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mercoledì 25 Novembre 2009 - 18:30

Aula Magna

Programma accademico

Corso di Storia dell’Art…

Corso di Storia dell’Arte Veneta
Oreficeria gotica veneziana tra scultura e gioiello
Relatore: Letizia Caselli, Università IUAV di Venezia
Con la famosa dichiarazione del Senato del 18 marzo 1797 molto preziosi tesori di chiese e scuole vennero “trasportati solecitamente alla Pubblica Zecca… per essere convertiti nella Moneta che parerà all’Inquisitori”.
A seguito della soppressione napoleonica del 1806 i beni, di proprietà demaniale confluiranno nel repositorio della Scuola di San Giovanni Evangelista per finire nel mercato antiquariale.
La lunga e felicissima storia dell’oreficeria veneziana, in particolare quella gotica, è dimidiata da questi tragici avvenimenti. Ciò che quindi è sopravvissuto ha un carattere di eccezionalità.
La conversazione intende esplorare alcuni ambiti di oggetti tra loro strettamente correlati e nel loro molteplice dialogo con scultura e architettura gotica. La croce come albero e luogo dell’immaginario ‘minerale’ (in particolare le croci processionali in cristallo di rocca, cfr. croce della Salute, di S. Giovanni Evangelista, di S. Teodoro, della Scuola Dalmata); il reliquario come miniatura dell’edificio gotico mobile (reliquiario ad ante con smalti traslucidi dei Frari); la costruzione tridimensionale delle historiae dei santi come scultura animata (Paliotto di San Marco, Paliotto di San Salvador); i gioielli sacri e profani (Pala d’oro con montature alla moda di gusto francese; il tesoretto regale di Cangrande della Scala di Verona).

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