Storia
L’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere e Arti è stato costituito per decreto napoleonico il 12 gennaio 1812, ed è la più antica tra le istituzioni culturali oggi attive a Venezia.
La sua sede, in campo San Fantin, ha una lunga storia. Fu costruita per ospitare le due confraternite di San Girolamo e di Santa Maria della Consolazione che a circa metà del Quattrocento si erano fuse condividendo gli stessi scopi assistenziali, il principale dei quali era il sostegno spirituale ai condannati a morte per impiccagione, da cui gli derivò il nome popolare di “Scuola dei Picai (impiccati)” o “della buona morte”.
Distrutta da un incendio nel 1562, la sede è stata oggetto di una profonda ristrutturazione, con l’intervento di importanti architetti, pittori e scultori (Alessandro Vittoria, Tintoretto, Palma il Giovane, Veronese, Leonardo Corona) che, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, la portarono all’attuale configurazione.
Dal XIX° secolo ad oggi
Con la caduta della Repubblica di Venezia e la successiva soppressione delle Scuole, all’inizio dell’Ottocento anche la Scuola di San Fantin cessa di esistere. L’edificio fu successivamente destinato alla Società Veneta di Medicina che, assieme all’Accademia dei Filareti e all’Accademia Veneta Letteraria, costituirono il nuovo Ateneo Veneto.
Nel 1878 l’Ateneo Veneto viene eretto in “corpo” morale e si dota di uno Statuto, oggetto negli anni di modifiche e perfezionamenti.
Dal 1997 è divenuto ONLUS.
Nel corso dei suoi due secoli di storia a Venezia sono stati Soci dell’Ateneo Veneto numerosi nomi illustri del mondo artistico, politico e culturale, tra cui Daniele Manin, Nicolò Tommaseo, Pietro Paleocapa, Giacinto Gallina, Alessandro Manzoni, Giosuè Carducci, Antonio Fogazzaro, Ferenc Molnàr, Gabriele D’Annunzio, Diego Valeri, Albino Luciani, Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello, Carlo Rubbia.