il restauro costituisce un importante intervento di recupero del grande complesso monumentale, che ha restituito alla città un luogo di grande importanza storica e architettonica.
L’assegnazione del premio è avvenuta nel corso di una cerimonia tenutasi sabato 13 ottobre 2007 nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, in Campo San Fantin.
A ritirare il premio è stato il Magnifico Rettore, Professor Pier Francesco Ghetti.

Nel corso della cerimonia di premiazione è stato presentato anche in anteprima il documentario storico sul Premio Torta Venezia restaurata, con la regia di Carlo Montanaro e la partecipazione straordinaria di Alvise Zorzi.

È stata questa la XXIX edizione del Premio Torta, istituito oltre trent’anni or sono dall’Ateneo Veneto in memoria di Pietro Torta, per molti anni Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia, per onorare chi si sia particolarmente distinto nel promuovere, progettare, dirigere o realizzare opere di restauro nella città di Venezia. Fino al 1997, anno della sua scomparsa, animatrice e generosa finanziatrice del Premio fu Paola Volo Torta, vedova dell’insigne ingegnere. A partire dal 1999 il Premio viene assegnato con cadenza biennale con il contributo dell’Ordine e del Collegio degli Ingegneri di Venezia che, proprio in occasione della scorsa edizione, hanno siglato con l’Ateneo Veneto un rinnovato accordo, nell’intento di attribuire al Premio ulteriore slancio e respiro culturale.
La Commissione per l’assegnazione del Premio Torta 2007 è composta da: Silvio Chiari (presidente), Pietro Zampetti (membro onorario, fondatore del Premio), Nino Marzetti (membro onorario), Gianfranco Brusati, Tullio Campostrini, Ileana Chiappini di Sorio, Frances P. Clarke, Adriano Donaggio, Celio Fullin, Ioseph Lecis, Roberto Lumine, Sergio Perosa, Franco Pianon, Guido Roncali, Gustavo Rui, Vito Saccarola.

 

Conferenza Internazionale su Shakespeare


Il 12 e 13 ottobre l’Ateneo Veneto ospita il convegno Shakespeare in Venice: new perspectives, organizzato in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia. Nelle due giornate di studio (in lingua inglese) verrà affrontato il tema classico del rapporto tra Shakespeare e Venezia in ottica nuova e originale, pensando alla Repubblica di Venezia nel Rinascimento come modello di relazioni politico-sociali, laboratorio di cultura letteraria e religiosa innovativa e luogo di gestione del conflitto tra civiltà diverse alla quale l’Inghilterra elisabettiana e Shakespeare guardavano con grande interesse.

 

 

 

 

 

 

Convegno internazionale Fuori d’Italia: Manin e l’anniversario della morte di Daniele Manin (1857-2007)

15-17 novembre
Il convegno, l’unico previsto a livello europeo, cercherà di rievocare l’importanza della figura di Daniele Manin, a partire dal periodo dell’esilio, e il ruolo della sua leadership. La sessione conclusiva sarà dedicata al ruolo della classe dirigente veneta dopo la scomparsa di Manin e di tutti coloro che assieme a lui guidarono il movimento che portò alla Repubblica Veneta del Quarantotto. L’iniziativa si completa con una mostra di grande valenza didattica che si terrà nei locali della Cassa di Risparmio di Venezia in collaborazione con i Musei Civici del Comune di Venezia: saranno esposti alcuni cimeli maniniani, a cominciare dallo studio del patriota.

Ripartono i corsi dell’Ateneo

Dopo la pausa estiva riprende la tradizionale attività dell’Ateno Veneto con i classici corsi di Storia dell’Arte e di Letteratura. Si inizia lunedì 8 ottobre (Aula Magna, ore 17.30) con la prima lezione del Corso di Storia di Arte Contemporanea, dedicato quest’anno alle Avanguardie artistiche veneziane del Novecento. Martedì 16 ottobre (Sala Tommaseo, ore 17.30) si inaugura invece il Corso di Letteratura Veneta, che nel 150° anniversario della morte di Daniele Manin esplora i fenomeni letterari posteriori al 1848.

L’attività dell’Ateneo Veneto è sospesa per la pausa estiva. La segreteria e la biblioteca restano chiuse dal 13 al 25 agosto.

