ART NIGHT VENEZIA 2023 – Talking Blues
TALKING BLUES: come la musica libera dalle catene
Sabato 17 giugno 2023 – Aula Magna, ore 21.00
Sarà la musica a colorare la notte veneziana all’Ateneo Veneto per ART NIGHT VENEZIA 2023.
La manifestazione, giunta alla 12° edizione, è ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, con il patrocinio della Regione del Veneto. Ispirandosi al “tema libero” proposto dall’Università di Ca’ Foscari per questa edizione, Ateneo Veneto dedica la sua notte dell’arte alla “musica della libertà” per eccellenza, ovvero alla storia del blues.
Sarà l’incursore sonoro MATTIA BALBONI ad accompagnare il pubblico (Aula Magna, ore 21.00) in un viaggio musicale che racconta la storia del blues, che nasce dall’incontro tra la cultura africana e quella europea, incubato in secoli di schiavismo. Una musica che parlava di sopravvivenza, di amore, di spiriti, di Dio, di alcool e di donne, suonata da persone che non avevano altro che loro stesse. Le radici del blues vanno ricercate proprio nei canti delle comunità degli schiavi afroamericani nelle piantagioni degli Stati Uniti d’America: una melodia che è stata alla base del percorso di liberazione e del riscatto dalla schiavitù.
La lezione-concerto di Mattia Balboni, accompagnato dalla sua chitarra, racconta dunque la storia di una comunità ma anche di singole persone attraverso la loro musica: partendo dal Mali, passando dai canti nei campi per lavorare tutti in sincronia, alle canzoni per tener calmi i muli sull’argine del Mississippi, ai bluesman vagabondi e reietti, fino a quelli pronti a conquistare il mondo con la chitarra elettrica e le poderose sezioni di fiati, una musica che sfocerà nel Rhythm and Blues, nel Rock & roll, nel soul, nel r ‘n b.
Il successo del blues è stato talmente globale da influenzare fortemente, o addirittura far nascere, molti degli stili della musica moderna e diventando, a partire dagli anni 1960, uno dei fattori d’influenza dominanti nella musica pop del Novecento.
Mattia Balboni si definisce un “incursore sonoro”. Ha iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni e la chitarra a 10, successivamente ha studiato altri strumenti da autodidatta e presso scuole. Ha partecipato a laboratori internazionali, interessandosi anche di elettronica e tecnica del suono. Dottore in Musicologia, fonico, chitarrista blues, rock ‘n roll, country, rock e funk, realizzatore di colonne sonore per spettacoli di teatro e danza contemporanea di esperienza ormai decennale (a volte improvvisate live con più strumenti, a volte realizzate nel suo studio di registrazione), collabora con cantautori, DJ e band nelle più svariate vesti. A ciò affianca varie attività di didattica musicale.
La conferenza-concerto è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Non è necessaria la prenotazione.