Tra le iniziative previste in autunno si segnala l’importante convegno internazionale Fuori d’Italia: Manin e l’esilio. Nel 150° anniversario della morte di Daniele Manin (1857-2007), l’unico previsto a livello europeo, che cercherà di rievocare l’importanza della figura di Manin, a partire dal periodo dell’esilio. Le relazioni richieste a studiosi di fama internazionale, si ripropongono di passare in rassegna l’importanza di Manin non tanto e non solo in relazione alla rivoluzione del 1848-1849, ripulita da ogni orpello agiografico, quanto analizzare il ruolo della sua leadership nel movimento patriottico nazionale e l’importante influsso che ha esercitato nei repubblicani francesi e nella storiografia transalpina del Secondo Impero. Il convegno dedicherà la sessione conclusiva al ruolo della classe dirigente veneta dopo la scomparsa di Manin e di tutti coloro che assieme a lui guidarono il movimento che portò alla Repubblica veneta del Quarantotto. L’assenza di rinnovamento, seguita alla mancata sostituzione degli esuli, fu un elemento evidente nella crisi delle classi dirigenti venete del periodo unitario. L’iniziativa si completa con una mostra di grande valenza didattica che si terrà nei locali della Cassa di Risparmio di Venezia in collaborazione con i Musei Civici del Comune di Venezia: la mostra esporrà alcuni cimeli maniniani, a cominciare dallo studio del patriota.

Presentazione del libro Rapidi e invisibili

Il libro Rapidi e invisibili che verrà presentato venerdì 25 alle ore 18.00 documenta otto storie di uomini e di mezzi destinati a navigare sotto il mare. Storie che coprono un arco temporale che va da metà Ottocento alla fine della Seconda guerra mondiale. Si parte dall’invenzione del siluro, provato per la prima volta a Fiume (oggi Rijeka, in Croazia) il 21 dicembre 1866, opera di un ufficiale della marina militare asburgica, Giovanni Biagio Luppis, e di un ingegnere meccanico inglese, Robert Whitehead. Si passa all’incredibile vicenda del sommergibile rubato a Spezia, da Angelo Belloni, un geniale inventore di attrezzature subacquee e nazionalista talmente acceso da voler iniziare da solo la guerra contro l’Austria. Poi si narra dell’U12, sfortunato sommergibile austroungarico affondato davanti al Lido di Venezia da una mina nell’agosto del 1915, e delle diverse imprese mancate, dall’impresa fiumana di D’Annunzio alla guerra corsara condotta dagli italiani contro le navi sovietiche che nell’estate del 1936 portavano aiuti ai repubblicani spagnoli, sino al mancato tentativo di incursione nel porto di New York, abortito per la firma del trattato dell’8 settembre 1943.

La condizione dell’esilio

Il convegno di sabato 19 maggio affronterà i problemi e indagherà desideri degli studenti universitari fuori sede. Darà inizio ai lavori una breve introduzione del Presidente dell’Ateneo Veneto, Antonio Alberto Semi, seguita da un intervento del Presidente dell’ESU, Paolo Dalla Vecchia sulle iniziative organizzate dall’esu per gli studenti universitari; la conferenza proseguirà con un altro intervento di Semi sull’esperienza dei fuori sede, mentre parleranno dei vissuti degli studenti Marta Boni e Chiara Samele Acquaviva; Anna Tortorella e Francesca Forcolin invece tratteranno le dimensioni psicologiche dello star fuori casa.
Gli ultimi due interventi, prima della conclusione tenuta dal responsabile dell’Area Rapporti con gli studenti Esu Pierpaolo Luderin, saranno affidati a Paola La Scala che parlerà dei disagi che incontra lo studente fuori sede e Maurizia Spairani che dipinge l’università come una nuova “casa” per chi è costretto a studiare lontano da quella reale.

 

Quale America? Soglie e culture di un continente

Venerdì 18 aprile alle ore 15 in Aula Magna l’Università Ca’ Foscari e Ateneo Veneto organizzano una giornata di studi in occasione della pubblicazione di “Quale America? Soglie e culture di un continente”. Il convegno cerca di dare una visione critico-costruttiva di quella realtà “continentale” e “globale” che sono le Americhe, “dentro” e “fuori” i loro specifici confini geopolitici e nazionali. I due volumi, editi da Mazzanti nella collana “Soglie Americane”, sono curati da Daniela Ciani Forza di Ca’ Foscari, per il settore Anglo Americano, e da Silvana Serafin, dell’Università di Udine, per il settore Latino-Americano e vedono gli interventi di oltre quaranta studiosi europei e asiatici che testimoniano così la crucialità del concetto di “soglia”.